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In 20 anni il numero degli stranieri residenti in Piemonte è aumentato di 7 volte

Nel 2016 si è registrato un aumento di richieste e alla fine dello stesso anno nel Torinese erano presenti  5.153 profughi

Secondo il rapporto 2016 dell’Osservatorio internazionale sugli stranieri in Provincia di Torino, in 20 anni il numero degli stranieri residenti in Piemonte è cresciuto di 7 volte.  A Torino città negli ultimi anni la presenza si è invece stabilizzata. I richiedenti asilo rappresentano una porzione importante dei nuovi arrivati. Nel 2016 si è registrato un aumento di richieste e alla fine dello stesso anno nel Torinese erano presenti  5.153 profughi, più del doppio rispetto al 2015. In base al modello di accoglienza diffusa, con i servizi offerti allineati a quelli del sistema Sprar, i nuovi arrivati sono stati ospitati in 96 comuni della provincia. Il  72% delle strutture accoglie al massimo dieci persone.

La sindaca: “La sfida è far sì che in ogni quartiere di Torino ci si senta come in centro”

La sindaca Chiara Appendino ha preso parte all’inaugurazione di  EDIT – Torino, il nuovo centro che abbina gastronomia e coworking. Ha scritto in un post su Facebook la prima cittadina: “in un’area in pieno processo di riqualificazione quale è la zona dell’ex-Incet, in via Cigna con 2400 metri quadri di estensione, 12 milioni di investimento e 60 nuovi posti di lavoro, prende il via una realtà che valorizza la funzione sociale degli spazi, l’innovazione e l’eccellenza gastronomica del nostro territorio. Per la Città di Torino è, a un tempo, traguardo e nuovo punto di partenza”. All’inaugurazione la sindaca ha detto che “In tutta la città c’è un forte attaccamento al proprio quartiere: a Torino c’è molto da fare perchè tutte le zone abbiano gli stessi servizi e la stessa offerta culturale”. Per la sindaca “La vera sfida è far sì che questo avvenga, non solo migliorando le periferie, ma facendo in modo che in tutta la città ci si senta come in centro”

Inquinamento alle stelle: da giorni il livello di polveri sottili supera i 100 mcg al metro cubo

Il bel tempo stabile da alcuni giorni ha fatto salire la concentrazione di Pm10, le famigerate  polveri sottili. E’ stato così superato il muro dei 100 microgrammi al metro cubo. L’Arpa -Agenzia regionale per la protezione ambientale segnala che le previsioni della qualità dell’aria fino a venerdì a Torino sono contrassegnate dal colore viola, quello che si impiega oltre i 100 mcg. Secondo le previsioni, in  tutta la provincia e nell’Alessandrino la concentrazione sarà tra i 75 e i 100 mcg. Il valore misurato martedì a Torino era di 96 microgrammi. Probabilmente sabato con l’arrivo di una perturbazione la situazione migliorerà. Anche se il maltempo transiterà rapidamente sul Piemonte e già sabato pomeriggio le nuvole saranno spazzate dal vento.

“La licenza non si tocca”. I tassisti protestano anche a Torino : in piazza a centinaia

A centinaia i tassisti  torinesi si sono mossi in corteo da piazza Vittorio Veneto per raggiungere piazza Castello dove è stato organizzato un presidio. In testa e in coda al corteo decine di taxi. Lo slogan della manifestazione di protesta è ‘La licenza non si tocca’ è lo slogan dei tassisti. Lo sciopero dura tutto il giorno, ed è stato indetto a livello nazionale dopo l’incontro  ritenuto infruttuoso sulle problematiche della categoria  tenutosi al ministero dei Trasporti.

