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Gli esperti del nostro bene non capiscono perché Torino sia in crisi

Per migliorare il Natale dei torinesi sono state ripristinate le limitazioni alla circolazione delle auto Diesel non di ultimissima generazione.

Lo fanno per il nostro bene, ovviamente. Come sempre, come tutto. Perché l’inquinamento fa male e la droga fa bene. In caso contrario si accorgerebbero delle sempre più numerose aree di libero spaccio.

E fa bene andare in bicicletta. Anche se il servizio To-bike è scomparso. Così come scompaiono ogni giorno le biciclette, rubate e poi rivendute nell’indifferenza generale delle sedicenti istituzioni. Ma i furti, probabilmente, fanno bene all’economia ed alla salute dei ladri.

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Gli esperti del nostro bene non capiscono perché Torino sia in crisi

Il bollettino Covid di lunedì 20 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.581 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 887 dopo test antigenico), pari al 3,2% di 49.781 tamponi eseguiti, di cui 43.669 antigenici. Dei 1.581 nuovi casi gli asintomatici sono 1.058 (66,9%).

I casi sono così ripartiti: 927 screening, 481 contatti di caso, 173 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 432.866, così suddivisi su base provinciale: 34.445 Alessandria, 20.8908 Asti, 13.979 Biella, 61.651 Cuneo, 33.476 Novara, 230.701 Torino, 15.555 Vercelli, 15.958 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.777 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 4.416 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 762 (+69 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 62 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 25.405

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.980.119 (+49.781 rispetto a ieri), di cui 2.613.954 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.953

Due decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.953 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.595 Alessandria, 730 Asti, 441 Biella, 1.472 Cuneo, 960 Novara, 5.714 Torino, 552 Vercelli, 380 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

394.684 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 394.684 (+807 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.760 Alessandria, 19.123 Asti, 12.521 Biella, 56.618 Cuneo, 30.890 Novara, 210.529 Torino, 14.461 Vercelli, 14.444 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.570 extraregione e 2.768 in fase di definizione.

Contagi, 60 per cento in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa Ma i ricoveri sono sei volte meno

CONFRONTO DATI COVID PIEMONTE DELL’ULTIMA SETTIMANA 11-17 DICEMBRE 2020|2021

Dal confronto dei dati Covid dell’ultima settimana emerge che a fronte di un numero di contagi più alto di oltre il 60% rispetto allo scorso anno (12.506 rispetto ai 7.739 del 2020) i ricoveri restano estremamente più contenuti.

Oggi il numero medio giornaliero delle ospedalizzazioni è 6 volte meno (50 posti occupati di terapia intensiva contro i 276 dello scorso anno e 591 posti letto ordinari rispetto ai 3.801 della stessa settimana del 2020).

La percentuale di positività sui tamponi eseguiti adesso è del 3,2% contro il 7,2% di allora.

Un impatto ancor più alto continua a evidenziarsi sulla mortalità, passata dai 354 decessi di allora ai 20 dell’ultima settimana 2021.

La popolazione con ciclo completo (monodose o doppia dose) sui circa 4,2 milioni di over5 anni attualmente vaccinabile è di circa l’80%.

“Nonostante la diffusione del virus sia perfino maggiore rispetto allo scorso anno, questi numeri dimostrano che il vaccino è l’unico strumento per fermare la forma grave del contagio, che porta in ospedale e in alcuni casi fino alla morte – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Continua il massimo sforzo di tutto il sistema sanitario piemontese per somministrare velocemente le terze dosi e per vaccinare anche i più piccoli, che in questo momento rappresentano una delle fasce più esposte al rischio di contrarre il Covid e di trasmetterlo a coloro che hanno vicino”.

Crollo della gru, inchiesta per omicidio colposo Tra le ipotesi anche il cedimento della strada

Mentre il comune annuncia il lutto cittadino per il giorno dei funerali delle tre vittime del crollo della gru in via Genova, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Tra le ipotesi degli inquirenti, oltre a una possibile colpa dei responsabili dell’allestimento della gru, anche un eventuale crollo della sede stradale.

