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Vuelta a España, la presentazione dei team e la ‘salida official’. Le modifiche viabili 

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Torino si prepara ad accogliere la Vuelta a España, evento sportivo di risonanza internazionale che per la sua 90ª edizione avrà la sua partenza ufficiale – la “salida oficial” – dalla nostra città sabato 23 agosto 2025 con il Piemonte che sarà il palcoscenico delle prime quattro tappe.

L’appuntamento sarà preceduto giovedì 21 agosto dalla presentazione ufficiale delle squadre in Piazzetta Reale, arricchita da una vivace “fiesta española”. In occasione di entrambi gli eventi sono previste modifiche alla viabilità con la chiusura di alcune strade.

Giovedì 21 agosto, Teams Presentation

L’evento di presentazione degli oltre 180 ciclisti professionisti, suddivisi in 23 squadre, sarà nel cuore del centro storico di Torino, la Piazzetta Reale, da dove sarà trasmessa in tutto il mondo. La cerimonia, che avrà inizio alle ore 19.30, si chiuderà con l’esibizione del cantante spagnolo Antonio Orozco. Già dalle 17 una “fiesta española” animerà la piazza con lezioni di spinning e successivo dj-set.

Modifiche viabili

Dalle ore 18.30 alle 20.45 e comunque sino a cessate esigenze verrà chiusa al transito via XX Settembre, nel tratto da via Pietro Micca a corso Regina Margherita, con sospensione della via riservata ai mezzi pubblici.

Bevande alcoliche e alimenti

Nelle aree interessate dall’evento e in quelle limitrofe sarà in vigore il divieto di vendita per asporto, consumo e detenzione di alimenti e bevande in contenitori di vetro e/o metallo o potenzialmente pericolosi, oltre al divieto di vendita e somministrazione di bevande con gradazione alcolica superiore ai 21 gradi.

Sabato 23 agosto, tappa Torino Reggia di Venaria – Novara

La prima tappa della Vuelta a España partirà dalla Reggia di Venaria alle ore 12.55 e attraverserà il territorio della città di Torino a nord del centro cittadino a partire dalle ore 13.05 circa.

I primi 13,5 km del tratto urbano saranno “neutralizzati”, ovvero non competitivi, e percorsi “in passerella” fino all’altezza del monumento dedicato a Fausto Coppi in corso Casale, nei pressi del Motovelodromo a lui intitolato. Da qui, con una partenza lanciata, prenderà il via la parte competitiva della prima tappa che si concluderà a Novara.

Il percorso cittadino “neutralizzato”

Strada Altessano (carreggiata ovest), corso Grosseto (carreggiata sud), corso Potenza (carreggiata ovest), corso Potenza (carreggiata centrale dopo uscita sottopasso), corso Regina Margherita (carreggiata centrale nel senso di marcia), corso Regina Margherita (intera carreggiata centrale), sottopasso Principe Oddone, Rondò della Forca (asse centrale), corso Regina Margherita (intera carreggiata centrale), sottopasso Repubblica (carreggiata sud nel senso di marcia), Rondò Rivella (asse centrale), corso Regina Margherita (intera carreggiata centrale), largo regina Margherita (carreggiata sud-est, nel senso di marcia), ponte Regina Margherita, corso Casale/piazza Borromini, corso Casale fino al Motovelodromo per la partenza lanciata (piazza Carrara).

La parte di percorso non competitivo sarà chiusa al transito dalle ore 12.20 circa sino a cessate esigenze. Fa eccezione la chiusura in Altessano / Druento, verso corso Garibaldi (Venaria), che per motivi tecnici chiuderà dalle 11.55.

Per motivi tecnici, il tratto di percorso compreso tra corso Gabetti e il Motovelodromo sarà chiuso alle ore 12.20.

Il percorso di gara cittadino

La corsa prosegue in modalità competitiva lungo il seguente percorso: corso Casale, piazza Pasini (carreggiata laterale nord), viale Agudio (carreggiata est nel senso di marcia), piazza Coriolano (da bretella Agudio in corso Casale), corso Casale fino al confine con San Mauro Torinese, in corrispondenza di via Croce.

