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Alleggerire i pronto soccorso con più posti di degenza e accelerare i tempi. Ecco il piano della Regione

 

Incontro ieri tra l’assessore alla Sanità Icardi, i vertici di Azienda Zero e il gruppo di lavoro: tra le priorità sostenere il personale, alleggerire il boarding dei pronto soccorso, aumentando i posti di degenza, accelerando i tempi di ricovero nei reparti, favorendo le dimissioni dei pazienti a bassa intensità nella rete territoriale e potenziando la sinergia ospedale-territorio

Martedì 20 dicembre, alle ore 10.30, nella Sala della Trasparenza della Regione Piemonte (Piazza Castello 165 – Torino) il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi presenteranno il Piano straordinario che la Regione sta predisponendo per sostenere i pronto soccorso.

«Come per le liste d’attesa, parliamo di uno dei problemi che in sanità si trascinano da moltissimi anni e che la pandemia ha ulteriormente aggravato» sottolinea l’assessore Icardi, che stamattina insieme ai vertici di Azienda Zero ha incontrato il Gruppo di lavoro sui pronto soccorso di cui fa parte una rappresentanza dei direttori dei Dea e il presidente Simeu Piemonte, la Società italiana medicina d’emergenza-urgenza.

Una riunione operativa con la task force voluta dal presidente Cirio, per fare il punto sul Piano di intervento che la Regione intende mettere in campo in modo immediato e nel medio-lungo periodo.

«Tra le priorità c’è innanzitutto quella di sostenere il personale – spiega l’assessore Icardi -. Stiamo sollecitando interventi nazionali che consentano di intervenire sulla carenza di urgentisti e incentivare chi fa la scelta importante di lavorare in un pronto soccorso. La Regione Piemonte farà la sua parte ed entro gennaio il provvedimento che abbiamo approvato per portare a 100 euro all’ora il valore delle prestazioni aggiuntive dei nostri medici in pronto soccorso diventerà legge».

Sempre a partire da gennaio, la Regione Piemonte trasferirà alle aziende sanitarie le risorse  sbloccate a Roma in Finanziaria per retribuire il lavoro relativo ai certificati Inail, emessi prevalentemente dai medici di pronto soccorso.

Circa 4,5 milioni di euro per l’attività svolta dal 2019 al 2021.

Per quanto riguarda invece gli specializzandi reclutati attraverso il DL Calabria, l’Assessorato alla Sanità invierà a breve una nota alle Aziende sanitarie per precisare che è possibile attivare in questo caso contratti a tempo determinato di tre anni, che diventano in automatico a tempo indeterminato non appena conseguita la specializzazione.

Tra le altre priorità su cui il gruppo di lavoro sta predisponendo delle azioni da mettere in campo in modo immediato c’è l’urgenza di alleggerire il boarding dei pronto soccorso, aumentando i posti di degenza, accelerando i tempi di ricovero nei reparti, favorendo le dimissioni dei pazienti a bassa intensità nella rete territoriale e potenziando la sinergia ospedale-territorio.

 

 

Se bastano pochi centimetri di neve a bloccare la città

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IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il rag. Gian Antonio Romanini, assessore repubblicano nella Giunta Cardetti nel 1986, a causa del ritardato intervento nel fronteggiare l’emergenza neve, fu costretto a dare le dimissioni. Romanini fu anche un capro espiatorio per salvare il Sindaco, come lo fu l’assessore repubblicano Lodi (ben altra caratura) per parare le terga al sindaco Chiamparino sullo scandalo dei cimiteri. Quello che sta accadendo a Torino con l’assessor* Chiara Foglietta, delegata anche alla viabilità invernale, ricorda non vagamente Romanini che il PCI costrinse a mettersi da parte. Le generiche rassicuranti parole del Sindaco non bastano e non basta neppure una opposizione inerte, se si escludono i grillini che durante il loro quinquennio di governo passarono indenni perché non nevico’ mai.  Che nell’anno 2022 una grande città si faccia cogliere impreparata dalla neve non è  un buon segno. L’assessor* deve privarsi dell’asterisco ed assumersi le sue responsabilità’. La viabilità normale e quella invernale non sono il suo forte. Sarebbe meglio che cambiasse mestiere. E’ abile solo ad ostacolare con i divieti la circolazione e in questa occasione con la neve non è stata da meno. Anche i taxi alle 22 non rispondono alle chiamate.

