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Tav, Chiamparino: “Sbagliate le cifre di Toninelli”

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino le cifre di spesa che il ministro Toninelli ha indicato per la Torino-Lione sono precedenti  all’accordo internazionale del 2012 che “di fatto ha dimezzato i costi dell’opera”. A seguito di  quell’accordo, sostiene il governatore del Piemonte, i costi per l’Italia sarebbero di “circa 4,6 miliardi, di cui 2,885 miliardi relativi alla tratta internazionale e 1,7 per quella nazionale, senza tener conto della disponibilità dell’UE ad aumentare la sua quota di compartecipazione”. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che l’analisi costi-benefici dell’opera è in via di conclusione.

(foto. il Torinese)

Tav, Chiamparino: "Sbagliate le cifre di Toninelli"

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino le cifre di spesa che il ministro Toninelli ha indicato per la Torino-Lione sono precedenti  all’accordo internazionale del 2012 che “di fatto ha dimezzato i costi dell’opera”. A seguito di  quell’accordo, sostiene il governatore del Piemonte, i costi per l’Italia sarebbero di “circa 4,6 miliardi, di cui 2,885 miliardi relativi alla tratta internazionale e 1,7 per quella nazionale, senza tener conto della disponibilità dell’UE ad aumentare la sua quota di compartecipazione”. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che l’analisi costi-benefici dell’opera è in via di conclusione.
(foto. il Torinese)

La Regione “all’americana” contro il decreto sicurezza

Sarà  il docente Ugo Mattei, insieme all’avvocatura regionale, a ricorrere seguendo l’esempio americano: Apple e i colossi della Silicon Valley fecero ricorso contro Trump e il blocco dei visti

“Ugo Mattei, insieme all’avvocatura della Regione Piemonte, si occuperà del ricorso in Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza che rischia di creare un danno all’economia piemontese. Il decreto farà finire nell’irregolarità migliaia di migranti che quindi non potranno più contribuire alla vita economica del territorio”. L’annuncio è stato dato dall’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, in sintonia con la decisione del presidente Chiamparino di andare avanti contro la norma di legge. Il docente di diritto internazionale, spiega una nota della Regione,  punta a seguire l’esempio americano: Apple, Facebook, Google, e altri colossi della Silicon Valley presero posizione e presentarono ricorso contro il decreto attuativo anti-immigrazione e il blocco dei visti voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per le persone provenienti da Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia. ‘‘La nostra avvocatura sta anche lavorando con le avvocature delle altre regioni rosse – spiega l’assessora della Regione Piemonte, Monica Cerutti – perché ci sia coordinamento nella presentazione dei ricorsi. Stiamo infatti pensando di aggiungere un nuovo profilo di incostituzionalità, che va sommarsi a quelli che riguardano le competenze regionali in materia di sanità e politiche sociali. Questo decreto manda del resto a gambe all’aria tutto il lavoro fatto sull’immigrazione in questi anni, rendendo inutili gli investimenti messi in campo dalla nostra Regione’. Il professor Mattei, specifica il comunicato regionale,  si è reso disponibile  a portare avanti questa battaglia a titolo gratuito. Quindi il suo intervento non costituirà una spesa per la Regione. 

La Regione "all'americana" contro il decreto sicurezza

Sarà  il docente Ugo Mattei, insieme all’avvocatura regionale, a ricorrere seguendo l’esempio americano: Apple e i colossi della Silicon Valley fecero ricorso contro Trump e il blocco dei visti

“Ugo Mattei, insieme all’avvocatura della Regione Piemonte, si occuperà del ricorso in Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza che rischia di creare un danno all’economia piemontese. Il decreto farà finire nell’irregolarità migliaia di migranti che quindi non potranno più contribuire alla vita economica del territorio”. L’annuncio è stato dato dall’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, in sintonia con la decisione del presidente Chiamparino di andare avanti contro la norma di legge. Il docente di diritto internazionale, spiega una nota della Regione,  punta a seguire l’esempio americano: Apple, Facebook, Google, e altri colossi della Silicon Valley presero posizione e presentarono ricorso contro il decreto attuativo anti-immigrazione e il blocco dei visti voluto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per le persone provenienti da Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia. ‘‘La nostra avvocatura sta anche lavorando con le avvocature delle altre regioni rosse – spiega l’assessora della Regione Piemonte, Monica Cerutti – perché ci sia coordinamento nella presentazione dei ricorsi. Stiamo infatti pensando di aggiungere un nuovo profilo di incostituzionalità, che va sommarsi a quelli che riguardano le competenze regionali in materia di sanità e politiche sociali. Questo decreto manda del resto a gambe all’aria tutto il lavoro fatto sull’immigrazione in questi anni, rendendo inutili gli investimenti messi in campo dalla nostra Regione’. Il professor Mattei, specifica il comunicato regionale,  si è reso disponibile  a portare avanti questa battaglia a titolo gratuito. Quindi il suo intervento non costituirà una spesa per la Regione. 

