Blocco per tutte le auto diesel in città se si verificano tre giorni consecutivi di superamento del limite di 100 microgrammi per metro cubo di ‘polveri sottili’. Inoltre, con le stesse condizioni di inquinamento, si avrà la chiusura della Ztl per tutti i veicoli privati. In caso di 7 giorni consecutivi di sforamento del limite di 50 mcg, scatterà invece lo stop per diesel euro 3 ed Euro 4. Questi i nuovi provvedimenti antismog che verranno approvati da Palazzo Civico e che entreranno in vigore da subito. Il Comune annuncia anche misure permanenti più rigorose a partire da settembre. Previste nuove regole come l’estensione della Ztl e la strutturazione del piano della qualità dell’aria. Saranno inoltre attivati 20 nuovi bus elettrici a partire dalla prossima estate e verranno installate 700 nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
Un’unica anima che abita due corpi: ecco l’amore secondo Aristotele. Solo una delle tante possibili declinazioni del sentimento che, più di ogni altro, può farci perdere la testa, al quale il Circolo dei lettori di Torino dedica il Festival “In nome dell’amore # innamorarsi” seconda edizione.
Dal 14 al 18 febbraio a Palazzo Graneri della Roccia (via Bogino 9) un pool di ospiti – tra parole, immagini, musica e teatro- raccontano l’amore in letteratura, arte, cinema con corollario di percorsi di gusto.
L’amore di ieri e quello di oggi nell’era dei social. Got me lookin’so crazy in love canta Beyoncè vocalizzando la passione amorosa che la scienza spiega come una tempesta chimica che coinvolge 12 aree del cervello scatenando eccitazione, piacere ed emozione. Ma certo è che non tutto è riconducibile solo a questo se si parla del sentimento tra i più travolgenti nei secoli e a tutte le latitudini. Ed allora ecco le varie sfaccettature dell’amore nei 5 giorni del Circolo lettori, con scrittori, filosofi, artisti, poeti, un regista, un critico cinematografico e quattro attori, ma anche workshop con naturopata e coach.
Martedì 14 febbraio alle ore 18 apre le danze il filosofo Armando Massarenti che presenta in anteprima il saggio “Metti l’amore sopra ogni cosa” (Mondadori), da leggere per imparare a far buon uso delle passioni ed evitare di esserne travolti.
-Alle 21 invece un tuffo nei sentimenti di 4 donne di età diverse (e un uomo) con lo scrittore Antonio Pascale che è anche l’ideatore di questo festival subalpino. Un excursus divertente che dipana i classici temi amorosi come gelosia, sincerità, tradimento, bellezza, competizione e narra diverse modalità d’amore.
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Mercoledì 15 febbraio (ore 18) la scrittrice fantasy Licia Troisi, giovane e seguitissima autrice della serie ambientata nel Mondo Emerso e di La ragazza drago, racconta l’amore secondo le eroine fantastiche alla Games of Thrones, tra libri e serie tv.
Sempre nel tardo pomeriggio l’incontro è anche con Simone Regazzoni, autore di “Ti amo. Filosofia come dichiarazione d’amore” (UTET). Un affascinante profilo del sentimento amoroso, che spazia dai grandi maestri (come Platone, Dante ea Lacan) a cinema, musica ed autobiografia.
-Alle 21 è la volta dell’artista, grafico, illustratore e autore dell’immagine guida del festival, Alessandro Baronciani che in dialogo con la scrittrice Nadia Terranova presenta “Come svanire completamente” ovvero una storia d’amore raccontata e racchiusa in una scatola a forma di libro, con all’interno una quarantina di libretti illustrati, ma anche mappe e polaroid. In poche parole un progetto geniale e innovativo.
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Giovedì 16 febbraio (ore 18) il giornalista-scrittore Pietrangelo Buttafuoco nel suo “La notte tu mi fai impazzire” (Skira) dipana la torbida vicenda che vide il pittore paesaggista e tardo manierista Agostino Tassi processato nel 1612, a Roma, per lo stupro della pittrice Artemisia Gentileschi….. quando si dice l’amore più sbagliato.
