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Cambiamenti climatici: il Piemonte in prima fila nel monitoraggio dell’ambiente alpino

Giovedì 7 luglio ore 13.30 in Sala Trasparenza, piazza Castello – Torino

Il rifugio Gastaldi, a monte del paese di Balme, in alta Valle di Lanzo, ospiterà la “base” per lo studio e il monitoraggio del bacino glaciale della Bessanese, consentendo così a tecnici e scienziati di acquisire in loco dati sul cambiamento climatico in ambiente alpino e ai frequentatori della montagna di essere informati grazie a un programma di divulgazione scientifica dei risultati.

È quanto prevede la convenzione fra Arpa, Club Alpino Italiano, Museo Nazionale della Montagna e Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio nazionale delle Ricerche, che sarà sottoscritta,  giovedì 7 luglio alle 13.30 nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione.

Saranno presenti

-l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati

-il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto

-rappresentanti degli enti firmatari della convenzione (Cai, Museo Nazionale della Montagna, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche)

Siccità, in Piemonte necessari 250 interventi di emergenza per un totale di 120 milioni di euro

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SICCITÀ: IN PIEMONTE NECESSARI OLTRE 250 INTERVENTI EMERGENZIALI E STRUTTURALI PER UN VALORE DI 121 MILIONI DI EURO

Il presidente Cirio e gli assessori Marnati, Gabusi e Protopapa: “Confidiamo sia riconosciuto lo stato d’emergenza e programmati gli interventi entro l’estate”

“Il Piemonte si trova ad affrontare una crisi idrica mai vista prima che certamente affonda le sue radici nei processi dei cambiamenti climatici. Dopo l’esperienza dell’evento alluvionale 2-3 ottobre 2020 di breve durata e notevole intensità e la breve parentesi dell’alluvione 3-4 ottobre 2021 che peraltro ha interessato solo il territorio dell’ovadese in provincia di Alessandria, il Piemonte non ha più beneficiato di un apporto pluviometrico adeguato all’uso potabile e irriguo, se confrontato con i dati pluviometrici statistici storici, sui quali ci si è basati finora per il calcolo degli acquedotti e delle infrastrutture irrigue”.

Così il presidente della Regione, Alberto Cirio, nella lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, con la quale ha richiesto ufficialmente il riconoscimento dello stato di emergenza.

E da una ricognizione con le autorità d’ambito e precisa mappatura, emerge che sono più di 250 gli interventi necessari per la rete idropotabile per fronteggiare le criticità.

Per quanto riguarda i fondi richiesti, si tratta di 800mila euro per i costi, già sostenuti, per le autobotti, circa 8 milioni di euro per interventi di somma urgenza realizzabili nel breve periodo (che probabilmente verranno inseriti già nel decreto di lunedì e che riguardano le interconnessioni di rete, la sostituzione o il potenziamento di pompe, opere di progettazione per il potenziamento di sorgenti o di sostituzione della rete idrica e il ripristino di pozzi già esistenti e abbandonati, ovvero opere che servono per evitare il picco di criticità dei mesi estivi) e 112 milioni per opere strutturali urgenti da realizzare nel medio periodo, che rientreranno in un secondo intervento del Governo.

“Si tratta di nuove opere – spiega l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica – quali ad esempio il potenziamento di acquedotti, la realizzazione di nuovi pozzi e nuovi serbatoi, nuove condotte per migliorare la qualità dell’acqua, la sostituzione di brevi tratti di reti acquedottistiche, e molto altro, da realizzare nell’arco di circa un paio d’anni. Abbiamo chiara la situazione dei progetti da realizzare per affrontare le siccità dei prossimi anni, per quanto riguarda l’acqua potabile destinata alla popolazione”.

“Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile sta lavorando da giorni insieme ai nostri tecnici per definire il quadro delle risorse e anche oggi, sabato, abbiamo approfondito alcune tematiche – afferma l’assessore regionale alla Protezione Civile, Marco Gabusi-. Il momento è complicato e le risorse saranno distribuite con un cronoprogramma articolato, ma è doveroso riconoscere la disponibilità e la serietà dello staff del Capo Dipartimento Curcio” .