Il percorso di gara, da Piazza Borromini al confine con Torino, sarà chiuso al transito alle 12.20 e sino a cessate esigenze.

Divieti di sosta

Dalle ore 8 del 23 agosto e sino a cessate esigenze sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli lungo seguenti tratti di percorso:

–     corso Casale, ambo i lati, nel tratto compreso tra corso Gabetti e piazza Pasini;

–     piazza Pasini, carreggiata laterale nord ambo i lati, tratto Casale–Agudio.

Ponti chiusi

Il Ponte Regina Margherita sarà chiuso in ambo le direzioni dalle 12.20 e fino a cessate esigenze.

Il ponte Sassi sarà chiuso in direzione corso Casale – via Agudio dalle ore 12.20 e fino a cessate esigenze. Sarà aperto e transitabile in direzione di corso Belgio solo per i veicoli che percorrono viale Agudio provenienti dalla Diga del Pascolo e/o Lungo Stura Lazio.

Altre chiusure viabili

Per consentire il passaggio in sicurezza della corsa ciclistica è inoltre prevista la chiusura temporanea di assi stradali diretti verso il percorso di gara, come le uscite di alcuni svincoli della tangenziale nord di Torino (uscite svincolo Regina Margherita, ramo di svincolo di Savonera dalla rotatoria con la S.P. 176 verso Regina Margherita, uscite svincolo Venaria, dalle ore 12 alle 13.30 del 23 agosto).

Utile da sapere

Sabato 23 agosto l’attività del mercato di piazza Borromini sarà sospesa.

Trasporto pubblico

Nelle due giornate i percorsi di alcuni mezzi di trasporto pubblico subiranno deviazioni nell’area interessata dalla manifestazione. Info sul sito di Gtt, alla pagina https://www.gtt.to.it.

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Tutti i numeri del turismo nella montagna. Uncem: flussi in aumento

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Il turismo nelle aree montane italiane incide per il 6,7% del PIL, un valore in linea con la media nazionale. Secondo il Rapporto Montagne Italia di UNCEM, realizzato con IPSOS, il 90% degli intervistati considera la montagna italiana “un’importante attrattiva turistica”, mentre il 56% la vede come un luogo dove vivere.

Il documento analizza la situazione di 387 comunità territoriali tra Alpi e Appennini, aree omogenee di Comuni impegnati in strategie e piani di sviluppo condivisi. Nel 2023, queste zone contavano in media 19,3 posti letto ogni 100 abitanti e 1.200 presenze turistiche per 100 abitanti, con una durata media del soggiorno di 3,1 giorni.

Il rapporto – edito da Rubbettino nell’ambito del progetto ITALIAE della Presidenza del Consiglio dei Ministri – sottolinea che il turismo in montagna non può esistere senza agricoltura e cura del territorio. “Il turismo c’è perché ci sono paesi e comunità”, ricorda Marco Bussone, presidente UNCEM. “È a nostro giudizio sbagliato parlare di overtourism nella montagna. Possiamo piuttosto parlare di picchi in alcuni periodi dell’anno, di aumento di flussi in alcuni giorni e in poche aree. Ma non di overtourism. Come è invece necessario parlare di limiti, prima di tutto di chi affronta i territori per motivi ludico-sportivi”.

Bussone invita a considerare la complessità dei sistemi montani, dove ecologia e presenza umana sono strettamente intrecciate: “Le comunità dei paesi, che non sono borghi turistici, sono fondamentali. Accolgono e sono decisive per il turismo stesso. Evitarli, pensare non ci siano, è assurdo e inopportuno. Chi sale non porti tutto da casa. Compri in valle, faccia vivere quei negozi e quei bar. Non chiediamo assistenzialismo, ma buonsenso e incontro. Comunione con le comunità dei territori. Che sono la vita delle montagne stesse”.

I dati in sintesi

  • Occupazione turistica: in media 650 addetti per comunità territoriale. Il massimo si registra in Alto Adige, a Villabassa-Alta Pusteria, con 12.849 occupati. Seguono Verano e Tires (Alto Adige), Dolomiti Bellunesi. In coda, Bassa Valle del Tirso e Grighine (Sardegna), Vette dei Nebrodi (Sicilia), Locride (Calabria).

