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Torino blindata per il G7

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IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

C’è da augurarsi che il G 7 non crei i problemi del passato. Io non dimentico Genova letteralmente devastata. Mi auguro anzi che il G7 sia politicamente fruttuoso e non motivo di violenze, anche se le notizie che arrivano, mi inducono, molto allarmato, a scrivere a letto dove sono ammalato da giorni, vincendo il dolore perché la preoccupazione è superiore al dolore fisico. L’ ospitalità dei protagonisti con il loro seguito è prevista infatti in pieno centro della città,  mentre i lavori sono a Venaria Reale.

Via Maria Vittoria chiusa

L’ospitalità che è in tre hotel nel centro ha provocato il blocco della città con zone blindate ampie che di fatto intralciano pesantemente la vita e il lavoro dei torinesi. Si teme la guerriglia urbana devastante dei centri sociali e dei nuovi vandali, i Palestinesi. Questa gente andava preventivamente bloccata perché non è accettabile che una grande città venga trattata come una città mediorientale. Il ministro degli interni – un prefetto! – rivela dei deficit preoccupanti.  Gli ospiti andavano alloggiati diversamente. Così rischiamo molto. Non è questione politica, ma un dato di fatto. Auguro al Prefetto e al Questore un ottimo lavoro, anche se la violenza resta sempre violenza.

Contro manifestazione G7, bloccata la tangenziale di Torino e bruciati i cartonati dei leader

Che il G7 su clima, energia e ambiente sarebbe stato osteggiato dai soliti contestatori era palese. E infatti nel pomeriggio diversi manifestanti hanno occupato la  carreggiata bloccando in parte la tangenziale nord di Torino accendendo  fumogeni e provocando una coda di 2 km tra Borgaro e Venaria in direzione Frejus. La protesta ha avuto però il suo culmine nella via centrale di Venaria, via Mensa, che conduce alla Reggia. Qui i manifestanti hanno acceso un falò dove hanno dato alle fiamme i cartonati con i volti dei leader del G7, compreso  quello di Giorgia Meloni. Tra i contestatori i No Tav, militanti del centro sociale Askatasuna, ambientalisti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion. Avvisaglie della tensione si erano già manifestate ieri in serata quando al cantiere della Torino Lione a San Didero un gruppo di manifestanti No Tav ha formato un corteo contro il G7, poi disperso dalla polizia. Sui suoi profili social (vedi foto)  il sindaco di Venaria Fabio Giulivi  ha ringraziato le forze dell’ordine e tutti coloro che si sono adoperati affinché la contro manifestazione – come è alla fine avvenuto – si svolgesse senza causare danni.

“Continua la spudoratezza di certi attivisti che, poco fa, dopo aver contestato il vertice del G7 Ambiente a Venaria Reale, si sono recati sulla tangenziale che porta a Torino, per occuparla”, affermano Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Roberto Ravello, dirigente regionale del partito. “Bloccare una delle grandi arterie stradali che portano al capoluogo piemontese non porta ad alcun risultato: arreca solo disagi alla circolazione e quindi ai cittadini. Questi pseudo-ambientalisti sono personaggi in cerca d’autore, in grado solamente di fare rumore”.

 

Ostensione della Sindone nel 2025 E tra una settimana arriva il patriarca di Gerusalemme

Con la visita del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, il 4 e 5 maggio a Torino, festa liturgica della Sindone, inizia il cammino in preparazione al Giubileo del 2025. Il prossimo anno si terrà un’Ostensione della Sindone solo per i giovani e una “Tenda della Sindone” per tutti in cui vivere il sacro lino con forza e intensità anche con l’ausilio di nuove tecnologie. Così Torino celebrerà l’Anno Giubilare nel 2025 come ha annunciato l’arcivescovo Roberto Repole.
“Non sarà un’ostensione classica, ha precisato il prelato, ma un’occasione per sperimentare modi nuovi di essere custodi della Sindone”. “La Sindone, ha aggiunto il vescovo, è un patrimonio che ci riguarda tutti, è un tesoro così importante per la Chiesa e deve essere l’occasione di comunicare in modo nuovo il Vangelo. Prima di tutto partendo dai giovani con i quali abbiamo intrapreso un percorso di catechesi sui fondamenti del cristianesimo. Abbiamo pensato a una sorta di laboratorio per ragazzi e ragazze che spesso sono la parte più vulnerabile della città”.
Monsignor Repole ha poi annunciato che in piazza Castello, ai primi di maggio 2025, verrà allestita una tenda per fedeli, turisti e cittadini in cui avvicinarsi alla Sindone attraverso documenti, video, immagini e podcast. “Un modo nuovo, ha aggiunto Repole, di entrare in contatto con documenti preziosissimi a livello storico e di fede”. Inoltre, la prossima settimana, sabato 4 maggio e domenica 5, verrà a Torino il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, invitato dall’arcivescovo Repole, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dell’Opera diocesana pellegrinaggi che in questo periodo di conflitto ha dovuto sospendere i viaggi in Terra Santa.               FR

