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ATP tennis? Non tutto è perduto, istituzioni in campo

Non tutto è perduto per ospitare a Torino le Atp Finals di tennis. L’Associazione ha infatti concesso dieci giorni al governo italiano per fornire le garanzie economiche necessarie a portare per cinque anni, dal 2021 al 2025, l’evento sportivo internazionale nel capoluogo piemontese. Dice la sindaca Chiara Appendino: “Spero ci sia un impegno corale per trovare una soluzione che rispetti i tempi. Se il Governo opererà su questa linea allora tornerà concreta la possibilità di dare questa opportunità a Torino, al Piemonte e all’Italia intera”. La Presidenza del Consiglio starebbe approntando un apposito decreto per garantire le risorse necessarie, richieste dagli organizzatori. Si tratta di uno dei cinque tornei internazionali di tennis più importanti a livello mondiale, con  250 mila spettatori e un seguito di 95 milioni di persone in oltre 180 Paesi, un autentico volano per il tennis italiano e per tutto il sistema dell’economia del territorio. A dicembre Torino era entrata nella short list delle cinque città In lizza per  l’assegnazione a marzo:  Londra, la sede attuale, Manchester, Tokyo e Singapore.

Tav, Giachino a Roma con la sua analisi costi-benefici

Forte di  111 mila firme su Change.org Mino Giachino, promotore della petizione online a sostegno della Torino-Lione dà appuntamento ai sostenitori dell’opera in piazza Montecitorio, giovedì  prossimo 21 febbraio, per presentare una  sua analisi costi benefici sulla Tav. “Toninelli testardamente ha presentato un’ analisi costi e benefici scritta da professori No Tav – afferma l’ex sottosegretario berlusconiano – e la battaglia ora  si sposta a Roma, per far capire al ministro che se va in Parlamento con la sua decisione di dire No alla TAV verrà bocciato”.

Chiamparino: “Grazie alla Ue dimezzati i costi per la tav”

L’Unione europea conferma la disponibilità a finanziare al 50 per cento sia il tunnel di base della Torino-Lione, sia le tratte nazionali di avvicinamento. E’ quanto comunica il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, secondo il quale si dimezzerebbe per l’Italia il costo relativo alla tratta nazionale, passando da 1,7 miliardi a “soli” 850 milioni, abbassando di un altro  10% il costo del tunnel di base. Per questa ragione  per  il governatore piemontese e’ un motivo in più  perché la società  Telt  “dia il via libera ai  bandi per 2,3 miliardi per continuare i lavori in corso”  e il governo “si assuma la responsabilità politica di dare il via libera alla Torino-Lione”.

Avvisaglie di primavera ma c’è il rischio valanghe

Avvisaglie di primavera in Piemonte, con massime tra venerdì e sabato di quasi  20 gradi in pianura e collina. In montagna lo zero termico è a quota 3.000.  Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  informa che l condizioni sono favorevoli all’aumento del rischio di valanghe di neve bagnata. Venerdì a  Saliceto (Cuneo)  si è registrata una massima di 18.8 gradi, a Verolengo (Torino) 17.9, a Front Canavese 17. A Torino città il termometro è salito a 16.3. Il bel tempo con temperature al di sopra della norma dovrebbe durare almeno fino all’inizio di marzo, secondo le previsioni.

Avvisaglie di primavera ma c'è il rischio valanghe

Avvisaglie di primavera in Piemonte, con massime tra venerdì e sabato di quasi  20 gradi in pianura e collina. In montagna lo zero termico è a quota 3.000.  Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  informa che l condizioni sono favorevoli all’aumento del rischio di valanghe di neve bagnata. Venerdì a  Saliceto (Cuneo)  si è registrata una massima di 18.8 gradi, a Verolengo (Torino) 17.9, a Front Canavese 17. A Torino città il termometro è salito a 16.3. Il bel tempo con temperature al di sopra della norma dovrebbe durare almeno fino all’inizio di marzo, secondo le previsioni.

Il traffico di clandestini era gestito dall'ex Moi di Torino

L’operazione Mogadiscio, così è stata battezzata dalla polizia  che dopo tre anni di indagini ha smantellato un vero e proprio ‘tour operator’ del clandestino, con base all’ex Moi di Torino, che smistava  decine di stranieri in Europa dietro ingenti somme di denaro. Gli indagati sono somali in particolare, in tutto 25, 11 gli arrestati, 5 i ricercati. L’azione di polizia è stata condotta dalla Questura di Torino con i colleghi di Firenze e Gorizia e con il supporto di Europol e Eurojus. Prese il via tre anni fa, quando la polizia francese scoprì un passeur partito  dalle palazzine di via Giordano Bruno. Il traffico di clandestini, dal loro arrivo nel sud Italia agli spostamenti nel Nord Europa, era gestito utilizzando come centrale operativa  il villaggio olimpico occupato dal 2015 da profughi e famiglie di migranti. Commenta il ministro dell’Interno Salvini: “La centrale operativa era un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.
 
