Ricordare, questo lo scopo con il quale ogni anno viene celebrato il 27 gennaio, il Giorno della Memoria. E come ogni anno, a partire dal 2000, anno in cui è stata ufficialmente istituita la Giornata, la Città di Torino ha ricordato le vittime dello sterminio nazista con una cerimonia, che si è svolta questa mattina al Cimitero Monumentale, e una celebrazione ufficiale da poco conclusa in Sala Rossa.
Ad aprire la celebrazione Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio comunale, che dopo una breve introduzione ha subito sottolineato come la memoria sia fondamentale per contrastare e proteggerci dall’oblio:” occorre impegnarsi per tenerla viva, portare e diffondere le memorie stesse di chi l’ha vissuta in prima persona e battere tutte le piste che possono favorirci in questo”.
A seguire l’intervento di Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio Regionale, che ha portato in sala il saluto del Consiglio e della Giunta regionale e ha poi citato la Senatrice Liliana Segre e le sue recenti dichiarazioni sul pericolo dell’oblio, ovvero il rischio concreto che tra qualche anno possa scomparire il ricordo di tutto. Già nel 2020 – ha sottolineato Valle – un sondaggio indicava nel 16% la percentuale di persone intervistate che riteneva la Shoah un’invenzione, un dato che nel 2000 si attestava sul 2%. Anche per Valle la memoria e soprattutto la sua condivisione sono lo strumento principale per far sì che tali eventi non possano mai più ripetersi.
L’importanza del ricordare e al tempo stesso il pericolo derivato dal dimenticare, ha fatto da filo conduttore all’intervento di Dario Disegni, presidente della comunità ebraica di Torino. Il rischio dell’oblio è oggi, a 80 anni dagli eventi, sempre più incalzante per tutta una serie di fattori, in primis la progressiva e lenta scomparsa dei sopravvissuti stessi. I giovani sono quindi la chiave di volta e a tutti noi, istituzioni, scuole e cittadinanza in generale, corre l’obbligo di aiutarli a ricordare, studiando nuove modalità di condivisione e nuovi percorsi mentali per rendere il passato sempre presente nella memoria collettiva.
Si sono poi susseguiti gli interventi di Ariel Finzi, Rabbino Capo di Torino, che ha messo sotto la luce come in tutto questo, ancora oggi, alla domanda “Perchè” nessuno ancora può dare una risposta, e Alberto Sinigallia, Presidente del Polo del ‘900, che ha invece sottolineato come il Giorno della Memoria riguarda tutti, ma tocca sicuramente Torino in modo particolare: “Torino è la Città che ha visto nascere Primo Levi, alla città di Torino è stata conferita la medaglia d’oro al valor militare, riconoscendone il sacrificio nella Resistenza e nella lotta di Liberazione dal nazifascismo, e sempre a Torino si possono incontrare passeggiando per la Città numerose pietre d’inciampo, proprio a ricordo delle vittime di tali eventi”. Sinigallia ha poi concluso sottolineando che le colpe furono del nazismo, ma anche del fascismo, che ha appoggiato le nefandezze perpetrate contro l’umanità a partire dalla firma del Manifesto della Razza. Firmato e avvallato da alcuni dei principali scienziati italiani del tempo, divenne la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell’Italia fascista, che di lì a poco avrebbe emanato le vergognose leggi razziali: “Era il 1943, e veniva chiamata la “caccia all’ebreo”, per un bambino venivano pagate 1000 lire, per un adulto 5000… da 23 anni il Giorno della Memoria ci sprona a non dimenticare tutto questo”.
A conclusione della celebrazione l’intervento del Sindaco Stefano Lo Russo, che ha sottolineato come il Giorno della Memoria sia una giornata fondamentale da celebrare anzitutto per un dovere di umanità e civiltà, ma anche e soprattutto per contrastare la completa distorsione della Storia a cui può portare l’oblio della memoria: “Le parole, specie quelle di odio, non restano mai senza conseguenze. Il germe dell’odio si diffonde, e abbiamo il dovere di contrastarlo. Non bisogna quindi dimenticare, e in questo sono di aiuto le numerose iniziative per contrastare l’oblio della memoria ed educare verso tolleranza, giustizia e Pace, per far sì che i diritti dell’uomo vincano su arbitrio e sopraffazione, poichè, citando Edmund Burke, chi non conosce la Storia è destinato a ripeterla”.
