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Dai campi alla città. Coldiretti invade Torino contro “l’immobilismo della Regione”

In  migliaia gli agricoltori si sono radunati  in piazza Vittorio veneto  a Torino per la manifestazione di Coldiretti  denominata “Bôgia Piemont”, organizzata in segno di protesta contro quello che l’associazione definisce “l’immobilismo della Regione”. Sarebbero 15 mila i manifestanti, secondo gli organizzatori. Il corteo si è spostato sotto le finestre del Palazzo regionale in piazza Castello (all’indomani delle Sardine).  Coldiretti chiede agevolazioni d’impresa per i giovani agricoltori.  Presenti anche un trattore e una capretta, quale “animale testardo”,  simbolo della lotta all’immobilismo politico e amministrativo.

 

(Foto LV – il Torinese)

Daspo e denunce contro decine di ultrà

Blitz della Polizia di Stato di Torino che nella mattinata odierna sta procedendo alla notifica di 75 DASPO emessi dal Questore del Capoluogo piemontese (tramite la Divisione Anticrimine) nei confronti di “tutti” gli appartenenti al gruppo oltranzista dei “Torino Hooligans”, di cui 71 denunciati in stato di libertà per violenza privata, aggravata, travisamento, porto di strumenti atti ad offendere, accensione e lancio di artifizi pirotecnici, rissa nonché e violenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio. Sono state altresì adottate circa 500 sanzioni amministrative per violazioni del regolamento d´uso dello stadio per un ammontare complessivo di oltre 80mila euro e notificati provvedimenti di sospensione della licenza, ex art.100 Tulps, relativi a 3 locali pubblici abitualmente frequentati dalla citata frangia ultrà violenta.

A margine dell´indagine i poliziotti della Digos di Torino hanno denunciato 32 ultras napoletani ed individuato 8 supporter interisti responsabili di condotte criminose perpetrate in occasione delle gare Torino-Napoli, del 6 ottobre scorso, e Torino-Inter, del 23 novembre, nei confronti dei quali sono stati altresì adottati provvedimenti DASPO in corso di notifica.
Sempre nella mattinata odierna, personale della Digos di Torino, con l´ausilio degli omologhi uffici Mantova, Piacenza, e Brescia, ha altresì eseguito n.11 perquisizioni delegate dalla locale Autorità Giudiziaria nei riguardi dei responsabili della grave rissa verificatasi sugli spalti della curva Primavera durante la partita Torino-Inter.

L´attività di indagine, condotta dalla Polizia di Stato, ha inoltre evidenziato la sussistenza, da alcuni anni, di uno stato di forte contrapposizione tra i “Torino Hooligans” e gli storici sodalizi (più moderati) della curva Maratona. Ulteriori dettagli verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 in Questura.

Le Sardine affollano piazza Castello

Sono almeno  35 mila secondo i promotori del flash mob le “sardine” che questa sera riempiono piazza Castello in occasione della  giornata dei diritti umani.

Sul palco Paolo Ranzani,  amministratore del movimento a Torino: “Questo è  il risultato della mancanza, è un modo per contaminare la politica”, ha detto.  Gli intervenuti, molti i giovani, hanno intonato  “Bella ciao” a bocca chiusa in omaggio alle donne vittime di femminicidio.  Un messaggio è giunto dalla senatrice Liliana Segre, nuova cittadina onoraria di Torino. Qualche politico presente, come Diego Novelli, Mauro Salizzoni, Silvio Viale e Sandro Plano. Gli organizzatori avevano invitato i partecipanti a non portare bandiere di partito.

