PRIMA PAGINA- Pagina 831

La dinastia Agnelli difenderà quel che resta di Fiat. Parola di Elkann

/

fiat fcafiat lingottofiat cancello logofiat 500Il Lingotto mantiene un legame affettivo con la città della Mole: sarà il solo sponsor della Juventus fino al 2021. Il resto sarà cronaca. O storia?
   

“Voglio confermare qui il mio impegno personale e della mia famiglia per continuare a sostenere Fca, a maggior ragione ora che si profilano all’orizzonte grandi opportunità.Fiat è tra le società più innovative e la componente italiana era da più di vent’anni che non riusciva ad esprimere prodotti come la Maserati e la Ghibli. Sono molto orgoglioso come presidente e anche come ingegnere di fare parte di questa società”. Così il sito dell’Ansa riporta le dichiarazioni del presidente della Fiat, John Elkann, in occasione di questo venerdì storico in cui si consuma l’ultimo atto torinese della GrandeFabbrica: l’assemblea al centro congressi del Lingotto, l’ultima a tenersi qui in città.

 

La globalizzazione di Fiat è confortata dai dati positivi che giungono dagli Usa. Chrysler ha venduto 166.667 auto negli Stati Uniti a luglio, con una crescita del 20% rispetto all’analogo precedente periodo. Ma un legame con Torino, almeno, resterà. Fiat, infatti,  sarà l’unico sponsor di maglia della Juve fino al 2021. La sponsorizzazione è stata prolungata grazie a un totale annuo, dal 2015-2016,  di 17 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, l’utilizzo di auto promozionali del Gruppo Fiat e premi in base ai risultati. Fiat ha già elargito al club bianconero un bonus di 6 milioni di euro, motivato dai successi sportivi conseguiti.

 

Il resto è cronaca. O storia? Dopo ben 115 anni di vita indissolubilmente legata alla città, Fiat lascia Torino. La nuova FCA – Fiat Chrysler Automobiles avrà sede in Olanda. Anche se dal Lingotto fanno sapere che Fiat non lascerà l’Italia e, dice il sito web della società “Le attività italiane del Gruppo e un impegno generale nei confronti del paese rimarranno immutati”. Staremo a vedere . Intanto oggi si tiene  la storica l’assemblea degli azionisti convocata per l’ultima volta a Torino.

 

Le motivazioni per cui la sede è trasferita in Olanda sono puramente di carattere organizzativo e fiscale, pare di capire. E a difesa di un immutato impegno anche sul suolo italiano si sono espressi in più occasioni anche l’ad Sergio Marchionne e il presidente John Elkann.

 

Il consiglio di amministrazione  “ha concluso all’unanimità che i benefici attesi dall’operazione sono maggiori delle possibili conseguenze negative e dei possibili rischi”. La doppia quotazione alla borsa di New York e  di Milano, secondo l’azienda aumenterà la liquidità delle azioni e “consentirà di avere accesso a una più ampia gamma di fonti di finanziamento, sia di capitale sia di debito”.

 

Dopo quella di oggi le prossime  assemblee di Fca si svolgeranno ad Amsterdam poichè per legge le  società olandesi devono riunire i propri consigli di amministrazione sul territorio nazionale. E Torino starà a guardare.

 CB

(Foto: il Torinese)
   

E’ di scena Sestriere Film Festival

In programma  22 film e  in mostra  fotografie provenienti da tutto il mondo

sestriere

Il 6 agosto ci sarà l’incontro con l’attore Saverio Vallone, protagonista di ‘Un centesimo di secondo’, film di Duccio Tessari del 1981.

 

E ancora lungometraggi sulla montagna e lunghe passeggiate con le guide.

 

Il tutto alla quarta edizione di Sestriere Film Festival, che si terrà dal 2 al 9 agosto.

 

Ad organizzare la kermesse per gli appassionati di montagna, è l’Associazione Montagna con la partecipazione della Regione Piemonte.

 

 In programma  22 film e  in mostra  fotografie provenienti da tutto il mondo.

