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Torino stoppa le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali

La città di Torino stoppa le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. La decisione è stata presa “con grande difficoltà in via cautelativa, in attesa del pronunciamento della Cassazione”, lo annuncia il sindaco Stefano Lo Russo, che si dice amareggiato. Il primo cittadino ha ricevuto una comunicazione prefettizia che lo richiama ad attenersi alle norme, poiché  l’eventuale registrazione costituisce una violazione di legge.

Il futuro della mobilità parte dal Piemonte

Il 30 e 31 marzo 2022 alle Officine Grandi Riparazioni (OGR) si terrà la seconda edizione in presenzadell’unica business convention in Italia su automotive e trasporti.

Ben 25 Paesi rappresentati, oltre 300 aziende (+ 15% rispetto al 2018) e 127 buyer, il triplo rispetto all’edizione 2018, che prenderanno parte a 3.000 b2b.
Elettrificazione, idrogeno, guida autonoma, intelligenza artificiale, cyber security e urban air mobility sono i temi su cui si confronterà la comunità internazionale della mobilità.
Ad anticipare i lavori quest’anno sarà il progetto europeo 5GMETA con un hackhaton sulla smartmobility.
94 tra speaker e realtà d’eccellenza che contribuiranno alle conferenze e ai workshop.

 Mercoledì 30 e giovedì 31 marzo torna in presenza VTM Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, l’unica business convention in Italia dedicata all’industria automotive e dei trasporti. Un appuntamento che riunirà la comunità internazionale della mobilità negli spazi delle Officine Grandi Riparazioni di Torino (corso Castelfidardo, 22), confermando il Piemonte e il suo capoluogo quali punti di riferimento del settore.

La capitale italiana dell’auto, da sempre attenta alle nuove tecnologie, si trasformerà per due giorni in cuore pulsante dell’innovazione nel settore della mobilità, con uno sguardo a 360° sui veicoli, le infrastrutture e i servizi a disposizione delle persone. Un’edizione 2022 di VTM in netta crescita che vede già confermata la partecipazione di oltre 300 aziende, a testimonianza della centralità degli argomenti trattati e del desiderio delle aziende, a partire dalle molte PMI piemontesi, di ampliare le proprie opportunità di business. Promossa da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino e organizzata da Abe in collaborazione con Ceipiemonte e ICE – Italian Trade Agency, sarà unoccasione di confronto sucompetenze, innovazioni e tematiche di maggiore rilievo e attualità: dalla digitalizzazione dei processi all’elettrificazione dei veicoli e batterie, idrogeno e sistemi di propulsione innovativi, software defined vehicles, sistemi ADAS e guida autonoma, connettività e Big Data, micromobilità e nuovi modelli di mobilitàsostenibile e smart.

 

“VTM torna in presenza e quest’anno, nel pieno di una complessa situazione geopolitica dovuta a un conflitto che infiamma l’Europa, ci sprona a fare ancora di più. La nostra è l’unica business convention dedicata a un settore strategico come l’automotive organizzata in Italia e questo dato rappresenta un onore ma anche una grande responsabilità. Quella di stimolare e instradare i mercati in uno scenario simile, infatti, è una sfida che ci accingiamo a intraprendere anche attraverso una due giorni di confronto, analisi e dialogo come quella ospitata alle Ogr. Una manifestazione che vedrà interagire imprese emergenti, colossi del settore e specialisti, tutti riuniti per fare in modo che gli interessi delle singole realtà diventino interessi del comparto e a loro volta interessi del territorio – afferma l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca -. VTM, in questi anni, è cresciuta nonostante il Covid. Indipendentemente dall’emergenza pandemica, a volte persino spronata da una congiuntura sfavorevole, non ha smesso di ottenere adesioni, consensi e di generare importanti sinergie che hanno portato alla stipula di contratti di respiro internazionale. Sono convinto che anche l’edizione di quest’anno saprà stupirci per il suo successo”.