 

Torna in mostra a Torino il celebre Autoritratto di Leonardo

Le celebrazioni del cinquecentesimo anniversario dalla morte  proseguono ai Musei Reali di Torino con un nuovo percorso tematico di approfondimento

 

Da martedì 10 dicembre a domenica 8 marzo 2020, la Biblioteca Reale propone la mostra Il tempo di Leonardo 1452-1519. Attraverso i preziosi materiali custoditi in Biblioteca, l’esposizione ripercorre oltre sessant’anni di storia italiana ed europea, un periodo di grande fermento culturale in cui si incrociarono accadimenti, destini e storie di grandi protagonisti del Rinascimento, da Michelangelo a Cristoforo Colombo, dal Savonarola a Cesare Borgia, dalla caduta dell’Impero Romano d’Oriente all’avvento del Protestantesimo e all’invenzione della stampa, eventi che mutarono per sempre il corso della storia.

Il percorso si snoda nelle due sale al piano interrato della Biblioteca Reale: il primo caveau, la Sala Leonardo, accoglie una selezione di opere di artisti italiani contemporanei a Leonardo da Vinci, accanto al Codice sul volo degli uccelli. Nove disegni autografi del maestro vinciano accompagnano il celebre Autoritratto: è l’occasione per ammirare uno dei più noti capolavori della storia dell’arte dopo la recente esposizione Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, progettata dai Musei Reali dal 15 aprile al 21 luglio scorso.

La seconda sala presenta manoscritti miniati, incunaboli, cinquecentine, preziose carte geografiche antiche, disegni e incisioni, affiancati da un ricco corredo didascalico, per illustrare i personaggi e i principali eventi storici occorsi durante la vita di Leonardo.

Fatture false e contributo pubblico indebito per ristrutturare lo storico hotel

E’ l’antico “Albergo Camussot”. 4 persone denunciate. Gli indagati sono accusati di aver ottenuto un contributo regionale senza averne i requisiti

Rapporti economici anomali. Da qui erano partite le indagini della Guardia di Finanza di Torino nel corso delle quali erano emerse alcune atipicità nei rapporti tra un imprenditore delle Vali di Lanzo e l’Antico Albergo Camussot” di Balme, una struttura ricettiva recentemente interessata da un incendio di natura probabilmente dolosa.

Transazioni economiche, accrediti ed addebiti, intercorse tra la titolare dell’albergo e una società di costruzioni con sede a Torino (della quale è stato amministratore unico il marito della proprietaria del “Camussot”), che secondo la ricostruzione dei Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese sono state create ad hoc al solo fine di precostituire una situazione solo di apparente possesso da parte dell’Albergo, dei requisiti per aver diritto ad ottenere contributi pubblici.

L’Amministratore della società torinese, in sostanza, faceva transitare cospicue somme di denaro sul conto della moglie, che le utilizzava per far figurare il pagamento delle fatture all’imprenditore, requisito indispensabile per poter accedere al contributo. Le indagini hanno anche accertato che nessun operaio o mezzo della società torinese ha mai effettuato lavori presso la struttura alberghiera.

Con questo stratagemma il terzetto è riuscito ad ottenere indebitamente, a fronte di lavori inizialmente preventivati in quasi 500.000 euro, contributo regionale di oltre 160.000 euro.   

Coinvolta nella vicenda anche una società cooperativa di Ala di Stura, anch’essa in rapporti commerciali con la ditta dell’imprenditore. L’uomo, infatti, dava la propria disponibilità a subappaltare alla stessa cooperativa, della quale egli stesso è socio, i lavori da eseguire presso il cantiere del “Camussot”, consistenti nella demolizione e ricostruzione di opere interne e nella posa di pavimenti, con un piano dei lavori quantificato in € 157.000.

Anche in questo caso però, gli accertamenti hanno appurato come l’intera “operazione economica” non solo non corrispondeva alla causale delle fatture, ma era anche inerente ad interventi già fatturati dalla ditta dell’imprenditore.

L’analisi della documentazione del “Gruppo Azione Locale Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone”, attraverso il quale la Regione ha elargito il contributo, evidenziava altresì che la data di ultimazione degli interventi era stata improrogabilmente fissata per il marzo del 2015. Pertanto nel giugno dello stesso anno, data di sub-affidamento dei presunti lavori alla cooperativa, non potevano più esserci lavori da svolgere al “Camussot”, tantomeno opere di demolizione.