“Sette Governi decidono, mentre il mondo brucia”, gli attivisti del clima occupano il grattacielo Sanpaolo

Nel pomeriggio di oggi un centinaio di persone legate ad Extinction Rebellion hanno  occupato la hall del grattacielo di Intesa Sanpaolo a un giorno dall’inizio del G7.

Due persone assicurate con corde e imbrago hanno appeso uno striscione rosso tra i due tiranti del grattacielo con la scritta “Sette Governi decidono, mentre il mondo brucia”, altre si sono arrampicate sui tiranti esterni, altre ancora si sono incatenate tra loro bloccando l’ingresso. Nello spiazzo antistante è stata posta una grande Terra in fiamme per denunciare gli investimenti fossili di Intesa e il sostegno dei governi del G7 al consumo di gas e petrolio.

A ridosso dell’inizio del G7, Extinction Rebellion “sta portando l’attenzione su come gli stati rappresentati nel G7 abbiano scelto di continuare a sostenere il consumo di gas, ampliando il divario tra gli obiettivi politici e gli obiettivi basati sulle conoscenze scientifiche”.

Diciottenne torinese ucciso a Milano con tre colpi di arma da fuoco

Un diciottenne nato a Torino, di origini bosniache  è stato ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace alle tre della notte scorsa alla periferia di Milano. Si tratta di Jjonny Sulejmanovic, nato nel 2005 nel capoluogo piemontese dove ha abitato per un certo periodo: era su un furgone nel quale dormiva con la moglie, giovanissima, quando alcuni uomini gli hanno sparato. Soccorso dagli operatori del118 è morto al Policlinico milanese. I killer hanno sfondato i vetri del furgone a mazzate, hanno fatto scendere Sulejmanovic gli hanno sparato sulla strada. Circa un’ora prima, i killer, anche loro di origine bosniaca, conosciuti probabilmente dalla coppia, erano andati  davanti al furgone Fiat Ducato in cui si trovava il ragazzo con la moglie sembrerebbe proponendogli di andare a bere birra, ma lei  glielo avrebbe impedito. Dopo sono tornati e l’hanno ucciso.  La vittima non ha precedenti e la sua famiglia vivrebbe di espedienti ma, a parte precedenti per furto, non farebbe parte di un gruppo della criminalità nomade.

Rai “occupata” da Extinction Rebellion contro il “circo” del G7

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Questa mattina sette attivisti di Extinction Rebellion travestiti da clown sono comparsi su dei tricicli davanti all’ingresso della sede RAI di Torino, mentre altre due attiviste hanno occupato la tettoia
dell’edificio e hanno esposto uno striscione con scritto “G7 Ambiente: -2 giorni all’inizio del circo”.
La protesta si svolge a pochi giorni dal vertice ministeriale del G7 su Clima, Energia e Ambiente, che si terrà dal 28 al 30 aprile a Venaria.
”La RAI viene scelta per denunciare allo stesso tempo l’assenza di una informazione seria sulla crisi ecoclimatica e la pressione politica che il governo sta esercitando negli ultimi mesi sull’informazione
pubblica”, hanno commentato gli attivisti.

G7 blindato alla Reggia di Venaria. Sul tavolo i problemi di clima, energia e ambiente

29 – 30 aprile / La riunione dei Ministri Clima, Energia e Ambiente dal 29 al 30 nella Reggia di Venaria, guidata dalla presidenza italiana. Misure di sicurezza straordinarie per l’importante vertice internazionale. Nei giorni scorsi il ministro Gilberto Pichetto ha presentato il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice: “Vogliamo imprimere una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”

A CURA DI LINEAITALIAPIEMONTE.IT – Si svolgerà a Venaria Reale, il 29 e 30 aprile, la riunione ministeriale G7 Clima, Energia e Ambiente, guidata dalla Presidenza italiana. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha presentato  agli organi di informazione, nella sede romana dell’associazione Stampa estera, il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice.