Chiamparino supergovernatore è alla guida delle Regioni

REGIONE PALAZZOchiamp consiglioCommenta Roberto Cota: “Ha ereditato una regione migliore di quella che mi sono trovato io. Per ora non sono state fatte grandi cose. Quello che non mi piace è la doppia morale: quando governavamo noi, la sinistra ha fatto la guerra alla riforma sanitaria; ora dicono invece che va bene”

 

Il Presidente della Regione Sergio Chiamparino è stato eletto questa mattina a Roma, con voto unanime, Presidente della Conferenza delle Regioni. Vicepresidente sarà Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania. Con l’elezione di Chiamparino a “presidente dei presidenti”, se si considera che il primo cittadino Piero Fassino è “sindaco dei sindaci” in qualità di presidente dell’Anci, Torino – si spera – dovrebbe contare di più a Roma.

 

“Per me questa nomina è motivo di orgoglio e responsabilità, – ha dichiarato il “superpresidente” – e sento tutto il peso di sostituire in questo incarico Vasco Errani, per molti anni pietra miliare nel mondo delle autonomie e del regionalismo. Per svolgere al meglio il mio lavoro avrò bisogno che si realizzi una grande collegialità fra le commissioni, l’ufficio di presidenza e l’assemblea stessa: credo che il primo segnale che ciò possa accadere sia proprio l’unanimità del voto di tutti i colleghi -che ringrazio- che oggi hanno deciso di convergere sul mio nome e su quello di Stefano Caldoro.

 

Abbiamo davanti sfide fondamentali non solo per le Regioni ma per lo stesso Paese, in primis quella del Senato, nella quale credo molto perché abbiamo bisogno che finalmente ci sia un luogo politico, e non solo una sede di negoziazione, in cui autonomie locali e Regioni possano confrontarsi con lo Stato e con il Governo. E’ l’unico modo per far vivere davvero le autonomie locali nel contesto di un Paese che vogliamo che resti unito. Accanto a questo, il tema della riforma del Titolo V e dell’attuazione della riforma Del Rio all’interno delle Regioni, insomma abbiamo davanti una stagione di grandi riforme costituzionali di cui le Regioni devono essere protagoniste. E’ questo un impegno di cui sentiamo pesantemente la responsabilità, cui cercheremo di corrispondere e per il quale abbiamo bisogno della massima collegialità decisionale.”

 

“Un’ottima scelta per le Regioni che avranno un Presidente autorevole e riconosciuto in una fase di riassetto istituzionale e costituzionale che investe anche competenze e ruolo delle istituzioni regionali”. Questi i complimenti del collega di partito Fassino, mentre l’ex governatore Roberto Cota è decisamente più critico nel commentare la nomina di Chiamparino:

 

“Ha ereditato una regione migliore di quella che mi sono trovato io – ha dichiarato l’esponente leghista – Per ora non sono state fatte grandi cose. Quello che non mi piace è la doppia morale: quando governavamo noi, la sinistra ha fatto la guerra alla riforma sanitaria; ora dicono invece che va bene. Noi abbiamo portato la Sanità in equilibrio e fuori dal piano di rientro. Vedremo loro”.

 

E vedremo come procederà l’inchiesta sulle firme presunte tarocche per l’elezione di Chiamparino, e quali saranno gli sviluppi delle archiviazioni “sospese” dei consiglieri Pd (tra cui anche alcuni attuali assessori regionali) coinvolti nella vicenda “spese pazze”.