“È importante che sia nuovamente Torino il luogo dove si discute e si progetta il futuro dell’automotive nazionale: in Piemonte opera il 33,5% delle imprese della componentistica e si realizza il 35,8% del fatturato italiano– spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, host sponsor dell’evento. –Su questo territorio si giocherà il futuro del comparto che in questi anni è al centro di una trasformazione epocale: già il 62% delle nostre imprese sperimenta oggi tecnologie legate alle nuove forme di mobilità, tra cui powertrain elettrici e ibridi, guida autonoma o idrogeno, ma questa percentuale deve crescere: in questo senso VTM rappresenta un’ottima opportunità per confrontarsi con la rapida evoluzione del mercato internazionale e progettare nuovi investimenti per mantenersi competitivi”.

“In questi anni difficili abbiamo accompagnato oltre 250 aziende del settore Automotive e Trasporti nei loro processi di internazionalizzazione. E VTM, la più importante business convention internazionale in Italia per il comparto, si inserisce in questo percorso – dichiara Dario Peirone, presidente di Ceipiemonte. In questa edizione, proprio per mostrare alle aziende che sono al centro dei nostri piani, abbiamo deciso di ascoltarle una a una per conoscere esigenze e aspettative per progettare insieme la visione strategica della prossima edizione di VTM”.

 

I PARTECIPANTI E GLI SPONSOR

Ben 25 Paesi rappresentati, oltre 300 aziende (+ 15% rispetto al 2018) e 127 buyer, il triplo rispetto all’edizione 2018, che prenderanno parte a 3.000 b2b: questi i numeri con cui VTM si avvia alla sua inaugurazione.

A VTM 2022 ritornano grandi imprese internazionali, già presenti come sponsor fin dalla prima edizione, AVL, BOSCH,Continental Engineering Services, CSI, Denso Italy, FEV, ITT, Keysight, Sabelt, Texa, Vishay,

Main sponsor di questa edizione è Intesa Sanpaolo insieme al suo Innovation Center. Grape Up, Segula, Capgeminiengineering, Accenture, Blue engineering, Daca-I, Punch Torino completano questa prestigiosa lista.

Inoltre, anche per questa edizione, si conferma uno spazio dedicato alle start-up innovative, che vedrà la presenza di realtà prestigiose che propongono soluzioni e tecnologie sui temi della sicurezza, smart mobility, intelligenza artificiale, micromobilità e molto altro ancora. Fra queste le vincitrici del contest di VTM 2020 che saranno presenti all’edizione 2022 e verrannopremiate: Drivesec, TriEye (Israele), Lifetouch, JungoConnectivity (Israele), FLAG e 3 WINDY.

LA NOVITÀ: 5GMETA, LA SFIDA DEI DATI A SUON D’INNOVAZIONE

Una formula vincente, quella di VTM, anticipata da una sfida importante: “5GMETA”, progetto europeo H2020 con l’obiettivo di potenziare l’ecosistema della smart mobility, in seno al quale si colloca una grande novità in questa edizione della convention B2B piemontese. Si tratta del 5GMETA Hackathon, unamaratona di 24 ore al via il 29 marzo al Combo, in corso Regina Margherita, 128 a Torino.

I volumi di dati generati dai veicoli e la loro applicazione nella mobilità connessa e automatizzata saranno al centro della challenge 5GMETA Hackathon, organizzato da LIFTT in collaborazione con VTM.

I partecipanti lavoreranno in team e affronteranno tre sfide: la prima riguarda la sicurezza stradale, la seconda la mobilità dei veicoli mentre l’ultima si concentra sui servizi dedicati agli individui. I partecipanti dovranno sviluppare idee e business case nell’arco di 24 ore e concludere con una presentazione finale che si svolgerà il 30 marzo, durante la sessione di apertura dei lavori di VTM, alle OGR. Una giuria qualificata valuterà tutti i progetti e decreterà i migliori tre con un montepremi totale di 5.000 euro. La collaborazione tra la holding di investimento LIFTT e VTM ha già dato vita ad importanti risultati: due degli investimenti del portafoglio di LIFTT, Electra Vehicles e DriveSec, provengono dal bacino delle passate edizioni di VTM.

