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Torino che spettacolo! Gli eventi ti emozionano, la Città ti sorprende – Estate 2022

Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto, di trascorrere del tempo in compagnia, di partecipare con gli amici e familiari a occasioni di svago e socialità.

Per il 2022 l’assessorato alla Cultura della Città attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo ha selezionato un cartellone variegato di proposte ad alto profilo culturale: 12  progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, da giugno fino a settembre offriranno – a cittadini e turisti – spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness a contatto con la natura, talk e seminari nei cortili, parchi e giardini in diverse zone della città.

Un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

“Sarà l’estate del ritorno alla socialità e allo stare insieme –sottolinea il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo un lungo periodo di limitazioni. La Città di Torino vuole promuovere in ogni modo la voglia di stare all’aperto, di condividere il tempo con amici e familiari nei tanti luoghi della città. Il programma per l’estate è ricco e offre tante opportunità per i cittadini e i turisti, vogliamo rendere Torino sempre più accogliente, vivace e con un programma diffuso in tutti i quartieri. Infine, ringrazio – continua il Sindaco – tutti coloro che stanno lavorando con noi per rendere il cartellone di ‘Torino che Spettacolo! Estate 2022’ un programma di qualità per i prossimi tre mesi”.

 

Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti verdi.

 

PUNTI ESTIVI:

Associazione Tedacà

EVERGREEN FEST 2022

Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino

www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

Hiroshima Mon Amour

HIROSHIMA SOUND GARDEN

Via Carlo Bossoli 83, Torino

https://hiroshimamonamour.org/

l’ARTeficIO

APS ESTATE IN CIRCOLO

Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino

www.larteficio.com

Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211

SUN OF A BEACH Vol. IV

SPAZIO211, via Cigna 211, Torino

www.spazio211.com

Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus

ESTATE SENZA CONFINI

Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino

www.casadelquartiere.it

Associazione Museo Nazionale del Cinema

BARRIERA A CIELO APERTO 2022

Bagni pubblici, via Agliè 9, Torino

Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino

Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino

Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino

Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino

www.amnc.it

Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus

ESTATE A SUD 2022

Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino

CPG, Strada delle cacce 36, Torino

www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

Associazione Culturale Goodness

IL GIARDINO DI OFF TOPIC OFF TOPIC

Via Pallavicino 35, Torino

https://www.thegoodnessfactory.it

Associazione Nessuno

IL CORTILE DELLA FELICITÀ

Via Lombroso 16, Torino

www.lombroso16.it

Assemblea Teatro

ANCORA TI RACCONTO UN LIBRO dalla pagina alla scena

MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino

CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino

Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino

www.assembleateatro.com

Stalker Teatro Soc. Coop.

IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI

Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino

www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

Banda Larga

APS IMBARCHINO ESTATE OF MIND

Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino

PAV, Parco d’Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino

https://rbl.media/it/

 

Cimice dell’olmo, al via il monitoraggio del fenomeno per impostare il piano di contenimemento

I tecnici del Verde della Città sono al lavoro – con il supporto dell’Unità di entomologia del dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino – per indagare in maniera approfondita il fenomeno della diffusione della cimice dell’olmo, che quest’anno ha raggiunto livelli eccezionali in tutto il nord Italia, anche a causa delle temperature particolarmente elevate, fin dai mesi invernali.

Questa mattina su corso Dante, uno dei viali alberati maggiormente colpiti dal fenomeno, si è svolto un primo sopralluogo di monitoraggio, con l’obiettivo di impostare per i prossimi mesi un piano di azione articolato in tre punti: monitoraggio della presenza dell’insetto sul territorio cittadino, partendo dalle segnalazioni dei cittadini; trattamenti della pianta di tipo endoterapico, ovvero con micro iniezioni al tronco che diffondono l’insetticida senza rischi per i cittadini e l’ambiente, da effettuare in inverno inoltrato; attività straordinaria di riduzione delle chiome degli alberi con potature nel periodo autunno/inverno, anticipando il turno rispetto agli standard (che per gli olmi è di 3/5 anni) in modo da ridurre la fonte di inoculo (gli insetti nelle fasi giovanili si nutrono dei frutti delle piante). A tal scopo si precisa che i trattamenti con insetticidi e le potature non annullano la presenza dell’insetto ma potranno contenerne la diffusione e il conseguente disagio per i cittadini.