“Altrettanto urgenti sono gli interventi per i danni ai raccolti e alle nostre colture d’eccellenza – aggiunge l’assessore alla Agricoltura Marco Protopapa – Anche su questo fronte auspichiamo presto un pronunciamento del Ministero per la richiesta della stato di calamità e le risorse a sostegno dei nostri imprenditori agricoli, anche rivolte agli investimenti che saranno necessari per una futura nuova gestione dell’acqua”.

Una domenica di cultura (gratis) nelle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo

  • Il 3 luglio, prima domenica del mese, torna l’ingresso gratuito in tutte le sedi museali di Intesa Sanpaolo a Torino, Milano, Napoli e Vicenza

  • Aperte ad ingresso libero anche le Gallerie di Palazzo degli Alberti a Prato e Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo
  • Molte le esposizioni temporanee: dalla fotografia di Pellegrin e dell’Archivio Publifoto a Torino, alla grande mostra che conclude la XIX edizione di Restituzioni a Napoli, agli stupefacenti marmi di Torlonia, alle sculture della Collezione Henraux e alla nuova esposizione dell’artista e fotografo tedesco Matthias Schaller a Milano, alla creatività del genio internazionale dell’illustrazione Christoph Niemann a Vicenza

 

Domenica 3 luglio, torna l’appuntamento con l’entrata gratuita nelle sedi museali di Intesa Sanpaolo, in linea con l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’accesso libero ai musei statali le prime domeniche del mese.

Un ventaglio di occasioni per scoprire le nuove sedi delle Gallerie d’Italia a Napoli e Torino rivisitate dall’architetto Michele De Lucchi, addentrarsi nelle novità delle Gallerie d’Italia di Milano e Vicenza, negli spazi museali di Galleria degli Alberti a Prato, aperti recentemente al pubblico, e della Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo.

A Milano, grande successo della mostra I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces che propone 96 marmi della Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di statuaria classica a livello mondiale. Il percorso analizza la storia del collezionismo di antichità a Roma dal XV al XIX secolo, aspetto che evidenzia l’eccezionale rilevanza, insieme alla stupefacente bellezza, delle sculture del Museo Torlonia. L’appuntamento milanese, fino al 18 settembre 2022, inaugura – dopo Roma -, il programma espositivo della Collezione presso importanti musei internazionali.

La scultura è protagonista anche nel Giardino di Alessandro, luogo prediletto dal Manzoni, dove fino al 17 luglio è ospitata la mostra Collezione Henraux 1960-1970, a cura di Edoardo Bonaspetti, direttore Artistico della Fondazione Henraux. La rassegna è dedicata alla significativa raccolta di opere scultoree in marmo realizzate dall’azienda marmifera toscana. Allestita anche nel Cortile Ottagono, la mostra espone sette delle venticinque sculture Henraux in collezione Intesa Sanpaolo, con opere di Joan Miró, Jean Arp, Giò Pomodoro. In occasione della rassegna, l’intero nucleo di sculture è stato sottoposto a un importante intervento conservativo.

In scena alle Gallerie di Milano anche la fotografia, con diciannove tavolozze appartenute a grandi pittori dell’Ottocento e del Novecento – ritratti indiretti degli artisti e della loro produzione – immortalate dal fotografo e artista tedesco Matthias Schaller. La mostra Matthias Schaller. Das Meisterstuck, allestita nella Sala delle Colonne e visitabile fino al 28 agosto, intende le tavolozze come finestre affacciate sul genio creativo dell’artista, come un paesaggio astratto della produzione pittorica, o, in altre parole, la pittura prima della pittura.

