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A Torino +9.313 imprese a guida straniera negli ultimi 10 anni

E’ la quarta città nel panorama nazionale, a fronte di -30.749 chiusure di aziende torinesi

Dino De Santis (Presidente Confartigianato Torino): “valorizzare le imprese straniere significa anche contrastare con forza l’illegalità e il lavoro nero, che alimenta il sommerso e la contraffazione, penalizzando le imprese regolari torinesi e straniere”.

  In termini assoluti, il territorio che ne ospita di più è la città Metropolitana di Milano 92.168 unità. Seguono Roma con 69343 e Torino con 34.777. Sono questi i dati più significativi del dossier “Ad aprire le imprese sono rimasti solo gli stranieri. O quasi” realizzato dalla CGIA di Mestre. Un movimento in progressiva espansione, quello dell’imprenditoria immigrata- commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – inoltre la crescita delle imprese con titolari stranieri non si limita a un semplice aumento numerico, ma abbraccia una trasformazione profonda di settori chiave”. “La via dell’impresa si conferma una delle modalità attraverso le quali gli stranieri giunti nel nostro territorio possono integrarsi nel nostro sistema economico e sociale – aggiunge De Santis – allora vale la pena di ricordare che, oltre alle politiche di accoglienza, devono essere messi in campo strumenti e politiche di integrazione. Per questo l’immigrazione va governata, non subita”. “Il lavoro è strumento di inclusione e servono programmi di formazione per accrescere le competenze dei lavoratori stranieri – ricorda De Santis – tra questi il supporto all’avvio dell’attività imprenditoriale, dove le Associazioni di Categoria possono giocare un ruolo importante per chi vuole aprire una nuova impresa”. “Valorizzare anche le realtà non italiane, quelle registrate presso le Camere di Commercio e che pagano le tasse come tutti i cittadini – conclude De Santis – significa anche impegnarsi per far emergere quelle sacche d’illegalità che rischiano di penalizzare le tante attività estere che, onestamente e con passione, concorrono allo sviluppo del nostro sistema produttivo. Significa anche contrastare con forza l’illegalità e il lavoro nero, che alimenta il sommerso e la contraffazione, penalizzando le imprese regolari torinesi e straniere”. L’analisi settoriale nazionale di Confartigianato ha esaminato numerose evidenze sulla presenza degli stranieri nel mercato del lavoro e nel mondo delle imprese: nel 2024 in Italia risiedono 5,3 milioni di cittadini stranieri, pari all’8,9% della popolazione residente totale. Gli occupati stranieri tra 15 e 64 anni in Italia sono 2milioni 317mila, pari al 10,1% del totale dell’occupazione. Le entrate di lavoratori immigrati previste dalle imprese non agricole con dipendenti rappresentano il 19,2% delle entrate previste, con una difficoltà di reperimento del 54,8%. Il 21,3% del fabbisogno occupazionale previsto tra il 2024 e il 2028 è ricoperta entrate di lavoratori stranieri. In Italia gli stranieri rappresentano il 6,5% del totale dei lavoratori indipendenti. La quota di indipendenti stranieri extra comunitari è del 4,9%, risultando superiore di 0,4 punti al 4,5% della media UE. Tra le persone con cariche nelle imprese nate in un paese straniero, prevalgono quella nate in Romania con il 10,1% del totale, Cina con il 10,0%, Marocco con l’8,4% e Albania con l’8,2% e Bangladesh con il 4,8%. La componente straniera rappresenta il 14,7% dei dipendenti stranieri del settore privato non agricolo sono pari al 14,7% del totale e una quota analoga si osserva per gli apprendisti. Tra i sei maggiori contratti di lavoro siglati da Confartigianato la quota dei dipendenti stranieri è del 24,8%, oltre otto punti superiore al 16% dei 27 maggiori contratti di lavoro, con almeno 100mila dipendenti. Gli occupati stranieri possono svolgere un ruolo cruciale in risposta alle attuali difficoltà delle imprese italiane nel trovare personale qualificato e alla prevista riduzione della popolazione in età lavorativa. Un’ordinata gestione dei flussi di migrazione e adeguate politiche di inclusione possono ridurre alcune criticità presenti nei processi di integrazione.

