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Terre alte al centro: il Piemonte guida le politiche per la montagna

La Regione Piemonte presenta un bilancio della programmazione degli interventi avviati relativi alla montagna, che l’hanno portata a distinguersi come una delle realtà di riferimento a livello nazionale.

La strategia 2025/2027 prevede infatti un investimento complessivo di 180 milioni di euro, destinato a un ampio ventaglio di azioni strutturali che spaziano dalla resilienza ai cambiamenti climatici al potenziamento delle infrastrutture, dai servizi alla digitalizzazione, fino alla valorizzazione economica delle comunità alpine. Gli interventi comprendono il recupero dei terrazzamenti storici, la rigenerazione dei presidi montani, le misure per ridurre il divario digitale e il sostegno alla progettazione tecnica degli enti locali. Centrale è anche il contrasto allo spopolamento e alla progressiva perdita di servizi essenziali, come la chiusura degli sportelli bancari, nella consapevolezza che una montagna dotata di servizi è una montagna viva, in grado di attrarre famiglie e imprese. Una quota significativa delle risorse è stata programmata attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit), che il Piemonte ha trasformato in un vero e proprio laboratorio di politiche innovative.

«La Giornata internazionale della Montagna è un richiamo politico e culturale al quale il Piemonte risponde con una strategia chiara: la montagna non è un luogo da assistere, ma un motore di sviluppo – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della montagna Marco Gallo – Abbiamo investito 180 milioni perché crediamo che questi territori siano centrali per la sostenibilità, la competitività e l’identità stessa del Piemonte. Le Alpi non sono margini, ma frontiera di innovazione, di servizi ecosistemici e di nuove economie. I risultati finora ottenuti e la risposta dei territori confermano che la strada che la Regione ha intrapreso è quella giusta: investire, innovare e lavorare insieme alle comunità che vivono le nostre terre alte. A gennaio presenteremo un pacchetto di misure Fosmit completamente rinnovato, costruito insieme alle Unioni Montane e ai GAL, per rafforzare ulteriormente questa traiettoria».

Nel corso della legislatura, la Regione ha inoltre rafforzato il proprio impegno sulla governance multilivello, coinvolgendo in modo strutturato enti territoriali, comunità locali e attori dello sviluppo rurale. Le Green Communities stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nei processi di pianificazione condivisa, mentre le Unioni montane sono state collocate al cuore del nuovo impianto strategico, con risorse dedicate al rafforzamento della loro capacità amministrativa e progettuale. In parallelo, i GAL sono stati valorizzati come nodi fondamentali per l’innovazione sociale, lo sviluppo delle micro-filiere produttive e la rigenerazione diffusa dei territori.

“Barattolo”, pace fatta tra Regione e Comune: regole stringenti per il mercato di libero scambio

 