Sempre di grande fascino per il pubblico anche i percorsi dedicati alle collezioni permanenti, Da Canova a Boccioni e Cantiere del Novecento, che si snodano lungo i tre palazzi storici che danno vita alla sede museale di Intesa Sanpaolo con affaccio su piazza Scala,

A Torino, a Palazzo Turinetti, le nuove Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo, oltre 10.000 metri quadri che si snodano su cinque piani, propongono fino al 4 settembre due importanti mostre fotografiche allestite nei piani ipogei del museo; al piano nobile, un prezioso nucleo di opere di arte barocca piemontese – tra cui le nove tele dell’Oratorio della Compagnia di San Paolo – costituisce la collezione permanente del museo.

L’esposizione La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia, racconta il lavoro di Paolo Pellegrin nel rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. Un progetto che ha impegnato il fotografo per oltre un anno, e che lo ha visto muoversi in diverse zone del mondo alla ricerca delle tracce e della presenza dei quattro elementi – terra, acqua, aria e fuoco.

La mostra Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, con la curatela di Aldo Grasso e Giovanna Calvenzi, attraverso una selezione di circa 80 scatti, racconta l’Italia che rinasce dalle macerie del secondo conflitto mondiale, il piano Marshall con cui l’America l’aiuta a ripartire, il boom degli anni ’60 e l’avvento della televisione, la motorizzazione di massa e i sogni legati alla conquista della luna.

A Vicenza, grande successo della mostra Illustrissimo. Christoph Niemann, dedicata alla star internazionale ospite di Illustri Festival, iniziativa biennale con esposizioni temporanee e un folto programma dedicato al mondo dell’illustrazione in diversi luoghi della città. L’esposizione, alle Gallerie d’Italia a Vicenza fino al 28 agosto, presenta oltre 200 opere dell’illustratore e artista tedesco che ripercorrono gran parte della sua produzione. Il suo lavoro appare regolarmente sulle copertine di The New Yorker – per cui ha creato anche la prima copertina in realtà aumentata – National Geographic e The New York Times Magazine. Prima personale in Italia dell’artista, considerato ai massimi livelli nel panorama mondiale, la mostra è arricchita da un apparato multimediale comprensivo di un’esperienza di realtà virtuale che immerge i visitatori in alcuni ambienti rivisitati dallo straordinario illustratore.

Visitabile anche la collezione permanente del museo dedicata al Settecento Veneto, con dipinti di Canaletto, Guardi, Carlevarijs, e la straordinaria Caduta degli Angeli Ribelli – gruppo scultoreo di oltre sessanta figure scolpite in un unico blocco di marmo di Carrara – e la straordinaria collezione di icone russe, una delle più cospicue e importanti raccolte di arte sacra russa esistenti al di fuori dei confini della Russia.

 

A Napoli, la nuova sede delle Gallerie d’Italia di via Toledo propone fino al 26 settembre uno straordinario “viaggio in Italia” con oltre 200 opere nella mostra Restituzioni. La Fragilità e la Forza che conclude la XIX edizione del programma di restauri che, in oltre 30 anni di storia, ha restituito alla collettività oltre 2000 opere appartenenti al patrimonio del Paese. In mostra in questa edizione 87 nuclei di opere appartenenti a 81 enti proprietari, tra siti archeologici, musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, in un percorso che spazia dall’archeologia a capolavori di Bellini, Cima Da Conegliano, Bronzino, fino a dipinti di Manet, Boccioni e Pellizza da Volpedo.

Il percorso espositivo permanente, accanto all’itinerario Da Caravaggio a Gemito, propone la collezione di Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magno-greche, per la prima volta esposta nella sua interezza, con prestiti importanti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e un nuovo itinerario dedicato all’arte del Novecento.

Ad Arezzo, fino al 23 ottobre la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi rende omaggio a Antonio Canova, in occasione del secondo centenario della morte, esponendo dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private del suo contemporaneo, il pittore Pietro Benvenuti. Aretino di origine, fu protagonista della scena artistica internazionale durante gli anni del trionfo del Neoclassicismo. La mostra “Pietro Benvenuti nell’età di Canova. Dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private” è la prima esposizione del programma espositivo Terre degli Uffizi di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze. All’interno del percorso espositivo anche due opere della collezione di Intesa Sanpaolo, presenti nella Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi: Ritratto di Teresa Mozzi del Garbo con il figlio del 1817 e Ritratto di Antonio Capacci del 1818.

