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Falstaff è nudo (e crudo)

falstaffRaffinato percorso tra teatro e cucina che intreccia le vie del palcoscenico alle ricette gastronomiche dei più rinomati chef piemontesi

 

«Tutto nel mondo è burla»: così chiosa Falstaff. Millantatore, sbruffone, vorace, vitalista, furfante: è un personaggio così dirompente da essere ripreso in due drammi. Falstaff ha affascinato i più grandi talenti della scena e segnerà l’inizio della stagione teatrale 2014/15 con la coppia artistica Giuseppe Battiston e Andrea De Rosa, in un nuovo allestimento che si preannuncia come una delle proposte più significative della stagione e che segna anche l’inizio della rassegna Assaggi di Teatro, il raffinato percorso tra teatro e cucina che intreccia le vie del palcoscenico alle ricette gastronomiche dei più rinomati chef piemontesi. Quest’anno Giovanni Grasso e Igor Macchia del ristorante stellato La Credenza di San Maurizio Canavese (To) sono chiamati a dare gusto e forma proprio al Falstaff di William Shakespeare (in scena al Teatro Carignano di Torino dal 14 ottobre) con la Battuta di fassone, pane ai capperi, peperoni al forno, olio di sesamo. 

 

Questo piatto proprio come il protagonista sprigiona positività, sapori autentici e sorprendenti. E’ il rinnovarsi di un piacere per il palato e di sensazioni inaspettate proprio come qualcosa di inaspettato e imprevedibile da scoprire si cela sotto la maschera solo apparentemente tranquilla di Falstaff. Il piatto ispirato all’opera si gusta al ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese (TO) dal 16 ottobre 2014 per due settimane. Coloro che pranzano o cenano al ristorante e presentano il biglietto del Teatro ricevono: sconto del 10% sul Menu Gastronomico e sconto del 10% sull’acquisto, presso il ristorante, del libro La Credenza, the new season.

 

Informazioni e prenotazioni 011. 9278014. La cartolina gourmet da collezione è distribuita gratuitamente da ottobre nel foyer del Teatro Carignano di Torino e al ristorante La Credenza di S. Maurizio Canavese.

 

www.ristorantelacredenza.it

Via Cavour, 22 – Telefono 011.9278014

San Maurizio Canavese, 10077 (TO)

Facebook: www.facebook.com/lacredenza

 

ASSAGGI DI TEATRO è un percorso goloso fra teatro e cucina d’autore, per deliziare il palato e nutrire l’anima. Durante la quinta edizione torinese, da ottobre 2014 a giugno 2015, opere classiche e moderne e una favola tratte dal cartellone del Teatro Stabile Torino sono interpretate da Roma gourmet e dagli chef Stefano Gallo, Giovanni Grasso e Igor Macchia, Christian Milone, Mariangela Susigan, Marcello Trentini, Anna e Claudio Vicina. Ne nascono performance di Food Art da scoprire sul web e preparazioni speciali da gustare nei ristoranti degli chef oppure cucinare a casa, seguendo le ricette donate dai maestri della cucina.  ASSAGGI DI TEATRO è anche cartoline gourmet da collezione, sconti e coccole gourmet per coloro che presentano il biglietto del teatro e regali agli iscritti alla Newsletter dell’iniziativa.

www.assaggiditeatro.it

www.facebook.com/AssaggiDiTeatro

Carlin Petrini al Lingotto: “Il futuro del pianeta è la qualità, non la quantità”

Porte aperte ad un’ importante delegazione di migranti: 102 rappresentanti di cui 70 uomini e 32 donne, per lo più giovani (l’età media è intorno ai 37 anni). L’idea è stata quella di invitare gli immigrati che fanno parte delle comunità maggiormente numerose in Piemonte 

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Le parole con cui il patron Carlin Petrini ha inaugurato la manifestazione di Torino, questa mattina: “Il Salone del Gusto coinvolge migliaia di persone da tutto il mondo, arrivano a Torino perchè qui si discute il futuro del pianeta. L’importanza di rafforzare la qualità e non la quantità è un concetto che è partito da qui, dal Piemonte”.