Una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili”

“In continuità con gli impegni assunti in ambito G7 e G20, la Presidenza italiana consoliderà le iniziative già in corso e si concentrerà su azioni mirate e congiunte, orientate alla concretezza”, ha spiegato il Ministro Pichetto. “Vogliamo imprimere – ha detto – una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”. “Altrettanta forza – ha aggiunto il Ministro – vogliamo dare alle politiche di adattamento, cruciali per la tenuta e la resilienza dei sistemi naturali ed economici, anche nei Paesi africani”. “A Venaria l’Italia arriva con idee chiare e con la determinazione necessaria per rendere questo G7 portatore di risultati reali e ambiziosi”, ha concluso il Ministro.

Il vertice preceduto da gruppi di lavoro

I gruppi di lavoro a cui hanno preso parte i negoziatori dei rispettivi Paesi, hanno definito in questi mesi i temi al centro del Comunicato finale, che traccerà il percorso verso le prossime scadenze globali.

Focus su consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse

Per la parte Ambiente, il focus sarà su: consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse, con particolare riferimento al tema del riciclo delle materie prime critiche e della circolarità nell’industria tessile e nella moda. Verranno poi affrontati gli ambiti legati al contrasto dell’inquinamento per natura e persone, la biodiversità, gli ecosistemi, il mare e gli oceani. Centrale sarà il tema dell’uso sostenibile delle risorse idriche. Particolare rilievo avrà la collaborazione con Paesi terzi, in particolare con l’Africa su temi trasversali quali il contrasto al degrado del suolo e la lotta alla desertificazione, l’uso delle tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione degli effetti dei cambiamenti climatici e la sostenibilità delle filiere produttive.

La ‘Net-zero’ agenda

Nella sessione Clima ed Energia, si affronterà il tema della ‘Net-zero’ agenda, con obiettivi volti a potenziare i sistemi di accumulo e flessibilità, in modo da gestire il forte apporto delle rinnovabili. Al centro anche il potenziamento dell’efficienza energetica e il rafforzamento della sicurezza, in particolare per la catena di approvvigionamento dei minerali critici necessari per lo sviluppo delle rinnovabili. E ancora, puntare su nuove tecnologie energetiche tra cui ricerca e sviluppo del nucleare sostenibile, ridurre le emissioni di metano e promuovere la collaborazione con i Paesi terzi, specie con quelli più vulnerabili e con gli Stati africani, sul fronte dello sviluppo di risorse energetiche, infrastrutture locali e adattamento.

Iniziative congiunte

Sarà obiettivo del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica lanciare, nel corso della ministeriale, iniziative congiunte come l’avvio di gruppi di lavoro, coalizioni, focus e specifiche collaborazioni sui temi di interesse.

Le sessioni di lavoro

Quattro le sessioni di lavoro. In particolare, dalle ore 10 del 29 aprile si aprirà la plenaria dei Ministri. Al termine (h.11.50) è prevista la “Foto di famiglia”, a cui seguirà (h.13.40) la sessione di lavoro dedicata a Clima ed Energia. Dopo le 16.30 si avvierà la sessione Ambiente, che concluderà la prima giornata.

Martedì 30, si terrà una nuova plenaria di tutti i Ministri del G7, con l’obiettivo di definire il comunicato conclusivo. È prevista alle 14.30 la conferenza stampa congiunta del Ministro Gilberto Pichetto con i Ministri del Giappone e del Canada, rispettivamente la precedente e la prossima Presidenza G7.

Gli invitati a Venaria

A Venaria, oltre ai Ministri di Italia, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Commissione europea sono invitati: la Presidenza Cop 28 (Emirati Arabi Uniti) e quella Cop29 dell’Azerbaigian, il Brasile quale presidenza di turno del G20, l’Arabia Saudita e, nel quadro del focus sull’Africa, la Mauritania quale presidenza di turno dell’Unione Africana, il Kenya, l’Algeria e la Banca Africana di Sviluppo. I lavori prevedranno anche la presenza di organizzazioni internazionali: per la sessione Clima ed Energia la AIEA, IRENA, ODI e Conferenza sui cambiamenti climatici. Per la parte Ambiente prevista la presenza di UNDP, OCSE e UNEP.