 

(Foto P. Juzzolino – Regione Piemonte / il Torinese / Cr piemonte)

 

“Inganni – Manuale di difesa”, magia e mentalismo al Forte di bard

magiamagia2Uno spettacolo affascinante, divertente, avvincente. Un viaggio attraverso i misteri della mente umana e la percezione della realtà, tanti spunti e una soluzione da trovare e scoprire con l’aiuto di una guida eccezionale: Walter Rolfo. Tutto questo è INGANNI – Manuale di Difesa, lo show che si terrà domani sera, giovedì 31 luglio, nella suggestiva cornice del Forte di Bard alle ore 21.30

 

La magia fa parte di noi, è attorno a noi, condiziona anche la nostra più semplice azione quotidiana. Tutti, in fondo, abbiamo questa consapevolezza e abbiamo solo bisogno che venga scoperchiata la pentola della nostra mente per meravigliarci, stupirci e prendere più consapevolezza di noi, degli inganni che ci circondano e degli autoinganni che ci facciamo. Ad aprire questa porta su una maggiore coscienza di noi stessi e del mondo che ci circonda è Walter Rolfo con lo spettacolo INGANNI – Manuale di Difesa, evento promosso dall’Associazione Forte di Bard e l’Office Régional du Tourisme.

 

Un viaggio affascinante, divertente, avvincente attraverso le provocazioni e i quesiti che Walter Rolfo pone agli spettatori conducendoli in un percorso alla scoperta dei misteri, dei segreti e delle potenzialità della mente umana.  Il cervello è davvero una macchina perfetta? Quello che vediamo esiste veramente? E se la realtà fosse solo il frutto delle tue percezioni? INGANNI è l’ultima provocatoria produzione teatrale di Masters of Magic, sintesi di undici anni di studi e ricerche. Un’inchiesta che va oltre lo spettacolo in cui vengono scandagliati i misteri della mente umana attraverso il pensiero illusionistico ed esperimenti mentali. La realtà, come ci appare, viene messa in costante discussione. Un mosaico di spunti e riflessioni concepiti per invitarci a cambiare il nostro modo di pensare.

 

Walter Rolfo, presentatore dello spettacolo, si occupa di magia dall’età di 12 anni e di magia ha riempito tutta la sua vita, soprattutto quella professionale. E’ autore e conduttore di diversi programmi televisivi, Presidente del prossimo Campionato del Mondo di Magia che si terrà a Rimini nel luglio 2015 e detiene tre record del mondo. Nel 2008 entra, per la prima volta, nel Guinness dei Primati per aver estratto 300 conigli da un unico cilindro, nel 2010 ottiene un nuovo record conducendo lo spettacolo di magia più grande del mondo e nel 2011 entra per la terza volta nel Guinness dei Primati per aver rotto 66 bicchieri con la forza della mente. Quale guida migliore per catapultare lo spettatore in una dimensione in cui sono messe in discussione le sue capacità di percepire la realtà così come la conosce? L’esibizione non si limita ai giochi di prestigio tradizionali, ma si destreggia tra esperimenti di mentalismo e dimostrazioni sull’impossibile.

 

Lo spettacolo si terrà domani sera, giovedì 31 luglio, alle ore 21.30, nella Piazza d’Armi del Forte di Bard. In caso di maltempo l’evento si svolgerà all’auditorium del palazzetto dello sport di Pont-Saint-Martin. L’ingresso è gratuito: un motivo in più per non perderlo. E ricordate: niente è impossibile.

 

 

eb

 

 

Bobo e Superchiampa, prove tecniche di Macroregione

chiampa-maroni.Quello della Macroregione alpina  è un progetto che si sta realizzando: a dicembre ci sarà, in Regione Lombardia, la riunione con tutti i presidenti delle 46 Regioni coinvolte e con tutti gli stakeholders

 

La Macroregione, tanto cara a Roberto Cota e Roberto Formigoni, è astata al centro dell’attenzione della visita a Torino del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Ma non sono soltanto i tre Roberti a sostenere l’aggregazione di territori delle regioni alpine. Anche il governatore piemontese, Sergio Chiamparino, che ha fatto gli onori di casa nella sede di piazza Castello nei confronti del collega lombardo, è convinto che le alleanze tra aree contigue possano dare buoni frutti per il rilancio economico in tempo di crisi.  