Il Comune di Torino ha evidentemente la vocazione a redimere. Da un lato immagina “legalizzati” senza che lo siano davvero i militanti del centro sociale Askatasuna, dall’altro gli ambulanti non sempre in regola del mercatino del Barattolo. Che nasce una decina di anni fa in via Carcano come un “mercato di libero scambio” dedicato alla vendita o al baratto di oggetti usati come abiti, mobili e altri articoli di seconda mano offerti a prezzi molto contenuti. Le critiche, sollevate negli anni soprattutto da esponenti del centrodestra e da molti commercianti, riguardano il fatto che alcuni venditori non opererebbero nel rispetto delle norme vigenti. Il mercatino, comunemente soprannominato “suk” era tornato al centro del confronto politico in Consiglio regionale nelle ultime settimane. Il nodo da sciogliere era sì di natura ideologica, ma soprattutto amministrativa e regolamentare: la Regione Piemonte ha introdotto una legge che limita i mercati di libero scambio, come il Barattolo, a un massimo di 12 giornate l’anno, salvo deroghe possibili solo attraverso una convenzione formale. Peccato che per il 2025 il Comune di Torino avesse rinnovato l’autorizzazione all’associazione che gestisce il mercato senza ricorrere alla convenzione prevista dalla Regione. Alla fine la scelta del rinnovo in chiave “buonista” ha sollevato le critiche da parte del centrodestra e prodotto un taglio di 300mila euro ai finanziamenti regionali al Commercio destinati a Torino. Una sforbiciata dolorosa che rischiava di penalizzare anche i commercianti onesti della città. Ma L’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone non poteva sopportare i casi di ricettazione, merce taroccata o di dubbia provenienza e pseudo “commercio solidale” all’ordine del giorno nel mercatino. I dati della polizia locale parlano di un centinaio di rinvenimenti di articoli non autorizzati e di decine di sequestri. Quindi l’aut aut al sindaco Lo Russo: il mercatino si fa ma solo rispettando la legge regionale. Alla fine, nelle scorse ore, la Città ha accettato la convenzione, accollandosi tutti i controlli: dal censimento dei venditori, all’ inventario delle merci, all’ordine pubblico, coinvolgendo anche Prefettura e Guardia di Finanza. E il mercatino si potrà fare fino a 40 volte l’anno. Il centrosinistra l’aveva buttata in polemica politica: “La Regione Piemonte continua a utilizzare la povertà e le persone più fragili come strumento di scontro politico con il Comune di Torino”, così la consigliera regionale dem Nadia Conticelli.

IAGO ANTONELLI

Riqualificazione ex Gondrand, via libera per il permesso di costruire

Il progetto di riqualificazione delle aree ex Gondrand ed ex Carlini compie oggi un passaggio decisivo. La Giunta comunale ha infatti approvato la proposta da sottoporre al Consiglio Comunale per il rilascio dei permessi di costruire in deroga al Piano Regolatore, riconoscendo l’interesse pubblico dell’intervento, che consentirà di trasformare un’area industriale dismessa da tempo.

L’area, compresa tra corso Venezia, via Lauro Rossi, via Cigna e il Parco Sempione, si colloca in un ambito strategico di Barriera di Milano, destinato a rafforzare ulteriormente la propria centralità grazie al futuro attestamento della Linea 2 della metropolitana e alla nuova piazza della Stazione, che costituiranno un nodo di interscambio fondamentale per il quadrante nord della città.

La proposta presentata dai soggetti attuatori prevede la completa demolizione degli edifici dismessi e la realizzazione di un nuovo complesso commerciale, terziario e turistico-ricettivo, per una superficie complessiva ricostruita di oltre 15mila 500 metri quadri. L’intervento è stato riconosciuto di interesse pubblico poiché elimina condizioni di degrado, rafforza il tessuto economico locale, aumenta la sicurezza e crea un nuovo spazio urbano integrato con la rete del trasporto pubblico. La sua realizzazione avverrà in due fasi, strettamente coordinate con il calendario dei lavori della Linea 2 della metropolitana.

Con questo passaggio la Città avvia la trasformazione di un ambito che per molti anni ha rappresentato un vuoto urbano e una criticità per il territorio: la realizzazione di nuove funzioni commerciali, terziarie e ricettive, insieme a spazi pubblici di qualità e alla futura metro, restituirà vitalità, servizi e opportunità economiche a un quartiere in profonda evoluzione.

TorinoClick

Uomo trovato morto in casa a Torino

Un 65enne è stato trovato senza vita a Torino nella sua casa  in via Carlo Poma 11 a Mirafiori. Probabilmente è stato un caso di intossicazione da monossido di carbonio. Sul posto il personale di soccorso del  118.

Il Natale buono: “acquistiamo prodotti locali”, l’appello di Confartigianato Imprese

Anche nel 2025 le festività di dicembre rappresentano un momento chiave per i consumi in Piemonte: la spesa complessiva attesa raggiunge i 2.018 milioni di euro, un valore in linea con quello dello scorso anno (2.030 milioni). La maggior parte di questa cifra, pari a 1.298 milioni, sarà destinata ad alimentari e bevande, mentre i restanti 720 milioni verranno indirizzati verso prodotti e servizi tipici del Natale.

