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Palazzo Civico dice sì al Bilancio: cantieri e Metro 2 al centro

Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio preventivo con 25 voti favorevoli e 5 contrari. Il documento prevede per il 2026 un pareggio di bilancio pari a circa 2,3 miliardi di euro.

Prima della votazione è intervenuto il sindaco Stefano Lo Russo, che ha sottolineato come questo bilancio rappresenti un passaggio significativo per la città: un atto che, pur nella piena consapevolezza delle criticità esistenti, guarda al futuro con spirito di servizio e responsabilità. Torino, ha evidenziato il sindaco, sta vivendo una fase importante della sua storia recente e, in questi anni, ha saputo utilizzare in modo efficace più di altre città le risorse europee. Se i cronoprogrammi saranno rispettati, il 2026 segnerà la conclusione di cantieri strategici e l’avvio dei lavori per la linea 2 della metropolitana.

Lo Russo ha definito il Bilancio un segnale di fiducia e di speranza per Torino, evidenziando anche il clima costruttivo che ha caratterizzato il confronto in Consiglio comunale, improntato a pragmatismo, rispetto reciproco e senso di responsabilità. Un atteggiamento che il sindaco ha auspicato possa proseguire nei prossimi mesi, nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali.

Nel corso del suo intervento, il sindaco ha inoltre annunciato che la Giunta comunale, nella seduta di oggi , approverà lo schema del nuovo Piano regolatore generale, che sarà poi sottoposto all’esame e al voto del Consiglio comunale. Dietro l’insieme di norme e tavole che compongono il Piano, ha spiegato, vi è una visione chiara per lo sviluppo futuro della città.

In conclusione, Lo Russo ha ribadito che la politica, per riconquistare la fiducia dei cittadini, deve sapersi rinnovare ed essere d’esempio, mantenendo al proprio interno il confronto e le differenze, ma condividendo un comune senso di serietà e responsabilità verso tutta la comunità, a partire dalle nuove generazioni.

Sanità e legalità: firmato in Prefettura il protocollo per i nuovi ospedali piemontesi

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Interessi criminali fuori dalla realizzazione dei nuovi ospedali in Piemonte.
E’ stato sottoscritto  in Prefettura a Torino il protocollo di legalità per la
realizzazione di alcune opere di edilizia sanitaria strategiche per il territorio regionale, quali il
Parco della Salute, Ricerca e Innovazione di Torino e la Città della Salute e della Scienza di
Novara, e per la realizzazione di diversi nuovi presidi ospedalieri e significative ristrutturazioni
e ampliamenti di ospedali già esistenti, per un importo complessivo di quasi 4 miliardi di euro.
«Un passo importante – ha sottolineato il Prefetto Donato Cafagna – per rafforzare
ulteriormente i presidi di legalità al fine di scongiurare il rischio di infiltrazione delle mafie
nell’attuazione di un Piano di tale portata, che avrà un impatto sull’economia regionale molto
significativo e che pertanto potrebbe attirare le mire della criminalità».
A firmare l’accordo sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Prefetto
Donato Cafagna e i Prefetti delle altre Prefetture piemontesi.
Il protocollo disciplina le attività di vigilanza e controllo durante le fasi di affidamento e
realizzazione dei lavori. In particolare esso prevede un sistema rafforzato di controlli sugli
operatori economici coinvolti, tutti tenuti a essere iscritti all’anagrafe degli esecutori. La
vigilanza sarà estesa anche alla fase di approvvigionamento di beni e servizi e all’ingresso nei
cantieri, dove sarà istituita una banca dati dedicata. Sono inoltre previsti presidi di controllo
permanenti e un’intensificazione della collaborazione con i gruppi interforze antimafia delle
forze dell’ordine, con l’obiettivo di prevenire qualsiasi rischio di infiltrazione o
condizionamento da parte della criminalità organizzata.
«Si tratta di un accordo quadro, ha tenuto ancora a spiegare il Prefetto Cafagna – che
identifica le opere che verranno realizzate sul territorio regionale, poi presso ogni Prefettura
ci saranno i protocolli discendenti. Gli strumenti sono tanti, quelli della repressione che vede
l’Autorità giudiziaria e la polizia giudiziaria impegnati: numerosissime sono state le operazioni
che hanno individuato e sgominato i gruppi criminali insediati qui in Piemonte, e poi c’è
un’attività altrettanto importante quella di prevenzione condotta dai gruppi interforze
antimafia che lavorano in Prefettura, che danno luogo alle interdittive antimafia, che
verificano le iscrizioni nelle white list, che verificano e monitorano le diverse società attive sul
territorio. Tutto questo a tutela dell’economia sana piemontese. La stragrande maggioranza
delle aziende che operano in Piemonte, lo fa, rispettando i criteri di legalità e noi lavoriamo
proprio per tutelare loro, ma non solo, noi operiamo anche per tutelare la sicurezza dei

