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Atp, venti di guerra tra Regione e Comune

La crisi di governo inizia ad avere riflessi locali. La cabina di regia per l’organizzazione delle Atp finals, il torneo mondiale di tennis che sarà ospitato a Torino dal 2021 al 2025 sta creando tensioni tra Regione e Comune. Si lamenta la  Regione Piemonte:  “Nessuno ci ha detto né l’intenzione di formare questo gruppo di lavoro, né che il gruppo fosse già stato formato, con i nomi scelti per i ruoli apicali”. Così gli assessori regionali allo Sport e al Bilancio, Fabrizio Ricca e Andrea Tronzano. Forse il Comune, aggiungono, “non ha più necessità anche dei 7,5 milioni(stanziati dalla Regione, ndr) per organizzare l’evento. Se così fosse potremmo destinare l’ingente somma per numerosi altri progetti”. Replica il comune:  “La cabina di regia riguarda solo i servizi comunali e non si tratta del comitato organizzatore per la cui composizione dovranno partecipare tutte le istituzioni coinvolte”.

(Foto F. Liguori)

 

Crisi di Governo, Appendino: “Preoccupata per il futuro della nostra città”

“Salvini deve assumersi la responsabilità della sua decisione davanti al Paese: ancora una volta ha messo davanti a tutto le intenzioni del suo partito e la ricerca del consenso”.

E’ il commento della sindaca Chiara Appendino, che si dice preoccupata per  il futuro di Torino: “Il governo è stato molto vicino alla città: penso alle Atp di Tennis, al Moi e al Teatro Regio. Le questioni aperte sono tante, come i 150 milioni di euro per l’ area di crisi complessa e mi chiedo come andranno a finire. Sono preoccupata per la città, perché effettivamente questo governo è stato molto vicino a Torino. Penso anche al fondo Salva Roma, che aveva ricadute su Torino e ai finanziamenti per la Metro 2”.

“Non sputare in terra”. E lui gli rompe una gamba con una spranga di ferro

Scena da far West  in strada a Torino nelle vicinanze dell’ex Moi.

L’aggressore, che ha colpito un uomo con una spranga di ferro, è un migrante irregolare gambiano che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Mirafiori. Senza fissa dimora, abitava nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico prima del recente sgombero. La vittima è un italiano 49enne che ha riportato una frattura a una gamba.Il  gambiano era stato rimproverato per avere sputato per strada Da qui il  litigio a seguito del quale l’uomo ha afferrato una spranga e ha colpito il passante.

Sicurezza sui treni e nelle stazioni: caccia a vandali e delinquenti

Regione Piemonte, Anci Piemonte, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della polizia di Stato, Ferrovie dello Stato hanno firmato il 6 agosto a Torino un protocollo per la sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni che vuole porsi come la risposta delle istituzioni dopo le diverse aggressioni fisiche e verbali subite negli ultimi tempi da viaggiatori e personale ferroviario, alle quali vanno aggiunti gli atti vandalici perpetrati a danno delle carrozze.

Il progetto, coordinato dalla Prefettura di Torino, prevede entro il 2020 la copertura con telecamere delle principali stazioni e a bordo dei treni, l’installazione di tornelli, un’applicazione con cui il personale ferroviario può contattare le forze dell’ordine.

Tra i firmatari del documento il presidente della Regione, Alberto Cirio, secondo il quale “rendere sicuri luoghi frequentati ogni giorno da migliaia di persone è una priorità. Anch’io uso il treno per venire dalla città dove vivo, Alba, a Torino. Ed è fondamentale che i treni siano puntuali, puliti ma soprattutto sicuri”.

Cirio ha anche dichiarato che si impegnerà per inserire nei bandi regionali “elementi premianti per i Comuni che investono nella riqualificazione delle aree urbane vicine alle stazioni”, che “si lavorerà con le scuole per diffondere la cultura della legalità”, e che “la repressione è importante, ma prima di tutto dobbiamo prevenire e insegnare ai nostri figli il rispetto del bene pubblico, che spesso non è automatico”.

Carne “colorata” per renderla più bella: sequestro dei Nas per 700 mila euro

I carabinieri del Nas di Torino hanno eseguito diversi controlli nell’ambito della filiera agroalimentari, in particolare della produzione, conservazione e vendita delle carni piemontesi.

Sono state ispezionate 10 macellerie costatando, a seguito di campionamento, che il 50% aveva trattato indebitamente le carni poste in vendita con bisolfito di sodio per mantenere fittiziamente un aspetto fresco ed attraente per la clientela.

Sono stati eseguiti ulteriori controlli con il supporto dell’Asl Città di Torino e dell’Istituto zooprofilattico statale-Izs nei confronti di circa 60 macellerie nella Città Metropolitana di Torino, i cui esiti permettevano di accertare che 16 di loro, pari al 30% del totale avevano effettivamente trattato le carni con questa sostanza

Nel complesso sono stati sequestrati 568 chilogrammi di carne e tre macellerie per un valore complessivo di circa 700mila euro.

Quattro persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino per il reato di vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.

M.Iar.

 

 

Più corse e meno fermate per i mezzi pubblici

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Rivoluzione in arrivo per tram e bus

L’assessora Maria La Pietra ha introdotto la riunione della Commissione Trasporti, presieduta da Roberto Malanca, nel corso della quale sono state illustrate, dall’Amministratore Delegato di GTT, Giovanni Foti le novità che saranno introdotte, a partire dal mese di settembre, sulle sette linee tramviarie torinesi (3, 4, 9, 10, 13, 15, 16).

“Torino ha la rete tranviaria più estesa d’Italia e sarà una rete di forza nella revisione del trasporto pubblico in Città”.