 
 

Il traffico di clandestini era gestito dall’ex Moi di Torino

L’operazione Mogadiscio, così è stata battezzata dalla polizia  che dopo tre anni di indagini ha smantellato un vero e proprio ‘tour operator’ del clandestino, con base all’ex Moi di Torino, che smistava  decine di stranieri in Europa dietro ingenti somme di denaro. Gli indagati sono somali in particolare, in tutto 25, 11 gli arrestati, 5 i ricercati. L’azione di polizia è stata condotta dalla Questura di Torino con i colleghi di Firenze e Gorizia e con il supporto di Europol e Eurojus. Prese il via tre anni fa, quando la polizia francese scoprì un passeur partito  dalle palazzine di via Giordano Bruno. Il traffico di clandestini, dal loro arrivo nel sud Italia agli spostamenti nel Nord Europa, era gestito utilizzando come centrale operativa  il villaggio olimpico occupato dal 2015 da profughi e famiglie di migranti. Commenta il ministro dell’Interno Salvini: “La centrale operativa era un’area che, dopo anni di incertezze, abbiamo iniziato a sgomberare: la libereremo completamente nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine, dalle parole ai fatti!”.

 

 

 

Il regalo della Regione: via il ticket sui farmaci

Dal 1° marzo 2019 tutti i piemontesi non dovranno più pagare il ticket sui farmaci: la Giunta regionale ha deciso nel corso della riunione del 15 febbraio di cancellare la quota fissa di compartecipazione farmaceutica a carico dei cittadini non esenti, attualmente 1.100.000, che prevede un costo di 1 o 2 euro per ogni confezione di medicinale. Dopo l’approvazione del provvedimento il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, non hanno mancato di commentare con soddisfazione che “il Piemonte diventa una delle prime Regioni italiane ad aver completamente abolito il ticket sui farmaci (oggi in Italia non lo si paga solo in Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna, ndr). Cancelliamo una tassa sulla salute: un vantaggio per i cittadini che non devono più sostenere un costo, ma anche una riduzione della burocrazia per gli stessi cittadini e per la pubblica amministrazione”. “Siamo nelle condizioni di effettuare questa operazione – ha puntualizzato Saitta – grazie ai risparmi consistenti ottenuti in questi cinque anni sulla farmaceutica, anche attraverso l’apertura al mercato delle gare di acquisto e l’introduzione della concorrenza, che ci hanno permesso di reinvestire risorse nel sistema sanitario regionale e nella cura dei pazienti”. L’assessore ha poi ricordato che “il ticket era stato pensato con l’obiettivo di controllare e calmierare la spesa farmaceutica. I dati degli ultimi anni dicono invece che non esiste alcuna correlazione fra le due cose: la spesa nelle singole Regioni è variata in modo indipendente dall’applicazione dei ticket.. Nei fatti era diventato soltanto una tassa”. Nel 2018, in virtù anche di una migliore gestione, la Regione Piemonte ha ridotto di 27,7 milioni di euro la spesa sulla farmaceutica convenzionata rispetto all’anno precedente. L’incidenza di questa spesa è stata pari al 6,56% del Fondo sanitario regionale, a fronte di una soglia massima fissata a livello ministeriale al 7,96%: un minor costo di circa 116 milioni rispetto al tetto di spesa programmato. Nel corso degli anni la Regione aveva già introdotto una serie di esenzioni in base al reddito e alle patologie, oltre ad aver eliminato la quota di compartecipazione sui farmaci non coperti da brevetto.

Tav, l’Europa chiede all’Italia di rispettare gli accordi

Il portavoce della commissaria ai trasporti dell’UE Violeta Bulc dopo l’incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull’analisi costi-benefici della Tav dice di non avere  commenti sul contenuto dell’analisi ma che “la Commissione è stata chiara con le autorità italiane: sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l’Italia voglia rispettare l’accordo di finanziamento”. Per la Commissione Ue la Torino – Lione è  ” un progetto importante per l’Italia, la Francia e l’Ue, un progetto transeuropeo necessario per unire le regioni. E’ un progetto di solidarietà e unione che  aumenta i mezzi di trasporto sostenibili”.

Tav, l'Europa chiede all'Italia di rispettare gli accordi

Il portavoce della commissaria ai trasporti dell’UE Violeta Bulc dopo l’incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull’analisi costi-benefici della Tav dice di non avere  commenti sul contenuto dell’analisi ma che “la Commissione è stata chiara con le autorità italiane: sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l’Italia voglia rispettare l’accordo di finanziamento”. Per la Commissione Ue la Torino – Lione è  ” un progetto importante per l’Italia, la Francia e l’Ue, un progetto transeuropeo necessario per unire le regioni. E’ un progetto di solidarietà e unione che  aumenta i mezzi di trasporto sostenibili”.