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E’ morto il sindaco di Rivalta Nicola De Ruggiero

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De Ruggiero, 67 anni, è stato  assessore regionale nella giunta  di  Mercedes Bresso. Per mesi mesi ha lottato contro un tumore al pancreas. Ne aveva dato notizia ai concittadini attraverso la pagina web del Comune di Rivalta. 

 

Il comunicato della città di Rivalta

Combatteva una difficile battaglia contro il male che lo aveva colpito
alla fine dello scorso anno

Nelle prime ore di questa mattina il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero è
venuto a mancare.

Stava combattendo con forza, tenacia e ottimismo una difficile battaglia contro il male che
lo aveva colpito alla fine dello scorso anno.

Nicola de Ruggiero, 68 anni, dirigente medico alla ASL TO3, era in carica dal 26 giugno
del 2017. Un incarico, quello da primo cittadino, che era tornato a ricoprire quattro anni
fa, dopo aver guidato l’amministrazione rivaltese per due mandati tra il 1993 e il 2002.

Nel 2005 era entrato a far parte della giunta regionale del Piemonte presieduta da
Mercedes Bresso con la delega ad Ambiente Parchi e Risorse idriche, delega ricoperta fino
alla conclusione del mandato nel 2010.

Tra incarichi gli pubblici anche la presidenza dell’assemblea del Consorzio Torino Sud e i
ruoli da componente del direttivo ANCI Piemonte e del consiglio di amministrazione di
SMAT.

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Questo il messaggio con il quale il vicesindaco Sergio Muro ha comunicato la notizia
alla cittadinanza:

Care rivaltesi e cari rivaltesi,
negli ultimi giorni la condizioni di salute del nostro Sindaco si sono improvvisamente aggravate e
poche ore fa è venuto tristemente a mancare. Sino all’ultimo, con la lucidità e il pragmatismo che
lo contraddistinguevano, ha lavorato per Rivalta, leggendo i documenti che dalla Giunta gli
inviavamo e guidandoci nelle lunghe riunioni formali e informali che svolgevamo online o di
persona.

Questa notizia che non avrei mai voluto comunicarvi colpisce prima di tutto la sua famiglia, la
moglie e i figli, le tante persone che nella sua lunga attività lavorativa e politica ha incontrato. E
colpisce tutta la nostra comunità, cha Nicola ha amato e servito come Sindaco per tre mandati.
Questa notizia ci rattrista, ci lascia sgomenti e con un vuoto profondo.

Nei prossimi giorni, d’intesa con la famiglia, l’amministrazine comunale organizzerà per il
sindaco Nicola de Ruggiero un momento di ricordo e saluto.

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Gruppo Pd del Consiglio regionale: Cordoglio per la scomparsa di Nicola De Ruggiero

19 aprile 2021 – Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Nicola De Ruggiero. La notizia della sua morte lascia in noi una grande tristezza e un vuoto profondo. Lo ricordiamo con affetto per l’impegno profuso nelle Istituzioni e nella politica, per la sua intelligenza e per la sua dedizione. Mancheranno il suo coraggio e la sua determinazione. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore.

I Consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico

Ritorno a scuola tra molti dubbi

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Si ritorna a scuola. È sicuramente vero che la scuola è un servizio essenziale per un paese civile, ma si tratta di vedere se questa riapertura sia un bene o un male in quanto la riapertura di per se’ significa poco.

Certo la chiusura ha fatto apprezzare la scuola anche agli studenti meno interessati perché l’elemento socializzante, specie per i giovani, è molto importante. Ma io sento il dovere civico di sollevare dei dubbi sulla sicurezza, sul distanziamento reale, sui trasporti.
Vorrei avere notizie rassicuranti su cosa in questi lunghi mesi è stato fatto per cambiare le cose. La riapertura a settembre è stata causa di molti problemi e dell’aggravarsi della pandemia. Molti presidi manifestano dei dubbi e denunciano dei pericoli che mi sento di condividere.
La didattica a distanza non è certo una meraviglia, ma almeno preserva la sicurezza.
La decisione improvvisa di riaprire le scuole va motivata e per la scuola non dovrebbe valere il “rischio ragionato“. Può valere per chi vuole andare al ristorante o a teatro, ma per gli studenti non deve valere. Il diritto allo studio è cosa molto diversa dal decidere di andare con gli amici in pizzeria. Leggo che alcuni considerano la riapertura una festa.
Non condivido, penso ai tanti mesi perduti e alla impossibilità di recuperare in pochissimo tempo il lavoro che non si è fatto o si è fatto in modo non consono e senza adeguati e seri controlli e verifiche.
Non si è neppure pensato di portare la fine dell’anno al 30 giugno e di far iniziare gli esami di Stato al primo luglio com’era un tempo. E come saranno questi esami? Non è chiaro. Se Azzolina e’ stata una catastrofe, il nuovo ministro sembra inesistente. Appare abbastanza ovvio che si giungerà, di fatto,  ad una promozione di massa, magari mascherandola con qualche cavillo burocratico del tutto formale.
La scuola non può essere vista solo come un elemento socializzante e aggregante, ma soprattutto come una fucina di studi seri. Questi studi seri erano già in crisi prima della pandemia, figurarsi oggi. Ma qui con la riapertura e’ anche in gioco la sicurezza per cui non credo si sia lavorato abbastanza.

