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Maltempo, duemila blackout in Piemonte

il tempo dovrebbe migliorare nelle prossime ore ma la Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continua a monitorare la situazione derivante dalle forti precipitazioni che hanno interessato e stanno interessando Verbano, Novarese, Valsesia, Biellese, Val Chiusella e pianura settentrionale: fino alla mezzanotte era in vigore l’allerta arancione diramata da Arpa.

Al momento sono attivi 65 Centri operativi comunali e risultano la chiusura in via cautelativa delle statali del Colle della Maddalena ad Argentera (CN), di quella della Val Formazza e della 549 a Calasca Castiglione (VB). Oltre 1900 i casi di disalimentazione dell’erogazione di corrente elettrica, con picchi nel Vercellese e nel VCO.

Nel pomeriggio di ieri si è sviluppata un’intensificazione delle piogge sul Piemonte orientale, in attenuazione in serata. Una ripresa delle precipitazioni è segnalata per oggi pomeriggio.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi ringraziano i volontari che sono all’opera per il monitoraggio della situazione ed invitano i cittadini alla prudenza ed a evitare spostamenti se non strettamente necessari, soprattutto nelle zone montane.

Forse il rifiuto di una ragazza dietro al suicidio del giovane 28enne di Torino

E’ stato forse il rifiuto da una ragazza, oltre a disagi personali, a portare al suicidio il giovane F.S. di 28 anni che si era barricato in casa sua in via Frinelli a Torino. Nuovi scenari si fanno strada nei giorni successivi all’episodio drammatico. Il ragazzo faceva parte del gruppo storico Pietro Micca ed era collezionista di armi. I carabinieri, presenti davanti alla sua abitazione in tenuta da squadre speciali  di intervento hanno tentato di salvarlo con un negoziatore ma alla fine si è tolto la vita con un fucile.

Disoccupazione over 58: 160 posti nei cantieri di lavoro della Città di Torino

Per chi si trova a compiere 58 anni da disoccupato e senza aver ancora maturato i requisiti contribuitivi per accedere alla pensione, il mercato del lavoro rischia di diventare un limbo da cui è difficile uscire. Per cercare di scongiurare questa impasse e offrire assistenza alle tante persone che ci si sono venute a trovare, la Città di Torino, con una delibera proposta dalla vicesindaca Michela Favaro, ha deciso di lanciare un progetto denominato “Interventi straordinari contro la disoccupazione – over 58. Anno 2025 – 2026”, un vero e proprio “cantiere di lavoro” che vedrà fino a 160 persone venire impiegate con varie mansioni proprio all’interno del Comune di Torino.

Il progetto si inserisce nel quadro delle politiche attive del lavoro finanziate con risorse del Bilancio Regionale, del Programma Regionale (PR), del Fondo Sociale Europeo (PLUS FSE+) 2021-2027 della Regione Piemonte con l’obiettivo specifico di “incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, migliorare l’occupabilità in particolare dei gruppi svantaggiati”.

“Con l’approvazione di questo progetto – sottolinea la vicesindaca Michela Favaro – l’Amministrazione rinnova il suo impegno per una città dove nessuno venga lasciato indietro. I Cantieri di Lavoro rappresentano un’opportunità concreta per valorizzare le competenze e contrastare l’esclusione. Promuovere l’inserimento in contesto lavorativo significa non solo supportare le persone attraverso un reddito mensile, ma anche riconoscere e sostenere il contributo che ogni persona può offrire alla comunità”.

TORINO CLICK

I funerali di Nosiglia venerdì in Duomo

Saranno celebrati dal cardinale Repole venerdì 29 alle ore 15,30 nel Duomo di Torino i funerali di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022, morto la scorsa notte al Cottolengo Hospice di Chieri all’età di 80 anni. La veglia funebre si terrà giovedì alle 21 al Santuario della Consolata dove è allestita la camera ardente. Nosiglia era stato trasferito pochi giorni fa all’Ospedale Gradenigo di Torino perché colpito da una malattia respiratoria.
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Nelle foto di Igino Macagno l’omaggio a Nosiglia alla Consolata

E’ morto l’arcivescovo emerito di Torino Cesare Nosiglia

E’ morto nelle scorse ore mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo emerito di Torino. Aveva 80 anni. Da alcune settimane era ricoverato all’ospedale Gradenigo  in corso Regina Margherita per una polmonite. L’arcivescovo emerito il prossimo 5 ottobre avrebbe compiuto 81 anni. Nosiglia è mancato nella notte all’Hospice Cottolengo di Chieri dove era stato trasferito.

