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Asti-Torino aeroporto in treno, il nuovo servizio diretto sarà attivo dal 15 dicembre

Il cambio orario invernale di Trenitalia porta con sé un’attesa e gradita novità: da domenica 15 dicembre il nuovo servizio ferroviario diretto Asti-Torino Aeroporto di Caselle sarà finalmente operativo. Questo importante traguardo è frutto del lavoro costante e della visione strategica della Regione Piemonte insieme all’Agenzia della Mobilità Piemontese, che hanno investito con determinazione nel potenziamento del sistema ferroviario regionale, collaborando in modo sinergico con Rfi, Trenitalia e altri attori coinvolti.

L’attivazione del collegamento diretto sulla linea SFM-6 rappresenta un passo fondamentale per migliorare la mobilità di cittadini e viaggiatori, offrendo un servizio innovativo e potenziato per tutto il territorio. Con l’integrazione del capolinea di Torino Aeroporto di Caselle sulla tratta, i passeggeri potranno beneficiare di una frequenza di 3 treni all’ora, garantendo collegamenti più efficienti non solo per l’area nord di Torino, ma anche per le città di Venaria, Borgaro, Caselle e per l’intero bacino aeroportuale.

«Per il Sud Piemonte e il bacino di Asti, poter raggiungere direttamente l’aeroporto di Torino Caselle in treno senza dover utilizzare l’auto rappresenta un enorme vantaggio, sia in termini di comodità per i cittadini sia per i turisti che desiderano scoprire il nostro straordinario patrimonio Unesco. Questa iniziativa non solo faciliterà gli spostamenti, ma stimolerà anche il turismo verso Asti, rendendo il viaggio più conveniente grazie all’assenza di tariffe aggiuntive: il collegamento infatti sarà accessibile con il normale biglietto ferroviario, garantendo così un risparmio economico per tutti», dichiara l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.

Questa attivazione si inserisce in un percorso più ampio di sviluppo della rete ferroviaria regionale: dopo il treno da Alba e Fossano e oltre all’introduzione della terza corsa sulla linea Asti-Caselle, nel 2027 il passante porta Susa-Porta Nuova consentirà di implementare la frequenza con la traccia Bardonecchia-Aeroporto; la cadenza dei collegamenti tra Torino e l’aeroporto raggiungerà quindi quattro treni all’ora, offrendo un servizio ancora più capillare e moderno per i cittadini e i viaggiatori.

Negli ultimi mesi, Rfi ha condotto una serie di interventi strategici per consentire l’attivazione del nuovo collegamento ferroviario Asti-Torino Aeroporto Caselle.

Tra i lavori principali, è stato incrementato il sistema di alimentazione elettrica con il nuovo posizionamento della cabina elettrica, un intervento essenziale per il completamento dell’infrastruttura, attualmente in fase di ultimazione per il quale Enel Distribuzione si è prodigata, comprendendola priorità di quest’opera. Contestualmente, si è provveduto al rinnovo dell’armamento ferroviario e al ripristino dei marciapiedi nella stazione di Torino Aeroporto Caselle, migliorandone sicurezza e accessibilità per i viaggiatori. Inoltre, sono stati effettuati correttivi tecnici e interventi infrastrutturali sulla tratta Rebaudengo-Venaria, nell’ambito di un piano più ampio di modernizzazione del nodo ferroviario torinese.

«Questo collegamento – prosegue l’assessore Gabusi –  rappresenta un grande passo avanti per il nostro territorio. Si tratta di un risultato che premia il lavoro instancabile della Regione, che ha creduto nel valore strategico del trasporto ferroviario per lo sviluppo e la sostenibilità».

Per il presidente dell’Agenzia per la mobilità Cristina Bargero, «anche il sud-est del Piemonte avrà finalmente un collegamento diretto con Caselle. Tutto ciò a conferma delle scelte intraprese dalla Regione con il supporto dell’Agenzia di potenziare il trasporto ferroviario e di avere maggiore attenzione per tutti i territori».

