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Ladri a Superga inseguiti e arrestati dai carabinieri

Furti seriali a turisti e fedeli davanti alla Basilica di Superga

Tentano di investire un carabiniere durante la fuga

 Dopo diverse denunce di furti su auto nel piazzale antistante alla Basilica di Superga, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato a San Mauro Torinese (to), via Rivadora 2, dopo un lungo inseguimento, due sinti, entrambi con precedenti specifici, per furto aggravato, resistenza in concorso, tentato omicidio e lesioni personali.

Per arrestare i ladri sono stati organizzati diversi servizi in zona e ieri i carabinieri hanno sorpreso la coppia dopo aver rubato su una macchina parcheggiata nel piazzale antistante alla Basilica.

L’autista, alla guida di una Fiat Multipla, ha tentato di investire un carabiniere, senza successo ma procurandogli comunque una lesione giudicata guaribile in 7 giorni. Il militare aveva posizionato l’autovettura di servizio sul percorso dei due fuggitivi in modo da ostacolarne la fuga.

È iniziato un inseguimento che è terminato, dopo circa 9 km, a San Mauro Torinese,  quando la Fiat Multipla si è scontrata con altre auto i cui conducenti non hanno riportato ferite a seguito dell’incidente.

Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 2000 euro in contanti, un martelletto sfonda vetro e due telefoni cellulari, tutto sottoposto a sequestro.

Si tratta di una donna e un uomo, di 38 e 42 anni, residenti a Torino in Via Lega 50. La coppia è sospetta di aver messo a segno decine di furti.

 

Acqua potabile migliore e nuove fognature: in arrivo i fondi della Regione

Tra il 2020 e il 2025 in Piemonte saranno investiti oltre 88 milioni di euro per migliorare la qualità dell’acqua potabile, contrastare le dispersioni reali di rete sostituendo i tratti danneggiati, abbattere la presenza di azoto e fosforo, rendere il sistema più efficiente riducendo i costi di gestione.

Inoltre, saranno ammodernati diversi tratti di fognatura

Gli interventi previsti sono 60 e rientrano in un accordo di programma sottoscritto da Ministero dell’Ambiente, Regione e dai sei Enti di governo d’ambito territoriale ottimale in cui è suddiviso il Piemonte. Saranno finanziati con 33.540.000 euro del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 (Piano operativo Ambiente, sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”) e con 54.730.000 euro dai gestori attingendo dai proventi della tariffa del servizio idrico integrato. I Comuni interessati sono 105, con una popolazione di circa 450.000 persone.

“Si tratta del più importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su acquedotti e impianti di depurazione degli ultimi cinque anni – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, nel corso della presentazione svoltasi il 2 gennaio nel palazzo della Regione – L’Italia è il secondo Paese al mondo dopo la Cina, sebbene con grande distacco, per l’inquinamento da fosforo. In Piemonte la situazione è critica soprattutto nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, dove ci sono allevamenti intensivi. Azoto e fosforo fanno proliferare le alghe in modo abnorme, il che riduce l’ossigeno e soffoca i pesci e la flora autoctona, che in salute contribuirebbe al mantenimento degli argini. Investendo in tecnologia puntiamo a ripristinare un ambiente sano e a ridurre i 160 milioni all’anno che il Piemonte spende in manutenzioni sulle reti idriche”.

I turisti potrebbero salvare la stagione dei saldi

Meno di 300 euro: è il budget stimato delle famiglie torinesi destinato ai saldi invernali

La  cifra è  in linea con quella dello dello scorso anno, anche se gli acquisti dei turisti  in città potrebbero fare la differenza, almeno in centro. E’ l’analisi fatta da  Confesercenti e Ascom, alla vigilia dell’inizio degli sconti che partiranno  a Torino sabato 4 gennaio. Previsti sconti  dal 30 al 50% già nei primi giorni. I consumatori tenderebbero a optare per l’acquisto di un capo pregiato nel negozio di fiducia rispetto al prezzo. I commercianti sono preoccupati per la concorrenza delle vendite online. “Una lotta impari con i colossi del web che pagano pochissime tasse” dicono gli esercenti . Ma due famiglie su tre privilegiano  comunque i servizi offerti dai negozi di prossimità.

Dalla Regione 10 milioni di euro ai comuni alluvionati

Nuovi contributi per tutto il Piemonte per interventi di somma urgenza e lavori legati a eventi calamitosi degli anni passati

 

«Apriamo il 2020 con una buona notizia per i Comuni piemontesi colpiti dalle alluvioni: sono infatti ben 10 i milioni di euro che possiamo destinare ai lavori di somma urgenza e di ripristino di opere pubbliche a rischio. A questi si aggiungono i due milioni già stanziati all’indomani degli eventi calamitosi e ulteriori fondi arriveranno nei prossimi mesi.