La notizia della morte di mons. Nosiglia è stata annunciata dal cardinale Repole, attuale arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa: «Ho potuto visitare Nosiglia fino all’ultimo giorno e accompagnarlo nella preghiera. Uno dei primi ricordi che affiorano in queste ore è lo stile del suo servizio alla Chiesa e alla Città, uno stile instancabile: non si fermava mai, tanti lo ricordano così. Credo che Torino e Susa conserveranno memoria grata del suo desiderio di stare a fianco dei poveri e dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi: ha cercato di scuotere le coscienze e di mobilitare la solidarietà, penso che sia stato il suo dono più bello”.

La Biografia

Mons. Nosiglia era nato il 5 ottobre 1944 a Rossiglione, nella diocesi di Acqui e provincia di Genova. Dopo aver compiuto gli studi nel Seminario di Acqui Terme, conseguì la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e quella in Sacra Scrittura presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma.

Era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 per la diocesi di Acqui.

Tra i suoi incarichi pastorali più significativi: dal 1968 al 1975 collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Battista De Rossi a Roma; dal 1971 al 1983 addetto all’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.; dal 1975 al 1991 collaboratore nella parrocchia di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti; dal 1978 al 1980 docente di Teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo; dal 1983 al 1986 vicedirettore dell’Ufficio Catechistico nazionale C.E.I.; dal 1986 al 1991 direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.

Eletto alla Chiesa titolare di Vittoriana e nominato vescovo ausiliare di Roma il 6 luglio 1991, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 settembre successivo. Durante il Sinodo di Roma ha ricoperto gli incarichi di relatore generale e presidente della Commissione post-sinodale. Il 19 luglio 1996 è stato nominato vicegerente di Roma con il titolo personale di arcivescovo. Il 6 ottobre 2003 è stato trasferito alla diocesi di Vicenza.

A livello nazionale, è stato anche presidente del Consiglio nazionale della Scuola Cattolica, presidente dell’Organismo internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC), nonché delegato del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per la Catechesi e l’Università.

Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è stato membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede (1992-1999), segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (1995-2000) e presidente della stessa Commissione (2000-2005), infine vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana (2010-2015).

In occasione del grande Giubileo dell’anno 2000 gli sono state affidate la vicepresidenza della Commissione Pastorale-Missionaria del Comitato centrale, la presidenza del Comitato Italiano per la Giornata mondiale della Gioventù e la vicepresidenza del Congresso Eucaristico Internazionale. Inoltre, è stato membro del Consiglio internazionale per la Catechesi della Congregazione per il Clero. È stato presidente del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015.

Dall’11 ottobre 2010 al 19 febbraio 2022 è stato arcivescovo di Torino. Dal gennaio 2011 – fino alla fine del suo incarico episcopale – è stato presidente della Conferenza episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta e Membro del Consiglio episcopale permanente della CEI.

Nell’anno del compimento del 75-mo anno di età, il 1° agosto 2019, S. Eusebio, patrono del Piemonte, papa Francesco aveva confermato mons. Nosiglia arcivescovo di Torino per altri due anni. Il 12 ottobre 2019 era stato nominato anche amministratore apostolico della Diocesi di Susa.

Sabato 19 febbraio 2022, in concomitanza all’annuncio ufficiale della designazione del nuovo arcivescovo di Torino, nominato anche Vescovo di Susa, nella persona dell’allora can. Roberto Repole, il Pontefice aveva nominato mons. Nosiglia amministratore apostolico di Torino, attribuendogli i diritti, le facoltà, i compiti che spettano al vescovo diocesano. Egli, pertanto, ha continuato nell’esercizio di tali munera fino alla presa di possesso canonico delle due Diocesi da parte del successore designato, mons. Roberto Repole, avvenuta sabato 7 maggio 2022.