Ogni ora un treno partirà da Asti e farà fermate intermedie tra cui San Damiano, Baldichieri-Tigliole, Villafranca-Cantarana, San Paolo Solbrito e Villanova, Pessione, Cambiano-Santena, Trofarello, Moncalieri, Lingotto, Porta Susa, Rebaudengo, Venaria, Borgaro, Caselle, per raggiungere, infine, l’aeroporto. Il viaggio durerà 1 ora e mezza e avrà un costo per l’intera tratta di 7,70 euro.

Nei prossimi giorni saranno resi noti gli orari ufficiali del nuovo servizio. La Regione Piemonte continuerà a monitorare con attenzione la piena operatività di questa linea, impegnandosi a garantire ulteriori miglioramenti per rispondere sempre meglio alle esigenze del territorio.

Ingegneri e architetti cercansi: torna al Politecnico di Torino la Job Fair dedicata all’incontro con le pmi innovative

Job Fair PMI@PoliTO 2024

Incontrare le piccole medie imprese innovative per un futuro nel mondo del lavoro

 

Dal 26 al 28 novembre 2024

Politecnico di Torino – Cittadella Politecnica

ingresso da Corso Castelfidardo 39, Torino

 

La lista delle imprese partecipanti e tutte le informazioni sono disponibili a questo link

 

Dal 26 al 28 novembre 2024 torna al Politecnico di Torino la Job Fair PMI@PoliTO, la fiera del lavoro dedicata all’incontro con le piccole e medie imprese innovative in cerca di Ingegneri, Architetti, Designer e Pianificatori.

L’evento, ormai giunto alla quinta edizione, quest’anno si amplia e si svolgerà nel corso di tre giornate presso la Cittadella Politecnica, nel campus della sede centrale di Ateneo, con accesso da Corso Castelfidardo 39, dalle ore 10:00 alle 17:00.

Un’occasione da non perdere per studenti, laureati/e e PhD del Politecnico di Torino, per scoprire le opportunità per la propria carriera incontrando direttamente i referenti aziendali di 100 Piccole e Medie Imprese, appartenenti a molteplici settori.

Per ulteriori info e accrediti: relazioni.media@polito.it

“Giornata degli alberi”, Piemonte sul podio dell’Atlante delle foreste con 300 mila nuove piante

Il Piemonte celebra la “Giornata nazionale degli alberi” del 21 novembre tagliando un nuovo traguardo che ne rafforza il ruolo tra le Regioni leader nel patrimonio verde: è sul podio dell’Atlante delle foreste messo a punto da Sole 24Ore, Legambiente e Compagnia delle foreste.

A consentire di raggiungere questo risultato la messa a dimora tra la primavera 2023 e i primi mesi di quest’anno di quasi 300.000 alberi (286.102 per l’esattezza), finendo dietro Trentino-Alto Adige (652.725) e Basilicata (327.649). Nuovi boschi che garantiranno un valore sistemico annuo di quasi due milioni di euro.

«Al di là del valore economico – sottolinea l’assessore alle Foreste, Parchi e Aree protette Marco Gallo – è fondamentale sottolineare l’impatto positivo che le nuove piante hanno sull’ambiente: migliorano la qualità dell’area, mitigano gli eventi estremi e prevengono il dissesto idrogeologico. In altre parole, rappresentano un alleato importante al tempo dei cambiamenti climatici».

Alberi monumentali: +80

Il Piemonte sta puntando a valorizzare anche un altro elemento del suo patrimonio verde: gli alberi monumentali.

Vent’anni fa, con la prima legge regionale, erano 40. Oggi sono più di 300 (qui l’elenco) e, probabilmente, nel giro di qualche mese si avvicineranno a quota 400 per l’istruttoria in corso per 80 nuovi esemplari, frutto di pre-selezione sulle 150 segnalazioni arrivate tra la fine del 2022 e l’inizio del 2024.