Proprio nel giugno 2015, infatti, il G.A.L. effettuava il “collaudo”, a seguito del quale veniva certificata la completa realizzazione degli investimenti rendicontati e autorizzato il pagamento del saldo del contributo regionale.

La cooperativa, per di più, non è mai stata in possesso né di mezzi né di attrezzatura edile che permettesse di effettuare i lavori presso la struttura ricettiva.

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: queste le accuse a carico dell’imprenditore, della titolare dell’albergo e del marito, amministratore della società torinese; quest’ultimo, inoltre, è accusato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di documenti contabili. Anche il legale rappresentante della cooperativa è stato deferito alla Procura eporediese per aver emesso fatture per operazioni inesistenti. Rischiano fino a sette anni di carcere.

Un accordo in 25 punti per rendere più sicura Torino

L’Accordo per la sicurezza integrata e lo sviluppo della città di Torino è stato siglato – presenti il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della polizia Franco Gabrielli – dal prefetto Claudio Palomba, dalla sindaca Chiara Appendino, dall’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, dall’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, dai presidenti delle Circoscrizioni e dai rappresentanti degli Enti del territorio. Si tratta del primo protocollo del genere in Italia, dura due anni ed è costituito da 25 punti. In primo luogo il potenziamento dell’illuminazione, della  prevenzione e del controllo del territorio con video sorveglianza e detrazioni, da parte del Comune, a privati e associazioni che si dotano di telecamere. Nelle circoscrizioni saranno istituiti tavoli di osservazione per individuare le aree più critiche. Si prevedono anche tavoli anticrisi, misure per anziani e di contrasto a violenza sulle donne e disagio minorile.

Bagarini rifilavano biglietti falsi ai turisti per assistere alle partite della Juve

I Carabinieri stanno eseguendo 9 provvedimenti cautelari

I Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo una misura cautelare di applicazione del divieto di dimora a Torino e dell’obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di 9 bagarini di origine partenopea, ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso di truffa e utilizzo di pubblici sigilli contraffatti. In occasione delle partite di cartello del campionato di Serie A e di Uefa Champions League della Juventus, i truffatori adescavano i tifosi, disposti a spendere qualsiasi cifra pur di assistere all’incontro di calcio, tramite un sito internet di annunci gratuiti. Le Stazioni ferroviarie torinesi o nei dintorni dell’Allianz Stadium erano i luoghi privilegiati dalla banda di truffatori per fissare lo scambio dei biglietti e del denaro o per trovare altre vittime. La gioia per gli acquirenti dei biglietti last minute durava ben poco, perché al momento della convalida ai tornelli di accesso allo stadio il tagliando era un falso d’autore. Le indagini sono durate 4 mesi e hanno consentito di accertare la vendita di 24 biglietti contraffatti, per un valore circa 4000 euro, e di sequestrare 32 biglietti, falsi d’autore, pronti per essere venduti.

Banda Ultra Larga, a rischio 40 milioni di fondi europei

Un solo collaudo in 1.206 Comuni Piemontesi previsti dal piano

ALLARME DELL’ASSESSORE MARNATI: «PIEMONTE IN RITARDO DI DUE ANNI» LETTERA AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO STEFANO PATUANELLI: «La Regione è stata penalizzata dall’immobilismo degli ultimi anni. Il Governo avvii un negoziato con Bruxelles per evitare di restituire i soldi di lavori mai eseguiti».