lavoratori nei cantieri, il rispetto della normativa sul collocamento sul lavoro. E’ un impegno
che coinvolge anche l’Ispettorato del lavoro e Provveditorato alle Opere Pubbliche».
«La Regione è in prima linea nella difesa della legalità e nella prevenzione di ogni forma di
criminalità e si è dotata di un organismo di vigilanza specifico, dedicato all’edilizia sanitaria,
che ci accompagna nel percorso di realizzazione del nostro piano di edilizia sanitaria.
Sappiamo che dove ci sono grandi appalti, purtroppo, c’è il rischio che si generi l’interesse
della malavita e questo accordo è quindi davvero importante perché ci dice che, in particolare
quando parliamo di ospedali ovvero di cura delle persone, le grandi opere si possono e si
devono fare tenendo alta la guardia a difesa della trasparenza e della legalità. Un obiettivo
che dobbiamo perseguire tutti insieme, ognuno con le proprie competenze e i propri strumenti»
dichiarano il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità
Federico Riboldi.

Dopo il bel tempo arriva il gelo: nevicate previste in Piemonte

A partire da oggi, lunedì 15 dicembre 2025, il Piemonte si prepara ad affrontare una settimana meteorologica caratterizzata da un significativo cambiamento nelle condizioni atmosferiche. I primi giorni della settimana, in particolare lunedì, si prevede siano ancora contraddistinti da tempo relativamente stabile, con cieli parzialmente sereni o poco nuvolosi. Le temperature saranno miti per il periodo, ma non mancheranno nebbie locali al mattino nelle zone di pianura. Tuttavia, già nel corso della giornata si verificherà un indebolimento dell’alta pressione, con un aumento delle nubi e una crescente instabilità.

Il momento di maggiore instabilità è atteso per martedì 16 dicembre, quando una perturbazione proveniente da ovest raggiungerà il Nord-Ovest. Questo porterà piogge diffuse su gran parte della regione e un notevole abbassamento delle temperature. Le nevicate, inizialmente previste a quote elevate sulle Alpi, potrebbero estendersi anche a quote più basse nel corso della giornata. Sui rilievi del basso Piemonte, in particolare nel Cuneese e nelle Langhe, la neve potrebbe arrivare fino a 600-800 metri, con la possibilità di fiocchi anche su colline più basse, soprattutto in caso di precipitazioni particolarmente intense.

Tra mercoledì e giovedì, l’instabilità comincerà a diminuire, ma non mancheranno ancora momenti di cielo nuvoloso alternati a schiarite, con occasionali piogge residue. Le temperature si manterranno in valori relativamente bassi, con massime che non supereranno gli 8-11°C in pianura, mentre le minime tenderanno a scendere ulteriormente durante le ore più fredde, in particolare quando saranno in corso le precipitazioni. Il miglioramento del tempo è atteso dal fine settimana, con un ritorno di condizioni più stabili e temperature che si riporteranno leggermente sopra la media stagionale.