L’Iveco non sarà cinese. Ecco cosa cambia dopo lo stop all’operazione

E’ ufficiale: Cnh Industrial non cederà Iveco alla Faw, azienda cinese.

Il gruppo industriale italiano in una nota conferma di avere terminato le discussioni con l’azienda cinese relative e di continuare a perseguire i piani esistenti.

Cnh Industrial crede che  “sussistano significative opportunità per sviluppare il proprio business On-Highway come fattore di accelerazione nell’attuazione di soluzioni e infrastrutture per trasporti sempre più sostenibili, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’Unione Europea”.

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti commenta : “Il governo italiano ha seguito con attenzione e discrezione  la vicenda perché ritiene la produzione di mezzi pesanti su gomma di interesse strategico nazionale”

Il Mise ora si siederà al tavolo per tutelare e mantenere questa produzione in Italia.

Covid, in calo contagi e ricoveri in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 751 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari al 6,7% di 11.177 tamponi eseguiti, di cui 4.790 antigenici. Dei 751 nuovi casi, gli asintomatici sono 323 (43%).

I casi sono così ripartiti: 60 screening, 498 contatti di caso, 193 con indagine in corso; per ambito: 5 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 49 scolastico, 697 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 337.816 così suddivisi su base provinciale: 27.331 Alessandria, 16.394 Asti, 10.320 Biella, 48.360 Cuneo, 26.087 Novara, 180.849 Torino, 12.594 Vercelli, 12.009 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.419 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2453 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 288 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3100 (-25 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.208.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.134.981 (+11.177rispetto a ieri), di cui 1. 441.194 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.927

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.927 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.512 Alessandria, 675 Asti, 406 Biella, 1.338 Cuneo, 896 Novara, 5.171 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

304.923 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 304.923 (+ 555 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.503 Alessandria, 14.746 Asti,9.269 Biella, 42.995 Cuneo, 23.717 Novara, 162.927 Torino, 11.420 Vercelli, 11.206 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 extraregione e 2.201 in fase di definizione.

Lancio di pietre contro la polizia al cantiere Tav

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Ieri notte, alle ore 23 circa un centinaio di attivisti travisati – partiti dal campeggio allestito nell’area del comune di San Didero – hanno raggiunto il parcheggio antistante il cantiere della Torino-Lione.

 Qui, per circa un’ora, hanno lanciato sassi, bombe carta, oggetti contundenti ed esploso fuochi d’artificio all’indirizzo dei reparti delle forze di polizia.
La polizia ha  lanciato lacrimogeni e utilizzato idranti per mantenere a distanza i facinorosi che si sono barricati lungo la recinzione della linea ferroviaria, bloccando la circolazione del traffico per circa un’ora. Nessun contatto diretto tra manifestanti e agenti.
Dal movimento No Tav riferiscono che un’ attivista di nome Giovanna, “da sempre presente alle nostre iniziative”, è finita  in ospedale con ferite al volto definite “gravi”.

La tratta metro Bengasi apre il 23 aprile

Apre al pubblico venerdì 23 aprile la tratta Lingotto-Bengasi, linea 1 della Metropolitana di Torino

Le Sono due nuove fermate:  Italia 61-Regione Piemonte e Bengasi. I lavori sono  stati tutti ultimati, mentre continua il pre-esercizio come test.

Al momento i treni  arrivati alla stazione Lingotto, proseguono  la corsa senza passeggeri fino a piazza Bengasi simulando le fermate.

Il 22 aprile gli enti competenti rilasceranno le autorizzazioni per l’apertura al pubblico della linea.

Il bollettino Covid di sabato 17 aprile, ricoveri in calo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 865 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 76 dopo test antigenico), pari al 3,7dei 23.456 tamponi eseguiti, di cui 15.952 antigenici. Tra gli 865 nuovi casi gli asintomatici sono 345 (39,9%).