(www.diocesi.torino.it)

Lo Russo e Cirio: “Nosiglia uomo del dialogo”

LA SCOMPARSA DELL’ARCIVESCOVO EMERITO DI TORINO

“Desidero esprimere il cordoglio e la vicinanza della Città di Torino alla Diocesi torinese, a quella di Susa e ai suoi cari per la scomparsa dell’arcivescovo Cesare Nosiglia – ha affermato il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo -. La Città ed il territorio torinese perdono un interlocutore attento ai problemi sociali, alle difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori e impegnato nel costruire una comunità inclusiva e accogliente, soprattutto per i più giovani. Come istituzioni cercheremo di fare tesoro del suo prezioso insegnamento”.

“Con la scomparsa dell’Arcivescovo emerito Cesare Nosiglia, Torino e il Piemonte perdono un grande uomo di fede, innamorato di Dio, della Chiesa e degli uomini. Una voce preziosa, sempre attenta alla dignità della persona, come conferma la sua costante attenzione alla tutela del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende in crisi del nostro territorio negli anni in cui ha guidato con determinazione, amore e spirito di servizio la chiesa torinese.
Non dimenticherò mai la sua vicinanza nei lunghi e drammatici mesi del Covid, e in particolare quando abbiamo pregato insieme di fronte alla Sindone, alla vigilia di una Pasqua difficile che, ancora di più in quell’occasione, doveva essere occasione di speranza e rinascita. Ai suoi cari e a tutta la comunità ecclesiastica il cordoglio mio e della Regione Piemonte”, commenta il governatore  Alberto Cirio.
“La scomparsa di monsignor Cesare Nosiglia è una perdita dolorosa per la città di Torino e per tutto il Piemonte. Ha saputo essere guida spirituale e punto di riferimento anche nella vita civile, sempre vicino ai lavoratori, ai poveri e a chi viveva situazioni di fragilità. A nome del Consiglio regionale esprimo cordoglio e vicinanza alla diocesi, alla comunità cristiana e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo stile semplice, umile e autentico”, dichiara il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco.

“Alpi on the road”, i percorsi dell’arco alpino per rilanciare il turismo e la montagna

L’iniziativa sarà presentata anche a Torino

RAFFORZARE IL TURISMO NELLE VALLI ALPINE EUROPEE, IL PROGETTO REALIZZATO DA LONELY PLANET CON UNCEM

Si terrà ai piedi del Monte Bianco la prima presentazione ufficiale di “Alpi on the road”, la nuova guida pubblicata da Lonely Planet Italia: l’appuntamento, patrocinato Fondazione Courmayeur Mont Blanc, è fissato per giovedì 28 agosto 2025, alle ore 11, al Jardin de l’Ange di Courmayeur. All’incontro interverranno Roberto Ruffier della Fondazione Courmayeur Mont Blanc, Angelo Pittro, Direttore di Lonely Planet Italia, Denis Falconieri, autore della guida, Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Jean Barocco, Consigliere nazionale Uncem.
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La guida contiene 50 itinerari – 25 in Italia e 25 oltreconfine – con percorsi che si snodano lungo tutto l’arco alpino, da Monaco a Trieste, collegando Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria e Slovenia: un volume pensato per chi desidera vivere un’avventura indimenticabile nel pieno rispetto dell’ambiente alpino. Ogni percorso è studiato per guidare il viaggiatore lungo strade panoramiche e suggestive, accompagnandolo con mappe dettagliate e indicazioni chiare tappa dopo tappa. Inoltre il volume è arricchito da approfondimenti culturali (storia locale, tradizioni, identità linguistiche) e da sezioni dedicate alle soste gastronomiche e alle specialità regionali.
Quella di Courmayeur è la prima tappa di un percorso che comprende altri quattro appuntamenti, a Torino, Trento, Brescia e Belluno, promossi da Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, con Lonely Planet Italia nell’ambito del Progetto italiae, progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Formazione, analisi, approfondimento, sul turismo nelle Alpi, che non è mai overtourism, ma punto di incontro con le comunità-vive dei paesi.