Riapre il giardino storico di Palazzo Cisterna. Location d’eccezione per fiction di successo

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È da anni la location preferita da Film Commission Piemonte per ambientare scene di fiction amatissime, ultime in ordine di tempo Il Gattopardo, Cuori 1, 2, 3, e Lidia Poet 1 e 2.

Riapre alla comunità il giardino storico di Palazzo Cisterna, oasi verde unica nel cuore di Torino, un piccolo parco monumentale di pertinenza della sede aulica di Città metropolitana di Torino con ingresso da via Carlo Alberto.

Il sindaco di Città metropolitana Stefano Lo Russo invita la cittadinanza alla festa per la riapertura, dopo lunghi ed importanti lavori di sistemazione che sono costati 350mila euro di risorse proprie.

“Vi aspetto giovedì 10 aprile alle ore 11” invita il sindaco Lo Russo in un videomessaggio rivolgendosi a cittadini e cittadine, consapevole della grande attesa per vedere restituito al pubblico uno spazio unico e speciale.

Il giardino storico dopo la cerimonia sarà aperto 7 giorni su 7 dalle ore 9 alle 21 (già orario estivo) e sarà sorvegliato.

L’inaugurazione sarà allietata dalle musiche della Wind Cavour Orchestra, composta da studenti e studentesse delle sezioni musicali del liceo classico Cavour di Torino.

Interverrà da Reano anche il gruppo storico dei Principi Dal Pozzo, in omaggio agli antichi proprietari del palazzo.

Mercato immobiliare: boom di compravendite commerciali a Torino

NEL 2024 ACQUISTATI 100 MILA METRI QUADRI DI NEGOZI

 

Torino, 9 aprile 2025 – In un momento storico in cui si parla soprattutto di chiusure dei negozi, di crisi e di desertificazione commerciale, c’è un dato che sorprende: nel 2024 a Torino sono stati acquistati 1.286 negozi, per oltre 100.000 metri quadrati di superficie. In particolare, il 2024 segna una crescita costante nelle compravendite dei negozi per tutti e quattro i trimestri: +17,0% nel primo trimestre, +17,5% nel secondo, +21,9% nel terzo e +28,6% nel quarto trimestre. Particolarmente positivo il rendimento dei locali commerciali, superiore di almeno il 30% rispetto a quello delle abitazioni. La presenza di negozi e attività di prossimità contribuisce, inoltre, ad aumentare il valore dell’area.

Sono i dati emersi nel corso de “L’oceano blu degli immobili commerciali”, il convegno organizzato dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari F.I.M.A.A. Torino, aderente ad ASCOM Confcommercio Torino, che ha messo in luce una tendenza importante per lo sviluppo della città: nonostante le difficoltà, il commercio di prossimità continua a generare valore economico e immobiliare.

Secondo gli studi di F.I.M.A.A., un locale commerciale in centro città oggi rende in media il 6% annuo lordo, mentre nelle zone non centrali i rendimenti arrivano fino al 9-10%. «Entrambi i rendimenti sono superiori di almeno il 30% rispetto a quelli di un appartamento – sottolinea Franco Dall’Aglio, presidente di F.I.M.A.A. Torino – a conferma che investire in locali commerciali genera profitto. Torino, inoltre, offre margini di rendita più alti rispetto a città come Milano e Roma».

 

L’Osservatorio di F.I.M.A.A. rileva come un tessuto commerciale vivo aumenti il valore, prima di tutto, delle abitazioni della zona di cui fanno parte. Al contrario, aree con negozi chiusi da tempo generano degrado, con conseguente svalutazione di appartamenti e uffici. Il quartiere Vanchiglia, ad esempio, ha mantenuto il suo tessuto commerciale ed è oggi una delle prime cinque zone di Torino con i valori abitativi più elevati. Viceversa, le zone vittime della desertificazione commerciale – come via Sacchi o via Viotti – presentano valori di uffici e abitazioni inferiori del 40% rispetto a quando i negozi erano ancora attivi.

