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ASL Città di Torino: prima al mondo nell’impianto Cocleare Robotico in un bambino di 8 mesi

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Un innovativo braccio robotico per la chirurgia della sordità in ambito pediatrico è stato utilizzato dal Centro di Audiologia ed Impianti Cocleari all’Ospedale Martini

Nicola, un bambino nato con una grave forma di sordità, a soli 8 mesi è stato sottoposto a un’innovativa operazione per l’installazione di un impianto cocleare grazie a un nuovo sistema robotico austriaco a disposizione dei professionisti dell’Ospedale Martini dell’Asl Città di Torino.

«Grazie per questa nuova vita – le parole dei genitori Giulia e Stefano – Ringraziamo idottor Di Lisi, la dottoressa Consolino e tutto lo staff del CIAO, il Centro Infantile di Audiologia e Otologia, per la professionalità e l’umanità che dimostrano svolgendo il loro lavoro. La passione che mettono nel farlo risuona in tutto il reparto e rende più semplice affrontare queste situazioni sia per noi genitori sia per i bambini che trovano una seconda famiglia».

Con questo intervento l’Asl Città di Torino si conferma, quindi, all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione medica: per la prima volta al mondo, infatti, questa particolare tecnica robotica è stata utilizzata su un bambino di soli 8 mesi e ad oggi sono stati complessivamente già sei gli interventi di cui tre su pazienti di età inferiore ai 15 mesi.

Interventi che sono stati eseguiti dal dottor Diego Di Lisi, Responsabile della Struttura Semplice Audiologia e Impianti Cocleari, con l’aiuto del dottor Daniele Filippo Andrina. Mentre le procedure anestesiologiche sono state garantite dalla dottoressa Roberta Barbero, Direttore f.f. della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione con il supporto delle dottoresse Silvia Vendramin e Cristina Pasero, afferenti alla Struttura Semplice di Anestesia Pediatrica.

L’attività di Implantologia Cocleare all’Ospedale Martini vanta un’esperienza ventennale, con oltre mille pazienti operati di cui oltre la metà bambini, ed è il frutto della sinergia e della collaborazione dell’Audiologia Pediatrica, guidata dalla dottoressa Patrizia Consolino con l’aiuto della dottoressa Margherita Ragliani, con le Struttura Complesse di Pediatria, Anestesia e Otorinolaringoiatria.

La nuova tecnologia utilizza due strumenti: un braccio meccanico progettato per definire precisamente la traiettoria degli strumenti chirurgici, mantenendo esattamente la posizione e l’angolo desiderati e riducendo il tempo totale della chirurgia.

II braccio robotico è stato progettato affinché il medico possa definire precisamente la traiettoria degli strumenti chirurgici, mantenendo esattamente la posizione e l’angolo desiderati. Si tratta di uno strumento otologico fondamentale per rendere privi di traumi tutti gli interventi in cui è importante preservare le delicate strutture dell’orecchio, infatti permette un movimento lento e costante tra 0,1 e 1,0 millimetri al secondo.

Il responsabile della Struttura Semplice Audiologia e Impianti Cocleari, Diego Di Lisi«In ambito audiologico la Tecnologia mette già a disposizione strumenti all’avanguardia che sono in grado di sostituire perfettamente la funzione biologica dell’udito. Tuttavia, come sappiamo, l’Ingegneria biomedica e le Scienze evolvono rapidamente ed esponenzialmente. In quest’ottica è nostra responsabilità, soprattutto nei confronti dei bambini, l’applicazione in chirurgia di tutte quelle tecniche innovative che permettono di preservare al massimo le strutture anatomiche, condizione imprescindibile per garantire a tutti i Pazienti i potenziali benefici di quella che sarà l’evoluzione tecnologica del domani».

Il Direttore Generale dell’ASL Città di Torino, Carlo Picco«Siamo molto orgogliosi di questo risultato che premia la professionalità e il lavoro sinergico multidisciplinare svolto all’Ospedale Martini. Come Direzione Generale abbiamo sempre sostenuto la vocazione pediatrica del Presidio, istituendo e garantendo per i bambini percorsi di diagnosi e cura ad hoc separati dagli adulti. La scelta della nostra azienda da parte di un’azienda leader del settore come centro pilota per un’innovazione tecnologica così importante, conferma ancora una volta l’altissimo know how dei nostri professionisti, coinvolti quotidianamente in prima linea per affiancare i bisogni di cura della popolazione».

