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Le Ex Officine Grandi Motori ripartono

E’ stata votata all’unanimità, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale,  la delibera proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, relativa al Programma Integrato (PR.IN) in variante al PRG, sulla Zona Urbana di Trasformazione denominata ambito ”9.33 AMIANO”, meglio conosciuta come area “Ex Officine Grandi Motori”.

 

Il PR.IN è uno strumento urbanistico in variante al PRG attuale, e definisce le destinazioni d’uso che si potranno insediare, ridisegnando l’intera area, estesa per circa 70.000 mq e dismessa da molto tempo, che verrà trasformata con nuovi servizi e funzioni per la città.

“L’area Ex OGM – sottolinea l’Assessore Mazzoleni – è uno dei grandi tasselli della dismissione industriale, particolarmente importante data la sua vicinanza con il centro e il suo rapporto col tessuto urbano circostante. Questa riqualificazione segna una svolta nella trasformazione della zona nord di Torino: un’area complessa che da tempo aveva perso la sua originaria funzione produttiva, trova nuove vocazioni con un interessante mix funzionale, che comprende spazi e servizi a disposizione dei cittadini”.

Questa trasformazione doterà la Città di nuovi spazi da vivere: la “nuova” via Cuneo, che diventerà un percorso pedonale alberato, la piazza pubblica “rialzata” (soluzione che ha permesso di risolvere un problema tecnico di dislivello) accanto al “Lingottino”, e infine il grande giardino di 15 mila metri quadrati con spazi attrezzati, il tutto completato all’opportunità di aperture di bar e ristoranti. L’area potrebbe divenire un interessante e nuovo punto di ritrovo e di aggregazione sociale spontanea e integrazione sociale.

La dotazione di spazi pedonabili, permeabili e alberati, oltre a permettere una nuova accessibilità e godibilità dell’intera area verde, assicureranno la riduzione delle emissioni inquinanti di CO2, salvaguardando la salute pubblica.

Ripercorrendo da nord a sud, lungo via Damiano e corso Vigevano, verrà recuperato, con la collaborazione della Soprintendenza, l’edificio noto come “la Basilica”, con l’insediamento di attività commerciali, dotata di uno spazio adibito a parcheggio pubblico. L’area che affaccia sui corsi Vigevano e Vercelli, sarà dedicata alla residenzialità universitaria e temporanea con la ristrutturazione del citato Lingottino, e la realizzazione di una nuova manica lungo corso Vigevano.

Altro nodo rilevante sarà lo sviluppo di un polo logistico incentrato sul rispetto degli obiettivi ambientali di sostenibilità. Tra questi, ricopre un ruolo chiave la promozione della mobilità ecologica all’interno dell’area e su tutto il territorio torinese: la consegna al cliente finale sarà su mezzi di trasporto elettrici.

Rivoluzione in farmacia, i medicinali si ritirano senza ricetta cartacea

Le  ricette del medico di base verranno caricate sulla tessera sanitaria così da poter ritirare i medicinali prescritti  solo la presentando la card in farmacia a partire da oggi. Le ricette online saranno lette direttamente.  Soddisfatto l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi: “E’ un servizio molto importante, che riduce i fogli di carta e accelera i tempi”.  I cittadini si possono iscrivere sul sito salutepiemonte.it o chiedere di iscriversi in farmacia. 

Maxi operazione antidroga in Barriera di Milano. Presi 75 pusher

Vasta operazione della polizia a Torino contro lo spaccio di droga in Barriera di Milano. Grazie a giorni  e giorni di appostamenti e di immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, sono state arrestate 75 persone, sequestrati  circa un chilo di cocaina, crack e 500 grammi di eroina, oltre a circa 50mila euro in contanti. E’ stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana presso la Polizia e il divieto di dimora nel Comune di Torino.

Monopattini, dal 1 febbraio solo 4 operatori. Più attenzione a sicurezza e interconnessione con i mezzi pubblici

L’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta ha incontrato i rappresentanti di Dott, Bird, Link e Helbiz, i quattro operatori che hanno ottenuto il punteggio più alto al termine della procedura di selezione per la fornitura dei servizi in sharing con monopattini. È stata l’occasione per l’assessora per ribadire cosa la Città si attende dalle aziende, con le quali ci sarà la massima collaborazione per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Lo scorso settembre, infatti, a distanza di due anni dall’introduzione del servizio sul territorio, sono state aggiornate le linee guida per l’individuazione dei fornitori del servizio di noleggio dei monopattini elettrici. L’obiettivo fondamentale era mantenere il servizio di mobilità sostenibile ma al contempo riorganizzarlo e razionalizzarlo sul territorio e incentivare un uso più responsabile.

