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Prove di ripartenza. Fca incentiva all’acquisto di auto del gruppo (anche senza rottamazione)

Un sostegno per ripartire: per tutto il mese di luglio, in Italia, il Gruppo del Lingotto attiva un programma di incentivi per chi acquista una nuova vettura Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia.

Si può beneficiare di un bonus fino a 10.000 euro, anche senza la rottamazione del veicolo usato. 

E i vantaggi aumentano con l’anticipo zero e prima rata a gennaio 2021, questo grazie al finanziamento a cura di  Fca Bank. L’iniziativa di Fca permette di ottenere subito fino a 7.000 euro di bonus per  una vettura Fiat, anche senza usato da rottamare, con anticipo zero e prima rata nel mese di gennaio 2021. Con  la stessa formula, è possibile acquistare una Fiat 500X a partire da 14.500 euro oppure una 500L o una Tipo a partire da 11.900 euro. Le offerte valgono anche per il marchio Jeep che offre un bonus fino a 7.000 euro sui modelli Renegade e Compass, senza rottamazione, con  finanziamento a 49 mesi Jeep Excellence (Fca Bank) che prevede Zero Anticipo e Zero rate per tutto il 2020.

(foto: il Torinese)

Autostrade: a rischio le erogazioni di Fondazione Crt?

 “Auspichiamo che le decisioni che il Governo assumerà su ASPI-Autostrade per l’Italia siano inserite in un corretto quadro giuridico e tengano conto di tre elementi fondamentali:

la credibilità dell’Italia a livello internazionale, l’impatto economico e sociale sul mondo del lavoro e sulle potenzialità di crescita del sistema infrastrutturale sempre più strategico per il Paese e, per quanto ci riguarda, il valore sociale generato dalla redistribuzione delle risorse delle Fondazioni azioniste a favore degli enti non profit del territorio: un eventuale depauperamento della capacità erogativa della filantropia per il welfare, la cultura, l’istruzione, la ricerca, la tutela dell’ambiente e altri ambiti di intervento cruciali per l’intera collettività, significherebbe una riduzione della capacità di sostegno verso i soggetti più fragili, mettendone a rischio la tenuta proprio in un momento di forte criticità per il Paese”.
Lo ha dichiarato il Cda di Fondazione CRT, ricordando che “il territorio ha beneficiato indirettamente degli introiti costanti nel tempo derivanti dalla partecipazione di Fondazione CRT in Atlantia, risalente a 20 anni fa e pienamente coerente con la mission della Fondazione di contribuire allo sviluppo del territorio anche attraverso investimenti nelle infrastrutture”.

Duplice delitto a Mirafiori: uccide a coltellate i genitori e fugge

Era in stato confusionale, con le mani ancora sporche di sangue. Aveva da poco ucciso ucciso il padre e la madre ed era fuggito da casa. Soffriva di disturbi psichici.

I carabinieri lo hanno fermato. L’assassinio dei genitori è avvenuto nell’ abitazione del giovane (30 anni) in zona Mirafiori.

Il figlio delle vittime  è stato fermato, ieri notte a Collegno e i militari dell’Arma lo hanno condotto nella caserma di Rivoli per interrogarlo. L’uomo è di origine italiana, e avrebbe usato un coltello da cucina per uccidere  i genitori. Non sono ancora note le motivazioni del duplice delitto.

AGGIORNAMENTO

Alle ore 6, al termine della confessione resa ai carabinieri e al PM di turno della Procura di Torino, l’omicida 30enne è stato sottoposto a fermo per il duplice omicidio del padre e della madre, rispettivamente di 69 e 60 anni. L’omicida nel pomeriggio di ieri, al culmine di un litigio per futili motivi, avrebbe accoltellato a morte i genitori che si erano recati presso la sua abitazione per fargli visita. Dopo il delitto il 30enne è rimasto qualche ora sul posto per poi iniziare a vagare senza meta a bordo autovettura della madre, venendo poi alle ore 23.30 circa rintracciato in stato confusionale  dai militari dell’Arma a Collegno. Nel corso del sopralluogo sono sequestrati 8 coltelli da cucina.

