PRIMA PAGINA- Pagina 679

Allarme smog, dall’autunno nuove misure contro l’inquinamento

Il Comune ha programmato per l’autunno  in caso di “primo livello di emergenza” provocato dallo smog il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4, ampliato ai motori Euro 5 se raggiunto  il secondo livello

 

La Procura della Repubblica di Torino ha acquisito le  procedure della Commissione europea contro l’Italia per quanto riguarda gli sforamenti delle polveri sottili Pm 10 nelle regioni del Nord.  I pm Gianfranco Colace e Cristina Bianconi hanno aperto due fascicoli  contro ignoti: il primo dopo un uno esposto presentato da un cittadino preoccupato per la propria salute, il secondo per iniziativa diretta dei   magistrati che hanno commissionato uno studio epidemiologico sulla salute pubblica in relazione al fenomeno delle polveri sottili. L’obiettivo è verificare se le amministrazioni pubbliche  amministratori, dal 2015 fino ad oggi, abbiano fatto il possibile per ridurre l’inquinamento.  Intanto il Comune di Torino ha programmato per l’autunno  in caso di “primo livello di emergenza” provocato dallo smog il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4, ampliato ai motori Euro 5 se raggiunto  il secondo livello. Sarà valida comunque una apertura pomeridiana per i veicoli commerciali. Le  limitazioni applicate ogni giorno ai veicoli diesel Euro 0, 1 e 2 saranno attuate anche nei weekend. 

 

(foto: il Torinese)

 

Alle Molinette più ingressi al pronto soccorso. E’ colpa di Lucifero

Nella giornata di ieri gli ingressi al pronto soccorso delle Molinette sono aumentati del 5%. Nell’ospedale più grande del Piemonte gli accessi sono cresciuti  per patologie collegate all’emergenza caldo. In particolare hanno chiesto di ricorrere all’assistenza medica anziani e persone con problemi di salute pregressi, come malati oncologici o  con problemi cardio-respiratori. Si  prevede che i numeri aumentino nei prossimi giorni con la persistenza del caldo afoso. Le previsioni dell’Arpa-Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale indicano che l’anticiclone nord-africano manterrà il tempo stabile fino a sabato. Domenica un rapido passaggio di una bassa pressione atlantica sul nord-Italia provocherà rovesci e temporali sparsi, con un calo delle temperature massime.

Vaccini, c’è tempo fino al 31 ottobre. Materne e nidi: termine il primo giorno di scuola

Le Asl mandano direttamente la lettera a casa a chi non è in regola

 

I genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido e la scuola per l’infanzia (fascia 0-6 anni) dovranno presentare il primo giorno di scuola il foglio di convocazione dell’Asl per la seduta vaccinale oppure l’autocertificazione che attesta le avvenute vaccinazioni obbligatorie. Invece le famiglie dei ragazzi più grandi, dai 6 ai 16 anni, avranno più tempo: fino al 31 ottobre. Questa la principale innovazione sulla dibattuta “questione vaccini” spiegata dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta nell’aula del Consiglio regionale, in seguito alla richiesta presentata nella scorsa seduta dal consigliere del Movimento 5 Stelle Davide Bono.  Saranno inoltre le Asl ad avvisare le famiglie inviando direttamente a casa la prenotazione della seduta vaccinale per i bambini che non risultano in regola. “In Piemonte abbiamo una buona copertura vaccinale e non è vero che le famiglie siano contrarie. Il meccanismo che abbiamo elaborato ancora prima della conversione in legge del decreto vaccini (il 28 luglio ndr) sta funzionando senza problemi – ha affermato Saitta – continueremo a monitorare i provvedimenti intrapresi attraverso una task force formata dai responsabili dei servizi vaccinali, che si riuniranno ogni 15 giorni per valutare i risultati del lavoro svolto ed affrontare le eventuali difficoltà”. “Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessore – è quello di ridurre i disagi delle famiglie. Oltre all’introduzione delle autocertificazioni per chi è in regola con gli obblighi vaccinali e all’attivazione del numero verde 800.333.444, abbiamo stabilito che, anziché costringere i genitori a recarsi durante il mese di agosto ai servizi vaccinali, siano le stesse Asl ad avvisare le famiglie inviando direttamente la prenotazione per sottoporre i bambini alle vaccinazioni. L’invio delle lettere alle famiglie è già iniziato, con precedenza alla scuola dell’infanzia, quelle che partiranno da ora in poi avranno la data posticipata al 31 ottobre”.

