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Un “laboratorio” green per la Torino-Lione

In abbinamento ai cantieri per costruire l’infrastruttura della rete TEN-T, nella Torino-Lione c’è una sorta di laboratorio dedicato ai temi dell’ambiente e della sostenibilità

E’ diretto da Telt, il promotore pubblico incaricato di costruire e gestire la nuova linea  ferroviaria.

L’attività si avvale di partnership con atenei e istituti di ricerca d’eccellenza, ispirandosi ai  principi del Global Compact, dei Sustainable Development Goals dell’agenda UE 2030 e del Green Deal europeo.

Nell’ambito di Telt è stata creata una nuova direzione, Sviluppo Sostenibile e Sicurezza, che collabora con Arpa Piemonte e con diverse università italiane.

Il bollettino Covid di giovedì 21 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 761 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 137dopo test antigenico), pari al 4,4 % dei 17.448tamponi eseguiti, di cui 11.693antigenici. Dei761nuovi casi gli asintomatici sono 302 (39,7%).

I casi sono così ripartiti: 170 screening, 395 contatti di caso, 196 con indagine in corso; per ambito: 53RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 58 scolastico, 650popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 219.306 così suddivisi su base provinciale: 19.577 Alessandria, 11.359Asti, 7.594 Biella, 30.422 Cuneo, 17.116 Novara, 114.306Torino, 8.249 Vercelli, 7.792 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.128 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.763 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 159(- 6rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2419(47rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.998.

I tamponi diagnostici finora processati sono2.311.605(+17.448rispetto a ieri), di cui 990.690risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.525

Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.525deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.293 Alessandria, 558 Asti, 364 Biella, 977 Cuneo, 711 Novara, 3.877 Torino, 393 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

197.205 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 197.205(+ 1044rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.157 Alessandria, 9.954 Asti,6.804Biella, 27.541 Cuneo, 15.400 Novara, 103.466 Torino, 7.385 Vercelli, 6.871Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.022 extraregione e 1605 in fase di definizione.

Misure antismog: scatta il livello arancio, fermi i diesel euro 4 e euro 5

Da  venerdì 22 gennaio, le misure di limitazioni del traffico passeranno al livello arancio. La concentrazione di PM10 nell’aria ha infatti superato i 50 microgrammi al metro cubo per più di quattro giorni consecutivi.

Alle limitazioni permanenti già in vigore, per il traporto persone si aggiungeranno dalle ore 8 alle 19 i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui veicoli benzina fino a Euro 1.

Per il trasporto merci (categorie N1, N2, N3) scatterà invece il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 dalle 8 alle 19 (nei giorni festivi dalle ore 8.30 alle 14 e dalle ore 16 alle 19).

Lunedì prossimo i nuovi rilevamenti curati da Arpa Piemonte ci diranno se il livello arancio proseguirà o potrà essere revocato.

Si ricorda che sono previste una serie di esenzioni per garantire in primo luogo la mobilità al personale sanitario e di assistenza che è impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Per questo motivo medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali (compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza), ma anche pazienti e loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici, sono esentati dalle limitazioni della circolazione negli spostamenti necessari alla loro attività. Sono compresi in questa lista anche tutti i mezzi dei servizi di soccorso e i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti. Sono inoltre esentati i veicoli degli incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Hanno percepito 100 mila euro di reddito di cittadinanza e ne hanno giocati altrettanti alle slot

La Guardia di Finanza di Torino, dopo un’indagine durata quasi un anno, ha denunciato 7 persone che hanno percepito il “reddito di cittadinanza” senza averne diritto.

 

Dagli accertamenti svolti dai Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese è emerso che cinque soggetti, simulando una condizione di povertà non corrispondente al vero e dichiarando falsamente il possesso di esigue risorse finanziarie sui loro conti correnti, erano, invece, accaniti giocatori d’azzardo, soprattutto sulle piattaforme di gioco on-line, dediti a puntare cospicui importi non congrui rispetto alla loro dichiarata situazione di indigenza.

 

Si pensi che, mediamente, le suddette persone hanno “sfidato la sorte” al gioco movimentando, complessivamente, somme di denaro fino a 100 mila euro.