Anche se negli ultimi 10 anni a Torino sono scomparsi 2.269 negozi in sede fissa, quelli aperti producono ricavi sia per chi li gestisce, sia per i proprietari dei muri. Il canone medio di un locale commerciale in centro è di 2.000 euro al metro quadrato all’anno, con punte tra i 2.500 e i 3.000 euro; nelle zone non centrali la media è di circa 180 euro. «Affittare un negozio rende: lo dicono i numeri – prosegue Franco Dall’Aglio –. Per questo motivo guardiamo con attenzione al fenomeno delle riconversioni. Cambiare destinazione d’uso da commerciale a residenziale in zone dove il commercio è ancora attivo genera un cortocircuito che può portare al declassamento dell’intera microzona. È necessario regolamentare e mettere un freno a queste pratiche, lavorando in sinergia con le istituzioni e con il territorio per salvaguardare ciò che resta e favorire la ripartenza del commercio di prossimità, così da preservare il valore delle case e delle vie».

 

Dello stesso parere la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provinciaMaria Luisa Coppa: «Stiamo lavorando con l’Amministrazione per invertire la rotta della desertificazione commerciale e restituire alle vie della città servizi, vivacità, bellezza e sicurezza. È necessario sostenere i negozi attraverso politiche per il commercio serie e lungimiranti. L’Amministrazione comunale ha colto l’appello di Ascom per la tutela dei negozi di quartiere: insieme abbiamo costruito il Distretto Urbano del Commercio in centro, abbiamo sostenuto iniziative come “Torino Compra Vicino”, e siamo in prima linea con l’Albo EPIC per la valorizzazione delle imprese di interesse collettivo. Il nuovo Piano Regolatore di Torino è l’occasione per dare una risposta concreta al dilagare dei cambi di destinazione d’uso dei negozi sfitti, che impoveriscono il valore degli edifici e spezzano la continuità commerciale delle strade. Auspichiamo che la nostra richiesta di arginare le conversioni dei locali venga accolta, come ci è stato promesso».

«Il valore urbano, sociale ed economico di questi locali – conclude Franco Dall’Aglio – non può essere ignorato: puntare sul commerciale oggi significa non solo cogliere un’opportunità concreta, ma anche scommettere sul futuro stesso della città».

 

Al Santo Volto i nuovi uffici dell’Immigrazione

Cambio di destinazione d’uso per una porzione del Complesso del Santo Volto in via Val della Torre, dove ha sede anche la Curia Arcivescovile, attualmente adibita ad uffici della diocesi in vista del trasferimento dell’Ufficio Immigrazione della Questura, ove si effettuano i rilasci e rinnovi dei permessi di soggiorno ai cittadini stranieri.

Lo ha deciso la Giunta comunale, su proposta della Vicesindaca.

La previsione di potenziamento di questa importante funzione ed il suo miglioramento organizzativo e amministrativo potrà giovarsi della disponibilità della Diocesi ad ospitare uffici dedicati della Questura negli spazi di via Valdellatorre.

TORINO CLICK

Foto Museo Torino

La polizia incastra la banda delle spaccate nei negozi di Torino

In data 5 aprile la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’Ordinanza dispositiva di misure cautelari emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di tre soggetti, gravemente indiziati di aver commesso, a vario titolo, dal mese di giugno al mese di settembre 2024, quindici furti aggravati in altrettanti esercizi commerciali  in diverse zone della città , precisamente nei quartieri “Centro”, “San Secondo”, “Madonna di Campagna”, “Barriera Nizza” e “San Donato”.  Due indagati risultano destinatari della custodia cautelare in carcere mentre il terzo della misura del divieto di dimora nel comune di Torino.

L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, prendeva avvio in seguito alla recrudescenza di numerosi furti, perpetrati principalmente in orario notturno, in danno di negozi torinesi, con violenza sulle cose (le cc.dd. “spaccate”), a partire dall’inizio della scorsa estate.