 

Un risultato importante, raggiunto con il presidente della Regione Alberto Cirio, che si è impegnato in prima persona per aiutare le popolazioni colpite e per rimettere in sicurezza il territorio. Il lavoro fatto sul bilancio in questi primi mesi di mandato ci ha dato la possibilità di realizzare economie che, nell’ultimo assestamento di bilancio, sono state destinate agli interventi di messa in sicurezza del territorio, in relazione sia alle alluvioni recenti sia a quelle passate, colmando le mancanze, anche ventennali, tanto attese dalle amministrazioni comunali. Lavorando fino all’ultimo giorno del 2019 siamo riusciti ad assegnare agli interventi segnalati dagli Enti locali ulteriori risorse rispetto a quelle previste». Così l’assessore alle Opere pubbliche e Difesa del suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi all’approvazione del programma di contributi da 9.821.056 euro complessivi, previsti dalla determinazione n. 4557 del 31 dicembre per un importo di 5.736.657 euro e la determinazione n. 4538 del 30 dicembre per 4.084.399 euro, ai sensi della legge regionale n. 38/78, che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni qualora, nel caso di calamità naturali, non riescano a fronteggiare, con mezzi e risorse proprie, i danni occorsi al patrimonio pubblico.

«La Regione – spiega l’assessore Gabusi – può intervenire concorrendo in tutto o in parte al finanziamento della spesa per l’esecuzione dei lavori necessari alla tutela della pubblica incolumità. Consapevoli di questa opportunità, con un grande lavoro dei tecnici dei nostri uffici decentrati, abbiamo invitato gli Enti locali a segnalare gli elenchi delle opere più urgenti, alle quali destiniamo 7,8 milioni di euro. Abbiamo poi voluto includere in questa tornata anche i contributi per completare interventi già avviati per oltre 2 milioni di euro. I criteri di urgenza e priorità utilizzati per la compilazione degli elenchi hanno determinato la graduatoria dei Comuni beneficiari del contributo per un totale di 117 interventi in tutto il Piemonte con importi variabili da poche migliaia di euro fino a lavori di ripristino di viabilità che arrivano a superare i 200 mila euro».

«Adesso – conclude l’assessore Gabusi – ci aspettiamo la nostra stessa velocità dal Governo per poter erogare tutti i soldi dello stato d’emergenza alla totalità degli enti colpiti».

All’Alessandrino sono destinati più di 3,6 milioni per 74 interventi in 41 Comuni: Alessandria, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Belforte Monferrato, Bistagno, Borghetto di Borbera, Bosio, Cantalupo Ligure, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carrega Ligure, Casale Monferrato, Cassine, Castelnoceto, Castelletto d’Erro, Costa Vescovato, Cavatore, Fabbrica Curone, Frassineto Po, Fresonara, Fubine Monferrato, Garbagna, Gavi, Grondona, Montaldeo, Murisengo, Novi Ligure, Ovada, Pasturana, Ponzone, San Cristoforo, Sarezzano, Sezzadio, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Tortona, Vignole Borbera, Viguzzolo, Visone, Volpeglino e Voltaggio.

Vanno all’Astigiano 1,753 milioni per 16 interventi in 14 Comuni: Bubbio, Calamandrana, Coazzolo, Isola d’Asti, Maranzana, Mombaruzzo, Mombercelli, Monastero Bormida, Moncalvo, Roccaverano, Serole, Sessame, Vesime e Vinchio.

Sono invece 5 gli interventi nel Biellese per un importo totale di circa 134 mila euro ad Ailoche, Campiglia Cervo, Candelo, Donato e Valdilana.

Importante il contributo per il Cuneese, che riceve quasi 2,2 milioni destinati a 44 interventi in 31 Comuni: Acceglio, Alba, Alto, Barge, Bergolo, Bernezzo, Camerana, Ceresole Alba, Centallo, Chiusa di Pesio, Crissolo, Frassino, Grinzane Cavour, Gorzegno, La Morra, Manta, Melle, Monesiglio, Montà, Monteu Po,  Novello, Ormea, Pamparato, Pietraporzio, Ponte di Nava, Santo Stefano Roero, Savigliano, Sommariva Perno, Valgrana, Venasca e Verzuolo.

I Comuni lungo la sponda sinistra del fiume Sesia, nel Novarese, ricevono complessivamente 200 mila euro per due interventi, mentre a Moncrivello e a Varallo, nel Vercellese, andranno oltre 61 mila euro.

Per il Torinese sono previsti quasi 900 mila euro per 16 interventi nei Comuni di Borgaro Torinese, Cafasse, Carmagnola, Cercenasco, Chieri, Ingria, Lanzo Torinese, Locana, Mappano, Pinasca, Pramollo Rivara, San Giorgio Canavese, Valperga, Varallo e Viù.

