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Ragazzino disabile torturato e gettato nella Dora la notte di Halloween

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Terribile vicenda ha avuto come bersaglio un quindicenne  con disabilità che  è stato sequestrato, malmenato e torturato nella notte di Halloween a Moncalieri. Secondo i carabinieri, la vittima sarebbe stata avvicinata da un gruppo di coetanei e lungo la Dora sottoposta a una serie di violenze. La baby gang lo avrebbe rasato a forza, bruciato con una sigaretta sulla caviglia e poi spinto nel fiume. Ma il ragazzo è riuscito fortunatamente a tornare a riva dove è stato soccorso dal 118 e trasportato all’ospedale Santa Croce di Moncalieri. I medici lo hanno trattenuto per accertamenti.

Muore in casa tra le fiamme in via Ormea per una pentola sul fuoco

I vicini di casa hanno chiamato i vigili del fuoco per l’odore di fumo e le  fiamme che provenivano dall’appartamento al terzo piano di via Ormea 92 a Torino. I soccorritori hanno trovato  il corpo senza vita di un 70enne che viveva da solo. E’ stato trovato in cucina, dove  si è sviluppato l’incendio probabilmente a causa di una pentola lasciata sul fornello acceso.

Sport, arte e food: così Torino cresce grazie ai grandi eventi internazionali

Torino negli ultimi anni ha saputo consolidare la sua immagine di città europea dei grandi eventi, trasformando appuntamenti come Artissima, le Nitto ATP Finals e Terra Madre – Salone del Gusto in veri motori di sviluppo economico e turistico.

Le Nitto ATP Finals, ospitate al Pala Alpitour, rappresentano uno dei massimi esempi di questo successo. L’edizione 2023 ha generato un impatto economico di oltre 306 milioni di euro, mentre quella del 2024 ha superato ogni record con oltre 500 milioni di euro di ricaduta e più di 200 mila spettatori, confermando Torino tra le capitali mondiali del tennis e dello sport indoor.

Anche Terra Madre – Salone del Gusto 2024, organizzato da Slow Food al Parco Dora, ha attirato circa 300 mila visitatori da tutto il mondo, con 3 mila delegati da 140 Paesi e più di 700 espositori. Un risultato che ribadisce la capacità della città di ospitare eventi internazionali legati alla sostenibilità e alla cultura del cibo.

Sul fronte culturale, Artissima continua a rafforzare il ruolo di Torino come capitale dell’arte contemporanea, richiamando oltre 35 mila visitatori e gallerie da più di 30 Paesi, con effetti positivi anche sul turismo di qualità.

Nei periodi dei grandi eventi, l’occupazione alberghiera sfiora il 90% e cresce la spesa media dei visitatori, a beneficio di ristoranti, negozi e trasporti. E i turisti crescono in tutto il Piemonte, soprattutto stranieri.

Torino dimostra così di aver trasformato i suoi grandi appuntamenti in un modello virtuoso di crescita sostenibile, capace di coniugare economia, cultura e qualità urbana. Un patrimonio di competenze e visione che rappresenta una delle leve più solide per il futuro della città.

La fiera dedicata alle realtà emergenti, The Others. Performance sonore e video-art

The Others Art Fair è giunta alla sua quattordicesima edizione e annuncia i 57 espositori che partecipano alla fiera in programma dal 30 ottobre al 2 novembre prossimi, negli spazi dell’International Training Centre of the ILO, in viale Maestri del Lavoro 10, a Torino.