-A seguire il poeta Franco Arminio legge brani della sua ultima raccolta “Cedi la strada agli alberi” (Chiarelettere) in cui la poesia intreccia passioni intime, desiderio e natura; e lo fa insieme al regista Davide Ferrario.
-Spazio al reading (ore21) con due attori del collettivo Venti Lucenti che esplorano l’evoluzione del mito d’amore e leggono brani di romanzi, poesie ed opere teatrali il cui il tema di fondo è l’impossibilità di amarsi.
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Venerdì 17 febbraio in serata (ore 21) la turbolenta passione tra Sibilla Aleramo e Dino Campana è portata in scena dagli attori Milena Mancini e Vinicio Marchioni, che si rifanno al carteggio infuocato tra i due amanti, in cui passione e follia s’intrecciano e divorano vita.
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Sabato 18 febbraio (ore 10-13) in programma il workshop tenuto dalla naturopata Ilaria Palmas per scoprire sessualità ed affetto secondo la filosofia indiana. Mentre nel pomeriggio la coach di Accademia della Felicità, Danila Saba conduce un seminario esperienziale che dovrebbe aiutare a liberarsi degli amori negativi e fonte di dolore. A seguire (ore 18) l’appuntamento è con l’avvocato divorzista Ester Viola, autrice dell’ironico e divertente “L’amore è eterno finché non risponde” (Einaudi) che fa luce sull’aggrovigliata matassa dei rapporti 2.0, tra internet, twitter, siti hot, chat, aneddoti vari e casi da magistratura. In serata la mano passa alla filosofia, con Umberto Galimberti e la sua lezione sul rapporto tra follia e amore. Alle 22,30 chiude la 5 giorni di amore e dintorni Steve della Casa con un excursus sull’immaginario erotico italiano attraverso film d’autore e non. Corollario della manifestazione: il Barney’s Bar del Circolo offre aperitivi a tema e musica sentimentale live. In il “Menù della Poesia” gli attori Alba Porto, Rocco Rizzo e Camilla Sandri fluttuano tra i tavoli servendo rime e versi indimenticabili di grandi autori, della levatura di Catullo, Pablo Neruda o Jacques Prevert. E per brindare all’amore in tutte le sue manifestazioni non vi resta che assaggiare il drink The Lovers …..e che amore sia.
Laura Goria
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How to- “In nome dell’amore 2 #Innamorarsi”
Dal 14 al 18 febbraio
Circolo dei lettori di Torino
Per ogni informazione: www.circololettori.it
Dopo il successo – con 1600 studenti piemontesi che il 7 febbraio vi hanno partecipato – de “Il Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, iniziativa promossa in occasione prima della Giornata nazionale contro il bullismo a scuola, le istituzioni torinesi e regionali stanno affrontando con impegno le tematiche legate al fenomeno sociale.
Numerose altre iniziative contro bullismo e cyberbullismo si sono svolte in tutto il Piemonte, promosse da forze dell’ordine, enti locali, Regione, Ufficio scolastico regionale, Procura dei minori e molte altre realtà che hanno raccolto l’invito del Distretto 2031 del Rotary International. Fra i progetti, quello portato avanti con l’opuscolo “Bulli e bulle? No grazie”, che ha visto le forze dell’ordine promuovere incontri con gli studenti, polizia postale e carabinieri rispettivamente in 168 e 496 scuole mentre i vigili urbani hanno incontrato 652 classi torinesi.
La Regione Piemonte intende proseguire nel grande lavoro di squadra, realizzato anche grazie alle Consulte regionali, su questo tema. L’importanza del “lavoro comune e dell’alleanza con le famiglie per combattere questo fenomeno” viene sottolineato dall’assessora all’Istruzione, Gianna Pentenero, mentre la collega ai Diritti, Monica Cerutti, parla della necessità di “azioni trasversali” ricordando la recente legge regionale contro le discriminazioni, e l’assessore allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, ritiene che “un ruolo importante può essere giocato anche dallo sport” e ricorda l’avvio di corsi di formazione sul bullismo per la polizia municipale. Inoltre, ha provveduto alla pubblicazione on line della nuova edizione di “Bulli e bulle: no grazie“, con due versioni rivolte una agli studenti e l’altra a insegnanti e genitori.