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi«Grazie a questa innovazione tecnologica e all’alta professionalità dell’équipe multidisciplinare delle Strutture di Audiologia e Impianti Cocleari e di Anestesia Pediatrica dell’Ospedale Martini, sempre più bambini potranno beneficiare di un trattamento efficace per la sordità profonda, acquisendo le competenze linguistiche e sociali necessarie per una piena integrazione nella vita quotidiana».

Smog, le limitazioni al traffico salgono al livello Arancio

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Da domani, giovedì 5 dicembre, e fino a venerdì 6 dicembre 2024 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.

Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Rapina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina: 5 arresti

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La Polizia di Stato ha eseguito cinque misure cautelari emesse a carico di altrettanti indagati, gravemente indiziati dei delitti di rapina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nonché favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’attività investigativa prendeva avvio nel maggio 2022, a seguito di una rapina commessa da due fratelli albanesi e da una donna, anche lei albanese, da loro costretta alla prostituzione, ai danni di una prostituta connazionale, che operava nella medesima zona di questo capoluogo.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, permettevano di delineare una rete di giovani prostitute e rispettivi sfruttatori, consentendo di tratteggiarne il modus operandi e le principali aree di incidenza sul territorio cittadino, essenzialmente individuate nel quartiere “Barriera Nizza” e “Madonna di Campagna”.

Le giovani donne, vittime delle ripetute vessazioni fisiche e psicologiche dei propri sfruttatori, costrette a prostituirsi anche in precarie condizioni di salute, erano obbligate a consegnare gli interi guadagni agli stessi, i quali, nel frattempo, sperperavano il denaro in alcol e altri vizi.

Lo stato di assoggettamento psicologico era talmente profondo da non essere minimamente scalfito nemmeno dalla distanza fisica, che frequentemente caratterizzava questi rapporti, in virtù dei legami sentimentali che ne costituivano il fondamento.

Nel corso delle indagini, veniva altresì messo in luce il fenomeno della prostituzione indoor, con la complicità di cittadini italiani, i quali, individuati gli alloggi più idonei per tale attività, stipulavano i contratti di locazione a proprio nome, per poi concederne l’uso alle donne albanesi.

Per tre dei nove destinatari del provvedimento restrittivo, tutti di nazionalità albanese, è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere; per due cittadini italiani, nel medesimo contesto, è stata eseguita la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Torino.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva; pur tuttavia, gli elementi raccolti dagli investigatori sono stati ritenuti, dall’A.G. procedente, sufficienti a costituire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei destinatari dei provvedimenti restrittivi.

I mondi di James Cameron prenderanno vita al Museo del Cinema

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 Dal 26 febbraio al 16 giugno 2025

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica una mostra intitolata “The Art of James Cameron” a uno dei più grandi registi, sceneggiatori, produttori e innovatori contemporanei, ideata dalla Cinémathèque Français in collaborazione con l’Avatar Allianz Foundation. Si tratta di un viaggio avvincente nel percorso creativo di uno dei più immaginifici innovatori della storia del cinema. La mostra ripercorre sei decenni di espressione creativa di James Cameron, raccogliendo una straordinaria selezione di opere rare e mai viste prima, tratte dall’archivio privato del regista. Questa esposizione, adattata alla particolare struttura verticale della Mole Antonelliana è unica nel suo genere, e mette in mostra il processo che ha portato alla creazione di classici contemporanei come “Terminator”, “Aliens”, “Titanic”, e la serie di “Avatar”.

Pur avendo creato e utilizzato tecnologie cinematografiche di altissimo livello durante la sua carriera, il processo creativo di Cameron è iniziato molto semplicemente con penna, matita e colori, prima di prendere in mano una macchina da presa. “L’arte di James Cameron” include tutto, dai suoi primi schizzi ai progetti mai realizzati, fino alle sue opere più celebri. L’affascinante universo de “L’Arte di James Cameron” è diviso in sei aree tematiche: Sognare ad occhi aperti; La macchina umana; Esplorare l’ignoto; Titanic, viaggio nel tempo; Creature: Umani e Alieni; Mondialità selvagge. I più di 300 oggetti in esposizione includono disegni, dipinti, oggetti di scena, costumi, fotografie e tecnologie 3D, realizzate e adattate dallo stesso Cameron, grande innovatore tecnologico in molteplici discipline. La ricerca instancabile di nuove tecniche per realizzare la sua visione creativa si esprime anche nell’esposizione attraverso esperienze multimediali ricche e coinvolgenti. La mostra “The Art of James Cameron” è una sorta di autobiografia attraverso l’arte, come la definisce lo stesso Cameron “un’esperienza unica del suo importante percorso e iter creativo.

