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Sindaca indagata per la consulenza al portavoce

La sindaca  Chiara Appendino ha ricevuto un avviso di garanzia per sospetto concorso in peculato, in relazione alle indagini per la consulenza assegnata dalla Fondazione del Libro al suo ex capo ufficio stampa Luca Pasquaretta, indagato per peculato. Lo ha annunciato la stessa sindaca su Facebook. Ecco il post della prima cittadina

“Per trasparenza nei confronti dei cittadini vorrei rendere noto che ho ricevuto un avviso di garanzia con riferimento alle indagini per la consulenza affidata dalla Fondazione per il Libro al mio ex capo ufficio stampa per un valore di 5000€ lordi e che lui già restituì a suo tempo.  Quando, alcuni mesi prima dello svolgimento del Salone del Libro, circolò sui giornali questa ipotesi, risposi in aula a un’interpellanza dichiarando che non era assolutamente intenzione dell’amministrazione procedere in tal senso. Nonostante questa posizione, quella consulenza venne comunque affidata dalla Fondazione. Secondo la ricostruzione dei pm, questa consulenza non fu poi svolta dall’interessato e, per questo, viene ipotizzato il peculato. Spetterà a lui difendersi e eventualmente ai giudici stabilire chi ha ragione. Nel mio caso si ipotizza il “concorso” nello stesso reato poiché, secondo i pm, la consulenza sarebbe stata affidata e pagata, cito testualmente, con il mio “accordo”. Sono tranquilla e, quando in settimana verrò ascoltata dai PM, offrirò loro tutti gli elementi in mio possesso e di mia conoscenza per difendermi da questa ipotesi e provare la correttezza del mio operato“.

 

Migliaia in piazza per il Torino Pride

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Hanno partecipato migliaia  di persone al Torino Pride, il cui corteo è partito da piazza Statuto (vedi foto del Torinese). Presente la sindaca di Torino, Chiara Appendino, il rettore designato dell’Università Stefano Geuna, il rettore del Poli Guido Saracco, la neodirettrice del Lovers Film Festival Vladimir Luxuria, il segretario del Pd del Piemonte Paolo Furia, l’ex assessora regionale Monica Cerutti. “La  manifestazione – dice all’Ansa la coordinatrice del Pride, Giziana Vetrano – è antifascista e antirazzista, per lottare per i diritti che mancano e  proteggere quelli che ci sono, che non bisogna mai dare per scontati”.


  

Bandiere Verdi 2019, Piemonte protagonista

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Tutela della biodiversità a rischio, valorizzazione dell’agricoltura e delle antiche tradizioni, ma anche mobilità sostenibile, efficienza energetica e didattica innovativa al centro delle pratiche virtuose dell’arco alpino premiate dalla Carovana delle Alpi di Legambiente

Nell’arco alpino le buone pratiche sono in costante crescita. Quest’anno sono ben 17 le bandiere verdi assegnate da Legambiente, due in più rispetto allo scorso anno, e che premiamo l’impegno di cittadini, associazioni e comuni, nel tutelare e valorizzare in chiave sostenibile ed ecofriendly le Alpi, fronteggiando con intelligenza gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici. Tutela della biodiversità a rischio, sostenibilità ambientale e mobilità dolce, turismo slow, ma anche efficienza energetica e didattica innovativa i temi al centro delle 17 bandiere verdi 2019 che ben testimoniano la voglia di un futuro sempre più green e innovativo che si respira in questi territori montani, oggi sempre più fragili per via dei cambiamenti climatici. Per questo è fondamentale mettere in campo azioni ad hoc, ma anche ripensare la gestione del territorio e replicare quelle esperienze virtuose che vanno in questa direzione.

