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Esplosione in corso Giulio Cesare, quattro ustionati

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Questa sera in corso Giulio Cesare 102 a Torino all’angolo  con corso Palermo è avvenuta un’esplosione causata da una bombola del gas in un edificio in ristrutturazione. Alcune auto sono state danneggiate. Sul posto i Vigili del Fuoco, alcune ambulanze e le forze dell’ordine. Quattro i feriti trasportati al Cto.

Ecco perché Musk può salvare le fabbriche italiane Stellantis dalla chiusura

Di Giuseppe Chiaradia, ingegnere chimico

Elon Musk può salvare l’industria automobilistica italiana rilevando gli stabilimenti ex Fiat, Lancia, Alfa Romeo dai francesi di Stellantis e riconvertendoli alla produzione di auto con motori endotermici. La transizione ecologica imposta da Von Der Leyen sta facendo collassare l’industria automobilistica europea, e dopo la recente vittoria di Donald Trump nelle presidenziali USA, il demenziale divieto dei motori termici nel 2035 sarà rottamato dai governi sovranisti che domineranno l’Europa nei prossimi anni. Il motore endotermico è quindi destinato a risorgere e se Musk si prenderà gli stabilimenti italiani potrà ampliare la gamma delle offerte di Tesla, immettere sul mercato le Tesla con motore endotermico, progettate e costruite da ingegneri, tecnici e operai italiani, i migliori del mondo. Non ci potranno essere marchi cinesi capaci di scalfire il predominio di una Tesla turbodiesel italiani perché i cinesi non sono mai stati competitivi verso gli europei nel settore automobilistico tradizionale

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Nitto Atp Finals 2024, numeri da record. Il sindaco: “le vogliamo a Torino altri 5 anni”

 

Con la finale tra Sinner e Fritz, è calato il sipario sulla quarta edizione torinese delle Nitto ATP Finals.  Estremamente soddisfatto il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che nella conferenza stampa di chiusura all’Inalpi Arena ha annunciato che proporrà al Consiglio Comunale di dare la cittadinanza onoraria a Jannik Sinner, sempre più beniamino del pubblico torinese.

“Vogliamo tenere le Finals a Torino per altri 5 anni – ha aggiunto al Sindaco – e abbiamo dimostrato non a parole, ma con tanta concretezza ed esperienza, che l’evento funziona. Ci sono tutte le condizioni perché Torino possa essere ancora la città ospitante, poi deciderà ATP, noi ce la mettiamo tutta”.

Un evento cresciuto anno dopo anno, come ha sottolineato dal presidente FITP Angelo Binaghi: “La manifestazione è cresciuta sotto tutti i punti di vista. Gli spettatori presenti – tra partite, allenamenti e allo show di apertura – sono stati 210.275, con un aumento del 77% rispetto al primo anno. Oggi il pubblico è costituito prevalentemente da italiani, chiaro segnale dell’effetto Sinner”.

Binaghi ha espresso nuovamente grande soddisfazione per i numeri sempre più importanti del torneo: “L’impatto economico sul territorio supera leggermente il mezzo miliardo di euro, vengono creati più di 3mila posti di lavoro, per un impatto economico notevolmente superiore a quello dell’edizione 2023”.

TORINO CLICK

Nitto Atp Finals, il trionfo di Sinner!

Jannik Sinner vince oggi la finale delle Atp Finals battendo lo statunitense Taylor Fritz. È il primo italiano ad aggiudicarsi il prestigioso “torneo dei maestri”. Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha proposto di conferirgli la cittadinanza onoraria.

Alle Molinette salvato ragazzo 16enne con intervento di ricostruzione dei bronchi