(foto Loredana Barozzino – Il Torinese)

Neve, sospesa la Ztl centrale

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Per agevolare gli spostamenti a seguito della nevicata odierna, nella giornata di domani, venerdì 16 dicembre, saranno sospese le limitazioni al traffico previste nella Zona a Traffico Limitato “ZTL centrale”, comprese le “ZTL Pedonale, Area Romana e vie riservate al trasporto pubblico”.

Sarà quindi consentito il traffico a tutte le vetture anche nelle fasce orarie normalmente interdette a chi è sprovvisto delle necessarie autorizzazioni: ore 7.30- 10.30 (ZTL ordinaria) e ore 7.30-20 (ZTL tpl).

(foto Loredana Barozzino)

Disagi alla circolazione per la nevicata a Torino

La neve che sta scendendo sulla città dalle 12,30 circa di oggi ha causato disagi al traffico nelle principali arterie di Torino. In piazza Carducci all’imbocco del cavalcavia di corso Bramante un’ambulanza ha dovuto far scansare le auto che aveva dietro di se’ e fare retromarcia poiché il traffico davanti era bloccato. Ingorghi anche in corso Vittorio Emanuele. Il Comune ha aperto i varchi della Ztl per agevolare la circolazione. La precipitazione nevosa dovrebbe terminare verso le 22 per trasformarsi in pioggia. Nella notte per domani è previsto cielo nuvoloso ma probabilmente senza piogge o nevicate.

Le Fiamme Gialle scoprono “fabbrica del falso” Capi griffati contraffatti destinati ai mercati torinesi

Una vera e propria “fabbrica del falso” quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino in uno stabile del centro storico: i capi contraffatti di noti brand della moda, confezionati e distribuiti nei mercati rionali della città. Due persone denunciate.

La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto, in un’abitazione situata nel centro storico del capoluogo piemontese, un laboratorio di sartoria abusivo nel quale venivano realizzati capi di abbigliamento recanti noti marchi presumibilmente contraffatti.

L’intervento dei Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, scaturito da una segnalazione pervenuta al numero di pubblica utilità “117”, è stato condotto attraverso l’esecuzione di una perquisizione presso uno stabile, sito nel cuore del quartiere di “Porta Palazzo”, al cui interno è stato individuato un “atelier” destinato alla produzione di capi di abbigliamento riproducenti famosi brand, destinati ad alcune aree mercatali torinesi, il tutto gestito da due cittadini di origini senegalesi, pluripregiudicati per reati contro l’industria e il commercio.

L’attività investigativa ha, quindi, fatto emergere, nell’ipotesi investigativa, una vera e propria “fabbrica del falso”, dotata delle attrezzature necessarie all’illecita produzione (quali macchine da cucire, stiratrici, oltre 360 mila metri di filato acrilico e cotone per confezionamento). Nel corso delle operazioni sono stati, altresì, rinvenuti migliaia di imballi, etichette e loghi utili al successivo confezionamento nonché numerosi prodotti medicinali pericolosi (inibitori della fosfodiesterasi), destinati alla vendita.

All’atto dell’intervento, i soggetti coinvolti, nel vano tentativo di impedire l’accesso ai finanzieri, hanno cercato, in modo concitato, di disfarsi di tutta la merce utilizzando una porta secondaria.

L’operazione, nel suo complesso, ha consentito il sequestro dell’immobile sede del presunto laboratorio abusivo, delle attrezzature occorrenti alla lavorazione nonché di capi d’abbigliamento (piumini e scarpe comprensivi degli imballi riproducenti i segni distintivi dei prodotti originali) destinati all’immissione in commercio sulle bancarelle dei locali mercati rionali.

I due responsabili, in possesso di regolare permesso di soggiorno, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di produzione di marchi contraffatti e commercio di farmaci pericolosi.