Ogni piemontese può segnalare alberi di eccezionali età o dimensioni compilando l‘apposita scheda pubblicata sul sito della Regione e da inoltrare al Comune di competenza, al Settore Foreste della Regione e all’Ipla. L’ultima parola, invece, spetta a un gruppo di lavoro che vede insieme rappresentanti di Regione, Ipla, Università di Torino, Carabinieri forestali e Soprintendenze. Tocca a loro decidere se una pianta abbia o no i requisiti per definirsi albero monumentale. I sopralluoghi di verifica vengono compiuti nel periodo vegetativo delle piante, tra maggio e ottobre. Un iter che richiede mesi, ma indispensabile per tutelare e valorizzare un patrimonio nel patrimonio.

Come rileva l’assessore Gallo «il Piemonte ha circa un miliardo di alberi, ma questi rappresentano l’eccellenza per età, dimensioni, rarità botanica, architettura vegetale, pregio storico-culturale, forma e portamento. E rappresentano un decimo dell’intero patrimonio di alberi monumentali che ha l’Italia, a conferma del valore dei nostri boschi e delle nostre foreste. Considerato il crescente interesse che registriamo abbiamo deciso di diffondere su più piattaforme il censimento degli alberi monumentali del Piemonte. Il prossimo passo sarà il portale Piemonte outdoor, perché l’andare a caccia di piante rare e antiche sta diventando un’attività sempre più gettonata tra chi ama spendere il proprio tempo libero in mezzo alla natura».

Di pari passo prosegue l’operazione di “denominazione” degli alberi monumentali. Sono già stati realizzati e installati i pannelli descrittivi per 250 esemplari censiti negli anni precedenti e si sta lavorando per preparare la carta di identità anche agli ultimi arrivati.

Attualmente  l’elenco degli Alberi monumentali d’Italia ne comprende 315 piemontesidistribuiti in circa 190 Comuni. Il numero più consistente lo registra la provincia di Torino (71), seguita da Cuneo (34), Alessandria (23) e Verbano Cusio Ossola (22).  A testimoniare la diversità ambientale del Piemonte, le piante censite appartengono a ben 88 specie: 45 autoctone, 37 esotiche, 6 non autoctone ma parte della flora italiana (cipresso, corbezzolo, pino domestico, pino nero, sughera e tamerice). Tra le specie esotiche, presenti soprattutto nelle aree urbane, la più rappresentata è il platano, con 24 elementi, poi l’ippocastano e il cedro dell’Atlante con 12; tra le autoctone prevalgono il larice (16), il castagno e la farnia (15), il faggio (14), il Frassino (10), la Roverella e il Salice bianco (9), il Pino cembro (7).

Cinque gli alberi la cui circonferenza supera i 10 metri: due cedri dell’Atlante (entrambi nel Torinese: il primo a Montalenghe con 1300 centimetri, l’altro a Perosa Canavese con 1100 cm), un castagno (a Bioglio, nel Biellese, 1150 centimetri), un salice bianco nell’Alessandrino (a Mornese, 1020 cm) e due platani (a Racconigi, nel Cuneese, quasi 11 metri, l’altro a Santena, 9,70 metri).

Non mancano i gruppi di alberi: i platani del viale di Cherasco e del Parco Cavour a Santena, i larici dell’Alpe Veglia (Varzo) e del Parco delle Alpi Marittime (Valdieri), i cembri di Usseaux, i tre Abeti di Douglas del Lago di Meugliano (oggi Comune di Valchiusa), con il record di altezza (56 metri per il soggetto più alto) per il Piemonte. Tra i Comuni il primato spetta a Torino con 13 esemplari. Seguono Stresa (7), Acqui Terme, Racconigi e San Secondo di Pinerolo (5).

