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Cresce il numero di condanne per crimini ambientali

Cresce il numero di condanne legate ai crimini ambientali, come dicono i numeri che sono stati presentati dalla presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco, in Consiglio regionale – Commissione Legalità. Il rapporto Ecomafia 2024 parla di 1359 reati, 1262 persone denunciate, 20 arresti e 236 sequestri, con alcune province più colpite: Torino con 289 reati accertati, 203 persone denunciate, 10 arresti e 88 sequestri. Cuneo con 221 reati, 190 denunce e 16 sequestri. Alessandria con 114 reati, 104 denunce e 15 sequestri.
Il Piemonte è all’8° posto a livello nazionale per reati nel ciclo dei rifiuti. Solo nella provincia di Torino si contano 127 reati e 62 illeciti amministrativi. Due le grandi inchieste del 2023 che hanno approfondito il fenomeno, Dark Metal e Oro Nero, condotte dalla Dda di Torino.
Per quanto riguarda gli incendi negli impianti di trattamento rifiuti, la regione è al 5° posto con 123 incendi dal 2013 al 2024, pari all’8,4% dei casi nazionali.
Anche la l’illegalità nel ciclo del cemento ha numeri significativi: 533 reati nel 2023 (10° posto nazionale), in aumento del 13,7% rispetto al 2022.
Crescono, inoltre, nel 2023 i fenomeni illegali accertati in tutti i settori dell’agroalimentare italiano, l’attività ispettiva svolta dai Carabinieri nell’ambito del contrasto al caporalato e lavoro irregolare in agricoltura, avviata nel mese di aprile 2023, ha permesso di individuare un quadro diffuso di sfruttamento lavorativo nel territorio delle Langhe.

La preoccupazione sul fenomeno è stata confermata dal comandante dei Carabinieri forestali del Piemonte, Valerio Cappello, spiegando che i rifiuti sono un settore economico a basso rischio dove la pena prevista è da uno a sei anni, mentre per altre attività criminali, come il traffico di stupefacenti, le pene sono molto più alte. In questo quadro, anche il sequestro dei beni viene considerato un “rischio professionale” compensato dalla massimizzazione del profitto che deriva dai tagli – fino al 50% – sulla sicurezza nei luoghi su lavoro e su sicurezza ambientale nelle aziende infiltrate dalla criminalità. L’effetto più deleterio che si sta producendo da queste attività è l’abbassamento dei prezzi, che permette a chi opera nell’illegalità di produrre concorrenza sleale nel sistema. Pertanto l’imprenditore, anche onesto, che si rivolge al mondo del subappalto non si pone il problema del prezzo più basso e di quali tagli sulla sicurezza siano stati fatti.
Durante la seduta sono intervenuti per chiarimenti diversi consiglieri Pd, Lega M5s e Avs.

Durante la seduta congiunta con la Commissione Bilancio, l’assessore a Usura e beni confiscati ha illustrato la proposta di delibera che modifica le modalità di assegnazione dei contributi per il recupero dei beni confiscati. Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti. Rimane invece fissa la soglia del 50% per le attività di recupero sociale, ma aumenta il contributo fino a 100 mila euro.
Dopo le consultazioni delle realtà interessate, la proposta tornerà in Commissione per il via libera definitivo e il passaggio in Aula.

Durante la discussione sono intervenuti alcuni consiglieri di Fdi, Pd, Avs.

Nuovi spazi immigrazione, ecco cosa succede in corso Bolzano

 

Sopralluogo del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme al questore Paolo Sirna e Virginia Antonini di Reale Mutua, negli spazi di corso Bolzano a Torino che la stessa Regione, insieme a Invimit, ha messo a disposizione della Questura per le attività dell’Ufficio Immigrazione.

“Sono venuto personalmente a visionare l’attività che va a coronamento di un impegno che avevamo assunto – ha dichiarato Cirio – Io sono andato in corso Verona quando mi erano state segnalate le difficoltà esistenti per quanto riguarda l’utilizzo di quei locali. Era necessario trovare una soluzione, e Questura e Prefettura hanno individuata una soluzione di lungo periodo che sarà il Santo Volto, dove ci sono i lavori in corso. Ma era necessario intervenire subito per garantire la dignità delle persone”.

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Gli spazi di corso Bolzano resteranno a disposizione per garantire il regolare svolgimento delle procedure per ottenere i permessi di soggiorno. Gli uffici del Sacro Volto si prevede che apriranno in autunno.