UNA TRADIZIONE CHE PROIETTA TORINO E IL PIEMONTENEL FUTURO DELLA MOBILITA’

Il Piemonte, con il suo capoluogo Torino, prima capitale d’Italia, terra di inventori, designer, ingegneri e capitale dell’auto grazie alla Fiat e alle numerose realtà storiche della tradizione automobilistica. Un’eredità che ancora oggi dialoga con l’economia e l’innovazione attraverso l’indotto auto e l’aerospazio. VTM si inserisce in questo scenario e aggiunge unimportante bagaglio di esperienze, cercando di mantenere e ampliare i rapporti con l’estero: un campo sempre più strategico e centrale ma anche complesso, oggi più che mai.

IL PROGRAMMA

A partire dalle ore 9, dopo i saluti istituzionali, prestigiosi relatorisi confronteranno sulle implicazioni dell’automotive C.A.S.E. (Connected, Autonomous, Shared, Electrified), sull’innovazione e gli ultimi trend del settore e sulle sfide legate al progresso tecnologico. Il 30 marzo sarà inoltre presentato in anteprima il Focus sui veicoli commerciali e industriali di ANFIA, con gli ultimi dati sul settore, e si terrà la premiazione dei vincitori dell’Hackathon 5GMETA.

Anche il pomeriggio sarà segnato dai dibattiti, panel session e confronti all’insegna dell’innovazione, che toccheranno temi quali digitalizzazione, software, connettività, guida autonoma, idrogeno e molto altro.

Temi che ritorneranno il giorno successivo, giovedì 31 marzo. Tra i tavoli dedicati agli incontri B2B, si tratterà ancora di mobilità elettrica, software e intelligenza artificiale, cybersecurity, purchasing and supply management e urban air mobility.

Tra i relatori già confermati, Davide Mele (Deputy Chief Operating Officer (COO) for Enlarged Europe, Stellantis), Pierpaolo Antonioli (CEO & Board Chairman, PUNCH Torino), Camillo Mazza (General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italy), Stefan Pischinger (President and CEO, FEV Group), Aleksandar Damyanov (Green NCAP), Salvatore Musumeci(Head On Road Testing, CSI) e Gerhard Meister (Vice President Business Field Electrification, AVL). Per l’elenco aggiornato degli speaker

Accoglienza profughi ucraini, il piano della Regione Piemonte

“Il numero dei profughi è destinato a crescere con il passare dei giorni”

Come il presidente Cirio, in qualità di Commissario delegato alla gestione dell’emergenza, intende organizzare l’accoglienza dei profughi ucraini ospitati in strutture private? Questa l’interrogazione che il vice presidente Daniele Valle (Pd) ha rivolto all’assessore alla gestione profughi ucraini Marco Gabusi nell’ambito dei question time a Palazzo Lascaris.

“Sono circa 5.200 i rifugiati ucraini accolti al momento in Piemonte – ha esordito l’assessore Marco Gabusi – Per affrontarne tempestivamente gli sviluppi abbiamo costituito il Comitato regionale per l’emergenza profughi, tramite il quale abbiamo attivate tutte le possibilità di accoglienza: i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), il  SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), strutture della Protezione Civile e privati. Per questi ultimi la Regione Piemonte ha aperto una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra. Al 16 marzo avevano già risposto più di 4.000 persone.

I minori provenienti dall’Ucraina che giungono sul territorio piemontese senza essere accompagnati da uno dei genitori – ha poi aggiunto Gabusi –  sono da considerarsi a tutti gli effetti minori stranieri non accompagnati  e dovranno essere immediatamente accolti in un luogo sicuro (una struttura residenziale, casa famiglia o altra collocazione adeguata, possibilmente, avendo particolare attenzione nel non separarli e segnalati alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, che avvierà il regolare percorso presso per la nomina tempestiva di un tutore volontario o per la nomina a tutore di un familiare”.

“Il numero dei profughi è destinato a crescere con il passare dei giorni – ha replicato il vice presidente del Daniele Valle (Pd) – A oggi non esistono linee guida regionali, pertanto consorzi socio assistenziali e sindaci devono arrangiarsi nel gestire situazioni complicate senza coordinamento alcuno. Né è chiaro se e da chi verranno coperti gli extra-costi che Comuni ed enti socio assistenziali stanno già affrontando per prendersi carico dei rifugiati. Le modalità organizzative fin qui messe in campo non sono sufficienti. I nostri amministratori locali ancora una volta stanno dando prova di grande generosità, ma non possono certo affidarsi all’abituale arte di arrangiarsi”.