Un ragazzo peruviano di 16 anni, affetto da un raro tumore al polmone, è stato salvato, grazie ad un delicato ed innovativo intervento di lobectomia polmonare con ricostruzione dei bronchi, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
Il giovane paziente era affetto da un tipo di tumore raro, caratterizzato da una crescita endobronchiale (una massa di 3 cm) che ostruiva tutto il bronco superiore di destra e le vie aeree lungo il loro decorso, causando gravi difficoltà nella respirazione anche a riposo. Era, inoltre, causa di frequenti sanguinamenti che compromettevano seriamente il suo stato di salute.
L’intervento ha previsto una complessa lobectomia polmonare superiore (tolto il lobo superiore del polmone di destra), al fine di risparmiare i restanti due terzi del polmone, che sarebbe stato invece sacrificato nel caso di fallimento della procedura chirurgica.
Grazie alle innovative tecniche di plastica bronchiale, già eseguite nell’adulto ma non in campo pediatrico alla Città della Salute, è stato possibile rimuovere, a causa della neoplasia, la suddetta porzione del polmone ed il bronco malato superiore di destra e ricostruire la continuità dei rimanenti bronchi della parte del polmone rimasta intatta in modo da preservare al massimo la funzionalità del polmone stesso, grazie ad una tecnica sleeve di plastica bronchiale.
Questo successo non sarebbe stato possibile senza l’adozione delle più recenti tecniche chirurgiche e l’impiego delle attrezzature più avanzate, presenti presso la Città della Salute di Torino.
L’équipe multidisciplinare era composta dal professor Enrico Ruffini (Direttore della Chirurgia Toracica universitaria) e dai dottori Paraskevas Lyberis, Francesco Busardò ed Angelo Zocco ed è stata coadiuvata dai chirurghi pediatrici dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dottori Fabrizio Gennari (Direttore di Chirurgia pediatrica del Regina Margherita) ed Alessia Cerrina. Di fondamentale importanza è stata la presenza in sala operatoria degli anestesisti dottori Giulio Rosboch ed Edoardo Ceraolo dell’Anestesia e Rianimazione universitaria dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Luca Brazzi) e degli pneumologi endoscopisti dottori Marco Bardissone e Giulia Verri della Pneumologia delle Molinette (diretta dal professor Paolo Solidoro), che hanno controllato la tenuta dei bronchi ricostruiti, una volta terminato l’intervento.
Il decorso clinico post operatorio è stato regolare, senza alcun tipo di complicanze. I margini di resezione sono rimasti indenni da malattia tumorale, garantendo, dunque, il successo dell’intervento. Dopo un’iniziale degenza presso il reparto di Chirurgia toracica dell’ospedale Molinette, il paziente è stato trasferito presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, coordinato dal Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino (diretto dalla professoressa Franca Fagioli).
“Ancora una volta la sanità del nostro Piemonte si conferma tra le eccellenze in Italia. Un ringraziamento ai nostri professionisti della Città della Salute di Torino che hanno salvato il giovane paziente con un intervento delicato ed allo stesso tempo innovativo” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“La storia di questo giovane paziente peruviano è un’ulteriore prova che, alla Città della Salute di Torino grazie alla collaborazione tra èquipes differenti e multidisciplinari ed alla condivisione di conoscenze specialistiche, è possibile realizzare interventi ad elevatissimo rischio, compiendo veri e propri miracoli” dichiara Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).

Nitto Atp Finals, Sinner e Fritz concedono il bis finale

Solo Paganini non ripeteva mai! Perché gli astri-maestri della racchetta della quarta edizione torinese delle Finals, i quali, con i loro colpi, fanno risuonare il piatto corde quasi come un trillo del diavolo sul violino, trattandosi del cosiddetto “sport del diavolo”, sono chiamati a ripetersi nella finalissima delle Atp Finals che si giocherà oggi all’Inalpi Arena di Torino alle ore 18 (preceduta dalla finale di doppio, alle ore 15, tra la coppia tedesca Krawietz/Puetz e la coppia salvadoregno-croata Arevalo/Pavic, numero uno al mondo, che nei giorni scorsi è stata premiata con il Trofeo Atp N.1, come il nostro Sinner nel singolare). Solo per la cronaca, l’altoatesino si è sbarazzato in semifinale del povero norvegese Casper Rudd in poco più di un’ora di gioco, con il punteggio di 6-1, 6-2 (non c’è mai stata partita, come pronosticato, perché il gioco di Ruud non è al momento in grado di impensierire minimamente il nostro Jannik), mentre, nel match precedente, lo statunitense Fritz ha avuto la meglio, dopo una partita molto combattuta, sul tedesco Zverev (una piccola sorpresa, visto che molti si erano sbilanciati su un successo di Sasha), con lo score finale di 6-3, 3-6, 7-6(3).