The Others presenta espositori dall’Italia e dall’estero, tra cui Slovacchia, Spagna, Perù, Cuba, Lituania, Francia, Svizzera, Argentina e Portogallo, rivelando novità sui focus dedicati a performance, video d’arte e opere sonore. Presenta anche tre percorsi trasversali, che sono chiavi di lettura per questa edizione: la soglia e la città, il viaggio e l’interculturalità, il corpo e gli inganni della visione. A guidare questo processo è il direttore artistico Lorenzo Bruni, curatore indipendente con una lunga esperienza internazionale. Il Patron è Roberto Casiraghi, affiancato da un board curatoriale composto da Caterina Angelucci, Carolina Ciuti, Lydia Pribišová e Elisabetta Roncati, le quali approfondiranno i temi di questa edizione per mezzo di focus, visite guidate e tavole rotonde. Un gruppo che ha lavorato insieme per mantenere fede alla vocazione di The Others di essere un laboratorio critico e relazionale più che un semplice appuntamento fieristico.
Per il secondo anno consecutivo, The Others trasforma il campus dell’International Training Center of the ILO in un organismo culturale vivo, un luogo dove realtà internazionali pongono in dialogo tecniche tradizionali e algoritmi, corpo e città, memoria e futuro. Visitare The Others significa confrontarsi con il mosaico ricco di spazi no-profit, gallerie emergenti consolidate, home galleries che confermano la vocazione della fiera, quella di coniugare opere e pratiche capaci di dialogare non solo con lo spazio fisico che le accoglie, ma anche con le tensioni del nostro tempo.

L’immagine guida della nuova edizione di The Others porta la firma di Simone Rotella, noto illustratore e grafico pubblicitario torinese riconosciuto per uno stile distintivo frutto di una rigorosa ricerca tra combinazioni di colori e punti di vista cinematografici. Per la fiera, Rotella ha realizzato “Allegoria nel futuro”, un’illustrazione evocativa dal tono distopico che interpreta in chiave creativa il tema centrale di questa edizione: “The Future is here right now”. L’immagine ritrae tre figure d’età diversa, due umane e una robotica, che si alternano in modo ciclico, suggerendo un percorso evolutivo nel tempo. Questa immagine è stata ispirata all’artista da un quadro di Tiziano di metà del Cinquecento, in cui sono presenti tre teste maschili che simboleggiano rispettivamente la giovinezza, la maturità e la vecchiaia.

I 57 espositori animano la palazzina del TC ILO con proposte elaborate appositamente per l’occasione e suddivise in 3 grandi macroaree, che diventano chiave di lettura dell’edizione 2025. La prima riguarda la soglia cittadina tra spazio cittadino e privato. L’idea di soglia diventa esperienza condivisa in relazione alla natura, come accade con Solocontemporaneo dell’Argentina, che mette in scena “ I viaggiatori del tempo” con le opere di Karina Chechik, Juan Si-Gonzalez, Arturo E. Mosquera, Edgardo Mizhrai e Alexandra Verga, che rifiutano di delegare alla IA la propria immaginazione, invitando il pubblico a un tempo lento; il progetto della galleria Bunker di Firenze orchestra connessioni tra segni astratti dell’artista Monograff, che invade lo spazio con un intervento pittorico site-specific, e le riflessioni sul concetto di oggetto d’uso elaborate da Filippo Mannucci, Davide D’Alessandro e Jonathan Bocca, che parlano direttamente con i limiti e le potenzialità del contenitore architettonico. Il concetto di esperienza di soglia si moltiplica in forme diverse da MAG Magazzeno Art Gaze di Bologna, dove si costruisce un ponte generazionale e linguistico tra i quadri di Giovane Ceruti, le visioni intime di Margherita Paoletti e l’energia urbana di Eron, oppure la soglia come esperienza politica centrale nel progetto di A7 Gallery della Slovacchia che, con Helena Toth, Dorota Holubova e Jan Kostaa affronta i temi di futuro, diritti e sostenibilità.

Un altro tema è quello del dialogo interculturale e del viaggio. Il tema della soglia non è solo collegato all’esperienza dello spazio e del qui e ora, ma si amplia con molti progetti all’idea di esperienza Interculturale e a come far convivere punti di vista culturali differenti, un aspetto amplificato dalla sede in cui si svolge l’edizione. In alcuni casi diventa una necessità principale con la galleria Collage Habana di Cuba, che stimola il dialogo tra due artisti cubani, Alberto Domínguez e Andrés Maurette, dove la funzione dell’oggetto si trasforma in pura contemplazione, ma anche con Bloc Art Perù, che espone pitture e performance legate a spiritualità andina, natura e identità femminile, per esperire il presente da una prospettiva extraeuropea con opere di artiste peruviane come Patica da Lipsia. ODP Gallery, dalla Germania, intreccia memoria, geometria e natura per proporre diversi modi di intendere il disegno e la pittura per una mappa europea delle vulnerabilità contemporanee. Dall’Europa Centro Orientale arriva la Bánska St A Nica Contemporary della Slovacchia, che presenta gli esiti di residenze collettive, dove la vita di studio diventa forma espositiva e l’opera è il risultato di un processo aperto tramite le opere di Martin Groch, Alessia Armeni e Svätopluk Mikyta. Questi progetti mostrano che l’internazionalità è un’esperienza di convivenza di linguaggi.