Arriva la neve a Torino? Spargisale in azione

Nell’eventualità di una precipitazione nevosa che, stando alle previsioni, potrebbe interessare la città di Torino dal primo pomeriggio di  giovedì 21 novembre, la macchina organizzativa del “piano neve” del Comune si è messa in moto.

Sulla base delle previsioni meteo la Cabina di Regia Neve (CRN) – composta da Amiat, Gtt, Polizia Municipale, Protezione Civile e dagli uffici delle diverse divisioni comunali coinvolte – ha avviato le prime azioni secondo le modalità del piano operativo e continua a monitorare costantemente la situazione per  coordinare gli interventi necessari al fine di limitare eventuali disagi.

Già a partire dalla mezzanotte sono entrati preventivamente in azione 29 spargisale per un insalamento dei percorsi collinari (13 i mezzi impegnati)  e della grande viabilità (16).

Fin dalla mattina di ieri intanto, anche in previsione di un calo sensibile delle temperature, Amiat sta procedendo attraverso i suoi operatori all’insalamento manuale dei passaggi pedonali e delle aree intorno agli edifici scolastici. Lo stesso sta facendo Gtt con interventi sulle banchine del trasporto pubblico alle fermate di alta e bassa collina.

La scala di interventi prevede una serie di azioni che diventano progressivamente operative in funzione in base all’entità prevista dalla precipitazione nevosa, a partire (livello verde) dalle operazioni di insalamento – preventivo e/o di abbattimento – della viabilità collinare e di quella ad alta densità di traffico, di isole pedonali e aree mercatali, per scongiurare la possibile formazione di ghiaccio al suolo, o nel caso di una precipitazione non rilevante (di norma fino a 4 cm).

Per limitare il più possibile i disagi e facilitare le eventuali attività di insalamento della strada e lo sgombero della neve si esortano i cittadini a informarsi sull’evoluzione della situazione meteo attraverso i canali ufficiali della Città di Torino, sito di Arpa Piemonte, TG, radio giornali e organi di stampa. L’invito, nel caso di nevicate, è a privilegiare i trasporti pubblici e, qualora si utilizzi l’auto, ad adottare uno stile di guida prudente. In presenza di neve o ghiaccio, poi, è opportuno dotare il proprio automezzo di pneumatici da neve e, comunque, tenere sempre a bordo le catene antineve in caso di necessità.

Si ricorda inoltre che lo sgombero della neve dai marciapiedi è ascrivibile a proprietari, amministratori e conduttori degli stabili che vi si affacciano e che gli stessi sono invitati a rompere e coprire il ghiaccio con materiale antisdrucciolevole e a non spandere acqua che possa congelare.

Per ogni informazione e/o segnalazione relativa a neve e/o ghiaccio è operativo un numero verde attivato da AMIAT – 800679738 – che risponde dal 1 novembre al 31 marzo h24. E’ inoltre attiva la casella di posta elettronica viabilitainvernale@comune.torino.it, operativa dal lunedì al venerdì in orario di ufficio (8-16 e ven 8-14).

Futuri aggiornamenti che, in base alle previsioni meteo, potranno determinare l’attivazione di ulteriori misure del piano operativo neve, saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Il Sindaco Lo Russo vicepresidente Anci

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Si sono aperti ieri pomeriggio al Lingotto Fiere, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i lavori l’Assemblea annuale dell’ANCI, giunta alla quarantunesima edizione. Ad accogliere il capo dello Stato che al suo arrivo ha ricevuto un lungo applauso da parte dei tanti sindaci presenti in sala, tutti con la fascia tricolore, il neo presidente Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli eletto  all’unanimità alla guida dei comuni italiani e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, poi nominato Vicepresidente con delega alle Politiche comunitarie e internazionali.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, che da neo presidente del Consiglio nazionale Anci, ha aperto i lavori della 41esima Assemblea Anci al Lingotto di Torino è intervenuto Davide Gilardino, Presidente Anci Piemonte e Sindaco di Ronsecco che ha dato il suo benvenuto insieme a tutti comuni piemontesi e nazionali alle autorità presenti in sala.