I precedenti tra Taylor Fritz e Jannik Sinner vedono in vantaggio l’azzurro con tre vittorie contro una dello statunitense (l’ultima, pochi giorni fa, nel girone Round Robin, ha visto la vittoria di Sinner con un doppio 6-4): nel primo, risalente al 2021, agli ottavi di finale del Master 1000 di Indian Wells, si impose il californiano per 6-4, 6-3; nel secondo, due anni dopo, sempre nello stesso torneo, nei quarti di finale, l’azzurro si prese la rivincita con lo score di 6-4, 4-6, 6-4; nel terzo confronto, nella mitica e recente finale degli US Open, che ha regalato il secondo Slam all’altoatesino, dopo la vittoria agli Australian Open, il numero uno al mondo, un altro giocatore rispetto agli incontri precedenti, vinse poi nettamente con il punteggio finale di 6-3, 6-4, 7-5; infine, l’ultimo recente scontro, pochi giorni fa alle Atp Finals, ha visto ancora l’azzurro prevalere con lo score di 6-4, 6-4.

Se sappiamo ormai tutto del nostro Jannik Sinner, è giusto allora fornire alcune notizie relative al giocatore americano. Nato a Rancho Santa Fe, in California, nel 1997, è il classico figlio d’arte. Il padre Guy Fritz è un allenatore di tennis e la madre Kathy May è un’ex tennista che ha raggiunto la Top Ten nel ranking del circuito maggiore. Ha imparato a giocare a tennis a due anni e i suoi idoli sono stati Juan Martin del Potro e Pete Sampras. In singolare ha vinto otto titoli, tra cui il Masters 1000 di Indian Wells, e il suo miglior ranking ATP è stata la quinta posizione raggiunta nel febbraio 2023 e tuttora detenuta. Nelle prove del Grande Slam, nei cosiddetti Major Tournaments, il suo risultato più significativo è stata la finale degli US Open 2024, mentre alle recenti Olimpiadi parigine (agosto 2024) ha conquistato la medaglia di bronzo in doppio, con il connazionale Tommy Paul.

Dunque un avversario di tutto rispetto e spessore, classico giocatore americano cresciuto sul cemento, che fa del servizio e del dritto i suoi colpi vincenti e che fanno più male. Tuttavia solo un Fritz in ottima forma e capace di giocare sul classico 1-2, cioé servizio e dritto vincenti (è il suo gioco per eccellenza), può provare a impensierire l’altoatesino, che, crescendo il numero degli scambi, diventa quasi imbattibile, motivo per il quale, sic stantibus rebus, anche i bookmaker tendono a scommettere sul tennista italiano.

Naturalmente, secondo il parere più diffuso tra opinionisti e tecnici, Jannik resta favorito per la vittoria finale e la sua prima conquista del così detto Trofeo dei Maestri (perse la finale dello scorso anno contro Novak Djokovic), ma il verdetto, alla fine e come sempre, lo stabiliranno il campo e lo stato di forma dei due finalisti nella giornata clou di queste fantastiche Nitto Atp Finals (anche se si è avvertita la mancanza del campione serbo Djokovic, che ha rinunciato alle Finals ed è in vacanza con lo scopo di ricaricarsi per l’inizio della prossima stagione agonistica in Australia, e dell’altrettanto campione spagnolo Alcaraz, uscito precocemente dopo il Round Robin, in quanto vittima di una fastidiosa influenza che ne ha pregiudicato visibilmente la prestazione).

PATRIZIO BRUSASCO

COP29, il Piemonte a Baku: le azioni messe in campo per il contrasto ai cambiamenti climatici

Il Piemonte, con l’assessore regionale all’Ambiente, Energia, Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, a Cop29, la XIX Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in svolgimento a Baku in Azerbaijan.

In particolare, l’intervento dell’assessore regionale, che si è svolto nell’ambito della tavola rotonda “Gestione integrata delle risorse idriche: approcci sostenibili e partecipativi per l’Africa Orientale”, è stato incentrato sulle politiche e le iniziative di adattamento al cambiamento climatico messe in campo a livello regionale e locale: dall’approvazione del Piano di Tutela delle Acque, agli interventi per fronteggiare la grave crisi idrica che ha colpito la regione nel 2022 – anno nel quale è stato chiesto lo stato di emergenza – e nel 2023, passando per gli interventi proposti a finanziamento su vari fondi, dai Fondi Sviluppo e Coesione per opere necessarie a ridurre le perdite nei sistemi acquedottistici e per migliorare e razionalizzare i sistemi fognari e gli impianti di depurazione, a quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.