 

I sindacati alla Settimana del Lavoro: precarietà e impoverimento lavorativo i timori degli occupati

Terziario diversificato, industria innovativa e formazione per unire lavoro di qualità e sviluppo sostenibile. Smart working tra luci e ombre 

Presentati alla Settimana del Lavoro 2022 i risultati della ricerca promossa da CGIL, CISL, UIL di Torino e condotta dall’ISMEL tra gli occupati di Torino e della sua area metropolitana sulle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori di Torino su lavoro, condizioni sociali e ambiente

 Il sondaggio dei sindacati illustrato martedì 22 marzo, secondo giorno della Settimana del Lavoro 2022, aveva l’obiettivo di conoscere meglio i problemi dei lavoratori e le loro esigenze sociali al fine di definire misure politiche che possano rafforzare la tutela dei diritti, migliorare le prospettive di lavoro, sostenere lo sviluppo dell’occupazione e dei servizi sociali nel territorio.
“I lavoratori interpretano il tema ‘ambiente’ sotto due diversi aspetti: un lavoro più sostenibile non significa soltanto meno incidenti e malattie professionali, ma anche un contesto sociale, abitativo e urbano più vivibile – commenta Gian Carlo Cerruti, curatore della ricerca e membro del Comitato scientifico di ISMEL – Quella che emerge dal questionario è dunque un’idea di ambiente molto matura, così come la richiesta di miglioramenti. Altro tema caldo quello dello smart working, che può certamente rappresentare una risorsa, ma va ripensato e regolamentato anche nello spirito delle nuove esigenze sociali che stanno emergendo, con una particolare attenzione alla condizione femminile. Guardando al futuro il sondaggio evidenzia la necessità per Torino e il territorio metropolitano di puntare maggiormente su un terziario diversificato, collegato allo sviluppo dei settori industriali più innovativi, a cui anche i sindacati sono chiamati a dare il proprio contributo progettuale. Allo stesso tempo, vanno potenziate le competenze dei lavoratori, a partire dalle nuove generazioni – conclude Cerruti – Solo attraverso questi percorsi si potrà incidere positivamente su quella percezione allarmante di «lavoro povero» che sta lambendo anche gli occupati stabili. Il precariato resta uno dei nodi che incidono non solo sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche sullo sviluppo del territorio per il quale le abilità della forza lavoro sono un elemento competitivo”.

Il Torino Film Festival compie 40 anni Le novità

Le prime anticipazioni dell’edizione
diretta da Steve Della Casa

Torino, 25 novembre – 3 dicembre 2022

 

Martedì 22 marzo, nel corso di un incontro con la stampa presso Casa Argentina en Roma, il Direttore del Torino Film FestivaSteve Della Casa insieme a Enzo Ghigo e a Domenico De Gaetano – rispettivamente Presidente Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – ha annunciato le linee guida che caratterizzeranno la 40ma edizione.

Voglio innanzitutto ringraziare il mio predecessore, Stefano Francia di Celle e tutta la sua squadra, per lo straordinario lavoro svolto in questi due anni così difficili e il Museo Nazionale del Cinema per la fiducia accordatami – ha dichiarato Steve Della CasaFin da subito la sintonia con il presidente Enzo Ghigo e il direttore Domenico De Gaetano, è stata totale, così come con i vertici della Film Commission Torino Piemonte, nella comune consapevolezza dell’importanza di consolidare ulteriormente la collaborazione e la sinergia tra gli enti del sistema cinema torinese, in ambito artistico così come in ambito industriale. In questo campo stiamo preparando con Gaetano Renda un convegno internazionale sul rapporto tra cinema e sala. La 40ma edizione del Torino Film Festival dovrà essere all’insegna del rinnovamento ma nel solco della tradizione, ritrovare quella vitalità identitaria che per forza di cose nei due anni di pandemia si è persa, tornando a coniugare sperimentazione, cinema popolare e di genere.”