 

Da oggi fino  a lunedì 27 ottobre  torna a Torino, presso Lingotto Fiere e Oval, il Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre. Organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il salone (dedicato all’enogastronomia) accoglie uno dei più importanti palchi per produttori e artigiani dell’agroalimentare di qualità, provenienti da tutto il mondo. Intanto la manifestazione ha incassato, unica tra tutte, il messaggio augurale di Papa Francesco: “Siete strumento di lotta contro la fame nel mondo”, ha scritto il Santo Padre agli organizzatori.

 

Dieci è il numero che accompagnerà l’edizione di quest’anno; infatti nel 2014 ricorrono sia la decima edizione del Salone del Gusto sia i dieci anni dalla nascita di Terra Madre. I temi di questa edizione sono dedicati principalmente all’Arca del Gusto e all’agricoltura familiare. Bisogna precisare che l’Arca del gusto venne lanciata al Salone nel 1996 (anno della prima edizione del Salone), per catalogare i cibi a rischio di estinzione.

 

Ma non sono solo questi due temi ad avere il ruolo da protagonisti al Salone del Gusto; quest’anno infatti i profumi, i sapori e le diverse culture arriveranno a Torino non solo dall’estero. Salone del Gusto e Terra Madre aprirà le porte ad un’ importante delegazione di migranti: 102 rappresentanti di cui 70 uomini e 32 donne, per lo più giovani (l’età media è intorno ai 37 anni). L’idea è stata quella di invitare gli immigrati che fanno parte delle comunità maggiormente numerose in Piemonte (da un punto di vista demografico) per poter raccontare il contributo – in alcuni casi determinante- che queste persone danno alla filiera alimentare italiana.

 

Insomma, nonostante si sia ormai giunti alla sua decima edizione, possiamo affermare con assoluta certezza che Il Salone del Gusto sia, per tutti i torinesi e non, un evento di straordinaria importanza da non perdere. Quindi andate e “assaporate” tutto ciò che ha da offrire.

 

Ricordiamo qualche importante appuntamento come ad esempio la degustazione Slow Wine, gli immancabili Laboratori del Gusto, i tradizionali Appuntamenti a Tavola che, anche per questa edizione, vedranno come protagonisti alcuni dei migliori chef di tutto il mondo come ad esempio Matteo Baronetto, Davide Scabin, Philippe Renoux e molti altri. Assolutamente da non perdere anche alcune delle novità di quest’anno come la Scuola di Cucina (dove per il pubblico sarà possibile interfacciarsi con alcuni dei migliori cuochi), Mixology, ovvero l’arte del bere miscelato ed ilSalone Family e Friendly, un percorso di laboratori interamente dedicato ai bambini e ai loro genitori.

 

Simona Pili Stella

 

(Foto: Essepiesse)

 

 

Ricordiamo  per i più appassionati, alcune delle numerosissime ed interessanti conferenze che si terranno nell’arco dei cinque giorni:

 

Quando le regole servono a tutti: l’agricoltura di qualità a tutela della salute e dell’ambiente Giovedì 23 Ottobre h. 12:00 Sala Arancio;

 

Biodiversità tra conservazione e valorizzazione Giovedì 23 Ottobre h. 14:00 Sala Laboratori della Terra

 

Quale futuro per il cibo in Europa? Venerdì 24 Ottobre h. 16:30 Sala Laboratori della Terra

 

Torino capitale del cibo Venerdì 24 Ottobre h. 18:00 Sala Blu

 

L’Arca dei sapori da salvare Sabato 25 Ottobre h. 12:00 Sala Agricoltura Familiare (Sala Rossa)

 

In viaggio tra i prodotti dei Balcani e della Turchia Domenica 26 Ottobre h. 11:30 Sala Fondazione

 

OGM: una questione di regole, diritti e responsabilità Lunedì 27 Ottobre h. 15:00 Sala Agricoltura Familiare (Sala Rossa).