 

Tra le storie virtuose alpine segnalate da Legambiente si va ad esempio dall’impegno portato avanti dal CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Bernezzo, in provincia di Cuneo, che dal 2001 recupera, cura e riabilita esemplari di ogni specie di fauna selvatica ritrovati in difficoltà dalle aquile ai cerbiatti, agli interventi e buone pratiche volte alla mitigazione degli effetti climatici che arrivano da Chamois (AO), unico comune italiano non raggiunto dalle auto che si sta impegnando nella progettazione di una Comunità energetica oil free producendo in modo autonomo e principalmente da fonti rinnovabili. Non mancano poi i buoni esempi di mobilità sostenibile come il progetto “Bouzaté” (Muoviti) ideato e proposto da un cittadino, Daniel Vallet, del Comune di Charvensod (AO), per incentivare la mobilità sostenibile casa/lavoro/casa e che l’amministrazione sta prendendo in considerazione. Mobilità e turismo dolce caratterizzano anche la bandiera verde assegnata all’Associazione Sentieri Alta Val Malone (TO) per il progetto di sviluppo locale che ha al centro il recupero della viabilità pedonale della valle. Ad oggi sono stati recuperati e segnati 42 percorsi e il motto dell’associazione è “sentieri per andare lontano”.

 

Storie virtuose premiate oggi da Legambiente con le tradizionali bandiere verdi nel corso della due giorni del quinto summit di Carovana delle Alpi organizzato a Valdieri, in provincia di Cuneo, presso la sede del Parco Aree protette Alpi Marittime e raccolte nel report pubblicato sul sito dell’associazione. A livello regionale, quest’anno è il Piemonte a conquistare più bandiere verdi (5), seguito da Veneto (4), Lombardia (2), Valle d’Aosta (2), e Friuli Venezia Giulia (2) tutte e tre a pari merito, una al Trentino, una all’Alto Adige. Non mancano però le aggressioni all’arco alpino che l’associazione ambientalista denuncia anche quest’anno assegnando 8 bandiere nere (due in più rispetto a quelle dello scorso anno) per scelte obsolete di gestione del territorio e così distribuite: Piemonte (2), Lombardia (2), Valle d’Aosta (1), Alto Adige (1), Trentino (1) Friuli Venezia Giulia (1).

 

“Oggi ai territori montani -spiega Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente– viene chiesto di fronteggiare con intelligenza gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici. Com’è noto nelle Alpi essi sono più consistenti che altrove, infatti, ogni grado centigrado in più registrato nelle terre emerse corrisponde a un +2° sulle Alpi. Per questo è importante mettere in campo azioni virtuose e sostenibili che tutelino e valorizzano davvero l’Arco Alpino e le buone pratiche premiate oggi dimostrano che ciò è possibile. Anzi si tratta di esempi virtuosi che meritano di essere replicati su tutto il territorio”.

 

“Sul clima -ha aggiunto Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente– si sta facendo troppo poco e troppo lentamente, anche nelle montagne che pure risentono sempre di più dei cambiamenti climatici. Lo scioglimento dei ghiacciai e la biodiversità a rischio sono il primo campanello d’allarme di un problema che ha una portata internazionale e sul quale bisogna intervenire al più presto in maniera sinergica e con politiche sempre più mirate. Il nostro Paese deve approvare quanto prima un piano di adattamento ai cambiamenti climatici che abbia tra le sue priorità proprio i territori montani. In modo da diffondere in tutta Italia le pratiche virtuose premiate oggi, aiutando i territori che investono in manutenzione del territorio, gestione virtuosa dell’acqua, in una agricoltura di qualità capace di adattarsi a un clima che sta già cambiando. In parallelo la sfida è aprire finalmente le porte a un modello energetico distribuito e rinnovabile, il solo capace oggi di tenere assieme l’impegno nel fermare i cambiamenti climatici con la creazione di opportunità per tutti i territori, dalle Alpi alle pianure, le famiglie e le imprese”.