“Gli ultimi due anni del Torino Film Festival sono stati fortemente condizionati dalla pandemia – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – e questa sarà la prima vera edizione del post-Covid. Per il Museo Nazionale del Cinema, che organizza anche i festival Lovers e CinemAmbiente oltre al TorinoFilmLab, il TFF è una grande vetrina con risonanza nazionale e internazionale, e ancor di più lo sarà quest’anno con l’edizione speciale per il quarantennale. Siamo certi che i contenuti e le proposte artistiche ideate da Steve Della Casa coinvolgeranno la città in una bellissima festa, in linea con i grandi eventi che vedranno Torino protagonista nel 2022”.

E nella direzione indicata da Steve Della Casa va la scelta di dedicare all’attore Malcolm McDowell un omaggio a riconoscimento del suo straordinario apporto al cinema d’autore, al cinema popolare e alle serie tv, e nello spirito delle grandi retrospettive che hanno caratterizzato il Torino Film Festival negli anni.
L’attore sarà ospite del TFF e protagonista di una masterclass condotta da David Grieco, regista di Evilenko, uno dei sei titoli – insieme a Arancia Meccanica di Stanley Kubrick e Caligola di Tinto Brass – che lo stesso McDowell ha scelto come più esemplificativi della sua carriera.

Il 40° TFF sarà un festival più snello. Il programma comprenderà 4 sezioni competitive – Concorso internazionale lungometraggiConcorso documentari internazionaliConcorso documentari ItalianiConcorso cortometraggi italiani -, un Fuori Concorso dedicato alla produzione più interessante dell’anno in corso e alcuni Programmi Speciali.

Tra i Programmi Speciali, sempre nello spirito e nella tradizione del festival, sarà dedicata al western una mini retrospettiva. Saranno proposti 6 titoli, scelti in una rosa di 20, diretti o interpretati da registi e attori cult e presentati in sala da cinefili e studiosi del genere, tra i quali Francesco Ballo e Marco Giusti.  “Questi film caratterizzeranno il TFF per quello che deve tornare ad essere, cioè il luogo geometrico (anche) della cinefilia più estrema” dichiara Steve Della Casa.

Per festeggiare degnamente i 40 anni del Torino Film Festival, inoltre, la serata di apertura – sorprendente e pop al tempo stesso – si terrà al Teatro Regio e sarà trasmessa in diretta.

Ad affiancare il Direttore ci sarà un nuovo Comitato di selezione composto da Giulio Casadei, Antonello Catacchio, Massimo Causo, Grazia Paganelli, Giulio Sangiorgio e Caterina Taricano. Consulenti alla direzione artistica saranno Luca Beatrice, Claudia Bedogni, David Grieco, Luigi Mascheroni, Paola Poli, Alena Shumakova e Luciano Sovena.

 

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino

Il Comune arruola mille disoccupati con reddito di cittadinanza per aiutare l’anagrafe in affanno

Il Comune intende attivare  i “patti per il lavoro”

Sarà così possibile “arruolare” mille disoccupati con il reddito di cittadinanza da utilizzare fin da subito per rinforzare l’anagrafe in difficoltà e per altri impieghi di pubblica utilità . La notizia è stata data in prima commissione a Palazzo Civico dall’assessore ai Servzi demografici, Francesco Tresso. Molti cittadini, visti i tempi biblici per ottenere la carta di identità, si rivolgono alla Questura per fare il passaporto.

Confindustria: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto bocciano il Decreto Energia

 

 

“SISTEMA INDUSTRIALE A RISCHIO PARALISI, SERVE DETERMINAZIONE”

 

