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Complessi ATC di via Biglieri: sgomberate cantine e recuperati due appartamenti occupati abusivamente

Questa mattina agenti della Polizia municipale, su richiesta dell’Agenzia Territoriale per la Casa, nel corso di un’operazione di sgombero e verifica dello stato delle cantine dei complessi Atc di via Biglieri, hanno chiuso l’accesso a 5 cantine dove sono stati rinvenuti giacigli di fortuna, masserizie e vecchi mobili e, dopo aver sgomberato i locali e i corridoi, Atc ha fatto sostituire le vecchie porte sfondate con porte antintrusione.

L’operazione, che ha interessato tutte le 16 scale dei complessi, ha inoltre permesso di scoprire che due alloggi, al momento non assegnati, erano stati occupati abusivamente. Gli appartamenti sono stati recuperati e si è provveduto a sostituire le serrature. Oltre a ciò sono stati eseguiti interventi di riparazione delle luci e di serrature dei portoncini di alcune scale.

L’operazione che è stata realizzata su richiesta dell’Agenzia – ha dichiarato il presidente dell’Atc Emilio Bolla – ha dimostrato, ancora una volta, come sia indispensabile prestare un’attenzione costante al rispetto della legalità, fondamentale per la convivenza civile, soprattutto nei quartieri popolari dove si registra un’elevata fragilità dei residenti che giustamente invocano una maggior sicurezza. Ringrazio la Polizia Municipale per la collaborazione – ha aggiunto Emilio Bolla – e gli abitanti dei complessi che hanno contribuito attivamente alle operazioni di pulizia, disponendo il ritiro dei rifiuti ingombranti negli spazi di loro pertinenza”.

Molestie e catcalling, parte dai giovani il contrasto alle violenza di genere

Il problema della violenza sulle donne richiede vicinanza e attenzione a coloro che ne sono vittime. Tuttavia, per compiere passi avanti su questo turpe fenomeno, è necessaria una svolta educativa cominciando dalle giovani generazioni. Questa mattina, a Palazzo Civico, la Consulta Femminile comunale ha presentato, in collaborazione di esperti, i risultati emersi da un questionario online, compilato da 300 studentesse e studenti di alcune scuole del territorio: il liceo statale Berti, gli Istituti di istruzione superiore Plana e Zerboni di Torino e l’Istituto Vittone di Chieri.

L’anno scorso la Consulta aveva promosso un convegno ‘Cat-calling, le scuole guardano al futuro e contrastano la violenza di genere’ con l’obiettivo di far conoscere il fenomeno, spesso sottovalutato, delle molestie di strada e capire cosa le giovani generazioni pensano della violenza di genere. “Abbiamo voluto aprire un confronto a livello cittadino, partendo dal mondo della scuola, per combattere il cat-calling in qualunque forma si manifesti” sottolinea Silvana Ferratello, presidente della Consulta.

Al questionario hanno risposto 377 studenti (279 sono ragazze), 59 lo hanno solo visualizzato, il tasso generale di completamento delle domande è stato dell’86,5%.  L’età varia dai 15 ai 17 anni (68% delle risposte) ai 18/20 anni (27,5%). Le risposte sono state raccolte dal 9 febbraio al 12 maggio 2023.

I giovani conoscono il fenomeno (91% hanno risposto affermativamente) e le persone che hanno subito il cat-calling nel 61,3%. Di coloro che hanno compilato il questionario 230 sono state vittime di questa violenza di genere in una fascia di età che va dai 15 ai 17 anni, perpetrata da sconosciuti nel 98,4% in pubblico (strada, autobus, locali). Solitamente sono i maschi a praticare il cat-calling (95%) e nella maggior parte delle volte le vittime non reagiscono (56%). Chi subisce la violenza solitamente ne parla con gli amici (66%) poco con i famigliari adulti (37%) e quando lo fa si sente capito e sollevato. Alla domanda ‘perché non ne hai parlato’ 30% dei casi hanno risposto che ‘non ha senso parlarne perché sono cose che succedono a tutti’

Ma il questionario chiede anche se qualcuno di loro ha praticato il cat-calling. Hanno risposto affermativamente il 6,1% contro il 93,9% che non lo ha fatto, segno di una certa consapevolezza della gravità del fenomeno. Anche in questo caso la violenza è avvenuta in un luogo pubblico, per scherzo (31%), nei confronti di ragazze e donne sconosciute, che, nella maggior parte dei casi, non hanno reagito.