 

Quello della Macroregione alpina – ha sottolineato Roberto Maroni – è un progetto che si sta realizzando: a dicembre ci sarà, proprio in Regione Lombardia, la riunione con tutti i presidenti delle 46 Regioni coinvolte e con tutti gli stakeholders e dal primo luglio dell’anno prossimo la Macroregione alpina diventerà un soggetto istituzionale in Europa, con un piano strategico proprio. Noi come Regioni siamo fortemente interessati a giocare un ruolo importante come interlocutori diretti nei confronti di Bruxelles e proprio per questo – ha aggiunto Maroni – pensiamo di organizzare presto un incontro tra le nostre Regioni per sviluppare questi temi

 

 Nel corso dell’incontro torinese si è anche parlato di Expo 2015, difesa delle produzioni agricole e trasporto pubblico locale. “Con il Presidente Maroni – ha detto Chiamparino – abbiamo deciso di aprire a breve un tavolo di confronto e collaborazione sull’Expo, con l’obiettivo di valorizzare alcuni ambiti comuni come Sacri Monti, i laghi, i parchi del Ticino e del Po.” 

 

Pieno accordo anche su un altro tema importante per il Nord-Ovest, la difesa delle produzioni agricole: “Siamo sulla stessa linea  per quel che riguarda le questioni della difesa del riso lombardo e piemontese, sia sulle importazioni sia sulla certificazione di qualità delle produzioni legate al territorio”, affermano i governatori.

 

In tema di trasporto locale si è deciso  di lavorare per costruire un ambito comune per il trasporto pubblico  per studiare le migliori strategie per la liberalizzazione del servizio attraverso le gare e per ottimizzare, attraverso specifiche sinergie, il ruolo delle società di trasporto pubblico locale delle due regioni.

 

Bilancio regionale, Chiamparino paga i debiti e non aumenta le tasse

chiamp consigliopichettoUn dato importante è l’introduzione dell’obbligo del pagamento a 60 giorni dei debiti scaduti. Non hanno partecipato al voto i grillini di M5S

 

L’aveva annunciato in campagna elettorale e l’ha ribadito oggi. Il governatore del Piemonte ha dichiarato che “l’azione di questo esecutivo sarà sempre tesa a non aumentare le tasse e a ridurre le spese per reperire risorse per rilancio l’economia”.

 

Sergio Chiamparino ha rimarcato questa mission della Regione prima dell’approvazione  della variazione al bilancio di previsione 2014 e pluriennale per gli anni 2014-2016, che permetterà alle casse regionali di saldare i debiti arretrati  della Pubblica Amministrazione.

 

Un dato importante è l’introduzione dell’obbligo del pagamento a 60 giorni dei debiti scaduti, un aspetto certo non di poco conto. Non hanno partecipato al voto i grillini di M5S riconoscendo comunque – bontà loro – che è un bene non aumentare le tasse.

 

Secondo i pentastellati l’iter di approvazione è stato troppo celere. Si sarebbe dovuto perdere altro tempo in discussioni?

 

Le disposizioni approvate erano già previste dalla programmazione della giunta di Roberto Cota, a firma dell’allora assessore e attuale coordinatore/capogruppo di Forza italia, Gilberto Pichetto (nella seconda foto) come ha riconosciuto lo stesso Superchiampa. Noblesse oblige.

Pioggia infinita: allagamenti in tutta la provincia e treni soppressi

Numerose in tutta la provincia le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti delle cantine e per gli alberi abbattuti

 

PIOGGIA FINESTRINOAncora piogge copiose in particolare questa mattina su Torino. Ieri  per un forte un nubifragio si è allagata la sala magazzino del reparto dialisi dell’Ospedale di Ciriè, dove sono custodite le apparecchiature che, fortunatamente, sono dotate di un sistema anti-allagamento. 

 

Numerose in tutta la provincia le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti delle cantine e per gli alberi abbattuti. Il nubifragio ha causato rallentamenti alla circolazione ferroviaria: sette i treni cancellati. Rallentamenti e disagi sulla rete autostradale e in tangenziale. 

 

E il tempo non volgerà al bello se non a partire da domani.