I Presidenti Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto), Pietro Ferrari (Confindustria Emilia-Romagna) e Marco Gay (Confindustria Piemonte) a seguito delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri per arginare il caro energia, esprimono profonda insoddisfazione e preoccupazione.
Pur nella consapevolezza che l’intero sistema industriale italiano è a rischio paralisi tra aumenti delle materie prime, difficoltà di approvvigionamento delle forniture e costo dell’energia, nel decreto manca la determinazione di cui c’è assoluto bisogno in periodi eccezionali come quelli che stiamo vivendo.
Tra le imprese del Nord c’è fortissima preoccupazione: occorre intervenire immediatamente, con ogni misura possibile e sostenibile, per compensare l’aumento dei costi dell’energia – anche attraverso un price-cap/tetto sui prezzi – e gli effetti delle sanzioni legate alla guerra per i settori o le imprese direttamente colpite. L’Italia e la sua industria stanno pagando il prezzo più alto d’Europa.
La trasparenza del mercato energetico deve poter permettere di legare al costo delle forniture il prezzo al cliente, non ai valori oscillatori delle speculazioni quotidiane. Anche il sistema fiscale che grava sui prodotti energetici va reso lineare, chiaro e trasparente. Non è possibile che le imposte raddoppino il costo del carburante e siano la sommatoria di accise accumulate nei decenni senza più alcun riferimento alla situazione attuale. Perché non prendere esempio dal Portogallo dove il governo ha chiesto alla UE la riduzione dell’aliquota IVA dal 23% al 13%?
La scelta di intervenire con “sconti” e ristori temporanei limitati nel tempo e negli impatti, poi, è in contrasto con le previsioni, anche quelle meno pessimistiche, di alti livelli dei prezzi sui mercati energetici prolungati nel tempo.
Sono poi irricevibili, causa insostenibilità, le ipotesi o gli scenari di riduzione “teorici” dei consumi energetici dell’industria. Le strategie europee, a partire dal Fitfor55, costruite e calate dall’alto, vanno riviste in una logica di transizione “sostenibile”, non di obiettivi astratti irraggiungibili per tutti i settori industriali, dalle plastiche all’auto. La transizione va discussa, condivisa e programmata insieme all’industria. Visto il diverso impatto del costo dell’energia nei vari Paesi europei le imprese italiane sono quelle la cui competitività è maggiormente a rischio.
Il Paese deve definire rapidamente un vero e proprio Piano Energetico nazionale che preveda un nuovo mix di forniture e fonti. Occorre accelerare la realizzazione degli impianti di rinnovabili sbloccando, nell’interesse nazionale, gli iter autorizzativi, oggi di fatto bloccati in molti ambiti ed aree. Contemporaneamente è indispensabile accelerare l’aumento del prelievo nazionale di gas, anche con nuove esplorazioni, e riattivare gli investimenti previsti sui rigassificatori.
Il PNRR può essere parzialmente rivisto e rimodulato in funzione della necessità di sostenere gli investimenti in campo energetico, mentre con maggiore decisione devono essere riprese le riforme timidamente approcciate in questi mesi: prima di tutte quella del fisco, intervenendo strutturalmente sul cuneo fiscale. Gli effetti dell’inflazione sui salari rischiano di essere ulteriormente “deprimenti” per l’economia e per le imprese italiane.

Sono 5.204 i profughi ucraini accolti fino ad ora in Piemonte

Sono 5.204 i profughi ucraini accolti fino ad ora in Piemonte. Di questi 1.953 sono ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 363 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 344 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture. 

 

A livello territoriale, la quota principale di rifugiati risulta ad oggi nelle province di Novara e del VCO, dove è insediato circa il 40% della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte. In particolare, nel Novarese risultano già arrivate 1.912 persone, di cui 41 accolte dalla Protezione Civile, 13 nei CAS e SAI e 1.858 dalla rete di accoglienza spontanea locale. Nel Verbano Cusio Ossola, invece, le persone presenti risultano 791, di cui 72 nei CAS e SAI e 719 dalla rete di accoglienza spontanea. 722 risultano invece i rifugiati nel territorio del Torinese, di cui 216 nelle strutture della Protezione Civile, 136 nei CAS e SAI e 370 in accoglienza spontanea. Nel Cuneese risultano attualmente 512 rifugiati ucraini, di cui 94 presso le strutture della Protezione Civile, 50 nei CAS e SAI, e 368 in accoglienza spontanea. Nel Vercellese risultano 496 profughi, tutti accolti attraverso la rete dell’ospitalità spontanea. La provincia di Alessandria ha accolto 380 rifugiati, di cui 35 nei CAS e nei SAI e 345 attraverso la rete di accoglienza spontanea. Nella provincia di Biella sono arrivate 318 persone, di cui 5 nei CAS e SAI e 313 accolti spontaneamente dalla rete locale. Nell’Astigiano risultano presenti 73 profughi, di cui 12 nelle strutture della Protezione Civile, 33 nei CAS e SAI e 28 in accoglienza spontanea.