I casi sono così ripartiti: 111 screening, 554 contatti di caso, 200 con indagine in corso; per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 81 scolastico, 778 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 337.065 così suddivisi su base provinciale: 27.256 Alessandria, 16.361 Asti, 10.316 Biella, 48.228 Cuneo, 26.062 Novara, 180.430 Torino, 12.584 Vercelli, 11.966 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.417 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.445 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.125 (68 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 18.988.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.123.714 (+23.456 rispetto a ieri), di cui 1.439.086 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.924

Sono 25 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.924 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.512 Alessandria, 675 Asti, 406 Biella, 1.338 Cuneo, 896 Novara, 5.168 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

303.738 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 303.738 (+1.809 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.458 Alessandria, 14.695 Asti, 9.260 Biella, 42.899 Cuneo, 23.683 Novara, 162.639 Torino, 11.415 Vercelli, 11.180 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 extraregione e 2.200 in fase di definizione.

Preleva al bancomat sotto minaccia, la polizia ferma il rapinatore

Un  ragazzo esce dalla propria abitazione e si incammina in direzione Porta Susa, quando un soggetto gli si avvicina. E’ italiano, ha 36 anni e dice di avere fame, quindi, con tono minaccioso, gli chiede di comprare un panino. Il ragazzo risponde di non avere contanti dietro; il trentaseienne riferisce che sarebbe stato lui stesso ad accompagnarlo al bancomat più vicino.

Durante il tragitto, iniziano una serie di minacce verbali. Arrivati allo sportello automatico di una banca in piazza Statuto, il reo costringe la vittima a ritirare 250 euro in due diverse tranche. Inoltre, durante il prelievo, il rapinatore si fa consegnare il suo telefono cellulare, dicendo che glielo avrebbe restituito una volta ottenuti i soldi. Usciti dalla filiale, il trentaseienne non mantiene la parola e ordina al ragazzo di correre lontano, senza mai voltarsi. La vittima, in stato di shock per l’accaduto, arriva in corso Palestro e si avvicina ad un gruppo di persone chiedendo un telefono per chiamare la Polizia. Tra di loro un poliziotto, libero dal servizio, si qualifica e, dopo aver ascoltato quanto appena accaduto, richiede l’intervento di una Volante.

Inizia così l’attività investigativa del commissariato Centro, volta al rintraccio del soggetto. Gli agenti, visionate le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca, riconoscono l’autore del fatto, che ha un evidente tatuaggio sul collo ed è già stato precedentemente identificato nel corso di un intervento i primi di marzo. L’uomo ha numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona; risulta residente a Torino, ma di fatto si tratta di un senza fissa dimora con obbligo di presentazione alla P.G.

Mercoledì mattina personale del commissariato attende l’uomo sulla via che lo avrebbe portato alla firma giornaliera e, dopo averlo riconosciuto, lo fermano per la rapina commessa 4 giorni prima. Il fermo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Humanitas Gradenigo e BasicNet aprono il primo centro vaccinale tra aziende private

A  Torino  nasce il primo centro vaccinale tra aziende private per iniziativa dell’ospedale Humanitas Gradenigo e di  BasicNet

L’obiettivo è vaccinare a partire dal 27 aprile fino a 800 persone al giorno presso il BasicVillage di corso Regio Parco 39, sede dell’azienda di  Marco Boglione, patron di Robe di Kappa, Superga e K-Way.

L’area di 700 metri quadrati ospiterà l’attuale Centro vaccinale di Humanitas Gradenigo,  inaugurato all’interno dell’ospedale il 18 marzo, che  in un mese  ha vaccinato 8mila persone, in prevalenza ultra 80enni e pazienti fragili, con  Pfizer BioNTech.

Il nuovo  Centro avrà  percorsi autonomi di entrata e uscita e darà la possibilità di passare ogni giorno dalle attuali 500 a  800 persone, in parte  dei locali dello storico spaccio  aziendale.

Il Centro resterà  aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 con otto box separati.

 

Foto BasicNet

Boom di vendite a marzo per il gruppo Stellantis: + 140%

Grande balzo nelle vendite di autovetture per il  gruppo Stellantis  che ha venduto a marzo in Europa più Paesi Efta e Regno Unito ben 292.149 auto, ovvero il 140,9% dello stesso mese del 2020.

La quota è pari al 21% rispetto al 14,2%. Nel primo trimestre si registrano 669.676 immatricolazioni, il 7,4% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota che passa dal 20,4% al 21,7%.

Il trend del settore nel suo complesso è positivo in Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito. I  dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, dicono che  sono state vendute 1.387.924 auto, pari al 62,7% in più dello stesso periodo del 2020, il primo mese della pandemia.