PRIMA PAGINA- Pagina 73

Crollo della gru di via Genova: in 5 a processo. Un milione e mezzo alle famiglie delle tre vittime

/

Sono cinque i rinvii a giudizio decisi oggi a Torino per il crollo della gru nel cantiere di via Genova che il 18 dicembre 2022 uccise tre operai. Il processo inizierà il 4 dicembre. Sono imputati dirigenti e tecnici di aziende che curavano i lavori. Le famiglie delle vittime hanno ottenuto un milione e mezzo di euro in tutto e hanno ritirato la costituzione di parte civile.

L’allarme dei sindacati: oltre mille uffici postali a rischio in Piemonte

/
“In Piemonte un’ulteriore privatizzazione di Poste italiane metterebbe a rischio oltre 1.000 uffici postali a bassa redditività. Un problema non solo occupazionale per oltre 3mila impiegati, ma anche di tenuta sociale, per la possibile chiusura di molti uffici postali minori, in piccoli comuni, specie di zone periferiche e montane.  Chiediamo quindi al Consiglio regionale un’azione di sensibilizzazione affinché il Governo riesamini la sua scelta”.

Questa la richiesta di una rappresentanza sindacale dei lavoratori di Poste italiane, guidata da Bruno Bartone (Cisl), Nunzia Mastrapasqua (Cgil) ed Evaristo Perrini (Uil), auditi questa mattina in Consiglio regionale a Palazzo Lascaris. Le preoccupazioni dei lavoratori sul futuro dell’azienda riguardano l’intenzione annunciata dal Governo di collocare sul mercato una nuova tranche di azioni, oggi nelle mani del Mef e di Cassa depositi e prestiti.  L’operazione, che dovrebbe realizzarsi nel mese di marzo, si inserisce nella scia della cessione del 35% del pacchetto azionario del gruppo, già decisa nell’ottobre 2015 dall’Esecutivo dell’epoca.
Ad ascoltare le richieste della delegazione il presidente del Consiglio Stefano Allasia, con il consigliere segretario Ivano Martinetti e i consiglieri Paolo Ruzzola, Sean Sacco e Mauro Salizzoni.
I sindacalisti hanno sottolineato che, con l’eventuale perdita del controllo pubblico di Poste, verrebbe meno l’universalità del servizio.
“Comprendiamo le vostre preoccupazioni – ha affermato Allasia – questa amministrazione regionale ha cercato di impegnarsi a supporto di chi abita in montagna per garantire i principali servizi ai cittadini, compresi gli anziani, per evitare che i territori periferici si spopolino.  Come Ufficio di presidenza ci impegniamo a sottoporre la questione all’intero Consiglio. L’obiettivo è formulare un ordine del giorno al Governo regionale affinché si impegni a convocare l’azienda e, quando sarà disponibile il piano industriale, a valutare di mettere a disposizione risorse per garantire comunque la continuità e capillarità del servizio”.

Morto per polmonite il ragazzino dimesso dall’ospedale

La causa della morte di Andrea Vincenzi, il 12enne di Castiglione Torinese deceduto mercoledì scorso al Regina Margherita di Torino, è la polmonite. Il ragazzino, che era  stato dimesso, alcune ore prima dall’ospedale di Chivasso, sarebbe stato ucciso dalla polmonite. Questo il primo risultato  dell’autopsia eseguita dal medico legale su incarico della procura di Ivrea. È stata avviata un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti.

Pediatria d’urgenza, grazie a Forma il nuovo reparto al Regina Margherita

Oggi, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo, Fondazione FORMA ha consegnato ufficialmente al Regina Margherita, il reparto di Pediatria di Urgenza, diretto dalla dottoressa Claudia Bondone,completamente rinnovato e umanizzato, a misura di bambino. La ristrutturazione dei locali è stata avviata la scorsa estate dalla Struttura Pubblica ed è proseguita con l’intervento della Fondazione finalizzato alla dotazione di tutti gli arredi sanitari, della tecnologia per il monitoraggio a distanza dei pazienti e degli interventi di umanizzazione. L’importante lavoro di rinnovo dei locali è frutto di una progettazione condivisa con il personale sanitario che opera nel reparto con l’unico obiettivo di offrire ai piccoli pazienti un reparto migliore, in cui stare bene anche in un momento di difficoltà come è quello del ricovero ospedaliero.

