A Ivrea Luigi Di Maio ha inaugurato il tour per illustrare l’accordo di governo tra pentastellati e Lega. Per il capo politico grillino nel contratto di governo è previsto “il blocco di un’opera che è inutile. Noi andremo a parlare con la Francia e diremo che la Torino-Lione poteva valere trent’anni fa, non più oggi: non serve più”. Secondo Di Maio la battaglia contro la Tav ” è storica e molti anni fa ha dato inizio a tutto questo”.
Tav, Torino fa rima con declino
di IBIS
Il cosiddetto contratto di governo fra M5s e la Lega , pur fra dubbi e cautele, evidenzia ancora una volta la debolezza della rappresentanza politica , e non solo, di Torino e in parte del Piemonte. La vittima illustre del compromesso fra le due forze politiche potrebbe infatti essere il Tav Torino -Lione.
Nell ‘ultima versione si parla di ridiscussione del progetto, ma si sa che cosa vuol dire ridiscutere progetti così complessi, già rivisti e discussi più e più volte: un rinvio chissà a quando, con uno spreco enorme di risorse( cioè soldi nostri) e l’assenza del collegamento veloce merci- passeggeri per un lungo tempo.Io credo che sia invece un’opera importante a livello continentale e per l’area Torinese fondamentale per i flussi di merci e capitali, ma anche in chiave turistica, vista la debolezza dell’aeroporto. Ai torinesi con qualche anno, questa decisione dovrebbe ricordare l’incredibile vicenda della metropolitana: nel 1974 sembrava che finalmente potessero partire i lavori, poi arrivarono le giunte di sinistra con il sindaco Novelli e non se ne fece più nulla. Si disse esattamente come ora: è un’opera inutile, uno spreco, e via a calcolare flussi di traffico per dimostrare che non serviva, agitando le ombre della corruzione , demonizzando le grandi opere ecc. ecc. Si persero così dieci anni .Oggi chi
rinuncerebbe alla metropolitana? Nessuno, ma già i 5 stelle contestano la seconda linea. Tutti sanno che l’alternativa a intasare le strade delle città di traffico inquinante è il trasporto pubblico in sotterranea: è veloce , più veloce di qualsiasi altro mezzo (e non deturpa le città , come purtroppo le linee tranviarie : avete mai alzato gli occhi al groviglio di cavi che incombe su piazza Castello? ). Non si vogliono trasporti veloci e non inquinanti , ma si limita il traffico in superficie e si vuole estendere l’orario della ZTL : faccio sommessamente notare che a Torino la metropolitana non attraversa la ZTL. Lo farebbe la seconda linea.
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Per il TAV Torino- Lione la storia si ripete. Scendono nelle strade i valligiani, si fanno le barricate ( in verità se ne stanno facendo sempre meno ). Disse una volta l’allora commissario straordinario per l’opera Mario Virano, oggi direttore TELT: forse i no Tav non sanno che si parla di una ferrovia non di mettere missili nucleari in Val Susa. Se non c’è la ferrovia continueranno a passare TIR e auto sull’autostrada, ben più inquinanti, ma questo sembra che ai no tav non interessi. Ho detto all’inizio , che questo contratto fra Lega e M5s , dietro il problema del Tav , solleva un altro, forse ancora più grave problema: Torino non conta nulla a livello nazionale. L’irrilevanza della classe politica piemontese perdura pur cambiando maggioranze e governi. Quasi nessuno ha fatto notare che dalla nascita della cosiddetta seconda Repubblica , nel 1994 con il primo governo Berlusconi, sono stati pochissimi i ministri piemontesi e spesso in posizioni poco significative. Se non ricordo male, Costa padre, Comino ,Turco, Fassino , Costa figlio, Nerio Nesi e basta. (escludo dal calcolo il governo Monti fatto da tecnici). Praticamente nessun torinese è fra i leader di partito che contano. Non va meglio all’intera classe dirigente della città: dall’industria al sindacato , dalla Chiesa alla cultura. La stessa sindaca Appendino non è fra i maggiorenti del suo partito. Chi può allora difendere i legittimi interessi
della città? Si potrebbe estendere il discorso a buona parte della Regione. ( Forse l’unica personalità di un certo rilievo è oggi il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, un cuneese da poco trapianto in città). Non sottovaluto le risorse di lavoro e di impresa, in qualche caso ottime, ma mancano le classi dirigenti in grado di operare affinchè Torino esca dal declino che l’ha colpita ormai da diversi anni. Intanto l’asse Milano- Roma colpisce proprio il capoluogo subalpino. Quella che era la più importante area industriale italiana e fra le più importanti del mondo è diventato un punto in alto a sinistra sulla carta geografica d’Italia. Chi guiderà la riscossa?