 

Per avere tutte le informazioni sul Salone del Gusto basta visitare il sito www.salonedelgusto.it

Tregua tra Matteo e Sergio, al Salone c’è più gusto

chiampa renzirosesIl nostro giornale, parafrasando il celebre film aveva parlato della “guerra dei Renzies”. Forse i due amici troveranno il tempo per sancire ufficialmente la tregua tra Stato accentratore e regioni vittime dei tagli draconiani della recente manovra renziana

 

Se ci sarà, sarà poco più di un blitz la visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, giovedì, a Torino per inaugurare il Salone del Gusto e Terra Madre. Tra un calice di spumante e un assaggio di salsiccia di Bra, l’apertura della kermesse del Lingotto, nata ormai quasi vent’anni fa da un’intuizione del patron di Slow Food Carlin Petrini e del governatore piemontese di allora, Enzo Ghigo, rappresenterebbe anche una occasione da non perdere per il presidente della Regione Sergio Chiamparino. La presenza dello scoppiettante capo del governo è in forse perchè Renzi (che ci terrebbe molto alla visita al Salone) alle 8,30 di giovedì dovrebbe trovarsi a Roma con lo stesso Chiamparino a discutere della legge di stabilità. In tal caso si tratterà ancora una volta di un pacco colossale ai torinesi, come quando il premier non si presentò ai manifestanti No-tav che lo attendevano agguerriti poche settimane fa al cantiere di Chiomonte.

 

Dopo gli scazzi dei giorni scorsi tra il capo della Conferenza dei presidenti e il premier (il nostro giornale, parafrasando il celebre film aveva parlato della “guerra dei Renzies”, forse Sergio e Matteo troveranno il tempo per sancire ufficialmente la tregua tra Stato accentratore e Regioni vittime dei tagli draconiani della recente manovra renziana. A dire il vero Chiamparino, dopo avere minacciato le dimissioni in caso di aumento dell’Irap e aver rivendicato l’orgoglio regionale affermando che il progetto risparmioso di Renzi era offensivo, aveva già manifestato intenzioni pacifiche: “sono pronto a incontrare il premier anche oggi”.

 

Le tappe della “guerra dei Renzies” in breve

 

”L’impianto della manovra è giusto, ma la si può rendere più equilibrata e sostenibile per gli enti locali. Propongo di aumentare di un miliardo i tagli ai ministeri e di ridurre dello stesso importo i tagli alle Regioni”. Il  presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni chiedeva solo pochi giorni fa un minimo di attenzione per le regioni stesse, prese di mira dall’antipolitica e – ciò che più conta – dalla mannaia dei tagli. ”Credo si possa chiedere una razionalizzazione alle attività dei ministeri – diceva Chiamparino  – il problema è che le burocrazie ministeriali sono più forti delle Regioni”. A forza di farsi del male da sola, la classe politica regionale si trova in braghe di tela rispetto al neo-centralismo galoppante. “La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria”, proseguiva il governatore dei governatori. ”Abbiamo dato intesa sul Patto per la Salute e il Fondo sanitario: il Patto viene così meno. Il Governo fa delle legittime e condivisibili manovre di politica economica ma usando risorse che sono di altri enti: l’elemento incrina un rapporto di lealtà istituzionale e di pari dignità”.Dopo qualche ora dalle dichiarazioni infuocate Chiamparino si rendeva però disponibile – fedele al suo motto “esageruma nen” – ad un diaologo costruttivo con il Governo, al quale avrebbe presentato un piano di razionalizzazione della spesa regionale.

 

E ora è giunto il momento di mediare, seppur nel pieno della bufera giudiziaria che ha coinvolto la Giunta Chiamparino. Che rappresenta un oggettivo indebolimento del peso contrattuale del Piemonte rispetto al Governo. Vedremo se si potrà parlare di un “patto del Salone del Gusto”, in grado di rimettere in sesto il profondo rosso regionale e i rapporti tra i due amici di lotta (tra loro) e di governo.