La Casa Museo Ivan Bruschi, un unicum in Italia come museo di Antiquariato, una vera e propria ‘camera delle meraviglie’ entrata a far parte del patrimonio culturale di Intesa Sanpaolo, presenta un percorso espositivo permanente curato dalla Scuola Normale di Pisa che svela la straordinaria varietà di opere collezionate dall’antiquario Ivan Bruschi nel corso di una vita.

A Prato, la Galleria di Palazzo degli Alberti, aperta al pubblico nei fine settimana, sempre ad ingresso gratuito, presenta 142 opere e 90 capolavori esposti di artisti quali Bellini, Caravaggio, Bronzino, Filippo Lippi.

In un racconto ricco di pathos, l’esposizione permanente curata da Lia Brunori – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato – racconta la collezione oggi proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A. con un avvio narrativo che, da due tabernacoli affrescati del primo Quattrocento, prosegue con rappresentazioni pittoriche medievali che trovano nella Madonna col Bambino di Filippo Lippi l’espressione più alta. Nella Galleria si possono ammirare anche capolavori di Caravaggio e opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e le sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.

La Galleria degli Alberti di Prato è stata aperta a marzo del 2022 da Intesa Sanpaolo, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione del palazzo di proprietà della Banca, per restituire alla fruizione pubblica una importante collezione appartenuta alla Cassa di Risparmio di Prato e quindi fortemente legata al territorio.

Per approfondimenti:

www.gallerieditalia.com

www.fondazioneivanbruschi.it

Inizia la stagione dei saldi Spenderemo meno di 150 euro a testa

Oggi in Piemonte partono  i saldi estivi 2022, già ampiamente preceduti da sconti e promozioni.

Dureranno fino a sabato 27 agosto e riguarderanno quasi tutte le categorie dall’abbigliamento alle calzature, fino alla casa e alla profumeria, con forti sconti fra il 30 e il 50%.

Le associazioni dei commercianti Ascom e Confesercenti prevedono una spesa media sotto i 150 euro, più bassa rispetto all’anno scorso. Nella provincia  torinese a Ciriè, Chivasso, Rivarolo, Settimo Si organizzano le ‘notti dei saldi’ con i negozi aperti fino alle 23. Il comparto abbigliamento, calzature e accessori, con sconti fra il 20-40% fa la parte del leone – dicono all’Ascom – applicando prezzi convenienti perché il settore non sconta ancora gli aumenti delle tariffe energetiche, a differenza di quasi tutti gli altri settori.

Lo shopping viaggia in treno: collegamenti combinati con i bus verso gli outlet dei saldi

TRENITALIA, PIEMONTE: SERVIZI INTERMODALI

  • collegamenti combinati (treno + bus) per raggiungere i principali outlet

  • partono i saldi estivi anche in Piemonte

Inizia sabato 2 luglio la stagione dei saldi estivi e il polo Passeggeri del gruppo FS offre ai piemontesi la possibilità di fare shopping in tutta comodità.

servizi intermodali di Trenitalia regionale, infatti, mettono a disposizione dei viaggiatori collegamenti combinati treno + bus e con un solo biglietto per raggiungere i più famosi centri commerciali della regione.

Arrivare al Serravalle Outlet Designer, il più grande d’Italia, è facile e veloce: con uno dei 28 treni regionali veloci della linea Torino-Genova si raggiungono le stazioni di Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia e Novi Ligure; da qui autobus dedicati viaggiano tra le stazioni ferroviarie e il centro commerciale. Dal piazzale della stazione di Serravalle, partono 11 bus per raggiungere il centro outlet e altrettanti 11 per riportare i passeggeri in stazione. Da Arquata Scrivia sono disponibili 22 bus da e per il centro dello shopping, mentre 11 collegamenti sono attivi tra la stazione di Novi Ligure e l’outlet.