 

Ma la casistica delle violazioni accertate dagli inquirenti si è ulteriormente arricchita, sul piano investigativo, quando è stato riscontrato che nelle dichiarazioni presentate a sostegno della domanda per l’ottenimento del “reddito di cittadinanza”, alcuni dei beneficiari erano ricorsi a insidiosi stratagemmi. Il caso più singolare quello di un uomo che, addirittura, si è “dimenticato” di essere sottoposto a misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria omettendo l’indicazione di tale circostanza nella relativa istanza di ammissione al beneficio, fatto che, di per sé, costituisce causa impeditiva alla concessione della peculiare misura di contrasto alla povertà.

 

I sette percettori del sussidio, pertanto, tutti residenti nelle Valli di Lanzo e nel ciriacese, che fino ad oggi hanno indebitamente riscosso quasi 100.000 euro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea. Rischiano sino a sei anni di reclusione.

 

Gli stessi sono inoltre stati segnalati all’I.N.P.S. per la revoca e la conseguente restituzione degli importi illegalmente ottenuti.

 

 

Un roadshow per rivitalizzare il commercio

È partito ieri il «Roadshow dei Distretti del Commercio», voluto dall’Assessore regionale al Commercio Vittoria Poggio per condividere e misurarsi con i sindaci di tutto il Piemonte sul bando di istituzione dei distretti.

La Regione Piemonte, infatti, darà vita entro il 2021 ai primi Distretti del Commercio diffusi su tutto il territorio, grazie alla collaborazione tra le amministrazioni comunali e le associazioni di categorie.

Di fronte alla necessità di ripartire da una prossimità di relazioni attiva contestualmente al periodo difficile per tutto il mondo del terziario di mercato, il Distretto rappresenta uno strumento per organizzare e accompagnare interventi di sistema per la ripresa, per promuovere le risorse del territorio, per riportare la fiducia esercitando la responsabilità del fare comune, per dare una risposta alla domanda di sviluppo che sale dal basso e un riconoscimento del ruolo svolto dagli attori locali.

«L’istituzione – sottolinea l’assessore al Commercio, Vittoria Poggioè il primo passo per avviare una strategia pubblico-privato volta a realizzare progetti di riqualificazione e rigenerazione, iniziative atte a contrastare la desertificazione commerciale e di rafforzare l’attrattività dei centri delle città. Saranno una espressione di politica attiva a sostegno del commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle specificità tipiche».

Oggi si sono svolti i primi due incontri con i Comuni della Provincia di Alessandria e di Asti; si proseguirà oggi con la Provincia di Biella, il 25 gennaio con quella di Cuneo e di Novara. Il 27 invece sarà la volta della Provincia di Torino e del Verbano-Cusio-Ossola. Questo primo «Roadshow» terminerà giovedì 28 gennaio con la Provincia di Vercelli.

«Obiettivo principale – ha concluso l’Assessore – è far crescere l’attrattività e rigenerare il tessuto urbano sostenendo la competitività delle imprese commerciali».

Covid Piemonte: il bollettino di mercoledì 20 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 606 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 146 dopo test antigenico), pari al 3,2 % dei 18.868 tamponi eseguiti, di cui 12.125 antigenici. Dei 606 nuovi casi gli asintomatici sono 286 (47,2%).

I casi sono così ripartiti: 162 screening, 288 contatti di caso, 156 con indagine in corso; per ambito: 50 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 44 scolastico, 512 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 218.545 così suddivisi su base provinciale: 19.510 Alessandria, 11.341 Asti, 7.554 Biella, 30.290 Cuneo, 17.050 Novara, 113.922 Torino, 8.240 Vercelli, 7.742 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.126 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.770 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 165 (- 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2466 (- 34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11257

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.294157 (+18.868 rispetto a ieri), di cui 986565 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.496

Sono 43 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.496 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.288 Alessandria, 556 Asti, 358 Biella, 976 Cuneo, 704 Novara, 3.869 Torino, 393 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

196.161 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 196.161 (+ 1096 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.034 Alessandria, 9.889 Asti, 6.772 Biella, 27.339 Cuneo, 15.294 Novara, 103.038 Torino, 7.354 Vercelli, 6.822 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.018 extraregione e 1601 in fase di definizione.

Costretta a dormire in cantina e a chiedere l’elemosina per mangiare, marito violento arrestato

 

Torino, 20 gennaio. I carabinieri hanno arrestato un 56enne, residente a Chieri, per maltrattamenti in famiglia.