Altre gallerie hanno scelto il corpo come elemento principale, in grado di creare una connessione tra spazi fisici e mentali. Tra chi sceglie il corpo come terreno di indagine possiamo citare il BOA Spazio Arte di Bologna, che dà voce a 5 giovani artiste tra Cina e Italia: Flavia Bucci, Roberta Cacciatore, Federica Gonnelli, Tullia Mazzotti, Jilan Wu, capaci di trasformare il vissuto personale in paesaggi interiori. In altri casi il corpo, nella sua eccessiva rappresentazione nel tempo dei selfie e dei programmi di riconoscimento facciale, punta a insinuare dei dubbi sull’autenticità della visione. Tra le varie proposte, Raw Messina di Roma mette al centro il sentimento come “bussola” nell’iperdigitale, con opere che intrecciano pitture, video e performance (Eleonora Rossi, Erendira Reyes, Pax Paloscia) e che rispondono all’IA riaffermando l’esperienza emotiva. Altre gallerie scelgono il corpo come terreno di ambiguità, come Arteria Art Gallery, dalla Spagna, che intreccia i paesaggi emotivi di Samantha Torrisi con i corpi visionari di Carlos Enfedaque e Laura Fridman. Infine, Garage Fontana, di Modica, mette a confronto gli autoritratti pittorici di Michelangelo Menù con le ferrotipie e l’archivio Ultramar di Romanic Tisserand, offrendo due prospettive complementari tra pittura e fotografia d’archivio.
The Others propone una molteplicità di voci che costruiscono una mappa cittadina che parla diversi linguaggi artistici: da CRAG, che intreccia pittura e fotografia sull’architettura come memoria, Bea Sarias (Chiara Ferrando) a Spazio Pirotecnico, che apre un ponte generazionale tra disegno, scultura e video con Piero Brarda, Ditjan Muça, Francesca Lo Petuso e Paula Daer, passando per Febo e Dafne, capace di tenere insieme fotografia, ceramica, astrazione e fumetto con Diego Dominici, Pier De Felice, Sarah Rossiter e Marco D’Aponte.

Mara Martellotta

Torino cresce nel verde e nella salute con 2.500 nuovi alberi per rigenerare i viali

Valorizzare un patrimonio verde di straordinaria importanza: i viali alberati, elemento identitario e paesaggistico del tessuto urbano torinese, che contano oltre 60 mila alberi distribuiti su circa 300 chilometri di filari. Con questo obiettivo la Città di Torino, attraverso la Divisione Verde, Parchi e Tutela Animali, e l’ASL Città di Torino hanno avviato con la Fondazione Compagnia di San Paolo un percorso condiviso per lo sviluppo di un progetto di ripristino e valorizzazione delle alberate storiche cittadine. Si tratterà di un intervento articolato e multilivello, che integra competenze urbanistiche, ambientali e sanitarie e prevede un sofisticato sistema di monitoraggio tecnologico per analizzare in modo scientifico gli effetti del verde urbano sulla salute e sulla qualità dell’ambiente. Il progetto, una volta completato nella sua fase di elaborazione, sarà presentato alla cittadinanza.

La Fondazione promuove e sostiene la realizzazione di progettualità rilevanti per il territorio, con particolare attenzione alla salvaguardia e protezione dell’ambiente, alla formazione e sensibilizzazione sui temi del cambiamento climatico e della gestione del verde urbano, nonché alla partecipazione attiva delle comunità e al rafforzamento della dimensione sociale e relazionale delle città. In tale quadro di riferimento si inserisce la proposta della Città, che prevede interventi su oltre 50 viali alberati e la messa a dimora di circa 2500 nuovi alberi, accompagnati da azioni di ricerca, sperimentazione e formazione rivolte a cittadini, tecnici e operatori del settore.