Il Verbano, infine, potrà affrontare 18 interventi in 12 Comuni forte di 985 mila euro di contributi regionali, a Baceno, Bannio Anzino, Baveno, Cerano, Crevoladossola, Crodo, Ghiffa, Gravellona Toce, Montecretese, Varzo, Verbania e Villadossola.

Smog alle stelle, scatta il primo blocco del 2020

Scatta il primo blocco del traffico a Torino per i veicoli diesel euro 4 nel nuovo anno, da venerdì 3 gennaio nei consueti orari: dalle 8 alle 19, e nelle fasce 8.30-14 e 16-19

 

Il provvedimento resterà in vigore almeno fino a martedì 7 ed  è stato deciso per  sforamento delle micropolveri che per 4 giorni consecutivi hanno sforato il tetto massimo di 50 microgrammi mc.

I blocchi – salvo diverse condizioni atmosferiche – si estenderanno nei giorni successivi al 7. Il blocco riguarda oltre a Torino i comuni di: Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo, Venaria, Vinovo e Volpiano. Esclusi dal divieto i conducenti over 70 anni e i possessori di un certificato Isee non superiore ai 14 mila euro annui.

Consigliere grillino lascia il movimento e mette in difficoltà la maggioranza di Appendino

Un altro consigliere lascia il  gruppo M5S al Consiglio comunale di Torino

Si tratta di  Aldo Curatella che dichiara: “non era questo il Movimento, non erano queste le finalità che ci si prefiggeva e non è più possibile restare all’interno di un contenitore che ha solo l’intestazione originaria ma è ormai quanto di più lontano si possa immaginare”. Con la nuova defezione la maggioranza in Sala Rossa è risicata e dovrà contare anche sul voto della stessa sindaca Appendino.

Stazioni e treni più sicuri con i controlli di fine anno della Polfer

2 arrestati, 3383 persone controllate, di cui 11 indagati, 184 minori e 714 con precedenti di Polizia; 53 veicoli controllati, 220 pattuglie in stazione e 69 a bordo treno, 176 treni scortati e 15 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. Questi i risultati dell’attività svolta nello scorso weekend del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta

BILANCIO DELL’ATTIVITA’ DELLA POLIZIA DI STATO NELLE STAZIONI E SUI TRENI IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

Nella stazione di Torino Porta Nuova gli Agenti Polfer hanno arrestato due italiani che si sono resi responsabili di un furto con destrezza ai danni di una donna all’interno della galleria commerciale. Gli operatori della Polizia, immediatamente giunti sul posto appena accaduto il fatto, dopo un breve inseguimento a piedi, hanno bloccato i due autori. Un quarantacinquenne italiano è stato denunciato in stato di libertà per possesso di una chiave inglese nascosta all’interno della manica del giubbotto. Sempre nella Stazione di Torino Porta Nuova, Agenti Polfer hanno denunciato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, maltrattamento di animali e manifesta ubriachezza un trentaseienne polacco. Lo straniero che a bordo di un treno proveniente da Napoli ha arrecato disturbo ai viaggiatori e ha maltrattato in continuo il proprio animale senza motivo, una volta giunto presso lo scalo di Torino, ha continuamente inveito contro gli operatori intervenuti per calmarlo. L’animale è stato affidato al Canile Municipale di Torino. Operatori del Nucleo Scorte Compartimentale, hanno indagato in stato di liberà per ricettazione un minore marocchino che, a bordo di un treno tra le stazioni di Chivasso e Santhià, è stato trovato in possesso di diverso materiale tra cui orologi, fotocamere, abbigliamento di marca. Nella stazione di Alessandria Agenti Polfer hanno denunciato in stato di libertà, per interruzione di pubblico servizio, minacce e resistenza a P.U. e danneggiamento, una donna che a bordo treno Regionale, proveniente da Milano, ha azionato il freno di emergenza e ha tentato di allontanarsi a piedi tra gli scambi ferroviari tentando di eludere il controllo di polizia. Nella stazione di Novara gli operatori Polfer hanno denunciato due cittadini senegalesi per aver opposto resistenza e cercato di sottrarsi al controllo di polizia nonché hanno denunciato un ventunenne italiano per essersi rifiutato di declinare le generalità a Pubblico Ufficiale.

Botti pericolosi, alcuni feriti in Piemonte e un arresto a Torino

In Piemonte, come in molte altre regioni si registrano feriti per l’uso dei ‘botti’ durante i festeggiamenti di Capodanno

Un ventottenne, nel Verbano  ha riportato gravi lesioni a tre dita di una mano a causa dello scoppio un petardo.