Visite e interventi ospedalieri: servono più risorse per ridurre le attese infinite

“Abbiamo chiesto al Ministero della Salute lo stanziamento di risorse per ridurre le lunghissime liste d’attesa post-Covid”. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi  in Quarta Commissione regionale , presieduta da Alessandro Stecco, nel corso dell’informativa sulla richiesta di modifiche normative da proporre a livello nazionale per il recupero delle liste d’attesa su attività ambulatoriale e ospedaliera. 

Icardi ha precisato che “con le altre amministrazioni regionali italiane, attraverso la Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni, abbiamo appunto richiesto un provvedimento straordinario normativo per definire direttive e stanziare le risorse necessarie a far fronte alla necessità di riassorbire ed eliminare nel minor tempo possibile le liste d’attesa che si sono venute a creare nei mesi scorsi a causa dell’emergenza Covid-19”.

“Per tre mesi – ha spiegato l’assessore – siamo stati costretti a sospendere tutti gli interventi non indifferibili o urgenti. Oggi, inoltre, a parità di risorse, i tempi medi per visite e interventi si sono allungati per via delle operazioni di sanificazione e di messa in atto di misure anti pandemia, che potrebbe aggravarsi in autunno”.

“La Commissione Salute sta lavorando – ha spiegato il direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Fabio Aimar –  a tre tipi di proposte al Ministero: a carattere ospedaliero, a carattere territoriale e inerente il personale. Come Regione abbiamo pensato, per esempio, all’incremento dell’importo per le prestazioni aggiuntive per il personale medico, pari attualmente a 60 euro l’ora, all’assunzione di nuovi dirigenti medici e sanitari con contratto a tempo determinato o indeterminato, al conferimento d’incarichi di lavoro autonomo a medici specialisti o specializzandi iscritti al penultimo o all’ultimo anno di specializzazione”. Ma non solo. “Si potrebbero coinvolgere i medici convenzionati attraverso l’identificazione di progetti-obiettivo, e, qualora non basti l’incremento dell’offerta pubblica, si potrebbe procedere all’incremento del budget dei privati autorizzati e accreditati e, qualora non fosse ancora sufficiente, anche di quelli solo autorizzati”.

Rispondendo ai quesiti di Domenico Rossi, intervenuto per il Pd con Daniele Valle e Mauro SalizzoniMarco Grimaldi (Leu) e Sean Sacco (M5s), Icardi ha sottolineato quanto si stia facendo per recuperare le liste d’attesa, evidenziando come una delle principali difficoltà sia la cosiddetta “rivalutazione della gravità”, dal momento che può accadere che una prenotazione risalente a marzo possa – a distanza di quattro mesi – non essere più necessaria o essere stata soddisfatta in modo alternativo al ricorso al Servizio sanitario regionale. E ha fatto presente “la necessità che la Regione continui a impegnarsi per il raggiungimento di procedure omogenee di prenotazione e per il rafforzamento del servizio di prenotazione Cup e della medicina territoriale”.

Nel 50° compleanno della Regione il “grazie” del Piemonte ai medici e infermieri cubani

Regione Piemonte e Consiglio regionale hanno ringraziato ufficialmente i 38 medici ed infermieri della “Brigada Henry Revee” di Cuba per la dedizione e l’elevata professionalità profuse per 100 giorni nella cura dei malati piemontesi di Covid-19 che sono stati ricoverati presso la struttura ospedaliera temporanea allestita nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino.

Nel corso di una cerimonia tenutasi proprio alle OGR di Fondazione Crt questa mattina, giorno in cui ricorreva anche il 50° compleanno della Regione, è stata conferita alla Brigada l’onorificenza per meriti civili istituita appositamente dal Consiglio regionale per tutti gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid, che in futuro potrà essere conferita anche a persone fisiche e giuridiche, istituzioni, enti e organismi italiani o esteri che si sono distinti in situazioni eccezionali o emergenze sociali.