«È la seconda volta che il Piemonte viene ospitato nel padiglione Italia – ha sottolineato l’assessore Marnati – La prima è stata a Sharm el-Sheikh per Cop27 e oggi a Baku per approfondire le tematiche di gestione dell’acqua in un momento nel quale ci siamo trovati ad affrontare sia la siccità che la grande abbondanza di pioggia». «È stata inoltre anche l’occasione per ricordare come il Piemonte – ha aggiunto – abbia già adottato il mercato volontario dei crediti di carbonio con il progetto Urban Forestry, che a breve svilupperemo e adatteremo alle direttive della Nazioni Unite approvate proprio nel corso di questa Cop. Con il nostro approccio pragmatico il Piemonte sarà un grande protagonista nella transizione ecologica, creando grandi opportunità per le nostre imprese e per le nostre comunità e, parallelamente, abbattendo le emissioni di CO2 e anche degli inquinanti».

In apertura di intervento l’assessore Marnati ha posto l’attenzione su un progetto che Hydroaid (associazione partecipata della Regione) insieme a Smat, all’interno di una joint venture con 2 società di ingegneria italiane e una etiope, sta realizzando in Etiopia a supporto delle società pubbliche di gestione dell’acqua in tre città, Asosa, Gambella e Semera. Obiettivo del progetto, la definizione di una strategia per la riduzione delle perdite di acqua, la formazione dei quadri locali e l’elaborazione di un piano aziendale dei servizi idrici delle tre città. L’istituzione di riferimento del progetto a livello locale è il Ministero dell’Acqua e Energia dell’Etiopia e il finanziatore del progetto è la Banca Mondiale. «Siamo sempre stati disponibili, e sempre lo saremo – ha concluso Marnati – per sostenere quei paesi, come quelli dell’Africa, dove l’acqua scarseggia»

Nel corso dell’evento è intervenuto anche l’amministratore delegato di Acqua Novara.VCO, Daniele Barbone che ha illustrato il piano integrato investimenti e sostenibilità denominato “Agenda 2036” sostenuto anche dalla Regione Piemonte. «Siamo lieti che questo nostro approccio abbia ricevuto il plauso degli organizzatori e sia stato individuato come best practice da replicare a livello dei paesi del mediterraneo» ha sottolineato Barbone.

 

Nitto ATP Finals 2024. In attesa della finalissima un weekend di eventi

Torino si prepara a vivere un ultimo weekend memorabile in occasione delle Nitto ATP Finals 2024. In attesa della finalissima di domenica pomeriggio, la città si animerà con due eventi imperdibili: sabato sera il centro città ospiterà la Notte del Tennis, mentre domenica le OGR Torino saranno teatro di The Final Set Closing Party, la festa di chiusura ufficiale del torneo.

Con la Notte del Tennis, Torino sarà travolta da un’ondata di energia e creatività, con un’atmosfera unica che coinvolgerà cittadini e turisti. Il pomeriggio inizierà con l’esibizione musicale dei Paloma e le danze di Balla Torino, per poi proseguire in piazza Castello, dove i giovani artisti di ToVision intratterranno il pubblico con performance musicali.

Dalle 18.30 alle 22.30, nella Tennis Circus Arena in piazza Vittorio Veneto si alterneranno performer, circensi, musicisti e comici, in attesa dell’arrivo dei due spettacolari “Tennis Town Bus”, che trasformeranno la piazza in un’arena di tennis musicale con gli sfidanti si affronteranno a colpi di freestyle. Ad accompagnare il pubblico sarà il gruppo del Bike Pride, con una pedalata notturna che partirà da piazza Statuto e, passando per piazza Castello, attraverserà le vie del centro fino a piazza Vittorio. Qui i ciclisti si uniranno alla vibrante atmosfera generata dalla bizzarra partita di tennis musicale. La serata terminerà al CAP 10100 (corso Moncalieri 18), dove un’ospite d’eccezione – Leeroy Thornhill, storico membro dei The Prodigy – porterà sul palco un dj set energico e travolgente, mescolando bass music, breakbeat e techno (ingresso a 10 euro).

Domenica 17 novembre, dalle ore 18, nella Sala Fucine delle OGR sarà possibile seguire in diretta, su maxischermo, la finalissima del torneo e, subito dopo, celebrare la conclusione dell’evento ballando con un dj set firmato Movement. I biglietti, al costo di 15 euro, sono disponibili sul sito ogrtorino.it e alla biglietteria OGR. Per l’occasione, le OGR ospiteranno anche EIFLES | SELFIE, un’opera partecipativa ispirata al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: atleti e spettatori saranno invitati a lasciare un segno su uno specchio, un gesto che celebra i valori di condivisione e partecipazione.