  • Incidenza sul PIL locale: record nelle Dolomiti, con Trento (72%), Soraga di Fassa (62%), Tires (59%). In 63 comunità l’incidenza è sotto l’1%.

  • Posti letto: picco a Soraga di Fassa (254 ogni 100 abitanti), seguita da Walser Monte Rosa (239), Baldo-Garda (220), Spormaggiore (197) e Valdigne-Mont-Blanc (170).

  • Presenze turistiche: Soraga di Fassa (30.000), Spormaggiore (27.000), Baldo-Garda (19.000), Luserna (13.000) e Vermiglio (12.000).

  • Durata media del soggiorno: primato all’Alto Maceratese (13 giorni), seguito da Versante Ionico (Calabria), Terre di Castelli (Emilia Romagna), Area Grecanica e Sila Greca (Calabria), Metauro (Marche) e Lambro-Mingardo (Campania).

I dati completi per le 387 comunità territoriali, con la lista dei Comuni di ciascuna, sono disponibili su richiesta a UNCEM.

Il Sappe denuncia: “Droga, telefonini e denaro scoperti in carcere”

Una perquisizione interna alle celle della Casa circondariale “Lorusso Cutugno” di Torino ha portato al rinvenimento ed al sequestro, da parte del personale di Polizia Penitenziaria, di materiale non consentito. “Parliamo di droga, un telefono cellulare con caricabatteria e persino di banconote, che come è noto in carcere non possono circolare, tutto all’interno del Padiglione B del carcere”, spiega Vicente Santilli, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.  Il sindacalista esprime “apprezzamento” ai Baschi Azzurri di Torino i quali “nonostante il piano ferie e la cronica carenza di personale, riescono costantemente a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, torna a sottolineare le criticità detentive connesse all’alto numero di presenze di tossicodipendenti tra di detenuti: “Noi con il metadone non risolviamo il problema, ma dobbiamo portare questi ragazzi nelle comunità terapeutiche, anche perché ci costano di meno. Un detenuto in carcere costa mediamente 200 euro mentre in una comunità terapeutica da 50 a 80 euro. Così non solo risparmiamo, ma tra quelle persone qualcuno riusciamo a salvarlo e quando ci riusciamo non abbiamo salvato solo i ragazzi ma anche le famiglie, perché la tossicodipendenza non è un problema legato solo ai ragazzi ma è un problema di tutte le famiglie. E allora che senso ha tenerli in carcere?  Basterebbe anche replicare l’esperienza del carcere di Rimini, dove, oltre 20 anni fa, fu istituita una piccola sezione, con 16 posti, nella quale accedono quei detenuti che sottoscrivono un programma con l’amministrazione, impegnandosi a studiare, lavorare, non assumere più sostanze alternative come il metadone, e dopo un certo periodo di tempo, 6 mesi, un anno, vanno in comunità e vengono tutti recuperati. Risolveremmo in parte anche il problema del sovraffollamento”. Capece, infine, evidenzia il ruolo centrale della Polizia Penitenziaria come parte integrante del sistema sicurezza della Nazione: “Sicurezza e diritti sono un binomio inscindibile anche quando si affronta la complessa realtà del sistema penitenziario, perché, salvi i casi più gravi, la doverosa esecuzione della pena deve costituire il presupposto per il ritorno alla vita civile deldetenuto. Stare vicini alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria vuol dire condividere il delicato ruolo istituzionale che a loro affida lo Stato”.

cs

Al Grattacielo Piemonte il quartier generale della Vuelta

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In occasione della Salida Oficial della Vuelta a España 25, il Grattacielo Piemonte si trasforma nel cuore pulsante dell’organizzazione. La sede istituzionale della Regione diventa infatti quartier generale della grande partenza italiana – in programma il 23 agosto da Torino Venaria Reale – ospitando attività logistiche, operative, istituzionali e mediatiche. Dal 20 al 22 agosto, la torre accoglierà riunioni tecniche, briefing operativi e incontri ufficiali, riunendo in un unico luogo organizzatori spagnoli, referenti regionali, autorità locali, squadre e operatori del settore. Un lavoro corale in cui sport, istituzioni e territorio collaboreranno fianco a fianco.