Museo Nazionale del Cinema- via Montebello 20, Torino

Info e prenotazioni: prenotazioni@museocinema.it

 

Mara Martellotta

Questione casa, i proprietari: “Requisire gli alloggi? Proposta da bocciare”

Invece di “spaventare” i proprietari degli immobili con iniziative discutibili e probabilmente incostituzionali, le istituzioni dovrebbero coinvolgere le associazioni che li rappresentano nei tavoli di discussione che intendono proporre soluzioni alla crisi del mercato degli affitti ed alla emergenza abitativa”: questa in sintesi la posizione espressa dalla delegazione delle associazioni dei proprietari immobiliari audita nella seconda Commissione della Regione, presieduta da Mauro Fava.

In particolare ci si riferisce alla proposta di deliberazione di iniziativa popolare al Consiglio comunale di Torino, “Nuove tutele per il diritto alla casa – censimento e restituzione alla città di alloggi in stato di non uso”, sottoscritta da numerose associazioni e che dovrebbe iniziare il suo iter in Commissione. Le associazioni firmatarie che hanno presentato la delibera con la campagna “Vuoti a rendere” contestano l’aumento dei canoni di locazione e la carenza di alloggi disponibili nonostante sia calcolato in aumento il numero di abitazioni, pubbliche o private, non utilizzate.

Dati che non convincono le associazioni audite, Ape Confedilizia Torino, Asppi Torino, Cofappi Torino, Uppi Torino, Appc Torino, Confabitare Torino e Federcasa Torino. La delegazione dei proprietari ha svolto la sua relazione anche in base alle numerose domande dei commissari intervenuti: Silvio Magliano (Lista Cirio) che ha richiesto l’audizione, Nadia Conticelli e Monica Canalis (Pd), Paola Antonetto e Roberto Ravello (Fdi), Alice Ravinale e Giulia Marro (Avs), Fabrizio Ricca (Lega), Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa) e Alberto Unia (M5s).

Le associazioni rifiutano la richiesta di censimento, la richiesta di sanzioni economiche e amministrative e respingono la possibilità di ricorso alla requisizione di immobili. “Le disposizioni proposte nella delibera sono, quindi, anche basate su dati che non hanno fondamento certo, a cominciare dal numero di alloggi vuoti. Non vengono poi considerate le abitazioni dove gli occupanti non hanno residenza (studenti, contratti transitori eccetera)”.

Tra le tante situazioni di disagio segnalate vi sono gli elevati costi a carico dei proprietari nelle situazioni di sfratto per morosità, a partire dai canoni non percepiti che superano spesso i 12 mesi. “Alla luce della difficile situazione che non dovrebbe essere fatta gravare solo sui privati, perché una casa popolare su dieci è sfitta?”.

Incroci più sicuri. Il Comune dà il via ai lavori

Attraversamenti pedonali più sicuri grazie alla realizzazione di impianti luminosi lampeggianti e all’installazione sui semafori dei dispositivi acustici e di prenotazione in grado di rispondere alle esigenze delle persone con disabilità visiva.

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’ assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, il progetto esecutivo per una serie di interventi su alcune strade e incroci cittadini completamento dei lavori finanziati nell’ambito del Piano nazionale sicurezza stradale 2030 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Questi interventi, come quelli approvati per via Po nelle scorse settimane, faciliteranno e renderanno più sicura la mobilità delle persone aumentando la sicurezza e garantendo, fatto non trascurabile, un sensibile risparmio energetico necessitando anche di una minore manutenzione”, commenta l’assessora Foglietta.