 

Ecco il bollettino meteo dell’Arpa – Agenzia regionale per l’ambiente:

 

Situazione generale ed evoluzione

Una circolazione depressionaria chiusa in discesa dal nord della Francia verso il Mediterraneo, determina intensi flussi da sudovest e una forte instabilita’ sul settore settentrionale della regione. Oggi il minimo si posizionera’ sul Golfo Ligure, mantenendo una circolazione ciclonica dai quadranti meridionali, tempo perturbato con rovesci e temporali che interesseranno soprattutto il settore meridionale. Mercoledi’ la depressione si spostera’ verso sudovest, lasciando spazio ad una risalita dei valori di pressione e ad un miglioramento delle condizioni meteorologiche.

 

(foto: il Torinese)

 

De profundis per i negozi di Torino, ne sono morti 500 in 6 mesi

vetrina chiusaSe il trend si mantenesse costante per tutto l’anno, a non festeggiare il Natale sarebbero ben 2500 imprese commerciali

 

La desertificazione commerciale non si ferma. E non ci riferiamo alla serranda selvaggia tipica del periodo estivo. Magari si trattasse solo di quello. No, la chiusura di molte attività commerciali è proprio definitiva.

 

L’allarme è lanciato da Confesercenti che ha stimato, per Torino e provincia, la cessazione di 1200 negozi nei primi 6 mesi del 2014. Nel solo capoluogo le chiusure sono state più di 500.

 

Se il trend si mantenesse costante per tutto l’anno, a non festeggiare il Natale sarebbero ben 2500 imprese commerciali. Tra l’altro, oltre agli esercizi tradizionali, sono in calo anche attività quali i rappresentanti di commercio. Unico segnale positivo in questa valle di lacrime, la crescita del comparto ortofrutta, addirittura del 17%.

 

Le cose non vanno bene neanche nel commercio ambulante: da inizio anno sono svaniti 105 banchi, di cui 44 a Torino. L’abbigliamento ha perso 133 negozi, 55 dei quali nella nostra città. E nemmeno i saldi, al momento, sembrano dare una salutare boccat di ossigenoai commercianti.

 

Uno spiraglio, una piccola speranza però c’è. E’  riscontrabile dalle aperture delle attività che, come sottolineato da Unioncamere, sono in lieve crescita. Segno che l’intraprendenza dei torinesi non si lascia scoraggiare dalla crisi.

 

(Foto: il Torinese)

 

Estate Lusitana a Torino

Per l’occasione Palazzo Madama e la GAM si trasformano in sedi inedite dei tre concerti  organizzati con la direzione artistica del Folk Club

 

spettacoli 2Questa estate a Torino si scopre il Portogallo grazie alle iniziative della Fondazione Torino Musei che, tra  mostre e musica, svelano tutto il fascino lusitano. Per l’occasione Palazzo Madama e la GAM si trasformano in sedi inedite dei tre concerti  organizzati con la direzione artistica del Folk Club, ed ecco il programma.

 

-Giovedì 10 luglio, ore 19, Concerto a Palazzo Madama-Camera delle Guardie; Armando Corsi & Daniela Garbarino in “Fado”.

Lui è uno dei chitarristi italiani più quotati, a lungo a fianco di Ivano Fossati, sia in  studio che nei  tour. Qualche anno fa, insieme ad altri musicisti e alla cantante Daniela Garbarino, ha pensato ad una rilettura della musica che più rappresenta l’anima del Portogallo, il fado;  ed ora i torinesi avranno l’opportunità  di ascoltare i due artisti ed il loro progetto.

 

-Venerdì 11 luglio, ore 19, Concerto alla GAM- Arena Paolini; Frankie Chavez, stella emergente del firmamento musicale portoghese e rivelazione del nuovo rock europeo, si presenta a Torino in duo con il batterista Joäo Correia.