(foto: il Torinese)
La tratta internazionale della Torino-Lione, lunga 65 km tra Susa-Bussoleno e Saint-Jean-de-Maurienne, è costata ad oggi 1,5 miliardi di euro, dei quali il 50% a carico della Ue, e la quota rimanente divisa a metà tra Italia e Francia. L’ansa fornisce le cifre, comprese quelle dedicate agli studi, alle attività preliminari e allo scavo delle quattro gallerie esplorative: tre sono in Francia, la quarta in Italia, a Chiomonte, costata 173 milioni di euro. E’ stato scavato inoltre il 33% dell’ultima galleria geognostica, collocata tra La Praz e Saint-Martin-la-Porte, oltralpe, destinato a essere un tratto della futura maxi-galleria da 57,5 km.I lavori dovrebbero iniziare nel 2019, e il costo totale è di 8,6 miliardi di euro, il 40% a carico della Ue, il 35% dell’Italia, il 25% della Francia. Se – come fa presupporre il piano del prossimo governo – si dovesse rinunciare all’opera – la “multa” sarebbe di 2 miliardi di euro. Il movimento No Tav sostiene però che non è prevista se lo Stato si giustifica con “gravi motivazioni”. Oggi per la Tav lavorano circa 800 persone.
(foto: il Torinese)
Scioperano i lavoratori Fedex-Tnt
Elevata adesione allo sciopero dei lavoratori dell’americana Fedex Tnt contro il piano di riorganizzazione della multinazionale, che prospetta 315 licenziamenti e 115 trasferimenti con la chiusura di ben 24 filiali su un totale di 34. Sono 250 i lavoratori che hanno partecipato al corteo a Torino, partito da piazza Derna e giunto fino alla sede della Tnt in corso Giulio Cesare. La scritta sugli striscioni: “Dopo due anni di discorsi avete scelto la via più facile: licenziamenti e trasferimenti, ma non molleremo”
Lo stop alla Tav Torino-Lione previsto nella bozza del contratto di governo tra Lega e M5s viene giudicato dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino come una ” inaccettabile penalizzazione per la nostra regione, per Torino e per la logistica del Nord Ovest”. A pagina 34 del contratto di Salvini e Di Maio è previsto l’impegno “a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto”. “Cosa dicono Giovanni Toti e Attilio Fontana? (i presidenti di Liguria e Lombardia – ndr) Noi ci opporremo in ogni modo – dice Chiamparino – bisogna impedire che si torni indietro”.
Le fondazioni bancarie salvano il Regio
Le fondazioni bancarie torinesi, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, aiuteranno la Città di Torino mettendo a disposizione le risorse necessarie per raggiungere l’equilibrio del bilancio consuntivo 2017 del Teatro Regio, che dovrà essere approvato entro il 30 giugno. Il “pieno appoggio” al Regio nel Consiglio di Indirizzo dell’ente teatrale presieduto dalla sindaca Chiara Appendino è stato garantito. Così la nuova Stagione 2018-2019 verrà regolarmente presentata il 18 giugno. Il neo- sovrintendente William Graziosi ha l’obiettivo di chiudere in pareggio.
(foto: il Torinese)
Ordigno bellico riaffiora vicino a Eataly
Una bomba del secondo conflitto mondiale è stata scoperta durante i lavori di scavo nelle vicinanze di Eataly , al Lingotto. L’area, dove è in corso il cantiere per la nuova attività commerciale Green Pea è stata isolata da polizia e artificieri. E’ probabile che si tratti di una bomba sganciata per colpire il Lingotto, che allora ospitava la produzione della Fiat.
(Foto: il Torinese)
Grazie all’inserimento di uno stent in una arteria cerebrale con un intervento miniinvasivo
Per la prima volta al mondo in età pediatrica è stato salvato un bambino di 6 anni colpito da ictus con l’inserimento di uno stent a livello di una arteria cerebrale con un intervento miniinvasivo, presso la Città della Salute di Torino. F., 6 anni, era stato ricoverato presso l’ospedale di Novara a metà aprile per una emiparesi sinistra. La risonanza magnetica aveva documentato una ischemia dell’emisfero cerebrale di destra, causata da una restringimento dei vasi cerebrali per una causa non nota, probabilmente post infettiva. Nei bambini, dopo malattie infettive, può verificarsi, seppur raramente, una reazione infiammatoria diretta verso strutture normali dell’organismo, in questo caso i vasi cerebrali. Il piccolo è stato prontamente trasferito presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, nel reparto di Pediatria (diretto dal dottor Marco Spada), ove è stato sottoposto a terapie specialistiche, che hanno permesso la stabilizzazione clinica. La situazione neurologica ha comunque continuato a destare preoccupazione. Per tale motivo, il piccolo paziente è stato sottoposto ad attento monitoraggio neuroradiologico e dei vasi cerebrali . Tutto questo ha permesso di intercettare precocemente l’aggravamento clinico e di prendere la decisione di intervenire direttamente sui vasi, anche se a nostra conoscenza un intervento in queste condizioni non era mai stato eseguito su un paziente pediatrico. Nei giorni scorsi una équipe mista multispecialistica Molinette – Regina Margherita, composta dal professor Mauro Bergui (direttore della Neuroradiologia universitaria dell’ospedale Molinette) e dalla dottoressa Gabriella Agnoletti (direttore della Cardiologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita), con un intervento miniinvasivo partendo dalla zona inguinale attraverso i vasi sanguigni, ha raggiunto ed ha introdotto nei vasi cerebrali di F. uno stent, piccola protesi metallica, simile a quello utilizzato nelle coronarie, che mantiene aperto il vaso permettendo la normale irrorazione del cervello. L’intervento è tecnicamente riuscito ed ora F. presenta un significativo e costante miglioramento delle sue condizioni. L’ictus nei bambini è una malattia molto rara, ma con conseguenze pesanti. Le cause sono spesso ignote, probabilmente infiammatorie nella maggior parte dei pazienti. Questo caso dimostra che, se la terapia medica non è sufficiente, si può intervenire con successo. Un passo così importante richiede competenze multidisciplinari, una équipe affiatata ed attrezzature idonee. Presso l’ospedale Infantile Regina Margherita, nel contesto del Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche (diretto dalla dr.ssa Franca Fagioli), si stanno raggruppando le diverse competenze in una équipe dedicata alle malattie neurologiche acute del bambino, con le competenze di pediatri, neuropsichiatri, neurochirurghi, ematologi, cardiologi, rianimatori e neuroradiologi.