A portare i saluti della Città Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative e giovanili, Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare e Diritti e Pari opportunità, Ludovica Cioria vicepresidente del Consiglio Comunale.

“Dobbiamo andare alle radici del fenomeno come i piccoli comportamenti quotidiani di sopraffazione di cui nemmeno ci accorgiamo, ecco lì dobbiamo fermarsi e pensare. La nostra civiltà si regge su secoli di dominio maschile nei confronti delle donne in cui il loro corpo era ritenuto a disposizione attraverso la violenza fisica, l’uso fisico di questo possesso o anche all’uso verbale o semplicemente linguistico. Sentirsi autorizzati a fare ciò che per qualcuno è un apprezzamento galante è già una forma di sopraffazione. Sono atteggiamenti figli di una cultura che nella differenza tra uomini e donne mette già una gerarchia”, ha sottolineato Rosatelli.

“Affrontiamo oggi i temi che riguardano i diritti delle ragazze e dei ragazzi, del genere, della loro serenità a scuola, del loro benessere dell’accompagnamento discreto e attento a un percorso di vita sereno e rispondente a quelli che sono i propri desideri e ambizioni. – ha proseguito Rosatelli – Il tema è quello cecare di lavorare affinché ciascuno e ciascuna possa trovare la propria strada, cercare un percorso condiviso. Gli anni della adolescenza sono sempre più delicati che necessitano dell’accompagnamento”.

“Sono felice di essere qui a questo incontro perché il cat-calling è un tema  che anche il nostro Consiglio Comunale ha affrontato diverse volte, un fenomeno spesso sottovalutato e spesso ascritto a un atteggiamento goliardico, a situazioni banalizzate o semplificate quando sappiamo che la strada che può portare alla prevaricazione ha  porte ingannevoli, spesso da una parola ambigua o da certi atteggiamenti scaturiscono comportamenti  pericolosi o dolorosi per tutte e per tutti”  – ha dichiarato Salerno. “Sono qui – ha concluso l’assessora – per capire dagli esiti dei questionari qual è la vostra consapevolezza, il livello di conoscenza, il vostro pensiero. Per noi è importante interrogarci e confrontarci con tutti voi perché così è possibile colmare la differenza degli anni che ci divide e  mettere in atto quelle politiche dedicate ai giovani che sappiano risponde alle loro reali necessità”.

Sigillo civico allo psichiatra Annibale Crosignani, protagonista della chiusura del manicomio di via Giulio

 

Annibale Crosignani ha ricevuto oggi in Sala Rossa il sigillo civico. Alla cerimonia erano presenti la vicesindaca Michela Favaro e l’assessore alle Politiche sociali, Jacopo Rosatelli.
Psichiatra, oggi novantenne, il professore anticipò a Torino l’entrata in vigore della legge Basaglia, contribuendo a chiudere nel 1973 il manicomio femminile in via Ignazio Giulio (dove ora c’è l’anagrafe centrale di Torino), un inferno per centinaia di donne che, colpevoli solamente di essere povere e sole, finivano per esservi recluse.









In Piemonte 100mila bonus per abbonamento di bus e treni

La Regione Piemonte promuove l’uso del trasporto pubblico e finanzia quest’anno 100 mila voucher da 100 euro da usare come sconto sull’acquisto di abbonamenti annuali, o come rimborso nel caso di abbonamenti già acquistati e con validità dal 1 settembre 2023. Altri 100mila bonus saranno disponibili nel 2024 e nel 2025.