La collaborazione con l’Asl Città di Torino consente inoltre di valorizzare il legame tra ambiente e salute pubblica, mettendo in evidenza i benefici degli alberi nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e termico, nonché nel miglioramento del benessere psicofisico della popolazione. L’iniziativa, che avrà un impegno complessivo stimato in circa 2,5 milioni di euro per il periodo 2026–2030, si inserisce nel percorso condiviso con la Fondazione Compagnia di San Paolo per la realizzazione del progetto.

“Questo progetto di ripristino dei viali alberati storici della Città di Torino -spiega il sindaco Stefano Lo Russo – ha un valore strategico verso una Torino più verde, resiliente, innovativa, capace di rafforzare la rete ecologica cittadina, valorizzando le alberate come infrastruttura ambientale e sociale che aumenta la salute e il benessere di tutte e tutti”.

“Questa iniziativa affronta in modo innovativo la sfida del cambiamento climatico, unendo salute pubblica, qualità urbana e gestione sostenibile delle risorse – commenta Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. In coerenza con il nostro Documento Programmatico Pluriennale 2025–2028, promuove una collaborazione tra istituzioni fondata su evidenze scientifiche e capace di generare impatti concreti e duraturi sul territorio”.

“I viali alberati, quali determinanti di salute, incidono in modo diretto sulla qualità dell’aria, consentendo la mitigazione dei picchi di calore e la fono assorbenza; sono elementi che favoriscono il benessere della popolazione anche in chiave preventiva» – afferma Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino. Con questo progetto avviamo una collaborazione che unisce dati ambientali e sanitari, per valutare in modo oggettivo gli effetti del verde sulla salute e orientare interventi di prevenzione più
efficaci”.

“Gli effetti del cambiamento climatico -aggiunge l’assessore al Verde Francesco Tresso – e l’invecchiamento del patrimonio arboreo rendono oggi necessario un piano strategico di rinnovo e tutela, volto a garantire la resilienza ambientale, la continuità paesaggistica e il benessere dei cittadini”.

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Vaccinazione antinfluenzale, in Piemonte nelle prime due settimane oltre 350 mila dosi

Dal 14 ottobre si è avviata la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025, che ha visto nelle prime due settimane l’inoculazione di oltre 350 mila dosi.

Perché vaccinarsi

La vaccinazione è il modo migliore di prevenire l’influenza, perché aumenta molto la probabilità di non contrarre la malattia e, nell’eventualità, di avere sintomi lievi senza complicanze. È un’importante misura di protezione non solo per sé stessi ma anche per la comunità, infatti ogni anno in Italia circa il 10% della popolazione si ammala: la maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, altre invece rischiano complicanze più gravi o il peggioramento delle proprie condizioni di base.

Perché ripetere la vaccinazione ogni anno

I virus influenzali hanno una marcata tendenza a mutare, presentando varianti che rendono inefficace la risposta immunitaria sviluppata nelle stagioni precedenti. A ogni stagione la composizione del vaccino viene aggiornata per fornire un’adeguata protezione contro i ceppi virali più recenti. Ecco il motivo per cui è necessario immunizzarsi prima dell’arrivo della nuova epidemia influenzale.

Per chi è gratuita la vaccinazione

la vaccinazione è gratuita per persone over 60, bambini dai 6 mesi ai 6 anni, soggetti fragili di tutte le età e loro contatti stretti, donne in gravidanza e in post partum, donatori di sangue, categorie professionali particolarmente esposte come ad esempio operatori sanitari, personale scolastico, Forze dell’Ordine.

Si può ricevere la vaccinazione anche se non si fa parte delle categorie a rischio: in questo caso i costi del vaccino e dell’inoculazione sono a carico del cittadino.

Quando vaccinarsi

Il momento più indicato per vaccinarsi è l’inizio dell’autunno: in Piemonte la somministrazione del vaccino è cominciato ufficialmente il 14 ottobre. L’immunità indotta inizia circa 2 settimane dopo e dura per almeno 6-8 mesi.