Nell’immediato ricordiamo che le misure più importanti per il contenimento del fenomeno possono essere finalizzate esclusivamente ad impedire l’ingresso degli insetti nelle case. A livello di trattamento fitosanitario, come già specificato in precedenti comunicazioni, non sono state infatti ancora individuate procedure efficaci per contrastare la proliferazione degli insetti, mentre la normativa sull’uso di antiparassitari in ambiente urbano vieta inoltre quasi totalmente ogni tipo di irrorazione in chioma.


Il Piemonte ha sempre più sete Le azioni della regione per fronteggiare la crisi idrica

Richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi: sono queste le principali misure che la Regione Piemonte sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo l’Italia a causa del prolungarsi della siccità.

Le decisioni sono state assunte nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal Presidente della Regione Alberto Cirio per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari).

Il coordinamento dell’attività del tavolo, che rimane convocato fino al superamento della crisi, è stato affidato all’Assessore all’Ambiente.

Illustrando queste misure agli organi di informazione, il Presidente ha evidenziato che la crisi idrica causata dalla siccità sta facendo registrare in Piemonte livelli di gravità assoluta per gli agricoltori, che stanno già affrontando l’aumento dei costi dei concimi e della benzina agricola, il cui prezzo ha raggiunto ormai quello della benzina tradizionale. Per questo motivo, già nella giornata di ieri, è stato chiesto per il comparto lo stato di calamita naturale, che consente di agire in tutela degli agricoltori nel caso di danni, che già ci sono e che bisogna evitare si prolunghino.

È stata inoltre valutata la possibilità di agire, in accordo con i gestori degli invasi, per rilasciare un quinto delle acque contenute nei bacini idroelettrici, operazione che permetterebbe di garantire 15-20 giorni di respiro e salvare il raccolto e le produzioni agricole grazie all’aumento della portata dei fiumi e dei canali di irrigazione.

Altra misura sul tavolo la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, procedura che compete alle Province e che consente di prelevare più acqua di quella prevista garantendo la quantità necessaria per mantenere l’equilibrio stesso del fiume e la vita degli organismi che ne popolano le acque.

Con Lombardia e Canton Ticino si sta valutando, inoltre, l’eventualità di provvedere ad un maggior rilascio di acqua anche dai laghi.

Il Presidente ha fatto il punto anche sulla carenza in alcune zone dell’acqua utilizzata per l’uso domestico. Al momento in Piemonte sono 170 i Comuni con ordinanze adottate o in corso di adozione sull’uso consapevole dell’acqua potabile e di limitazione o divieto di usi impropri. Nel Novarese 10 Comuni hanno anche dovuto ricorrere all’interruzione notturna della fornitura.

Nel dettaglio, in provincia di Torino sono 80 i Comuni che hanno emanato o stanno per emanare ordinanze e in 3 è stato necessario intervenire con autobotti per rifornire di notte le cisterne. In provincia di Cuneo ci sono 10 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e in 5 si è già intervenuti con autobotti. A Biella e Vercelli 9 Comuni con ordinanze emanata o in via di emanazione e 12 interventi con autobotte. Ad Alessandria 30 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e un intervento con autobotte. A Novara e VCO 40 ordinanze emanate o in via di emanazione, 10 interruzioni notturne e mille interventi con autobotti. Ad Asti invece la situazione risulta meno critica grazie al prelievo del 100% dell’acqua da faglia profonda.

Si tratta di una crisi idrica peggiore di quella del 2003, tanto che il Po ha una portata d’acqua inferiore del 72% di quella naturale. La criticità riguarda l’acqua di sorgente, perché non c’è neve sulle montagne.

Razionare l’acqua anche di giorno non è una misura attualmente sul tavolo, ha spiegato il Presidente, ma è importante che tutti prendiamo consapevolezza della complessità della situazione mettendo in campo un comportamento saggio e virtuoso sul nostro modo di usare l’acqua, un bene prezioso che non dobbiamo dare per scontato.

L’Assessore regionale all’Ambiente, che coordinerà tutte le iniziative correlate alla carenza idrica, ha affermato che verranno messe in campo tutte le iniziative possibili per contrastare la crisi e salvare il comparto agricolo in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni. Gli effetti dei cambiamenti climatici, ha aggiunto, inducono a considerare questa situazione come un problema con il quale ci si dovrà purtroppo confrontare e quindi diventa sempre più necessaria un’azione strutturata e non “di rincorsa” sfruttando al meglio i fondi europei in arrivo.