Le investigazioni, sviluppate grazie all’analisi dei filmati dei sistemi di video sorveglianza posti a protezione dei diversi esercizi, alla conoscenza dei soggetti presenti in questo territorio con precedenti specifici per tale tipologia di delitti nonché alla comparazione dell’abbigliamento indossato dagli indagati, permettevano di identificare i tre soggetti, un italiano, un marocchino ed un romeno, tutti senza fissa dimora; gravi indizi di colpevolezza suffragati, peraltro, dagli accertamenti tecnici esperiti dal personale del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica che, in sede dei sopralluoghi effettuati in occasione dei vari furti, rilevava sulle vetrine infrante delle impronte, risultate poi corrispondenti a quelle dei tre uomini.

Esami di guida truccati, tre arresti

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Nell’ambito di un’articolata attività (convenzionalmente denominata “True or False”) conclusa dalla Guardia di finanza Torino nei confronti di un sodalizio criminoso dedito, in ipotesi d’accusa, alla commissione di vari illeciti – tra i quali “truccare” esami per il conseguimento della patente di guida di tipo “B” -, già oggetto di esecuzioni cautelari lo scorso mese di ottobre, le Fiamme Gialle del capoluogo piemontese hanno eseguito ulteriori misure personali, nei confronti di altri 3 indagati.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino e condotta dai Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, aveva tratto origine da una segnalazione di un dirigente della Motorizzazione Civile relativamente a ingiustificati allontanamenti di un dipendente funzionario dal luogo di lavoro. Il servizio aveva, in particolare, consentito di segnalare alla locale A.G. ben 35 indagati e di constatare una serie di attività illecite attuate dal funzionario infedele il quale, a fronte di dazioni di denaro, procedeva alla falsificazione di certificati di revisione, a interrogazioni abusive del sistema informatico della Motorizzazione Civile, nonché a “truccare” esami teorici per il conseguimento della patente “B”.

A seguito dell’avvenuta esecuzione, lo scorso ottobre, da parte delle Fiamme Gialle, di un provvedimento cautelare nei confronti di 4 responsabili, di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto dell’ipotizzato reato di corruzione e del sequestro di 9 patenti rilasciate mediante esami truccati, l’A.G. inquirente ha proposto appello avverso l’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Torino aveva rigettato l’applicazione di misure cautelari, ovvero disposto misure più tenui nei confronti di ulteriori indagati.

All’esito degli interrogatori condotti nei confronti di alcuni dei soggetti coinvolti e delle ulteriori motivazioni addotte dall’A.G. inquirente, il Tribunale di Torino – Sezione del Riesame, accogliendo le tesi accusatorie, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 indagati facenti parte del sodalizio, in particolare 2 titolari di un’autoscuola torinese e il “procacciatore” degli esaminandi.

Regione e Politecnico di Torino insieme per l’edilizia sanitaria

Presentato il piano da oltre 4,5 miliardi: alta formazione, task force e gruppi di lavoro per supportare la sanità del territorio

È stato ufficialmente presentato martedì 8 aprile l’avvio delle attività previste dall’accordo di collaborazione tra Regione Piemonte e Politecnico di Torino per lo sviluppo del  Piano di edilizia sanitaria, un investimento strategico da oltre 4,5 miliardi di euro.

Alla conferenza, svoltasi presso il Grattacielo della Regione, erano presenti il Presidente Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi e il Rettore del Politecnico Stefano Paolo Corgnati.

“Siamo orgogliosi di avviare concretamente le azioni previste dall’intesa firmata nell’aprile 2023,” – hanno dichiarato Cirio e Riboldi – “Un’intesa fondamentale per accompagnare le aziende sanitarie piemontesi nella realizzazione di progetti edilizi ospedalieri di alta complessità, parte integrante di un piano senza precedenti per la nostra sanità. Ringraziamo il Rettore Corgnati per la piena disponibilità e collaborazione.”

La prima iniziativa sarà l’attivazione, prima dell’estate, di un corso di alta formazione executive in Ingegneria per la Sanità, rivolto ai tecnici delle ASL e della Regione. Un’autentica “Academy” dell’edilizia sanitaria, pensata per garantire aggiornamento continuo al personale e attrarre giovani professionalità da inserire nei futuri progetti edilizi.