 

Il Politecnico di Torino sul podio italiano (e mondiale) degli Atenei sostenibili

GreenMetric World University Rankings 2022

Annunciati i risultati del GreenMetric World University Rankings sulla sostenibilità di oltre 1000 campus universitari nel mondo. L’Ateneo mantiene la sua posizione tra i primi venti al mondo per le azioni messe in campo sul tema dello sviluppo sostenibile

Il Politecnico di Torino si conferma tra le Università più sostenibili in Italia e nel Mondo. Lo dicono i risultati del GreenMetric World University Rankings, una delle classifiche internazionali più note, che mette a confronto gli Atenei valutandone la sostenibilità ambientale e sociale. Nell’edizione 2022 del ranking, da poco annunciata, il Politenico di Torino conferma la sua posizione fra i primi 20 classificati a livello internazionale e secondo per punteggio tra le Università italiane.

Il ranking ha l’obiettivo di valutare le azioni che le Università mettono in campo sul tema dello sviluppo sostenibile, analizzando ambiti molto diversificati: le infrastrutture dell’Ateneo, le azioni sui consumi e sulle scelte energetiche, sul sistema di gestione dei rifiuti, sul recupero e trattamento delle acque, sulle scelte per il miglioramento dei trasporti e della mobilità attiva e infine sull’attenzione che ogni Ateneo pone alle tematiche di sostenibilità nella sua ricerca e offerta formativa.

L’Ateneo partecipa da anni al ranking GreenMetric e ha recentemente dimostrato una rapida ascesa fra gli Atenei più virtuosi al mondo, non risentendo dell’aumento del 10% del numero dei partecipanti di questa edizione.

“Siamo un Ateneo impegnato nella transizione ecologica e sociale e abbiamo investito energie e risorse da anni per rendere il nostro campus e le comunità che serviamo sempre più sostenibili e inclusive – commenta la professoressa Patrizia Lombardi, Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili e coordinatrice del Green Team di AteneoEssere confermati ventesimi al mondo su oltre 1000 atenei partecipanti al GreenMetric avvalora questo impegno e ci spinge a fare sempre meglio, sempre di più, per quella che è riconosciuta a livello internazionale come ‘quarta’ missione universitaria, attraverso una “governance organizzativa” in grado di sviluppare politiche ed implementare e gestire il campus in maniera sostenibile ed in forte sinergia con il territorio”.

Torino tra le città più “instagrammate” a Natale Quinta dopo Firenze e prima di Bologna

Le 15 città italiane più instagrammate a Natale 

  • Musement ha condotto una ricerca per scoprire quali sono le città più natalizie d’Italia   
  • Milano è la città italiana più popolare su Instagram durante il periodo di Natale 

Dicembre è il mese perfetto per passare un week end in una delle maggiori città italiane, grazie all’atmosfera natalizia che si respira per le strade. 

Con l’obbiettivo di scoprire quali sono le città più natalizie d’Italia, Musement, la piattaforma digitale per scoprire e prenotare esperienze di viaggio in tutto il mondo, ha stilato una classifica delle 15 destinazioni più instagrammate durante le feste. Per realizzare la ricerca, sono stati presi in considerazione tutti i comuni con più di 100.000 abitanti, ed è stato analizzato il numero di menzioni su Instagram dei 4 hashtag natalizi più popolari*. Il social network, infatti, è da anni un interessante termometro per misurare la popolarità delle destinazioni di viaggio durante eventi e festività. Il risultato è una lista di 15 bellissime città, dove immergersi completamente nella magica atmosfera del Natale. 

Milano, oltre 25.400 menzioni. Con oltre 25.000 menzioni su Instagram, la capitale italiana della moda è in cima alla classifica. Come succede in altre grandi città europee, a causa della crisi energetica, quest’anno Milano non brilla tanto quanto in altre occasioni, però, nelle sue vie principali, non mancano le luminarie, anche se con un orario di accensione ridotto. Ancora una volta, spopolano sui social il bellissimo albero di Piazza Duomo e le spettacolari decorazioni di Galleria Vittorio Emanuele. Altri appuntamenti imperdibili nella città lombarda sono la storica Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! di Piazza Castello e il Villaggio delle Meraviglie all’interno dei Giardini di Porta Venezia. 