La cerimonia ha rappresentato per la Fondazione il passaggio di testimone tra gli impegni del presente ed i prossimi obiettivi, perseguibili e raggiungibili grazie a tutti i cittadini che durante l’anno sostengono Fondazione FORMA.

L’evento di consegna infatti è stata l’occasione per dare il via formale al nuovo progetto di Ristrutturazione del Reparto di Patologia Neonatale e della Prima Infanzia, che Forma ha deciso di finanziare nei prossimi mesi.

Siamo orgogliosi di aver completato il reparto di Pediatria d’Urgenza del Regina Margherita, che svolge un ruolo fondamentale per tutta la nostra Regione, essendo il primo accesso al principale ospedale pediatrico piemontese. Ma altrettanto orgogliosi di poter lanciare il prossimo progetto, in continua e proficua collaborazione con l’Ospedale” ha dichiarato il Presidente di FORMA Antonino AIDALA.

Collaborazione che prosegue e cresce negli anni: con il prossimo completamento del Polo Radiologico da parte dell’Azienda Ospedaliera, il totale dei contributi di FORMA per gli ultimi recenti progetti (Risonanza Magnetica Nucleare, Pediatria d’Urgenza e la prossima Patologia neonatale) ammonta a circa € 2.500.000.

IL REPARTO


La Struttura Complessa di Pediatria d’Urgenza del Regina Margherita è dedicata all’accoglienza e alla cura del paziente pediatrico con patologia acuta. Caratterizza tale struttura l’attività di Pronto Soccorso pediatrico, il più grande del Nord Italia per numero di accessi con una casistica di 40.000 pazienti trattati ogni anno, riferimento per l’urgenza pediatrica multispecialistica della Regione Piemonte e Valle d’Aosta e sede di Trauma Center pediatrico.
Il reparto di ricovero fornisce assistenza a circa 500 bambini ogni anno, con patologia acuta o riacutizzazione di patologie croniche provenienti dal Pronto Soccorso pediatrico. Le patologie acute più trattate sono: insufficienze respiratorie, patologie convulsive o alterazioni dello stato di coscienza, scompensi circolatori secondari a disidratazione o infezioni severe.

La ristrutturazione edilizia, ad opera dell’Azienda Ospedaliera, ha interessato un‘area di circa 500 mq, ubicata al 2° piano sopra il Pronto Soccorso pediatrico. Il nuovo reparto di degenza è dotato di 13 posti letto, suddivisi in 3 stanze singole e 5 doppie, con bagno e zona filtro.

FORMA si è impegnata a trasformare i locali del nuovo reparto in un posto in cui ci si prende cura, dotandolo delle migliori tecnologie, di arredi sanitari a misura di bambino ed umanizzandolo, come nella tradizione e nella mission della Fondazione” ha dichiarato Antonino AIDALA, Presidente di FORMA.