 

(foto: il Torinese)

Edilizia, la crisi continua. Nel Torinese 9 mila posti di lavoro persi negli ultimi anni

Sono più di 9.000 i posti di lavoro persi dal 2008 ad oggi  in provincia di Torino, mentre gli iscritti alla cassa edile passano da 18.376 a 9.184 e 1.880  le aziende chiuse. I sindacati del settore edile hanno organizzato un sit in davanti alla sede Ance, l’associazione dei costruttori, e lanciano l’allarme in attesa dello sciopero nazionale del 18 dicembre per il rinnovo del contratto nazionale, ormai scaduto da più di un anno. “Il settore – spiegano  all’Ansa Marco Bosio (Fillea Cgil) Gerlando Castelli (Filca Cisl) e Claudio Papa (Feneal Uil)- è sempre più in crisi e il  mancato rinnovo del contratto per 1 milione e mezzo di dipendenti in Italia contribuisce a danneggiare i lavoratori. Chiediamo l’ aumento salariale e il contratto di cantiere contro il dumping contrattuale di aziende che lavorano irregolarmente, facendo uso di lavoro nero o di contratti non edili (con minori tutele)” Nella sola provincia di Torino si stimano  3.000 lavoratori in nero e 4.200 con contratti non edili, come metalmeccanici, multiservizi, terziario, florovivaisti.

Quando la sanità funziona. Nuovo record alle Molinette: 7 trapianti di rene in 48 ore

La macchina che porta dalla donazione al trapianto si è mossa in modo coordinato e massiccio: un numero imprecisato ma notevole di medici, infermieri, ausiliari, personale di laboratorio, autisti hanno partecipato alle varie fasi
Un nuovo ruovo record per i trapianti all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. 7 trapianti renali in sole 48 ore è un evento di cui si ha difficoltà ad avere memoria in precedenza. E’ accaduto alle Molinette, dove nell’arco di due giorni sono stati effettuati 1 trapianto di rene da donatore vivente e 6 trapianti di rene da donatore deceduto. Il mondo del trapianto è così. L’imprevedibile è la routine: un giorno in cui sarebbe dovuto esserci solo un trapianto di rene da donatore vivente (la moglie di 64 anni ha donato un rene al marito di 70 anni affetto da glomerulonefrite), nel giro di poche ore, grazie alla generosità di 4 donatori e delle loro famiglie ad Asti, Alessandria e alle Molinette stesse, si è trasformato in un momento eccezionale che ha permesso ad altri 6 pazienti di ricevere il trapianto. I donatori di Alessandria sono due uomini di 40 e 74 anni. Una donna ad Asti di 63 anni ed un uomo alle Molinette di 54. I riceventi sono una donna di 54 anni affetta da glomerulonefrite, una donna di 54 anni affetta da rene policistico, un uomo di 37 anni affetto da uropatia malformativa, una donna di 64 anni affetta da rene policistico, una donna di 57 anni affetta da nefropatia diabetica ed un uomo di 67 anni affetto da rene policistico. Questi dati confermano la forza dell’organizzazione del trapianto rene dell’ospedale torinese consolidata da 35 anni di attività che ha portato al record di trapianti in Italia (quasi 3300) a larga distanza dagli altri centri e nel gotha dei migliori centri mondiali.  La macchina che porta dalla donazione al trapianto si è mossa in modo coordinato e massiccio: un numero imprecisato ma notevole di medici, infermieri, ausiliari, personale di laboratorio, autisti hanno partecipato alle varie fasi. Le équipe coinvolte sono numerose: i nefrologi diretti dal professor Luigi Biancone, i chirurghi vascolari diretti dal dottor Maurizio Merlo, gli urologi del professor Paolo Gontero e gli anestesisti del dottor Pier Paolo Donadio per la gestione clinica e chirurgica. La parte laboratoristica specifica è sostenuta  dagli immunogenetisti del professor Antonio Amoroso e dagli anatomo-patologi del professor Mauro Papotti, non dimenticando gli operatori degli ospedali sedi del prelievo degli organi. Questo picco di attività testimonia l’importanza della donazione che l’organizzazione sanitaria piemontese è in grado di accogliere mettendo in campo le migliori strutture.  Un’altra bella notizia è il ritmo che stanno prendendo i trapianti di rene da donatore vivente negli ultimi tempi ormai a cadenza quasi settimanale. Dal 23 al 25 novembre si terrà il primo Corso nazionale sulla gestione clinica del trapianto di rene presso il Lingotto, organizzato dal professor Luigi Biancone. 