Di Christian A. Ruggeri
Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.
Fino a lunedì gennaio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
Questa mattina la Giunta Comunale – su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – ha deliberato il nuovo testo regolamentare n° 388 disciplinante l’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato a uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione, DEHORS.
L’elaborazione del Regolamento è avvenuta grazie alla stretta collaborazione e al proficuo lavoro tra gli Uffici Comunali, la Sovrintendenza e le Associazioni di Categoria.
In particolare il nuovo testo prevede:
– un ulteriore snellimento delle procedure per la categoria ‘dehors’, attraverso l’autodeterminazione del pagamento del canone d’occupazione, con possibilità di rateizzazione trimestrale e l’immediato rilascio della Concessione di suolo pubblico, salvo il verificarsi di esito negativo emerso dal controllo formale dell’istanza;
– la verifica delle istanze con l’estrazione a campione o per ragionevole dubbio e comporterà la successiva revoca in caso di sostanziali violazioni o inosservanza delle prescrizioni;
– il rinnovo automatico delle Concessioni per le occupazioni con dehors, per periodi limitati, purché conformi al progetto originale;
– l’introduzione di una nuova tipologia dehors D3 da utilizzarsi nella stagione invernale tra il 15 ottobre e il 15 aprile, che introduce la possibilità di delimitare il dehor D2 con pannelli trasparenti fino a m 1,60 per riparare gli avventori;
– la possibilità di estendere l’occupazione in aree e vie pedonali;
– l’estensione dell’uso dei Progetti Integrati d’Ambito per valorizzare la funzione commerciale e promuoverne al contempo la valenza architettonico – culturale.
Infine è stata richiesta l’istituzione di un nuovo capitolo di bilancio dotato di 40.000€ per il servizio di smontaggio, rimozione e trasporto dehors nel caso in cui si debba procedere coattivamente.
La delibera varata oggi dalla Giunta passerà nei prossimi giorni all’esame delle Circoscrizioni e del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.
L’avvio dello Sportello Dimittendi, che si rivolge a tutti coloro che sono residenti a Torino e stanno scontando gli ultimi 24 mesi di pena detentiva, è stato presentato in Commissione Legalità e Diritti delle Persone private della Libertà Personale.
Lo Sportello, che si pone l’obiettivo di accompagnare efficacemente queste persone nelle delicate fasi che precedono e seguono la conclusione del periodo di detenzione, nasce all’interno di un percorso di co-progettazione che prevede quattro azioni integrate da svolgere nell’arco di dodici mesi in collaborazione con la rete dei soggetti e dei servizi già presenti (l’ufficio della Garante, l’anagrafe, i servizi sociali, ecc..) e gli enti selezionati tramite un apposito bando (Sinapsi, Si Può Fare, ACLI, Ovale Oltre le sbarre – Rugby, Casa di Carità), in sinergia con lo Sportello Lavoro della Regione Piemonte.
“Lo sportello dimittendi è un primo passo per concretizzare quell’azione integrata che vogliamo promuovere. In quello spazio cercheremo di dare le risposte che i cittadini che rientrano in società hanno bisogno per rendere l’esperienza del carcere una parentesi rieducativa della vita e non un momento di sradicamento e alienazione che poi aumenta la recidiva. Anche questo provvedimento, diminuendo il rischio di delinquere di chi esce e favorendo il reinserimento, può rendere la città sicura”, afferma l’assessora alla Sicurezza e al Sistema Carcerario Gianna Pentenero.
“Con questo sportello il Comune di Torino torna a proporsi come soggetto attivo nel reinserimento dei propri cittadini e cittadine che abbiano terminato di scontare la propria pena. Fornire alle persone fragili che tornano a vivere la propria libertà strumenti concreti per affrontare la vita di tutti i giorni è la chiave per provare a rompere quel circolo della recidiva che purtroppo caratterizza il sistema nel suo complesso. Questo primo tassello potrà permettere di valutare le modalità più promettenti sulle quali consolidare schemi di lavoro efficaci. Come Commissione seguiremo con attenzione lo sviluppo dello sportello e continueremo ad approfondire le tematiche legate al mondo del carcere”, aggiunge il presidente della Commissione Legalità e Diritti delle Persone private della Libertà Personale, Luca Pidello.
