“Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto il pg Marcello Maddalena
Dopo il primo grado, confermata anche in appello l’assoluzione dall’accusa di terrorismo, nei confronti di quattro anarchici No Tav. Il processo si è celebrato in merito all’attacco del 14 maggio 2013, al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, per la realizzazione della Torino-Lione. Confermate le quattro condanne a 3 anni e mezzo di reclusione riferite ad altri reati. “Ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav”, dice all’Ansa Claudio Novaro, uno dei difensori. “Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto il pg Marcello Maddalena alla ripresa del processo d’appello. Il magistrato ha anche rievocato la vicenda del traliccio di Segrate dove morì Giangiacomo Feltrinelli.
Primi segnali positivi, ma dopo sette anni di crisi il ritorno alla normalità è ancora lontano
Al centralino della polizia questa mattina, poco dopo le undici, e’ arrivata una chiamata: «C’è una bomba dentro la Mole. Scoppierà tra un’ora e mezza». La voce era di un uomo presumibilmente italiano. Sono stati subito allertati i carabinieri che stanno presidiando la zona. Il Museo del Cinema e’ stato fatto evacuare e turisti e passanti sono stati fatti allontanare dall’area circostante per precauzione. Gli artificieri hanno controllato ogni angolo della struttura che è già stata riaperta al pubblico. Stesso copione per l’ipermercato Le Gru di Grugliasco, dove era stata segnalata via telefonata anonima la presenza di un ordigno. Ma il centro commerciale non è stato evacuato. Fortunatamente si è trattato in entrambi i casi di un falso allarme e sono ora in corso le ricerche dell’uomo che questa mattina ha tentato di seminare il panico in città.
Cinque le astensioni (Altamura, Bertola, Centillo, Levi Montalcini, Onofri), quattro i voti contrari (Ambrogio, Appendino, Curto, Trombotto)
Maurizio Trombotto – SEL: Arrivati all’atto conclusivo di questa riforma, possiamo dire di non essere soddisfatti. Siamo partiti dalla necessità di trasformare le circoscrizioni, che andavano modificate nell’assetto organizzativo e politico e credevamo, come gruppo SEL, che questa fosse l’occasione per risolvere una serie di problemi manifestatisi negli anni e cogliere le istanze suggerite dal territorio. Invece, nonostante la mole imponente di lavoro svolto e il serrato dibattito che hanno caratterizzato le sedute della commissione speciale per il Decentramento siamo arrivati ad un prodotto finale ricco di contraddizioni. Una riforma “barocca” dove prima scompare la rilevanza esterna della giunta salvo tornare attraverso la definizione tautologica di “competenza esterna”, frustrata poi dalla possibilità data ad almeno cinque consiglieri di poter richiamare alla votazione in Consiglio di circoscrizione gli atti approvati dalla Giunta. Ancora più grottesca la composizione della Giunta che vedrà affiancare ai quattro coordinatori per competenza i coordinatori di territorio, con inevitabile rischio di forti conflitti interni o, infine, il finto trasferimento di ulteriori risorse e competenze. Il risultato finale è una pasticciata finta riforma che poco cambia e che dovrà presto essere nuovamente cambiata.
di coerenza e lealtà verso questa maggioranza, avevo scelto di non presentare un emendamento, che pure avevo preparato, per varare cinque Circoscrizioni soltanto. Quella che vedo oggi in aula è una maggioranza non autonoma, formatasi in intreccio con una parte delle opposizioni: se potessi tornare indietro, quel mio emendamento lo presenterei. Mi auguro che si tornio a un metodo diverso; e attenzione a metafore sulle cattedrali, quali ho sentito, poiché esiste anche la cattedrale nel deserto. Per quanto mi riguarda, continua a valere la mozione di accompagnamento votata con lo Statuto.
Coniugare il tempo del viaggio, della rapidità degli spostamenti, con l’amore per il buon cibo: a cominciare da prodotti tipici assolutamente unici, come la Mozzarella di Bufala Campana, ed altre selezionate specialità del Made in Italy. E’ questa la scommessa di Fattorie Garofalo – azienda di Capua a capo di un gruppo di imprese agroalimentari da quasi 60 milioni di euro di fatturato all’anno e oltre 200 dipendenti – che sta lanciando I’AMME (andiamo): una catena di mozzarella bar dedicati ai luoghi di transito dei viaggiatori. Venerdì 18 dicembre all’Aeroporto “Sandro Pertini” di Torino si inaugura il primo I’AMME del Nord Italia.

L’episodio più recente ha avuto per protagonisti tre pregiudicati, una donna torinese e due uomini pugliesi, che vendevano sul web Iphone, Ipad e altro materiale informatico a prezzi molto vantaggiosi: tutta merce inesistente
Cuneo e Alba per i reati di truffa e frode telematica. Gli acquirenti, acquistata la merce per un totale di 3.000 euro, non hanno mai visto i prodotti. Altri tre truffatori, pregiudicati torinesi, avevano invece ceduto in affitto case di montagna che non esistevano e poi erano spariti dalla circolazione.
L’iniziativa è del marchio friulano Gabin che apre il Mercato Metropolitano a Torino, nella storica stazione di Porta Susa (ora rimpiazzata da quella nuova in vetro e acciaio). E’ un hub interamente dedicato alla gastronomia a 360 gradi, dalla materia prima fino al piatto cucinato. Un format che punta sulla qualità elevata e che ha già riscosso successo a Milano durante l’Expo.