Il primo intervento è stato del presidente del Consiglio, Stefano Allasia: “Gli operatori sanitari della Brigada Henry Reeve hanno dato prova di eccezionale dedizione e altissima professionalità nel garantire la quotidiana assistenza sanitaria e nel fronteggiare la grave crisi epidemiologica che ha colpito la nostra Regione. Hanno fatto delle Ogr un forte e solido punto di riferimento per la cura dei malati piemontesi di Covid-19. Sono orgoglioso di consegnare queste medaglie: una speciale onorificenza della Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte, un segno di grata riconoscenza.
La cooperazione tra Piemonte e Cuba è un esperienza virtuosa che desideriamo si possa rinnovare in futuro sotto l’aspetto culturale ed economico, su questo non mancherà il nostro impegno. Con l’occasione desidero infine ringraziare l’assessore alla Sanità Icardi: in questi mesi di emergenza, che ci hanno segnato profondamente, è stato un eccellente direttore di orchestra che ha guidato il Piemonte fuori da una gravissima crisi che nessuno avrebbe potuto prevedere”.

Il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, ha sostenuto che “questa esperienza ha reso onore al personale sanitario di Cuba e del Piemonte, che lavorando insieme hanno offerto un grande contributo per fronteggiare la pandemia nei momenti più drammatici. L’onorificenza riconosce il grandissimo impegno profuso in questi mesi, di cui li ringraziamo di cuore”.

Ripercorrendo il periodo più intenso dell’emergenza, l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, “il contributo della Brigada è stato provvidenziale e strategico, perché ha permesso di rendere immediatamente operativo un nuovo ospedale nel cuore di Torino, in modo da consentire alle altre strutture sanitarie metropolitane di tirare il fiato. La generosità di questi ‘ragazzi’, partiti dall’altra parte dell’Oceano per venire a prestare la loro opera di medici e infermieri in Piemonte è non solo encomiabile, ma commovente per la carica di umanità e il significato di solidarietà che rappresenta”.

L’assessore alla Cooperazione internazionale, Maurizio Marrone, ha omaggiato la missione cubana di sigari “Garibaldi”, eroe dei due mondi e protagonista del Risorgimento italiano, ed ha rilevato che “l’emergenza sanitaria ha infranto i tabù dei tradizionali blocchi geopolitici, con importanti missioni di soccorso da parte di Paesi vittime di embarghi e sanzioni economiche come Cuba e la Russia” e che “come Piemonte faremo tesoro della solidarietà ricevuta nella pandemia per rivedere e ampliare il perimetro della nostra cooperazione internazionale, senza tabù ideologici”.

L’ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia, Josè Carlos Rodriguez Ruiz, si è detto “molto commosso per il riconoscimento verso l’impegno profuso per offrire salute al popolo piemontese” ed ha sottolineato che “la pandemia ci ha insegnato che il mondo è fragile e che in momenti difficili come questo c’è bisogno di fratellanza e cooperazione tra i popoli. Per questo abbiamo risposto molto velocemente alla richiesta di aiuto arrivata dal Lombardia e Piemonte. Alle OGR abbiamo costruito insieme un modello di unione per il bene degli esseri umani che è diventato conosciuto in tutto il mondo”.

Come segno di riconoscenza per il grande lavoro di squadra messo in campo sia a livello pubblico che privato, durante la cerimonia sono state consegnate delle targhe della Regione Piemonte a tutti gli enti e le organizzazioni che hanno contribuito all’allestimento dell’ospedale Covid delle Ogr e alla missione della Brigada Henry Reeve: Ambasciata della Repubblica di Cuba, Consolato generale della Repubblica di Cuba a Milano, Genio Infrastrutture dell’Aeronautica Militare, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, OGR Officine Grandi Riparazioni, Gruppo Lavazza, Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, Asl Città di Torino, Protezione civile e Unità di crisi della Regione Piemonte, Edisu Piemonte, Ceipiemonte e Aicec (Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba).

Coronavirus, una vittima e sei contagi. Stabili le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

25.484 PAZIENTI GUARITI E  855 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.484 (+7 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3076 (+2) Alessandria, 1513 (+4) Asti, 827 (+1) Biella, 2358 (+0) Cuneo, 2298 (+0) Novara, 13.227 (+0) Torino, 1075 (+0) Vercelli, 947 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 855 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4112

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4112 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 368 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.504 (+ 6 rispetto a ieri, di cui 4 asintomatici. Dei 6 casi, 3 screening, 1 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2805 Novara, 15.938 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 180 (-10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 864

I tamponi diagnostici finora processati sono 450.251, di cui 246.744 risultati negativi.

Cinquant’anni fa nasceva la Regione Piemonte

Esattamente cinquant’anni fa, il 13 luglio 1970 (ironia della sorte anche quel giorno cadeva di lunedì) muoveva i suoi primi passi ufficiali la Regione Piemonte.