 

Su 1.206 Comuni piemontesi previsti dal piano BUL (Banda Ultra Larga) nei quali è stata pianificata la posa di cavi e tralicci, soltanto a Bognanco in provincia del VCO è stato eseguito il collaudo, il primo in assoluto, il 5 dicembre scorso. In tutti gli altri i lavori, sotto la regia dello Stato, vanno a rilento dal 2015 da quando è iniziata la programmazione di messa in opera a livello nazionale. Il rischio adesso è che Bruxelles, stante la mancata realizzazione delle opere storni 40 milioni già impegnati per il Piemonte. Per questa ragione, l’assessore all’innovazione Matteo Marnati ha lanciato l’allarme in una lettera inviata questa mattina al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Il dato aggiornato a oggi è di 470 progetti esecutivi approvati, mentre i cantieri aperti sono 430 e soltanto altri due collaudi sono previsti entro la fine di dicembre.

«Il Piano per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (BUL), avviato operativamente in Piemonte lo scorso anno con l’apertura dei primi cantieri – scrive Marnati – sta evidenziando gravi difficoltà nell’avanzamento delle opere per la posa dell’infrastruttura (…). Il mancato raggiungimento, nei tempi stabiliti, dei target di avanzamento fisico e finanziario delle opere finanziate dalle risorse comunitarie (FESR e FEASR, per un totale di 90 milioni di Euro) determinerà inevitabilmente un taglio delle risorse comunitarie (…). Ritengo opportuno condividere con Lei la mia preoccupazione per tale criticità essendo il MISE soggetto beneficiario a cui la Regione Piemonte ha delegato la realizzazione degli interventi infrastrutturali finanziati con risorse FESR/FEASR 2014-2020 sulla base dell’Accordo di Programma e della successiva convenzione operativa del 2016 (…)».

«L’obiettivo della Regione Piemonte – scrive Marnati – rimane quello di garantire, in coerenza con le Agende Digitali Italiana ed Europea, la disponibilità di servizi digitali inclusivi per tutta la popolazione, quale fattore imprescindibile per lo sviluppo in termini di innovazione, crescita economica, competitività e coesione sociale, nonché per il superamento dei ritardi tecnologici che possono condizionare irrimediabilmente la crescita futura del territorio piemontese»«La Regione – conclude – è stata penalizzata dall’immobilismo degli ultimi anni. Il Governo avvii un negoziato con Bruxelles per evitare di restituire i soldi di lavori mai eseguiti».

Donna anziana uccide a martellate la figlia disabile

Tragedia  a Orbassano, dove una donna di 44 anni è stata uccisa con alcuni colpi di martello alla testa. La vittima, disabile, è stata uccida dalla madre di 85 anni. Testimone  il marito, il padre della vittima, 87enne, che ha chiamato i carabinieri: “mia moglie ha ucciso mia figlia”.

No tav, alla marcia i sindaci in prima fila

Ieri sera, un centinaio di manifestanti No Tav si sono diretti in prossimità del cancello sito sul sentiero Gallo Romano che da Giaglione conduce al cantiere. Giunti al cancello circa 30 persone, alcune delle quali travisate, hanno lanciato sassi e oltre 40 bombe carta in direzione delle forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni. 

Gli agenti della Digos della Questura di Torino hanno individuato e identificato 24 militanti del movimento “No Tav” che verranno denunciati per inottemperanza all'ordinanza prefettizia che ha istituito una zona rossa intorno al cantiere di Chiomonte. Tra questi, dieci verranno inoltre denunciati per non aver rispettato le prescrizioni del foglio di via obbligatorio disposto dal Questore della Provincia di Torino e per aver appiccato l'incendio al cancello. 

Nessuno è rimasto ferito.

IL CORTEO

Il manifestanti No Tav hanno sfilato  in Valle di Susa, per  l'anniversario dell'8 dicembre del 2005 quando si svolsero scontri con le forze dell'ordine per liberare i terreni espropriati per il progetto, che venne modificato, della linea ad  alta velocità Torino-Lione. Il serpentone di persone è partito da Susa e ha raggiunto  Venaus, teatro dei disordini di 14 anni fa.
    In prima fila al corteo diversi  sindaci della Valle di Susa schierati contro la Tav, tutti con la fascia tricolore. Non ci sono stati incidenti