Cs

 

Piemonte: una “mappa” per favorire nuove opportunità di insediamento per le imprese

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, ha approvato una delibera strategica per lo sviluppo del sistema produttivo locale. Il provvedimento prevede la realizzazione di una mappatura delle opportunità insediative presenti sul territorio, finalizzata a individuare e promuovere aree e immobili pronti ad accogliere nuove attività economiche.

L’obiettivo principale è rafforzare l’attrattività del Piemonte per gli investitori, sia italiani che esteri, attraverso uno strumento chiaro, aggiornato e trasparente, in grado di agevolare i processi di insediamento delle imprese.

Per dare attuazione alla delibera, sarà avviata una manifestazione d’interesse rivolta a enti locali, proprietari pubblici e privati e intermediari immobiliari, affinché segnalino aree edificabili e immobili esistenti destinabili ad attività produttive, inclusa la logistica. Inoltre, la Regione riconosce un ruolo strategico alle associazioni di categoria, che contribuiranno a raccogliere, aggiornare e trasmettere dati utili per alimentare in modo continuativo il sistema regionale delle opportunità insediative.

Dopo la valutazione e validazione da parte degli uffici regionali, le opportunità ritenute idonee saranno inserite in una piattaforma promozionale e valorizzate su scala nazionale e internazionale. La promozione avverrà anche tramite eventi, fiere e portali istituzionali, tra cui “Invest in Italy” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’approvazione della delibera si inserisce in un contesto favorevole: il Piemonte è stato recentemente riconosciuto dal Financial Times come una delle regioni europee più attrattive per gli investimenti industriali esteri. Questo riconoscimento evidenzia la solidità del sistema produttivo locale e la capacità del territorio di accogliere nuove realtà economiche.

“Questa iniziativa – dichiara l’assessore Tronzano – rappresenta un passo concreto per aumentare la competitività del Piemonte. Con la mappatura delle aree disponibili, vogliamo offrire alle imprese un quadro chiaro e accessibile delle opportunità presenti, valorizzando il patrimonio immobiliare esistente e le potenzialità future. Si tratta di uno strumento pensato per semplificare il processo di localizzazione e accelerare i percorsi di investimento, in linea con le migliori pratiche europee”.

A supporto di questa strategia, sarà coinvolto il “Team Attrazione”, un gruppo interdirezionale della Regione Piemonte attivo dal 2021 per assistere gli investitori in ogni fase del processo. Coordinato dalla Direzione regionale Competitività del sistema regionale, il team faciliterà il dialogo con gli enti locali, razionalizzerà le attività amministrative e collaborerà con lo Sportello Unico nazionale per l’Attrazione Investimenti.

 

Visite mediche nel fine settimana ed esami serali: già oltre 23mila in un mese

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«A poco più di un mese dall’avvio su tutto il territorio regionale delle visite ed esami la sera e nei fine settimana, abbiamo superato il traguardo delle 23.500 prestazioni. Siamo soddisfatti della risposta da parte delle Aziende sanitarie, dei professionisti che hanno dato la loro disponibilità e dei cittadini che stanno apprezzando questa novità. Ora proseguiamo con lo stesso impegno per raggiungere le 50.000 prestazioni entro il mese di giugno come da cronoprogramma».

Così l’assessore alla Sanità Federico Riboldi commenta il dato sulle prestazioni aggiuntive che la Regione Piemonte ha avviato sul territorio a partire da fine febbraio.

«La riduzione delle liste d’attesa è la priorità che abbiamo indicato ai direttori generali delle Asr, unitamente all’equilibrio dei conti che è il presupposto fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario regionale – sottolinea Riboldi – Nel bilancio di previsione 2025 le risorse per le liste d’attesa sono passate da 25 a 37 milioni. La struttura dell’assessorato lavora ogni giorno, con le Aziende sanitarie, sul fronte del monitoraggio dei dati in tempo reale, con la Control room e il RUAS, Responsabile unico dell’assistenza sanitaria, figura di raccordo con l’Osservatorio nazionale. Siamo orgogliosi che il ministro Schillaci abbia indicato il Piemonte come una delle Regioni più attive su questo fronte e rinnoviamo l’impegno per riportare la situazione sotto controllo».