“Il Grattacielo Piemonte è la casa di tutti i piemontesi e in questi giorni diventa anche la casa della Vuelta 25 – dichiarano Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte –. Trasformare il cuore istituzionale del nostro territorio nel quartier generale della corsa ciclistica spagnola più importante è una scelta che va oltre la logistica: è un segnale chiaro dell’apertura del Piemonte all’Europa, alla collaborazione tra istituzioni, alla valorizzazione dello sport come strumento di promozione territoriale. Abbiamo voluto che l’intera macchina organizzativa trovasse spazio qui, per sottolineare quanto crediamo in questo evento e nel suo potenziale. È un segnale concreto dell’impegno con cui stiamo lavorando per fare della nostra Regione un punto di riferimento per i grandi eventi”.

La Sala Trasparenza e il Centro Servizi: le due anime del quartier generale

La comunicazione della Vuelta avrà come fulcro la Sala Trasparenza, ampio spazio al piano terra del Grattacielo (piazza Piemonte 1), che per l’occasione diventerà Sala Stampa ufficiale. Qui, il 21 e 22 agosto, giornalisti, televisioni, fotografi e operatori dei media racconteranno una delle edizioni più attese della corsa, trasmessa in oltre 190 Paesi.

Orari Sala Stampa

  • Giovedì 21 agosto: 10.00 – 20.00

  • Venerdì 22 agosto: 09.30 – 19.30

Accanto alla torre principale, il Centro Servizi fungerà da hub operativo. Dal 20 al 22 agosto ospiterà riunioni, conferenze e incontri istituzionali, con un auditorium da 300 posti e spazi multifunzionali. Qui si svolgeranno anche le procedure di accredito per squadre, stampa e staff tecnico, in linea con gli standard internazionali.

Orari accrediti stampa – Centro Servizi

  • Mercoledì 20 agosto: 16.00 – 20.00

  • Giovedì 21 agosto: 10.00 – 20.00

  • Venerdì 22 agosto: 09.30 – 19.30

Per giornalisti e operatori sarà disponibile il parcheggio della Regione in via Passo Buole 22, Torino.

Torino tra le sedi dei Campionati Europei maschili di volley 2026

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Torino tra le città che ospiteranno i Campionati Europei Maschili 2026 co-organizzati dal nostro Paese insieme a Bulgaria, Finlandia e Romania.

L’Italia sarà sede di tutte le fasi del torneo comprese le finali in programma il 27 settembre.

Al Palavela di Torino si giocheranno quattro match degli ottavi di finale e due dei quarti (gli altri incontri che completeranno il quadro degli ottavi e dei quarti saranno a Varna, in Bulgaria).

“I Campionati Europei maschili del prossimo anno sono un ulteriore tassello della proficua collaborazione instaurata con gli organismi della pallavolo continentale e nazionale dopo le finali di Champions maschile e femminile, il girone di qualificazione degli Europei femminili e il quadrangolare pre-Mondiale che andrà in scena al Palavela tra pochi giorni, a fine mese – dichiara l’assessore allo Sport Domenico Carretta -. Un elemento che ci distingue è la disponibilità di tre palazzetti dello sport adatti ad accogliere grandi manifestazioni. È un punto di forza che dobbiamo valorizzare, insieme al fatto che la città è sempre più attrattiva e che cresce costantemente l’interesse di chi sceglie di investire su Torino”.

La gara inaugurale della rassegna che decreterà l’inizio di EuroVolley si giocherà all’aperto: sarà, infatti, Piazza del Plebiscito a Napoli la sede prescelta. Nel centro storico della città partenopea sarà allestita un’arena temporanea dove Simone Giannelli e i suoi compagni, il 10 settembre, cominceranno la loro avventura.

La pool A, quella degli azzurri appunto, dopo la gara inaugurale di Napoli (al suo esordio assoluto nella manifestazione) si sposterà al PalaPanini di Modena dove si disputeranno tutte le gare del girone.