 

IL DIBATTITO A PALAZZO LASCARIS

 

I consiglieri del Movimento 5 Stelle, Davide Bono, Francesca Frediani, Gianpaolo Andrissi, Stefania BatzellaMauro Campo hanno affermato nei loro interventi di non essere contrari all’obbligo vaccinale stabilito dalla recente legge nazionale, ma di essere a favore della “libertà di scelta”. Inoltre i consiglieri si sono detti fortemente proccupati per la “situazione di confusione che si sta creando nelle famiglie, nelle Asl e nelle scuole davanti ad un obbligo vaccinale imposto dall’alto”.

Il consigliere Marco Grimaldi (Sel) ha sostenuto le ragioni dell’assessore, affermando che è necessario attrezzarsi per far fronte ad una campagna vaccinale che prevede 260mila sedute vaccinali e bisogna evitare di seguire le notizie false che diffondono l’allarme tra le famiglie. Anche Gianna Gancia (Lega Nord) ha sostenuto la necessità di avviare campagne di comunicazione per contrastare le fake news sui vaccini. Alfredo Monaco (medico, consigliere di Scelta Civica), si è detto rattristato perchè “si è dovuti arrivare ad imporre per legge un comportamento così importante per tutta la comunità”. 

Il consigliere Roberto Ravello (FdI) ha inaugurato con il tema vaccini il suo primo intervento in Aula consiliare: “Saitta ha seguito un approccio razionale e apprezzabile. Dobbiamo tutelare la comunità, anche se mi preoccupa la reale capacità del nostro servizio sanitario”. Anche Gianluca Vignale (Mns) si è detto d’accordo con l’operato dell’assessore ed ha ricordato che la Regione Piemonte ha anticipato il decreto del Ministro con due progetti di legge depositati in Consiglio regionale.

www.cr.piemonte.it

Lucifero porta il bollino rosso in città. Il Ministero: disagi non solo per bimbi e anziani

E’ ancora caldo  record su tutta Italia, a causa di  Lucifero.  In 17 città – Torino compresa – è indicato il ‘Bollino Rosso’, soglia  che indica condizioni di emergenza per l’ondata di calore che toccherà i 40 gradi, con “possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”, cosi’ sul sito del ministero della Salute. Più e’ lunga l’ondata di calore, più sono pesanti gli effetti negativi attesi sulla salute” Martedi le città colpite dal caldo torrido ‘Livello 3’ sono Bologna, Campobasso, Frosinone, Pescara e Roma. Mercoledì, invece: Torino, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Viterbo.

Parla straniero quasi la metà dei detenuti nelle carceri (sovraffollate) piemontesi

