I carabinieri sono alla ricerca del rapinatore di anziani che a Torino (in particolare in zona Madonna di Campagna) agisce seguendo un solo modus operandi: cerca di sorprendere le sue vittime alle spalle stringendo loro una cintura intorno al collo. Quasi sempre l’aggredito non oppone resistenza e consegna al suo aggressore anelli e collane o denaro. Diverse le aggressioni in città, circa una decina, di cui due in via Ala di Stura e corso Mortara. Le videocamere di sorveglianza installate nei quartieri hanno immortalato alcuni episodi criminosi, pertanto gli inquirenti sperano di riuscire a trovare delle immagini nitide per risalire all’identità del responsabile, che sarebbe sui 40 anni e con la pelle olivastra.
Necessità di intervenire in tempi rapidissimi con un piano strategico articolato, che possa garantire la sopravvivenza delle imprese, individuando interventi prioritari da attuare subito e nel medio lungo periodo, oltre all’apertura di un “tavolo di comparto” quale occasione di analisi e confronto del settore corilicolo piemontese: è quanto Confagricoltura Piemonte ha chiesto in una lettera inviata oggi all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte e al Presidente Cirio.
“La coltivazione della nocciola piemontese manifesta le conseguenze del cambiamento climatico che ha caratterizzato, in modo particolare, le stagioni più recenti. Negli ultimi tre anni, infatti, le rese non sono state all’altezza delle aspettative, compromettendo la sostenibilità economica delle imprese con il rischio di mettere in seria difficoltà l’intero comparto“ ha evidenziato il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia.
La siccità estrema e il mancato soddisfacimento del fabbisogno in freddo nel periodo invernale, unitamente alle abbondanti precipitazioni primaverili, che hanno contribuito ad accentuare i fenomeni di stress, amplificando così la cascola fisiologica e l’insorgere di alcune fitopatie, come la citospora, che normalmente colpisce i noccioleti più datati, ma nell’ultimo periodo, ha fatto registrare danni ingenti anche sulle piante più giovani, hanno compromesso il processo di impollinazione e crescita delle piante, danneggiando gravemente le produzioni. È stimata una perdita fino al 50% sul raccolto che porterebbe così alcune aziende dolciarie a rivolgersi altrove per soddisfare le esigenze di mercato.
“Desideriamo tutelare la filiera locale piemontese della nocciola e per questo, come per altre produzioni sinonimo di eccellenza dei nostri territori, abbiamo chiesto alla Regione di attivare misure strategiche, utilizzando i fondi del PSP, a sostegno delle imprese agricole per favorire, ad esempio, il rinnovo del parco noccioleti attraverso l’espianto e il reimpianto, prevedendo sostegni per il mancato reddito e la realizzazione di impianti di irrigazione” rimarca Allasia.
Confagricoltura Piemonte ha sottolineato, poi, quanto il prezzo di mercato, variabile dai 320 ai 420 euro/quintale, battuto alla Fiera di Castagnole Lanze, non sia sufficiente a ripagare le spese sostenute per la produzione e i rischi affrontati.
“E’ necessario investire nella ricerca scientifica, per lo sviluppo di varietà e cloni adatti a fronteggiare lo scenario dei nuovi cambiamenti climatici e capaci di contrastare le problematiche fitosanitarie tipiche della coltura, nonché adottare nuove tecnologie implementando strategie innovative per favorire pratiche agronomiche più sostenibili” conclude il presidente Allasia.
Il marito e gli agenti della polizia stradale alle 16 di oggi hanno aiutato a partorire una donna incinta che ha avuto le contrazioni mentre era in auto, bloccata nel traffico della tangenziale nord di Torino nei pressi dell’uscita per Savonera.
Il consorte alla guida della vettura ha chiamato i soccorsi, e nel frattempo è giunta una pattuglia della Polizia Stradale. Così la mamma ha partorito in auto aiutata dal consorte e dai poliziotti. Tutto è andato per il meglio e l’auto con la mamma e il neonato è stata scortata dalla polizia all’ospedale Martini di Torino.