Trasloco al Moi, inizia il trasferimento dei rifugiati: in 60 saranno ospitati dalla curia

Questa mattina, poco dopo le 7 è iniziato lo sgombero – o meglio, un pacifico trasloco –  delle palazzine dell’ex Moi, il villaggio olimpico di via Giordano Bruno. Le forze dell’ordine hanno iniziato il trasferimento di una sessantina di rifugiati che troveranno ospitalità presso i locali della Curia. Le persone presenti negli edifici sono circa un migliaio. Un piano di sgombero graduale è stato concordato tra Città e Intesa SanPaolo che finanzierà parte del progetto sociale.  I primi locali ad essere sgomberati sono quelli delle cantine, un vero e proprio labirinto . Proprio ieri l’arcivescovo Nosiglia si era occupato dei “disperati”. In un messaggio rivolto ai bisognosi in generale, in occasione della Giornata della povertà, aveva sollecitato la comunità ad aiutare davvero i poveri scendendo in strada e non limitandosi a pochi spicciioli di elemosina.

Strade e ponti malmessi? Alla Regione arrivano i nuovi fondi del programma Anas

Sono oltre i 900 milioni  del contratto di programma Anas 2016-2020 siglato con la Regione Piemonte. Con questa somma sarà possibile realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria, come la messa in sicurezza di ponti e strade, ed opere importanti e attese da anni.L’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, giudica gli investimenti aggiuntivi per 600 milioni di euro nel contratto di programma Anas con orizzonte temporale fino al 2022  “un buon risultato, frutto della collaborazione tra istituzioni, che consentirà di sgravare le Province dagli oneri di manutenzione delle strade riclassificate e di realizzare importanti investimenti che altrimenti sarebbe stato difficile ottenere”.

 

Con il bel tempo torna lo smog. Niente pioggia per almeno una settimana

Brevi  piogge in pianura  e nevicate sulle alpi, dopo il lungo periodo di siccità, di inquinamento e di caldo anomalo. Ora, però,  l’alta pressione torna sul nord-ovest per almeno una settimana durante la quale non si vedranno perturbazioni su Torino e sul Piemonte. Arpa segnala che domenica un’area di bassa pressione dal Nord Europa porterà per alcune ore aria più fredda sulla parte orientale, con vento di foehn sulle Alpi, in particolare sui settori nordoccidentali e settentrionali, con nevischio  sulle cime di confine di Pennine e Lepontine. L’anticiclone torna lunedì, con  zero termico  a quota 3.000. A partire da mercoledì o giovedì novembre la Smi (Società Meteorologica Italiana) prevede l’ingresso di aria  umida dal comparto atlantico e mediterraneo, sul bordo dell’alta pressione, con  graduale aumento della nuvolosità. Le minime notturne sono  in aumento, le massime diurne in calo, da 11-14 a 8-11. Il blocco del traffico a Torino verrà deciso in base alla situazione. Lunedì non ci sarà comunque essendo indetto lo sciopero dei mezzi pubblici.

Lunedì 20 nuovo sciopero dei mezzi GTT: ancora una giornata nera per i trasporti a Torino

Nella giornata di lunedì 20 novembre 2017 è previsto uno sciopero della durata di 24 ore dei mezzi Gtt,  indetto da Filt Cgil, Fit Trasporti e Uiltrasporti, al quale hanno aderito anche i sindacati autonomi. E’ previsto  un presidio in piazza Castello dalle 15 alle 18, mentre si svolge il consiglio comunale nella vicina sala della Provincia. I sindacati sostengono che le istituzioni non hanno  dato risposte nonostante una prima protesta di 4 ore e due presidi dei lavoratori Gtt e poiché “la Commissione Trasporti del Senato ha dato via libera a 40 milioni alla Regione  per salvare Gtt” si chiedono quali strade si stanno percorrendo”. “Cara Sindaca, – scrivono in un volantino – il 20 novembre una rappresentanza delle nostre 5.000 famiglie sarà in piazza Castello in attesa che i sindacati vengano convocati”.

 

Il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:

– Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
– sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Maggiori informazioni sul sito di GTT: www.gtt.to.it/…/4413-sciopero-di-24-ore-dei-mezzi-gtt-luned…