Come sottolineato dall’Assessore regionale alla Protezione civile, il Piemonte si trova in una situazione di siccità particolarmente pesante e come Regione stiamo mettendo in campo tutte le misure di nostra competenza. La Protezione civile, in particolare, è pronta per tutti gli interventi che saranno necessari, dalla fornitura di autobotti per i luoghi dove l’acqua è più scarsa all’assistenza alla popolazione per le necessità che si stanno manifestando. Nell’Alessandrino è già stato attivato un servizio di emergenza con rifornimenti tramite le autocisterne della Protezione civile per alcuni Comuni e nelle altre province siamo pronti ad intervenire in base alle esigenze che ci verranno segnalate.

L’Assessore regionale all’Agricoltura ha dichiarato che è stato importante incontrare tutte le parti coinvolte in questa grave emergenza del Piemonte per condividere soluzioni immediate e definire i progetti futuri per contrastare le emergenze idriche.

 

 

Violazione regolamenti del commercio: sanzioni amministrative accessorie più pesanti per i recidivi

Via libera questa mattina dalla Giunta di Palazzo Civico a un provvedimento che – per pubblici esercizi, strutture ricettive e altre attività commerciali – definisce in modo più dettagliato criteri e modalità di applicazione e di quantificazione delle sanzioni amministrative accessorie, nello specifico la durata della sospensione dell’attività o la revoca della licenza,  la cui decisione e di competenza comunale.

Una delibera adottata allo scopo  – come si legge nel testo – “di garantire al trasgressore una sanzione certa e conoscibile a priori e nel contempo rendere meno discrezionale l’azione dell’Amministrazione, soprattutto nei casi in cui le singole norme di riferimento non stabiliscono periodi di sospensione definiti o questi risultino essere estremamente ampi”, come nel caso del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede periodi di sospensione delle attività che vanno da un giorno a tre mesi e senza ulteriori specifiche.

Questo il motivo – è evidenziato ancora nella narrativa del provvedimento – che ha reso “necessario procedere a una quantificazione dei periodi di sospensione da comminare in relazione ai diverse casi di violazione delle norme”.

Tra i nuovi criteri sanzionatori introdotti, ad esempio per la sospensione della vendita al dettaglio su aree pubbliche, quello dello stop alle attività da un giorno alla seconda violazione e fino a venti giorni all’ottava violazione.

L’elenco dettagliato relativo all’applicazione delle misure sanzionatore nell’allegato.

Abbattimento di alcuni alberi compromessi nei corsi Novara e Belgio

A seguito dei recenti controlli di stabilità sulle alberate – effettuati dalle ditte specializzate con il coordinamento e la supervisione dei tecnici comunali dall’area unità alberate – al fine di garantire la sicurezza dei cittadini è stato programmato l’abbattimento di alcune piante gravemente compromesse e a rischio caduta, sui corsi Belgio (intervento in corso) e Novara (domenica 19 giugno).

L’intervento in corso Belgio riguarda l’abbattimento di sette aceri, necessario perché la stabilità delle piante è così pregiudicata da non permetterne la conservazione con un sufficiente livello di sicurezza. È inoltre in corso un intervento di pulizia dei fusti e di contenimento delle chiome dal lato della linea tranviaria, richiesto con urgenza da GTT, per garantire una sufficiente visibilità ai conducenti dei tram agli incroci e in corrispondenza dei passi carrai, e per evitare danneggiamenti a carico dei pantografi dei tram in transito per la presenza di rami nelle vicinanze dei cavi dell’alimentazione elettrica.

Il doppio filare di aceri (Acer negundo) di corso Belgio è oramai a fine ciclo e al centro di continue richieste di interventi manutentivi, in gran parte collegati al suo cattivo stato di salute e allo scarso spazio a disposizione per il corretto sviluppo delle chiome degli alberi. Per questo motivo la Città ha predisposto un progetto di riqualificazione dell’alberata, inserito nei progetti REACT che sono in corso di approvazione, i cui lavori dovrebbero iniziare nel prossimo autunno/inverno. Considerato il prossimo intervento di riqualificazione dell’intero asse, non si procederà quindi ad una potatura completa dell’alberata dal lato degli edifici.

L’intervento in corso Novara consiste invece nell’abbattimento di cinque platani nei pressi del Cimitero Generale, colpiti da cancro colorato. Si tratta di una malattia provocata dal fungo Ceratocystis fimbriata che, una volta penetrato nell’albero attraverso lesioni o ferite della corteccia o delle radici, ne provoca irreversibilmente la morte, occludendo i vasi che trasportano acqua e linfa e provocando il conseguente totale, e a volte rapidissimo, disseccamento della chioma.