Roma, oltre 17.900 menzioni. Roma è sempre magica ma, durante le feste, diventa ancora più bella. Protagonista indiscusso del mese di dicembre è l’albero di Natale di Piazza Venezia, quest’anno illuminato al 100% con energia sostenibile. Inoltre, dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia, la Festa della Befana torna in Piazza Navona, una delle celebrazioni più caratteristiche del Natale romano. Chi invece vuole visitare il più grande Villagio di Natale del centro Italia può farlo a Cinecittà World, fino all’8 gennaio. 

Napoli, oltre 11.900 menzioni. La tradizione del presepe è molto sentita nella città di Napoli. Non stupisce quindi che la Fiera di Natale dei presepi di San Gregorio Armeno sia un grande classico del mese di dicembre. Altro appuntamento imperdibile del periodo è il Napoli Christmas Village, al Centro Direzionale, con animazione per bambini, spettacoli e tante altre sorprese. Infine, forte del successo dell’anno passato, dal 3 dicembre all’8 gennaio tornano i Mercatini di Natale di Napoli al Museo Nazionale di Pietrarsa. Una delle novità di questa quarta edizione è l’Experience Pietrarsa 9 e ¾, uno spazio al coperto dedicato a pozioni e magia, che farà divertire grandi e piccini. 

Firenze, oltre 7.100 menzioni. L’accensione dell’albero in Piazza del Duomo, davanti la maestosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore, è uno degli eventi più amati del Natale fiorentino. Ma un altro dei luoghi più fotografati della città toscana è via Tornabuoni, che con l’eleganza delle sue decorazioni non delude mai. Per chi ama i mercatini di Natale tipici del nord Europa, imperdibile il Weihnachtsmarkt, evento in stile tedesco che dal 19 novembre al 18 dicembre riempie di colori Piazza Santa Croce. 

Torino, oltre 6.500 menzioni. Fino all’8 gennaio, le strade di Torino sono un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alle 26 installazioni luminose che fanno parte della XXV edizione di “Luci d’Artista”. Nei Giardini di piazza Don Pollarolo si trova il famoso presepe di Emanuele Luzzati, uno dei simboli del Natale torinese, mentre in piazzetta Reale si può ammirare un albero di Natale davvero speciale, circondato da un boschetto di 20 Abies nordmanniana di diverse dimensioni. E, come se non bastasse, all’interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi viene ospitato il Villagio degli Elfi, dove i più piccoli possono dare libero sfogo alla fantasia, partecipando ai laboratori, visitando lo studio di Babbo Natale e giocando con gli elfi, oltre a tante altre attività. 

Bologna, oltre 6.400 menzioni. La magia del Natale rallegra anche le strade di Bologna, non sorprende quindi trovarla in sesta posizione. Dall’Antica Fiera di Santa Lucia, il mercatino di Natale più antico dell’Emilia-Romagna, al Villaggio di Natale Francese in Piazza Minghetti, lo spirito delle feste si respira in ogni angolo della città. E, anche quest’anno, la cascata di luci colorate della Torre degli Asinelli e le luci di via Farini accompagnano le passeggiate nella zona. 

Padova, oltre 5.800 menzioni. A Padova, lo spettacolo di videomapping è uno degli eventi natalizi più attesi e, infatti, le fotografie delle facciate dei palazzi storici illuminate con giochi di luce e colore spopolano sui social. Anche chi ama i mercatini troverà pane per i suoi denti. In Via Umberto I° si trovano 14 casette in legno addobbate, mentre in Piazza Ereminati si può visitare il Villaggio di Babbo Natale. Il trenino di Natale che percorre le vie del centro storico e la pista di pattinaggio sul ghiaccio dei Giardini dell’Arena sono soltanto alcune delle tante attrazioni che animano la città durante le feste. 