I lavori riguarderanno gli impianti semaforici siti in prossimità del civico 11 di via Botticelli, all’altezza di corso Casale 388 e 462, all’intersezione tra corso Cosenza e via Don Grioli, tra corso Galileo Ferraris e via Torricelli, tra corso Vercelli e via Cuorgnè e in via Stradella 192. Previsto anche il rinnovo e l’adeguamento al nuovo Codice della Strada del semaforo all’incrocio tra le vie Druento e Traves.

Su tutti questi impianti Iren Smart Solutions, a cui è affidata la gestione del servizio, provvederà a installare lanterne semaforiche a led che consentono risparmi energetici superiori all’80 per cento e garantiscono una maggiore affidabilità e minori costi per via della maggiore durata con conseguente riduzione dei guasti per lampade bruciate e sull’elettronica.

La spesa per gli interventi è di 300mila euro.

TORINO CLICK

Le multinazionali estere confermano gli investimenti in Piemonte

Le 1.300 Multinational enterprise presenti si confermano un traino nel trasferimento tecnologico e nel 98% dei casi intendono rimanere per un altro triennio non riducendo l’occupazione. Valutati positivamente qualità della vita, poli logistici, infrastrutture per l’ICT e sistema formativo

In Piemonte sono presenti 1.300 multinazionali estere, pari al 10% del totale nazionale, con 4.381 unità locali e 150 mila occupati, valori che posizionano il Piemonte al terzo posto in Italia per imprese a controllo estero. Da un’analisi svolta da Unioncamere Piemonte e Camera di Commercio di Torino che ha coinvolto 225 Multinational enterprise, di cui l’8% di grandi dimensioni, che impiegano circa 25mila addetti, emerge come l’83% delle multinazionali estere presenti in Piemonte vogliano confermare la presenza per il triennio in corso (2024-2026). Il 12% vuole ampliare o diversificare mentre il 3% intende alleggerire o riconfigurare la presenza sul territorio piemontese. Solo il 2% ha intenzione di chiudere l’attività. Dati che sono stati al centro dell’evento ‘Il valore delle multinazionali estere in Piemonte’ al Circolo dei Lettori di Torino, organizzato da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con l’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss e con il contributo di Bper.

Per competere a livello globale, l’Italia deve presentarsi come un Paese unico, capace di esaltare le sue eccellenze regionali all’interno di una strategia unitaria e condivisa. I territori rappresentano una risorsa essenziale, ma è altrettanto cruciale integrarli in una visione nazionale ed europea. Questo approccio è indispensabile per rafforzare la nostra identità come membro autorevole dell’Unione Europea e destinazione privilegiata per gli investimenti esteri, che già contribuiscono al 21% del fatturato nazionale e al 35,1% delle esportazioni. Solo un coordinamento efficace tra livelli istituzionali e politiche industriali può valorizzare appieno le potenzialità del Paese, permettendo di affrontare le transizioni digitali e verdi e di attrarre capitali e competenze globali, fondamentali per il nostro futuro economico” ha detto Barbara Cimmino, Vice Presidente all’export e all’attrazione degli investimenti esteri di Confindustria.

Dobbiamo valutare le esperienze di successo e le opportunità di miglioramento, per farle confluire nei progetti futuri. Allo stesso tempo occorre interrogarsi – spiega Pierpaolo Antonioli da settembre presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte – sui contenuti dei futuri Protocolli d’intesa lavorando con la Conferenza delle Regioni e delle province autonome per arrivare alla firma di un documento condiviso che dia le linee generali per tutti i territori. Questo programma a livello locale si deve declinare in progetti operativi con scadenze definite e piani ambiziosi ma raggiungibili”.

Andando oltre al mero dato numerico, le Multinational enterprise, in Piemonte rappresentano una componente significativa dell’economia regionale, grazie alla loro capacità di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e promuovere l’innovazione e investire in sostenibilità ambientale. Svolgono quindi ruolo di traino nel processo di trasferimento tecnologico, grazie alle relazioni con pmi, centri di ricerca, poli della formazione e istituzioni locali.