Tra i detenuti in Piemonte gli  stranieri rappresentano una percentuale molto più alta della media nazionale. Sui circa 4.000 detenuti oggi presenti nelle 13 carceri regionali, infatti, circa il 45% sono stranieri mentre la media nazionale è del 34%. Alcuni istituti sono molto al di sopra di questa percentuale: il 66% a Cuneo, il 63% a Biella, il 57% ad Alessandria Don Soria, il 55% a Vercelli e il 52% a Fossano. “Intervenire sulla legge Bossi-Fini è dunque necessario e urgente anche nella vita quotidiana delle comunità carcerarie anche perché è proprio sulle questioni penitenziarie e sulla gestione degli stranieri che si è concentrata l’attenzione critica della Corte europea dei Diritti umani di Strasburgo in riferimento al nostro Paese”, sostiene  il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha aperto, lunedì 31 luglio a Palazzo Lascaris, la conferenza stampa di presentazione del XIII rapporto nazionale dell’Associazione Antigone, sulle condizioni di detenzione nelle carceri con particolare attenzione ai dati che riguardano il Piemonte. All’incontro – organizzato e moderato da Mellano – sono intervenuti il coordinatore e l’osservatrice dell’Associazione Michele Miravalle e Perla Allegri, ricercatori universitari e i garanti dei detenuti del Comune di Alessandria Davide Petrini, professore all’Università del Piemonte Orientale, e della Città di Torino Monica Cristina Gallo. “Il sistema delle carceri piemontesi è saturo e non vi sono posti disponibili per ospitare nuove persone – ha sottolineato Miravalle -. Il sovraffollamento piemontese (intorno al 101%) è leggermente inferiore al dato nazionale che è del 113%. Ma si tratta di numeri in crescita, che potrebbero aggravare la situazione nel prossimi mesi. Tra le maggiori criticità la situazione di Alba, dove sono ospitate 54 persone a fronte di 30 posti regolamentari, in una struttura ancora in parte inagibile e con enormi problemi strutturali”. “A livello regionale colpisce la cronica mancanza di educatori e di operatori che si occupano del reinserimento delle persone detenute – ha aggiunto Allegri -. Nella casa circondariale di Torino ogni educatore deve seguire una media di 108 persone, numeri che pregiudicano il successo di qualsiasi percorso educativo”. I garanti Petrini e Gallo hanno sottolineato la necessità di progetti di educazione, istruzione e formazione professionale e di personale e fondi per sostenerli affinché l’esperienza del carcere possa essere un’occasione di rieducazione e reinserimento sociale. Con la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino hanno partecipato all’evento i consiglieri Gian Paolo AndrissiStefania Batzella e Francesca Frediani, i garanti comunali di Alba e d’Ivrea Sandro Prandi e Armando Michelizza e il direttore del carcere di Torino Domenico Minervini.

www.cr.piemonte.it

Caso Piazza San Carlo, Lo Russo: “Agghiacciante sciatteria politica”

Dalla commissione comunale di indagine sui fatti di piazza San Carlo accaduti in quella drammatica notte del 3 giugno emerge una fotografia “agghiacciante, il peggior esempio di sciatteria politica e amministrativa”, secondo il capogruppo del Pd in Consiglio comunale di Torino, Stefano Lo Russo. L’ex assessore comunale attraverso  mozione firmata anche da Moderati e Direzione Italia chiede all’amministrazione che si provveda a ” una nuova riorganizzazione della macchina municipale degli uffici che si occupano dei grandi eventi”. Alla mozione è allegata la relazione di minoranza alla commissione di indagine, vi si chiede anche di predisporre in via prudenziale nel bilancio di previsione un opportuno stanziamento di risorse “per far fronte alle possibili richieste di risarcimento danni”. E di “provvedere a verificare e ad integrare le condizioni assicurative della Città e degli Enti strumentali”. Tra le richieste anche quella di pubblicizzare le modalità per acquisire gli atti della commissione e di effettuare una ricognizione annuale sugli eventi potenzialmente pericolosi. Intanto i Radicali chiedono a sindaca, presidente consiglio comunale e capigruppo di pubblicare la documentazione della commissione di indagine sul sito del Comune. Manfredi: “quello che è a disposizione di alcuni giornali deve essere a disposizione di tutti i cittadini”.

 

(foto: il Torinese)

Miraggio dei migranti: raggiungere la Francia dal tunnel del Fréjus rischiando la vita

Un passaggio molto pericoloso, di 10 km, con una dozzina di treni che transitano ogni notte, con il rischio di essere risucchiati dai convogli che viaggiano a 100 all’ora

Non solo Ventimiglia: mentre il presidente macron dà uno schiaffo al giorno all’Italia, per i migranti esiste un’altra via per abbandonare  il nostro Paese ed entrare in Francia, il tunnel del Fréjus. Un passaggio molto pericoloso, di 10 km, con una dozzina di treni che passano ogni notte, con il rischio di essere risucchiati dai convogli che viaggiano a 100 all’ora. Una pericolosa e inutile camminata, dato che oltre confine , a Modane, la Gendarmeria francese bloccherà i fuggiaschi. La prefettura e la questura di Torino, competenti per  Bardonecchia, ingresso del traforo, hanno chiesto a Rfi di disporre sensori termici e un impianto acustico nel tratto italiano della galleria, come già è stato fatto in Francia. In queste ore gli alpini della brigata Taurinense iniziano il presidio dell’imbocco del tunnel, mentre le  forze dell’ordine italo-francesi hanno iniziato a controllare  anche i valichi alpini minori:  il Colle della Scala e il Colle della Rho.