L’abbattimento tempestivo delle piante malate e di quelle limitrofe è l’unica opzione possibile, non esistendo ad oggi alcun metodo di cura per ridurre la diffusione della malattia e salvaguardare le alberate di platano. In questo caso l’intervento è ancora più necessario in quanto il focolaio d’infezione è situato nei pressi dei due grandi platani di corso Novara che si affacciano sul fiume Dora, uno dei quali è inserito nell’elenco nazionale degli alberi monumentali, e che vanno assolutamente preservati da questo patogeno. L’abbattimento è inoltre un obbligo di legge, che ha permesso a Torino – dal 1979, anno di comparsa della malattia – di circoscrivere le perdite di platani a pochi individui l’anno.

La modalità di esecuzione dell’intervento è complessa e deve rispettare alcune precise procedure, per ridurre al minimo la possibilità che parti infette di segatura e di legno si disperdano nell’ambiente e possano propagare la malattia. In questo caso specifico sarà utilizzato un macchinario di derivazione forestale, costituito da un braccio telescopico con all’estremità una coppia di ganasce ed una sega circolare, in grado di afferrare, tagliare e posare a terra intere parti di albero, riducendo così il numero di tagli e velocizzando i tempi dell’intervento, due aspetti contribuiscono in modo significativo ad abbassare il rischio di trasmissione della malattia.

Nelle zone dove sono presenti focolai di cancro non sarà possibile sostituire le piante malate con nuovi alberi, per almeno cinque anni dalla scomparsa degli ultimi sintomi della malattia. Potranno essere messi a dimora solo individui di un clone di platano brevetto e resistente al patogeno, come è stato fatto negli ultimi anni con interventi analoghi nei pressi della Madonna del Pilone e su Corso Vittorio Emanuele II, di fronte alle ex Carceri Le Nuove.

UNHCR, Comune di Torino e Mosaico lanciano il servizio integrato per promuovere l’inclusione dei rifugiati

È stato lanciato oggi, nella Sala Rossa del Consiglio Comunale di Palazzo Civico, il nuovo centro One-Stop-Shop del Servizio Stranieri del Comune di Torino che aumenta l’offerta dei servizi disponibili per richiedenti asilo e rifugiati in via Bologna 49/A. Il progetto, realizzato con la collaborazione dei Servizi anagrafici comunali, dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e di diverse istituzioni cittadine, mira a favorire l’accesso a servizi legali, psicosociali e amministrativi per supportare i richiedenti asilo e i rifugiati nel processo di integrazione e inclusione sociale.

La presentazione del centro ha avuto luogo durante l’evento inaugurale della Settimana internazionale dei diritti, dell’ambiente e delle culture organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato dall’associazione Mosaico – Azioni per i Rifugiati, in collaborazione con il Comune di Torino e l’UNHCR.

Mosaico è un’associazione fondata a Torino nel 2006 per iniziativa di un gruppo di rifugiati originari di diversi Paesi.

Da questa settimana, oltre ai servizi di informazione, assistenza, supporto amministrativo e orientamento erogati dagli operatori e mediatori del Comune e dell’associazione Mosaico, in via Bologna 49/A, è attivo anche uno sportello dell’ASL Città di Torino dedicato a richiedenti asilo e rifugiati, che consente l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e la scelta del medico curante. Nel corso del 2022, altri servizi saranno resi disponibili grazie alla collaborazione con l’Anagrafe comunale, l’Agenzia Piemonte Lavoro, la Prefettura e la Questura e realtà della società civile.

I servizi sono rivolti in particolare a rifugiati e richiedenti asilo che si trovano fuori dal sistema di accoglienza formale.

“La creazione di uno spazio comune polifunzionale presso il Servizio stranieri della Città di Torino nasce da una collaborazione inedita tra amministrazioni diverse”, ha dichiarato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare e alle Pari opportunità della Città di Torino. “Per la prima volta, istituzioni a vario titolo coinvolte nel percorso di inclusione delle persone rifugiate opereranno nello stesso luogo, per offrire una risposta integrata. Al centro ci saranno la persona e i suoi bisogni”.

“Questo progetto è virtuoso perchè mette insieme più enti e istituzioni che dialogheranno per offrire in maniera sinergica una serie di servizi a supporto di richiedenti asilo e i rifugiati. L’anagrafe sarà presente, perchè questa azione è coerente con il nostro obiettivo di estendere il più possibile i servizi anagrafici a tutta la città, in una logica di inclusione e di attentenzione anche verso i cittadini più fragili” ha dichiarato Francesco Tresso, Assessore ai Servizi demografici e statistici della Città di Torino.