 

Bandiere verdi: Oltre alle buone pratiche citate prima, in Piemonte il vessillo green è andato al Monviso Institute, situato ad Ostana (CN), per l’impegno nello sviluppo e nella comunicazione di progetti sostenibili anche attraverso nuove forme di sperimentazione e per l’approccio organico dal punto di vista architettonico, agricolo, sociale, turistico, didattico. Al Gruppo di cittadini volontari delle “Giornate della manutenzione territoriale” sulla Serra di Chiaverano (TO) per le attività di volontariato volte alla messa in sicurezza di una vasta area della Serra dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI). Premiate anche la Regione Piemonte per la recente legge regionale n.14, “Disposizioni in materia di tutela, valorizzazione e sviluppo della montagna”, che punta a valorizzare il territorio montano con una moderna visione della montagna, fondata sulla sostenibilità dei territori e delle persone.

 

Bandiere nere: Quest’anno le bandiere nere sono state assegnate: all’Anas per le pesanti inadempienze e la scarsa trasparenza nella gestione del cantiere Tenda Bis (CN). Vessillo nero anche alla Regione Piemonte per mantenere in vita con cospicui finanziamenti impianti sciistici perennemente in perdita, in particolare destinando consistenti fondi all’innevamento artificiale delle piste piemontesi. Bandiera nera anche per la Giunta Regionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per aver fatto propria, attraverso atti pubblici e amministrativi, la scelta di collegamento intervallivo tra la Valtournenche e la Val d’Ayas attraverso il Vallone delle Cime Bianche.

 

Il report sulle bandiere verdi/nere è disponibile in allegato e al seguente link:

https://www.legambiente.it/carovana-delle-alpi/

Festa in piazza Vittorio: per San Giovanni tornano i droni

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Sarà il ” superamento dei limiti” il filo conduttore della San Giovanni Night Experience, la tradizionale festa per il santo patrono di Torino – ma in chiave innovativa – che per il secondo anno vedrà la presenza dei droni. Dai duecento dello scorso anno, ai 302 di quest’anno: Disegneranno in cielo coreografie e scritte sullo sfondo della Gran Madre e della collina, in piazza Vittorio per 38 mila spettatori. Il programma di San Giovanni prevede (oltre allo storico “farò”) anche musica, luci e uno schermo d’acqua lungo 60 metri, tutto trasmesso per la prima volta in diretta, su RaiNews24, Inoltre il 24 giugno nascerà anche la Italian Tech Week, che riunisce 47 eventi e 50 aziende per esplorare l’innovazione.

Bankitalia lancia l’allarme: “Il Piemonte è fermo”

La Banca d’Italia lancia l’allarme: il Piemonte è bloccato dopo  la forte crescita nel 2017 e nella prima parte del 2018, con i segnali di rallentamento nella seconda metà dell’anno. Ora l’economia piemontese si ferma e i dati più preoccupanti per il 2019 sono relativi all’export e agli investimenti. La  consueta indagine sull’economia del Piemonte rileva anche che stagna secondo i primi dati, l’occupazione, dopo la crescita del 2018 dovuta in particolare  alla stabilizzazione dell’elevato numero di contratti a tempo determinato. Il 2018 si era chiuso  con una crescita del Pil dell’1%. Il credito alle famiglie e alle imprese è cresciuto ancora, ma l’offerta rimane selettiva e il ricorso ai canali di finanziamento non bancari è  basso. Sono in aumento i mutui per l’acquisto di case, spinti dai bassi tassi.

Parco Dora diventa polmone verde della città

Si lavora per il completamento di Parco Dora, l’ex area industriale che diventerà il nuovo polmone verde della città. Sono iniziati  i lavori dell’ultimo dei sei lotti per la sistemazione dell’area, riguardante l’ultima parte del parco verso corso Principe Oddone. Si tratta di 40mila metri quadri sui 350mila totali. I lavori dureranno  un anno e saranno finanziati dalla Città nel contesto del  progetto periferie AxTo. Si prevede la realizzazione di un corridoio verde che unirà le due sponde della Dora, di una pista ciclabile e di una collina belvedere alta circa 4 metri. Saranno piantati 300 nuovi alberi. “Entro un anno – commenta  la sindaca Chiara Appendino – i cittadini potranno riavere questo spazio rimasto abbandonato per troppo tempo”.