La misura, al via il 30 ottobre, è destinata ai possessori di veicoli Diesel Euro 3, 4 e 5, o ai loro famigliari, e punta a promuovere l’uso dei mezzi pubblici – autobus, ferrovie e metropolitana – su tutto il territorio piemontese per gli spostamenti quotidiani.
Sarà possibile “spendere” il voucher per l’acquisto di abbonamenti annuali o plurimensili studenti, sia attraverso i canali online, sia nelle biglietterie delle società di trasporto pubblico.
Sarà possibile richiedere il voucher sul sito della Regione Piemonte a partire dal 30 ottobre compilando un apposito form online www.regione.piemonte.it/bonustrasporti
Per chi deve ancora acquistare l’abbonamento sarà sufficiente entrare con Spid, Cie o Cns e registrare i propri dati, dichiarando di essere possessori di un veicolo Diesel Euro 3, 4,e 5. Il bonus potrà essere richiesto per il proprietario dell’auto o per un suo famigliare. Una volta compilato il form, sarà possibile stampare una ricevuta con il codice che dà diritto allo sconto.
Il codice potrà essere inserito sulle piattaforme di e-commerce per gli acquisti online, oppure consegnato in biglietteria all’atto dell’acquisto degli abbonamenti. Deve essere “speso” entro la fine del mese in corso: se è stato acquistato ad esempio il 27 settembre deve essere speso entro il 30 settembre.
Chi invece ha già acquistato l’abbonamento e ha le caratteristiche di idoneità per il bonus, potrà usufruirne come rimborso. Anche in questo caso, la procedura dovrà essere svolta online caricando su un apposito form la ricevuta di acquisto dell’abbonamento con validità dal 1 settembre per poter ricevere il rimborso con un bonifico. Questa modalità sarà attiva anche dopo il 30 ottobre se si acquistano abbonamenti nelle tabaccherie o attraverso canali indiretti di vendita.
La misura è finanziata con 24 milioni di euro per gli anni 2023, 2024 e 2025, e fa parte di un pacchetto di interventi a supporto delle famiglie per favorire l’uso quotidiano dei mezzi pubblici a tutela dell’ambiente e per favorire la mobilità sostenibile e collettiva.
«Con questo provvedimento vogliamo contribuire all’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico con uno sconto rivolto ai possessori di veicoli che, per le regole anti-smog, subiscono limitazioni alla circolazione, come i Diesel Euro 3 e 4, o le subiranno a partire dal 2025 come stabilito da governo – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – E’ un investimento importante che la Regione mette in campo per aiutare le famiglie che fanno una scelta a favore dell’ambiente in un momento in cui le spese sono tante e il caro vita si fa sentire. L’auspicio è che un bonus di 100 euro, da usare come sconto al momento dell’acquisto, o come rimborso a posteriori, sia un incentivo all’uso frequente dei trasporti pubblici per gli spostamenti scuola-lavoro».
«Questa misura nasce per poter aiutare economicamente chi si trova in difficoltà a spostarsi con l’automobile – dichiara l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – Ma è anche un’occasione per poter incentivare l’uso del trasporto pubblico locale e rendere più consapevoli i cittadini che è necessario spostarsi con un mezzo pubblico per via della congestione del traffico. Questa è solo una prima parte di un pacchetto di diversi interventi che la Regione Piemonte sta predisponendo per favorire l’uso del trasporto pubblico locale all’interno del piano per la tutela dell’aria e per la riduzione di inquinanti in atmosfera».
«Il bonus trasporti è un ulteriore misura di promozione e sostegno del trasporto pubblico che si aggiunge alla sottoscrizione del nuovo contratto ferroviario con Trenitalia, e al piano di rinnovo di treni e bus, che mirano ad attrarre sempre più passeggeri sul trasporto pubblico locale, migliorandone la qualità e l’efficienza per rispondere ai bisogni crescenti di mobilità sostenibile da parte dei cittadini» dichiara l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.
Per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo «questo investimento punta a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile, temi che sono al centro dell’azione della nostra amministrazione comunale. In questa cornice, a Torino abbiamo attuato un importante piano di investimenti che nei prossimi anni permetterà di mettere a disposizione mezzi più confortevoli ed ecologici, rinnovando oltre il 70% della flotta esistente con una forte crescita di mezzi elettrici. Sugli investimenti di più lungo periodo non si può poi dimenticare l’avvio della realizzazione della linea 2 della metropolitana. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di chi vive e lavora in città e sceglie di muoversi con il trasporto pubblico un servizio sempre più efficace ed efficiente, con un impatto positivo per la qualità di vita dei torinesi e quella dell’aria».