Il Piemonte, da sempre terra di industrie e di imprenditori, ha saputo attrarre negli anni numerose realtà multinazionali, che hanno scelto di investire nel nostro territorio, portando con sé know-how, tecnologie avanzate e nuove opportunità di sviluppo. Queste aziende rappresentano un motore fondamentale per la nostra economia, generando occupazione di qualità, favorendo l’innovazione e contribuendo a rafforzare la nostra competitività a livello internazionale. Oltre 3 multinazionali su 4 di quelle intervistate dalla nostra indagine hanno effettuato investimenti in Piemonte e nel triennio 2021-2023, mentre l’83% delle multinazionali estere presenti ha dichiarato di voler confermare la presenza per il triennio in corso. Questo non può che renderci orgogliosi e stimolarci ulteriormente a lavorare per creare un ambiente sempre più favorevole agli investimenti, semplificando le procedure burocratiche, potenziando le infrastrutture e investendo in formazione e ricerca” ha commentato Dario Gallina, Presidente Camera di Commercio di Torino e Vice Presidente Unioncamere Piemonte.

Tornando all’analisi di Unioncamere Piemonte e la Camera di Commercio di Torino, il 48% delle multinazionali intervistate ha dichiarato di aver aumentato il fatturato nel 2023 rispetto al 2022, il 29% ha aumentato il personale, tre multinazionali su quattro hanno effettuato investimenti nella nostra regione nel triennio 2021-2023. Questa incidenza scende però a meno di 1 su 3 se si guarda al campione di imprese manifatturiere. Il 67% del fatturato è generato dalla domanda domestica (il 15% al Piemonte), il 20% dall’Europa e il 13% dal resto del Mondo. Sempre dall’analisi condotta dal mondo camerale, tra i principali punti di forza emergono la qualità della vita, la presenza di poli logistici intermodali e di stoccaggio merci, la disponibilità di infrastrutture per l’ICT, la posizione geografica e la qualità del sistema formativo. Le procedure burocratiche rappresentano la principale criticità, seguite dalla disponibilità di incentivi pubblici adeguati e da un mercato del lavoro poco flessibile. Infine, oltre una multinazionale su due valuta utile o molto utile il supporto per l’identificazione di incentivi, poco meno di una su due vorrebbe ricevere supporto per trovare il personale di cui ha bisogno, mentre il 16% chiede supporto per procedure di rilascio di visti.

Per fare il punto e commentare i dati si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato Patrick De Vismes, Presidente Kering Italia, Stefano Lorenzon, Direttore stabilimento Coca-Cola Hbc di Biella, Giuseppe Pedretti, a.d. Petronas Lubricants International, Fabio Pammolli, Presidente Fondazione Ai4Industry, Candido Pirri, Vicerettore per lo Sviluppo del modello e delle infrastrutture di ricerca Politecnico di Torino e Andrea Tronzano, Assessore Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti Regione Piemonte. A chiudere la mattinata l’intervento del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Dopo il successo del Tour de France a Torino e in Piemonte arriva la Vuelta

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Come successo per il Tour de France, che quest’anno ha visto il Piemonte protagonista della ‘Grand Départ’, anche le 4 tappe della ‘Gran Salida’ della Vuelta a España 2025 coinvolgeranno il territorio subalpino.

 

Dopo Lisbona nel 1997, Assen nel 2009, Nîmes nel 2017, Utrecht nel 2022 e Lisbona Oeiras e Cascais nel 2024, il prossimo 23 agosto la Vuelta partirà da Torino-Venaria Reale, già teatro quest’anno dell’avvio del Giro d’Italia, dopo la presentazione dei team e delle squadre a Torino in una location da definire.

 

La Vuelta 25 entra nel parterre dei grandi eventi sportivi internazionali in Piemonte e si unisce alle competizioni ospitate nel 2024: la Frecciarossa Final Eight di basket, il Fencing Grand Prix Trofeo Inalpi di scherma, le Final Six di ginnastica ritmica, il Giro d’Italia, il Tour de France, le Nitto ATP Finals di tennis e l’Italia vs All Blacks di rugby.

La tappa inaugurale partirà da Torino-Venaria Realepasserà per Torino, con il “Km 0”, e si dirigerà a Novara su un percorso di 183 chilometri. La seconda inizierà ad Alba (Cn) e finirà 157 chilometri dopo a Limone Piemonte (Cn), segnando il primo arrivo in vetta della corsa. La terza si svolgerà da San Maurizio Canavese (To) a Ceres (To), per 139 chilometri. La quarta e ultima tappa italiana, con arrivo in Francia, partirà da Susa (To).