Questo cambio di tempo rappresenta una tipica fase di transizione verso l’inverno, con l’alternarsi di periodi di alta pressione e passaggi di perturbazioni atlantiche che portano neve e piogge, soprattutto sulle zone montuose e collinari del Piemont

Imputazione coatta per John Elkann: si decide a febbraio

Già nei mesi scorsi la complessa vicenda dell’eredità Agnelli aveva sollevato interrogativi e sospetti, tra il caso dei quadri di grande valore scomparsi e la questione della residenza in Svizzera, elementi che avevano contribuito a gettare ombre pesanti sulla gestione del patrimonio familiare. Ora il quadro giudiziario si fa ancora più delicato: John Elkann dovrà affrontare un processo per dichiarazioni fiscali ritenute infedeli in relazione all’eredità della nonna Marella Caracciolo.

Il giudice per le indagini preliminari ha infatti respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Torino su due dei reati contestati al presidente di Stellantis. La decisione è emersa nel corso dell’udienza dedicata alla valutazione della messa alla prova per l’accusa di truffa ai danni dello Stato. Un’ipotesi che prevedeva per Elkann un percorso alternativo al processo, con attività di tutoraggio a favore dei giovani degli istituti salesiani torinesi, ma che al momento non può essere accolta: la presenza di un altro procedimento penale in corso rende infatti impraticabile questa strada.

Di conseguenza, la giudice dell’udienza preliminare ha rinviato ogni decisione al mese di febbraio, quando sarà più chiaro se il nipote dell’Avvocato Agnelli verrà formalmente rinviato a giudizio. In tal caso, l’accesso alla messa alla prova decadrebbe automaticamente. Nel frattempo, va ricordato che Elkann ha già versato 183 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate per chiudere la parte fiscale della vicenda.

Nel provvedimento, il Gip  ha invece disposto l’archiviazione per Lapo e Ginevra Elkann e per il notaio svizzero Von Gruningen, ritenendo insussistenti le responsabilità penali a loro carico. I legali della famiglia Agnelli ribadiscono che il pagamento all’erario e il ricorso agli strumenti alternativi al processo non rappresentano in alcun modo un’ammissione di colpa, ma la volontà di chiudere rapidamente una pagina considerata dolorosa sul piano personale e familiare. Gli avvocati fanno sapere di aver depositato una memoria a sostegno della richiesta di messa alla prova e si dicono pronti a impugnare l’eventuale imputazione coatta davanti alla Corte di Cassazione, contestandone quella che definiscono un’“abnormità” giuridica.

L’imam di Torino è libero e torna in città

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L’ imam di Torino Mohamed Shahin è libero e torna a Torino. La Corte d’Appello infatti ha accolto il ricorso presentato dalla difesa e ha deciso che cessi da subito il trattenimento amministrativo al Centro di rimpatrio di Caltanissetta,  dove l’imam si trova da diverse settimane. La decisione fa riferimento alla direttiva europea che definisce come il trattenimento di chi fa richiesta di protezione internazionale sia un’eccezione e non la regola.

Coldiretti chiede provvedimenti per l’agricoltura

Lunedì 15 dicembre Coldiretti ha organizzato una manifestazione sotto la Regione per chiedere un pacchetto di provvedimenti a favore dell’agricoltura piemontese.

Il corteo è partito dal parcheggio di Palazzo a Vela alle 9.30, percorrendo un tratto di via Ventimiglia per terminare sotto il grattacielo in piazza Piemonte. Qui i rappresentanti degli agricoltori sono stati ricevuti dal Presidente della Regione Alberto Cirio e dagli assessori della Giunta.

COLDIRETTI PIEMONTE SCENDE IN PIAZZA davanti alla Regione.
“Da troppo tempo assistiamo ad una situazione di immobilismo, senza che sia stata definita, in
una condizione caratterizzata da significativi cambiamenti, una linea di indirizzo politico e di programmazione adeguate.
Tante nostre aziende sono in difficoltà, ma non ci fermiamo: siamo qui per difendere il lavoro, il cibo, il territorio del Piemonte.
Ora serve che la Regione apra gli occhi” afferma la Coldiretti.