Italia Bosnia – Erzegovina, 4 Daspo

 

Si è disputato ieri l’incontro di calcio Italia-Bosnia Erzegovina, valevole per la qualificazione al campionato europeo 2020, alla presenza di circa 30.000 spettatori, di cui oltre 5.000 tifosi ospiti

Dopo i due provvedimenti DASPO, già emessi dal Questore di Torino nel primo pomeriggio, nella fase di afflusso all’Allianz Stadium sono stati individuati altri due tifosi bosniaci in possesso di fumogeni e bengala. Si tratta di un ragazzo svizzero di 25 anni e di un bosniaco di 28. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. Nei loro confronti, il Questore di Torino ha emesso due provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive, in questo caso della durata di 3 anni, per un totale di quattro provvedimenti DASPO in occasione del match Italia – Bosnia Erzegovina. Sempre nelle fasi di filtraggio, è stata arrestata per detenzione di sostanza stupefacente una donna Svizzera di 26 anni che deteneva 30 g di eroina. Da ultimo, due bosniaci sono stati denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Imprese in affanno e musei al top

Mentre le imprese torinesi e piemontesi registrano nel primo trimestre dell’anno un calo di fatturato e ordinativi, l’industria della cultura va a gonfie vele. Sono infatti  tutti in crescita gli indicatori dell’Associazione Abbonamento Musei (AM) che  amplierà il proprio raggio d’azione da Piemonte e Lombardia a fine giugno anche in Valle d’Aosta e in futuro in Liguria. Nei primi 5 mesi 2019 +24,3% di tessere  per i 150 musei della Lombardia, +30% per i 250 dell’abbonamento in Piemonte. Il 1° giugno le tessere attive in Piemonte erano 131.042. Senza parlare poi del milione e 58 mila ingressi del 2018: in Piemonte  941 mila, in Lombardia 116.666. Il possessore della tessera Abbonamento Musei entra in media 8 volte nei musei in un anno, dato eccezionale se si pensa che le statistiche dicono che   il 70% degli italiani non ha alcuna attività culturale. La spesa media in ogni visita è di 13 euro, per audioguide, cataloghi e servizi.

Produzione in calo, il Piemonte soffre

Il 2019 inizia all’insegna delle difficoltà  per le imprese. È infatti ancora in calo nei primi tre mesi  la produzione industriale (-0,4% rispetto allo stesso trimestre 2018)

In discesa anche gli ordinativi, il fatturato e il grado di utilizzo degli impianti. In positivo soltanto  l’industria alimentare in basso  Piemonte. In sofferenza  il comparto auto e la filiera tessile. Il bilancio non proprio esaltante emerge dalla 190a indagine congiunturale sull’industria manifatturiera curata da Unioncamere in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit, che  ha coinvolto 1.732 imprese industriali piemontesi, con oltre 108.000 addetti e circa 62 miliardi di euro di fatturato.

Cambio della guardia: Chiamparino lascia a Cirio

Passaggio di consegne questa mattina in piazza Castello nella sede dalla Giunta regionale tra il presidente uscente Sergio Chiamparino e il neoeletto Alberto Cirio: “E’ un momento importante, in politica la forma ha una sua sostanza. Ringrazio  Chiamparino per  l’impegno e il lavoro di questi lunghi e complessi anni e prendo oggi da lui il testimone per  cercare di proseguire nella continuità delle cose buone e di cambiare le cose che sono da cambiare“, ha detto il nuovo governatore.  “Ringrazio  Cirio – ha risposto Chiamparino – per avere chiesto  l’ incontro, un segno di civiltà politica, che di questi tempi non abbonda. Consegno una Regione con i conti a posto, sia in Sanità sia negli altri settori. Ora chi ha la responsabilità di guidare la Regione farà ciò che ritiene più opportuno e mi auguro che siano prevalenti i progetti su cui può esserci una convergenza. In bocca al lupo”.

 

(FOTO: IL TORINESE WEB TV)