Come e dove vaccinarsi

È sufficiente contattare il proprio medico di medicina generale, il pediatra o il farmacista.

In caso di difficoltà è possibile rivolgersi alla ASL competente per territorio.

Perché è importante vaccinarsi

Per proteggere se stessi e la comunità ed evitare complicanze, come ad esempio infezioni batteriche (bronchite, polmonite, otite, sinusite, ecc.), miocardite e aggravamento di malattie preesistenti.

Antinfluenzale e vaccino Covid-19

Anche quest’anno è possibile ricevere la vaccinazione antinfluenzale insieme a quella contro il Covid-19, in due somministrazioni diverse: è raccomandata la vaccinazione a tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni.

Link

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/vaccinazione-antinfluenzale-2025

Arte, economia e turismo. La grande macchina della Torino Art Week e le ricadute sulla città

Torino torna protagonista dell’arte contemporanea con la Art Week 2025, una settimana che trasforma la città in un grande laboratorio creativo diffuso. Dal 31 ottobre al 2 novembre, il capoluogo piemontese ospita una fitta rete di appuntamenti che unisce fiere internazionali, mostre istituzionali, spazi indipendenti e progetti urbani, confermando il ruolo di Torino come uno dei principali centri europei dedicati alla ricerca artistica.

Il cuore della manifestazione è Artissima, la fiera internazionale allestita all’OVAL del Lingotto, punto di riferimento per gallerie, curatori e collezionisti di tutto il mondo. L’edizione 2025 prevede la partecipazione di oltre 170 gallerie italiane e straniere e una serie di sezioni curate che esplorano le nuove frontiere del contemporaneo, con progetti speciali, talk e performance distribuiti anche in diversi luoghi della città. Accanto ad Artissima si sviluppa il più ampio cartellone della Torino Art Week, piattaforma che raccoglie sotto un’unica identità le iniziative di musei, fondazioni e gallerie private, creando un vero percorso urbano dedicato all’arte.

In parallelo si svolgono eventi collaterali come Flashback Art Fair, il Mese della Fotografia, e la Notte delle Arti Contemporanee, che anima spazi pubblici, studi d’artista e luoghi inediti con installazioni, incontri e performance aperti al pubblico. Le grandi istituzioni cittadine, come la Fondazione Merz e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, propongono in questo periodo nuove mostre di rilievo internazionale e riallestimenti delle proprie collezioni, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale. A queste si affiancano le numerose gallerie torinesi e i progetti indipendenti che, con iniziative diffuse, ampliano il raggio della manifestazione e rendono la città un luogo di incontro tra professionisti del settore, appassionati e semplici curiosi.

L’impatto della Art Week sull’economia locale è significativo. Secondo i dati più recenti di Turismo Torino e Provincia, il 2024 ha registrato oltre 2,7 milioni di arrivi, con una crescita costante dei flussi legati agli eventi culturali di punta. Le giornate della settimana dell’arte coincidono tradizionalmente con un forte incremento dell’occupazione alberghiera e del consumo nei ristoranti, nei trasporti e nei servizi culturali, generando un indotto che si estende ben oltre i confini della città. L’afflusso di operatori internazionali, collezionisti e pubblico generalista contribuisce inoltre alla visibilità di Torino sul piano europeo e rafforza la reputazione del Piemonte come territorio capace di coniugare cultura e sviluppo economico.

L’edizione 2025 si annuncia quindi come un momento di sintesi tra creatività e partecipazione, in cui istituzioni, spazi indipendenti e operatori culturali lavorano insieme per offrire al pubblico un’esperienza immersiva e trasversale. La Torino Art Week non è soltanto un appuntamento per gli addetti ai lavori, ma un’occasione per scoprire la città attraverso l’arte contemporanea, in un dialogo continuo tra luoghi storici, nuovi linguaggi e pubblico internazionale.