Ieri sera l’uomo è rincasato ubriaco e, senza alcun motivo, ha iniziato ad aggredire verbalmente e fisicamente la moglie, lanciando vestiti e mobili dal balcone dell’abitazione. La donna l’ha supplicato di smettere ma lui le ha urlato contro frasi offensive e minacce di morte, prima di colpirla con un calcio al costato. A questo punto la vittima è riuscita a rifugiarsi a casa della vicina che ha chiamato il 112.
All’arrivo dei militari della Compagnia di Chieri, l’uomo ha tentato di aggredirli ma è stato immediatamente immobilizzato.
La signora è stata medicata in ospedale e, subito dopo, in sede di denuncia, ha raccontato di essere in balia del marito violento da due anni e di essere stata costretta più volte a dormire in cantina per punizione e a chiedere l’elemosina per poter portare un pasto a casa.

Nasce il coordinamento delle compagnie teatrali contro gli effetti della crisi economica

C.AR.PE. COORDINAMENTO DELLE ARTI PERFORMATIVE DI TORINO  26 fra associazioni e compagnie teatrali della Città si sono riunite per far fronte insieme agli effetti dell’emergenza sanitaria e instaurare un dialogo collettivo con le Istituzioni. Grazie al protocollo di intesa è stato creato un fondo che ha già aiutato le realtà più in difficoltà. Da Carpetorino.org, piattaforma che mappa chi promuove le arti performative a Torino, parte la proposta agli artisti torinesi di unirsi al coordinamento

 A seguito dei mesi di fermo dovuti all’emergenza Covid-19 e allo scenario di crisi che si è delineato per il settore dello spettacolo, 26 realtà teatrali e artistiche di Torino si sono unite dando vita a C.AR.PE. Coordinamento delle Arti Performative, un organismo informale nato per creare una rete sinergica che raggruppa circa 200 persone che lavorano sul territorio e instaurare un dialogo costruttivo ed efficace con le Istituzioni.

La genesi del movimento è iniziata a maggio 2020 quando molte compagnie, associazioni ed enti del terzo settore con sede nella Città di Torino – che da anni svolgono attività nell’ambito delle arti performative – si sono trovate in condizioni di forte incertezza progettuale ed economica. Il coordinamento ha infatti calcolato che, da febbraio 2020 a gennaio 2021, fra i contributi degli enti privati e pubblici e gli incassi mancati, i membri di C.AR.PE. hanno subito una perdita complessiva di oltre 600.000 euro di entrate.
Da questo scenario di crisi, che ha evidenziato la fragilità del settore dello spettacolo dal vivo, e con l’occasione e il pretesto del confronto sul Bando TAP – Torino Arti Performative 2020, promosso dalla Città a sostegno delle performing arts, per la prima volta le associazioni coinvolte hanno avviato un dialogo interno che è culminato con la nascita di un coordinamento e la condivisione di un protocollo di intesa per raggiungere alcuni obiettivi sul breve termine:

– la creazione di un fondo comune da destinare ad azioni di mutuo sostegno: il fondo – finanziato attraverso un’auto-tassazione da parte dei beneficiari del TAP 2020 del 10% sul contributo ricevuto, che ha fornito una base iniziale di €7000 – mira a instaurare un rapporto solidale fra i membri, tanto che una parte di esso è già stata destinata al sostegno solidale ed emergenziale delle altre realtà del coordinamento i cui progetti non sono stati ammessi al contributo;

– l’organizzazione di momenti per la formazione interna e di iniziative pubbliche, finanziati attraverso parte del fondo. La realizzazione quindi sia di incontri rivolti alle associazioni stesse, per promuoverne la crescita artistica e lo sviluppo di competenze, sia l’organizzazione di incontri/tavoli di lavoro aperti a cittadini, Istituzioni e Università, sul tema del sistema culturale torinese, delle sue criticità e delle sue potenzialità;

– l’avvio di un dialogo costante e continuativo con le Istituzioni per informare le stesse sullo stato di salute del settore, così da rendere l’Amministrazione pienamente consapevole delle difficoltà, non solo economiche, del mondo teatrale cittadino. Obiettivo del dialogo è inoltre quello di portare l’attenzione sulla pluralità, l’eterogeneità e la complessità del tessuto culturale: una delle cifre peculiari dell’ambiente artistico torinese è infatti la diffusa presenza di soggetti attivi fuori dai contesti più istituzionali, il cui operato tuttavia ha una forte incidenza culturale e sociale sulla programmazione cittadina.