Quando sarà possibile un 25 aprile tricolore e condiviso?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Lo storico Barbero dichiara di aver avuto due nonni fascisti di cui uno ucciso dai partigiani, ma dice anche che non bisogna fermarsi alla memoria personale che genera rancore, ma bisogna affidarsi alla storia. E’ la prima volta che apprezzo il suo pensiero e anche la sua sincerità. In questo 25 aprile, pieno zeppo di polemiche faziose, è difficile far festa per la Liberazione dell’Italia come sarebbe giusto fare. Troppi speculano politicamente in modo dozzinale come Scurati e i suoi accoliti che lo celebrano in modo smodato e ridicolo. Egli è un “politicante” – non uno storico – che si è fatto conoscere proprio perché ha scritto su Mussolini a cui deve la sua notorietà.
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Con questi personaggi che scrivono anche cose errate e imprecise, non sarà mai possibile giungere ad un 25 aprile tricolore e condiviso. Per altri versi ci sono anche quelli che vogliono far casino,  portando in piazza le bandiere della Nato o vietando quelle di Israele. C’è anche chi vuole sfilare con le bandiere della Palestina che in parte fu amica di Hitler. Molta ignoranza e molta mala fede  insieme ad insulsa mania di protagonismo impediscono un discorso storico. La polemica divampa e magari ci saranno anche incidenti. Da ieri sono a letto vittima di una dolorosa indisposizione e non andrò al corteo del  24 aprile dove di partigiani non si vede neppure più la traccia per ragioni anagrafiche.
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C’è perfino chi vorrebbe dedicare a Bruno Segre, che fu  un partigiano molto secondario e non sparò mai un colpo, per ragioni politiche contingenti, il 25 aprile. Proposta priva di senso.  L’altro giorno ho partecipato ad un bel dibattito su via Rasella e le Fosse Ardeatine dove tutti i relatori  hanno meritato di essere ascoltati perché non faziosi e desiderosi di far capire cosa è accaduto a Roma 80 anni fa: dal presidente dell’ ANPI Boeti che ha fatto un intervento meditato e non polemico a Vecellio che ha parlato dell’errore di via Rasella già denunciato da Pannella e Bobbio. Con calma tutti hanno avuto modo di parlare e forse il pubblico ha capito qualcosa di utile, facendosi un’idea dei fatti drammatici della guerra civile in un paese di eroi, ma anche di voltagabbana. Sarebbe bene smettere di andar avanti su strade pericolose, lastricate di estremismi che eccitano all’odio tra Italiani.
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Esaltarsi per Scurati non rivela buona fede e dimostra anche mancanza di  intelligenza. Mio nonno nel suo castello di Camerano Casasco, lui amico di Giovanni Giolitti e di Marcello Soleri, vecchio antifascista, aveva ospitato ebrei. Rischiò  di finire fucilato dai tedeschi, ma non si considerò mai un eroe e non ebbe e non sollecitò  riconoscimenti. Disse a mia madre che  aveva solo  fatto il suo dovere. Questo è un piccolo esempio di cosa fu la Resistenza migliore.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Pro Palestina e antagonisti al corteo: tensione alla fiaccolata del 25 aprile

La  fiaccolata del 25 aprile che si svolge come da tradizione la sera del 24 a Torino è stata caratterizzata da attimi  di tensione. Alla partenza del corteo in piazza Arbarello, alcuni manifestanti pro Palestina e ed esponenti antagonisti hanno urlato “Fuori la Nato dal corteo” e hanno contestato la delegazione radicale, che esponeva bandiere ucraine. È stato strappato un simbolo della Brigata ebraica. In piazza il sindaco Stefano Lo Russo, il consigliere Gavazza in rappresentanza del presidente Cirio e la candidata alla Regione per il Centrosinistra Gianna Pentenero. Presenti l’Anpi e numerosi cittadini e associazioni.  (foto di copertina Cgil Torino)

Gli attivisti del clima occupano Gallerie d’Italia

Extinction Rebellion ha occupato questo pomeriggio il cortile delle Gallerie d’Italia, il museo di Intesa Sanpaolo, a Torino, per denunciare i “massicci finanziamenti della banca in progetti legati a petrolio e gas”.

La protesta si svolge nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del “G7 Clima, Energia e Ambiente” che si terrà proprio a Torino dal 28 al 30 aprile. L’obiettivo, dicono in una nota gli attivisti è “denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 – tra cui l’Italia – stanno investendo”.