 

Ghinotto

 

Il gelato che piace è Gelodoc

gelodoc2gelodoc1Gelodoc è un vero e proprio punto di riferimento per chi,  non solo d’estate, ma anche nei mesi meno caldi, vuole concedersi una coccola, un peccato di gola a pochi passi da Piazza Martiri, nel cuore di Rivoli

 

“Il gelato che piace” non è solo lo slogan della gelateria Gelodoc, ma è il pensiero comune di tutti i rivolesi che quotidianamente affollano da anni la gelateria per gustare un gelato di qualità, fatto di materie prime rigorosamente selezionate, a partire dal latte, che proviene dal Caseificio Valle Stura. Gelodoc è un vero e proprio punto di riferimento per chi,  non solo d’estate, ma anche nei mesi meno caldi, vuole concedersi una coccola, un peccato di gola a pochi passi da Piazza Martiri, nel cuore di Rivoli.

 

Oltre ai gusti classici e a quelli di stagione, Gelodoc propone un vasto assortimento di torte, semifreddi e yogurt da passeggio, creati sempre con l’intento di garantire la massima qualità a partire dalla scelta di fornitori provenienti dal territorio piemontese, nel rispetto della tradizione e dell’ambiente.

 

Gelodoc a Rivoli si trova in via Cavalieri di Vittorio Veneto 1, ma è presente anche a San Mauro, Cirié, Carmagnola, Nichelino, Pinerolo.

 

Angela Barresi

Dopo la mazzata sul Pd rientra in scena Cota

pd unita

COTA RL’ex presidente: “Confido che il tribunale sappia cogliere la mia assoluta buona fede rispetto alle circostanze contestate”

 

L’ex governatore piemontese Roberto Cota era presente all’udienza che lo vede imputato con altri 24 suoi colleghi consiglieri della precedente legislatura nella vicenda di Rimborsopoli. In realtà la prima è un’udienza puramente “tecnica”. Il vero processo prenderà il via con l’inizio del nuovo anno e andrà avanti per parecchi mesi. Nel frattempo verrà definita la posizione dei 10 politici che ieri hanno ricevuto la notizia ferale del loro rientro in gioco nelle vicende giudiziarie. “Confido che il tribunale sappia cogliere la mia assoluta buona fede rispetto alle circostanze contestate”, ha detto Cota all’Ansa uscendo dal palagiustizia.

 

Chiamparino: “Ho piena fiducia in loro e sono convinto che supereranno a testa alta questo difficile passaggio”

 

Chiamparino dixit. Il partitone “rosso” fa quadrato intorno al suo vicepresidente  e al segretario regionale rimessi in pista nell’inchiesta sulle spese pazze della Regione. Quel che si dice spirito di corpo. E pensare che, a parti inverse, il segretario nazionale di Forza Italia Giovanni Toti, impedì ai consiglieri regionali azzurri inquisiti – in nome del dilagante senso comune anticasta – di candidarsi alle ultime elezioni regionali. Come dargli torto. Oggi come oggi chi difende la presunzione di innocenza è merce rara. Ci va coraggio – merce rara anche questa – a farne una bandiera di pur sacrosanti diritti e di civiltà.

 

Il comunicato ufficiale della segreteria regionale Pd non lascia dubbi sulla solidarietà ai propri sodali. Lo pubblichiamo integralmente:

 

“Il Partito democratico del Piemonte conferma la fiducia nell’operato della magistratura da cui dipenderà un’ulteriore valutazione di merito sul caso dei Fondi regionali. La segreteria regionale del Pd ritiene legittimi i comportamenti dei consiglieri regionale PD in quanto tutte le spese erano connesse all’attività istituzionale, tanto che gli stessi Pm, dopo un anno di indagini affidate alla Guardia di Finanza, avevano richiesto l’archiviazione. Oggi il GIP modifica quella linea, a questo punto non possiamo che aspettare la decisione finale sul rinvio a giudizio. La Segreteria, inoltre, conferma la solidarietà al Presidente Chiamparino e agli assessori coinvolti e condivide totalmente le dichiarazioni e le scelte assunte dal Presidente della Regione.La segreteria regionale conferma, infine, la fiducia a tutti gli amministratori del PD coinvolti nel procedimento giudiziario, rigettando la dimissione del segretario regionale Gariglio dal proprio mandato politico”.