“Il modello One-Stop-Shop è una parte importante della nostra risposta a supporto dell’integrazione in Italia e vede il coinvolgimento diretto delle associazioni di rifugiati, della comunità locale e dei beneficiari nell’erogazione dei servizi stessi”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “Solo lavorando insieme possiamo affrontare in modo efficace le numerose sfide che rifugiati e richiedenti asilo devono affrontare per costruirsi una nuova vita in Italia”.

“Facendo tesoro delle nostre esperienze vissute, vogliamo contribuire a questo progetto che intende facilitare il percorso di inclusione sociale dei rifugiati e richiedenti asilo”, ha dichiarato Yagoub Kibeida, Direttore esecutivo dell’associazione Mosaico. “In coordinamento con le istituzioni, vogliamo fornire una risposta ai bisogni delle persone che già incontriamo nel nostro punto informativo e nel lavoro di mediazione sociale di strada, a partire dalle difficoltà nell’affrontare le procedure amministrative e nell’accesso ad alcuni servizi in modo autonomo”.

 

La Giornata Mondiale del Rifugiato

Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, un appuntamento annuale istituito dalle Nazioni Unite per celebrare la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone in tutto il mondo che sono state costrette a fuggire dal loro paese a causa di guerre, violenze, persecuzioni e abusi dei diritti umani. Quest’anno UNHCR ha lanciato la campagna Together #WithRefugees per sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto dei rifugiati di essere protetti e di ricostruire la propria vita in dignità, chiunque siano e da qualsiasi luogo provengano, sempre. Il calendario completo delle attività e tutti i materiali per la campagna si trovano sul sito withrefugees.unhcr.it.

Raccogliendo l’invito di UNHCR, la Città di Torino si unirà alle celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2022 illuminando di blu la Mole Antonelliana la notte del 20 giugno.

Settimana internazionale dei diritti, dell’ambiente e delle culture

Tra i temi dell’edizione 2022 della “Settimana internazionale” organizzata a Torino figura il talento artistico delle persone rifugiate: l’artista congolese René Bokoul torna in città per la prima volta dopo il suo trasferimento in Francia e inaugura una mostra delle sue opere intitolata “Torino, la mia finestra sull’Europa”, presso il Museo Storico di Reale Mutua. Durante la settimana si parlerà anche delle difficoltà burocratiche che i richiedenti asilo e i rifugiati incontrano in Italia, della partecipazione dei rifugiati, del fenomeno dello sfruttamento lavorativo e ambientale e delle prospettive del diritto di asilo a fronte dei nuovi conflitti. Il programma completo è disponibile qui.

Sicurezza stradale, guidavano mezzi pesanti senza inserire la carta tachigrafica che registra le ore di guida e riposo

Nei giorni scorsi, personale specialistico del Reparto Radiomobile della Polizia Locale impegnato in un servizio di controllo di sicurezza stradale sui mezzi pesanti in Piazza Cattaneo, ha fermato un autoarticolato, dotato di cella frigo per il trasporto di alimenti soggetti a temperatura controllata, condotto in multi presenza cioè con l’alternanza di più autisti alla guida.

Alla vista della pattuglia, il conducente del mezzo pesante ha frettolosamente tentato di inserire la propria carta conducente dentro lo slot del tachigrafo digitale di ultima generazione. L’esame della memoria del tachigrafo effettuato dagli agenti specializzati ha confermato che entrambi i conducenti avevano guidato senza aver inserito la propria carta personale, operazione obbligatoria e necessaria per il controllo dei tempi di guida e di riposo.

Ad entrambi è stata contestata immediatamente la violazione dell’art. 179 commi 2 e 9 del Codice della Strada che oltre alla sanzione prevede il ritiro della patente finalizzata alla sospensione per la durata che deciderà la locale Prefettura e la decurtazione di 10 punti sulla carta di qualificazione del conducente.

L’analisi dei dati digitali scaricati dal tachigrafo ha fatto emergere che, anche nei ventotto giorni precedenti al controllo, i conducenti che si erano alternati alla guida del veicolo non avevano inserito la carta tachigrafica, percorrendo fino a 800 chilometri giornalieri. I dati in memoria hanno anche evidenziato l’inserimento di carte tachigrafiche denunciate per smarrimento.  Inoltre, per non fare rilevare l’allarme di guida senza carta, i conducenti avrebbero attivato una particolare funzione di settaggio che gli consentiva di non riposare mai, mettendo in tal modo a serio rischio la sicurezza stradale.

Alla ditta proprietaria del veicolo sono state notificate violazioni ai sensi dell’art. 179 del Codice della Strada per un totale di oltre 15.000 euro e l’invito a fornire i dati di chi avesse guidato senza carta e/o utilizzato impropriamente carte che risultavano smarrite a seguito di denuncia. La ditta proprietaria sarà segnalata agli organi competenti.