Trento, oltre 4.900 menzioni. Dal 19 novembre, con l’inaugurazione delle Piazze del Natale, la bella città di Trento si trasforma in una Winter Wonderland. I mercatini in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti contano circa 80 espositori, mentre Piazza Dante ospita il Villaggio Incantato di Babbo Natale, dove oltre alla casetta di Babbo Natale e all’Ufficio postale, si trova anche una grande ruota panoramica. Altra tappa fondamentale è Piazza Duomo, la cui bellezza viene amplificata dalle luci del foto mapping e dal tradizionale albero di Natale. 

Verona, oltre 4.500 menzioni. Oltre ad essere una delle città più romantiche d’Italia, Verona vanta uno spirito e un’atmosfera natalizia davvero unici. La città si anima con diversi mercatini a tema, ma tra tutti il più emblematico è quello di Piazza Dante, le cui pittoresche casette in legno si ispirano al Christkindlmarkt di Norimberga. Un altro evento che ogni dicembre richiama migliaia di persone in visita è la mostra Presepi dal Mondo, che conta più di 400 creazioni provenienti da tutto il mondo, svolgendosi in una cornice davvero impareggiabile: l’Arena di Verona. L’altra grande protagonista del periodo è l’enorme Stella Cometa installata in piazza Bra, alta 70 metri e lunga 82. 

Bergamo, oltre 4.400 menzioni. Questo Natale, il centro storico di Bergamo continua a brillare anche se, per risparmiare energia, oltre all’utilizzo di luci LED, sono stati sostituiti più di 2000 gomitoli con sfere rosse che riflettono la luce. Il tradizionale Villaggio di Natale, con i suoi piccoli chalet in legno, la pista di pattinaggio sul ghiaccio e le giostre, è tornato ad essere un punto di ritrovo per grandi e piccini. Situato in Piazzale degli Alpini, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, il villaggio è facilmente raggiungibile anche per chi viene da fuori. 

Ferrara, oltre 3.600 menzioni. Più di 100 chilometri di luci LED, a basso consumo energetico, illuminano le strade di Ferrara durante le feste, insieme ad addobbi in 3D e giochi di luce. Una delle installazioni più suggestive è senza dubbio l’enorme stella tridimensionale, lunga 18 metri e alta 6, in Piazza Ariostea. Infine, la protagonista della seconda edizione di Winter Park, che si tiene nel parco Marco Coletta, è una grande ruota panoramica, alta 34 metri e con 24 cabine, una delle più grandi d’Italia. 

Bolzano, oltre 3.100 menzioni. Il famoso Mercatino di Natale di Bolzano è il più grande e visitato del paese; quindi, non sorprende la città si sia guadagnata un meritato posto nella classifica di Musement. Quest’anno il Christkindlmarkt è aperto dal 25 novembre al 6 gennaio e passeggiare tra le circa 70 bancarelle che lo compongono è un’esperienza multisensoriale. Insieme al mercatino, l’enorme albero di 20 metri, illuminato con 1.300 lucine, trasforma Piazza Walther in un sogno ad occhi aperti. 

Palermo, oltre 2.900 menzioni. Per chi cerca una meta un po’ più calda dove passare le feste, la città al 13° posto della classifica Musement potrebbe essere la scelta ideale. Quest’anno, i principali mercatini e manifestazioni si svolgono in piazza Castelnuovo e via Magliocco, ma ci sono eventi molto interessanti anche a Villa Filippina, Villa Rossi, Viale Regione Siciliana, a Palazzo Pantelleria e in Piazza Giotto.  Infine, vale la pena fare un salto anche al quartiere marinaro dell’Arenella, per vedere da vicino il famoso presepe vivente allestito in riva al mare. 

Bari, oltre 2.500 menzioni. Come in molte altre città italiane, la magia del Natale illumina anche le strade di Bari, anche se quest’anno gli addobbi sono un po’ più sobri. Lo testimoniano il bellissimo albero di Piazza Ferrarese, il Villaggio di Babbo Natale in Piazza Umberto e la ruota panoramica di Largo Giannella. Altro punto saliente per vivere al meglio l’atmosfera natalizia è la Muraglia di via Venezia, dove sono state installate le 30 casette del mercatino, che si estende da Piazza del Ferrarese fino al Fortino Sant’Antonio. 