TORINO CLICK

Ecco come sarà il Parco della Salute e della Scienza di Torino

Si è riunita ieri, in Prefettura a Torino, la Cabina di monitoraggio per il Parco della Salute e della Scienza di Torino. Insieme al commissario straordinario Marco Corsini, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all’assessore alla Sanità Federico Riboldi, al sindaco di Torino Stefano Lo Russo e la prefetto di Torino Donato Cafagna, hanno partecipato Università di Torino, Politecnico di Torino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute.

Durante la riunione sono stati presentati gli elementi dell’offerta che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione del Parco affidato con decreto del commissario lo scorso 24 settembre.

«Proprio oggi abbiamo ricevuto dal ministero la proposta di accordo che recepisce il nuovo quadro economico e consente l’avvio dell’appalto. Siamo davvero al momento cruciale dopo tanti anni di attesa: il Parco della Salute di Torino è ai nastri di partenza e stiamo già ragionando di come integrare la nuova struttura nel quartiere, al centro di una rivoluzione urbanistica iniziata con l’arrivo del Grattacielo Piemonte e il passaggio tra via Nizza e la stazione del Lingotto, e destinata a intensificarsi con il Parco e le strutture collegate» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«Siamo davvero soddisfatti di poter dare avvio concreto alla realizzazione del Parco della Salute. Abbiamo finalmente davanti a noi il progetto unitamente ad un cronoprogramma e a risorse certe per la realizzazione di un’opera che è strategica per la città dal punto di vista sanitario, per la didattica e la ricerca e che costituirà l’occasione per una riqualificazione urbanistica dell’intera zona» sottolinea il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

«Il progetto della Città della Salute ha avuto un’importante accelerazione. Questa mattina c’è stato un’incontro con il responsabile del progetto per una verifica del cronoprogramma e per arrivare a definire il progetto esecutivo e l’avvio dei lavori nel 2025. E’ molto significativa la notizia che arriva dalla Regione ovvero che è arrivata la proposta di accordo da parte del Mef che potrà quindi essere firmato nelle prossime settimane e mette un punto fermo sulle tempistiche di realizzazione dell’opera. Questo accelererà la firma del contratto e quindi tutti i passaggi successivi» dichiara il commissario straordinario Marco Corsini.

«Il Parco della Salute della Ricerca e dell’Innovazione può essere per il Politecnico di Torino un tassello per ulteriormente sviluppare le sue competenze nell’ambito dell’ingegneria biomedica. Già il nostro centro interdipartimentale PolitoBIOMed Lab vive di una piena cooperazione con i saperi dell’Università di Torino ed esplora da un punto di vista tecnologico le potenzialità dell’ICT, delle nanotecnologie e della biomeccanica. Con questa iniziativa, di più ampio respiro e che vede coinvolti altri importanti attori del territorio, l’Ateneo potrà sviluppare nuove traiettorie per offrire anche una formazione più specializzata e stimolare nuovi ambiti di ricerca multidisciplinare e di trasferimento tecnologico nel settore biomedicale, perfettamente in linea con gli obiettivi di questo mandato rettorale» spiega il rettore del Politecnico Stefano Corgnati.

«Prosegue l’impegno e la disponibilità dell’Università di Torino – dichiara la professoressa Paola Cassoni, direttrice della scuola di Medicina – a farsi parte attiva in un processo di consolidamento progettuale rispetto all’organizzazione delle realtà assistenziale del Parco della salute, e dell’integrazione con le piattaforme di ricerca clinica e di innovazione tecnologica. In Ateneo abbiamo avviato il tavolo per lo sviluppo progettuale della limitrofa domus didattica che formerà le prossime generazioni di futuri medici».

«L’avanzamento del progetto che oggi abbiamo visto concretizzarsi grazie alla rappresentazione del Masterplan evidenzia la tangibilitá e l’oggettivitá della realizzazione del nuovo ospedale, passando così dai progetti alle azioni, che danno un nuovo entusiasmo ed un nuovo impulso a tutti gli operatori» dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino).

La tipologia costruttiva del nuovo ospedale è a piastra con torri di degenza fino ad un massimo di 12 piani.