E’ stata poi la volta del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo che ha sottolineato come per la sua città sia un vero onore accogliere i sindaci di tutta l’Italia: “Da Torino, prima capitale, è partita la storia del nostro Paese – ha detto il Sindaco -. Torino è stata motore fondamentale del processo di unificazione italiana, una città che ha saputo guardare oltre i propri confini per credere, con coraggio, nella dimensione nazionale come risposta alle divisioni e ai localismi del passato. Da qui uomini e donne hanno lavorato instancabilmente per costruire un’Italia unita, affrontando sfide gigantesche, ispirati dalla convinzione che l’unità fosse il presupposto per la libertà, il progresso e la dignità del nostro popolo. È con quello stesso spirito – ha proseguito – che, oggi, Torino vi accoglie, consapevole dell’importanza del dialogo e della coesione per affrontare le sfide del presente”.

Nel suo intervento Lo Russo non ha mancato di ricordare come le sindache e i sindaci siano la prima interfaccia con i cittadini, “primo punto di contatto con lo Stato che le persone hanno nella loro vita quotidiana. Un orgoglio, ma anche una grande, duplice, responsabilità – ha sottolineato – Indirizzata sia verso chi vive e lavora nei nostri territori che verso la comunità allargata, quella dell’intero sistema Italia. Una responsabilità che ci porta a dover tenere presente una visione unitaria, condivisa, comune”.

Il Sindaco non ha mancato di ricordate il ruolo riconosciuto ai Comuni nella nostra Costituzione: “La nostra Carta Costituzionale definisce la composizione della Repubblica, indicandoci che è formata dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato e non a caso essa attribuisce un ruolo cruciale a tutti questi livelli di governo, riconoscendo esplicitamente i Comuni, le Province e le Città Metropolitane accanto alle Regioni. Questo riconoscimento non è formale, ma sostanziale: parla del valore delle autonomie locali come pilastri della democrazia e come attori essenziali nel dialogo con lo Stato centrale. Quando affrontiamo il tema delle riforme costituzionali – ha osservato – non possiamo dunque limitarci a parlare solo delle Regioni ma dobbiamo tener conto dell’intero sistema delle autonomie, che si regge su un equilibrio di ruoli, funzioni e responsabilità di cui i Comuni italiani sono protagonisti”.

Lo Russo ha poi rilevato che “viviamo un momento di profonde divisioni, che porta con sé il rischio elevatissimo di cedere ai personalismi, di guardare all’interno delle proprie mura e di ignorare il fatto che soltanto insieme si possono raggiungere traguardi fondamentali, e che le sfide che il mondo ci mette davanti devono trovarci unite e uniti. L’assemblea che apriamo oggi è il luogo del dialogo, del confronto, dello scambio, dell’unità e della pluralità, in cui diversi territori mettono al centro del dibattito diverse esigenze, che possono e devono essere affrontate in maniera collegiale, condivisa, supportiva”, ha concluso Lo Russo.

“Ben poco potremmo fare, se non potessimo fare, se non potessimo contare sulle tante fasce tricolori di tante donne, di tanti uomini, di tanti sindaci, di tante giunte, di tanti consigli comunali che ci aiutano nell’attuare le politiche regionali e nazionali in un ruolo che è evidentemente il ruolo più difficile perché il sindaco è lì. Quando non si risolve il problema rimane solo il sindaco – ha poi ricordato il Presidente della Regione Piemonte strappando grandi applausi alla platea -. Sarà un bel giorno quando per fare il parlamentare bisognerà essere stati un giorno consigliere comunale, un giorno consigliere provinciale, un giorno sindaco. Perché questo vuol dire attaccamento territoriale, rapporto con i cittadini, ma soprattutto riconoscere il valore istituzionale del ruolo”.

