Approvato in Consiglio regionale con 28 voti favorevoli e 16 contrari l’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria.
La delibera fa riferimento al periodo 2024-2030 e vale circa 4 miliardi di euro, tra cui 2,8 già assegnati sul 2025. Di questi 2,9 miliardi serviranno per la mobilità e i trasporti, 421 milioni per il settore energia, 153 milioni per le attività produttive e 334 milioni per l’agricoltura. In seguito all’approvazione di un emendamento presentato da Nadia Conticelli (Pd), tra le azioni previste dal Piano c’è anche quella “finalizzata a promuovere la libera circolazione sulla rete del trasporto pubblico locale della popolazione under 26 residente o domiciliata in Piemonte”. In generale, per la mobilità il Piano prevede il blocco dei veicoli diesel Euro 5 dal primo ottobre 2025 nei Comuni con più di 30 mila abitanti, limitazioni al traffico e altre misure introdotte dai Comuni per ridurre l’inquinamento nelle aree urbane, la sostituzione di bus e treni inquinanti, il potenziamento del trasporto pubblico locale. Nell’ambito del risparmio energetico c’è l’incentivo alla sostituzione di vecchi sistemi di riscaldamento e la promozione di misure di efficienza energetica per le attività produttive. In campo agricolo e zootecnico, con un emendamento, è stata introdotta la copertura delle vasche dei liquami negli allevamenti e la riduzione delle polveri sottili che derivano dalla combustione all’aperto dei residui vegetali.
L’opposizione ha dato voto contrario. Nelle dichiarazioni di voto Nadia Conticelli (Pd), Alice Ravinale (Avs) e Alberto Unia (M5s) hanno sostenuto che il Piano dell’Aria peserà molto sui Comuni e avrebbe potuto essere più coraggioso, sarà poi declinato in bandi e delibere che dovranno essere ben seguite nel loro percorso. Per la maggioranza è intervenuta la consigliera Gianna Gancia (Lega), che ha apprezzato i contenuti del Piano.
Il presidente della Giunta Alberto Cirio è intervenuto al termine delle dichiarazioni di voto sottolineando il positivo lavoro fatto insieme per arrivare al varo del nuovo Piano di qualità dell’aria: “Abbiamo recepito tutti i nuovi parametri dettati della Direttiva europea e recepiti dalla legge dello Stato, questo è un piano su base scientifica; Arpa Piemonte ci ha assicurato che è in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. Lo abbiamo fatto di concerto con le Province e i Comuni del Piemonte, con cui abbiamo chiarito le singole competenze. Ci aiuterà nella transizione ecologica ed è già operativo. Stiamo lavorando sulla norma per la Tessera dello studente in modo da favorire il trasporto pubblico per i giovani”.
Gli ordini del giorno collegati
Approvati anche i dodici ordini del giorno collegati al Piano Aria: quello presentato dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega) che chiede se il governo intenda presentare all’Europa, entro gennaio 2029, una richiesta di proroga dei termini per il raggiungimento dei nuovi limiti di inquinamento, in considerazione delle peculiarità orografiche del Piemonte; i documenti di Claudio Sacchetto (FdI) sul calendario degli abbruciamenti e la copertura delle vasche dei liquami zootecnici; l’Odg di Roberto Ravello (Fdi) che chiede che venga riconosciuta la particolare situazione in cui si trova per questioni geografiche la Pianura padana; quello di Silvio Magliano (Lista Cirio) per l’attivazione di appositi screening per la prevenzione delle malattie respiratorie legate all’inquinamento; il documento di Alessandra Binzoni (FdI) per potenziare le risorse per le Pmi che devono adeguarsi alle norme contro l’inquinamento; l’Odg della consigliera Sarah Disabato (M5s) per il completamento della metropolitana di Torino; quello presentato da Sergio Bartoli (Lista Cirio) per un maggior utilizzo del lavoro agile negli uffici regionali; l’Odg di Alberto Avetta (Pd) per la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) in Piemonte; il documento di Nadia Conticelli (Pd) per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e della mobilità sostenibile; l’ordine del giorno presentato da Fabrizio Ricca (Lega) per la costruzione della nuova Tangenziale o Gronda est di Torino entro la fine della legislatura regionale; il documento presentato da Fabio Isnardi(Pd) per rivedere il calendario degli abbruciamenti dei residui vegetali.
CS