Salvato uomo con una massa tumorale di 10 x 10 cm sopra il cuore grazie ad un intervento miniinvasivo robotico innovativo in Italia, presso l’ospedale Molinette di Torino È stato salvato grazie ad un intervento robotico miniinvasivo innovativo un uomo di 51 anni con una massa tumorale situata sopra il cuore ed occupante gran parte del torace di destra, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il paziente lamentava da mesi un peso a livello del cuore ed una costante mancanza di fiato. Le indagini avevano dimostrato una massa tumorale di 10 x 10 centimetri che comprimeva il cuore, l’aorta ed il polmone di destra. La neoformazione aveva origine dal timo, una ghiandola che si trova sopra il cuore. L’intervento chirurgico è stato eseguito con tecnica miniinvsiva robotica utilizzando un accesso innovativo finora mai utilizzato in Italia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri a livello addominale. L’intervento è stato condotto dal dottor Paraskevas Lyberis, coadiuvato dal dottor Francesco Guerrera e dal dottor Filippo Terrando della Chirurgia Toracica dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Enrico Ruffini) e dal dottor Simone Arolfo della Chirurgia Generale universitaria (diretta dal professor Mario Morino). L’équipe chirurgica è stata coadiuvata dall’anestesista dottor Alessandro Buttiglieri dell’Anestesia e Rianimazione universitaria (diretta dal professor Luca Brazzi) e dal personale infermieristico dedicato della sala robotica. “Mediante un accesso sotto lo sterno” spiega il dottor Paraskevas Lyberis “e due piccole incisioni sotto le coste di circa 8 mm, una a destra ed una a sinistra, l’équipe chirurgica ha potuto asportare la voluminosa massa tumorale. La sfida era quella di riuscire ad asportare per intero la lesione senza dover effettuare alcun taglio maggiore sul torace. L’incisione a livello addominale sopra il diaframma è ancora meno invasiva e meno dolorosa rispetto all’accesso standard a livello toracico, che viene impiegato negli interventi robotici toracici, e permette di asportare masse toraciche anche di notevoli dimensioni senza utilizzare grandi incisioni toraciche. Ciò implica pertanto un miglior controllo del dolore nel post-operatorio ed un tempo di ricovero ancora più breve, nell’ambito di 1-2 giorni”. “La Chirurgia Toracica della Città della Salute di Torino è un Centro di riferimento nazionale per la cura dei tumori della ghiandola del timo. La possibilità di eseguire un elevato numero di interventi per via robotica” continua il dottor Paraskevas Lyberis “ci permette di impiegare tecniche chirurgiche sempre più all’avanguardia e nuovi accessi volti a garantire un sempre minor dolore, unito alla capacità di asportare masse tumorali anche di grandi dimensioni in completa sicurezza e con grande precisione, senza danneggiare organi vitali, quali i polmoni o il cuore”. Ancora una volta un risultato sorprendente per una patologia rara che apre la strada a futuri interventi di chirurgia toracica su pazienti che potranno beneficiare della medesima tecnica chirurgica
È accaduto nella notte fra il 29 e il 30 agosto, poco dopo la mezzanotte, zona Madonna di Campagna a Torino
Due uomini chiamano un taxi e si fanno accompagnare nei pressi di Via Casteldelfino ma, al momento del pagamento, uno dei due estrae un coltello e minaccia il conducente, intimandogli di consegnare soldi e cellulare. Impossessatisi dell’apparecchio e di 10 euro, i due si danno alla fuga.
Il tassista non si dà per vinto e chiama il 112 per chiedere aiuto. Nel giro di pochissimo viene raggiunto da una pattuglia “ACCIAIO” del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino: i militari sono esperti, nel giro di pochi minuti riescono a ricostruire i fatti e ad acquisire le immagini dei due presunti autori, diramando le ricerche alle altre pattuglie in servizio. Il risultato non tarda ad arrivare: in meno di un’ora uno dei due viene rintracciato in corso Venezia, riconosciuto, identificato e fermato; si tratta di una vecchia conoscenza delle forze di polizia con un provvedimento definitivo ancora pendente; perquisito, l’uomo aveva ancora addosso il coltello utilizzato per commettere il reato.
Per il presunto rapinatore si sono aperte le porte del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.
A causa di un monopattino elettrico che ha preso fuoco questa mattina è rimasto seriamente danneggiato dalle fiamme un appartamento al secondo piano di un condominio in via Baracca, nel quartiere di Borgo Vittoria. Sul posto i vigili del fuoco del comando di Torino e la polizia municipale. L’alloggio è stato dichiarato inagibile.
Non sono mancate le lamentele, nonostante il servizio di navette sostitutive in superficie, per la chiusura di un mese della metropolitana torinese. Gtt ha spiegato che i lavori di ammodernamento necessari hanno obbligato questa dolorosa decisione. Ma oggi, lunedì 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22.00 (ultima partenza alle 21.30), con bus sostitutivi attivi dalle 22.00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1.30 (ultima partenza alle 1.00).