Sanità, abbattimento liste d’attesa: Regione e sindacati siglano accordo

Non sarà la volta buona, ma almeno un punto fermo è segnato. La Regione Piemonte e i sindacati Cgil, Cisl e Uil sottoscriveranno nei prossimi giorni un accordo per l’abbattimento delle liste d’attesa in sanità. Lo comunicano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio al Grattacielo Piemonte tra il presidente e le organizzazioni sindacali.
«In questi anni abbiamo lavorato sull’aumento della produttività del sistema sanitario per recuperare esami e visite che si erano accumulati negli anni del Covid. Abbiamo smaltito l’arretrato per quanto riguarda le prestazioni più urgenti (U, B e D), come certificato anche dalla Corte dei Conti, e ora concentriamo i nostri sforzi sulle visite di controllo e programmabili – spiega il presidente Alberto Cirio – Il percorso che abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali, che sarà al centro di un accordo da siglare nei prossimi giorni, ci consentirà quest’anno di incrementare del 20 per cento la produzione delle prestazioni P».
«L’impegno per l’abbattimento delle liste di attesa – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è una priorità assoluta per la Sanità regionale, uno sforzo che ha già prodotto notevoli risultati, grazie alla collaborazione con le Aziende sanitarie, gli erogatori privati, i medici di medicina generale, le associazioni dei pazienti e alle risorse che la Regione ha investito per l’assunzione del personale e per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico delle strutture e delle apparecchiature sanitarie. Sul piano del metodo, abbiamo ritenuto fondamentale condividere gli obiettivi con le Organizzazioni sindacali».
Durante la riunione, è stato illustrato il piano di lavoro sulle liste d’attesa finanziato con i 25 milioni di euro di risorse nazionali e gli altri 25 milioni individuati nel bilancio regionale per abbattere i tempi di attesa delle prestazioni P, in fase di ultimazione da parte del neo direttore di Azienda Zero Adriano Leli, in collaborazione con il direttore della Sanità regionale Antonino Sottile e il consulente strategico Pietro Presti.
Il piano, che sarà presentato nel dettaglio nei prossimi giorni, sarà uno dei punti dell’accordo Regione-sindacati e prevede che esami e prestazioni per i pazienti cronici (circa il 60 per cento delle attuali prescrizioni di classe P) siano esclusi dal Cup e gestiti con percorsi interni di presa in carico (a partire dal pre-ricovero, fino a post-ricovero e follow up) all’interno di ospedali e ambulatori. Percorsi specifici saranno individuati anche per la diagnosi di sospetta patologia tumorale e saranno previste anche giornate dedicate per prestazioni specifiche che saranno individuate sulla base dei fabbisogni.
A questo si aggiungono le misure di potenziamento del personale, previste dall’accordo raggiunto all’interno dell’Osservatorio per il personale medico e del comparto che prevede 2 mila nuove assunzioni entro la fine dell’anno, di cui sarà offerto l’aggiornamento in occasione della riunione dell’Osservatorio già convocata per il 5 marzo. Per incrementare la produttività è previsto in Asl e Aso l’inserimento di medici specializzandi con una formula di incentivazioni per le specialità meno ambite e per le destinazioni più disagiate. Si lavora anche sul coinvolgimento degli specialisti ambulatoriali per smaltire l’arretrato di visite e prestazioni. Regione e sindacati hanno condiviso che l’incremento di prestazioni P, che nel 2024 è stato fissato al 20 rispetto rispetto alle prestazioni del 2023, sia monitorato e conteggiato periodicamente, anche attraverso il tracciamento non solo delle prestazioni erogate, ma anche quello dei contatti. Questo particolare aspetto, su richiesta dei sindacati, sarà inserito nella gara d’appalto per il nuovo gestore del Cup il cui attuale contratto è in scadenza a ottobre, oltre alla gestione centralizzata di tutte le agende del pubblico e del privato accreditato, la presa in carico attiva delle ricette e il raddoppio della capacità di risposta del centralino.
Durante l’incontro Regione e sindacati hanno anche concordato l’approvazione in tempi rapidi da parte del Consiglio regionale del Piano per la sicurezza sul lavoro, già approvato dalla giunta e frutto del lavoro del tavolo che ha riunito Regione e organizzazioni sindacali.

Allerta gialla per il maltempo in Piemonte

A Torino e sulla regione la pioggia iniziata nelle scorse ore proseguirà fino a mercoledì. Arpa Piemonte ha emesso un bollettino di allerta gialla per alcune zone della regione, confermando il persistere di una forte perturbazione. Allerta gialla, pertanto, su Piemonte meridionale e settentrionale per nevicate a quote collinari con possibili disagi alla viabilità e rischio idrogeologico nelle zone di confine con la Liguria. Neve alta fino a un metro sulle Alpi e possibile innalzamento del livello dei corsi d’acqua.

La Regione riapre lo sportello delle aziende piemontesi in crisi

/

Lunedì 26 febbraio: questa la data in cui riapre lo sportello del bando “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura L.R. 34/04 – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027″. Senza un sostegno significativo della Regione molte aziende rischiano di chiudere per sempre. Ecco perché la Misura si pone l’obiettivo di agevolare le imprese che intendano acquisire aziende in crisi conclamata, unità produttive (impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca) a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.  Per questa misura la dotazione di fondi regionali è 4,2 milioni di cui 2,7 destinati alla Linea Investimenti e 1,23 milioni dedicati alla Linea Occupazione. Rispetto alla versione precedente del bando, è stata abbassata la soglia di accesso per le PMI, rispettivamente euro 500.000 per le piccole ed euro 1.000.000 per le medie, mentre resta pari a euro 1.500.000 la soglia per le grandi imprese.