Riuniti nel Palazzo delle Segreterie in Piazza Castello, i cinquanta membri del primo Consiglio regionale del Piemonte, diedero inizio alla fase costituente dell’Ente la cui nascita era stata prevista nella Costituzione entrata in vigore nel 1948.

L’annuncio  dello storico evento, pronunciato dall’avvocato canavesano Gianni Oberto Tarena, presidente provvisorio dell’Assemblea, venne suggellato dall’applauso unanime dell’intero Consiglio e delle autorità che presenziarono alla cerimonia di insediamento.

Nella stessa seduta si procedette all’elezione del Presidente, il socialista Paolo Vittorelli, coadiuvato dagli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza formato dai Vicepresidenti Gianni Oberto Tarena (DC) e Dino Sanlorenzo (PCI), dai segretari Stanislao Menozzi (DC) e Cesare Rota (PLI).

Dieci giorni più tardi, il 23 luglio, il Consiglio procedette all’elezione del primo governo regionale guidato dal Presidente Edoardo Calleri di Sala, esponente della Democrazia Cristiana. Ne fecero parte, oltre al Presidente, altri 15 membri: 11 effettivi (Giovanni Falco, Angelo Armella, Augusto Dotti, Domenico Conti, Pierino Franzi e Carlo

Gianni Oberto Tarena

Borando della DC, Aldo Viglione e Mario Fonio del PSI, Germano Benzi e Giulio Cardinali del PSDI (ex PSU) e Aldo Gandolfi del PRI)  e 4 supplenti (Anna Maria Vietti, Ettore Paganelli, Enzo Garabello e Mauro Chiabrando, tutti appartenenti allo scudo crociato).

L’appuntamento con le urne per eleggere i cinquanta membri del “parlamentino” subalpino si era tenuto poco più di un mese prima, il 7 e 8 giugno del 1970. Nove erano stati i partiti in lizza sulle cui liste si erano riversati  i 2.805.786 voti validi, determinando la composizione del primo Consiglio regionale sulla base proporzionale della rappresentanza politica: 20 seggi alla DC, 13 al PCI, 5 al PSI, 4 al PSDI (a quel tempo PSU), 4 al PLI, 2 al MSI e infine uno ciascuno a PRI e PSIUP.

Unico partito che non raggiunse il quorum per eleggere un consigliere fu quello monarchico del PDIUM. Dopo una lunga attesa durata oltre vent’anni le Regioni, segnata da una gestazione molto laboriosa e non facile, il regionalismo muoveva i suoi primi passi. In mezzo secolo è stato compiuto un lungo cammino da parte della comunità regionale piemontese che quest’anno festeggia anche il terzo lustro dell’approvazione del nuovo Statuto.  Quindici anni fa, durante la VII legislatura, infatti, venne ridefinito il profilo istituzionale della Regione nell’ottica dell’autonomia e della partecipazione, della devoluzione dei poteri e della sussidiarietà.

Gianni Oberto Tarena con Paolo Vittorelli

 

 

Nel corso dei decenni  le funzioni regionali sono aumentate e con esse il ruolo e la responsabilità fino a ipotizzare nuovi e importanti traguardi nella realizzazione di un federalismo moderno, rispondente alle esigenze dei territori e dei cittadini in una cornice istituzionale basata su rapporti nuovi e condivisi tra lo Stato, il sistema regionale e gli Enti locali.

Basterebbe uno sguardo ai provvedimenti più importanti che sono stati varati in cinquant’anni per rendersi conto del lavoro svolto nel corso delle undici legislature da una classe dirigente di amministratori e legislatori appartenenti alle diverse forze politiche alternatesi al governo della Regione.

Marco Travaglini

 

Coronavirus, zero decessi e quattro contagi nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

25.477 PAZIENTI GUARITI E 852 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.477 (+29 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3074 (+2) Alessandria, 1509 (+2) Asti, 826 (+1) Biella, 2358 (+11) Cuneo, 2298 (+1) Novara, 13.227 (+10) Torino, 1075 (+2) Vercelli, 947 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 852 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4111

Sono zero i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale complessivo rimane invariato a 4111 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 367 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.498 (+ 4 rispetto a ieri, cui 2 asintomatici. Dei 4 casi, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2804 Novara, 15.934 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 97 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 190 (invariato rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 859

I tamponi diagnostici finora processati sono 449.118 , di cui 246.531 risultati negativi.