Si è voluto trovare una soluzione al problema dell’eccessivo numero di veicoli in città, della sosta irregolare e dell’abbandono dei monopattini, di intralcio alle persone che si muovono a piedi e pericolosa per le persone con disabilità motorie e visive, a cui far fronte anche attraverso il tempestivo recupero dei mezzi da parte degli operatori. Altra priorità era garantire un servizio omogeneo sull’area metropolitana e coordinato con il trasporto pubblico.

A questo scopo il numero di operatori sul territorio è stato ridotto a quattro, che potranno disporre di una flotta di 750 veicoli ciascuno. È previsto un aumento, dai 1300 oggi a disposizione, degli stalli per il parcheggio dei monopattini, corredati da segnaletica orizzontale e verticale dedicata. La Città collaborerà inoltre con le aziende selezionate per predisporre campagne di formazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di incentivare un utilizzo responsabile, per salvaguardare la sicurezza dei conducenti e degli altri utenti della strada.

Alla modifica delle linee guida è seguita l’indizione del bando per la selezione dei fornitori dei servizi, terminata a metà dicembre.

“Il passaggio a una mobilità sostenibile è essenziale per la trasformazione ecologica delle città” commenta l’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta“In questo processo, il facile utilizzo, l’integrazione con il trasporto pubblico, una migliore interconnessione con gli altri comuni rappresentano requisiti importanti per il successo di un servizio ‘green’ come quello del noleggio dei monopattini, che al tempo stesso deve trovare un modo sereno di convivere con gli altri utenti della strada, evitando che i monopattini possano circolare in zone vietate o su marciapiede o che vengano abbandonati in sosta selvaggia.”

Nei prossimi giorni ciascun operatore sottoscriverà con la Città di Torino una convenzione che partirà il 1 febbraio 2023, con scadenza al 31 ottobre 2025. Prima della stipula, le aziende fornitrici dei servizi dovranno sottoscrivere una polizza fideiussoria per far fronte agli oneri di recupero dei mezzi da parte della Città nel caso di abbandono o sospensione dell’attività da parte dell’operatore e una polizza assicurativa con massimali di almeno 5 milioni per la responsabilità civile verso terzi, inclusiva di eventuali danni causati agli utenti del servizio, e almeno 5 milioni per la responsabilità civile personale del conducente.

Andrea Giaretta, Regional General Manager Sud Europa di Dott, dichiara: “Siamo fieri di essere stati selezionati come primo operatore, a riconoscimento della sicurezza dei nostri monopattini, dotati tutti di frecce direzionali, e dell’efficienza del nostro personale altamente qualificato. Torino è la prima città in cui abbiamo lanciato il nostro servizio in Italia nel 2019. In questi anni ci siamo impegnati per costruire un’area operativa di 80 km2, che serve oltre un milione di abitanti dei comuni di Torino, Collegno, Moncalieri, Nichelino e Rivoli. Continueremo a investire collaborando con l’Amministrazione di Torino e tutti i Comuni che vorranno unirsi a noi nell’offrire un servizio di micromobilità efficiente, ordinato e sicuro.”

“Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per proseguire il nostro percorso insieme alla Città di Torino: nel 2019 abbiamo portato per primi il servizio di micromobilità in città, per poi estenderlo anche ad alcuni comuni dell’area metropolitana, condividendo con l’Amministrazione l’importanza di una micromobilità equa in tutti i quartieri” ha dichiarato Waleed Wasti, Country Manager di Bird. “L’avvio del servizio con partner di mobilità selezionati garantirà ai cittadini standard di qualità elevati: Bird intende mettere a disposizione di Torino le migliori tecnologie per una guida sicura e l’esperienza acquisita in oltre 450 città in tutto il mondo.”

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato ed entusiasti di poter avviare una nuova e più evoluta fase di sharing dei monopattini elettrici a Torino, supportando l’Amministrazione nel percorso per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale” ha dichiarato Matteo Ribaldi, Senior Public Affairs & Business Development Manager di LINK by Superpedestrian, che ha poi aggiunto: “Continueremo nel solco già tracciato di una progressiva inclusione delle aree più periferiche e di un’interconnessione funzionale con i Comuni limitrofi e faremo rete con i differenti attori del trasporto per uno sviluppo positivo, sostenibile e sicuro della mobilità urbana.”