Genova, oltre 2.400 menzioni. Insieme alla città spagnola di San Sebastián, Genova è la Capitale Europea del Natale 2022. E, grazie alle oltre 2.400 menzioni su Instagram, si è guadagnata anche un posto nella classifica di Musement. La ruota panoramica al Porto Antico, il tradizionale albero di Natale in piazza De Ferrari, la trentatreesima edizione del popolare Mercatino di San Nicola, in piazza Piccapietra, e la cerimonia del Confeugo, sono soltanto alcune delle tante attrazioni ed eventi che animano anche quest’anno le vie della città. 

*Metodologia: Per stilare la classifica sono state prese in considerazione tutte le città italiane con più di 100.000 abitanti. Successivamente, è stato analizzato il numero di menzioni di 4 popolari hashtag natalizi: #NataleX, #NataleaX, #XNatale, #XaNatale. Per esempio, per la città di Milano sono stati presi in considerazione i seguenti hashtag: #nataleMilano, #nataleaMilano, #Milanonatale e #Milanoanatale 

 

Juventus, la procura rinuncia all’appello

La Procura della Repubblica di Torino ha rinunciato alle misure interdittive verso la Juventus, sia per quanto riguarda la società sia per le persone fisiche. Il 21 dicembre era stata fissata  l’udienza di camera di consiglio per l’appello dei pubblici ministeri avverso all’ordinanza del Gip del Tribunale sulla richiesta dei magistrati di misure cautelari. Tra queste il sequestro preventivo nei confronti della Juve di circa 437mila euro, relativamente al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.

Torino-Lione opera strategica, firmata l’intesa tra Italia e Francia

Questa mattina, in occasione  della 64esima Commissione intergovernativa (Cig) tra Italia-e Francia per il collegamento ferroviario Torino-Lione, è stata siglata una nota congiunta indirizzata alla Commissione Ue. La nota è stata proposta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e dall’omologo francese,  Clément Beaune Beaune. I due ministri hanno ribadito l’importanza strategica della Tav per i due Paesi.

Le criticità della raccolta rifiuti infiammano il dibattito in consiglio comunale

In apertura della seduta del consiglio comunale di ieri  il sindaco ha risposto a due richieste di comunicazioni in aula, presentate da Elena Maccanti (Lega) e Paola Ambrogio (Fd’I), relative alle criticità del servizio di igiene urbana.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha riferito di una riunione svoltasi ieri mattina tra l’amministrazione comunale e i vertici AMIAT, incontro richiesto dalla Città per una situazione emersa come critica alla luce di varie segnalazione giunte da cittadini e organi di stampa.

Lo scopo principale, ha precisato Lo Russo, è quello di individuare le migliori modalità di raccolta differenziata al fine di incrementarla: il Comune non vuole interferire nelle scelte in campo tecnico, di pertinenza dell’azienda partecipata. Torino è variegata dal punto di vista sociale e urbanistico, ha aggiunto il sindaco: questo fa sì che occorrano correzioni in corso d’opera dei vari sistemi di raccolta differenziata: in un’ottica di collaborazione con AMIAT, si cerca di individuare le soluzioni più opportune, zone per zona.

Nella riunione, ha poi informato il primo cittadino, al netto di attività già realizzate (come il nuovo personale per lo spazzamento), AMIAT ha proposto: maggiore frequenza di passaggi, anche domenicale (in accordo con OOSS); possibilità di aggiungere 45 cassonetti, a partire da San Salvario; miglior taratura dei passaggi in alcune zone della città. Da parte sua, il comune effettuerà un monitoraggio periodico, con report da parte dell’azienda

Il piano di lavoro per il 2023, ha poi sottolineato Lo Russo, avrà come obiettivo quello di incrementare la raccolta differenziata ed estenderla a zone ancora sprovviste: le tecniche di raccolta devono essere scelte in modo pragmatico, con obiettivo di un’efficace pulizia della città. AMIAT dovrà formulare proposte tecniche per realizzare questo obiettivo, al Comune serve che siano risolti i problemi, ogni suggerimento migliorativo sarà ben accetto.