Oltre la Vuelta: ladri di biciclette a Torino. Ogni anno centinaia di furti

Il furto più clamoroso è quello della notte tra il 24 e il 25 agosto 2025 quando Torino è stata teatro di un fatto clamoroso: durante la Vuelta al Piemonte, alcuni ladri hanno scassinato il furgone della squadra Visma–Lease a Bike e portato via quindici biciclette professionali del valore complessivo di circa quattrocentomila euro, tra cui quelle destinate al campione Jonas Vingegaard. Alcuni mezzi sono stati ritrovati poco dopo in un campo, ma l’episodio ha suscitato grande scalpore perché ha colpito uno degli eventi ciclistici più importanti d’Europa. Come se non bastasse, ha fatto scalpore anche il concomitante furto della bicicletta dello scrittore Bruno Gambarotta. In realtà però chi vive a Torino sa bene che il furto delle bici non è un fatto isolato legato alla corsa spagnola e non riguarda solo le bici di pregio dei ciclisti professionisti:  in città spariscono ogni anno migliaia di mezzi, ad esempio nel 2022 le denunce ufficiali sono state oltre mille, cioè una media di tre biciclette sottratte al giorno, senza contare tutti i casi non segnalati. In passato lo storico servizio di bike sharing ToBike oggi dismesso aveva subito danni enormi, con centinaia di biciclette rubate o vandalizzate nel giro di pochi anni, riducendo drasticamente la disponibilità per gli utenti. Alcune stime parlano di un terzo dei furti commessi da gruppi organizzati, che rivendono le bici attraverso reti parallele, spesso fuori città. Proprio per questo sono nati negli ultimi anni diversi gruppi Facebook e comunità online dove i cittadini pubblicano foto e segnalazioni nella speranza di ritrovare il proprio mezzo o di aiutare altri ciclisti: “Bici rubate a Torino” è uno dei più frequentati e grazie alla collaborazione tra iscritti non mancano casi in cui la bici sparita viene rintracciata e restituita al proprietario. Anche la Polizia Municipale è impegnata nel contrasto al fenomeno: in passato ha sperimentato progetti mirati come il nucleo “Ladri di biciclette”, formato da agenti dedicati al recupero dei mezzi rubati e al monitoraggio dei luoghi di ricettazione, e ancora oggi pubblica online le immagini delle bici sequestrate per facilitare il riconoscimento da parte dei cittadini. Il lavoro delle forze dell’ordine è costante, ma si scontra con difficoltà pratiche e burocratiche: spesso chi subisce un furto deve rivolgersi a più uffici per presentare denuncia e i tempi del recupero sono lunghi, mentre i ladri hanno grande rapidità nello spostare e rivendere i mezzi. In questo quadro Torino appare come una città che vive quotidianamente il problema dei furti di biciclette, con numeri elevati e un fenomeno che non accenna a diminuire. L’episodio della Vuelta ha acceso i riflettori sul tema a livello internazionale, ma per i torinesi rappresenta solo l’ennesima conferma di una situazione che da anni penalizza chi sceglie le due ruote come mezzo di trasporto.

Il Piemonte e la Vuelta 25: quattro giorni di ciclismo internazionale

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La partenza della Vuelta 25 dal Piemonte ha rappresentato un appuntamento di rilievo per il ciclismo internazionale, con la presenza di oltre 200 giornalisti, fotografi, operatori video e speaker radiofonici accreditati per seguire l’evento.

“Abbiamo vissuto giorni straordinari: il Piemonte è stato il cuore pulsante del grande ciclismo internazionale, accogliendo la Vuelta 25 con entusiasmo, passione e una partecipazione popolare che ha superato ogni aspettativa – il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, Paolo Bongioanni.

“Grazie alla stretta collaborazione con le autorità del Piemonte, il passaggio de La Vuelta nella loro regione può essere definito un vero successo che ricorderemo sempre con grande affetto” – il direttore generale de La Vuelta a España, Javier Guillén.

La quarta tappa, con partenza da Susa, ha chiuso il percorso piemontese della corsa attraversando otto comuni prima del passaggio in Francia attraverso il Colle del Monginevro. In totale, le quattro tappe italiane hanno coinvolto 139 comuni della regione.

Un ruolo significativo è stato svolto dalle città di partenza e arrivo – Venaria Reale, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese, Ceres e Susa – che hanno contribuito con eventi collaterali, iniziative culturali e momenti di partecipazione.