“Siamo entusiasti di poter continuare a offrire i nostri servizi alla Città di Torino, città chiave della micromobilità elettrica” ha dichiarato Luca Santambrogio, Country Manager di Helbiz“Siamo orgogliosi di poter offrire ai suoi abitanti una soluzione sostenibile e conveniente per tutti gli spostamenti quotidiani.”

di Roberto Rossi

I benzinai ricevuti in Prefettura

Oggi, mercoledì,  alle 10, prima giornata di sciopero, i benzinai saranno in Prefettura, in piazza Castello, dove la Faib-Confesercenti ha organizzato un presidio.

Una delegazione sarà ricevuta  dal Prefetto e consegnerà un documento con le richieste della categoria.

 I benzinai vogliono spiegare:  “non siamo noi i responsabili dei rincari. La categoria sconta da anni una condizione di incertezza e di difficoltà dovuta alle mutate condizioni di mercato e alla necessità di affrontare la transizione energetica: la rete distributiva dei carburanti per ritrovare produttività ed economicità ha bisogno  prodotti di nuova generazione, a basso impatto ambientale e con lo sviluppo di attività  ‘non oil’ e di servizio”.
Durante lo sciopero, comunque, un servizio minimo sarà garantito con alcuni distributori aperti.
(foto Vincenzo Solano)

 

Sciopero benzinai, 47 impianti aperti a Torino per garantire il rifornimento di carburante

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E’ partito nella serata di ieri lo sciopero di 48 ore consecutive degli impianti di distribuzione di carburante. La protesta, indetta dalle organizzazioni sindacali dei benzinai terminerà, per ciò che riguarda la rete ordinaria, alle ore 19 di domani, giovedì 26 gennaio.

La legge prevede che durante lo sciopero dovrà comunque essere garantito un servizio minimo. A Torino saranno 47 i distributori che resteranno aperti durante i due giorni della protesta.

Si tratta degli impianti di via Loria 1/G e corso San Maurizio 40/L, nel territorio della circoscrizione 1; corso Agnelli 4/D, corso Agnelli 109/F, via Artom 2/a, piazzale Caio Mario 430, via Guido Reni 167, corso Orbassano 374/D, corso Siracusa fronte 120, corso Tazzoli 183/A, via Vigliani 176/A nella circoscrizione 2; via Cialdini 22/A, corso Racconigi 194/D, largo Racconigi 191/E (angolo via Malta), corso Trapani 79/G, nella circoscrizione 3; piazza Chironi 12/G, via Cossa 150, via Lessona 84/A, corso Marche 9/A, corso Telesio 15/G, corso Umbria 18/G nella circoscrizione 4; corso Grosseto 284, corso Grosseto 162/A, corso Grosseto 338 (angolo via Sansovino), strada Pianezza 385/A (angolo corso Regina Margherita), via Sansovino 55/A, corso Toscana 43/A nella circoscrizione 5; piazza Bottesini 10/G, via Botticelli 62/A, strada Settimo 110/A, strada Settimo 368/Bis/A, corso Romania 460, strada San Mauro 135/A, Lungo Stura Lazio 150/A, corso Vercelli 272/A, stazione di servizio “Stura Nord” nel territorio della circoscrizione 6; corso Casale 329/A, corso Casale 400/A, corso Casale 292/A, corso Casale 412/A, via Cigna 40/B nel territorio della circoscrizione 7; corso Giambone 75, corso Marconi 19/P, corso Maroncelli 50, piazza Muzio Scevola 2/A, piazzale San Gabriele Di Gorizia 181/E, corso Unione Sovietica 93/A nel territorio della circoscrizione 8.

Agnelli, torinese e cosmopolita fuori ordinanza

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni 


Vent’anni ci separano dalla morte di Giovanni Agnelli e difficilmente dimenticherò il clima straordinario che si creò nel
Duomo di Torino per i suoi funerali in cui si mescolavano autorità importanti e semplici cittadini. Fuori dal tempio migliaia di operai Fiat  che accolsero con un applauso il feretro di Agnelli e con i fischi il presidente del consiglio Berlusconi.

Cosa resta dell’avvocato dopo vent’anni?

Già nel centenario della nascita non ci fu a Torino nessuna iniziativa degna per ricordare un torinese cosmopolita fuori ordinanza, davvero unico nella storia della città.

Finora forse quasi nessuno ha colto la necessità di storicizzarlo, andando oltre i miti e oltre le facilidemonizzazioni.