Rinnovato il sistema delle cure socio-sanitarie domiciliari per persone non autosufficienti anziane e con disabilità

 

Promuovere il benessere, la qualità della vita e l’autonomia dei cittadini non autosufficienti; prevenire l’aggravamento delle patologie; evitare ricoveri impropri e favorire la permanenza nel proprio domicilio. Sono questi gli obiettivi che la delibera approvata questa mattina dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli si propone di raggiungere, in accordo con le ASL Città di Torino, attraverso un rinnovamento del sistema delle cure socio-sanitarie domiciliari per persone non autosufficienti anziane e con disabilità.

Contestualmente sono stati approvati un verbale di accordo con le Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL, CISL e UIL e un protocollo d’intesa tra Città e Asl con cui i due enti condividono la volontà di proseguire e innovare una collaborazione nata nel 2005 grazie alla quale, attualmente, sono circa 3400 le persone non autosufficienti assistite a domicilio con una spesa annuale di 26 milioni di euro ripartita in pari misura tra Città e ASL. Il Comune di Torino, inoltre, con risorse proprie, assicura l’assistenza a domicilio a circa 850 anziani autosufficienti con fragilità sociali.

L’atto approvato dall’esecutivo di Palazzo Civico è il risultato di alcuni mesi di confronto con le associazioni di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità e anziane, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei datori di lavoro.

Un percorso che ha permesso di individuare gli elementi qualificanti e i criteri per l’avvio di una nuova procedura di accreditamento degli enti fornitori: una forma di acquisizione dei servizi in grado di assicurarne l’erogazione secondo i principi di sussidiarietà, trasparenza, diversificazione dell’offerta, flessibilità nelle forme organizzative, personalizzazione degli interventi, qualità, partecipazione, pluralismo, miglioramento continuo e possibilità di libera scelta per la cittadinanza.

L’accertamento della qualità dei servizi erogati e dei profili di competenza dei soggetti accreditati è un aspetto fondamentale di questo processo in cui sono particolarmente importanti: la continuità degli interventi; la qualificazione e la formazione continua del personale impiegato, con particolare attenzione allo sviluppo delle capacità relazionali affinché vengano rispettati la dignità delle persone e il principio di non discriminazione; la continuità delle relazioni personali a domicilio, così come indicato nel Piano Regionale della Non Autosufficienza, attraverso la stabilità relazionale tra operatori e persone beneficiarie; il miglioramento continuo della qualità; la tutela del lavoro.

La nuova procedura di accreditamento avrà una durata di quattro anni, di cui il primo sperimentale, con possibilità di adottare al termine i necessari correttivi. “In questo modo – spiega l’assessore Rosatelli – si avrà un effetto positivo sulla stabilità del modello, sulla garanzia occupazionale per le lavoratrici e i lavoratori impegnati, sulla continuità assistenziale per i cittadini non autosufficienti”. “Dagli incontri con gli stakeholder e le parti sociali è emersa la richiesta di realizzare i progetti individualizzati e personalizzati con la piena partecipazione della persona con disabilità – sottolinea l’assessore al Welfare -. Per far fronte a questa esigenza, sarà attivata una specifica linea di accreditamento che richiede capacità progettuali e gestionali di maggiore complessità per garantire interventi realmente aderenti ai bisogni e desideri specifici della persona”.

Il confronto con le parti sociali, inoltre, si è incentrato sull’importanza di valorizzare il modello torinese, di mantenere i volumi di attività in favore dei cittadini non autosufficienti e di conservare la regia pubblica del sistema delle cure domiciliari socio sanitarie, con la finalità di tutelare le parti più deboli della popolazione attraverso le funzioni svolte nei Punti Unici di Accesso (PUA) che in prospettiva saranno collocati nelle Case della comunità previste dal PNRR.

Infine è emersa l’esigenza di creare nuovi strumenti di monitoraggio del sistema e, a questo fine, si prevede la creazione di un Osservatorio sulla lungo-assistenza domiciliare socio sanitaria, con la partecipazione dei partner pubblici Città di Torino e ASL e delle parti sociali.