“Questo tavolo permanente di coordinamento – ha spiegato il Rettore Corgnati – rappresenta una chiara espressione della missione del nostro Ateneo, volta a promuovere collaborazioni istituzionali per lo sviluppo culturale, scientifico e professionale della collettività. Oltre all’Academy, istituiremo una task force dedicata all’edilizia sanitaria, con il compito di affiancare Regione e ASL sia nella manutenzione programmata dell’esistente sia nella progettazione di nuove strutture.”

Il programma prevede la realizzazione di 11 nuovi ospedali, 4 interventi di rigenerazione o ampliamento, 91 Case di Comunità, 30 Ospedali di Comunità e oltre 43 Centrali Operative Territoriali.

La collaborazione con il Politecnico includerà anche lo sviluppo di progettualità in ambito di efficienza energetica degli ospedali.

“I nostri esperti – ha aggiunto il Rettore Corgnati – parteciperanno a gruppi di lavoro dedicati alla definizione di strategie per migliorare l’efficienza energetica degli edifici sanitari già esistenti e per sviluppare linee guida utili alla progettazione sostenibile dei nuovi. L’obiettivo è permettere alle aziende sanitarie di cogliere appieno le opportunità di finanziamento, in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale ed energetica.”

Le parole tra noi leggere, torna il Salone Internazionale del Libro di Torino

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Da giovedì 15 a lunedì 19 maggio 2025, Lingotto Fiere

 

137 mila mq espositivi, oltre 700 stand, 51 sale, 220 ore di laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off

 

Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna al Lingotto Fiere da giovedì 15 a lunedì 19 maggio per la sua XXXVII edizione, sotto la  direzione di Annalena Benini.

 

Il programma sarà consultabile integralmente sul sito www.salonelibro.it a partire dal 10 aprile.

 

Il tema della XXXVII edizione del Salone del Libro è Le parole tra noi leggere ed evoca la possibilità costante dell’incontro: il tentativo ostinato e allegro di entrare in contatto con il “noi”, usando le parole per conoscere, raccontare, scambiare idee, offrendo uno spazio di dialogo sull’arte e la letteratura. Il manifesto è realizzato dall’illustratrice e animatrice Benedetta Fasson, e racconta un momento di intimità, due figure che si abbracciano in un’atmosfera calda e raccolta.

 

Gli spazi e le novità. Tornano gli spazi che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, e si consolida lo spazio delpadiglione 4, struttura temporanea, ideata e progettata dal 2024 come uno spazio dedicato alla formazione,alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni, pensata per dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock. Quest’anno sarà inoltre presente un nuovo spazio, il Publishers Centre, un’area lounge interamente dedicata agli operatori professionali dove per la prima volta saranno organizzate sessioni di speed date tra gruppi di editori e librai e tra gruppi di editori e influencer. E ancora, una nuova sala stampa esterna di 100 mq, che permetterà ai giornalisti e alle giornaliste di lavorare in uno spazio più confortevole. A questo si aggiungono il Centro Congressi e la Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, oggi trasformata da FIAT in giardino pensile. Le sale che accoglieranno oltre 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal giovedì al lunedì, così da avere a disposizione dei visitatori circa 18.000 posti a sedere in più. Inoltre quest’anno nasce Romance Pop-up: uno spazio destinato all’attività di meet&greet con le più importanti firme del genere romance. Gli incontri si svolgeranno sabato 17 maggio negli spazi dell’UCI Cinema Torino Lingotto.

 

Regione e Paese ospite. Il Salone del Libro accoglierà come regione ospite la Campania e come Paese ospite i Paesi Bassi, presenti con uno stand al padiglione Oval, dove cureranno nei giorni dell’evento una programmazione dedicata.

 

Da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio torna il Rights Centre con le giornate dedicate alla compravendita di diritti editoriali e audiovisivi. Il Centro Congressi Lingotto ospiterà oltre 500 professionisti dell’editoria da tutto il mondo. Delle 414 candidature per lafellowship sostenuta dall’agenzia ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono 70 i fellows che parteciperanno alle attività promosse dal Rights Centre.