I vigili del fuoco, intanto, hanno anche compiuto un sopralluogo dell’area avvalendosi di un drone.

Covid, bimbi con meno di 11 anni il 30 per cento dei positivi non vaccinati

VACCINAZIONE DEI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI

Sono stati 1.328 nel terzo giorno in Piemonte i vaccini pediatrici somministrati ai bambini tra 5 e 11 anni.

FOCUS SUL CONTAGIO IN ETÀ PEDIATRICA: IL 30% DEI CASI POSITIVI TRA I NON VACCINATI RIGUARDA BAMBINI CON MENO DI 10 ANNI

Dagli ultimi dati, in Piemonte, nella settimana 6-12 dicembre sono stati registrati 9.240 casi di persone contagiate dal Covid-19: 4.661 riguardano persone non vaccinate, e di queste 1.364 sono bambini con meno di 10 anni. Circa il 30% dei casi fra i non vaccinati proviene quindi da questa fascia di età, per la quale la vaccinazione è partita ufficialmente il 16 dicembre e che vede sul territorio piemontese già 25 mila preadesioni.

Nella fascia di età 11-13 anni invece, dove circa il 60% dei giovanissimi è già vaccinato, i casi positivi sono stati in tutto 525, di cui 465 fra non vaccinati (89%).

“Questi numeri – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – dimostrano quanto sia importante vaccinare anche i più piccoli, perché in questo momento sono la fascia della popolazione maggiormente esposta al rischio di contrarre il contagio, proprio perché privi delle difese del vaccino. A tutti i genitori, che comprensibilmente hanno la preoccupazione del bene dei propri figli, diciamo con forza che bisogna avere fiducia nella ricerca scientifica, perché è l’unica arma per riuscire a proteggere chi amiamo e abbiamo di più caro nella vita. Preservando anche quella socialità che è tanto preziosa per noi adulti, quanto più per un bambino, e rappresenta un valore enorme per la propria crescita”.

Nei ristoranti a Natale clienti in calo del 15 per cento

Il protrarsi  dell’epidemia da Covid fa registrare un calo del 15% della clientela, pari a circa 35mila persone, nei ristoranti di Torino e del Piemonte

Questo il quadro di una indagine svolta su 6.000 locali da Epat Torino e provincia, il sindacato di categoria dei pubblici esercizi. C’è preoccupazione per la ristorazione, considerando che il Natale rappresenta il 10% annuo del fatturato e solo il 65% dei locali è aperto per le difficoltà legate alla carenza di personale, alla chiusura del governo agli accessi di stranieri e al super Green pass. circa il 60 per cento dei ristoratori è però ottimista che si possa tornare presto alla normalità.

Covid, il bollettino di domenica 19 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.569 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 800 dopo test antigenico), pari al 3,5% di 44.803 tamponi eseguiti, di cui 36.942 antigenici. Dei 1.579 nuovi casi gli asintomatici sono 1.080 (68,8%).

I casi sono così ripartiti: 836 screening, 553 contatti di caso, 180 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 431.285, così suddivisi su base provinciale: 34.360 Alessandria, 20.827 Asti, 13.905 Biella, 61.527 Cuneo, 33.366 Novara, 228.908 Torino, 15.521 Vercelli, 15.894 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.770 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 4.307 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 693 (+29 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 24.705

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.930.338 (+44.803 rispetto a ieri), di cui 2.610.427 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.951

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.951 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.595 Alessandria, 730Asti, 441 Biella, 1.472 Cuneo, 959 Novara, 5.714 Torino, 552 Vercelli, 379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

393.877 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 393.877 (+726 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.694 Alessandria, 19.084 Asti, 12.461 Biella, 56.537 Cuneo, 30.823 Novara, 210.134 Torino, 14.448 Vercelli, 14.379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.570 extraregione e 2.747 in fase di definizione.

Chi sono le vittime e i feriti nel crollo della gru

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I tre operai morti nel crollo della gru avvenuto questa mattina a Torino in via Genova  sono:

Roberto Peretto, di Cassano d’Adda, 52 anni; Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate; Filippo Falotico, 20 anni, di Coazze.