Ad esempio, al Liceo d’Azeglio, dove lo commemorai vent’anni fa, il giovane Agnelli venne rimandato in tutte le materie per un 7 in condotta, ma, appena ottenuta la Maturità, Agnelli, ufficiale di Cavalleria, partecipò alla campagna di Russia e a quella in Africa settentrionale durante la seconda guerra mondiale.

Due aspetti contrastanti che rivelano una personalità poliedrica.

L’avvocato nel 1966 subentrò a Valletta nella presidenza della Fiat. Sentì la necessità di fare della Fiat un’impresa davvero internazionale, ma con la mente e il cuore saldamente a Torino. Oggi non è più così.

Va ricordato che Agnelli trovò un sindacato troppo ideologico che non ebbe solo l’intenzione di difendere i dipendenti, ma di mettere in crisi l’azienda. Gli anni terribili successivi all’autunno caldo videro in fabbrica  anche dei fiancheggiatori  del terrorismo e un clima di scontro frontale che solo la marcia dei Quarantamila riuscì ad arginare. La politica non seppe fare la sua parte ed Agnelli cedette alla seduzione dell’assistenzialismo statale indotto dalla politica dell’ad Romiti.

La Fiat non seppe prevedere neppure la concorrenza straniera che stava minacciando il mercato italiano fino ad allora egemonizzato daisuoi marchiEssa incominciò a perdere capacità produttiva e competitività. Il prestigio internazionale del suo Presidente servì a portare i giochi olimpici invernali a Torino, ma non fu sufficiente a preservare un marchio in crisi.

Credo si possa parlare di un autunno della Fiat che divenne un gelido inverno con la morte del suo presidente.

Piero Bairati fu lo storico rigoroso e imparziale di Valletta, Agnelli meriterebbe un lavoro simile a quello che pubblicò la Utet in una collana ormai estinta.

Ebbi modo di conoscerlo, di parlare e di cenare anche con lui e con donna Marella. L’amicizia con Mario Soldati, con Jas Gawronski e con Giorgio Forattini mi ha consentito di conoscere bene l’avvocato.

Era uno uomo sofisticato, ma anche semplice. Jas Gawronski ha da poco pubblicato da Aragno un libro in cui c’è anche un ritratto dell’amico che merita grande attenzione.

 

Confindustria chiede interventi contro la crisi energetica

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La crisi energetica degli ultimi 18 mesi protrarrà i suoi effetti anche nel 2023
insieme all’accelerazione della transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
Confindustria Piemonte e Confindustria Valle d’Aosta chiedono interventi strutturali

Nemmeno l’eventuale cessazione del conflitto in Ucraina potrà garantire un ritorno ai valori di un anno fa di energia e gas, secondo le ultime analisi. Il 2023 si apre quindi in uno scenario articolato, dove le rinnovabili hanno sempre più un ruolo nevralgico. Se n’è discusso oggi a Torino nel corso di “Gas & energy, contesto di mercato e strumenti di copertura” organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Valle d’Aosta eUniCredit.

Nel 2022 l’extra costo per gas ed energia in Piemonte ha superato i 5 miliardi. In termini assoluti si tratta di quasi il 4% del Pil regionale, che nonostante le difficoltà è comunque tornato ai livelli pre-Covid, superando i 140 miliardi. Il Governo è intervenuto in manovra di bilancio destinando 21 dei 30 miliardi proprio a questo capitolo di spesa ma da aprile questi fondi non saranno più disponibili. È ormai indispensabile agire con interventi strutturali per il medio e lungo termine” ha commentato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.

A livello europeo la presidente della commissione Ursula von der Leyen ha promesso un piano per la transizione ecologica dal forte impatto, parlando al World Economic Forum di Davos. L’auspicio è che si avvicini ai tre interventi appena varati dagli Stati Uniti, che muoveranno centinaia di miliardi di dollari tra sgravi e spese con l’obiettivo di ridurre l’inflazione, offrendo sostegno all’energia pulita e alla manifattura. Perché solo con una crescita organica del Pil, possiamo guardare con serenità a questo anno e anche al completamento dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026ha aggiunto la vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Lisanna Mancuso.