Alle Ogr il via all’ Italian Tech Week

Al via questa mattina alle OGR di Torino l’ Italian Tech Week, l’appuntamento interamente dedicato all’innovazione e alla tecnologia. Un’edizione ancora più ampia e ricca di ospiti internazionali, storie di innovazione e di successo.

Nei tre palchi delle OGR Torino – Palco Fucine, Palco Duomo e Palco Community – si alterneranno tra gli innovatori più visionari per parlare di tecnologia, salute pubblica, trasporti, finanza, filosofia e musica. Più di 160 ospiti da più di 10 Paesi, oltre 80 incontri, circa 50 tra workshop e 29 masterclass, oltre alla presenza di 4 importanti premi rivolti a startup e giovani imprenditori.

Tra i più attesi: Brian Chesky, fondatore di Airbnb e, in collegamento, Sam Altman, fondatore e CEO di OpenAI. Ci saranno, inoltre: l’esperto di robotica e docente dell’Università di Osaka Hiroshi Ishiguro, Matilde Giglio, co-founder di Even, Francesca Gargaglia, co-founder e COO di Amity, Caroline Yap, Managing Director Global AI Business Google Cloud, Brando Benifei, Membro Parlamento Europeo & co-rapporteur Artificial Intelligence Act, Andrea Carcano, co-founder e CPO di Nozomi Networks, Andrea Calcagno, Presidente, CEO e co-founder di Cloud4Wi, Anthea Comellini, Ingegnere presso Thales Alenia Space e Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, Mattia Barbarossa, CEO, founder e CTO di Sidereus Space Dynamics, Maddalena Adorno, co-founder e CEO di Dorian Therapeutics, Marco Formento, Global Innovation & ESG Director Dolce & Gabbana, Federico Marchetti, fondatore di YOOX, Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia, Bruce Sterling, scrittore di fantascienza, Roberto Cingolani, AD & Direttore Generale Leonardo, Pietro Labriola, AD & Direttore Generale TIM, e molti altri.

Lavori per 21 milioni di euro in 65 scuole cittadine. Approvati i progetti esecutivi

Dal rifacimento delle facciate, degli intonaci e delle pavimentazioni alla sostituzione dei serramenti e alla tinteggiatura dei locali, dall’adeguamento degli accessi e alla sistemazione dei cortili fino agli interventi nelle palestre e nei bagni, sugli impianti elettrici, le scale antincendio e i tetti: sono tanti e diversi i lavori che riguarderanno numerose scuole cittadine fino a maggio 2026.

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno, ha approvato ieri mattina, con tre diverse delibere, i progetti esecutivi per la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio scolastico cittadino delle aree Nord, Ovest ed Est della Città (quella dell’area Sud era stata liberata lo scorso mese di maggio).

Un altro importante passo verso l’avvio effettivo dei lavori, la consegna dei quali sarà probabilmente nel maggio dell’anno prossimo dopo la chiusura delle gare per la loro aggiudicazione. L’iter per questi importanti interventi – che saranno realizzati con tempistiche e modalità tali da non pregiudicare l’attività scolastica e la viabilità delle zone residenziali limitrofe agli edifici che verranno riqualificati, se non per tempi limitati e predeterminati in relazione all’attività del cantiere, era iniziato a settembre dell’anno scorso con la presa d’atto dei finanziamenti assegnati alla Città che nel quadro delle risorse a sostegno delle grandi città per il conseguimento degli obiettivi del PNRR.

“Rispetto al vecchio quadro economico, le risorse sono aumentate di ben 5 milioni di euro – spiega l’assessora Salerno – che ci consentiranno di intervenire su un ampio numero di scuole collocate in ogni quadrante della Città. L’entità, la tipologia di lavori e le tempistiche per realizzarli sono programmati non solo tenendo conto delle indicazioni a livello nazionale ed europeo, ma anche degli edifici coinvolti”.

Gli interventi di manutenzione straordinaria previsti sono stati individuati secondo un criterio definito nelle priorità individuate attraverso uno studio approfondito del complessivo patrimonio edilizio il cui fine è il monitoraggio e la messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti.