Fino ad oggi, esclusa la pausa di agosto, i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.
Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.
L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel Itrimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).
- grandi flussi in direzione nord, anche nelle ore notturne, verso i principali centri urbani per i rientri dalle mete turistiche
- circa 2,6 milioni di transiti registrati sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo”
Si avvia alla conclusione l’ultimo weekend di agosto, contrassegnato dai rientri dalle località di villeggiatura per il ritorno al lavoro e a pochi giorni dalla riapertura delle scuole.
Sulla rete stradale e autostradale in gestione Anas (Gruppo FS Italiane) rispettate le previsioni da bollino rosso con traffico progressivamente in aumento a partire dal pomeriggio di venerdì 30 agosto. Consistenti i flussi di traffico in prossimità dei grandi centri urbani, in particolare del Nord Italia, per lo spostamento degli utenti provenienti dalle località turistiche marittime e di montagna e dai confini di Stato.
In generale, il traffico rilevato lungo i principali itinerari turistici in gestione Anas è risultato in diminuzione del -5% circa rispetto a quello dello scorso fine settimana con una concentrazione di veicoli circolanti in particolare nelle ore diurne tra le 8:00 e le 18:00, a parte alcuni itinerari interessati da traffico intenso anche nelle ore notturne come la A2 Autostrada del Mediterraneo e la SS148 Pontina.
I transiti registrati dalla rete di sensori di rilevamento traffico distribuiti lungo la A2 Autostrada del Mediterraneo sono stati oltre 2,6 milioni (-13% rispetto allo scorso fine settimana). Ancora elevata la mobilità “di rientro”, con traffici in direzione nord maggiori dell’80% rispetto alla direzione sud.
Come di consueto, traffico particolarmente intenso sulla tratta nord della A2, con circa 167.000 veicoli transitati presso Baronissi e 154.000 all’innesto con l’A3, fino ad arrivare ai circa 255.000 di Pontecagnano Faiano, risultata la tratta più carica dell’intera infrastruttura. Usuale rottura di carico tra Battipaglia, con circa 179.000 veicoli, e Campagna, con circa 118.000 transiti e ulteriore diminuzione nel tratto appenninico con 64.000 veicoli presso Laino Castello e consueto aumento a Falerna con circa 87.000 veicoli transitati nel fine settimana.
In leggera diminuzione (-4%) anche il traffico lungo la SS16 Adriatica rispetto a quello dello scorso fine settimana, con meno di 2 milioni di transiti registrati dai sensori distribuiti lungo i suoi 1000 km.
In diminuzione i veicoli transitati sulla tratta Rimini Riccione (circa 64.000), mentre a Falconara Marittima sono risultati quasi stabili con circa 53.000 veicoli, a Fermo circa 50.000 ed ad Alba Adriatica circa 53.000.
Come sempre la tratta più carica risulta quella Pugliese, con circa 65.000 transiti a Barletta, circa 111.000 a Molfetta, circa 309.000 a Bari e 142.000 veicoli a Brindisi.
Lungo la costa Tirrenica rispetto al precedente weekend i transiti risultano sostanzialmente stabili lungo la SS1 Aurelia (oltre 784.000), in aumento del +8% lungo la SS 148 Pontina (con 686 mila transiti registrati) e in sensibile diminuzione sulla SS18 Tirrenia Inferiore, dove il decremento ha registrato un dato pari a -16% (registrati circa 429 mila transiti totali).
Lungo la SS1 Aurelia sono stati registrati 28.000 veicoli presso Ventimiglia (in diminuzione), stabili ad Arenzano con 26.000, circa 50.000 a Sarzana e circa 52.000 tra Livorno e Cecina. Particolarmente carica e in aumento rispetto allo scorso fine settimana è risultata la sezione di Grosseto con circa 276.000 veicoli, scesi a oltre 55.000 a Montalto di Castro per poi risalire a 135.000 presso Fiumicino.
Sempre nel Lazio, la SS148 Pontina è stata caratterizzata da traffici intensi anche nelle ore serali con 240.000 transiti in prossimità di Roma, 142.000 ad Ardea e 97.000 presso Latina, scendendo a 57.000 in corrispondenza di Sabaudia.