Sul piano territoriale, Torino guida la classifica con una previsione di 1.064 milioni di euro di acquisti, seguita da Cuneo con 262 milioni, Alessandria con 198 milioni, Novara con 165 milioni, Asti con 96 milioni, Biella con 82 milioni, Vercelli con 78 milioni e infine il VCO con 74 milioni.

In questo contesto si inserisce la campagna “Acquistiamo Locale”, promossa da Confartigianato Imprese Piemonte per dare forza alle 23.361 imprese artigiane del territorio (60.345 addetti) attive nei settori legati alle produzioni e ai servizi tipici del Natale. L’iniziativa punta a incoraggiare scelte d’acquisto che valorizzino l’artigianato locale e il made in Italy, promuovendo la qualità, la cura e la creatività che caratterizzano il lavoro delle imprese artigiane.

Come sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “Acquistiamo locale non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani”.
La campagna, ribadisce Felici, invita a compiere una scelta “consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità”, riconoscendo nel gesto dell’acquisto locale un investimento in eccellenza, identità culturale e sostenibilità.

Acquistiamo Locale”. È questo il nome della campagna lanciata da Confartigianato Imprese Piemonte per supportare e rilanciare la forza del sistema artigiano. L’obiettivo è promuovere regali che raccontano il valore del lavoro artigiano e della creatività del territorio, sostenendo un comparto che esprime tradizione, competenza e autenticità.

Felici aggiunge: “Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e piccole imprese locali vuol dire sostenere l’imprenditore e i suoi dipendenti e quindi le loro famiglie. Ma i vantaggi non finiscono qui. La scelta contribuisce alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità”.

Le stime di Confartigianato confermano che i consumi natalizi 2025 saranno orientati verso prodotti con forte identità territoriale, qualità elevata e unicità, un trend che coinvolge un ampio segmento dell’artigianato piemontese: 23.361 imprese e oltre 60mila addetti impegnati in 47 diversi settori, dalle eccellenze alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento alle creazioni per la casa, fino ai giocattoli.

Un insieme di attività che rappresenta un pilastro economico e culturale del Piemonte, reso ancora più significativo in una stagione, quella natalizia, che tradizionalmente esalta i valori della comunità, del saper fare e della tradizione artigiana.

“Angeli e Demoni”: ultimo giorno di Xmas Comics & Games all’Oval Lingotto Fiere 

Il 13 e 14 dicembre, presso l’Oval Lingotto Fiere di Torino, si svolge l’undicesima edizione di Xmas Comics & Games, l’appuntamento invernale più atteso per chi ama fumetti, giochi, videogiochi, cosplay, cinema e tutto ciò che ruota intorno all’universo della cultura pop.
Il manifesto, firmato da Antonio Lapone, omaggia la Torino magica ed esoterica e il fumetto della tradizione franco-belga.

Il tema di questa edizione, Angeli e Demoni, parla della tensione eterna tra opposti, della natura ambivalente dei personaggi, delle chiavi di lettura delle storie. A sviluppare questo concetto è il manifesto ufficiale di Xmas Comics 2025 firmato da Antonio Lapone, disegnatore torinese dal tratto elegante e raffinato, che ha scelto di fondere nel suo visual suggestioni pop e riferimenti occulti. Il manifesto è un omaggio alla Torino magica ed esoterica, vertice dei due triangoli di magia bianca (con Lione e Praga) e nera (con Londra e San Francisco).
Oltre 40 autori saranno presenti all’Oval: dal cinese Liang Azha a Lorenzo Pastrovicchio. Primo Nero presenterà il suo fumetto.
Fumettisti, illustratori ed editori saranno il cuore della manifestazione torinese: all’Oval, più di 40 autori del mondo della nona arte saranno a disposizione del pubblico per sketch e disegni personalizzati, oltre che protagonisti di conferenze e incontri. Tra gli editori presenti, le grandi firme di 001 Edizioni, Edizioni BD, Cut-Up Publishing, Jpop, Jundo, Mirage, Sbam! e Tunuè.
Presente per la prima volta a Torino Liang Azha, autore cinese di webtoon, amatissimo in Italia per i suoi lavori All of You, Checkmate! Capture My Heart e Starting With a Lie. I suoi lavori hanno riscosso un ampissimo successo in tutto il mondo, dall’Italia al Giappone fino a Corea, USA, Francia e Germania.