 

Beinasco, anziano cade dal quinto piano e muore

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Cade dal quinto piano e 91enne perde la vita. È successo a Beinasco nella serata di ieri, intorno all’ora di cena, quando l’anziano è caduto dal quinto piano di un palazzo in via Gaetano Donizetti.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Croce Bianca di Orbassano, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presenti anche i carabinieri: secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un gesto volontario.

VI.G

Torna anche a Torino la campagna di Natale di Fondazione Telethon

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Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si accenderà sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci. A chiudere la trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1.

 

Sarà possibile sostenere la ricerca di Fondazione Telethon scegliendo i Cuori di cioccolato in oltre 4.500 punti di raccolta in tutta Italia e in 97 punti di raccolta in Piemonte, distribuiti dagli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, Uildm, Avis, Anffas, Unpli, Azione Cattolica e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti. Le piazze in cui saranno presenti i volontari saranno disponibili sul sito www.fondazionetelethon.it.

 

Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.

  Torna la campagna di Natale di Fondazione Telethon, con la maratona sulle reti Rai dal 14 al 21 dicembre: sarà una settimana all’insegna della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

La campagna di quest’anno è dedicata alla rarità, in tutte le sue sfumature: quella che incanta, come una meraviglia della natura, e quella che fa paura, come una malattia genetica che nessuno conosce, che nessuno studia. Ognuno di noi può trasformare questa paura in speranza, sostenendo la ricerca.

In tutta Italia, il 20 e 21 dicembre sarà possibile trovare oltre 4.500 punti di raccolta dove scegliere i Cuori di cioccolato a fronte di una donazione minima di 15 euro. In Piemonte saranno 97 i punti di raccolta dove trovare i Cuori. A distribuirli saranno gli oltre 9.000 volontari di Fondazione Telethon, di UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, di UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana, e le edicole aderenti al SI.NA.GI – Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia.

I Cuori di cioccolato sono il perfetto regalo di Natale: disponibili nei classici gusti cioccolato fondente e al latte, sono racchiusi in due magnifiche scatole scrigno con chiusura magnetica, declinate nei colori rosso (per il fondente) e verde (per il cioccolato al latte), ideali per essere conservate e riutilizzate. Ogni confezione contiene 15 cioccolatini grandi a forma di cuore avvolti in un incarto colorato con stampate dolcissime dediche che parlano di affetto, impegno e speranza.

Grazie alla ricerca, possiamo donare speranze, terapie e futuro ai bambini e a tutte le persone con una malattia genetica rara, e alle loro famiglie.

È possibile trovare i Cuori di cioccolato anche sullo shop online di Fondazione Telethon (shop.fondazionetelethon.it).

La Maratona RAI

Il numeratore, che segnerà l’inizio ufficiale della raccolta fondi, si è acceso sabato 13 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di “Ballando con le Stelle” condotta da Milly Carlucci.

La Maratona andrà in onda per tutta la settimana, all’interno di numerosi programmi del palinsesto Rai e in un’ideale staffetta su Rai 1Rai 2 e Rai 3, e proseguirà con lo studio dedicato a Fondazione Telethon dal pomeriggio di giovedì 18 dicembre fino alla seconda serata di domenica 21 dicembre, in diretta dagli Studi Dear “Fabrizio Frizzi” di Roma.

A condurre lo studio di Fondazione Telethon, in una serie di fasce di programmazione in onda sulle tre reti Rai, si alterneranno Tiberio TimperiElenoire CasalegnoArianna CiampoliPaolo BelliPaola PeregoBenedetta RinaldiElisa IsoardiMonica SettaFrancesca FialdiniIlaria D’AmicoGianluca GazzoliDaniela FerollaIngrid Muccitelli, con la partecipazione di vecchi e nuovi amici, fra i quali Marco CarraraMario BenedettoMarco Di Buono, i Gemelli di Guidonia e Gigi Marzullo.