Con questo atto si provvede alla concessione di agevolazioni a imprese acquirenti di qualsiasi dimensione e a Imprese e lavoratori per progetti di investimento iniziale finalizzati a rilevare:

– aziende o rami di aziende localizzate in Piemonte, con i relativi impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca ed i connessi attivi, materiali ed immateriali, in situazioni di crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.

Possono essere finanziati anche:

– interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda purché abbiano le caratteristiche identificate dalla misura.

Tali interventi sono ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo. Fa parte delle agevolazioni previste dalla Misura la concessione di incentivi per l’assunzione di lavoratori da impiegare nell’azienda o nel ramo di azienda oggetto dell’acquisizione. La linea di incentivazione all’assunzione prevede un contributo alle imprese per inserimenti di personale a tempo indeterminato L’intervento deve consentire di mantenere o di raggiungere, al termine del primo anno solare successivo a quello di conclusione dell’investimento (anno a regime), almeno il 40% dell’occupazione presente nell’azienda o nel ramo d’azienda oggetto di acquisizione.

Riapriamo uno sportello importante per il nostro territorio. Abbiamo il dovere di aiutare il mondo delle imprese e dare un sostegno ad aziende in crisi che grazie all’intervento di investitori possono riemergere da momenti di difficoltà, oppure di favorire il ricambio generazionale – afferma l’Assessore alle attività Produttive Andrea Tronzano. Tale sostegno è volto a contrastare i processi di deindustrializzazione in atto e recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardando il patrimonio di conoscenze e di specifiche competenze professionali– continua l’Assessore Tronzano – nonché di favorire il mantenimento, il miglioramento e il recupero dei livelli occupazionali.”

“Il patrimonio industriale e professionale presente in Piemonte è unico e noi vogliamo tutelarlo. Questa misura che riproponiamo con convinzione è volta a proteggere il nostro tessuto economico” spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale Elena Chiorino. “Sostenere acquisizioni sane e investimenti è doveroso, perché significa difendere le nostre imprese, creare opportunità occupazionali e supportare il Made in Italy” conclude l’assessore.

Gabriella, la ragazza scomparsa ritrovata a Roma

E’ stata  ritrovata Gabriella Popescu, la ragazza 27enne residente a Torino scomparsa nei giorni scorsi.  Era fuggita dopo il ricovero all’ospedale Amedeo di Savoia,  facendo  perdere le proprie tracce. Dapprima si pensava fosse nascosta a  Torino vicino alla stazione di Porta Nuova,  poi è stata  rintracciata a Roma. Ora la famiglia andrà a recuperarla.

Via Po si rinnova. Un anno di lavori per binari e pavimentazione

/

Il 7 marzo partiranno i lavori di rinnovo dei binari con il ripristino della pavimentazione in lose su via Po.

I lavori dureranno circa 1 anno con una riduzione dei tempi di 2 mesi rispetto a quanto previsto da gara.

L’importo complessivo dei lavori è di 5.086.948,26 euro.

Le attività si svolgeranno in modo progressivo per i primi mesi nel tratto compreso tra Piazza Vittorio e Via Rossini, mentre successivamente interesseranno il tratto compreso tra via Rossini e piazza Castello.

Le fasi di cantierizzazione sono state previste in modo da minimizzare gli impatti sulla viabilità esistente e sull’ambiente circostante.

Le attività inizieranno nel tratto compreso tra Piazza Vittorio (all’altezza di via Giulia di Barolo) e l’inizio di via Po. Successivamente i cantieri si estenderanno nelle seguenti tratte: via Po-via delle Rosine | via delle Rosine-via San Massimo | via San Massimo-via Rossini | via Rossini-via S. Francesco da Paola | via S. Francesco da Paola-via Bogino | via Bogino-piazza Castello.

Il cantiere è stato organizzato per avere un’estensione massima di 4 isolati nel periodo di maggior produzione. Con l’avanzamento del cantiere si libererà la parte finale già completata.

La viabilità su via Po sarà sempre garantita in direzione piazza Castello. La viabilità in direzione piazza Vittorio sarà invece garantita dalle 17.30 alle 8.00 e nei giorni festivi. L’accesso ai passi carrai lungo la via sarà sempre possibile.