La Portineria di comunità ha una nuova sede: inaugurati ‘I giardini sulla Dora’

Ha inaugurato questa mattina la Portineria di Comunità ‘I giardini sulla Dora’ in via Lungo Dora Savona 38. Come quella di Porta Palazzo offrirà servizi in grado di far risparmiare tempo alle persone impegnate nella routine quotidiana e aiuterà le persone a rischio di emarginazione sociale, offrendo tra le altre cose servizi pubblici. La sua apertura è stata possibile grazie al progetto ToNite UIA Torino, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del programma Urban Innovative Actions. Alla cerimonia hanno partecipato, insieme alla presidente della Rete italiana di cultura popolare, Chiara Saraceno, gli assessori della Città di Torino Chiara Foglietta, Carlotta Salerno e Francesco Tresso, l’assessora regionale Chiara Caucino, il presidente della circoscrizione 7 Luca Deri, Marcella Longhi, preside dell’Istituto Aalto Sella Lagrange.

Al centro della Portineria I giardini sulla Dora, che avrà sede in una casetta di legno, c’è l’Istituto Lagrange e i suoi 500 ragazzi e ragazze, gli abitanti del quartiere, le associazioni e le attività produttive. Insieme si stanno coprogettando le attività da svolgere lungo le sponde del fiume. Il progetto è della Rete italiana di cultura popolare, Orti Alti e l’Istituto Lagrange in collaborazione con Cooperativa meeting service, Lavazza, GTT e Scomodo.  Con questa seconda Portineria si sta creando una vera Rete di presidi leggeri, anche grazie al bando SANITA’ E WELFARE – Politiche per i bambini, le famiglie, minori e giovani n sostegno alle situazioni di fragilità sociale della Regione Piemonte e del Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali. La prima Portineria di Comunità è nata a Porta Palazzo nel 2020, con il supporto di Fondazione CRT, ed è diventata in questi quasi due anni un punto di riferimento per la comunità locale. Ora quei servizi continueranno a essere svolti in connessione con la seconda Portineria sul lungo Dora.

Come richiedere i servizi della nuova Portineria

‘I giardini sulla Dora’ sorge proprio in un giardino pubblico in Lungo Dora Savona 38, la casetta in stretta connessione con i servizi di Porta Palazzo resterà aperta per una prima fase dalle 11 alle 20, dal lunedì al mercoledì, il giovedì fino alle ore 23.30, e il venerdì fino alle 21. Chi vorrà, potrà richiedere i servizi di portineria e prenotare le attività scrivendo alla mail info@spacciocultura.it, entrando nel sito www.spacciocultura.it, sui social o chiamando il numero 3755985777.

‘La Portineria di Comunità è un luogo dove offrire e ricevere servizi e informazioni, allacciare rapporti, scambiare fiducia e costruire microprocessi di reciproca conoscenza che rendano più vivibile la comunità per tutti.Il privato sociale può essere un impulso importantissimo affinché si creino dei patti di collaborazione per far si che le azioni diventino politica pubblica dove c’è un’amministrazione attenta”, afferma la sociologa e presidente della Rete italiana di cultura popolare, Chiara Saraceno.

“Da tempo sviluppiamo progetti di attivazione delle comunità – commenta Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare – e negli ultimi anni abbiamo capito che bisognava mettere in discussione la definizione classica di questo concetto. Per prendersi cura delle comunità in modo efficace e utile, è necessario individuare un nuovo parametro di appartenenza. Molto più che far parte di una medesima cultura, ciò che oggi identifica e dà forza a una comunità è vivere, transitare e partecipare nello stesso luogo. Per mettere in relazione i singoli occorre partire da un criterio geografico e non semantico, facilitando l’incontro dei loro saperi e delle loro narrazioni”.

“I Giardini sulla Dora rientrano tra le risposte più convincenti alla sfida lanciata dal progetto ToNite di migliorare la vivibilità del Lungo Dora torinese. Si tratta di un nuovo modello di welfare di comunità. Un modo di prendersi cura dello spazio pubblico, di intercettare i bisogni della collettività, un luogo che crea relazioni e promuove nuovi legami. Siamo felici di poter inaugurare questo nuovo servizio, che sappiamo essere il frutto di un lungo lavoro di progettazione partecipata. Un sincero grazie ai partner di progetto, la Rete Italiana di cultura popolare, Orti Alti e l’istituto Lagrange per il lodevole lavoro fin qui condotto, certa dei risultati positivi che arriveranno” dichiara l’Assessora all’Innovazione della Città di Torino Chiara Foglietta.