“Impresa servita”, Città e CNA Torino insieme per rafforzare le pmi

È stato siglato  nella sede direzionale della CNA, in occasione della convocazione della Presidenza provinciale, un protocollo d’intesa tra la Città e l’associazione con due obiettivi fondamentali, entrambi sul fronte del potenziamento dell’attrattività dei territori: maggiore capacità di avvicinare nuovi insediamenti produttivi nei comuni aderenti al patto e maggiore capacità di avvicinare personale qualificato da mettere al servizio delle aziende esistenti e di quelle che andranno a localizzarsi. A firmare il documento sono stati il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente della CNA Torino Rosanna Ventrella Grimaldi, alla presenza della vicesindaca con delega al Lavoro Michela Favaro e del segretario della CNA Torino Filippo Provenzano.

Nell’ambito delle azioni previste a supporto del sistema manifatturiero locale, la CNA di Torino ha attivato il progetto “Impresa Servita”, finanziato dalla Camera di commercio di Torino che, nel perseguire l’obiettivo di un’analisi di sistema, ha individuato il Comune di Torino come una delle principali aree a vocazione manifatturiero/artigianale su cui effettuare una mappatura del sistema delle imprese.
“Torino e la sua area metropolitana – ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – hanno un ecosistema di micro, piccole e medie imprese davvero unico, grande ricchezza del nostro territorio. Un sistema che sosteniamo e che con questo protocollo intendiamo valorizzare e rafforzare, aiutando tutti coloro che ne fanno parte ad analizzare le condizioni positive e attrattive che il nostro territorio può offrire per potenziarne la competitività, con un’attenzione particolare al capitale umano, che costituisce il vero punto di forza su cui possiamo costruire”.

“Portiamo avanti una battaglia culturale contro la retorica del declino economico e produttivo di questo territorio- ha sottolineato la presidente Rosanna Ventrella Grimaldi-. La diversificazione economica, che si è realizzata in questi anni, è una conquista, non un fatto negativo, quindi per dirla con uno slogan: sì a più manifattura e sì a più turismo perché le due cose non sono in contrapposizione”.

Focus manifattura, “Progetto Impresa Servita” era stato lanciato da CNA lo scorso 2 luglio in occasione di un incontro con i sindaci del territorio. “Vogliamo realizzare una progettualità per mappare concretamente il territorio manifatturiero e individuare attività economiche meritevoli di essere sostenute dalle amministrazioni locali – ha spiegato il segretario della CNA Torino Filippo Provenzano -. Le due parole chiave del progetto sono attrazione e ritenzione declinate su imprese e territori. Il territorio ha condizioni attrattive per altre imprese? Le imprese e i territori sono attrattive per il personale in cerca di lavoro? Se la risposta è in parte negativa, l’obiettivo è dare indicazioni, elaborando una sorta di ‘manifesto’, per migliorare l’esistente”. Il Focus, infatti, ha l’obiettivo di verificare come un territorio possa offrire alle imprese le condizioni ottimali per realizzare, in competitività imprenditoriale, la propria vocazione manifatturiera e comprendere, a monte, le ragioni e i fattori positivi e di attrattività per l’insediamento e mantenimento di micro e Pmi manifatturiere e del proprio personale-capitale umano.

Partner della CNA Torino in questo progetto sono l’Università degli studi di Torino, Next Economia e l’agenzia Arecom. Accanto a Torino, nel Focus Manifattura sono presenti i Comuni di Almese, Avigliana, Chieri, Cuorgnè, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli, Sant’Ambrogio, Settimo Torinese.

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Ognissanti e Defunti, gli orari dei cimiteri di Torino

Con le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti, i cimiteri della città si preparano ad accogliere tutte quelle famiglie desiderose di ricordare e onorare i propri cari.

Il legame con chi non è più tra noi non si interrompe mai: è un filo invisibile che ci unisce non solo a parenti e amici, ma anche a persone conosciute attraverso il lavoro o altre relazioni. Il ricordo di chi ci ha lasciato va oltre la nostalgia: è un’occasione preziosa per rivivere insieme i momenti felici, per conservare la memoria di chi non abbiamo conosciuto personalmente ascoltando dalle persone più anziane le loro storie, mantenere vivo il legame con il passato.