Il servizio treno + bus permette di raggiungere anche Mondovicino Outlet Village. Con i treni regionali veloci della linea Torino-Savona, si arriva a Mondovì e da qui 24 autobus faranno la spola tra la stazione e il centro commerciale.

Chi preferisce l’outlet di Vicolungo (Novara) può usufruire delle navette gratuite in partenza dal piazzale delle stazioni di Milano Centrale e Torino Porta Nuova e uno sconto del 10%- in alcuni periodi dell’anno – sugli acquisti a chi mostrerà un biglietto o abbonamento regionale.

Per viaggiare con un unico titolo di viaggio, è sufficiente scegliere come destinazione la località “Mondovicino Outlet” o “Serravalle Outlet” sui canali di vendita di Trenitalia.

L’artigianato tiene, saldo occupazionale positivo

CONFARTIGIANATO PIEMONTE: 123^ INDAGINE CONGIUNTURALE (3° TRIMESTRE 2022)

 

 

L’andamento occupazionale: il saldo ha una significativa variazione positiva, passa dal – 6,72% al + 0,46%

 

ipotesi di assunzione di apprendisti: il saldo migliora, passando dal – 20,16% al – 12,58%

 

 previsioni della produzione totale: dal – 10,62% si passa al – 3,57%

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Nonostante le drammatiche difficoltà che sta affrontando il nostro Paese dalla terza indagine trimestrale emerge una strenua volontà di presidiare il lavoro, a dimostrazione dell’enorme forza morale e umana dei nostri imprenditori.”

  

Dalla terza indagine trimestrale congiunturale del 2022 elaborata da Confartigianato Imprese Piemonte emerge l’ammirevole tenuta delle nostre imprese.

Esaminando l’andamento occupazionale, il saldo ha una significativa variazione positiva, passando dal – 6,72% al + 0,46%.

Con riferimento alle ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo migliora, passando dal – 20,16% al – 12,58%.

Per quanto riguarda le previsioni della produzione totale dal – 10,62% si passa al – 3,57%.

Analogamente, il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini resta negativo, passando tuttavia dal – 10,78% al – 6,38%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese scendono dal 38,13% al 36,02%; quelle di carnet da uno a tre mesi salgono dal 39,38% al 42,55%; quelle di carnet superiore ai tre mesi diminuiscono dal 22,50% al 21,43%.

 

 

 

 

 

 

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti crescono dal 9,38% al 11,80%, quelle per sostituzioni si riducono leggermente dal 15,47% al 15,22%. Infine, gli intervistati che non hanno programmato investimenti diminuiscono dal 75,15% al 72,98%.

In riferimento alle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, la proiezione, pur negativa, passa dal – 34,37% al – 29,97%.

Le previsioni di regolarità negli incassi si riducono lievemente, passando dal 65,31% al 65,22%, le stime di ritardi calano dal 34,38% al 33,85%, mentre le previsioni di anticipi negli incassi crescono, passando dallo 0% allo 0,93%.

“Nonostante le drammatiche difficoltà che sta affrontando il nostro Paese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – dalla terza indagine trimestrale emerge una strenua volontà di presidiare il lavoro, a dimostrazione dell’enorme forza morale e umana dei nostri imprenditori.”

“Tuttavia – continua Felici – è comunque necessario sottolineare l’imperversare di gravissime problematiche che frenano l’intero comparto artigiano, tra cui un costante aumento dei prezzi, le difficoltà negli approvvigionamenti dovute all’ormai noto aumento dei costi delle materie prime, oltre alle trappole fiscali e alla burocrazia folle. Basti pensare che l’Italia ha il record negativo per la burocrazia fiscale: per districarsi tra scadenze e adempimenti alle micro e piccole imprese servono 238 ore l’anno”.