La Regione ringrazia la brigata dei medici cubani anti Covid

Il ringraziamento del Piemonte al gruppo sanitario cubano 


Erano sbarcati a metà aprile all’aeroporto di Torino Caselle i 38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve. Un gruppo di epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva.

Il gruppo ers stato inviato in Piemonte dal Ministero della Salute di Cuba  per l’emergenza coronavirus ed è stato impiegato presso la nuova area sanitaria temporanea delle OGR di Torino (nella foto), in fase di completamento. Il trasferimento aereo è stato organizzato dalla Regione Piemonte, con il sostegno della fondazione Specchio dei tempi onlus e Lavazza. Al loro arrivo  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Al loro fianco l’ambasciatore della Repubblica di Cuba in ItaliaJosé Carlos Rodriguez Ruiz e il console di Cuba a Roma Felix Lorenzo Gonzalez. Il loro lavoro è stato determinante per salvare molte vite. Per questo motivo la Regione ha deciso di ringraziarli ufficialmente.

CONSEGNA DELL’ONORIFICENZA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

PER MERITI CIVILI ALLA “BRIGADA HENRY REEVE DI CUBA”

per il ruolo svolto durante l’emergenza sanitaria 2020, la dedizione e l’elevata professionalità quotidianamente profusi nella cura dei malati piemontesi di Covid-19

Lunedì 13 luglio 2020, ore 11

OGR Officine Grandi Riparazioni

Via Paolo Borsellino 17/A Torino

Saranno presenti:

Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale,

Fabio Carosso, Vicepresidente della Regione Piemonte

Luigi Icardi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte

Maurizio Marrone, Assessore alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte

Josè Carlos Rodriguez Ruiz, Ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia

Bonus Covid, Cirio: “Assurdo non poter premiare il personale sanitario con i soldi della Regione”

«Mi pregio di informare il ministro Boccia che, anche senza l’impugnazione della norma piemontese da parte del Governo, la Ragioneria dello Stato, con la nota del 6 luglio, agli atti, contesta la quantità di risorse stanziate e le modalità di utilizzo. Chiedo una norma di interpretazione autentica o un pronunciamento diverso della stessa Ragioneria dello Stato.

Dispiace che tutto il dialogo condotto con il Ministero della Salute e dalle Regioni con i sindacati venga vanificato in questo modo. Noi siamo tutti dalla parte dei nostri lavoratori».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, replica al ministro Francesco Boccia, sulla contestazione della legge regionale del Piemonte che consente di aumentare la premialità per il personale sanitario con le risorse regionali.

«È abbastanza surreale che una Regione con le risorse dei propri cittadini non possa decidere di assegnare un riconoscimento economico a chi per mesi è stato in trincea a salvare la vita di migliaia di persone, mettendo ogni giorno a rischio la propria – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Se necessario andremo personalmente a Roma per spiegarlo ai ministri Boccia e Speranza, perché l’autonomia è proprio questo. Poter disporre delle proprie risorse per ciò che una Regione ritiene prioritario. E dire grazie, seppur con un piccolo riconoscimento che non ripaga certamente di tutto quello che è stato fatto, non è solo un nostro diritto ma un dovere nei confronti dei nostri medici, infermieri, Oss e di tutto il personale sanitario del Piemonte. Non può essere Roma a decidere come spendiamo i soldi dei piemontesi. Non lo accetteremo».

Sul piano tecnico, l’assessore Icardi sottolinea che “i rilievi della Ragioneria dello Stato hanno portata nazionale, non solo per i lavoratori piemontesi, andando a dimezzare le disponibilità delle risorse regionali stanziate a favore dei dipendenti dei Servizi sanitari nazionali e incidendo anche sull’utilizzo delle stesse”.

«La beffa per tutti i lavoratori della Sanità italiani e per le regioni – osserva Icardi – è reale. Se non vi sarà l’intervento tecnico politico chiesto  con lettera del presidente Bonaccini, molte Regioni non potranno pagare e qualcuno dovrà chiedere la restituzione ai lavoratori».