“Si tratta di un dialogo fra Istituzioni che vede la concretizzazione di alcuni progetti e percorsi indispensabili per chi rientra in società; lo sportello dimittendi in forma mista privato e pubblico sarà strumento per ridare dignità all’uscita e influirà sul tasso di recidiva che al momento resta un dato allarmante anche nella nostra Città”, conclude la Garante diritti persone private della libertà della Città Monica Gallo.
In particolare sono previste azioni che vanno dal primo accesso di raccolta dei fabbisogni, al rinnovo e richiesta dei documenti di identità, passando per l’individuazione di soluzioni abitative per i permessi o per il dopo pena, fino al rinforzo della rete sociale ai fini del reinserimento e al rafforzamento dell’occupabilità.
Lo sportello, inoltre, può essere considerato come punto strategico anche per la realizzazione di altre attività previste nel bando, per l’erogazione di servizi di supporto al di fuori del carcere, nonché per l’attivazione di percorsi di riabilitazione al lavoro anche attraverso la collaborazione con gli enti che operano all’interno dello Sportello Lavoro finanziato dalla Regione Piemonte.
Il progetto, infatti, prevede un Percorso formativo altamente professionalizzante che coinvolgerà 36 persone (tra dimittendi e non) che usufruiranno della parte formativa trasversale Stem & Cultura del Lavoro della durata di dodici ore; 12 persone che potranno accedere alla parte formativa professionalizzante Formazione e Inserimento Professionale della durata di 500 ore e almeno 6 persone che verranno avviate al lavoro attraverso tirocini di inclusione socio lavorativa di durata di almeno 6 mesi.
Per i dimittendi che avessero bisogno di un accompagnamento individualizzato per il reinserimento sociale e/o lavorativo è prevista la possibilità di attivare, da parte degli operatori, una ‘dote individuale di inclusione’ per rispondere alle necessità e ai bisogni che emergeranno durante il percorso di accompagnamento. Il budget messo a disposizione prevede un importo medio per ciascuna dote individuale pari a 1.800 euro, da utilizzare in acquisto di servizi e beni secondo le specifiche necessità della persona.
Inoltre, con l’obiettivo di supportare ulteriormente le persone che presto torneranno in libertà, si darà continuità all’interno del carcere a un’attività sportiva di squadra come il rugby, disciplina capace di contribuire al rinforzo delle capacità relazionali e sociali necessarie per il prossimo reinserimento nella comunità e nel mondo del lavoro: il rinforzo dell’autostima, il rispetto delle regole, il lavoro di gruppo, la resilienza, la previsione delle conseguenze delle proprie azioni.
È anche previsto un progetto di formazione ai volontari e mappatura progetti esterni denominato VolTo.
Prossimamente, con un protocollo d’intesa, sarà costituita una Cabina di Regia composta dalla Città di Torino, dall’Ufficio del Garante della Città di Torino, dalla direzione della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Clinica Giuridica) che avrà i compiti di coordinamento, supervisione, monitoraggio e messa in rete.
Le Ex Officine Grandi Motori ripartono
E’ stata votata all’unanimità, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, la delibera proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, relativa al Programma Integrato (PR.IN) in variante al PRG, sulla Zona Urbana di Trasformazione denominata ambito ”9.33 AMIANO”, meglio conosciuta come area “Ex Officine Grandi Motori”.
Il PR.IN è uno strumento urbanistico in variante al PRG attuale, e definisce le destinazioni d’uso che si potranno insediare, ridisegnando l’intera area, estesa per circa 70.000 mq e dismessa da molto tempo, che verrà trasformata con nuovi servizi e funzioni per la città. Continua a leggere
Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.
Fino a venerdì 27 gennaio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
Sono iniziati in questi giorni gli interventi di cura e di valorizzazione dei parchi e dei boschi collinari di proprietà della Città di Torino, finanziati con fondi REACT EU PON METRO.
La collina di Torino (includendo il Parco del Po), riconosciuta nel 2015 Riserva Uomo e Biosfera (MaB) dell’Unesco, conta oltre 900 ettari di boschi (circa un terzo di proprietà comunale) e una rete di sentieri che si estende per oltre 70 km. “Un capitale ambientale unico, dalle potenzialità in buona parte ancora inespresse, che l’Amministrazione ha intenzione di valorizzare – ha dichiarato l’assessore al Verde Pubblico e presidente del MaB UNESCO Collina Po, Francesco Tresso -. Il censimento aggiornato dei boschi di proprietà comunale, la redazione di un Piano Forestale Aziendale a cui è seguita nel 2022 la certificazione FSC (Forest Stewardship Council), sono tasselli di una strategia di valorizzazione della collina torinese nell’ottica di una gestione responsabile finalizzata all’incremento della produzione di benefici ambientali, i cosiddetti servizi ecosistemici, e a migliorare la fruizione di questi spazi da parte di tutti i cittadini”.