“È evidente che le imprese abbiano l’intenzione e la voglia di ripartire – conclude Felici – ma è altrettanto evidente che non si possa più rimandare la pianificazione di una politica industriale coerente e legata alle peculiarità del mercato italiano, che possa garantire una risposta adeguata e strutturale alle esigenze di lunga data dei nostri imprenditori”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la terza indagine trimestrale 2022 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

La Regione avvia il Tavolo permanente sulla siccità

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Un tavolo permanente per monitorare e combattere la situazione di emergenza idrica per la prolungata siccità. L’iniziativa va ad aggiungersi, con funzioni di coordinamento, alle altre misure messe in campo dalla Regione Piemonte: richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi. Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente e all’Energia Matteo Marnati, alle commissioni Terza e Quinta riunite in seduta congiunta, presieduta da Angelo Dago.

Sulla carenza in alcune zone dell’acqua utilizzata per l’uso domestico, numerosi Comuni hanno adottato ordinanze specifiche per il razionamento e l’uso consapevole, usufruendo di rifornimenti notturni delle cisterne a mezzo di autobotti.

Marnati ha poi annunciato che la Regione Piemonte ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo che possano usufruire delle risorse del Pnrr, l’elenco di sei interventi strategici per i quali viene richiesta la semplificazione delle fasi realizzative, per rispondere all’emergenza idrica.

Si tratta del potenziamento dell’approvvigionamento dell’invaso di Pianfei a Chiusa Pesio (Cn) e realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio);  del progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco (To) per l’approvvigionamento idrico di tutto il Canavese (Smat); del potenziamento della diga di La Spina a Pralormo (To); del rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso); del miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari) e del  riordino e potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano-Cusio-Ossola (Acqua Novara Vco).

Per delucidazioni sono intervenuti: Marco Grimaldi (Luv), Matteo GagliassoGianluca Gavazza  e Paolo Demarchi (Lega), Monica Canalis (Pd) e Sean Sacco (M5s).

Vaccini anti Covid nelle farmacie prorogati al 15 settembre

 

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha approvato la proroga al 15 settembre per la somministrazione dei vaccini anti Covid nelle farmacie.

«Coinvolgere i farmacisti convenzionati pubblici e privati nella campagna vaccinale 2021/2022 si è rivelato prezioso – sottolinea l’assessore Icardi – perché ha contribuito ad implementare in modo adeguato i livelli di prevenzione e profilassi nell’assistenza sanitaria territoriale. L’esecuzione delle prestazioni vaccinali anti Covid-19 in farmacia risponde tuttora all’esigenza di assicurare un servizio assistenziale di prossimità, intercettando le necessità legate alla salute dei cittadini sul territorio».

«La proroga del servizio reso finora dai farmacisti – osserva l’assessore Icardi -, concordata con Federfarma Piemonte e Assofarm Piemonte, risulta oggi più che mai utile, visto l’attuale ridimensionamento del numero degli hub vaccinali e soprattutto in relazione al fatto che il personale impegnato nell’attività vaccinale presso le strutture pubbliche, terminata l’emergenza, è stato ricondotto alle proprie attività originarie, anche sul fronte della  riduzione delle liste d’attesa».

Il protocollo integrativo, sottoscritto lo scorso 20 giugno tra la Regione Piemonte, Federfarma Piemonte e Assofarm Piemonte, sarà in vigore dal primo luglio al 15 settembre e manterrà il riconoscimento della somma di 6 euro, iva esente, già prevista dall’accordo quadro nazionale per l’attività di somministrazione e della quota di 3 euro per gli oneri relativi alle funzioni organizzative.

Il Piemonte punta sulle grandi opere

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L’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi a Lione per un confronto costruttivo con i colleghi dell’Auvergne Rhone Alpes e della Catalogna sul corridoio mediterraneo Lisbona-Kiev. Dalla Torino-Lione opportunità anche per gli Istituti di ricerca sul cancro.