 

Grazie all’investimento di 4,5 milioni di euro (più Iva) della Regione Piemonte, l’ 80ª edizione della Vuelta, a 90 anni dalla nascita della manifestazione – che offrirà alla gara scenari unici tra città d’arte, colline e montagne -, determinerà sul territorio una doppia ricaduta, economica e promozionale.

 

La Vuelta a España – inserita dall’Unione Ciclistica Internazionale nel circuito professionistico del World Tour – dura tre settimane nel periodo agosto-settembre ed è seguita da circa 200 broadcast al mondo con oltre 15mila ore prodotte in tutti i Paesi e, in Spagna, l’audience media in televisione è pari a 1milione e 300mila spettatori giornalieri. Inoltre, il sito internet della Vuelta registra oltre 18 milioni di contatti annui e sui social media raggiunge quasi 13milioni di visualizzazioni con oltre 2milioni di follower.

 

Il Piemonte è l’unica regione italiana a ospitare le grandi partenze di tutte e tre le più importanti corse mondiali a tappe ciclistiche su strada – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport, Cultura e Turismo, Marina Chiarelli -. Dopo il Giro d’Italia e il Tour de France, il cui impatto economico sul territorio è stato di 84,5 milioni di euro, il prossimo anno saranno gli atleti della Vuelta a pedalare sul nostro territorio. L’arrivo della gara spagnola conferma la vocazione della regione a ospitare grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale e, grazie anche all’elevata esposizione mediatica, la competizione ci porterà nuovamente sulla ribalta mondiale.

 

Un altro grande evento ciclistico attraverserà Torino e l’area metropolitana torinese e ne siamo davvero molto contenti – sottolinea Stefano Lo Russo sindaco della Città Metropolitana e della Città di Torino -. Sono sempre di più i grandi eventi sportivi che scelgono Torino e il Piemonte, attrarli è un obiettivo cui, di concerto con la Regione, stiamo lavorando molto e i numeri confermano che siamo sulla strada giusta. Durante le tappe del Giro d’Italia e del Tour de France 20milioni di spettatori hanno ammirato le bellezze del nostro territorio sugli schermi televisivi e centinaia di migliaia di appassionati sono arrivati a seguito delle carovane dei ciclisti generando un impatto economico di oltre 30milioni per le attività commerciali e il turismo. Senza dimenticare il grande valore, più difficile da misurare ma altrettanto importante, di promozione della pratica sportiva, specie tra i più giovani, che queste grandi competizioni sportive generano”.

 

La Vuelta 25 partirà dal Piemonte, ai piedi delle montagne e con lo splendido scenario delle Alpi, in un’edizione davvero speciale che celebra il 90° anniversario della corsa e l’80^ edizione – afferma Javier Guillen, direttore generale La Vuelta -. Con questa regione si amplia l’elenco delle località internazionali visitate dalla ronda española e rafforza ulteriormente i legami tra i grandi Paesi del ciclismo europeo. Nel corso dei suoi novant’anni di storia, La Vuelta ha attraversato paesi con forti tradizioni ciclistiche, come Francia, Belgio e Paesi Bassi. Siamo felici che con la prossima edizione a questi si aggiunga l’Italia, e in particolare il Piemonte, terra di grandi campioni”.

 

 

Impatto economico in Piemonte del Giro d’Italia e del Tour de France 2024

La ricerca “Analisi e monitoraggio delle ricadute economiche generate dal Giro d’Italia e dal Tour de France 2024 nella Regione Piemonte” commissionata dalla Regione e affidata al dipartimento di management dell’Università degli Studi di Torino, rileva che gli eventi sportivi hanno un impatto economico significativo sul territorio, generano entrate, attraverso il flusso degli spettatori e dei partecipanti (atleti, organizzatori, ospiti, media accreditati), creano opportunità di lavoro e di investimento per la città e per la regione ospitante.

 

Lo studio presenta i risultati di un questionario distribuito nei comuni durante la partenza e l’arrivo delle singole tappe. Un sondaggio che ha permesso di raccogliere dati diretti dalle attività commerciali e dai turisti di prossimità presenti agli eventi, fornendo una panoramica dettagliata delle ricadute economiche sul territorio.