Dall’esigenza di mappare e monitorare le risorse della Città attive nello spettacolo dal vivo, il Coordinamento ha realizzato la piattaforma web Carpetorino.org, uno strumento per facilitare l’individuazione dei soggetti artistici attivi sul territorio, che restituisca l’eterogeneità del tessuto culturale torinese e che agevoli, all’interno del coordinamento stesso, la creazione di link e collaborazioni fra i membri di C.AR.PE.

Con l’obiettivo di allargare e rafforzare il movimento stesso, il coordinamento invita alla libera partecipazione tutte le realtà del territorio operanti professionalmente nell’ambito delle arti performative. Con la consapevolezza del ruolo di aggregatore sociale e del ruolo civile che il comparto ricopre all’interno della Città, e con la convinzione che solo attraverso l’unione delle competenze e l’apertura di un dialogo condiviso si possa arrivare a risultati concreti e al rafforzamento del settore, C.AR.PE invita chiunque sia interessato a partecipare alle attività, o anche alla sola mappatura, a visitare il sito e compilare il form presente a questo link: www.carpetorino.org/partecipa

C.AR.PE. è composto da soggetti molto diversi tra loro: spazi teatrali, compagnie di produzione, realtà che si occupano di formazione, di danza, di arti performative in genere, festival, presidi culturali di prossimità. Questa varietà è specchio di un sistema sfaccettato che spesso opera nell’ombra, senza che le Istituzioni abbiano una reale percezione della complessità che costituisce, complessità che è una ricchezza e come tale andrebbe valorizzata.

le Compagnie/Associazioni:
Accademia dei Folli
Anomalia Teatro
Asterlizze
Atelier Teatro Fisico
Baretti
Choros
Compagni di Viaggio
Contrasto Teatro
Crack24
Cuochilab / Play with Food festival
Didee – arti e comunicazione
Doppeltraum Teatro
Fools
Il Cerchio di Gesso / Cubo Teatro
Il Mulino di Amleto
Le Sillabe
LiberamenteUnico
Liberipensatori Paul Valéry
Il Menu della Poesia
Onda Larsen
Piccola Compagnia della Magnolia
Progetto Zoran
Quinta Tinta
Téhkné / Earthink festival
Terra D’Ombra
Wanderlust – Teatro affido

Vaccini Covid, siglato l’accordo con i medici di medicina generale

IL PRESIDENTE CIRIO: «PRONTI A PARTIRE». L’ASSESSORE ICARDI: «UNA SQUADRA VINCENTE»

Accordo raggiunto, in Piemonte, per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione contro il covid-19.

L’intesa tra la Sanità regionale e le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia (Os Fimmg, Os Snami, Os Smi e Intesa sindacale) è stata siglata ieri pomeriggio nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

«Il Piemonte è pronto alla vaccinazione di massa attraverso le sue oltre 3.200 “sentinelle” sul territorio, cioè i propri medici di famiglia – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono grato a tutti perché il Piemonte è tra le prime regioni a siglare un accordo di questo tipo, che ci permetterà di raggiungere in modo capillare tutti i cittadini e in particolare le fasce più fragili. Siamo pronti a partire non appena arriveranno le dosi del vaccino Astra Zeneca, la cui validazione è attesa a fine gennaio con prima consegna alle regioni intorno al 10 febbraio. Il Piemonte ci crede e sta mettendo il suo massimo impegno, perché prima vaccineremo tutti e prima usciremo da questa grave crisi».

«Abbiamo sempre sostenuto che questa battaglia possiamo vincerla solo insieme ai medici di base, che per la vaccinazione antinfluenzale sono stati in grado in meno di due mesi di vaccinare in Piemonte un milione di persone – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Oggi abbiamo siglato questo accordo che copriamo con risorse regionali, ma ho già convocato domani la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, che coordino, alla quale parteciperà anche il ministro Speranza, dove chiederemo che questa importantissima attività sia finanziata, perché è forse la più importante che l’emergenza Covid abbia messo in evidenza. La squadra con i medici di famiglia, e fra poco anche con i farmacisti, sono certo che sarà una squadra vincente».