A chiudere questa trentaseiesima edizione sarà Marco Liorni con “L’Eredità”, uno speciale per Fondazione Telethon dedicato al sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, domenica 21 dicembre in prima serata su Rai 1. A seguire, in seconda serata su Rai1, lo Studio di Fondazione Telethon si riaprirà per i saluti finali.

Anche quest’anno Rai Cinema realizzerà un cortometraggio per Fondazione Telethon, dal titolo “Achille”, con la regia di Greta Scarano e prodotto da Groenlandia con Rai Cinema.

Oltre alla televisione, Radio Rai rinnova il proprio impegno a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare. In particolare, Rai Radio 2 affiancherà la Fondazione con una speciale collaborazione che coinvolgerà l’intero palinsesto nel corso della settimana di sensibilizzazione sulle reti Rai.

L’impegno dei partner aziendali

A testimonianza di un impegno condiviso, in questo periodo dell’anno alcuni partner aziendali, tra i quali bofrost*Gamelife SrlEurospinMercati Città La PrimaPata S.p.A.PayPal, scelgono di attivare iniziative di raccolta fondi che coinvolgono anche i propri clienti. A dare continuità e forza a questo impegno è il contributo quotidiano delle aziende partner, che supportano la migliore ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Ci sostengono con grande convinzione BNL BNP Paribas, partner storico da oltre 30 anni, insieme ad Arval BNP ParibasGruppo GreenvisionDHL Express ItalyEngie ItaliaEsselungaFondazione Ferrarelle ETSFindomestic Banca S.p.A.Iveco GroupItalo – Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A.Poste ItalianeReale FoundationSofidelTelesia e VIVI Energia. Anche quest’anno DHL Express Italy è il vettore ufficiale della campagna di piazza con i Cuori di cioccolato.

 

Il numero solidale: 45510

Dal 1° al 31 dicembre 2025 sarà attivo il numero solidale 45510.  

Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali.

È possibile donare 5 o 10 euro anche chiamando da telefono fisso TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e 5 euro da TWT, Convergenze e PosteMobile.

Donazione con carta di credito  

È possibile donare con carta di credito su www.fondazionetelethon.it oppure telefonando da rete fissa al numero verde 800 11 33 77 dal 1° al 31 dicembre (02.34989500 dall’estero).

 

Come continuare a sostenere Fondazione Telethon

È possibile sostenere Fondazione Telethon tutto l’anno attraverso il sito web con una donazione (fondazionetelethon.it/sostienici) o scegliendo un prodotto solidale (shop.fondazionetelethon.it)

 

PER VEDERE DOVE SARANNO DISTRIBUITI I CUORI VISITATE:

https://www.fondazionetelethon.it/partecipa/eventi/siamo-in-piazza-con-tutto-il-cuore/

 

Terre alte al centro: il Piemonte guida le politiche per la montagna

La Regione Piemonte presenta un bilancio della programmazione degli interventi avviati relativi alla montagna, che l’hanno portata a distinguersi come una delle realtà di riferimento a livello nazionale.

La strategia 2025/2027 prevede infatti un investimento complessivo di 180 milioni di euro, destinato a un ampio ventaglio di azioni strutturali che spaziano dalla resilienza ai cambiamenti climatici al potenziamento delle infrastrutture, dai servizi alla digitalizzazione, fino alla valorizzazione economica delle comunità alpine. Gli interventi comprendono il recupero dei terrazzamenti storici, la rigenerazione dei presidi montani, le misure per ridurre il divario digitale e il sostegno alla progettazione tecnica degli enti locali. Centrale è anche il contrasto allo spopolamento e alla progressiva perdita di servizi essenziali, come la chiusura degli sportelli bancari, nella consapevolezza che una montagna dotata di servizi è una montagna viva, in grado di attrarre famiglie e imprese. Una quota significativa delle risorse è stata programmata attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit), che il Piemonte ha trasformato in un vero e proprio laboratorio di politiche innovative.