Occorreranno anche, ha concluso il sindaco, adeguate campagne di comunicazione, poiché occorre anche la buona educazione da parte di cittadini e cittadine, i quali non devono però incontrare difficoltà nel corretto smaltimento dei rifiuti. Occorre un patto di mutua convivenza sull’igiene urbana, al quale dobbiamo concorrere tutti e tutte.

Alla relazione del sindaco ha fatto seguito un ampio dibattito:

Giuseppe Catizone (Lega): Le pecche ravvisate del sistema sono da addebitare in chi gestisce il servizio. Se ha funzionato l’esperimento delle ecoisole in corso Traiano non vuole dire che si possa replicare con lo stesso risultato in tutta la città. Nella zona nord della città le condizioni sono diverse. Serve tarare meglio i passaggi, una comunicazione più aggressiva, non basta certo un volantino nelle buche, ispettori ecologici nei dintorni delle eco isole.

Enzo Liardo (FdI): Con il porta a porta stavamo andando nella giusta direzione, con buoni risultati confermati. Si sarebbe potuto replicare in tutta la città invece si sono scelte le eco isole dove è complicato conferire i rifiuti. Perché rimarranno aperte con la parte indifferenziata piena e la differenziata vuota, con rifiuti abbandonati per strada per colpa del sistema delle tessere davvero troppo complicato.

Nadia Conticelli (PD): Il tema della raccolta differenziata è delicato, direttamente collegato alla composizione sociale del territorio. Ma è un cambio di mentalità. Perché la questione tecnica si può risolvere ma o partiamo dal presupposto che la questione dei rifiuti ci riguarda tutti oppure non se ne esce. Serve mediazione, perché non importa la forma del bidone, ma coinvolgere le persone per accompagnare il passaggio alle eco isole ed un costante monitoraggio dei risultati raggiunti.

La questione è colpa anche del menefreghismo di molte persone – ha dichiarato Silvio Viale (Lista Civica per Torino) – e la Città, oltre a sensibilizzare la popolazione, dovrebbe punire i comportamenti scorretti con multe. Bisogna inoltre favorire l’uso della tessera, anche tramite app su telefonino.

Per Andrea Russi (M5S) il problema non sono le ecoisole, che necessitano comunque di un periodo di assestamento. Dall’attuale Amministrazione – ha aggiunto – ci aspettiamo un monitoraggio continuo, anche nei week-end, e non soltanto dichiarazioni di intenti. Non basta scagliarsi sugli operatori, ma occorre sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare Amiat a intervenire più puntualmente – ha concluso.

Continueremo l’analisi sul sistema della raccolta differenziata nella Sesta Commissione consiliare – ha affermato Claudio Cerrato (PD) – e procederemo con ulteriori audizioni e approfondimenti.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima): Un anno fa il sindaco dichiarava che Torino era sporca e bisogna intervenire. Ad un anno di distanza la situazione non è cambiata, certo non è migliorata. Le soluzioni possono essere tante, basta guardarsi intorno in Italia e in Europa. Ma trovato il metodo bisogna adottare il modo migliore per comunicare le nuove modalità del servizio.

Lavoriamo per migliorare, ha concluso il sindaco Lo Russo, sapendo che la città non sarà mai pulita abbastanza per le aspettative, che sono giustamente alte. Per questa amministrazione si potrà fare sempre meglio, coi sono stati dei miglioramenti quest’anno ma non ci basta, lasciamo giudicare i cittadini. Le soluzioni non hanno colore politiche, ci sono soluzioni pratiche da scegliere in base ad efficacia. Abbiamo atteggiamento proattivo, noi non siamo tecnici della raccolta rifiuti, spetta all’azienda, ha ribadito il sindaco, specificando come sia giusto attuare un sistema sanzionatorio, ma va promossa cultura della raccolta differenziata. E’ fisiologico che ci siano dei maleducati in città. Servirà una campagna positiva, nei quartieri più difficili, a partire dalle scuole. Siamo in una fase di transizione dall’indifferenziata alle ecoisole, dobbiamo scommettere sui nostri concittadini, a cominciare dai giovanissimi: questo nell’interesse dell’intera città, ha così terminato il primo cittadino.