“La scuola è un bene preziosissimo per la nostra società e l’attenzione che le riserviamo è una scelta strategica rappresentando essa una priorità dell’Amministrazione – spiega l’assessora Salerno -. Il presente e futuro della Città e la rigenerazione urbana nel senso più profondo passano, dunque, dalla scuola dove bambine e bambini, ragazze e ragazzi, fin dalla più tenera età, trascorrono tanta parte della loro giornata. Per questo è fondamentale assicurare loro un ambiente sicuro e accogliente e delle strutture al passo anche con le esigenze ambientali”.

Polo Tecnologico Piemontese: giovedì l’inaugurazione del centro di Candiolo

Al taglio del nastro personalità del mondo della politica, della sanità, delle imprese

TORINO – Si terrà giovedì prossimo, 28 settembre, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Polo Tecnologico Piemontese, un hub innovativo che ospiterà imprese tecnologiche d’avanguardia ed istituti di ricerca dedicati alla medicina e alla ricerca scientifica, voluto fortemente dal Gruppo Rigenera – Hbw.

All’evento parteciperanno numerose personalità della politica, dell’imprenditoria e della società civile, tra cui l’assessore regionale piemontese Andrea Tronzano e il sindaco di Candiolo, Stefano Boccardo. Il centro, presieduto da Antonio Graziano, rappresenterà un centro di eccellenza oltre che un incubatore di ricerca che potrà dare un impulso significativo al rilancio delle filiere produttive e della conoscenza.

L’appuntamento è per le ore 18.30, in via Sestriere 17, 10060 a Candiolo (Torino).

Oli esausti vegetali, la raccolta di prossimità arriva nella circoscrizione 7 con 50 nuovi punti di raccolta

Si estende alla Circoscrizione 7 la raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica. Prende il via oggi, infatti, il posizionamento di circa 70 cassonetti ad Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone: i contenitori, di colore blu, verranno collocati da Amiat in altrettanti luoghi individuati di concerto con la Città e la Circoscrizione, nell’ambito dell’Accordo siglato tra la Città di Torino, Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti).

Il progetto di estensione della raccolta di prossimità ha preso avvio in primavera e ha già coinvolto i quartieri sud della città – nella Circoscrizione 2 e 8 – dove sono già stati attivati oltre 120 punti di raccolta, ed è disponibile anche in una parte della Circoscrizione 6. Obiettivo dell’iniziativa è quello di estendere il servizio a tutta la città, aggiungendosi a quello già attivo presso i Centri di raccolta Amiat, dove è possibile conferire gli oli vegetali esausti all’interno dei fusti presenti.

Nei punti di raccolta collocati sul territorio, invece, l’olio vegetale esausto, precedentemente filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, dovrà essere raccolto in bottiglie ben chiuse che dovranno essere conferite direttamente all’interno degli appositi contenitori. Sarà possibile smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti.

“Nel percorso di transizione ecologica a fare la differenza sono anche i comportamenti dei singoli cittadini che col loro contributo possono sostenere la trasformazione del rifiuto da problema a opportunità, da emergenza a risorsa, da sperpero a guadagno – ha dichiarato l’Assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta – In questo percorso verso una Torino climaticamente neutra, si innesta l’estensione della raccolta capillare degli oli esausti, cui si affianca un’importante attività di comunicazione e azioni formative per le scuole per adottare una nuova buona pratica a difesa dell’ambiente. Sull’economia circolare tante sono le progettualità messe in campo dalla Città di Torino con attività che spaziano dal recupero del cibo, a quello dei RAEE e del legno.”

“L’ulteriore estensione della raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica – ha commentato la Presidente di Amiat Gruppo Iren Paola Bragantini – dimostra la forte attenzione di Amiat e della città di Torino verso l’ambiente ed il recupero di ogni tipo di rifiuto. Con questa operazione si intensifica la sensibilizzazione di un numero sempre più alto di cittadini verso raccolte di nicchia ma nello stesso tempo estremamente importanti per la salvaguardia del territorio e per una fondamentale circolarità delle risorse”.