 

Numeri del Giro d’Italia: oltre 7.500 persone coinvolte nell’evento (pubblico escluso) di cui 802 atleti professionisti e componenti del team; 836 dell’organizzazione, oltre 620 staff sponsor; oltre 80 fotografi; 280 giornalisti; 262 official broadcaster; 173 TV production e 4 mila ospiti. Impatto mediatico nazionale e internazionale: 21 mila ore trasmesse; 701 milioni di spettatori ci cui 21 milioni nelle 4 tappe piemontesi; 5 milioni gli utenti delle social community; oltre 241 milioni di video visti sui canali ufficiali.

 

Numeri del Tour de France – oltre 7 mila persone coinvolte nell’evento (pubblico escluso) di cui 1.800 atleti professionisti e componenti del team; 500 addetti al villaggio; 2.250 addetti logistica; 450 tra fotografi e giornalisti; 2 mila ospiti. Impatto mediatico nazionale e internazionale: oltre 1 miliardo di ore trasmesse; 12 milioni i telespettatori di ogni tappa; 12 milioni di followers sui social network; oltre 300 milioni di video visti sui canali ufficiali.

 

Prudenzialmente la ricerca ha stimato la presenza di circa 300 mila persone per il Giro d’Italia e 75 mila per il Tour de France.

 

L’impatto economico diretto dei partecipanti è stato di oltre 34 milioni di euro27,5 milioni per il Giro d’Italia e 6,88 milioni per il Tour de France, con una spesa media giornaliera degli spettatori di 115,19 euro.

 

Partendo da questo dato, la ricerca ha analizzato l’impatto economico generale sommando effetto diretto (spese sostenute per l’organizzazione degli eventi sportivi e dal pubblico sul territorio), effetto indiretto (ricadute in altri settori) ed effetto indotto (impatto sui ricavi generati in tutti i settori).

 

Per avere l’impatto economico netto a questa cifra va sottratta la spesa iniziale pari a 11 milioni di euro sostenuta dalle istituzioni per l’organizzazione degli eventi.

 

Ne deriva che l’impatto economico netto immediato delle Grandi partenze del Giro d’Italia e del Tour de France 2024 in Piemonte è stato di 84 milioni e 500 mila di euro. Ovvero, ogni euro investito ne ha generati circa 8.

Tra gli effetti positivi della ricaduta economica dei due importanti appuntamenti sportivi si evidenziano: benefici economici per le attività commerciali nelle zone limitrofe agli eventi; maggiore diffusione della pratica sportiva; promozione mediatica internazionale; valorizzazione turistica del territorio benefici sociali.

Carlos Tavares si dimette: quale futuro per i dipendenti Stellantis?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’amministratore delegato di Stellantis si è dimesso improvvisamente in serata. Si guarda al futuro, incerto. Intanto il gruppo sarà in mano ad un comitato guidato da John Elkann. Le prime dichiarazioni sindacali e politiche. Marco Rizzo: “Gli articoli 42 e 43 della Costituzione consentirebbero al governo italiano di espropriare un’azienda strategica come questa”.

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A dicembre e gennaio orari serali prolungati per la metropolitana

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Nei mesi di dicembre e gennaio la metropolitana di Torino prolunga l’orario del servizio: dal martedì al giovedì e la domenica le ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi saranno a mezzanotte, il venerdì e il sabato all’1.

“Orari studiati per garantire una maggiore copertura serale e offrire maggiore flessibilità per permettere a Torino di accogliere al meglio chi sceglie di vivere la città durante il periodo invernale”, spiegano da Gtt.

La riorganizzazione dell’orario tiene conto dell’aumento di mobilità tipico del periodo e la possibilità di integrare l’estensione oraria fino a tutto gennaio grazie all’avanzamento delle attività di aggiornamento tecnologico in corso. “Una rimodulazione – sottolineano da Gtt – frutto della stretta collaborazione con la Città che si integra con il progresso dei lavori di migrazione degli impianti di terra del sistema di segnalamento CBTC”.

L’installazione del nuovo sistema digitale, che migliora sicurezza, efficienza e sostenibilità, è ormai quasi completata sull’intera linea. I lavori in questa fase non interferiscono sul servizio ed è quindi stato tecnicamente possibile estendere gli orari. Le attività di migrazione del sistema riprenderanno nel mese di febbraio 2025.

A partire da dicembre 2024, inizieranno inoltre le prime prove notturne di circolazione dei treni con il nuovo sistema, un ulteriore passo verso il completamento definitivo.