Il layout distributivo del nuovo ospedale prevede un’organizzazione delle funzioni per aree omogenee di tipo dipartimentale, raggruppando le unità operative per intensità di cura e complessità nelle seguenti aree:

Area interrata di un piano per i servizi generali, della logistica e per i parcheggi

Area dell’Emergenza-Urgenza correlata funzionalmente all’ Area ospedaliera dei servizi di Diagnosi e Cura Area dell’ospedale di giorno (poliambulatori, day hospital, day service)

Area della Ricerca

Area ospedaliera delle Degenze ordinarie (mediche, chirurgiche, ostetrico-ginecologiche, degenze speciali)

Area della Formazione

L’articolazione funzionale al principale criterio di concentrare le operazioni e le relazioni funzionali di valenza territoriale o quelle più complesse nella parte bassa dell’edificio e sviluppare in altezza le aree con processi maggiormente replicabili e impiantisticamente meno impattanti.

In particolare al piano interrato è dedicato ai servizi di logistica. Il piano 0 è quello di accesso all’ospedale con ingressi sul lato di via Nizza, dalla Promenade e da piazza Piemonte, dove sono previsti gli accessi del pubblico, dal lato verso il Lingotto dove è previsto l’ingresso del pronto soccorso e verso l’Oval con gli ingressi di servizio.

Al piano 0 si trovano il pronto soccorso e gli spazi aperti al pubblico, con la hall principale, gli spazi commerciali e dei servizi al cittadino, i punti di informazione e attesa, il baby parking, gli uffici amministrativi, il day hospital, il centro prelievi e dialisi.

Il livello +1 ospita l’hight care e il blocco operatorio di urgenza, l’emodinamica e le terapie intesive collegate al pronto soccorso, gli spazi per l’ attività di day surgery e di chirurgia ambulatoriale, vicini al comparto chirurgico e contigui alle aree di degenza breve e gli ambulatori specialistici e il day hospital.

Il piano +2 accoglie i servizi di recupero e riabilitazione funzionale, l’endoscopia, il servizio immuno-trasfusionale e i poliambulatori specialistici, aree a carattere pubblico e ricettivo (nido, servizi religiosi, mensa self-service), spazi amministrativi e spazi ad uso sanitario con percorsi separati (cell factory, laboratori, emoteca, servizio farmaceutico, degenza di psichiatria).

Al livello +3, sono previsti gli spazi per la ricerca. Nei piani dal 5 al 12 sono dedicati ai reparti di degenza e distribuiti su tre volumi che si innalzano dalla piastra della struttura principale che ospiteranno le specialità chirurgiche, l’area medica e quelle dell’oncologia e dell’ematologia. Come previsto l’intero Parco si estende su una superficie di circa 140 mila metri quadrati, per 1040 posti letto.

La riunione è stata anche l’occasione per l’avvio dell’analisi del master plan che l’impresa che si è aggiudicata l’appalto ha presentato come proposta di inserimento della nuova struttura sanitaria all’interno del quartiere con soluzioni che riguardano la viabilità e i collegamenti con il sistema di trasporto, a partire dall’attuale stazione ferroviaria del Lingotto per cui è proposto l’ampliamento come “stazione ponte”, servizi e residenze per l’accoglienza, le attività didattiche e di formazione.

L’Accordo di Programma istituzionale di aprile 2018 disponeva che nell’ambito della gara, oltre agli elaborati previsti per legge, dovrà essere prevista la predisposizione di un Masterplan, di riordino urbanistico esteso all’intero perimetro dell’Ambito urbanistico del quartiere che include, oltre al Parco della Salute, anche il Grattacielo Piemonte, l’Oval e la stazione ferroviaria del Lingotto. Nelle prossime settimane la Città di Torino e la Regione Piemonte dovranno quindi esprimere le proprie valutazioni sul masterplan richiedendo eventuali modifiche compatibili con il procedimento di gara.

Traffico, limitazioni antismog (livello 1) fino a lunedì 18 novembre

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Oltre alle limitazioni valide tutto l’anno fermi, tutti i giorni (sabato e festivi compresi) dalle 8 alle 19, i veicoli Diesel per il trasporto di persone Euro 3, 4 e 5 e per il trasporto di merci Euro 3 e 4 . Fermi per tutto il giorno i ciclomotori Euro 0 e 1.

Maggiori informazioni nella pagina dedicata che contiene anche tutte le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sul sito di Arpa i dati giornalieri di particolato PM10