Lo studio è un diritto: ecco i buoni scuola
Fino al 18 giugno 2018 è possibile presentare domanda per il voucher scuola 2018-19, il ticket virtuale introdotto dalla Regione lo scorso anno e utilizzabile per gli acquisti legati al diritto allo studio, tramite l’applicazione disponibile su www.sistemapiemonte.it/assegnidistudio
Le famiglie degli studenti residenti in Piemonte (o gli studenti stessi se maggiorenni) iscritti per il prossimo anno scolastico alle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statale e paritarie, o ai corsi di formazione professionale in obbligo di istruzione, possono ottenere il voucher 2018/2019 a copertura delle rette scolastiche di iscrizione e frequenza o, in alternativa, delle spese per l’acquisto di libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e trasporti. Per farne richiesta le famiglie o gli studenti devono avere un reddito Isee non superiore a 26.000 euro. Per consentire a chi ancora non ne fosse provvisto di presentare comunque domanda, gli uffici regionali acquisiranno direttamente dalla banca dati Inps l’Isee valido al 30 giugno 2018. Entro quella data, quindi, le famiglie dovranno necessariamente essersi dotate dell’indicatore della situazione economica 2018. Come puntualizza l’assessora regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, la grande novità è l’emissione del bando prima dell’inizio dell’anno scolastico di riferimento. Si permette così alle famiglie di ricevere il voucher nei primi giorni di settembre, ovvero nel periodo in cui si concentrano la maggior parte delle spese scolastiche. Insieme alla nuova modalità del buono elettronico, che consente di acquistare direttamente beni e servizi e pagare in anticipo le rette di iscrizione senza dover aspettare, come avveniva in passato, di ricevere i rimborsi a molti mesi di distanza, rappresenta un’innovazione importante che la Giunta regionale è riuscita, come promesso, a introdurre. Il voucher 2018/2019 è finanziato dalla Giunta regionale con 11 milioni di euro e potrà essere speso fino al 30 giugno 2019 presso la rete degli esercizi commerciali, i Comuni, le istituzioni scolastiche e le agenzie formative convenzionate. Come gli scorsi anni, con lo stesso modulo utilizzato per la richiesta del voucher è possibile richiedere anche il contributo statale per i libri di testo, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, e delle agenzie formative in obbligo di istruzione, con indicatore Isee 2018 non superiore a 10.632,94 euro. Nel mese di luglio sarà approvata la graduatoria relativa al bando per l’anno scolastico 2017-18 (per cui sono arrivate circa 30.000 domande) e immediatamente dopo avverrà l’erogazione del voucher stesso. Per informazioni e assistenza si può telefonare al numero verde gratuito 800-333-444 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.
GG
www.regione.piemonte.it
Embraco, Calenda: “Posti di lavoro salvi”
Buone notizie per il futuro dello stabilimento Embraco di Riva di Chieri. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda annuncia che oggi sono stati presentate ai sindacati le proposte delle due aziende che investiranno nell’ex Embraco: riprenderanno tutti i lavoratori “con gli stessi diritti e le stesse retribuzioni, senza alcun supporto di denaro pubblico”. Calenda aggiunge che le parti si incontreranno venerdì prossimo all’Unione industriale torinese “per capire i dettagli del passaggio”. La conclusione positiva della vertenza e’ stata annunciata al termine della riunione al Mise con sindacati, Regione Piemonte, Embraco e i rappresentanti delle due aziende (un gruppo israeliano e cinese) interessate alla riqualificazione dell’impianto – che vorrebbero produrre robot per la pulizia dei pannelli fotovoltaici e filtri per l’acqua – e l’impresa torinese Astelav, che si occupa di rigenerazione di frigoriferi.