Al termine dei lavori verrà restituita alla città una via Po completamente rinnovata con una nuova sede di binari tranviari che garantirà una maggior velocità di marcia dei tram, minori vibrazioni e una ridotta emissione acustica.

Per seguire i lavori è stata creata una pagina dedicata (www.infrato.it/viapo) sul sito www.infrato.it  che monitorerà lo stato di avanzamento dell’opera, descrive l’intervento che verrà effettuato e racconta la storia di via Po.

Analogamente, sul sito www.gtt.to.it saranno disponibili le variazioni delle linee del trasporto pubblico che verranno deviate da via Po su percorsi alternativi.

Le linee 13, 15, 24, 55, 56, 61, 93B, Venaria Express e Night Buster saranno deviate sui seguenti percorsi:
– Linea 13 direzione Gran Madre: da via XX Settembre per corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale;
– Linea 15 direzione Coriolano prosegue deviazione da via XX Settembre per corso Regina Margherita, percorso regolare:
– Linee 55 direzione corso Farini: piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Napione, percorso regolare;
– Linee 56 direzione largo Tabacchi – Rete Night Buster direzione piazza Vittorio Veneto: piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, Piazza Vittorio Veneto, percorsi regolari;
– Linee 24 – 93B direzioni Strada Cascinette – piazza Mochino (San Mauro):  da corso Vittorio Emanuele II/via Accademia per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, Ponte Vittorio Emanuele I, lungo Po Cadorna, percorsi normali.
– La Linea 61 direzione San Mauro: via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.

Night Buster direzione piazza Vittorio Veneto:
– Linee N4 – S4 – N10 – W1 – W15 – W60, piazza Castello, viale 1° Maggio, Giardini Reali, viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, Piazza Vittorio Veneto.
– Linee S05 – S18, corso Vittorio Emanuele II/via Accademia per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, Ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto.

(foto Fabio Liguori)

Hate speech, stalking, minacce di morte: la Polizia di Stato arresta due trentenni torinesi

La Polizia di Stato di Torino ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino a carico di due soggetti che, nell’ipotesi investigativa, si sono resi responsabili a vario titolo di stalking nei confronti di una vittima che sui social aveva esternato la propria esperienza nel delicato percorso di cambio di sesso.

La persona offesa aveva infatti denunciato, in diverse occasioni, agli operatori della Polizia Postale del COSC Piemonte-Valle d’Aosta, di essere vittima di ripetute offese, minacce e pubblicazioni di dati personali su diversi canali attivati presso una nota piattaforma di streaming, mediante registrazioni e dirette in cui veniva in particolare attaccata con manifestazioni di odio transfobico, con l’obiettivo di indurla ad interrompere il proprio iter di transizione di genere o comunque di farla tacere circa la propria condizione emotiva.

All’hate-speech erano seguiti anche episodi di pedinamento fisico ai suoi danni, diffusione dei dati anagrafici, ricatti rivolti alla vittima in privato sui profili social, rinforzati anche dalla prospettazione del particolare ruolo lavorativo dell’interlocutore, che si spacciava quale “funzionario del ministero dell’interno”, in grado di conoscere in ogni momento spostamenti e dettagli della vita personale del proprio “target”, fino ad arrivare a minacce di morte.

Di più, erano stati anche creati illecitamente numerosi account collegati a siti erotici o di incontro, contenenti alcuni dati personali della vittima, che avevano al pari contribuito a ingenerare ansie e timori di rimanere vittima di altri attacchi virtuali, o peggio di aggressioni fisiche ad opera di malintenzionati che potessero facilmente rintracciarla nell’ambiente urbano. Nel complesso lo stalking sarebbe durato più di un anno.

Gli accertamenti svolti dalla Polizia Postale, sotto la direzione della Procura di Torino, hanno consentito di incrociare una serie di tracce informatiche e dati di interesse investigativo, consentendo di risalire ai due indagati: in particolare uno dei due era autore delle dirette streaming di carattere denigratorio; l’altro, in possesso di credenziali di accesso a banche dati contenenti dati personali in ragione della propria attività lavorativa, era riuscito a carpire illecitamente i dati anagrafici successivamente diffusi, motivo per cui si ipotizza nei suoi confronti anche il delitto di accesso abusivo a sistema informatico o telematico.