Le partite che assegneranno titolo e medaglie sono in programma nella nuova e avveniristica Arena Santa Giulia di Milano che farà il suo esordio ufficiale ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina. La formazione vincitrice del titolo continentale conquisterà il pass diretto per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

Il sorteggio che decreterà la composizione delle pool si terrà al Castello Svevo di Bari il 4 ottobre 2025 alle ore 20.45.

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Automotive, il Marocco sorpassa l’Italia grazie a Stellantis: doppiata la nostra produzione

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Il risultato è frutto di una strategia industriale ben definita, con investimenti significativi e una visione a lungo termine sostenuta dal governo marocchino e dal coinvolgimento di grandi gruppi come la stessa Stellantis.

Un sorpasso favorito proprio da Stellantis che ha raddoppiato la produzione di veicoli in Marocco, passando da 200mila a 400mila unità e quadruplicato la produzione di motori, da 80mila a 350mila unità.

Leggi l’articolo su L’identità:

Automotive, il Marocco sorpassa l’Italia grazie a Stellantis

Dopo il grande caldo arriva la pioggia e calano le temperature

A partire da martedì 19 agosto 2025 il tempo in Piemonte e a Torino cambierà bruscamente dopo la lunga fase di caldo intenso. La giornata inizierà con sole e temperature ancora elevate, attorno ai 30 gradi, ma dal pomeriggio si svilupperanno rovesci e temporali che dalle Alpi si estenderanno verso le pianure e le colline. Su diverse zone della regione, tra cui il Torinese e le aree settentrionali, è stata diramata un’allerta gialla per possibili fenomeni temporaleschi di moderata intensità, con rischi di disagi localizzati. Mercoledì 20 agosto l’instabilità si accentuerà ulteriormente: l’arrivo di una perturbazione atlantica porterà precipitazioni molto più diffuse e intense, con possibilità di nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento. In poche ore potranno cadere anche oltre 50-100 millimetri di pioggia, con conseguente rischio di allagamenti, smottamenti e difficoltà nella viabilità. Le temperature caleranno sensibilmente, riportandosi su valori inferiori alle medie stagionali e segnando la fine dell’ondata di caldo che aveva colpito la regione nei giorni precedenti. La Protezione Civile e l’Arpa Piemonte invitano a seguire con attenzione gli aggiornamenti, a limitare le attività all’aperto nelle ore più a rischio e a prestare cautela in prossimità di corsi d’acqua, sottopassi e aree potenzialmente soggette ad accumuli rapidi. Dopo settimane di afa, il Piemonte si prepara dunque a un repentino cambio di scenario, con piogge tanto attese ma che potrebbero anche generare criticità.

“Detenuto murato vivo nel carcere di Torino”. Il caso finisce in Parlamento

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L’onorevole Riccardo Magi, Segretario di Più Europa, presenterà un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia Carlo Nordio sulle gravissime condizioni di un detenuto di 73 anni rinchiuso presso la Casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino riscontrate da una delegazione di Radicali Italiani, guidata dal Segretario Filippo Blengino, in occasione della visita all’istituto di 18 agosto.
“Durante una visita ispettiva compiuta nei giorni scorsi – dichiarano Magi e Blengino -, una delegazione di Radicali Italiani ha riscontrato che l’uomo vive letteralmente murato vivo: ha sigillato la cella dall’interno con carta stagnola e colla, compresi gli infissi, e l’aria entra soltanto da una piccola fessura del blindo. Secondo le testimonianze raccolte, il detenuto non esce dalla cella da anni se non per un TSO, non ha accesso alla doccia e versa in uno stato psichiatrico evidentemente incompatibile con la detenzione. La situazione che abbiamo visto a Torino è indegna, disumana e degradante. Un uomo murato vivo non è un problema del carcere: è uno scandalo per la Repubblica. Per questo abbiamo deciso di portare il caso direttamente in Parlamento. Chiediamo al Ministro Nordio di riferire con urgenza e di intervenire subito per garantire la dignità e la salute di questa persona, e di tutte le persone con gravi patologie psichiatriche abbandonate nelle carceri italiane” – concludono.