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Aggressioni e rapine in città: 11 misure cautelari, coinvolti anche minorenni

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della Procura presso il Tribunale di Torino e della Procura per i Minorenni del Piemonte e Valle D’Aosta, ha eseguito undici misure cautelari emesse a carico di altrettanti indagati, gravemente indiziati dei delitti di rapina, lesioni aggravate ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, prendeva avvio a seguito alla violenta aggressione, iniziata da una discussione per futili motivi, commessa in data 12 aprile c.a., all’interno di un parco torinese, ad opera di un nutrito gruppo di giovani ai danni di un ragazzo che, per i colpi ricevuti, riportava l’infrazione delle ossa nasali ed una grave lesione all’occhio sinistro, tant’è che veniva successivamente sottoposta ad un delicato intervento chirurgico.

In realtà, come poi accertato dagli investigatori, a tale brutale aggressione era poi seguita la rapina, commessa dal medesimo gruppo, in danno di altro giovane che, poco dopo, all’interno dello stesso parco, veniva malmenato e derubato dei suoi averi, tra cui le scarpe di marca che in quel momento calzava ai piedi.

Le investigazioni, oltre a consentire l’identificazione di tutti gli indagati, permettevano di stabilire come gli stessi si rendevano a vario titolo responsabili, nel tempo, di una decina di reati predatori e brutali aggressioni, agendo quasi sempre in orario serale/notturno, in danno di vittime anche minorenni, approcciate in strada con la scusa della richiesta di una sigaretta o di pochi spiccioli e successivamente malmenate (anche con l’utilizzo di armi improprie, come taser e cocci di vetri) nonché depredate dei loro averi, tra cui denaro contante o il bancomat, poi successivamente utilizzato per effettuare dei pagamenti. In tali condotte il branco, forte della propria potenza intimidatrice, dimostrava la propria supremazia nel “controllo del territorio”, con azioni prevaricatorie sulle persone offese, che non potevano fare altro che subire le loro azioni.

Degli undici indagati, quattro sono giovani maggiorenni (a carico dei quali è stata emessa la misura della custodia cautelare in carcere) e sette minorenni (due destinatari della misura cautelare delle prescrizioni e cinque della misura della permanenza in casa); tutti immigrati di seconda generazione residenti principalmente nelle zone periferiche di Torino.

Il Presidente della Repubblica a Torino per il bicentenario dell’Egizio e l’Assemblea Annuale Anci

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è al Museo Egizio di Torino per partecipare alle celebrazioni per il bicentenario dell’istituzione culturale. Accolto dal sindaco Stefano Lo Russo e dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in compagnia dei quali era iniziata poco prima la sua mattinata torinese, ospite della Fondazione Luigi Einaudi nei 150 anni della nascita. All’Egizio, insieme al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, al Secretary General of the Supreme Council of the Antiquities of the Arab Republic of Egypt Khaled Mohamed Ismail e alla presidente del Museo Egizio Evelina Christillin e al direttore Christian Greco, il presidente Mattarella visiterà in anteprima la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya che riaprono al pubblico, dopo quasi otto mesi di cantieri, per il restauro e il riallestimento.

Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica si recherà al Lingotto dove alle ore 17 presenzierà alla cerimonia inaugurale della 41esima Assemblea Annuale dell’Anci, dove si è aperta alle 12.30 la ventesima assemblea congressuale. All’evento sono attesi oltre cinquemila Sindaci da tutta Italia.

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200 anni di Museo Egizio, arriva Mattarella. Christillin presidente fino al 2028

È arrivata ieri la conferma  che Evelina Christillin su decisione del ministro Giuli resterà alla guida del Museo Egizio fino al 2028. Una buona notizia per la presidente che accoglierà oggi il capo dello Stato Sergio Mattarella, a visitare il  museo nel nuovo allestimento in occasione dei 200 anni. Con lui il ministro Alessandro Giuli e il ministro delle antichità egiziane, Khaled Mohamed Ismail. La visita sarà guidata da  Evelina Christillin e dal direttore Christian Greco. Le autorità vedranno la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija riaperti dopo i lavoro grazie a un investimento di 23 milioni del Mic e di sponsor privati.