Piena soddisfazione per i lavori del cantiere italiano della Torino-Lione, ma la Francia deve accelerare sulla propria tratta nazionale. Così la coordinatrice europea responsabile del progetto ferroviario Torino-Lione Iveta Radicova al primo giorno dei Connecting Europe Days 2022, l’evento di punta europeo per i trasporti e la mobilità nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Europeo, in corso in Francia, a Lione, fino al 30 giugno, e dove il Piemonte è rappresentato dall’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi.

«Il riconoscimento dell’impegno italiano – ha affermato l’assessore Marco Gabusi – rappresenta un attestato importante certamente per i soggetti che hanno sempre sostenuto l’opera, ma soprattutto per tutti coloro che quotidianamente operano tra mille difficoltà sui cantieri. La coordinatrice Radicova ha sottolineato il buon ritmo del cantiere italiano e ha spronato i francesi a fare come gli italiani e a decidere rapidamente sulle vie di accesso al tunnel. È una grande soddisfazione per chi, come la Regione Piemonte, ha sempre creduto nell’opera, per la quale abbiamo sempre chiesto con forza la nomina di un commissario. Da quando abbiamo ottenuto la nomina di Calogero Maugeri a commissario per la tratta italiana abbiamo finalmente ottenuto la chiarezza dovuta e l’avvio della progettazione è il primo importante risultato dopo cinque anni di stasi».

La necessità di un ritmo coordinato tra i Paesi interessati dal Corridoio Mediterraneo è emersa chiaramente nel secondo incontro della giornata, al quale hanno partecipato, oltre all’assessore Marco Gabusi e alla coordinatrice europea Iveta Radicova, la viceministra ai Trasporti dell’Auvergne Rhone Alpes Julie Maridet, per la Francia, e il viceministro ai Trasporti della Catalogna Isidre Gavín i Valls, per la Spagna. È stato affrontato il tema della costituzione di un gruppo europeo di coesione territoriale: «Come Regione Piemonte ci siamo fatti promotori della costituzione di questo gruppo territoriale – ha sottolineato l’assessore Gabusi – portando ad esempio l’esperienza del Gect, già attivo sul Reno-Alpi, e che noi conosciamo bene. Da parte francese c’è l’impegno a portare la proposta al governo, mentre il viceministro catalano ha già manifestato la piena volontà di aderire».

Nel corso degli incontri non sono mancati spunti di sviluppo di tematiche collaterali che potranno beneficiare del nuovo corridoio ferroviario. L’assessore Marco Gabusi ha infatti partecipato al tavolo di lavoro tra gli istituti di ricerca sul cancro di Candiolo e quello di Lione volto a sensibilizzare sulle opportunità che darà la costruzione della Torino-Lione e ai rapporti che già stanno nascendo. «Si fa sempre più concreta – ha confermato l’assessore Gabusi – l’idea del finanziamento di una serie di borse di studio per tesisti di entrambe le Università. Come Regione Piemonte diamo pieno sostegno all’iniziativa, a conferma che sui binari non viaggiano solo i treni, ma anche i saperi, le competenze e le conoscenze».

La Regione Piemonte è presente anche nell’area espositiva di Connecting Europe Days 2022 con lo stand in collaborazione con SCR Società di Committenza Regionale, per la presentazione del progetto di potenziamento, anche in termini di sicurezza, della tratta ferroviaria Torino-Ceres finanziato per circa 14,6 milioni dall’Unione Europea nell’ambito dei collegamenti dei centri urbani ai nodi di smistamento della mobilità. Nello stand i visitatori possono apprezzare le fasi di realizzazione dell’opera attraverso video e materiali multimediali e approfondire il progetto ‘Bridge 50’ del Politecnico di Torino, che studia la vita tecnica delle infrastrutture viarie degli anni Settanta.