 

IL PROGRAMMA DI LE PAROLE TRA NOI LEGGERE

 

La serata di pre-inaugurazione con Rai Radio3.Anche quest’anno, come nelle ultime edizioni, Rai Radio3 organizza la serata di vigilia del Salone del Libro di Torino. Mercoledì 14 maggio alle 20, in diretta dall’Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini, Alessandro Bergonzoni insieme al jazzista Antonello Salis metterà in scena Dire, fare combaciare, leggere e concertamento (Scrittura per pensata armonica).

 

L’inaugurazione. La XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino comincerà ufficialmente giovedì 15 maggio. Ai consueti saluti istituzionali, seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo Vediamo un po’ di Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese considerata una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.

 

Le inaugurazioni del Bookstock. Ad aprire il programma per le scuole superiori in Arena Bookstock giovedì 15 alle 10.30 ci saranno Luciana Castellina e Ginevra Bompiani, a partire dal loro libro Il femminismo della mia vicina (Manni). La programmazione delle scuole primarie sarà invece inaugurata dallo spettacolo Be Opera, organizzato in collaborazione con i Paesi Bassi, paese ospite. L’attore Ton Meijer, la soprano Marijke van Stralen e un pianista racconteranno il genere e il repertorio lirico in modo accessibile.

 

LE 8 SEZIONI: GLI INCONTRI 

 

Tornano le sezioni parallele alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema rilevante e centrale per il Salone. Quest’anno diventano 8, con la nuova sezione Crescere curata dallo psicoterapeutaMatteo Lancini.

 

La sezione Arte, a cura di Melania G. Mazzucco, in dialogo con Tracy Chevalier, Marie Darrieussecq, Riccardo Falcinelli. Inoltre, Mazzucco approfondirà la figura di un personaggio perduto: Diana Karenne, protagonista del suo ultimo romanzo, Silenzio(Einaudi).

 

La sezione Crescere, a cura di Matteo Lancini, che incontrerà Salmo, Giuseppe RivaVittorio Gallese, Pier Cesare RivoltellaStefano MoriggiBeppe SevergniniFederico TaddiaMaura Gancitano e Viola Ardone.

 

La sezione Cinema, a cura di Francesco Piccolo, che aprirà con un incontro in ricordo della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, insieme ai tre figli di Suso, Caterina, Silvia e Masolino. Ospiti della sezione anche: Toni Servillo, Cristina Comencini, Francesca Comencini, Giulia Calenda, Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino.

 

La sezione Editoria, a cura di Teresa Cremisi, che dialogherà con Elisabetta SgarbiSilvia Sesé e Paolo Repetti.

 

La sezione Informazione, a cura di Francesco Costa, che ospiterà nella sua sezione Aldo CazzulloCecilia Sala Victoire Tuaillon.

 

La sezione Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, che sarà in dialogo con Mara VenierFabio FazioClaudia de Lillo – anche nota come Elasti -, Enrica Tesio, Federico Basso, Francesca Crescentini(@tegamini), Nuzzo Di Biase (@nuzzodibiase), Michele Masneri, Francesco Muzzopappa e Luca Restivo.

 

La sezione Romance, a cura di Erin Doom, che ospiterà nella sua sezione Felicia KingsleyPenelope DouglasStefania S.Carrie Leighton e Valentina Ferraro.

La sezione Romanzo, a cura di Alessandro Piperno, che si confronterà con Antonio Franchini, Jhumpa Lahiri e Paolo Nori.

 

I TEMI DELLA XXXVII EDIZIONE

 

La letteratura è uno strumento indispensabile per decifrare il mondo che abitiamo. Sono molti i temi che attraversano il programma del Salone del Libro di Torino e aprono a nuove riflessioni: Genealogie femminili; Sguardi sul presente; Guardare il cielo per capire il mondo; Famiglie e relazioni.