 

 Nei confronti del proprio segretario regionale Davide Gariglio e del vicepresidente della Giunta, Aldo Reschigna (quest’ultimo nella foto, risalente alla scorsa legislatura, accanto ai compagni di partito Mercedes BressoWilmer Ronzani, archiviati dall’inchiesta) gli eredi del Pci si scoprono ipergarantisti che neanche Berlusconi. Chapeau.

 

Ghinotto

 

Il giorno del giudizio: anche il Pd a processo

20 ottobre 2014

IN CONFERENZA STAMPA IL GOVERNATORE DIFENDE RESCHIGNA E CERUTTI E RESPINGE LE LORO DIMISSIONI. PER ORA SI TRATTA DI IMPUTAZIONE COATTA, PER OGNI DECISIONE SI ATTENDERA’ IL PRIMO GRADO DI GIUDIZIO.

 

La reazione della minoranza

 

“Il rinvio a giudizio di alcuni autorevoli esponenti del centrosinistra merita un approfondimento in Aula. Ora misureremo la coerenza di Chiamparino e del Partito Democratico che hanno utilizzato il tema di rimborsopoli in campagna elettorale”. A dichiararlo il capogruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto.

 

Il presidente degli azzurri ricorda le parole pronunciate dal candidato presidente del centrosinistra durante un incontro pubblico. Chiamparino in quella occasione affermò: “Penso ad un governo regionale con politici fuori da Rimborsopoli, senza indagati, con persone che hanno contribuito a ridurre i costi della politica e che hanno creato le condizioni perché la prossima legislatura sia a rimborsi zero”.

 

I presunti “salvati” si trasformano in “sommersi”. Una sorta di legge del contrappasso inguaia anche quei consiglieri regionali, quasi tutti del Partito democratico, per i quali i pm di Rimborsopoli avevano chiesto l’archiviazione. A decidere così è stato il Gup Roberto Ruscello, autentico fiume in piena. Mentre il centrodestra si rincuora mestamente dei guai giudiziari di casa propria e pensa: “c’è un giudice a Berlino” (anzi, a Torino) e l’ex governatore Roberto Cota si prepara ad affrontare il suo processo, che inizia in queste ore, la tegola giudiziaria caduta sul Pd si trasforma in mannaia politica sulla testa del presidente Sergio Chiamparino, che vede nella bufera due big della sua giunta e altri del suo partito, compreso il segretario regionale.

 

Finiscono nella bufera e nell’allegato tritacarne mediatico il vicepresidente e assessore regionale al Bilancio Aldo Reschigna (Pd) e l’assessore alle Pari Opportunità Monica Cerutti (Sel), che ha versato lacrime in conferenza stampa professando la propria onestà. Richiesta di rinvio a giudizio anche per  il capogruppo Pd a Palazzo Lascaris e segretario regionale Davide Gariglio, i consiglieri  Angela Motta, l’ex consigliere e senatore Stefano Lepri, l’ex assessore alla Sanità e capogruppo di Rifondazione Eleonora Artesio. Rientrano nel processo anche gli esponenti del centrodestra Gian Luca Vignale (Fi), Fabrizio Comba (FdI), Luca Pedrale  (Fi) e Giampiero Leo (Ncd).

 

Archivio tombale, invece, per l’ex governatora Mercedes Bresso, attuale eurodeputata, l’assessore al lavoro Gianna Pentenero, il vicepresidente del Consiglio regionale  Nino Boeti, gli ex consiglieri Pd Rocchino Muliere, oggi sindaco di Novi Ligure, Wilmer Ronzani, e Giuliana Manica.