Per questi giorni speciali nei quali i sei cimiteri cittadini –  Monumentale, Parco, Abbadia di Stura, Cavoretto, Sassi e Mirafiori – registrano un afflusso più intenso del resto dell’anno, la Città di Torino e AFC hanno predisposto una serie di servizi e iniziative pensati per accompagnare i visitatori in un momento di raccoglimento e rispetto, dedicato alla memoria di chi non c’è più.

A Palazzo Civico l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta, insieme ad Andrea Araldi e Carlo Tango, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AFC, l’azienda che ha in gestione i cimiteri comunali, hanno presentato nel dettaglio le attività previste per la commemorazione nei sei cimiteri comunali.

«Ricordare chi non c’è più significa riconoscere quel filo invisibile che ci unisce, fatto di affetto, ricordi e emozioni profonde che continuano a vivere dentro di noi. È un legame che supera il tempo e lo spazio, e ci fa sentire vicina la presenza di chi ha lasciato un segno indelebile nella nostra vita – spiega l’assessora Chiara Foglietta –. Nei cimiteri quel ricordo si traduce in un gesto di cura e condivisione, capace di offrire conforto e regalare un prezioso momento di raccoglimento a chi vi si reca. Per questo vogliamo accogliere al meglio tutte le persone che li visitano, ogni qualvolta desiderino farlo.»

«Proprio su questo impegno si fonda il lavoro di AFC, che condivide l’obiettivo di accogliere al meglio i visitatori, trasformando i cimiteri in poli culturali vivi, capaci di valorizzare il loro patrimonio storico e artistico senza perdere di vista la funzione di luogo di raccoglimento – afferma il presidente Andrea Araldi –. Un esempio concreto sarà il convegno europeo dell’Associazione dei Cimiteri Significativi, che a giugno porterà in città oltre 1000 esperti da tutta Europa, offrendo un’occasione unica di confronto e crescita, e contribuendo a rafforzare Torino come meta riconosciuta del turismo dedicato ai cimiteri storici.»

Dal 25 ottobre al 2 novembre i cimiteri e gli uffici saranno aperti dalle 8.30 alle 17.30, mentre da lunedì 3 novembre entrerà in vigore l’orario invernale con chiusura alle 16.30.

Anche quest’anno, ad aiutare i visitatori saranno presenti i volontari di “Giovani per Torino” insieme ai “Senior civici”, riconoscibili dalla pettorina blu o gialla e muniti di tablet e mappe, per sostenere nella ricerca delle sepolture e per ogni necessità di informazione e accompagnamento all’interno dei cimiteri. Nei principali ingressi del Monumentale e del Parco saranno allestiti gli SMAT Point per la distribuzione gratuita di acqua potabile. Confermato anche l’appuntamento con i momenti musicali della rassegna ‘Appuntamenti con il ricordo’ che accompagneranno i giorni della Commemorazione dei Defunti.

Per facilitare gli spostamenti interni ai cimiteri Monumentale e Parco sarà attivo un servizio gratuito di navette con autobus a pianale ribassato, mentre l’accesso con le auto sarà vietato, con eccezione dei veicoli muniti di contrassegno azzurro per persone disabili, autorizzati negli orari consentiti. GTT potenzierà le linee esterne verso i cimiteri, con alcune sospensioni temporanee della linea 102 interna al Parco nelle giornate di maggior afflusso (25, 26 ottobre e 1, 2 novembre).

In questi giorni saranno inoltre disponibili carrozzine pieghevoli, distribuite dai volontari civici agli ingressi principali, per chi ha difficoltà a deambulare. Negli stessi cimiteri maggiori, gli ascensori saranno presidiati per garantire un accesso agevole. Le mappe fornite ai visitatori segnalano chiaramente gli ingressi accessibili, le rampe e la presenza degli ascensori, per facilitare la visita a tutti.