 

Ecco i ‘Poli dell’Occupabilità’ per l’inserimento lavorativo e la ricollocazione professionale

Creare le opportunità per una nuova e buona occupazione, favorendo l’incontro tra la domanda e la richiesta di lavoro anche attraverso misure idonee a potenziare e adeguare le competenze di giovani e lavoratori e fornire un supporto di orientamento al lavoro gratuito, personalizzato e mirato, ridurre i tempi di collocamento, e accedere alle opportunità di formazione offerte.

Per offrire una risposta al bisogno di lavoro delle persone e a ciò che questo bisogno porta con sé: autonomia economica, inclusione sociale, sviluppo professionale e realizzazione personale, la Città di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una serie di importanti misure rivolte a coinvolgere enti del territorio per sostenere l’infrastrutturazione dell’ecosistema cittadino per la formazione e per il lavoro

Come? Favorendo una maggiore capillarità dei servizi, il potenziamento della sinergia tra le progettualità esistenti, un ambiente dinamico in cui le persone, e i giovani in particolare, possano trovare il supporto essenziale per riuscire a navigare con successo le transizioni nel mercato del lavoro.

Queste misure fanno parte dell’iniziativa Città dell’Educazione – Intervento 16+, promossa dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino e del progetto di creazione della Rete dei Poli dell’Occupabilità, che verrà lanciato dalla Città di Torino.

Ad annunciare lo sviluppo di una rete capillare di spazi dedicati al lavoro finalizzata a contrastare il fenomeno del mismatching tra domanda e offerta di lavoro la Vicesindaca di Torino che sottolinea come la Città di Torino sia da sempre attenta alle sfide occupazionali e al sostegno delle fasce più vulnerabili.

Il progetto che partirà quest’anno e sarà attivo fino al 2028 ha come obiettivo la costruzione all’interno delle sedi circoscrizionali e in locali messi a disposizione dalla Città sul territorio comunale di centri dove sia possibile per il cittadino e le aziende accedere a vari servizi finalizzati a incrementare l’occupazione, ‘Poli dell’Occupabilità’ il cui personale dovrà organizzare interventi finalizzati al supporto all’inserimento lavorativo, alla ricollocazione professionale.

Ai singoli progetti sarà assegnato un budget che potrà essere utilizzato per la copertura di spese di varia natura, quali tirocini, formazioni, ma anche spese di conciliazione, trasporti e altro. Questa collaborazione si inserirà nell’ambito del più ampio “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che la Città di Torino intende promuovere con gli stakeholder e le istituzioni compresa la Fondazione Compagnia di San Paolo.

Con l’obiettivo del reinserimento lavorativo delle persone disoccupate saranno costruiti in collaborazione con le imprese dei percorsi professionalizzanti, di orientamento e di rinforzo delle competenze destinati a integrarsi con le politiche attive del lavoro esistenti. In questo senso la sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’iniziativa Città dell’Educazione rappresenta per la Vicesindaca un’ulteriore leva per aumentare l’efficacia delle azioni, rendendo la Città sempre più pronta ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla Fondazione per la Scuola e ai suoi Enti strumentali, è da sempre impegnata in interventi per favorire lo sviluppo dei territori e contrastare le diseguaglianze – sottolinea Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Da molti anni la Compagnia e la Città di Torino collaborano per l’identificazione e lo sviluppo di sperimentazioni innovative e azioni congiunte: con l’iniziativa Città dell’educazione si intendono valorizzare i talenti dei giovani del territorio, realizzando o potenziando interventi efficaci nel ridurre la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento e sostenendo alleanze tra sistema di istruzione, formazione e mondo produttivo per promuovere una maggiore equità di genere e intergenerazionale. L’obiettivo è realizzare a Torino, così come a Vercelli in Piemonte, Genova e Savona in Liguria, vere e proprie Città dell’Educazione, forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità, che coinvolgano tutti gli attori del territorio”.

L’Iniziativa Città dell’Educazione, promossa in stretta collaborazione anche con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lancia così una importante sfida ai territori con i quali collabora: considerare l’educazione e il protagonismo dei giovani al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative e formative di qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori, operatori e famiglie,  adottare  e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili.