L’undicesima edizione vedrà alternarsi grandi nomi del cinema in campo attoriale, musicale e di doppiaggio, oltre a presentare il talk e lo show cooking di chef Carlo Mele, alias Ojisan, maestro italiano e storico di “ramen” noto per aver trasformato gli conici piatti delle anime in esperienze gastronomiche reali. Lo chef spiegherà come il cibo venga usato nella narrazione nei film d’animazione, mettendo a confronto l’immaginario giapponese con quello occidentale. Affiancato dal fumettista Francesco D’Ippolito, Ojisan mostrerà al pubblico come il cibo possa diventare un elemento chiave per caratterizzare mondi, personaggi ed emozioni. Lo show cooking propone un piatto iconico della cultura pop.

Per il terzo anno consecutivo Xmas Comics ospiterà la tappa italiana del circuito NCC – Nordic Cosplay Championship e, per il primo anno, il “Magico Villaggio di Natale” verrà trasformato nella “Casa del Grinch”, il burbero verde dal cuore di pietra che ogni anno tenta – senza successo – di rovinare la magia delle feste. Un allestimento scenografico, ricco di dettagli e sorprese, accompagna grandi e piccoli in un’esperienza immersiva tra l’albero di Natale, la camera da letto, il bagno e il salotto del Grinch. Dalle 10.30 alle 19, il Grinch in persona, Babbo Natale, Mamma Natale, gli Elfi e la renna Rudolf sono pronti ad accogliere il pubblico per foto ricordo indimenticabili e laboratori creativi natalizi, attività con disegni da colorare e giochi con i mattoncini Lego giganti. Non mancano le postazioni dedicate al truccabimbi e gli appuntamenti con la Christmas Elf Dance.

Xmas Comics & Games – XI edizione

Sabato 13 e domenica 14 dicembre
dalle 10 alle 19.30

Oval – Lingotto Fiere

Via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino

Intero €15 + diritti di prevendita / Ridotto €13 + diritti di prevendita / Ridotto cos player €10 + diritti di prevendita / Abbonamento cos player €18 + diritti di prevendita.

In cassa nei giorni di evento

Intero €20, Ridotto €17, Cosplayer €14

Gian Giacomo Della Porta

Nuove riqualificazioni a Torino, residenze e spazi pubblici al servizio dei cittadini

Prosegue la riqualificazione di alcune zone dismesse della Città con l’obiettivo di offrire nuovi spazi e servizi a disposizione dei cittadini e rigenerare il tessuto urbano circostante.   

La Giunta ha approvato due provvedimenti: il primo è un Piano esecutivo convenzionato (PEC) che riguarda l’area “Basse di Dora” compresa tra le vie Carrera, Bellardi, Pacchiotti e strada vicinale Basse di Dora, nel quartiere Parella, all’interno della Circoscrizione 4; mentre il secondo l’approvazione di un intervento in deroga al Piano Regolatore e riguarda la zona residenziale di corso Rosselli.

La proposta dell’area “Basse di Dora” prevede la realizzazione di un edificio residenziale a 5-8 piani fuori terra, per una superficie complessiva di 4mila 439 metri quadri e la cessione dell’area verde centrale di 2mila 352 metri quadri, destinata a servizi pubblici. Il piano prevede anche la revisione della viabilità pedonale circostante con nuovi marciapiedi, attraversamenti pedonali rialzati e la monetizzazione di parte di aree per un importo complessivo di 650mila 841 euro. La delibera approvata permetterà di restituire alla Città aree pubbliche che, allo stato attuale, risultano dismesse, una capacità edificatoria propria che potrà essere realizzata all’interno dell’area o alienata tramite asta pubblica e risorse economiche attraverso la monetizzazione di parte di aree per servizi. La rigenerazione del sito industriale dismesso troverà una nuova vocazione residenziale con spazi e servizi a disposizione dei cittadini e delle scuole limitrofe e sarà particolarmente importante per il tessuto urbano circostante.