Lungo la costa Tirrenica della Campania, sulla SS7 Quater si segnalano 93.000 transiti presso Castel Volturno e 122.000 presso Giugliano. Sulla SS18 Tirrena Inferiore dai 140.000 transiti presso Salerno si passa ai circa 86.000 presso Capaccio Paestum. Inoltre, si registrano importanti diminuzioni di flussi lungo il tratto Calabrese con circa 47.000 veicoli presso San Nicola Arcella (-28% rispetto allo scorso fine settimana).
Lungo la dorsale appenninica il traffico è risultato in leggera diminuzione. Lungo la SS3 bis sono stati 59.000 i veicoli transitati presso San Gemini, oltre 58.000 a Mercato Saraceno e 39.000 presso Ravenna.
Continuando lungo la direttrice Ravenna Mestre della SS309, sono stati registrati oltre 43.000 veicoli a Comacchio, oltre 64.000 all’altezza di Chioggia e oltre 46.000 in comune di Campagna Lupia, ultima sezione di conteggio prima della Riviera del Brenta.
In Sardegna sulla SS131 Carlo Felice, sono stati circa 90.000 i transiti registrati presso Monastir, circa 28.000 presso Macomer e oltre 28.000 a Sassari.
Lungo la costa Jonica sono stati oltre 900 mila i transiti rilevati dai sensori distribuiti lungo i 500 km della SS106 Jonica, con una sensibile diminuzione di oltre il -25% rispetto lo scorso fine settimana. Partendo dai circa 67.000 veicoli registrati presso Reggio Calabria, si passa agli oltre 55.000 presso Simeri Crichi, ai circa 67.000 di Corigliano Rossano sulla SS106radd terminando con i 73.000 di Castellaneta.
Nel Nord Italia, lungo la SS36 il traffico è risultato ancora in aumento del +15% rispetto i valori registrati lo scorso fine settimana, aumento che ha interessato principalmente le sezioni prossime alle città di Monza e Lecco. Nella sezione di Monza sono transitati circa 250.000 veicoli, divenuti dopo 50 km oltre 158.000 in comune di Costa Magna per poi scendere a 84.000 nella tratta tra Lecco e Mandello del Lario e a circa 70.000 tra Mandello del Lario e Colico.
Dopo l’innesto della SS38, in comune di Novate Mezzola i veicoli circolati nel fine settimana sono stati circa 30.000, divenuti circa 15.000 dopo le uscite per la Val Chiavenna.
Lungo la SS38Var i veicoli registrati all’innesto con la SS36 sono stati 58.000, sulla SS38 sono transitati 56.000 veicoli prima della tangenziale di Sondrio e circa 24.000 dopo il comune di Tirano.
Spostandosi sulle Alpi occidentali sono scese a circa 7.000 le autovetture transitate sulla SS25 tra l’uscita Susa Ovest e Moncenisio, 22.000 quelle sulla SS26 prima delle diramazioni per la Thuile e Courmayeur e circa 21.000 sulla SS24 presso Oulx.
In Veneto, leggera diminuzione anche il traffico sulla SS51, con circa 66.000 autovetture presso Longarone e oltre 26.000 a Cortina d’Ampezzo.
In Friuli sulla SS52bis sono circa 22.000 i veicoli transitati tra Tolmezzo e il confine di Stato, così come sulla SS54 tra Cividale del Friuli ed il confine di Stato si confermano 17.000 veicoli, mentre in prosecuzione della A4, lungo l’RA13 presso Duino Aurisina sono transitati circa 88.000 veicoli.
Il divieto di transito dei veicoli pesanti sarà in vigore fino a questa sera, domenica 1° settembre, alle 22.00.
Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e sul sito di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).
Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).
La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.
In centro a Torino, i carabinieri hanno tratto in arresto una giovane resasi responsabile di aver commesso, insieme ad un gruppo di altri ragazzi, una rapina di un cellulare ad un 19enne, il quale si trovava in centro in compagnia di amici. La giovane avrebbe anche aggredito e tentato di rapinare l’amico del 19enne, senza però riuscirci.
Le vittime, contattato subito il 112, hanno fornito alla pattuglia dell’Arma una descrizione del gruppetto che gli aveva poco prima rapinati, permettendo di fermare a poca distanza solo uno dei componenti nonché unica donna della combriccola, con ancora il cellulare rubato in suo possesso. É gravemente indiziata di rapina aggravata in concorso, di tentata rapina aggravata in concorso e di lesioni personali per quella non andata a segno, la cui vittima ha infatti necessitato di cure mediche dopo l’accesso al pronto soccorso.