Nella Città di Torino, l’iniziativa Città dell’Educazione prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini/e e adolescenti da 6 a 19 anni. Per i giovani dai 16 fino ai 29 anni l’intento è quello di migliorare la loro capacità di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo e lavorativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.

I dati 2024 sul benessere equo e sostenibile evidenziano infatti come a Torino e provincia risulta occupato il 38,2% di persone tra i 15-29 anni, cifra al di sotto della media regionale di circa 2 punti percentuali. La disoccupazione giovanile in Piemonte nella fascia di età 15-29 anni (11,5%) è più elevata di quella delle altre grandi regioni del Nord, seppur in diminuzione a partire dal 2015. Nel capoluogo ci sono gli under 30 più penalizzati sul piano occupazionale, nonché la quota più alta di mancata partecipazione lavorativa (10,7%) e inattività (56,2%).

Per contribuire ad aumentare il numero dei giovani della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente un’occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il 31 marzo la Call for Action “Unlock”. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ con la quale intende di rafforzare le alleanze tra istituzioni, enti del privato sociale e soggetti attivi nel campo dell’educazione, delle politiche attive del lavoro e della formazione per riuscire a meglio interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro. La Call si rivolge a partenariati pubblico-privato sociale e mette a disposizione fino a 6 milioni in 3 anni per promuovere un modello di integrazione di servizi orientato all’aumento del livello di partecipazione dei giovani ai servizi del territorio e al contrasto di fenomeni quali l’inattività, la marginalità e la diseguaglianza sociale.

Nel più ampio quadro della strategia cittadina di intervento per la promozione dell’occupabilità, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città collaboreranno intensamente:  attraverso la Call for Action UNLOCK risulta prioritario accompagnare i giovani ad affrontare le sfide legate all’accesso nel mercato del lavoro definendo una offerta integrata e complementare di attività in particolare per coloro che si trovano nella delicata fase di transizione alla vita adulta e non sanno come affrontarla. L’intento è quello di sostenere percorsi esperienziali basati sulla scoperta, lo sviluppo del pensiero critico e l’apprendimento cooperativo anche attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che incentivino i giovani a condividere le proprie opinioni, esprimere i propri bisogni e sviluppare idee/soluzioni innovative.

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Devasta gli uffici dei servizi assistenziali e provoca tamponamenti a catena

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Il quarantaseienne è stato arrestato dai Carabinieri. E’ il secondo episodio in 5 mesi
Era già stato arrestato a fine ottobre, sempre dai Carabinieri della Compagnia di Rivoli (TO), il cittadino egiziano, quarantaseienne, che all’epoca dei fatti si era reso responsabile di danneggiamento di alcuni arredi del Consorzio Intercomunale dei Servizi socioassistenziali di Pianezza e di minaccia aggravata nei confronti degli assistenti sociali lì presenti.
Questa volta l’uomo, oltre ad avere danneggiato il citofono, frantumato i vetri delle finestre e della porta di accesso al centro e aver costretto il personale dei servizi sociali a rifugiarsi in un ufficio per timore di essere aggredito, una volta uscito dall’edificio e salito a bordo del proprio veicolo, ha anche provocato una serie di tamponamenti ai veicoli presenti in strada.
I Carabinieri, intervenuti a seguito di richiesta arrivata al 112, sono andati immediatamente alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo nei pressi della sua abitazione a Villarbasse (TO). Dalla perquisizione dei militari, il quarantaseienne è stato trovato in possesso di una chiave inglese, di una chiave a cricchetto, verosimilmente utilizzate per danneggiare gli uffici del C.I.S.A., materiale poi sottoposto a sequestro.
Il motivo che ha spinto l’uomo a compiere entrambi i gesti sembrerebbe legato all’impossibilità di vedere i due figli minori collocati in una località protetta. Per l’ultimo episodio, il quarantaseienne è stato arrestato perché gravemente indiziato di “violazione di domicilio” e “danneggiamento aggravato”. L’arresto è stato convalidato ed attualmente rimane ristretto in carcere.