Azioni di cooperazione nei Paesi d’origine
Mentre il Governo stabilisce che le procedure d’asilo per chi ne fa richiesta debbano essere più celeri, la Giunta regionale annuncia che “a poco più di trenta mesi di distanza dall’insediamento della Giunta regionale del Piemonte presieduta da Sergio Chiamparino la gestione dell’accoglienza profughi in Piemonte e in Italia è gradualmente cambiata” con il lavoro coordinato tra Governo, Regioni, Prefetture, Comuni e operatori/trici del settore “il sistema si sta a piccoli passi trasformando da emergenziale a strutturale”.
La Regione Piemonte in questi anni ha intrapreso un percorso grazie al quale “è stato possibile costruire politiche volte ad affrontare l’accoglienza con un approccio di sistema. Un processo che ha messo al centro gli operatori e le operatrici delle numerose organizzazioni del privato sociale che, oltre al cibo e a un tetto, provvedono ogni giorno alla formazione civico linguistica, alla definizione di un percorso di inserimento socio lavorativo, che possa anche prevedere l’avviamento al lavoro dei migranti”.
«I progetti messi in campo hanno l’obiettivo di rendere strutturale il sistema dell’accoglienza in Piemonte. Con il progetto VE.S.T.A per esempio abbiamo l’ambizione di migliorare i servizi pubblici che si relazionano con la popolazione straniera formando e aggiornando gli operator e le operattrici sulle diverse normative. Il progetto Petrarca, giunto alla sue quinta edizione, si occupa di realizzare un piano regionale per la formazione civico linguistica dei cittadini/e di Paesi Terzi. Non solo dunque accoglienza intesa in senso stretto, ma anche percorsi di inclusione e informazione volta a prevenire possibili discriminazioni anche tramite il progetto “Piemonte contro le discriminazioni”» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.
«Regione Piemonte ha anche firmato un protocollo di collaborazione con i cinque Centri Servizi per il Volontariato piemontesi. L’obiettivo è di approfondire la conoscenza del livello di partecipazione attiva alla vita sociale e civile degli stranieri/e e attivare processi di inclusione attraverso lo svolgimento di attività di volontariato che consentano allo straniero/a di acquisire e svolgere un ruolo attivo e partecipe» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso dicendo – «Dobbiamo anche comprendere le ragioni che spingono i cittadini stranieri a migrare. La Costa d’Avorio per esempio è la seconda nazione in questo periodo dalla quale provengono il maggior numero di migranti. La nostra amministrazione regionale ha attivato un progetto insieme al Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle economie locali sostenendo politiche pubbliche rivolte ai giovani ivoriani e senegalesi».
No al blocco indiscriminato dei veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4, che verrà effettuato solo nel caso i dati del Pm10 oltrepassino i limiti per sette giorni consecutivi. Questo il tema che verrà affrontato dalla giunta di Torino martedì prossimo, per contrastare l’emergenza smog. Sarà anche creato un tavolo tecnico aperto alle associazioni datoriali e a gli esperti dell’Arpa, per definire una serie di misure efficaci dal prossimo autunno. L’assessore al Commercio, Alberto Sacco, ha anticipato le decisioni del Comune alle associazioni dei commercianti e artigiani durante un incontro all’assessorato. Cna ringrazia l’amministrazione e chiede che le misure siano applicate all’intera Città metropolitana e non solo a Torino.
(foto: il Torinese)
Legambiente va dritta al punto: “I dati di inizio 2017 non lasciano spazio ad interpretazioni: siamo di fronte ai peggiori livelli di smog degli ultimi 4 anni. Le famigerate polveri sottili e ultra sottili, PM10 e PM2.5, hanno raggiunto nei capoluoghi piemontesi valori non solo oltre i limiti di legge ma superiori anche di due o tre volte”. Una situazione che riguarda Torino, Asti, Alessandria, Vercelli e Novara, ma anche le tradizionalmente meno critiche Cuneo, Biella e Verbania dove i valori hanno segnato comunque un’inversione di tendenza negativa.