Chavez è rivoluzionario: i suoi concerti miscelano vari generi che, tra suoni acustici e rock, psichedelica e blues, trasformano il palco in un set incendiario a cui è impossibile resistere. Surfista, polistrumentista -suona chitarra acustica, elettrica, portoghese weissenborn, e percussioni varie- è anche cantante ed autore le cui performance rivelano sempre anche il malinconico  humus del fado portoghese. Grazie a nuove accordature, la sua chitarra unisce le tradizionali melodie della sua terra a riff tipicamente blues, il tutto filtrato dalla sua attitudine rock fino a creare un suono inedito ed uno stile unico.spettacoli3

 

– Martedì 29 luglio, ore 19, Concerto a Palazzo Madama- Camera delle Guardie; il grande Custodio  Castelo in “Guitarra portuguesa”.

Lui è il principale ambasciatore ed alfiere della tradizionale chitarra portoghese nel mondo e la sua è una carriera di altissimo livello. Ha accompagnato le più importanti cantanti di fado, dalla mitica Amalia Rodrigues a Ana Moura, Misia, Cristina Branco, Margarida Guerreiro e tante altre.

E’ anche compositore e produttore;  nei suoi spettacoli passa dalle corde delle più famose note del fado tradizionale a sue composizioni originali che si prospettano come la musica popolare del futuro.

 

Ma le iniziative alla scoperta del Portogallo vanno oltre la musica. La Fondazione Torino Musei propone infatti le mostre “Tesori del Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, a Palazzo Madama, dove 120 capolavori di pittura, scultura ed oreficeria illustrano l’evoluzione estetica dell’architettura.

Poi “Juliäo Sarmento. Lo sguardo selettivo”, alla GAM, retrospettiva dedicata al più importante artista portoghese vivente.

 

Laura Goria

 

Chi di firma ferisce, di firma perisce? il Pd teme la legge del contrappasso

chiampa renziTanto di cappello per la calma olimpica che Gariglio  riesce ad ostentare. Perchè a  leggere le indiscrezioni riportate dalla Stampa, sembrerebbe che qualche “imprecisione” nella raccolta delle firme democratiche ci sia stata

 

Chi di firma ferisce di firma perisce? E’ ancora presto per dirlo. Il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio, assicura che tutto è stato fatto nel migliore e più corretto dei modi. La raccolta firme per le Regionali, dunque, secondo il leader  democratico non sarebbe stata un doppione di quella farlocca realizzata per la precedente tornata del 2010, dai Pensionati per Cota (e da quelli per Bresso), la famigerata causa della fine anticipata della legislatura di centrodestra.

 

Per il momento gli esposti presentati dagli esponenti leghisti Patrizia Borgarello (al Tar) e Mario Borghezio (in Procura) sono al vaglio dei magistrati. Il prossimo 6 novembre il tribunale amministrativo regionale ha fissato l’apposita udienza: “Troppo tardi, rischia di finire tutto in lungaggini burocartiche”, ha dichiarato l’ex capogruppo padano in Consiglio regionale, Mario Carossa.  Tanto di cappello per la calma olimpica che Gariglio  riesce ad ostentare. Perchè a  leggere le indiscrezioni riportate dalla Stampa, sembrerebbe che qualche “imprecisione” nella raccolta delle firme democratiche ci sia stata.

 

Il quotidiano torinese, facendo nomi e cognomi dei veri (o presunti?) sottoscrittori delle liste a favore della candidatura di Sergio Chiamparino, narra di firmatari presenti con due carte di identità diverse. Oppure di persone che hanno firmato scrivendo il proprio nome in modo errato. O, ancora, di qualcuno che al posto del proprio nominativo ha messo quello del comune dove è nato. E sembrerebbe – ma anche qui il condizionale è d’obbligo – che molti moduli per la raccolta firme presentino calligrafie troppo simili.

 

Saranno i magistrati Stefano Demontis e Patrizia Caputo, gli stessi che si occuparono del caso legato alla precedente legislatura,  a risolvere tutti i dubbi. I metodi investigativi utilizzati saranno gli stessi, compreso l’impiego delle celle telefoniche per verificare se il certificatore di turno della raccolta firme era davvero presente sul posto. Se la legge del contrappasso colpirà il centrosinistra di Sergio Chiamparino che ha fatto decadere Roberto Cota, lo si vedrà solo dopo l’estate.

 

(Foto: il Torinese)