Al cimitero Parco, sabato 1° novembre alle ore 15.30, presso la Grande Croce, verrà celebrata la Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino. Al cimitero Monumentale, domenica 2 novembre alle ore 9.15 è in programma la cerimonia istituzionale della Città con il corteo delle Autorità e delle Rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche, che renderanno omaggio ai caduti sostando alla Grande Croce, alla Lapide dei Caduti in Russia, alla Lapide dei Deportati Ebrei, al Cippo della Deportazione, al Cippo degli Ex Internati, al Campo della Gloria, al Cippo dei Caduti in Guerra della Liberazione, al Monumento delle Vittime Civili, ai Caduti sul lavoro al Monumento dell’Aviazione, al monumento degli Esuli Dalmati e Istriani e infine al Campo Militari. Alle 15.30, nel cortile interno del Monumentale, presso l’ingresso principale di piazzale Tancredi Falletti di Barolo, si terrà la celebrazione della Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole.

Ed ecco i progetti realizzati e in corso: «Stiamo investendo in interventi concreti per migliorare l’esperienza di chi visita i nostri cimiteri e per preservarne il valore culturale e storico. Dalla sostituzione dei totem multimediali con schermi più ampi e accessibili, al rinnovo e consolidamento di strutture fondamentali come ossari, loculi e impianti idrici. Progetti come la riqualificazione delle aree di dispersione delle ceneri e il restauro dei manufatti storici testimoniano il nostro impegno a coniugare memoria, cultura e cura. Con questi interventi vogliamo offrire ai cittadini spazi accoglienti e rispettosi, capaci di raccontare le storie di chi ci ha preceduto.»

TORINO CLICK

Ognissanti, in viaggio 25 milioni di italiani, traffico intenso anche in Piemonte

Previsioni di traffico a Torino e in Piemonte

Venerdì pomeriggio: atteso aumento progressivo del traffico in uscita dalla città di Torino e dalle aree del Piemonte verso località secondarie o montane. Le arterie intorno al capoluogo e le vie di fuga verso le province potrebbero registrare rallentamenti.

Sabato mattina-primo pomeriggio: flusso elevato soprattutto verso mete turistiche  e possibilità di congestione nelle ore di punta.

Sabato nel pomeriggio/sera: traffico che resta sostenuto; chi rientra in città o effettua spostamenti brevi potrebbe trovare code nelle direttrici più trafficate.

Domenica mattina: traffico ancora abbastanza intenso, con spostamenti brevi o rientri anticipati;

Domenica pomeriggio: momento critico per il rientro verso Torino o verso le vie principali della regione: previsto traffico più forte, con possibili code verso i grandi centri urbani e lungo le vie di collegamento.

Nel fine settimana di Ognissanti si prevede un traffico intenso sulla rete stradale e autostradale italiana. Secondo le stime di Anas, società del Gruppo FS, saranno circa 25,7 milioni gli spostamenti in automobile tra venerdì e domenica, con flussi in costante aumento lungo le principali arterie del Paese.

Il picco di traffico è atteso nel pomeriggio di oggi e nella mattinata di sabato, quando molti italiani lasceranno le grandi città per raggiungere mete di breve e media distanza. Domenica pomeriggio, invece, è previsto il controesodo con il rientro verso i centri urbani.

Le direttrici più interessate ai movimenti saranno quelle in direzione sud e verso le località di provincia, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica. Tra i tratti più trafficati figurano l’A2 Autostrada del Mediterraneo, le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria, le A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia, la SS131 Carlo Felice in Sardegna e la Pontina (SS148) nel Lazio, che insieme alla SS7 Appia collega Roma con le mete turistiche del basso Lazio. Flussi consistenti sono attesi anche lungo la E45, la SS1 Aurelia, la SS16 Adriatica, la SS309 Romea, la SS36 del Lago di Como, la SS26 della Valle d’Aosta e la SS51 di Alemagna in Veneto, oltre ai raccordi RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine.

L’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha lanciato un appello agli automobilisti affinché affrontino il viaggio con la massima prudenza: “In queste festività caratterizzate da spostamenti di breve e media percorrenza – ha dichiarato – invitiamo tutti a rispettare i limiti di velocità, mantenere la distanza di sicurezza e, soprattutto, evitare distrazioni come l’uso del cellulare alla guida. La sicurezza dipende dal comportamento di ciascuno di noi: quando sei al volante, tutto può aspettare”.

Per agevolare la circolazione, è in vigore il divieto di transito per i mezzi pesanti sabato 1° e domenica 2 novembre dalle ore 9 alle 22.