Operativamente, i medici entreranno in azione non appena sarà disponibile il vaccino Astra Zeneca, o altro con analoghe caratteristiche, che consente modalità di conservazione (normali frigoriferi) compatibili con la somministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio.

I medici di medicina generale potranno effettuare la somministrazione del vaccino direttamente nei propri studi, avvalendosi delle strutture messe a disposizione delle Aziende sanitarie (o dagli enti locali), oppure a domicilio degli assistiti, in caso di persone non deambulanti.

Il target degli assistiti da coinvolgere in una prima fase sarà rappresentato dalle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e dalle persone non deambulanti già seguite presso il proprio domicilio, che si sono già sottoposte a vaccinazione antinfluenzale. Un coinvolgimento che aumenta la protezione anche delle persone con fattori di rischio clinici, vista la prevalenza di comorbidità, mentre il rapporto di fiducia che lega gli anziani al medico di medicina generale consentirà di realizzare una maggiore copertura vaccinale.

Nelle fasi successive il target di popolazione da vaccinare seguirà le indicazioni nazionali e regionali.

Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti dei soggetti “scettici” e non responder che saranno contattati e informati sull’importanza della somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni temporanee alla somministrazione.

I medici potranno vaccinare non solo gli assistiti in carico, ma anche altri assistiti comunque residenti nel territorio della Asl di riferimento. Sarà ammessa l’adesione dei medici di continuità assistenziale, su base volontaria, in orario diurno e feriale ai quali verrà corrisposta la medesima remunerazione, che è di 6,16 euro ad inoculo (più oneri), come da contratto nazionale.

Per la Regione Piemonte, si stima un impegno finanziario tra i 30 e i 40 milioni di euro, calcolando, secondo i parametri nazionali, una platea tra i 2 e i 3 milioni di persone a carico dei medici di famiglia e tenendo conto anche della seconda inoculazione, prevista per il richiamo.

«Oggi è una giornata storica – commenta Roberto Venesia, segretario della Fimmg Piemonte -. Siamo stati chiamati e la medicina generale risponde all’appello. Nessuno si salva da solo, ma tutti insieme potremo farcela per l’interesse e la salute dei nostri concittadini».

«Da un anno ormai, come i colleghi ospedalieri, noi medici di famiglia siamo impegnati nella lotta contro questa pandemia – sottolinea Antonio Barillà segretario Smi Piemonte -. Ora è arrivato il momento dell’ultimo importante sforzo, che è quello di vaccinare al più presto i nostri pazienti».

«Oggi è stato firmato un accordo importantissimo – aggiunge  Mauro Grosso Ciponte segretario Snami Piemonte – il primo passo per sconfiggere il male del secolo. I medici sono come sempre in prima fila e si sono resi disponibile a dare una mano al sistema per bloccare il virus Covid 19».

«E’ un buon accordo – concorda Marcello Ardizio di Intesa sindacale -, guardiamo con fiducia al futuro».

Il bollettino Covid di martedì 19 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 716 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 124 dopo test antigenico), pari al 3,5 % dei 20.319 tamponi eseguiti, di cui 12.585 antigenici. Dei 716 nuovi casi gli asintomatici sono 360 (50,3%).

I casi sono così ripartiti: 237 screening, 348 contatti di caso, 131 con indagine in corso; per ambito: 46 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 44 scolastico, 626 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 217.939, così suddivisi su base provinciale: 19.424 Alessandria, 11.301 Asti, 7.541 Biella, 30.207 Cuneo, 17.031 Novara, 113.591 Torino, 8.231 Vercelli, 7.716 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.122 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.775 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 168(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2500(+30 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11753

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.275289 (+20.319 rispetto a ieri), di cui 983326 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.453

Sono 34 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.288 Alessandria, 548 Asti, 351 Biella, 965 Cuneo, 704 Novara, 3.855 Torino, 390 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

195.065 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 195.065 (+ 1033 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.920 Alessandria, 9.803 Asti,6.739 Biella, 27.157 Cuneo, 15.230 Novara, 102.518 Torino, 7.329 Vercelli, 6.758 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.012 extraregione e 1599 in fase di definizione.