In corso Rosselli, all’angolo con via Isonzo, invece, nella Circoscrizione 3, a ridosso del giardino pubblico, il progetto prevede la demolizione dei fabbricati esistenti con destinazione mista produttiva, terziaria e residenziale per una superficie complessiva di 1.312 metri quadri e la realizzazione di un edificio residenziale di 1.437 metri quadri ad elevata prestazione energetica e con nuove aree verdi su terrapieno e su soletta. Il nuovo edificio sarà realizzato tra corso Rosselli e via Isonzo in continuità degli edifici esistenti

La realizzazione dell’intervento va a completare un angolo importante tra la trasformazione dell’area ex Giardino e l’ampio giardino pubblico di recente realizzazione, eliminando condizioni di potenziale degrado dell’area e favorendo la fruibilità dello spazio pubblico in maggiore sicurezza.

TorinoClick

Il caso Stampa & Repubblica: i diritti di giornalisti, fotografi, tipografi e impiegati

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Tutti i giornali, di qualsivoglia tendenza, sono un presidio della democrazia. Anche quelli faziosi che censurano le notizie e pubblicano solo le idee degli amici, hanno un ruolo. Se non piacciono, essi non vengono comprati ed è quanto accade a parecchi giornali italiani precipitati in pochi anni a ruoli marginali. Ci sono direttori come Giannini  che per la loro faziosità hanno contribuito ad allontanare lettori. Un giornale che non dà spazio al dibattito fino a giungere ad eliminare la rubrica delle lettere, è indifferente al rapporto con i propri lettori o non riceve più un numero sufficiente di missive  che possa giustificare la rubrica delle lettere. Anche i giornalisti e, in primis, i direttori sono responsabili della crisi dei loro giornali. Ciò detto, la campagna di odio che si è scatenata sui social  contro “Repubblica” e “La Stampa” appare, più che esagerata, indecente. L’editore non è certo immune da colpe perché, come ha detto Carlo De Benedetti, tutto ciò che egli ha avuto in mano lo ha rotto. Io ho comunque rispetto per i giornalisti, i fotografi, i tipografi, gli impiegati che si trovano su due ex corazzate che rischiano l’affondamento. Aggiungo che diffido delle solidarietà senza riserve espresse dai politici e  soprattutto mi infastidisce il presidente del Senato che si offre incredibilmente  come mediatore tra venditore e acquirente, esorbitando ancora una volta dal suo ruolo istituzionale. Sui due giornali in balia delle onde in un passato molto lontano ho anche scritto; non rinnego di averlo fatto, pur avendone un ricordo non del tutto  positivo. Ma questo non mi impedisce di  augurare  a tutti quelli che lavorano nei due giornali di ottenere il riconoscimento dei diritti che Elkann, come ha fatto con gli operai Fiat, non ha mai  rispettato.

Grandi eventi, sviluppo culturale e una nuova identità: la Fondazione per la Cultura Torino presenta il programma 

 

Per la prima volta dalla sua nascita, nel 2012, la Fondazione per la Cultura Torino presenta in anteprima le linee strategiche e il palinsesto delle attività dell’anno successivo. Una novità che rappresenta un passaggio significativo nel percorso di crescita della Fondazione, con un ruolo sempre più centrale e operativo all’interno delle politiche culturali della Città di Torino. La road map del 2026 è stata presentata  nel foyer del Teatro Regio dal segretario generale Alessandro Isaia, alla presenza del sindaco e presidente della Fondazione Stefano Lo Russo e dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.