Un quarantacinquenne è stato invece ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per una lesione alla mano dovuta allo scoppio di petardi.  Un secondo caso riguarda un’altra persona arrivata al pronto soccorso del Sant’Andrea con ferite alla mano, ma di minore entità. L’uomo è stato già dimesso. Tre i giovani che sono stati medicati all’ospedale di Ivrea. Le ferite più gravi, con dieci giorni di prognosi,  sono quelle ai danni di  un ventiquattrenne di Salerano investito dall’esplosione  di un fuoco d’artificio. Il proprietario di una cantina a Torino è stato arrestato dai carabinieri per la detenzione illegale di  fuochi d’artificio: sono stati trovati più di 250 kg di botti di fabbricazione artigianale. Tra il materiale, che il Comando provinciale dell’Arma definisce “dal potenziale micidiale”, c’erano anche 320 “cipolle”. L’uomo è italiano e  già conosciuto alle forze dell’ordine.

Per l’industria torinese (anche) il 2020 sarà un anno difficile

Secondo il presidente degli industriali torinesi, Dario Gallina, il governo attuale e i i governi che si sono succeduti “non hanno capito la difficoltà della situazione economica e hanno anzi  aggravato il carico dell’imposizione fiscale sulle aziende”

 

E’ in sintesi il  senso nella lettera che Gallina ha inviato alle imprese associate. Scrive Gallina che con la crescita del Pil ferma a un “risicatissimo 0,2% annuo e una produttività del lavoro in continuo calo, se manca  una forte spinta generata a favore delle imprese e degli investimenti dovrebbe essere evidente che non si esce dalla stagnazione”.

“Nella legge di bilancio, bilancio già gravato da precedenti provvedimenti onerosissimi come ‘Reddito di Cittadinanza’ e ‘Quota 100’ – commenta Gallina – sono state introdotte norme che, insieme  con l’incertezza del diritto, sono macigni sulle prospettive delle imprese”, riferendosi all’introduzione dei reati tributari nel sistema delle sanzioni amministrative che consente  di confiscare le aziende prima di una sentenza passata in giudicato. Per il leader dell’Unione industriale subalpina anche provvedimenti  come la ‘plastic tax’ e la ‘sugar tax’ , anche se ridotti e rinviati sono autentiche tasse sulle imprese, senza alcun beneficio ambientale.

A Superga i sindaci metropolitani chiedono più impegno da parte di Torino

“Serve una differente e migliore volontà politica”

 UNCEM: RIDEFINIRE PATTO TRA AREE URBANE, RURALI E MONTANE. CITTA’ METROPOLITANA È LUOGO ADATTO

La Città Metropolitana è il luogo politico e istituzionale idoneo per costruire rapporti nuovi tra la città di Torino e le aree rurali e montane, con tutti i Comuni della ex Provincia”. Le istanze poste nella riunione tenutasi  a Superga da alcuni Sindaci della prima cintura torinese sono corrette, secondo Lido Riba, presidente di Uncem Piemonte che aggiunge:  “Rispetto a Sitaf, Trm, Iren, chi guida la Città di Torino non può certo fare da sola o nel solo perimetro della Sala Rossa. Penso a Iren ad esempio e alle implicazioni che questa società ha sui territori, governando l’acqua e lo sfruttamento a fini idroelettrici. Penso a Sitaf e all’impatto senza ‘ritorni’ sui territori della Val di Susa. Ripensare come le partecipate stanno sul Piemonte, è uno sforzo corale e non solo dei Consiglieri e della Giunta torinese. Per questo sono certo che la Città Metropolitana sia uno spazio ideale per l’analisi, il dialogo, la decisione politica. Il Vicepresidente dell’Ente Marco Marocco ha fatto un importante lavoro i questi anni. Ma la Sindaca Appendino deve dedicare più tempo ai Sindaci colleghi dei Comuni della Città Metropolitana. Anche ai più piccoli. Uncem può sostenere questo percorso e questo patto che avevamo chiesto anche a Piero Fassino. Dal 2006 a oggi, il patto tra Torino e le Alpi, quale capoluogo alpino, non si è mai compiuto” . Conclude Riba: “Serve una differente e migliore volontà politica in questa direzione. Torino è forte e vince la sfida se si unisce alle sue montagne, ai territori, al paesaggio alpino che la circonda, alle aree agricole della seconda cintura. La prima sfida è relativa al Green New Deal e all’organizzazione della mobilità. Torino deve cedere qualcosa sul fronte della spesa dei trasporti. E poi la città deve lavorare con i Comuni, nella Città Metropolitana, sui fondi europei verso la nuova Programmazione. Occorre fare di più, anche se è molto significativo quanto fatto dagli uffici di corso Inghilterra con le zone montane nel corso degli ultimi anni”.

(foto Deborah Melchiorre)