I NUMERI DEL PIANO DELLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE

Dal 22 febbraio al 31 marzo sono oltre 23.500 le prestazioni aggiuntive già effettuata dalle Aziende sanitarie che hanno avviato il programma. L’obiettivo è arrivare a +50 mila prestazioni nel primo semestre 2025.

Operazione “Cuba libre”. Le Fiamme gialle scoprono frode fiscale per 6 milioni di euro

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La  Guardia di finanza Torino ha concluso un’indagine, convenzionalmente denominata “CUBA LIBRE”, che ha riguardato 7 società e 8 soggetti coinvolti, in ipotesi di accusa, in un articolato meccanismo di frode fiscale che ha consentito di occultare al Fisco circa 6 milioni di euro, ottenendo un illecito risparmio d’imposta per circa 1,5 milioni di euro e accumulando capitali in Paesi esteri a fiscalità privilegiata.

L’attività, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, ha tratto origine da alcuni approfondimenti aventi a oggetto due imprenditori torinesi che, attraverso due società di diritto inglese (c.d. “letter box companies”) costituite con l’unico scopo di emettere fatture per operazioni economiche inesistenti nei confronti di contribuenti italiani, erano riusciti a occultare redditi prodotti in Italia.

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Torino, Operazione Cuba Libre: le fiamme gialle scoprono una frode da 8 milioni di euro

I volontari della Città di Torino in soccorso alla Toscana alluvionata

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Sono partiti ieri dalla sede della Protezione Civile comunale di via delle Magnolie, i primi dipendenti della Città di Torino che, su base volontaria, offriranno supporto ai comuni toscani colpiti dalla recente alluvione.

Questa settimana saranno distaccati presso i comuni di Vicchio e Dicomano, nell’area metropolitana di Firenze, due tra i centri più danneggiati dalle forti piogge del 14 marzo e dei giorni seguenti.

La missione della Città di Torino avrà una durata complessiva di un mese e coinvolgerà in tutto 20 dipendenti comunali con profili tecnici e amministrativi. I volontari si alterneranno in gruppi, per un periodo di distacco di una settimana ciascuno, a partire da lunedì 7 aprile.

Il personale torinese fornirà un prezioso contributo alla continuità tecnico-amministrativa nei due comuni del Mugello. In particolare, sarà impiegato nella rilevazione e mappatura dei danni causati dall’alluvione, tra cui frane e dissesti infrastrutturali, avvalendosi anche del supporto di droni delle drone unit della Città di Torino.

L’iniziativa si svolge nell’ambito della “Colonna Mobile Enti locali” coordinata da Anci, del quale fa parte la Città di Torino. Grazie a questo progetto, Torino ha ricevuto negli anni scorsi un finanziamento di 1 milione e 700mila euro da parte del Dipartimento della Protezione Civile, che è stato utilizzato per l’acquisto di mezzi e attrezzature destinate al potenziamento della struttura di Protezione Civile comunale per le finalità di Colonna Mobile, che vengono utilizzati anche  per fronteggiare le emergenze sul territorio torinese.

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I dazi di Trump preoccupano anche gli agricoltori torinesi

«Negli ultimi anni – spiega il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – una buona parte dei nostri produttori ha imparato a internazionalizzare. Un cambio di mentalità portato avanti dalle nuove generazioni di agricoltori che oggi sanno vendere le nostre eccellenze alimentari guardando all’export e alla vendita sul web. Una buona fetta di queste esportazioni sono assorbite proprio dal mercato americano».

L’agricoltura torinese esporta negli USA oltre il 30% dei vini DOCG. I vini più richiesti dagli americani sono il Freisa, il Carema e l’Erbaluce spumante; ma vengono esportati negli Stati Uniti anche i vini eroici del Pinerolese e della valle di Susa. Anche una quota di frutta pinerolese (mele, pere, pesche) va a finire sugli scaffali americani, mentre altri prodotti sono interessati indirettamente come le nocciole e il latte da contratto di filiera che vengono utilizzati dall’industria dolciaria che esporta a sua volta negli USA.

Per tutto il Piemonte, la quota di export agroalimentare verso gli USA è del 13% sul totale; una quota che nel 2024 risultava in crescita di oltre i 3,5% per un valore di oltre 4,1 miliardi di euro.