“Abbiamo vissuto giorni straordinari: il Piemonte è stato il cuore pulsante del grande ciclismo internazionale, accogliendo la Vuelta 25 con entusiasmo, passione e una partecipazione popolare che ha superato ogni aspettativa – dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Paolo Bongioanni –. Le quattro tappe piemontesi della Salida Oficial sono state una vetrina sportiva di altissimo livello, un’occasione per mostrare al mondo la bellezza dei nostri territori, l’efficienza delle nostre comunità e la nostra capacità organizzativa. Vogliamo ringraziare tutti i comuni coinvolti, le istituzioni, le forze dell’ordine, i volontari e i tantissimi cittadini che hanno contribuito a rendere questo evento un successo indiscutibile. Il Piemonte ha risposto con calore, ordine e professionalità: dalle città ai piccoli borghi, abbiamo dimostrato di essere pronti per ospitare eventi internazionali di questa portata. Questa competizione è stata molto più di una corsa ciclistica: è stata una festa dello sport, una celebrazione del territorio e un’occasione per rafforzare il legame tra il Piemonte e il ciclismo. Siamo orgogliosi di aver scritto insieme una pagina importante, che resterà nella memoria collettiva e darà impulso anche al nostro turismo, alla nostra economia e alla promozione culturale del Piemonte.”

“La partenza de La Vuelta 25 dal Piemonte ha superato le nostre aspettative. Siamo arrivati in una regione con una lunga tradizione ciclistica e ci siamo sentiti come a casa grazie alla calorosa e affettuosa accoglienza dei tifosi – sottolinea Javier Guillén direttore generale de la Vuelta a España –. Il gruppo ha pedalato attraverso scenari carichi di storia e di una bellezza naturale impressionante, con il passaggio attraverso le Alpi come momento culminante, qualcosa che ci emozionava particolarmente. Dal punto di vista sportivo, sono state tappe molto intense e divertenti, che hanno entusiasmato gli appassionati. Grazie alla stretta collaborazione con le autorità del Piemonte, il passaggio de La Vuelta nella loro regione può essere definito un vero successo che ricorderemo sempre con grande affetto.”

Oltre all’aspetto sportivo, l’evento ha generato un racconto mediatico diffuso a livello internazionale: servizi televisivi, trasmissioni radiofoniche, reportage fotografici e articoli hanno dato risalto non solo alla competizione, ma anche alle caratteristiche del territorio ospitante.

La Salida Oficial della Vuelta 25, con le sue quattro tappe piemontesi, ha così confermato la capacità organizzativa e la vocazione del Piemonte ad accogliere manifestazioni sportive di respiro internazionale.

Al via in Piemonte i Mondiali Open di sci nautico

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Coraggio e agonismo, forza di volontà e tecnica: l’Italiadello sci nautico da oggi scende nell’arena di Recetto.

 

Lo specchio d’acqua del Sesia, in Piemonte, Centro tecnico federale della Fissw, per una settimana sarà l’epicentro delle discipline classiche. È qui che si svolgeranno i Mondiali, una gara che la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard, insieme alla FISSW Servizi, ha voluto riportare in Italia dopo 24 anni.

 

Tredici gli azzurri convocati per gli Iwwf World Waterski Championship 2025 – questo il nome ufficiale della competizione – curata dalla FISSW Servizi con il contributo del Dipartimento dello Sport, della Regione Piemonte e della FISSW, sotto l’egida del CONI e della IWWF – International Waterski & Wakeboard Federation.Capitanati dal veterano e plurimedagliato ThomasDegasperi, al Centro Tecnico Federale FISSW del Parco Nautico del Sesia a Recetto ci saranno in squadra Carlo Allais, Alice Bagnoli, Nicholas Benatti, FrancescoCaldarola, Brando Caruso, Beatrice Ianni, Matteo Luzzeri, Edoardo Marenzi, Vincenzo Marino, Florian Parth, Arianna Sacco e Vittoria Saracco. Tredici atleti in totale, per andare a caccia delle medaglie di squadra e per i podi individuali nello slalom, nel salto e nelle figure, con la guida dei tecnici Elisabetta Galli e Riccardo Casilli e le cure dello staff medico del dottor Lorenzo Benassa e del fisioterapista Giacomo Micucci.