“La cultura – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo – è un importante veicolo non solo di conoscenza ma anche di inclusione sociale. Per questo, come amministrazione, anche attraverso il lavoro di Fondazione per la Cultura Torino, lavoriamo per promuovere programmi culturali accessibili e adatti ad un pubblico il più possibile trasversale. In quest’ottica nasce ad esempio il progetto finanziato con le risorse del Pnrr per la nuova Biblioteca Civica Centrale, che sorgerà nell’ex Torino Esposizioni come luogo di conoscenza all’avanguardia, accessibile e digitale, pensato come spazio di studio, ricerca e cittadinanza attiva, e che punta ad essere un esempio a livello nazionale e internazionale di come si possa favorire la crescita anche attraverso le infrastrutture culturali. Insieme alla Fondazione e alle altre istituzioni cittadine, poi, siamo al lavoro per un obiettivo ambizioso: quello di candidare Torino come Capitale Europea per la Cultura 2033”.

“Negli ultimi anni le iniziative affidate alla Fondazione per la Cultura sono cresciute in modo costante – dichiara il segretario generale di Fondazione per la Cultura Torino Alessandro Isaia –. La Fondazione, nel suo ruolo di strumento operativo delle politiche culturali della Città, rappresenta un unicum a livello nazionale. Lo confermano le richieste di approfondimento giunte da altri comuni italiani interessati a replicarne il modello, così come l’efficacia del modello gestionale che ci consente di gestire numerosi progetti, mantenendo ridotti i costi di struttura”.

Tra le principali novità che accompagnano il 2026, la Fondazione rinnova il proprio logo e l’immagine coordinata, grazie al progetto vincitore del bando promosso da Fondazione Italia Patria della Bellezza e realizzato dall’Agenzia Tembo. A partire da marzo 2026, al termine dei lavori di ristrutturazione in corso, la Fondazione avrà una nuova sede operativa, aperta al pubblico: sarà un centro informativo con bookshop e biglietteria, situato di fronte a Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città.

Nel 2026 la Fondazione per la Cultura Torino si occuperà della gestione di 19 programmi culturali, dei quali 8 attivi lungo tutto l’arco dell’anno e 11 manifestazioni culturali, lungo un palinsesto articolato tra aprile e dicembre.

Il 2026 sarà certamente dedicato a proseguire il percorso di Torino verso la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033, con l’inizio del lavoro per la costruzione del dossier.

Sul fronte della formazione proseguiranno per il terzo anno consecutivo i corsi di formazione musicale, co-gestiti con la Divisione Cultura della Città di Torino, uno dei servizi culturali più consolidati e partecipati. Nell’anno scolastico 2024–2025 il progetto ha coinvolto quasi 800 iscritti, con un’offerta che spazia dall’apprendimento del singolo strumento ai laboratori di musica d’insieme classica, jazz e pop-rock.

Continuerà e si svilupperà anche nel 2026 Torino Futura, progetto dedicato alle giovani generazioni nato nel 2023 con l’obiettivo di promuovere la partecipazione del pubblico under 18 alle iniziative culturali cittadine. Dopo i risultati del 2025 – con oltre duemila presenze di studenti a Democrazia Futura e più di 700 under 14 coinvolti nelle principali manifestazioni musicali – il progetto punterà ora a trasformare i giovani nei veri protagonisti dei processi culturali. Ad esempio attraverso la nascita di un’orchestra giovanile all’interno del Torino Jazz Festival 2026, composta da studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e delle scuole musicali del territorio.

Sempre nell’ambito delle politiche di partecipazione e welfare culturale, tornerà La Cultura dietro l’Angolo, iniziativa in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo. Per il 2026 sono stati selezionati 13 soggetti culturali e 10 presidi territoriali, che proporranno un programma di 390 appuntamenti distribuiti lungo tutto l’anno.