I lavori, il cui completamento è previsto per il prossimo autunno, comprendono interventi di miglioramento selvicolturale dei boschi, con operazioni di diradamento e di contenimento delle specie esotiche, di cura del patrimonio arboreo e degli arredi nei principali parchi collinari (Maddalena, Leopardi, Europa, San Vito), includendo anche le aree boschive (Panoramica) limitrofe alla viabilità collinare. Si interverrà inoltre su alcuni sentieri collinari molto frequentati (i numeri 16, 26, 29) con il ripristino del fondo, la rimozione di alberi morti o pericolanti presenti sui bordi e altre lavorazioni idonee a migliorarne la fruizione da parte di escursionisti, runner e ciclisti.
“Si tratta di un progetto articolato – aggiunge l’assessore Tresso – e auspico che gli interventi che stiamo realizzando possano innescare ulteriori risorse e azioni, e che anche altri enti proprietari di aree boschive, possano attivare iniziative simili”.
Alcuni dei sentieri che saranno oggetto degli interventi attraversano particelle private. In questi casi, qualora si riscontrassero alberi pericolosi, si procederà con il taglio (ai sensi dell’art. 22 comma 3 del Regolamento attuativo della L.R. 28 febbraio 2010 n.12) in un’ottica di salvaguardia della pubblica incolumità, con il rilascio del legname che potrà essere prelevato dai privati.
Le aree di cantiere saranno segnalate, delimitate e presidiate come da normativa, e in corrispondenza dei sentieri la percorribilità sarà temporaneamente limitata.
Con le stesse modalità si interverrà anche nel comune di Val della Torre, dove la Città di Torino è proprietaria di quasi 80 ettari di boschi.
Tutti gli interventi sono stati autorizzati dall’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese e dalla Commissione Locale per il Paesaggio.
E’ partito nella serata di ieri lo sciopero di 48 ore consecutive degli impianti di distribuzione di carburante. La protesta, indetta dalle organizzazioni sindacali dei benzinai terminerà, per ciò che riguarda la rete ordinaria, alle ore 19 di domani, giovedì 26 gennaio.
La legge prevede che durante lo sciopero dovrà comunque essere garantito un servizio minimo. A Torino saranno 47 i distributori che resteranno aperti durante i due giorni della protesta.
Si tratta degli impianti di via Loria 1/G e corso San Maurizio 40/L, nel territorio della circoscrizione 1; corso Agnelli 4/D, corso Agnelli 109/F, via Artom 2/a, piazzale Caio Mario 430, via Guido Reni 167, corso Orbassano 374/D, corso Siracusa fronte 120, corso Tazzoli 183/A, via Vigliani 176/A nella circoscrizione 2; via Cialdini 22/A, corso Racconigi 194/D, largo Racconigi 191/E (angolo via Malta), corso Trapani 79/G, nella circoscrizione 3; piazza Chironi 12/G, via Cossa 150, via Lessona 84/A, corso Marche 9/A, corso Telesio 15/G, corso Umbria 18/G nella circoscrizione 4; corso Grosseto 284, corso Grosseto 162/A, corso Grosseto 338 (angolo via Sansovino), strada Pianezza 385/A (angolo corso Regina Margherita), via Sansovino 55/A, corso Toscana 43/A nella circoscrizione 5; piazza Bottesini 10/G, via Botticelli 62/A, strada Settimo 110/A, strada Settimo 368/Bis/A, corso Romania 460, strada San Mauro 135/A, Lungo Stura Lazio 150/A, corso Vercelli 272/A, stazione di servizio “Stura Nord” nel territorio della circoscrizione 6; corso Casale 329/A, corso Casale 400/A, corso Casale 292/A, corso Casale 412/A, via Cigna 40/B nel territorio della circoscrizione 7; corso Giambone 75, corso Marconi 19/P, corso Maroncelli 50, piazza Muzio Scevola 2/A, piazzale San Gabriele Di Gorizia 181/E, corso Unione Sovietica 93/A nel territorio della circoscrizione 8.