Dopo i temporali in arrivo la settimana più calda dell’anno con massime oltre i 40 gradi

E’ in arrivo la nuova ondata di caldo dei prossimi giorni, quando  a Torino e in Piemonte le temperature potrebbero superare i 40 gradi. Ma al momento è allerta gialla per i temporali provocati da un’ onda depressionaria che dai rilievi si sta spostando  sulle pianure. Secondo  l’Arpa – Agenzia regionale per l’Ambiente, i fenomeni isolati possono essere “localmente intensi con forti raffiche di vento” e rischio allagamenti, rotture di rami, alberi e piccoli smottamenti. I temporali dovrebbero esaurirsi già  domenica, ma le condizioni del tempo rimarranno debolmente perturbate. Poi inizierà la settimana più calda dell’anno. A causa dell’anticiclone africano proveniente dal Sahara si aggraverà la situazione della siccità e il rischio incendi.

 

(foto: il Torinese)

Tav, Delrio: “La Francia conferma tutti gli impegni internazionali per la Torino-Lione”

“Soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi

La Ministra francese Elisabeth Borne aveva annunciato una pausa nell’iter della Tav da parte francese. Ieri il ministro dei trasporti Graziano Delrio l’ha incontrata a Roma nella bilaterale Italia – Francia e ha dichiarato “pur nel contesto di una revisione sulle grandi opere da parte del Governo francese, per la Torino Lione i lavori proseguono e sono confermati gli impegni internazionali. Dunque, soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi”.

Piemonte, cresce il numero delle nuove imprese. Ma più lentamente rispetto al 2016

Nel secondo trimestre 2017 il tessuto imprenditoriale piemontese ha manifestato una lieve espansione, sebbene di intensità inferiore rispetto a quella realizzata nello stesso periodo del 2016. Nel trimestre aprile-giugno 2017, infatti, sono state 6.547 le aziende nate in Piemonte, dato più basso rispetto a quello registrato nel corso del II trimestre 2016 (7.470). Al netto delle 4.589 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 1.958 unità (nel II trimestre 2016 il saldo era stato di 2.377 unità), dato che porta a 435.710 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2017 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,45%, lievemente più ridotto rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2016 (+0,54%) e di poco inferiore rispetto a quello rilevato a livello medio nazionale (+0,59%). «Il dato Movimprese relativo al II trimestre dell’anno tratteggia un Piemonte che continua ad aver voglia di scommette sull’impresa, nonostante tutto – ha detto Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte – Certo la strada è ancora lunga e c’è ancora molto da fare, ma la direzione intrapresa è quella giusta. Tutti i settori, infatti, hanno registrato andamenti positivi e tra questi spicca il turismo e il comparto degli ‘altri servizi’ (attività finanziarie e assicurative, trasporto e immagazzinaggio, attività immobiliari, noleggio e agenzie di viaggio): settori strategici, insieme al commercio, per ridare slancio al mercato interno e per attrarre investimenti e turisti». La lieve espansione registrata a livello regionale è stata il frutto dei risultati positivi, seppur deboli, registrati in tutte le province piemontesi. Novara e Torino, con un tasso di crescita rispettivamente pari a +0,63% e +0,55%, hanno realizzato le dinamiche più elevate. Asti (con una crescita del +0,52%), Vercelli e Verbania (entrambe con un tasso pari al +0,49%) hanno evidenziato ritmi espansivi leggermente migliori rispetto alla media regionale; mentre Cuneo (+0,27%) e Alessandria (+0,21%) hanno mostrato una dinamica più lenta.  Il risultato meno brillante appartiene al territorio biellese (+0,05%). Analizzando l’andamento del tessuto imprenditoriale regionale in base ai settori di attività economica emergono risultati incoraggianti. Nel secondo trimestre 2017, infatti, i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock delle imprese registrate in Piemonte appaiono positivi per tutti i principali comparti produttivi. Dopo il turismo, che registra un’espansione del +0,95%, il comparto più vivace risulta ancora una volta quello degli altri servizi, con un tasso di variazione +0,80%, seguito dal commercio (+0,41%). Le costruzioni hanno registrato un tasso di variazione trimestrale dello stock pari a +0,37%, mentre l’agricoltura (+0,26%) e l’industria in senso stretto (+0,09%) hanno vissuto dinamiche più deboli.