Scoperto un biomarcatore per la diagnosi precoce della SLA alle Molinette di Torino

Un importante passo avanti nella diagnosi precoce della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) arriva da uno studio internazionale coordinato dal professor Adriano Chiò, Direttore della Neurologia 1 universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino – ospedale Molinette, e dal professor Andrea Calvo, neurologo della medesima struttura, in collaborazione con il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti. I risultati della ricerca sono stati appena pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Medicine.
I ricercatori hanno individuato nel sangue un insieme di proteine che potrebbe rappresentare un biomarcatore affidabile per identificare la SLA nelle sue fasi iniziali. La scoperta si basa su una tecnologia di avanguardia nel campo della proteomica, chiamata Olink Explore 3072, che consente di misurare con estrema precisione la concentrazione di oltre 3.000 proteine circolanti nel plasma.
Lo studio ha coinvolto una coorte iniziale di 183 pazienti con SLA e 309 persone sane. Utilizzando la piattaforma Olink – che sfrutta un sistema basato su anticorpi abbinati a sonde a DNA per rilevare variazioni anche minime nella presenza delle proteine – i ricercatori hanno identificato 33 proteine i cui livelli sono significativamente alterati nel sangue dei pazienti rispetto alle persone sane.
La validità del risultato è stata confermata attraverso un’analisi di replicazione in una seconda coorte indipendente, rafforzando la solidità del dato scientifico.
Successivamente, grazie all’impiego di modelli avanzati di Intelligenza Artificiale (machine learning), è stato sviluppato un algoritmo capace di distinguere tra soggetti sani e pazienti affetti da SLA con un’accuratezza del 98,3%.
Un dato importante emerso dallo studio riguarda la possibilità di rilevare segnali della malattia anche diversi anni prima della comparsa dei sintomi clinici. Analizzando campioni di sangue prelevati da persone che, in seguito, avrebbero sviluppato la SLA, i ricercatori hanno osservato alterazioni proteiche indicative di un processo patologico già in corso anche se in fase molto iniziale. Questo processo coinvolge principalmente muscoli, motoneuroni e metabolismo energetico, suggerendo che la malattia ha una fase preclinica lunga e silente, durante la quale potrebbe diventare possibile intervenire prima del danno irreversibile.
“Questi risultati – spiega il professor Adriano Chiò – rappresentano una vera svolta: per la prima volta disponiamo di uno strumento potenziale non solo per migliorare ed accelerare la diagnosi di SLA, ma anche per identificarla in una fase molto precoce, permettendo di intervenire in modo più immediato e più mirato”.
Questa ricerca apre scenari completamente nuovi nel campo della SLA: dalla diagnosi preclinica, che potrebbe permettere una presa in carico più tempestiva, alla utilizzazione di terapie farmacologiche e non farmacologiche esistenti, la cui efficacia è certamente maggiore qualora vengano iniziate più precocemente all’inizio della malattia, allo sviluppo di nuovi trattamenti, orientati a rallentare o addirittura prevenire la progressione della malattia.
«Innovazione, ricerca, intelligenza artificiale sono alla base della sanità del futuro – sottolinea Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte) – Per avere cure e assistenza sempre più all’avanguardia, è ormai imprescindibile investire in questi aspetti della ricerca e della medicina e nel caso specifico, l’Azienda ospedaliero – universitaria Città della Salute e della Scienza si conferma ancora una volta come eccellenza non solo piemontese, ma anche nazionale ed internazionale».
“Questo studio internazionale con la Città della Salute e della Scienza (CDSS) capofila conferma quelle che sono le enormi potenzialità dei nostri ospedali e dei nostri professionisti riconosciute a livello mondiale sono solo dal punto di vista clinico assistenziale, ma anche dal punto di vista della ricerca. Questo deve essere un motivo di orgoglio per la sanità piemontese ed un punto di partenza di quello che sarà il futuro Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).

L’estate a Torino: giochi, allegria e servizi a misura di bambine e bambini

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In estate a Torino l’attenzione verso le famiglie e i più piccoli si traduce in un’offerta articolata e concreta di servizi dedicati ai bambini e alle bambine da 0 a 11 anni, pensata per accompagnarli durante tutto il periodo delle vacanze scolastiche.