 

(Foto: il Torinese)

 

Alto condimento, l’antipasto del Salone

GUSTO SALVARIOOrganizzato dall’associazione commercianti San Salvario. Lunedì 20 ottobre dalle 21 alle 23 alla Libreria Trebisonda Via S. Anselmo 22

 

Se credete che il lunedì sia un giorno per starsene a casa in poltrona… vi sbagliate di grosso! Prosegue l’Antipasto del Gusto a San Salvario, l’Off del Salone del Gusto 2014, e si dà inizio alla  settimana con ghiotte proposte.

 

Questo 20 ottobre sarà un momento carico di musica, sapori, creatività, buon vino, poesia, letture un contest inedito e ancora soprese e improvvisazioni e ci si prepara al Salone del Gusto con una rovente serata ad Alto Condimento con Enrico Remmert, Enrico Pandiani, Alessandra Racca, Giacomo Sandron e Chiara Barcia, lo showcooking dello chef Gianluca Bigero, le birre di Petit Baladin e i vini di Rocche Costamagna, musica e tanto, tanto altro. Per due ore, dalle 21 alle 23, Cocina Clandestina, ovvero Marco Fedele e Francesco Forlani, condurranno dalla Trebisonda di via S. Anselmo 22 la classica trasmissione radiofonica di Radio GRP.

Gli ospiti di lunedì:

– Lo showcooking dello chef Gianluca Bigero de La Sartoria Cucina su Misura
– Il cucito creativo di Donna Carmela che live realizzerà un abito su misura, il “3 in 1”
– La musica live con i Cado nello Specchio
– I vini dell’azienda agricola Rocche Costamagna
– Le birre artigianali di Petit Baladin
– L’anticipazione di DegustArte con Fabrizio Baudino che, insieme a Diana Ferrazzini, condurrà la serata sul Frida Kahlo e Diego Rivera il 22 ottobre in libreria
– Il Festival Internazionale del Bagnet Verd con Luca Iaccarino e Yankuam Sartoretto
– Lo scrittore Enrico Remmert su “Rhum e rivoluzione cubana”
– Lo scrittore Enrico Pandiani su “Grappa e plot letterario”
– Il poeta Giacomo Sandron poenta e fasioi
– Le poetesse Alessandra Racca e Chiara Barcia, “les boissons spiritueuses”
– I fotografi vinogrammatici di Plastikwombat ·
– Gli amici di Slow Food

Tutti gli amici dell’Associazione Commercianti San Salvario che vorranno intervenire e altri ospiti a
trebisondalibri@gmail.com
011 7900088
trebisonda

libreria indipendente a san salvario
via s. anselmo 22 – 10125 torino
tel. 011 7900088
www.trebisondalibri.com

ORARIO

DOM e LUN chiuso
MER 16-20
MAR GIO VEN SAB 10-13 e 16-20
SAB aperto dalle 22 a mezzanotte

 

 

 

Profondo rosso: Sergio & Piero fanno pace con Matteo

chiampa renziSi sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri

 

Mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, da un teatro Regio assediato dai manifestanti contro il vertice europeo sul lavoro lancia l’allarme sulla situazione sempre più difficle dei giovani disoccupati, il sindaco di Torino e il presidente della Regione lanciano invece un segnale di pace al premier Matteo Renzi.

 

Piero Fassino, alla vigilia della nascita della Cità Metropolitana era stato chiaro con il Governo: “la nuova realtà amministrativa dovrà avere più risorse rispetto alla vecchia Provincia”. E, siccome a mancare sono sempre i soldi, la sfuriata delle scorse ore del governatore piemontese Sergio Chiamparino rivolta al suo sodale di partito alla guida di Palazzo Chigi, resterà – se non nella storia – almeno negli annali della cronaca politica.