Prosegue inoltre la campagna di comunicazione congiunta di Città, CONOE e Amiat, ‘Trasforma un rifiuto in risorsa’, che, attraverso l’affissione di manifesti e la distribuzione di opuscoli informativi sta accompagnando il progetto, con l’obiettivo di informare i cittadini e di sensibilizzarli anche alla corretta gestione degli oli vegetali esausti.

Per maggiori informazioni: https://www.amiat.it/servizi/raccolta-oli-vegetali-esausti

Inteligenza artificiale e etica. Torino capofila della rete ‘Ethical AI for local governement’

CTE Next – la Casa delle Tecnologie Emergenti – ospita questo pomeriggio l’incontro ‘IA ed Etica. L’Intelligenza Artificiale etica e responsabile come vantaggio competitivo per startup, piccole e medie imprese e terzo settore’. Il workshop, riservato alle aziende, introdurrà agli aspetti tecnologici e normativi dell’ intelligenza artificiale. Si parlerà dell’ Artificial Intelligence Act (AI ACT) – il testo normativo recentemente adottato dal Parlamento Europeo che definisce i livelli di rischio associati all’impatto dei diversi sistemi di intelligenza artificiale sulla vita delle persone e sui loro diritti fondamentali, dal lavoro alla salute fino alla sicurezza – senza tralasciare i temi etici connessi allo sviluppo e all’impiego dell’ IA, con particolare riferimento alla garanzia del rispetto dei diritti digitali dei cittadini e di trasparenza nei confronti dell’utilizzo e del funzionamento dell’intelligenza artificiale che in modo responsabile non dovrà sostituirsi all’essere umano, ma esserne un supporto.

Quando si sente parlare di Intelligenza Artificiale la mente corre veloce ai robot o ai futuri distopici di film come ‘Terminator‘ o ‘2001 Odissea nello spazio’ con macchine e uomini contrapposti. Quasi non ci si accorge che già oggi sono molteplici le applicazioni dell’IA con le quali si ha a che fare nella vita di tutti i giorni e innumerevoli gli ambiti di sviluppo: dalla sanità alla finanza, dai trasporti alle assicurazioni, l’Internet delle cose (IoT), la privacy o la sicurezza, nelle fabbriche come nei campi o nell’industria alimentare, nella PA come per i servizi.

Le ripercussioni dell’IA su tanti aspetti della nostra quotidianità richiedono con urgenza di definirne un’etica, che può trasformarsi in un vantaggio competitivo per le imprese, per Torino e per l’intera Europa che, pur in ritardo nella corsa globale all’intelligenza artificiale, staccata da Stati Uniti e Cina, forti degli investimenti cospicui messi in campo negli ultimi anni, vuole, come si legge nelle ‘linee guida etiche per un’intelligenza artificiale affidabile’ stilate da 52 esperti nell’aprile 2019 “essere leader nello sviluppo di un’IA antropocentrica di cui i cittadini possano fidarsi”.

“L’intelligenza artificiale – raccontano gli organizzatori – sta portando profonde trasformazioni anche sul mercato rivoluzionando processi e strategie aziendali. Tuttavia occorre domandarsi come si possa garantire che questa rivoluzione sia guidata da principi etici e responsabili. L’evento ‘IA etica e responsabile come vantaggio competitivo per le imprese’ – spiegano – si propone di raggiungere due obiettivi principali. In primo luogo, vuole mettere in evidenza come l’IA possa agire da elemento abilitante per le imprese, ampliando le opportunità di mercato. In secondo luogo, fornire alle startup e alle piccole e medie imprese (PMI) gli strumenti pratici necessari per l’adozione responsabile dell’IA”.

I partecipanti avranno l’opportunità di comprendere più a fondo come i principi fondamentali dell’IA etica possano guidare l’integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale nei processi aziendali. Inoltre, nel corso dell’incontro, verranno presentate storie di successo di imprese che già hanno implementato l’IA in modo etico, ottenendo un miglioramento significativo nella loro competitività. Infine si potrà interagire con esperti del settore e con altre imprese interessate a un futuro responsabile dell’Intelligenza Artificiale.