Morti  sul colpo i primi due lavoratori, il terzo è deceduto poche ore dopo al Cto.

Sono rimasti feriti un altro operaio, Mirzad Svrka, 39 anni, di origini bosniache, residente a Chivasso e due pedoni: un uomo di 33 anni e una donna di 61, entrambi ricoverati in codice giallo al Cto

Cade una gru in via Genova: tre morti e quattro feriti

Questa mattina la gru di un cantiere è caduta in via Genova, a Torino

Sono tre le vittime, operai al lavoro nel cantiere,  e quattro feriti.

I vigili del fuoco sono sul posto con la polizia municipale e i soccorsi.  L’incidente si è verificato all’altezza del numero civico 107.

La gru è caduta su un a palazzo in ristrutturazione.  Si sarebbe trattato di un cedimento strutturale. Via Genova  è stata chiusa al traffico.

Idee per il rilancio del commercio La parola all’assessore Chiavarino

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Natale 2021: doveva essere il Natale del rilancio del commercio, di una nuova vita per i negozi nei quali, in concomitanza proprio di questo periodo – nel 2020 –  molta merce è rimasta in magazzino, complici le restrizioni dovute alla pandemia e alla comodità di acquistare on line…purtroppo  lo sarà solo in parte.

Secondo le ultime osservazioni del neo assessore al commercio del comune di Torino, Paolo Chiavarino –  persona conosciuta e di grande competenza nel mondo del commercio –  l’aumento dei contagi e della paura dei cittadini a chiudersi per molto tempo nei locali, ha sfiduciato l’acquisto ” in presenza” , preferendo quello  da casa.
Noi de ” Il Torinese” abbiamo intervistato l’assessore  nei suoi uffici per cercare di comprendere il suo nuovo progetto, nel quinquennio di consiliatura  comunale  che lo vede coinvolto, in uno dei settori fortemente colpito dalla pandemia.
1. Il Natale 2020 per il commercio torinese ha subito una forte flessione nelle vendite, causa pandemia. Quest’anno  si sperava in una ripresa, ma pare che all’aumento dei contagi, se pur con molte meno restrizioni rispetto all’anno scorso, segua ancora, da parte dei clienti, una paura generalizzata: come vede la situazione da neo assessore appena insediato? 
A subire il colpo sono stati soprattutto i negozianti e io personalmente ho trovato il commercio torinese in difficoltà . Tuttavia, da parte degli operatori, c’è grande attesa e fiducia per il futuro : stanno lavorando davvero con entusiasmo non solo in centro, ma anche in periferia, dove la storiche vie del commercio stanno piano piano riprendendo vigore. Sono cautamente ottimista ma solamente perchè mi baso sui dati che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi e devo quindi agire in maniera preventiva a tutela sia dei commercianti e del loro operato sia dei consumatori, cioè dei cittadini
2. La precedente assessora alla viabilità aveva delineato un progetto di ztl ambientale prolungata che aveva trovato il disaccordo delle associazioni di categorie a tutela dei commercio e i commercianti stessi.  Ci può dare una previsione sul suo futuro operato a tal proposito? 
Coi colleghi degli assessorati coinvolti nella questione, siamo giunti alla conclusione che al momento le telecamere restano spente: le argomentazione volte alla  tutela dell’ambiente e alla valorizzazione e alla promozione del commercio cittadino, le vorrei affrontare partendo da un concetto ben noto ai negozianti torinesi che è quello della pedonalizzione di aree cittadine più specificatamente dedicate allo shopping e destinabili a questo tipo di di rigenerazione urbana. Le associazioni di categoria e quelle ambientaliste mi sostengono e ne sono lieto. La pandemia ci ha sicuramente insegnato un nuovo modo di vivere la città in tutti i suoi aspetti, compresi quello commerciale: mi voglio impegnare, di concerto con tutti gli attori coinvolti,  per seguire questa importante scia sociale.
3. Una tematica per la quale sono iniziati i lavori con l’ex assessore al commercio e che però non è riuscita a trovare un completamento è quella dei distretti  commerciali: intende proseguire? 
 