A Torino la centralina Arpa che ha fatto registrare a gennaio le peggiori prestazioni per le PM10 è Grassi, all’incrocio tra via Reiss Romoli e via Veronese, con 26 superamenti giornalieri, consumando così in appena un mese i due terzi del “bonus annuale” di 35 giornate previsto per legge. Allarmanti anche il valore medio di 82 mg/mc e il picco registrato il 9 gennaio di 151 mg/mc, a fronte dei 50 mg/mc di media giornaliera consentiti e dei 20 mg/mc indicati dall’OMS come riferimento per la tutela della salute pubblica. Confrontando questi valori con quelli registrati negli ultimi anni è evidente l’inversione di tendenza: nel 2014 i superamenti erano 23, 10 nel 2015 e 20 nel 2016, il valore medio si attestava invece a 67 mg/mc nel 2014, 57 mg/mc nel 2015 e 69 mg/mc nel 2016. In netta crescita anche le polveri PM2.5 misurate dalla stazione di piazza Rebaudengo che nel giro di 4 anni passano da 30 mg/mc a 70 mg/mc.
Secondo l’associazione ambientalista “L’evidente inversione di tendenza negativa mette in luce come negli anni non siano state adottate politiche strutturali efficaci per combattere l’inquinamento, soprattutto quello causato dal traffico. Quest’anno è stato sufficiente il mese di gennaio a far bruciare a gran parte delle città della nostra regione i due terzi del bonus annuale dei 35 giorni previsto per le PM10, con valori superiori anche di due o tre volte ai limiti di legge, tutto ciò con pesanti conseguenze sulla salute pubblica”, afferma Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. I valori registrati non fanno altro che confermare l’urgenza di importanti politiche antismog su cui Regione e Comuni non possono più prendere tempo. Il blocco generalizzato dei diesel Euro3, già adottato dall’Emilia Romagna, non è più rinviabile e deve essere solo il primo di una serie di provvedimenti che puntino ad una forte riduzione del traffico privato nei centri urbani, che vada oltre le categorie d’omologazione delle auto, e che sappia offrire alternative competitive nel trasporto pubblico e nella mobilità non motorizzata. Una strada segnata, intrapresa da gran parte delle città europee che si sono poste l’obiettivo di liberare le città dalle automobili”.
Prosegue Legambiente: “per limitare l’ingresso nei centri abitati di veicoli inquinanti e per favorire la mobilità dolce e l’uso di veicoli più efficienti e a zero emissioni, per Legambiente è fondamentale istituire zone a pedaggio urbano (sul modello dell’AreaC milanese) e implementare una differente politica tariffaria sulla sosta. I ricavi ottenuti devono essere interamente vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale e di forme sostenibili di mobilità. Bisogna rendere così le auto l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini. Oggi il Piemonte continua ad avere invece il record di auto per numero di abitanti: il tasso di motorizzazione arriva a 62 auto ogni 100 abitanti a Torino o ai 69 di Cuneo e Biella, contro le 25 auto ogni 100 abitanti di Amsterdam e Parigi o le 31 di Londra”. Per l’associazione ambientalista occorre ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici e moltiplicare le zone 30, in cui imporre il limite di velocità massimo di 30 km/h. Centri urbani completamente sicuri e rinnovati, in grado di tornare a respirare anche grazie alla creazione di nuovi spazi verdi e alla piantumazione di nuovi alberi in città, nelle vie del centro e delle periferie, ma anche sugli edifici e sui tetti perché le alberate svolgono un’altra funzione importante: riparano gli edifici dal calore e dal freddo con un risparmio stimato del 10% dell’energia necessaria per regolare la temperatura di un edificio e quindi di emissioni. Tutte misure che per Legambiente devono essere portate avanti dai Comuni e trovare spazio nel nuovo Piano antismog regionale promesso dall’assessore all’Ambiente Valmaggia per la prossima primavera.