L’evento è realizzato nell’ambito del progetto europeo ‘popAI’ della Città di Torino che mira a promuovere la fiducia nell’applicazione dell’IA e dei meccanismi da essa abilitati nel settore della sicurezza, aumentando la consapevolezza, l’impegno sociale e la raccolta di conoscenze e competenze da più settori. Torino, che nello scorso gennaio ha istituito su proposta dell’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta una ‘Commissione sull’etica e l’uso delle tecnologie emergenti’,  è capofila del network ‘Ethical AI for Local Government’ con più di venti partner tra città europee, Università, centri di ricerca, ONG esperte di etica, imprese, start up, e associazioni collegate all’HUB europeo su ‘Etica ed IA’.

“Le tecnologie emergenti sono parte integrante della nostra società e rappresentano un motore di sviluppo in grado di offrire nuovi benefici alla vita delle persone, ma al contempo ci impongono riflessioni su problematiche nuove. Le analisi basate su big data, algoritmi e intelligenza artificiale e la loro applicazione sui processi decisionali non sono esenti da rischi tecnologici e pregiudizi sociali di genere, razza o reddito che non possono essere sottovalutati”, sottolinea l’Assessora Foglietta.

Con la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana, le considerazioni etiche relative all’impiego e all’utilizzo dell’IA hanno acquisito un’attenzione significativa. Due le tipologie di rischi che si possono evidenziare, con implicazioni che derivano dalle scelte progettuali degli sviluppatori (scopi malevoli, violazione norme utilizzo dati, mancanza di trasparenza) e dall’impatto dell’Artificial Intelligence sulla nostra società (diseguaglianze e discriminazioni, limitazione della libertà, sostenibilità, accentramento delle risorse).

“Per le politiche della Città, sempre più spesso collegate all’attivazione di tecnologie emergenti e all’utilizzo di algoritmi, diventa fondamentale il presidio etico sui dati dei cittadini che dalle stesse si ricavano – continua Foglietta -. La Pubblica amministrazione può e deve giocare un ruolo da protagonista nella gestione di progettualità che prevedano l’uso dell’intelligenza artificiale, ponendo al primo posto la tutela dei diritti della cittadinanza. La Città sta lavorando per dotarsi di un Comitato etico, un tavolo in cui analizzare le soluzioni IA prima della loro applicazione e del loro inserimento nelle attività comunali, oltre al loro eventuale monitoraggio nel tempo”.

Torino ha una visione e una strategia sul tema e ha creato un gruppo di lavoro multidisciplinare che lavora in collegamento con le sperimentazioni ospitate sul territorio cittadino grazie all’opera della ‘Casa delle Tecnologie’ CTE NEXT. Molte start up che sono supportate nel loro sviluppo dagli acceleratori di impresa e dagli incubatori presenti in città possono poi testare sul campo le loro soluzioni nell’ambito dei progetti di innovazione della Città che promuovendo l’Etica nell’AI come fattore competitivo delle imprese può invogliare chi intende realizzare soluzioni con AI nativamente ‘etiche by design’, a scegliere Torino piuttosto che andare altrove .

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CTE Next, (www.ctenext.it) la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto, con capofila il Comune di Torino, che è stato ammesso al finanziamento dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è stato formalmente inaugurato il 6 luglio 2021. L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli atenei cittadini – Università degli studi di Torino e Politecnico di Torino – e con altri dieci partner strategici – I3P – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in grado di promuovere lo sviluppo d’impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino. Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si svilupperà in 4 anni, durante i quali cercherà di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni. CTE NEXT ha altresì attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema locale dell’innovazione, fra cui: Altran Capgemini Engineering, CISCO Systems, Consorzio Topix, Intesa San Paolo, IREN, Leonardo, OGR Torino, Reale Mutua, Dpixel/Sellalab, ST MICROELECTRONICS, CFR Lab, DIG421, Fondazione E. Amaldi, Planet Smart City, Immodrone, Iveco Group, Camera di Commercio di Torino, DIHP – Digital Innovation Hub Piemonte, ERMES, Digisky, APID, PLUG & PLAY Italy, Reply SpA.