Certamente, i progetti sul tavolo sull’argomento sono parecchi: il nuovo volto che porteranno alla città avrà un impatto importante anche sul turismo.
L’aspetto strutturale stesso della città sara’ un po’ modificato, a partire dalle aree porticate perchè anche lì si possono creare delle sinergie, rapporti di partenariato fra pubblico e privato, rimettendo mano anche ad alcuni edifici abbandonati da tempo e che potrebbero essere destinati a nuove e diverse attività commerciali e culturali.
Un aspetto importante in questo cammino di sviluppo dei distretti  commerciali è anche quello che vede la messa in opera di strutture informatiche sostenute dalla città e  adatte a  sfavorire l’acquisto in rete da una parte, dall’altra però a  sostenere i negozianti sia nella vendita in presenza sia on line dei loro stessi prodotti.
Il mio compito sarà anche quello di agevolare sempre di più la bottega di prossimità: è uno strumento di sviluppo oltre che commerciale anche sociale e, mi permetto di aggiungere, promozionale della città nelle quali le eccellenze del territorio e della città sono sempre a disposizione con loro qualità e narrate dai produttori stessi. Condivido con favore alcuni dei progetti, messi in campo per il mio assessorato, della precedente amministrazione e sarà mio compito migliorarli e aggiungervi novità. E’ mio preciso dovere sottolineare anche come questa condivisione di progetti è realizzata in primis con le circoscrizioni dove il dialogo  è di assoluta importanza per avere un occhio puntuale sulla situazione attuale e a lavorare di conseguenza.
4. Nelle linee programmatiche che ha presentato in terza commissione consiliare, tra i vari punti illustrati, quello relativo alla situazione dei mercati,  fortemente identitari per alcune aree cittadine, pensare al mercato che più rappresenta Torino – Porta Palazzo – , è inevitabile.  Ci può illustrare come e se verrà riqualificato ulteriormente? 
 
Il mio lavoro su questo importante mercato deve essere necessariamente realizzato con i colleghi degli assessorati coinvolti nei vari aspetti: viabilità, arredo urbano, turismo.
Io devo occuparmi dei caratteri strettamente commerciale – strutturale : la vendita dell’ittico, ad esempio, che si svolge in una struttura obiettivamente con molte criticità, stiamo cercando di rimetterla a posto. Le difficoltà ci sono, è chiaro, ma confido anche nella collaborazione degli operatori.
L’aspetto innovativo del lavoro in questa zona sarà il restyling delle bancarelle dell’ortofrutta e delle plance di vendita dei prodotti, leggere e in alluminio , con un budget messo a punto pari a  200.000 euro: con la compartecipazione finanziaria anche di camera di commercio, ritengo che anche l’aspetto estetico per un turista che viene in visita a Porta Palazzo, possa risultare una ulteriore e significativa carta d’identità per la cura della città, pur mantenendo i caratteri che fanno di Porta Palazzo il simbolo del meltin’pop culturale di Torino.  Spero anche negli  aiuti finanziari che potrebbero pervenire dal PNRR e per questo mi sono messo subito al lavoro.
5. In questo periodo di festività il tema della movida sarà al centro dell’attenzione, così come lo è ormai da parecchio tempo. Quali linee programmatiche suggerisce per conciliare  fra il ” diritto al divertimento e il diritto al sonno?

Sicuramente non è nelle mie intenzioni “militarizzare” le zone della cosiddetta “movida” , però un segnale alla cittadinanza  bisogna darlo. Fermare immediatamente le situazioni di disagio che si vengono a creare su segnalazione dei residenti, nei limiti dell’ordine pubblico, è fra le mie priorità. Limitare l’asporto, modificare gli orari di apertura e di chiusura dei locali potrebbero essere dei segnali, ad esempio. La soluzione, spero che possa trovare apprezzamento e  su cui sto ragionando con gli altri assessorati competenti e con i Presidenti delle circoscrizioni , è la proposta e la creazione di iniziative culturali e musicali con  una programmazione oraria che ” distragga” dal momento alcolico puro ma che si possa associare a una situazione di coinvolgimento sociale attenta e divertente allo stesso tempo.

Chiara Vannini