Mauriziano, unico al mondo: effettuato intervento mini-invasivo non chirurgico per la fibrillazione atriale

Nei giorni scorsi per la prima volta al mondo è stato eseguito dal dottor Stefano Grossi un intervento rivoluzionario ed innovativo per il trattamento della fibrillazione atriale. Un paziente torinese di 56 anni è stato sottoposto ad ablazione della fibrillazione atriale eseguita sia dall’interno sia dall’esterno del cuore (endo-epicardica) associata a legatura non chirurgica dell’auricola sinistra, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci).
Tale intervento è stato eseguito per la prima volta al mondo e rappresenta una notevole evoluzione nel trattamento di quella che è la più diffusa aritmia cardiaca.
La fibrillazione atriale infatti affligge milioni di italiani. Si può calcolare che solo a Torino e provincia insorgano circa 1000 nuovi casi ogni anno e che la diffusione della malattia sia destinata ad aumentare essendo legata all’invecchiamento della popolazione. Essa produce sintomi sotto forma di batticuore, difficoltà di respiro, facile affaticamento, può dare origine ad una insufficienza cardiaca ed è legata ad un rischio aumentato di ictus cerebrale, di cui è causa nel 20% dei casi. E’ noto inoltre che l’aritmia può essere responsabile di decadimento cognitivo di grado variabile fino alla demenza.
La pandemia da COVID 19 ha ulteriormente aumentato l’incidenza della aritmia nella popolazione.
L’ablazione transcatetere è la metodica classica e tradizionale nel trattamento della fibrillazione atriale, essendo indicata nei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica. Tuttavia anche l’ablazione può risultare inefficace specie in quei pazienti che presentano forme avanzate di lunga durata o cuori strutturalmente alterati.
Il rischio di ictus cerebrale associato alla fibrillazione atriale viene abbattuto mediante la terapia anticoagulante, che tuttavia in taluni casi non può essere assunta per un concomitante elevato rischio emorragico. In queste circostanze viene eseguita una occlusione della auricola sinistra che è la cavità dell’atrio dove si formano i trombi.
Il paziente operato al Mauriziano, affetto da fibrillazione atriale refrattaria a terapia ablativa convenzionale, presentava inoltre un rischio elevato tromboembolico, ma non poteva assumere farmaci anticoagulanti né antiaggreganti a lungo termine per elevato concomitante rischio di sanguinamenti.
E’ stata pertanto eseguita una ablazione della fibrillazione atriale sia tradizionale che attraverso la superficie esterna, epicardica, del cuore, mediante un approccio mini-invasivo non chirurgico associato ad una legatura esterna epicardica, ma non chirurgica della auricola sinistra. La procedura è stata effettuata in corso di sedazione superficiale.
La combinazione delle due tecniche, utilizzata per la prima volta al mondo, ha consentito di ripristinare un regolare ritmo cardiaco ed abbattere sensibilmente il rischio di ictus cerebrale senza la necessità di sottoporre il paziente a terapia anticoagulante o antiaggregante a lungo termine, evitando in questo modo episodi di sanguinamento.
L’ablazione eseguita sulla superficie esterna del cuore, definita epicardica, consente infatti di accedere ad aree aritmogene che non possono essere raggiunte mediante l’approccio tradizionale dall’interno del cuore a causa dello spessore della parete cardiaca, migliorando di molto i risultati della procedura ablativa.
La legatura epicardica della auricola sinistra, mai effettuata prima in Italia, consente di abbattere il rischio di ictus embolico legato alla fibrillazione atriale senza necessità di mantenere il paziente non solo in terapia anticoagulante, ma se richiesto anche in terapia antiaggregante. A differenza di tutti i sistemi utilizzati in precedenza infatti, questa metodica non prevede l’inserimento di alcun dispositivo permanente all’interno delle camere cardiache. Inoltre determina una esclusione anche elettrica della auricola che migliora ulteriormente il risultato dell’ablazione.

Il decorso dell’intervento è stato regolare ed il paziente è stato dimesso dopo soli due giorni asintomatico senza complicazioni.