Mattarella torna a Torino per l’Assemblea nazionale Anci

Sarà Torino a ospitare dal 20 al 22 novembre nei padiglioni del Lingotto la 41esima assemblea annuale ANCI, che si aprirà nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre con la cerimonia inaugurale presieduta dal Presidente Sergio Mattarella. Sarà una tre giorni di incontro e confronto tra rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo associativo ed economico; chiamati ad eleggere il nuovo Presidente dell’ANCI sono attesi 5mila Sindaci e amministratori locali di tutto il Paese. Un’atmosfera in cui sarà coinvolta la città intera grazie a un programma ricco di eventi, pensati per gli ospiti dell’assemblea e cittadini curiosi: ANCI Off. L’iniziativa è promossa dalla Città di Torino con il sostegno di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la Fondazione per la Culturale, insieme a Regione Piemonte, Città Metropolitana, Turismo Torino e Provincia, ANCI Piemonte e il coordinamento delle ANCI regionali con l’obiettivo di mettere in collegamento l’assemblea e la comunità degli amministratori locali italiani con la cittadinanza di Torino e Piemonte, favorendo la promozione del territorio e delle tradizioni regionali e locali.

“Ospitare l’assemblea nazionale ANCI è un’ulteriore conferma della centralità che il Piemonte ha assunto nelle politiche nazionali – afferma il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – anche per questo motivo sono orgoglioso di accogliere in Piemonte i Sindaci provenienti da ogni città italiana. Da Presidente di una Regione che ne ha quasi 1200, conosco bene l’importanza del loro ruolo e la dedizione con cui offrono un prezioso contributo alle istituzioni e alla vita del Paese. I Sindaci sono spesso la prima linea nei rapporti con i cittadini e sono anche il nostro primo interlocutore nel Governo del territorio, con il comune obiettivo di promuovere lo sviluppo e la crescita”.

“L’assemblea ANCI – spiega il Sindaco Stefano Lorusso – è un importantissimo momento di confronto e abbiamo deciso di arricchirlo rendendolo aperto a tutti, dal momento che proprio i Comuni sono parte fondamentale di quel tessuto territoriale che sta alla base del nostro Paese. Attraverso ANCI Off daremo a tante realtà italiane l’opportunità di mostrare le loro eccellenze. Un villaggio dei Comuni aperto alla città dove tutti possono trovare spazio, far nascere legami, rinsaldarne di esistenti e contribuire a costruire una grande comunità multisfaccettata, in cui ogni Comune diventa protagonista”.

Nel tratto di via Roma compreso tra piazza Castello e piazza San Carlo, dal 22 al 24 novembre, sorgerà il villaggio dei Comuni italiani con centinaia di stand espositivi organizzati da Turismo Torino e Provincia che ospiteranno coordinamenti ANCI Regionali, città metropolitane e Comuni che potranno promuovere la loro offerta turistica e le loro peculiarità. La copula geodetica, già montata in piazza Castello per gli eventi collaterali legati alle ATP Finals cambierà allestimento per ospitare un calendario di talk, incontri e appuntamenti a cura della Fondazione per la Cultura Torino, dedicati a buone pratiche, bellezze e curiosità dei Comuni italiani. L’apertura sarà venerdì 22 novembre alle 21 presso l’Auditorium Agnelli del Lingotto, dove sul palco si esibirà la compagni di musica s teatro Accademia dei Folli, per il “Giro d’Italia in 80 minuti”, uno spettacolo che racconterà il Paese attraverso le strofe dei suoi più famosi cantautori, come De André, De Gregori, Modugno e Capossela. 

Mara Martellotta