Con un sistema integrato di nidi estivi, scuole dell’infanzia aperte e centri ricreativi, la Città di Torino conferma, attraverso le iniziative di Estate Ragazzi, Bimbi Estate e Nidi d’Estate, il proprio impegno nel garantire occasioni di svago, socializzazione e crescita educativa ai più piccoli, sostenendo concretamente il benessere delle famiglie sul territorio.

L’edizione 2025 di Estate Ragazzi, rivolta ai bambini e bambine dai 6 agli 11 anni, si è conclusa a fine luglio, registrando una partecipazione molto significativa: 4.091 partecipanti, di cui 445 con disabilità, che per sette settimane, a partire dal 9 giugno, hanno animato i 46 centri estivi distribuiti su tutto il territorio cittadino, dove hanno avuto la possibilità di partecipare a un ricco programma di attività sportive, laboratori artistici e scientifici, gite sul territorio, visite ai musei e momenti di contatto con la natura.

L’iniziativa, coordinata da ITER con il sostegno di importanti realtà come la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione Ufficio Pio, ha anche visto quest’anno una novità molto apprezzata: la collaborazione con AIESEC in PoliTO, che ha portato 45 giovani volontari internazionali a collaborare in dieci centri estivi. Questi giovani, provenienti da paesi come Serbia, Hong Kong, Messico, Turchia e Colombia, hanno arricchito il programma con attività in lingua inglese e laboratori culturali, offrendo così ai giovani un’esperienza di scambio interculturale e apertura verso il mondo.

Oltre a Estate Ragazzi, la Città ha proposto un ampio ventaglio di iniziative culturali e sportive, realizzate in collaborazione con partner locali come UISP e altre realtà del territorio. Ne rappresenta un esempio il palinsesto de La Bella Stagione 2025, progetto promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Consorzio Xké? ZeroTredici e l’Associazione Abbonamento Musei. Queste attività hanno contribuito a creare un’offerta educativa multidisciplinare, con giochi innovativi e momenti di socialità per bambini e famiglie.

La grande festa conclusiva, che si è svolta a luglio al Parco Rignon, tra giochi tradizionali e multiculturali, musica e momenti di socializzazione, ha così rappresentato il coronamento di un’estate dedicata al gioco, alla crescita e alla condivisione.

L’impegno verso l’inclusione di tutte le attività estive si è concretizzato anche con un’altra iniziativa, ovvero quella di una formazione specifica dedicata ai giovani operatori, attraverso un corso sulle tematiche della disabilità che, organizzato da ITER in collaborazione con diversi enti specializzati, ha coinvolto 37 partecipanti, dando loro l’opportunità di acquisire le prime competenze per un supporto qualificato e attento a tutti i bambini e bambine, oltre all’opportunità di poter svolgere un tirocinio di 40 ore direttamente sul campo.

Per i più piccoli, dagli 0 ai 3 anni, la proposta estiva della Città è rappresentata dall’iniziativa Nidi d’Estate, strutturata in quattro turni distribuiti tra luglio e agosto. Nel mese di luglio sono state attive 36 sedi di nidi estivi, tra gestione diretta e in appalto, mentre per agosto sono stati organizzati 4 nidi in appalto in diverse zone della città. Sono complessivamente 2.015 i bambini, per i quali proprio oggi è iniziato l’ultimo turno previsto per questa fascia d’età, che il 29 agosto chiuderà l’offerta estiva dedicata ai più piccoli per il 2025, assicurando alle famiglie un servizio fondamentale durante il periodo estivo.

Anche per i bambini dai 3 ai 6 anni è in corso un’iniziativa dedicata attraverso il programma Bimbi Estate, il servizio a disposizione di bambini e bambine delle scuole dell’infanzia comunali, statali e convenzionate. Nel mese di luglio sono state attive 30 sedi, mentre ad agosto le scuole aperte sono 4, con un totale di iscritti che supera i 3000. L’ultimo turno, appena iniziato, offre continuità educativa e momenti di gioco stimolanti in spazi sicuri, fino alla conclusione delle attività estive, anche qui prevista per il 29 agosto.

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