«Proprio in queste ore sono in corso contatti tra i nostri produttori e gli importatori USA per provare almeno a suddividere questi rincari del 20%. Si sta cercando in tutti i modi di salvare il rapporto con il mercato americano ma, ovviamente, c’è che pensa di rivolgersi anche ai mercati asiatici e a quelli dei Paesi emergenti. Quello che non dobbiamo assolutamente perdere è questa consolidata propensione dei nostri produttori ad avere uno sguardo internazionale. Non dobbiamo assolutamente richiuderci in noi stessi e guardare solo alle vendite in Italia. Diversificare i mercati è diventato vitale, così come è sempre più importante che sia favorita la vendita diretta da parte delle aziende agricole utilizzando gli strumenti più moderni».

Coldiretti Torino invita, comunque, a non fare prevalere il panico o la fretta. «Oggi è il momento della maturità. È il momento di dimostrare che, come agricoltori ma anche come piemontesi, siamo capaci di prendere decisioni ponderate e non affrettate. Un appello che rivolgiamo anche alla politica. Le guerre, anche quelle commerciali, portano solo disastri. Non conviene a nessuno soffiare sul fuoco, ma servono sangue freddo e un lavoro meticoloso per diversificare ancora di più i nostri mercati».

Ma l’invito rivolto alla politica è che non si penalizzi ulteriormente l’agricoltura in un momento così difficile per tutti. «Ci rivolgiamo all’Europa ma anche alla Regione. In un momento come questo, massacrare ancora l’agricoltura attaccando la cultura del vino, imponendo etichette allarmistiche oppure obbligando gli allevatori a costosi interventi per seguire un discutibile Piano della qualità dell’aria, o favorire il consumo di suolo con il fotovoltaico o nuove infrastrutture, sa di accanimento verso un settore vitale per tutti».

Il progetto PoSalvaMare: ecco come ridurre e recuperare i rifiuti plastici

 Nei fiumi del distretto del Po
Al via il progetto che porterà ad azioni e linee-guida condivise e all’utilizzo di tecnologie dedicate come smart-cam, barriere galleggianti e monitoraggi satellitari. Inoltre maggiore sensibilizzazione delle comunità e campagne di pulizia dei fiumi
4 Aprile 2025 – La presentazione ufficiale del progetto PoSalvaMare per la riduzione e il recupero di plastic litter nei corsi d’acqua del distretto del Po, che si è tenuta  presso Edit Porto Urbano a Torino, porta con sé una sfida ambiziosa e condivisa tra i partner che ne promuovono convintamente la realizzazione. Secondo UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) infatti circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri e i più recenti studi indicano chiaramente che i fiumi rappresentano una delle vie principali per il trasporto degli inquinanti verso il mare. Per questa ragione l’azione concreta e la collaborazione fattiva tra istituzioni, portatori di interesse e comunità si è fatta sempre più inderogabile e deve essere in grado di superare gli ostacoli che a volte gli articolati e prolungati iter di competenza comportano per risolvere le criticità più evidenti.
L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, capofila del progetto PoSalvaMare, ha avviato già da alcuni anni progetti mirati volti al monitoraggio dei quantitativi di macro e micro plastiche nel Grande Fiume ma, per migliorare la qualità delle acque nell’intero bacino in periodo di mutamento climatico globale – riducendo così l’impatto dei rifiuti sulla risorsa fondamentale per habitat, biodiversità e colture di pregio del Made in Italy – occorre rafforzare quello che gli Enti preposti già fanno, attraverso un impegno collettivo e proficuo da parte di coloro che hanno la capacità funzionale di intervenire anche grazie a linee-guida comuni e a strumenti tecnologici (smart-cam, barriere galleggianti “cattura-plastica”, monitoraggi satellitari) lungo l’asta fluviale, nei territori di Piemonte (Casale Monferrato, Torino), Lombardia (Casarile, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano, Castelnuovo Bocca d’Adda), Emilia-Romagna (Monticelli d’Ongina) e Veneto (Ficarolo, Legnago, Adria).
Oltre a questo, una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza in linea con i principi della Legge 60/22, la cosiddetta Legge Salvamare, anche attraverso collaudate pratiche di raccolta come dimostrato in questi anni dalle associazioni Plastic Free e Legambiente.
Il progetto PoSalvaMare, che appoggia la EU Mission Restore our Ocean and Waters by 2030, è finanziato dalle risorse che il MASE ha messo disposizione di tutte le Autorità di bacino distrettuali nazionali e vede direttamente coinvolti per il distretto idrografico del fiume Po ADBPO, Università degli Studi di Padova, Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, Legambiente, Plastic Free, Achab, AIPo e Infrastrutture Venete, con il patrocinio e collaborazione delle Riserve MaB UNESCO presenti lungo il fiume Po, oggi rappresentate da Collina Po e Po Grande.
CS