 

La squadra italiana è tra le più blasonate del mondo e arriva con due titoli open cuciti al petto: l’oro e l’argentoeuropei nello slalom ottenuti da Degasperi e Caruso e l’orodi squadra e diverse medaglie individuali ottenute pochi giorni fa in Austria all’europeo dedicato agli under 21. Ovviamente gli azzurri dovranno fare i conti con atlete ed atleti di nazioni altrettanto preparate, a partire dagli americani, vincitori del mondiale 2023, e dei canadesi, dasempre ai vertici. Il team è in ritiro a Novara dal 19 agostodove si è allenato in vista dell’apertura delle provepreliminari, prevista per domani 26 agosto alle 15 con lo slalom uomini. Tra le file italiane un mix di atleti esperti e giovani. Tra questi ultimi, il 23 agosto si sono uniti i medagliati agli europei junior appena tornati da Vienna: Vittoria Saracco, medaglia d’oro nello slalom, Florian Parth, argento nello slalom e bronzo nel salto e nella classifica generale, e Vincenzo Marino, argento nella classifica generale e quarto nelle figure e nel salto.

«Recetto già da qualche settimana respira un’aria internazionale ed è pronta per il più prestigioso evento disci nautico del 2025 – spiega Luciano Serafica,amministratore delegato FISSW Servizi e responsabiledell’organizzazione tecnica e logistica dell’evento – i piùforti atleti del mondo sono arrivati già da diversi giorni perfamiliarizzare con il piano d’acqua e i campi gara; e ilCentro tecnico federale ha cambiato pelle: non solo una struttura all’avanguardia per gli allenamenti e le gare, ma oggi è anche un villaggio sportivo con area stampa e tv, area ospitalità, mensa e ovviamente la zona dedicata agli atleti. Ora un grande in bocca al lupo a tutti per la competizione».

«Abbiamo sognato a lungo di organizzare questa gara, oggi diamo il via a un evento di altissimo livello grazie allesinergie a un incredibile lavoro di squadra – affermaClaudio Ponzani, presidente della FISSW – l’Italia simette in mostra in tutto il suo splendore: il Centro diRecetto è considerato tra i migliori al mondo ed è incastonato in un territorio ricco di storia e da potenzialità turistiche enormi. Come Federazione promuoviamo i nostri bellissimi sport, ma facendo questo incoraggiamo anche il turismo sportivo, un modo per stimolare anche l’economia di territori».

«Accogliere nuovamente in Italia i Mondiali Open di sci nautico, dopo oltre vent’anni, è per il Piemonte motivo di grande orgoglio. Il nostro territorio è pronto a offrire il meglio di sé, dimostrando ancora una volta di essere all’altezza dei più importanti eventi sportivi internazionali – dichiarano Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte -. Il Centro Tecnico Federale FISSW di Recetto rappresenta un’eccellenza a livello mondiale, inserita in un contesto naturale e culturale unico, che unisce sport, turismo e innovazione. Questa manifestazione è una straordinaria competizione sportiva, un’opportunità concreta per valorizzare le potenzialità economiche e turistiche della nostra comunità. La Regione Piemonte ha creduto fin dall’inizio in questo progetto, sostenendolo con convinzione, perché promuovere lo sport significa anche promuovere il territorio, i suoi valori e la sua bellezza. Un grande in bocca al lupo agli atleti azzurri e a tutti i partecipanti: che vinca lo sport e lo spirito di squadra.»

Per Recetto e la provincia di Novara sono stati e sarannoinfatti giorni intensi. Il territorio ha iniziato ad ospitare sindal 10 agosto atleti, tecnici e le loro famiglie, che hannoanimato il comune piemontese e dato impulso anche alcommercio locale. Durante i prossimi giorni è stimato unmovimento di oltre due mila persone, mentre allacompetizione parteciperanno circa 200 atleti da 33 nazioni.Il pubblico delle grandi occasioni potrà così ammirare dal vivo uno sport unico e affascinante che avrà il suo apice il 31 agosto con le finali di tutte le categorie e la cerimonia di chiusura.

Il Mondiale di sci nautico era stato presentato il 15 luglio aRoma durante un evento pubblico con la presenza e gli interventi della ministra del Turismo Daniela Santanché, del ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, del sindaco di Recetto Lido Beltrame e in videocollegamento del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

L’evento è sostenuto da Kappa, Nuii – Maxibon, Nautique, Masterline, Eagle e Vicolungo the Style Outlets, con ilsupporto istituzionale del Ministero per lo Sport e i Giovani,del Ministero del Turismo, della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, del Comune di Recetto, del Coni, del CIP Comitato Italiano Paralimpico e di Sport e Salute.

Per maggiori informazioni, i risultati in diretta e il livestreaming, si può consultare il sito della Fissw a questo linke il sito della IWWF a questo indirizzo.