‘La Portineria di Comunità è un progetto che traduce concretamente l’azione di prendersi Cura della città. Crea nuovi interessi su aree della città sospese come ‘I giardini sulla Dora’ in via Lungo Dora Savona che diventano così luogo di vita e presidio leggero di erogazione di servizi al cittadino grazie al prezioso lavoro della Rete Italiana di Cultura Popolare. Sono lieto di annunciare che, tra i tanti servizi offerti, ce ne saranno anche alcuni legati ai servizi civici, con attività di supporto e informazione. Grazie al progetto e alla sua rete di presidi leggeri l’Anagrafe estenderà i suoi confini fisici e si aprirà al territorio in maniera ancora più capillare”, commenta l’assessore ai Servizi civici della Città di Torino, Francesco Tresso.

“L’apertura di una nuova Portineria di Comunità è una notizia positiva – spiega l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino – Oggi più che mai abbiamo bisogno di cultura, inclusione e comunità, soprattutto se rivolta ai più fragili che in questo periodo hanno sofferto più di tutti. Far rivivere le vecchie edicole, alcune delle quali sono diventate nel tempo veri e propri punti di riferimento della città, permette proprio di recuperare quella socialità umana necessaria dopo quasi due anni di ristrettezze e chiusure. Credo che le risorse pubbliche vadano spese bene, proprio come in questo progetto, che può dare risultati significativi sia in termini sociali che di potenzialità occupazionali. Far rivivere le edicole e altri luoghi simili, inoltre, permette di recuperare quella socialità umana necessaria dopo quasi due anni di pandemia”.

“Noi – commenta Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 -mettiamo la cultura in primo piano nello schieramento di attività virtuose in grado di sostenere le aree più fragili del territorio nel contrasto al degrado e ai comportamenti illegali. L’iniziativa della Rete Italiana di Cultura Popolare va in questa direzione, con il valore aggiunto della presenza quotidiana nel cuore di un complesso scenario sociale a garantire una continuità preziosa ed efficace. Si tratta di un nuovo capitolo nel lungo e proficuo rapporto di collaborazione tra la Circoscrizione, la Città e la Rete Italiana di Cultura Popolare”.

“Nella creazione della Portineria la scuola ha partecipato in modo corale con gli Istituti-Sella-Aalto-Lagrange con il Portale dei saperi: gli studenti del Laqrange e del Sella con i dialoghi del Portale legati al mondo socio-sanitario e turistico e i geometri dell’Aalto con il pcto dedicato alla progettazione degli spazi del giardino con Orti alti. La volontà è continuare a coinvolgere studentesse e studenti nei percorsi di pcto, creare una connessione tra il Giardino e la biblioteca che ha aperto le porte della biblioteca alla cittadinanza.”, spiega Marcella Longhi, preside dell’Istituto Aalto Sella Lagrange.




Dal 22 al 26 settembre a Parco Dora la 14esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto

Prende il via oggi il percorso che porterà a Torino – nuovamente in presenza a Parco Dora dal 22 al 26 settembre 2022 – centinaia di espositori da tutte le regioni italiane e dall’estero, oltre 3 mila delegati da 150 Paesi e migliaia di visitatori, buyer ed esperti, giovani e attivisti Slow Food per la 14esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e a chi lo produce.

La manifestazione di Slow Food, Comune di Torino e Regione Piemonte animerà infatti le architetture ex industriali di Parco Dora con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci ma anche con la gioia e l’entusiasmo di potersi incontrare di nuovo, convinti che il cibo possa essere un ponte per la pace e mostrando come, attraverso l’inclusione e lo scambio, possiamo coltivare insieme un presente migliore.

Da oggi è online il sito web di Terra Madre con i primi eventi in programma – Laboratori del Gusto, Appuntamenti a Tavola e Conferenze – a cui partecipano contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e pescatori uniti dal claim #RegenerAction: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al profondo rinnovamento del pensiero e della società, unica via per affrontare le crisi in atto. Rinnovare le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi, sono azioni tangibili e concrete che la comunità globale può e deve sostenere.