Corsie preferenziali, martedì 15 altri 3 varchi di controllo sui corsi Orbassano e Potenza

Martedì prossimo 8 aprile entreranno in fase di pre-esercizio altri tre varchi per il controllo delle di corsie preferenziali in:
– corso Potenza, lato Ovest della carreggiata Ovest nel tratto compreso tra via Terni e Val della Torre e corso Regina fino al ponte della Dora;
– corso Potenza lato Est della carreggiata Est nel tratto compreso tra le vie Pianezza e Foligno,
– corso Orbassano, lato Ovest della carreggiata Ovest nel tratto compreso tra l’interno 402 di corso Orbassano e strada del Portone.

Fino all’11 aprile le telecamere saranno presidiate a scopo informativo dalla Polizia municipale e sanzioneranno i transiti non autorizzati a partire da martedì 15 aprile.

Prosegue così la messa in funzione delle nuove telecamere che ha visto a metà gennaio l’entrata in funzione a metà gennaio dei primi tre dispositivi lungo il lato Nord della carreggiata Nord di corso Vittorio Emanuele II, nei tratti compresi tra via dell’Arsenale e corso Re Umberto, tra le vie San Francesco da Paola e Carlo Alberto e tra via Falcone e corso Ferrucci a cui sono aggiunti, il mese successivo, quelli su corso Rosselli, lato Nord della carreggiata Nord nel tratto tra via Piazzi e Largo Orbassano, e in Largo Orbassano, lato Est della carreggiata lato Est, nel tratto compreso tra i corsi De Nicola e Rosselli, e lato Ovest della carreggiata Ovest, nel tratto compreso tra i corsi Rosselli e Adriatico.

L’obiettivo è il rispetto delle corsie riservate e dunque di regole esistenti da anni, eliminando i transiti non autorizzati e migliorando di conseguenza velocità e puntualità del trasporto pubblico. Il traffico irregolare, infatti, è particolarmente d’intralcio nelle fasi di salita e discesa dei passeggeri, di marcia tra una fermata e l’altra, e di attestamento ai semafori.

Sulle corsie preferenziali potranno continuare a transitare i veicoli GTT in servizio pubblico; i veicoli di assistenza e manutenzione del GTT; gli autobus in servizio di linea intercomunale; i mezzi del trasporto pubblico locale non in linea (taxi e ncc); i veicoli delle Forze di Polizia, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e dei Servizi di Soccorso; i veicoli in servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; i veicoli di aziende di servizio di manutenzione del suolo pubblico e degli impianti, che necessitano di transitare per l’effettuazione di interventi; i possessori di permesso CUDE; ciclomotori e motocicli a due ruote o a doppia ruota anteriore; veicoli appartenenti agli agenti diplomatici, agli agenti consolari di carriera, muniti di targa speciale di riconoscimento e i veicoli in dotazione ai consoli onorari in Italia muniti del contrassegno “CC” di cui al Decreto Ministero degli Affari Esteri 20 giugno 2005; veicoli della Città di Torino e della Regione Piemonte adibiti al servizio degli Organi Istituzionali.

Per le categorie di cui sopra per cui non è disponibile in banca dati la targa sarà necessario procedere all’esenzione a posteriori come definito per la ZTL centrale, scrivendo al sito https://www.gtt.to.it/cms/ztl/autorizzazioni-occasionali.

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Il Piemonte a Vinitaly con 107 produttori eccellenze del territorio

Da domenica 6 aprile il Piemonte è protagonista della 57esima edizione del Vinitaly a Verona

Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile 2025 il Piemonte vitivinicolo ritorna da protagonista a Verona alla 57esima edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati, imprescindibile palcoscenico per gli operatori provenienti da tutto il mondo.

A pochi giorni dall’introduzione dei dazi USA, sarà anche la prima occasione per il comparto vitinicolo piemontese per confrontarsi sul tema e i suoi possibili effetti.