L’obiettivo, ha spiegato Foti, è quello di aumentare la velocità commerciale attraverso il progetto del miglioramento della priorità semaforica, delle corsie riservate e dell’ottimizzazione delle fermate.

Attualmente, la priorità semaforica riguarda il 60,6% degli incroci. Il progetto prevede di raggiungere il 67,2%.  L’81% delle linee tranviarie avviene su corsie riservate ma si punta a raggiungere il 90%.

Funzionale al progetto di revisione della rete sarà infine l’ottimizzazione delle fermate. Saranno 41 le fermate “sospese”, per un totale di minor fermate pari al 9% (corrispondenti all’1% dell’intera rete).

Tra i criteri individuati per il mantenimento delle fermate sulla rete, la distanza media di 350 metri, sullo standard delle città europee), la presenza di poli attrattori o di interscambio nelle vicinanze, la presenza di residenze a distanza considerevole dalla fermata, numero di validazioni giornaliere.

L’assessora Lapietra, annunciando l’arrivo di 30 nuovi tram (per altri 40 è in corso una gara), ha sottolineato come il progetto, consentendo un aumento della velocità dei mezzi, consentirà frequenze ad intervalli pari a 5 minuti. A parità di risorse, ha evidenziato, l’aumento potenziale della produzione km offerta sarà pari a 190.000 km/anno. L’aumento potenziale dei posti km/anno offerti sarà pari 30.740.000, dati, ha rimarcato l’assessora, equivalenti ad un aumento di 4 motrici tranviarie impiegate in ora di punta e 8 agenti di guida nel giorno tipo feriale scolastico.

Nel corso del dibattito, sono state espresse critiche dai consiglieri di opposizione Claudio Lubatti, Stefano Lo Russo (PD) ed Eleonora Artesio (Torino in Comune), in modo particolare sul progetto di ottimizzazione delle fermate. I consiglieri di maggioranza, attraverso le parole dei consiglieri Damiano Carretto e Antonio Fornari (M5S) hanno replicato sostenendo come il progetto illustrato rappresenti un piano strutturato per il miglioramento del trasporto pubblico. Da parte di Marco Chessa (M5S), l’invito a considerare le frequenze dei passaggi dei tram anche in concomitanza con l’inizio e fine turno di alcuni lavoratori.

 

(foto Mihai Bursuc)

Ex Moi missione compiuta. Finita la messa in sicurezza, palazzine murate

E’ terminata la messa in sicurezza all’ex Moi di Torino, per tutte le palazzine del villaggio olimpico che sono state liberate nei giorni scorsi dagli ultimi migranti che da anni lo occupavano.
Nelle scorse ore sono stati murati gli accessi agli edifici e presto verrà  anche installata una recinzione. Le operazioni preludono all’avvio del cantiere di riqualificazione della zona, annunciato nell’autunno scorso dalle istituzioni torinesi.

Si torna a parlare di accordo tra Fca e Renault

Nissan e Renault intendono discutere un accordo per rinegoziare la loro alleanza globale, riaprendo forse la strada alla fusione con Fiat Chrysler. Lo scrive il quotidiano finanziario Wall Street Journal, riferendosi  ad un carteggio email di cui ha preso visione. Nissan, secondo il Wsj, vorrebbe che Renault riducesse la sua quota del 43,4% nella società giapponese. Se le due compagnie convenissero che Renault venda azioni in Nissan servirebbe comunque il via libera dello Stato francese, che si è opposto  a cambiare la struttura senza rafforzare anche l’alleanza tra le due case.

Muore a 20 anni investito dal treno

Un ragazzo di 20 anni, di origini nordafricane è morto ieri sul binario 5 della stazione Stura. Il giovane camminava lungo i binari e stava ascoltando musica: le cuffie te gli hanno impedito di sentire l’arrivo del convoglio. La Polfer ha rilevato che la vittima è stata urtata dal treno regionale Torino-Ivrea in arrivo  da Porta Nuova alle 18.45.

Scontri del primo Maggio, anarchici e No Tav denunciati

Nei giorni scorsi, a seguito di approfondite ed articolate indagini della DIGOS della Questura di Torino, sono stati denunciati, a diverso titolo, 46 militanti di “Askatasuna”, dell’ex posto occupato “Asilo” e del movimento No-Tav, per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata e possesso di strumenti atti all’offesa perpetrati in occasione della manifestazione svoltasi a Torino il 1° maggio 2019.

 

Tra gli indagati figurano i principali leder di “Askatasuna” – che hanno anche coordinato materialmente le azioni criminose – e due esponenti del predetto centro sociale nei cui confronti è ancora pendente il procedimento relativo alla richiesta di applicazione della sorveglianza speciale in virtù della loro particolare pericolosità sociale connessa a pregresse azioni criminose ed alle capacità militari acquisite durante il loro impegno nel territorio siriano nelle fila delle milizie dello YPG.

 

I fatti risalgono, come detto, allo scorso primo maggio, allorquando, in occasione del tradizionale corteo dei lavoratori, diversi militanti d’area, posizionatisi in testa allo spezzone sociale composto da circa 2000 persone riconducibili anche al movimento No-Tav ed all’area anarchica torinese, si resero responsabili di ripetute azioni violente a causa dei quali furono necessari diversi e calibrati interventi dei contingenti delle forze dell’ordine e del personale della Digos al fine di impedire la realizzazione di una precisa strategia volta a sovrastare le altre componenti politico-istituzionali intente a sfilare per il centro cittadino e pian piano “conquistare” la testa del corteo con il precipuo obiettivo di dare, tra l’altro, una connotazione prettamente “NoTav” alla tradizionale manifestazione dei lavoratori.