«La Giornata internazionale della Montagna è un richiamo politico e culturale al quale il Piemonte risponde con una strategia chiara: la montagna non è un luogo da assistere, ma un motore di sviluppo – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della montagna Marco Gallo – Abbiamo investito 180 milioni perché crediamo che questi territori siano centrali per la sostenibilità, la competitività e l’identità stessa del Piemonte. Le Alpi non sono margini, ma frontiera di innovazione, di servizi ecosistemici e di nuove economie. I risultati finora ottenuti e la risposta dei territori confermano che la strada che la Regione ha intrapreso è quella giusta: investire, innovare e lavorare insieme alle comunità che vivono le nostre terre alte. A gennaio presenteremo un pacchetto di misure Fosmit completamente rinnovato, costruito insieme alle Unioni Montane e ai GAL, per rafforzare ulteriormente questa traiettoria».

Nel corso della legislatura, la Regione ha inoltre rafforzato il proprio impegno sulla governance multilivello, coinvolgendo in modo strutturato enti territoriali, comunità locali e attori dello sviluppo rurale. Le Green Communities stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nei processi di pianificazione condivisa, mentre le Unioni montane sono state collocate al cuore del nuovo impianto strategico, con risorse dedicate al rafforzamento della loro capacità amministrativa e progettuale. In parallelo, i GAL sono stati valorizzati come nodi fondamentali per l’innovazione sociale, lo sviluppo delle micro-filiere produttive e la rigenerazione diffusa dei territori.

“Barattolo”, pace fatta tra Regione e Comune: regole stringenti per il mercato di libero scambio

 

Il Comune di Torino ha evidentemente la vocazione a redimere. Da un lato immagina “legalizzati” senza che lo siano davvero i militanti del centro sociale Askatasuna, dall’altro gli ambulanti non sempre in regola del mercatino del Barattolo. Che nasce una decina di anni fa in via Carcano come un “mercato di libero scambio” dedicato alla vendita o al baratto di oggetti usati come abiti, mobili e altri articoli di seconda mano offerti a prezzi molto contenuti. Le critiche, sollevate negli anni soprattutto da esponenti del centrodestra e da molti commercianti, riguardano il fatto che alcuni venditori non opererebbero nel rispetto delle norme vigenti. Il mercatino, comunemente soprannominato “suk” era tornato al centro del confronto politico in Consiglio regionale nelle ultime settimane. Il nodo da sciogliere era sì di natura ideologica, ma soprattutto amministrativa e regolamentare: la Regione Piemonte ha introdotto una legge che limita i mercati di libero scambio, come il Barattolo, a un massimo di 12 giornate l’anno, salvo deroghe possibili solo attraverso una convenzione formale. Peccato che per il 2025 il Comune di Torino avesse rinnovato l’autorizzazione all’associazione che gestisce il mercato senza ricorrere alla convenzione prevista dalla Regione. Alla fine la scelta del rinnovo in chiave “buonista” ha sollevato le critiche da parte del centrodestra e prodotto un taglio di 300mila euro ai finanziamenti regionali al Commercio destinati a Torino. Una sforbiciata dolorosa che rischiava di penalizzare anche i commercianti onesti della città. Ma L’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone non poteva sopportare i casi di ricettazione, merce taroccata o di dubbia provenienza e pseudo “commercio solidale” all’ordine del giorno nel mercatino. I dati della polizia locale parlano di un centinaio di rinvenimenti di articoli non autorizzati e di decine di sequestri. Quindi l’aut aut al sindaco Lo Russo: il mercatino si fa ma solo rispettando la legge regionale. Alla fine, nelle scorse ore, la Città ha accettato la convenzione, accollandosi tutti i controlli: dal censimento dei venditori, all’ inventario delle merci, all’ordine pubblico, coinvolgendo anche Prefettura e Guardia di Finanza. E il mercatino si potrà fare fino a 40 volte l’anno. Il centrosinistra l’aveva buttata in polemica politica: “La Regione Piemonte continua a utilizzare la povertà e le persone più fragili come strumento di scontro politico con il Comune di Torino”, così la consigliera regionale dem Nadia Conticelli.

IAGO ANTONELLI