Confermata, dopo il debutto di successo della scorsa edizione, la presenza dell’area Piemonte nel cuore del Padiglione 10 di Veronafiere, dove è ospitata anche la maggior parte degli espositori piemontesi presenti con il proprio stand. Si tratta di un grande spazio collettivo di 1500 mq allestito e gestito da Piemonte Land of Wine, l’ente che riunisce i 14 consorzi piemontesi del vino. Nell’Area Piemonte sono presenti 107 produttori di tutto il Piemonte e i 14 consorzi di tutela.

“Il Piemonte torna da protagonista a Vinitaly – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio, Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca Paolo Bongioanni e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli – palcoscenico imprescindibile per la promozione internazionale non solo dei suoi grandi vini, ma di tutto il suo agroalimentare di eccellenza e del suo turismo”.

Numerose le novità di questa edizione 2025.

“Vinitaly 2025 rappresenta per il Piemonte un anno di svolta – spiega l’assessore Bongioanni – Debutta il nuovo brand “Piemonte is- Eccellenza Piemonte”, il marchio di qualità che abbiamo presentato a Roma e che da ora accompagnerà le produzioni agroalimentari piemontesi a denominazione d’origine, un patrimonio di 19 vini Docg e 41 Doc, 14 prodotti Dop e 9 lgp, 344 prodotti agroalimentari tradizionali e quasi 600 prodotti di montagna con cui il Piemonte esprime da solo quasi un quarto delle produzioni certificate in tutta Italia. A Vinitaly lanciamo anche la nuova indicazione geografica più ampia “Piemonte”, che potrà essere aggiunta sulle etichette dei nostri vini Doc e Docg per identificarli con la nazione in cui nascono. E l’Alta Langa Docg, il Metodo Classico piemontese proclamato Vino piemontese dell’anno 2025, inizia di qui il suo viaggio per accogliere gli ospiti di grandi eventi che nei prossimi mesi vedranno la nostra regione protagonista. Con questi strumenti inauguriamo un nuovo approccio, un radicale cambio di marcia per la promozione del nostro territorio attraverso i suoi prodotti di eccellenza”.

Fitto il calendario di appuntamenti e presentazioni in programma nell’area Piemonte. Domenica 6 aprile alle 14.30 inaugurazione con la presentazione del brand ‘Piemonte is Eccellenza Piemonte’ nelle denominazioni di origine, dell’Alta Langa Docg Vino piemontese dell’anno 2025 e del concorso “50 Best Restaurants”, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni, l’assessore al Turismo, Cultura e Sport Marina Chiarelli, Francesco Monchiero, presidente Piemonte Land of Wine; Beppe Carlevaris, presidente VisitPiemonte; Maria Cristina Castelletta, presidente Consorzio Alta Langa, Paolo Ricagno, presidente Consorzio di Tutela Vini d’Acqui; modera Danilo Poggio.

Alle 16 all’Auditorium Verdi la presidente del Consorzio Alta Langa Maria Cristina Castelletta riceverà il Premio Angelo Betti – Benemeriti della Viticoltura 2025.

Lunedì 7 aprile alle 12 vi sarà un confronto tra territori Unesco del Vino sulla presentazione a Parigi della Candidatura dell’area del Roero a Buffer Zone Unesco; alle 15 si parlerà di salute e consumo di vino nella dieta mediterranea: quali decisioni da assumere alla luce delle conoscenze disponibili, con l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Martedì 8 aprile, alle12, l’Associazione Produttori del Vino Biologico del Piemonte e Fondazione Agrion presentano il report sull’andamento del vino biologico in Piemonte e il progetto dell’Osservatorio del Vino biologico del Piemonte. Alle 14.30 si terrà un convegno sul “Piemonte del futuro” sostenibilità, competitività e nuovi orizzonti di consumo nel vino, a cura di Accademia di Agricoltura di Torino.

E torna dopo il successo dello scorso anno anche il Ristorante Piemonte, all’esterno del Padiglione 10, curato dallo chef stellato piemontese Massimo Camia ( Novello, Cn, 1 stella Michelin), proporrà un menu a base di prodotti piemontesi Dop e Igp, accompagnati da vini Doc e Docg del territorio regionale.

In carta piatti come gli asparagi del Roero alla crema di Grana Padano Dop, i Gobbi di salsiccia di Bra, patate e porri e il biancostato di Vitellone Piemontese della Coscia cotto a bassa temperatura, la Piccola pasticceria piemontese. confermato anche lo spazio lounge, annesso al ristorante a cura del consorzio Asti Docg.

Mara Martellotta

cs