Tra le attività gestite direttamente dalla Fondazione il 2026 vedrà il lavoro propedeutico al decennale di Biennale Democrazia nel 2027. Sono previste attività di avvicinamento con le scuole e il pubblico, una pubblicazione dedicata ai vent’anni di attività e una serie di podcast sui temi più rilevanti delle precedenti edizioni.

In primavera prenderà il via la terza edizione di EXPOSED – Torino Foto Festival, in programma dal 9 aprile al 2 giugno. Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo, il festival sarà organizzato da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia. Il tema scelto per l’edizione 2026, con direttore artistico Walter Guadagnini, è “Mettersi a nudo”, un invito a interrogare il rapporto tra identità e rappresentazione, corpo e immagine, visibile e invisibile.

Dal 25 aprile al 2 maggio appuntamento con la quattordicesima edizione del Torino Jazz Festival, diretto da Stefano Zenni. Il programma, che aprirà con un concerto per celebrare la Festa della Liberazione, proporrà oltre venti concerti nelle principali sale cittadine, con grandi nomi della scena jazz internazionale, giovani talenti, produzioni originali e i tradizionali Jazz Blitz nei luoghi di cura, accoglienza e incontro. Il festival si conferma inoltre una fucina di nuove produzioni, come dimostra il recente riconoscimento SIAE Music Awards 2025 attribuito a una partitura commissionata proprio dal TJF.

Maggio sarà il mese del Salone Internazionale del Libro di Torino. La trentasettesima edizione, dal 14 al 18 negli spazi del Lingotto Fiere, vedrà la Grecia come Paese ospite. La Fondazione rinnova per il terzo anno consecutivo il proprio ruolo di co-organizzatore della manifestazione e per la prima volta contribuirà anche alla programmazione culturale del Salone.

L’estate sarà caratterizzata dai festival musicali cittadini e dalle attività nei punti estivi, culminando a settembre con MITO SettembreMusica, il festival internazionale di musica classica che sarà diretto per la prima edizione da Speranza Scappucci. Il programma, che aprirà a Milano e si concluderà a Torino, proporrà numerose produzioni originali che coinvolgeranno le principali orchestre nazionali e internazionali. A Torino proseguirà inoltre il progetto MITO per la Città, con numerosi appuntamenti itineranti nei luoghi di cura, assistenza e accoglienza.

Tra settembre e ottobre torneranno la Festa dello Sport e Circoscrizioni in Mostra, che si svilupperanno in otto giornate distribuite nei diversi quartieri cittadini, durante le quali le associazioni sportive e culturali locali coinvolgeranno la cittadinanza in numerose attività.

Nel mese di ottobre si terrà anche la quarta edizione delle Giornate della Legalità della Città di Torino, progetto che apre le porte dei luoghi simbolo del diritto e della giustizia – sedi istituzionali, sale consiliari, tribunali, caserme, istituti penitenziari – per trasformarli in spazi di dialogo, confronto, laboratori e performance.

Negli stessi giorni, la diciannovesima edizione di Portici di Carta trasformerà il centro storico di Torino in una grande libreria a cielo aperto, tra incontri con autori e autrici, dialoghi e attività per tutte le età.

Trasversale a tutte le attività resta infine l’impegno della Fondazione per la sostenibilità ambientale e sociale. Nel 2026 proseguirà l’implementazione di sistemi di gestione certificati, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi previsti dal Ministero dell’Ambiente e l’adozione di pratiche coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Un percorso che mira a ridurre l’impatto ambientale delle manifestazioni e a rafforzare inclusività, accessibilità e partecipazione, affinché la cultura sia sempre più un bene comune privo di barriere.

TorinoClick

Sciopero, migliaia in piazza a Torino e in Piemonte

Secondo i sindacati sono diecimila le persone in piazza a Torino per lo sciopero generale. Altre migliaia nelle città del Piemonte per le manifestazioni contro la legge di bilancio del governo proclamate dalla Cgil. Il sindacato comunica che l’adesione è alta nei luoghi di lavoro,  fino al 90% nella provincia di Torino.

(foto archivio)