 

Si sa che Renzi vuole porre e imporre tagli drastici alle Regioni. Il sospetto è che voglia farsi scudo degli scandaletti regionali di questi ultimi anni, per usare la mannaia sui conti regionali. E bene ha fatto Chiamparino a ricordare che gli sprechi esistono – eccome – anche nei ministeri. E che, se Renzi vuole trovare 4 miliardi, questi non si recuperano certo da operazioni di maquillage demagogico sui costi della politica, che rappresentarebbero meno di una goccia nell’oceano di debiti. Tra l’altro, su questo fronte, il Piemonte è una delle Regioni più virtuose, visto anche il recente taglio di vitalizi e stipendi dei consiglieri. Le voci da toccare sono inevitabilmente Sanità e Trasporti, che rappresentano il 90% dei bilanci regionali.

 

Il governatore ha incontrato parlamentari e consiglieri regionali del Pd. In settimana proporrà le proprie strategie alla maggioranza. Si prevedono razionalizzazioni nella Sanità e probabilmente  un aumento dell’Irpef. Sull’Irap Chiamparino aveva annunciato: “mi dimetto se il Governo ci impone di alzarla di un solo euro”.

 

Matteo Renzi , dice  il presidente delle Regioni all’Ansa è “punto di riferimento fondamentale per il Pd e per il Paese”, per il quale “sta facendo le cose giuste”.  Chiamparino  si dice pronto a incontrare il governo “anche oggi” per illustrare la proposta alternativa delle Regioni ai tagli dell’esecutivo. “Dietro certi sprechi ci sono spesso persone che non hanno colpa. Bisogna trovare soluzioni gestibili socialmente e non solo economicamente”.

 

Torna a più miti consigli anche il sindaco Fassino che, a margine del vertice europeo in piazza castello fa sapere che con il governo c’è sintonia e ricerca di dialogo. Pur condividendo l’impianto della legge di stabilità, il primo cittadino chiede solo a renzi di non esagerare con l’imposizione fiscale e con la riduzione dei servizi.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Torino blindata per il vertice sul lavoro

polizia sommossaLe forze dell’ordine sono in stato d’allerta. Nei giorni scorsi hanno manifestato gli studenti, mentre oggi la città sarà sede, al teatro Regio, del vertice europeo sulla Carta Sociale

 

Il centro di Torino è letteralmente blindato per il vertice Ue dei ministri del lavoro: per l’evento, che si tiene al Teatro Regio, sono 1.500 gli agenti  schierati per tutelare il summit dalle le proteste. Non si contano i cortei  promossi da studenti, precari e metalmeccanici, che hanno richiesto un te a tet  con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. I temi della Conferenza sono la crisi e l’impatto sull’occupazione. Presenti anche il presidente della Camera Laura Boldrini il Segretario Generale Cde Thorbjorn Jagland.

 

Le forze dell’ordine sono in stato d’allerta.  La polizia municipale comunica che per motivi di sicurezza e di ordine pubblico verranno chiusi al traffico: viale I Maggio, viale dei Partigiani, via Verdi nel tratto da piazza Castello a via Rossini, via Virginio e via Vasco dalle ore 0 di venerdì, alle ore 19 di sabato (e, comunque) sino a cessate esigenze.

 

Nei giorni scorsi hanno manifestato gli studenti, mentre oggi la città sarà sede, al teatro Regio,del vertice europeo sulla Carta Sociale, che vedrà la presenza di decine di ministri e alti funzionari dell’Unione. Sotto lo striscione “Rifiuta il copione. Ribalta il vertice”, alcuni giovani con il volto incappucciato, la scorsa settimana avevano acceso fumogeni e incendiato le sagome di Renzi, Berlusconi, Giannini e Gelmini. 

 

Ieri lo sciopero nazionale della logistica e oggi nuovo corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!”. Sempre oggi il corteo Fiom in concomitanza con lo sciopero dei metalmeccanici, che si chiuderà con il comizio finale del leader Maurizio Landini in piazza Castello.