La mappa dell’accoglienza è stato uno dei temi oggi nella riunione del lunedì del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e l’assessore ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare, oltre ai rappresentanti degli Enti Locali.

 

CALL CENTER REGIONALE IN UCRAINO

Sul fronte comunicazione è attivo da domani il numero del Call Center regionale dedicato alle informazioni per i rifugiati ucraini in Piemonte, realizzato grazie alla collaborazione tra Protezione Civile, Consolato Onorario di Ucraina a Torino e la Onlus Danish Refugee Council Italia. Il numero è 011.4326700 ed è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 20.00: otto operatori di madrelingua ucraina rispondono alle richieste di informazioni e approfondimenti da parte dei profughi e delle famiglie che li accolgono.

 

INSERIMENTO SCOLASTICO: LE INDICAZIONI DEL MINISTERO ISTRUZIONE

Per quanto riguarda la scuola, al fine di dare una continuità scolastica ai rifugiati minori, è stato individuato il percorso per l’iscrizione ai nostri istituti scolastici. Il Coordinamento dell’Ufficio Scolastico Regionale è il punto di raccordo sulla presenza dei bambini e dei ragazzi accolti nelle scuole, mentre, secondo quanto indicato dal Ministero dell’Istruzione, è il genitore, o chi ne fa le veci, a effettuare l’iscrizione a scuola in qualunque momento dell’anno recandosi presso la segreteria dell’istituto individuato, dove consegnerà i documenti necessari (documento di identità, codice fiscale, certificato di vaccinazione, dichiarazione da cui si evinca quale scuola il minore ha frequentato nel paese d’origine). In mancanza di questa documentazione si può fornire un’autocertificazione delle informazioni richieste.  È stata inoltre assicurata l’attivazione di percorsi di insegnamento della lingua italiana e la frequenza delle lezioni e di tutte le attività organizzate dalle scuole, in modo che i bambini e i ragazzi possano vivere una socialità il più ampia possibile.

 

Lavori edili e ristrutturazioni in difficoltà per il caro energia e materie prime

Il rincaro dei costi dell’energia e delle materie prime dilata i tempi dei lavori e delle ristrutturazioni edilizie

Inoltre aumentano i contenziosi, in particolare nel caso delle aziende più piccole.

Lo rivela uno studio condotto da Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell’Unione italiana consumatori (Unc).

Una situazione che – afferma  Polliotto – rischia di “sbilanciare quell’ampio asset di ditte individuali e piccole e medie imprese per lo più a conduzione familiare con un numero fra due e dieci dipendenti che fanno i conti con pesanti sopravvenienze in termini di incremento generale dei costi vivi di circa il 40% rispetto allo stesso periodo del 2021”.

Vi sono difficoltà  anche per i lavori legati Bonus 110% e Bonus facciate – conclude la presidente del comitato regionale Unc – “ove i rincari in capo alle imprese edili stanno dilatando i tempi di fine lavori di un 20% in media, creando tensioni”.

Si apre la Settimana del Lavoro 2022. Verso la sostenibilità

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Un’utopia concreta: unire lavoro di qualità e sviluppo sostenibile

Dal 21 al 26 marzo a Torino Polo del ‘900, altre sedi + Live streaming, programma completo su settimanalavoro.it
6 giorni di incontri pubblici con docenti, ricercatori, manager, rappresentanze politiche, sindacali e sociali, sui temi legati alla transizione ecologica e i principali cambiamenti che l’organizzazione lavoro deve di conseguenza affrontare: la governance e le politiche del clima, la bioeconomia, la riorganizzazione del lavoro per qualità, tempo e competenze, i green job e le aspettative dei lavoratori, la funzione dell’istruzione per creare lavoro sostenibile, la lotta allo spreco e l’agricoltura per consumi alimentari sani e puliti, le tecnologie digitali come risorsa per l’ambiente.

La Settimana del Lavoro, alla sua terza edizione, è un evento biennale organizzato da ISMEL, Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, come progetto integrato del Polo del ‘900, con il sostegno di Fondazione CRT.