Smog, stop anche alle auto euro 5 diesel

Le vetture diesel Euro 5 immatricolate prima del 2013 non  potranno circolare da martedì 8, oltre alle auto Euro 1 a benzina e a tutti i veicoli normalmente interessati al blocco del traffico. Le misure antismog inasprite per il peggioramento della qualità dell’aria rimarranno in vigore fino a giovedì 10 gennaio dalle 8 alle 19 per le auto mentre per i veicoli per il trasporto merci, dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19. Il semaforo rosso stabilito dall’accordo di Bacino padano stipulato dalle Regioni del Nord e dalle maggiori città della Pianura Padana è scattato per il superamento per dieci giorni consecutivi, della soglia dei 50 microgrammi al metro cubo delle polveri sottili presenti nell’aria, indicata dall’Unione europea  come limite oltre il quale possono verificarsi effetti negativi sulla salute delle persone.

Nosiglia pronto ad accogliere alcuni migranti delle navi

L’arcivescovo Cesare Nosiglia ha dichiarato  la disponibilità della Chiesa torinese ad accogliere alcune  famiglie tra quelle a bordo delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye. “La Chiesa, – ricorda Nosiglia – aveva già offerto disponibilità per i profughi della nave Diciotti, nel settembre 2018″. Secondo l’arcivescovo si tratta di un gesto simbolico ma ” estremamente necessario per lanciare un segnale  alle istituzioni italiane e degli altri Paesi europei sul significato dell’accoglienza: stiamo parlando  di persone”. Un messaggio in questa direzione è arrivato ieri anche da Papa Francesco in occasione dell’Angelus in piazza san Pietro a Roma.

Debutto dei saldi invernali positivo: + 5%

 I commercianti sono preoccupati per  il blocco del traffico

Un inizio promettente per i saldi invernali, con un +5% di vendite a Torino e in provincia e code in diversi negozi. Il freddo non ha frenato gli acquirenti, molto numerosi anche negli outlet. I commercianti sono preoccupati per  il blocco del traffico, ma si augurano che  il trend continui a crescere nel prossimo week end quando tutti saranno rientrati dalle vacanze. L’abbigliamento è come sempre il settore che la fa da padrone, bene anche Hi Tech e articoli per la casa. Si prevede una spesa  a famiglia  di 280 euro.

Più incidenti stradali ma calano morti e feriti

Aumentano gli incidenti stradali in  Piemonte e Valle d’Aosta, ma calano quelli con morti e feriti. I dati giungono dal bilancio  2018 del compartimento della Polizia stradale. 4.872 incidenti in totale segnano un +4,8% rispetto al 2017. Gli incidenti mortali calano del 7,6% (60 contro 65) e le  vittime sono  65 invece delle 68 dell’anno prima. Sono stati  40 mila i servizi di pattugliamento e 141.952 mila le infrazioni,  decurtati 189.355 punti patente e ritirate 4.286 patenti e 4.322 carte di circolazione.
   

La Regione valuta il ricorso contro il decreto sicurezza

La Regione Piemonte ha istituito nelle passate settimane un tavolo di crisi con l’Anci regionale per valutare l’impatto del decreto sicurezza, ora legge, sul proprio territorio. Nell’ultima riunione del 21 dicembre è emersa anche la necessità di un confronto allargato con tutte le prefetture. “A questo scopo – spiega l’assessora Monica Cerutti – stiamo raccogliendo le concrete preoccupazioni di molte amministrazioni comunali, indipendentemente dal colore politico. In questi giorni stiamo valutando, in accordo con il presidente Sergio Chiamparino, e in seguito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 18 dicembre contrario al decreto sicurezza,  se sussistano i fondamenti giuridici come Regione per un ricorso alla Corte Costituzionale. Auspichiamo che altre regioni possano condividere questa azione”. “Tale decreto – prosegue l’assessore –  risulta anche in totale contrasto con la nostra legge regionale 5/2016 contro tutte le discriminazioni, “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale, legge che applica invece i principi costituzionali”.

 

(foto: il Torinese)

Tav, le madamin replicano il 12 gennaio

Sabato 12 gennaio a Torino, i sostenitori del Sì alla  Torino-Lione tornano in piazza. Con le sette “madamin” e l’ex sottosegretario Mino Giachino manifesteranno i movimenti Sì, Torino va avanti, SìLavoro e Osservatorio21 che hanno annunciato un flash-mob in piazza Castello. Il nuovo evento è motivato dal “rinvio del governo che pone una  ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino-Lione, come indicato dal portavoce dell’Ue a fine 2018. Se la Tav si ferma, perderanno il lavoro 800 persone, attualmente impiegate; non ci saranno le 6000 assunzioni previste, il 50% per la manodopera locale, e scatterà una ipoteca di 4 miliardi di euro” . Hanno già aderito  21 sindaci del Piemonte e i primi cittadini di Vado Ligure , Aosta, Padova e Venezia.

 

(foto: il Torinese)