«Se vogliamo realizzare una vera rigenerazione di città, campagne e borghi a partire dalla produzione e distribuzione del cibo, dobbiamo superare la visione che vede innovazione e tradizione come elementi contrapposti – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food –. Questa dicotomia è controproducente: credo che esista vera innovazione quando una tradizione ha successo. Chi oggi può realizzare vera innovazione? Io sono convinto che solo le comunità possano realizzarla, perché si fondano sulla sicurezza affettiva, sulla socialità, sulle relazioni personali: tutti fattori che hanno a che vedere con la gioia e la felicità, e dai quali può scaturire un vero cambio di paradigma. Le comunità possono produrre innovazione perché conservano salde radici territoriali e possiedono la consapevolezza che il patrimonio esistente può generare ricadute positive in maniera diffusa. E proprio grazie alle comunità, ai produttori, i cuochi e i giovani che incontreremo a Parco Dora a Torino, finalmente in presenza, che potremo affrontare con successo il lungo periodo di transizione agroecologica che ci attende».

«Il tema scelto in questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto rappresenta perfettamente la ripartenza che finalmente stiamo vivendo e di cui tutti abbiamo bisogno – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte –. Siamo emozionati ed entusiasti nel poter nuovamente ospitare in Piemonte le comunità di Terra Madre per un evento che valica i confini e che è non è più solo un simbolo della nostra regione, ma è diventato un patrimonio per il nostro territorio, rendendolo davvero unico e conosciuto a tutte le latitudini».«L’evento internazionale dedicato alle politiche del cibo e all’agricoltura sarà a Parco Dora e questo mi rende particolarmente fiero –  dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino -. Terra Madre Salone del Gusto animerà un’area che fino a qualche anno fa ospitava impianti produttivi e acciaierie e ora è uno dei più importanti polmoni verdi di Torino. Un luogo perfetto per mostrare concretamente un esempio di rigenerazione ambientale e sociale. Torino vuole sempre più caratterizzarsi come città degli eventi internazionali, vogliamo aprirci al mondo e allargare il perimetro del dibattito, oggi sul cibo come cultura ma così come facciamo per molti altri settori che animano il dibattito pubblico».

E proprio da Parco Dora Terra Madre vuole partire con il primo evento di lancio di questo percorso: il 23 giugno alle 18 l’Environment Park ospiterà Petrini, Lo Russo e Cirio che, insieme a Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, presenteranno i temi e gli eventi principali ai cittadini di Parco Dora.

Una due giorni di eventi per festeggiare San Giovanni. Torna lo spettacolo pirotecnico

Una due giorni di eventi tra il centro storico, lungo il Po e al parco del Valentino, Torino festeggia così il suo Santo patrono. Si parte giovedì 23 giugno alle 18.30 con la sfilata per le vie del centro del corteo storico, che precede l’accensione del farò della vigilia, in piazza Castello alle 22. Poi, venerdì 24 giugno, giorno di San Giovanni, tanti appuntamenti in strade, piazze e aree verdi, che culmineranno con lo spettacolo pirotecnico e musicale delle 22.30 sul Po, davanti piazza Vittorio Veneto.

Tra gli eventi del 24 giugno, numerose le iniziative organizzate nel e lungo il fiume Po: regate di canottaggio, fiaccolata al Castello del Valentino, spettacolo di musica sull’acqua, un torneo di beach volley, lezioni di canoa e, sempre al Valentino, visita al sommergibile Provana.

Al Borgo medievale, invece, un evento coinvolgerà tutte le circoscrizioni e le realtà culturali del territorio cittadino: si tratta di “Circoscrizioni in Mostra” che per dodici ore, dalle 10 alle 22, propone un palinsesto di concerti, spettacoli teatrali, performance di danza e dibattiti.

“I fuochi d’artificio con la musica sul Po sono una delle novità proposte quest’anno dal programma di appuntamenti di San Giovanni. Si tratta di un ritorno al modo più tradizionale di chiudere i festeggiamenti, per il cui allestimento – ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo – si è prestata massima attenzione alla sostenibilità, organizzando un evento spettacolare e al contempo rispettoso dell’ambiente e a basso impatto acustico. San Giovanni – ha aggiunto il primo cittadino – deve essere una festa di tutta la città. Anche per questo, tra le novità del programma di iniziative, il Borgo Medievale ospita “Circoscrizioni in Mostra” che presenta progetti e realtà culturali del territorio”.

A proposito dei fuochi d’artificio, “lo spettacolo pirotecnico – spiega l’Assessore ai Grandi eventi, Mimmo Carretta – si sviluppa su 400 metri lungo il percorso del Po. Suddiviso in 40 scene, la maggior parte delle quali presenta effetti innovativi, dura 24-25 minuti ed è a moderato impatto acustico. Una particolare attenzione è data all’ecosostenibilità dell’iniziativa: la maggior parte degli “artifici” sono realizzati manualmente utilizzando carta e spago per la confezione e una colla naturale fatta con acqua e farina, atossica e priva di solventi. I residui dello spettacolo pirotecnico sono completamente idrosolubili”.