(foto: il Toriense)
La fotografia della situazione è stata scattata dal Banco farmaceutico che sabato, a Torino e in altre città, presenta la giornata della raccolta
In Piemonte nel 2016 va peggio che nel resto d’Italia: il 3.4% delle famiglie rinuncia all’acquisto dei farmaci per mancanza di denaro. Analoga la percentuale dei piemontesi che hanno rinunciato alle cure e agli esami, in questo caso di poco inferiore ai dati nazionali. Le famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà spendono, rispetto a chi non ha difficoltà economiche, 33,71 euro in meno per i farmaci, mentre la media italiana è di 31,25 euro in meno. La nostra regione è così tra quelle in cui la distanza tra “poveri” e “ricchi” è più elevata del livello nazionale. La fotografia della situazione è stata scattata dal Banco farmaceutico che sabato, a Torino e in altre città, presenta la giornata della raccolta. Nel 2016 sono state 463 farmacie che hanno aderito, raccogliendo 47.986 farmaci e raggiungendo 45.000 persone in Piemonte, di cui 26.000 nel Torinese.
Dopo quattro anni per i 700 lavoratori delle Presse dello stabilimento Fca di Mirafiori il prossimo 20 febbraio finirà la cassa integrazione straordinaria. Lo rende noto la Fismic, che sottolinea come “Si avvicina sempre di più l’auspicata fine dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in Fca e in particolare nel complesso di Mirafiori che sta tornando al ruolo che gli compete di protagonista dell’innovazione tecnologica e organizzativa del settore manifatturiero italiano”. Ma giunge anche la notizia che la Fiom ha comunicato ai propri iscritti un nuova cassa integrazione ordinaria che interesserà Mirafiori dal 6 marzo al 9 aprile 2017. E ‘ il terzo mese consecutivo in cui viene programmata la cassa integrazione, cosa che non avveniva dal 2014. I sindacati avevano festeggiato per i quattro giorni consecutivi di lavoro dovuti alla crescita delle ordinazioni di Alfa Romeo MiTo , ma ora dicono che la situazione è contraddittoria: ai miglioramenti si alternano situazioni preoccupanti. Sono dunque indispensabili investimenti e la produzione di un nuovo veicolo a Mirafiori. potrebbe essere il Suv full size di Alfa Romeo a partire dal 2018.
(foto: il Torinese)
La vicenda del cosiddetto Suk, il mercato del libero scambio aveva suscitato polemiche da parte dei cittadini e delle forze politiche nel Consiglio della Città Metropolitana. Ora il Comune informa che “nessun trasloco del mercato di libero scambio avverrà prima della stesura del nuovo regolamento, la cui approvazione è prevista entro un mese”.
L’Amministrazione comunale ha stabilito di accelerare le tappe della redazione del nuovo testo che recepirà le osservazioni espresse da tutti gli interlocutori. “L’obiettivo della Città – si legge in una nota di Palazzo Civico – è quello di trovare la formula corretta che permetta di gestire nel migliore dei modi l’attività del mercato. Per questa ragione stiamo lavorando, a tappe forzate, per recepire le proposte scaturite dagli incontri con le cittadine e i cittadini, con le sukoperatrici e gli operatori e dall’analisi svolta dagli uffici comunali”, dichiara Marco Giusta, assessore alle Pari opportunità, sottolineando che “con il nuovo regolamento si intendono assicurare regole chiare e condivise e massima attenzione alla legalità”.
Il trasloco del mercato nei nuovi spazi avverrà dunque a regolamento definitivamente approvato, “per garantire l’immediata organizzazione e l’adeguamento dell’area alle norme che renderanno più agevoli le attività di gestione e controllo”.
Secondo i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro relativi al primo trimestre 2017, per le imprese piemontesi dell’industria e dei servizi si prevedono 44.100 nuovi contratti di lavoro entro il mese di marzo. Di questi 18.040 assunzioni dipendenti, 11.190 contratti di somministrazione e 14.870 contratti di collaborazione a progetto e altre modalità di lavoro dipendente. Le esigenze qualitative elevate e l’esperienza pregressa sono fattori sempre più importanti per l’assunzione. Nella nostra regione è più elevata la percentuale di imprese che desiderano assumere giovani con meno di 30 anni ed è superiore la richiesta di professioni high skilled. Per il 40% e assunzioni si concentrano nei servizi, 1 su 4 nell’industria,e il 16% riguarda imprese commerciali.Circa una su 10 è prevista nel turismo e solo l’8% nell’edilizia, il 54% in imprese di piccole dimensioni (meno di 50 addetti).
(foto: il Torinese)