Di Pier Franco Quaglieni
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Un I maggio diverso da quelli degli scorsi anni, sicuramente guastato dalla pioggia incessante, ma non solo. Il vignettista Antonio Guarene lo ha descritto in modo icastico e felice: quale festa del lavoro, se manca il lavoro ? Meglio non si potrebbe dire. Il corteo era più ridotto rispetto al passato quando la fiumana di gente era davvero imponente fino a non tantissimi anni fa. In coda al corteo i centri sociali, poco più di una cinquantina di persone,neutralizzati da piccole cariche di polizia. Il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte dei centri sociali,rivelando un’origine inconciliabile con l’esercizio del potere nelle istituzioni. Non ci sono state però le contestazioni a sindaco e presidente della Regione degli anni passati.Forse la sindaca, con il suo ombrello, ha riparato tutti rispetto a certa contestazione anche grillina che in passato era emersa in modo abbastanza rumoroso. Al suo fianco ritratto ,come sempre sorridente, Gian Piero Leo che, in
attesa del verdetto dal Tar del 3 maggio- che può cambiare lo scenario politico in Regione-scalda i muscoli,pensando di essere potenzialmente di nuovo consigliere e magari in maggioranza. Un fatto cospicuo è stata l’assenza dalle edicole e dalla distribuzione in piazza del quotidiano “L’Unità”.Il giornale fondato da Antonio Gramsci negli anni d’oro del Pci arrivò a vendere un milione di copie proprio il 1 maggio. A fatica “L’Avanti!”in edizione speciale con titolone in rosso, vendeva qualche copia in più del solito ,fino a che,con Craxi, non fu neppure più possibile venderlo in piazza perché il craxismo veniva percepito come il tradimento del socialismo per antonomasia. Non ci sono state condanne per l’episodio davvero mortificante ,accaduto un giorno fa,del camioncino con due agenti di Pubblica sicurezza – fantocci che appaiono come investiti,fatto sfilare al corteo di migliaia di persone favorevoli alla legalizzazione della Cannabis. Solo Stefano Lo Russo l’ha definita una porcata,altri hanno inteso
minimizzare ,vedendo al massimo una goliardata. Per troppi decenni le Forze dell’ordine sono state considerate nemiche del popolo e quei manichini sono espressione dell’onda lunga di una certa mentalità ,dura a morire. Voglio legalizzare la droga leggere,ma hanno un’idea della legalità molto speciale. I supermercati e molti negozi sono rimasti aperti durante la festa dei lavoratori e nessun “vescovo” laico ,difensore del lavoro, ha aperto bocca. Anche questo è un segno dei tempi. I tempi duri che viviamo portano a vedere le cose in altro modo. Il fatto incontestabile è che pochi credono davvero alla “Repubblica fondata sul lavoro” fissata solennemente all’art. 1 della Costituzione. Sembrano crederci gli scissionisti del PD che hanno trasformato un principio costituzionale in una etichetta di parte. Oggi, soprattutto i giovani, sentono quell’articolo 1 come una frase retorica scritta su un pezzo di carta. Il I maggio con il
garofano rosso sulla giacca e la cravatta rossa appartiene al passato di quella Torino operaia e socialista di cui scrisse Paolo Spriano e che oggi appare morta. Edmondo De Amicis dopo aver scritto “Cuore”, nel 1891 iniziò a scrivere un romanzo dal titolo”I maggio” attraverso cui voleva esprimere la sua adesione al nascente socialismo. Il romanzo rimase incompiuto e venne pubblicato nel 1980 ad Imperia. Si racconta la storia di un intellettuale torinese diventato socialista. Un storia che avremmo rivisto tante volte a Torino e dintorni.Oggi essa appartiene al passato. La globalizzazione, i robot, l’immigrazione selvaggia, la mancanza di lavoro,l’insicurezza hanno travolto tutto o quasi. I populismi in alternativa al popolo, potremmo dire,ribaltando il concetto espresso ieri da Renzi confermato segretario del PD anche dal voto torinese.
Vignetta di Antonio Guarene https://www.facebook.com/antonio.guarene
(foto: il Torinese)
L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, lancia un monito in occasione della festa del primo maggio
Mentre Fca festeggia gli utili eccellenti del primo trimestre 2017, sotto la Mole i sindacati sono preoccupati
Tanti espositori, 424 rispetto ai 338 di un anno fa. Un dato che fa ben sperare dopo il mezzo flop (di visitatori) di Tempo di Libri a Milano
ex ministro oggi chiamato a presiedere la Fondazione per il Libro. Alla presentazione presso il Museo del Risorgimento c’erano la sindaca Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Ringrazio tutti avete lavorato in modo condiviso perché il Salone riesca pienamente. Torino possiede una comunità culturale e amministrativa già consolidata in questi 30 anni del Salone, che non potrà che raggiungete ancora grandi risultati”.Appuntamento al Lingotto dal 18 al 22 maggio.
ebit adjusted oltre 7 miliardi di euro, utile netto adjusted oltre 3 miliardi di euro, indebitamento netto industriale sotto i 2,5 miliardi di euro. L’indebitamento netto industriale cresce nel primo trimestre 2017 a 5,1 miliardi di euro, con una crescita stagionale rispetto al dicembre dell’anno precedente ridotta a 0,5 miliardi di euro, verso un incremento di 1,5 miliardi di euro nel primo trimestre 2016. Resta solo l’amaro in bocca, per quanto riguarda l’azienda che per oltre un secolo ha rappresentato Torino, per la mancanza di segnali positivi per quanto riguarda le ricadute sulla città. C’è da sperare che l’andamento positivo del gruppo possa davvero rilanciare lo stabilimento di
Il marocchino 29enne El Aoual, arrestato a Torino, era stato intercettato dall’Fbi nel febbraio 2016 
Dopo l’episodio di vandalismo di Pasqua sulla tratta ferroviaria Torino-Ventimiglia arriva sui binari piemontesi il primo treno Vivalto
diffondono in diretta immagini a colori. Si tratta di una novità assoluta che, secondo Trenitalia, sarà in grado di offrire un viaggio più tranquillo e confortevole, e funziona anche come deterrente per malintenzionati e vandali. Oltre alla trasmissione in diretta, tutto il flusso video di ciascuna telecamera, durante il viaggio è registrato su un hard disk. In caso di necessità può essere messo a disposizione della polizia. L’investimento complessivo è di circa 200mila euro. L’auspicio è che il sistema possa essere diffuso su tutto il territorio.
A Torino i carabinieri del Ros hanno arrestato un marocchino di 29 anni, si chiama Mouner El Aoual.