 

Notte di tensione, ieri,  al Caat di Grugliasco, dove un ambulante è morto di infarto. L’uomo, 49enne, di Givoletto, è stato colto da malore dopo un diverbio con un antagonista che presidiava l’ingresso del centro agroalimentare. Si è accasciato al suolo dopo che gli era stato impedito di entrare sul posto di lavoro, a causa dello sciopero. I soccorsi del 118 non sono serviti a nulla.

Guerriglia al Caat: ambulante muore di infarto, ferito un agente

CAAT PROTESTADomani nuovo corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!”. Sabato, invece, Fiom in piazza per lo sciopero dei metalmeccanici

 

Sono giorni di manifestazioni e cortei a Torino. Le forze dell’ordine sono in stato d’allerta.  Nei giorni scorsi hanno manifestato gli studenti, mentre da domani la città sarà sede, al teatro Regio,del vertice europeo sulla Carta Sociale, che vedrà la presenza di decine di ministri e alti funzionari dell’Unione. Sarnno mobilitati 1500 agenti per blindare la zona circostante. Sotto lo striscione “Rifiuta il copione. Ribalta il vertice”, alcuni giovani con il volto incappucciato, la scorsa settimana avevano acceso fumogeni e incendiato le sagome di Renzi, Berlusconi, Giannini e Gelmini. 

 

Oggi si prosegue con lo sciopero nazionale della logistica e domani nuovo corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!”. Ancora domani il corteo Fiom in concomitanza con lo sciopero dei metalmeccanici, che si chiuderà con il comizio finale del leader Maurizio Landini in piazza Castello.

 

Notte di tensione al Caat di Grugliasco, dove un ambulante è morto di infarto. L’uomo, 49enne, di Givoletto, è stato colto da malore dopo un diverbio con un antagonista che presidiava l’ingresso del centro agroalimentare. Si è accasciato al suolo dopo che gli era stato impedito di entrare sul posto di lavoro, a causa dello sciopero. I soccorsi del 118 non sono serviti a nulla.

 

La protesta è organizzata dai Sicobas che manifestano contro le condizioni di lavoro praticate al Caat. Nella notte un gruppo di antagonisti lanciato  pietre, bulloni e petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento.Un poliziotto è stato ferito ad un braccio.

 

Il Sicobas denuncia ” il facchinaggio gestito da qualche decina di cooperative, molte arruolate con metodi “da caporalato”, con lavoratori “sottopagati, spesso in nero, e in condizioni di schiavitù”. Già cinque mesi fa il centro agroalimentare fu scena di analoghe tensioni. Alcuni manifestanti sono stati denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale.

 

 

Sindacati in tour a Mirafiori in attesa del suv Maserati Levante

maserati4fiat fcaA fine 2015 saranno in funzione le nuove linee e potrà così iniziare la produzione della nuova vettura

 

Dopo lo sbarco in America di Fca – Fiat Chrysler Automobiles, con tanto di quotazione a Wall Street, Sergio Marchionne vuole dimostrare che quella del gruppo industriale non è stata una fuga da Torino. Lo stesso John Elkann aveva dichiarato che la trasferta statunitense dell’ex Lingotto avrebbe rappresentato – addirittura – una valorizzazione della tradizione torinese della Fiat.

 

Per confermare questa linea,  i sindacati sono stati accompagnati a visitare la Carrozzeria di Mirafiori dove, a fine 2015 saranno in funzione le nuove linee e potrà così iniziare la produzione del Suv Maserati Levante. Si tratta del modello più volte annunciato ( e per il quale è stata confermata la cassa integrazione dei lavoratori del gruppo) destinato alla produzione nella fabbrica torinese.

 

Secondo ipotesi di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri, prima dell’estate potrebbe iniziare il rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione. Da parte di Fca non sono state date indicazioni sui tempi per allestire la linea e avviare la produzione.

 

(Foto: il Torinese)