Al centro del dibattito i fondamentali che stanno guidando l’andamento dei prezzi, partendo da un’analisi a livello regionaledel crescente impatto delle rinnovabili. Il Piemonte produce già oggi più energia di quella che consuma, e oltre la metà di quanto immesso deriva da idroelettrico (36,5%) e fotovoltaico (16,3%),stando ai dati del Rapporto statistico sull’energia regionale del 2020. La Valle d’Aosta a fronte di consumo netto 966 GWh ha invece un numero limitato di risorse da cui attingere per le rinnovabili: 3,19 GWh idroelettrico, 4,50 GWh dall’eolico, 27 GWh dal solare e 7,59 GWh dal biogas, stando ai dati del bilancio energetico 2019.

Da allora però lo scenario sia per il Piemonte che per la Valle d’Aosta si è ulteriormente evoluto. Basti dire che secondo il Gestore dei servizi energetici (Gse) nei primi nove mesi del 2022 in Piemonte sono stati installati 8.677 nuovi impianti fotovoltaici (+142% rispetto allo stesso periodo del 2021) con una potenza di 133,9 MW (+169%) per una produzione lorda di 1.835 GWh (+14% sul 2021). In Valle d’Aosta si registrano invece 268 nuove installazioni (+139%) per una potenza di 1,8 MW (+148%). Tutto questo con un utilizzo di 1.027,9 ettari, ovvero poco più di 10 chilometri quadrati sui 25.387 della superficie piemontese, e in Valle d’Aosta il dato è di appena 2,6 ettari, pari a 5 campi da calcio. Dati che rientrano nella media nazionale, dove circa il 65% degli impianti non è a terra.

Questo quadro promettente, che riflette anche un andamento nazionale irreversibile con il 31% dell’energia prodotta in Italia a dicembre che deriva da fonti rinnovabili, non si riflette per ora nel Prezzo unico nazionale (Pun) che a dicembre è tornato a salire a 295 euro per MWh, in aumento del 5% sullo stesso mese del 2021 e del 31% rispetto a novembre, con un picco massimo nel 2022 di 584 euro per MWh ad agosto. Pesa il costo del gas, che impatta sulla restante parte della produzione dell’energia, che è di origine termica.

UniCredit ha costituito un team di specialisti per aiutare le aziende maggiormente esposte ai costi delle materie prime. L’obiettivo è sviluppare nel mondo delle imprese le competenze necessarie per definire una strategia di lungo periodo nella gestione del rischio legato alle oscillazioni dei prezzi delle commodity. Una strategia che, ovviamente, può essere attuata con appositi strumenti di copertura, messi a disposizione dal mercato. “Di fronte a un mercato che ha posto sfide senza precedenti al nostro tessuto produttivo – spiega Paola Garibotti, regional manager nord ovest di UniCreditabbiamo prestato particolare attenzione alla crescita di una cultura d’impresa su queste tematiche partecipando a numerosi incontri con le associazioni di categoria a livello locale per aiutare le imprese a sviluppare la necessaria consapevolezza rispetto al modificato contesto macroeconomico e geopolitico e rispetto agli strumenti offerti dal mercato”. Partendo dalle analisi della banca, Pauline Watine, CTS Specialist di UniCredit Commercial Banking Italy e Marco Montermini, head of corporate business Nord Ovest UniCredit, hanno analizzato gli strumenti di copertura dei costi energetici a sostegno delle imprese, quelli messi in piedi dal Governo e di quelli previsti dall’Unione Europea.

Benzinai in sciopero da martedì sera a giovedì sera

Lo sciopero dei benzinai anche in Piemonte è proclamato da tutte le sigle sindacali della categoria.

Durerà dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 di giovedì 26  sulla rete della viabilità ordinaria.

Invece dalle 22 di martedì 24 gennaio alle 22 di giovedì 26 gennaio sulle autostrade.

Coinvolti 1.783 impianti in tutta la regione.

Prostitute accoltellate alla pancia nella notte Giallo a Torino

Due prostitute sono state  accoltellate alla pancia nella notte. Un’aggressione  è avvenuta in via Trino,  Barriera di Milano, l’altra in via Biscarra, a Mirafiori Nord.  Le ragazze sono romene, 24 anni, la prima, 28 la seconda, trasportata in codice rosso alle  Molinette dove è stata operata. La ferita  è grave ma la giovane non si trova in pericolo di vita.  La donna ferita in via Trino ha detto che un cliente ha avuto uno scatto d’ira e l’ha accoltellata, poi è fuggito. Invece in via Biscarra i clienti forse erano  due. Ci sarebbe stata una lite, secondo alcuni testimoni, e dopo la donna sarebbe uscita sulle scale per chiedere aiuto dopo essere stata ferita. Ha parlato di due uomini, forse magrebini. Indagano Carabinieri e polizia.