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Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti

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Venerdì 21 marzo 2025 è previsto uno sciopero nazionale indetto dalle Organizzazioni Sindacali ADL – COBAS – SGB – CUB Trasporti per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri di 24 ore.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

La Cassazione conferma associazione per delinquere nel gruppo dei Drughi

La Corte di Cassazione ha confermato la sussitenza dell’associazione a delinquere nel  gruppo ultrà juventino dei Drughi. Tale reato viene riconosciuto per la prima volta nell’ambito di questioni di gruppi di tifosi.

Last Banner, così era stato chiamato il processo,  è stato celebrato a Torino a seguito dell’inchiesta della Digos  a proposito delle pressioni fatte sulla Juventus dalla curva nel corso della stagione calcistica 2018-2019 al fine di non rinunciare ad alcuni privilegi. la Cassazione si è occupata di cinque imputati: tra loro anche esponenti dei Drughi.

I ricorsi delle difese sono stati respinti e i giudici hanno annullato con rinvio una sola parte  della sentenza della Corte d’appello. Bisognerà quindi fare luce  sulla richiesta di 25 biglietti gratuiti (non consegnati)  per le partite allo stadio.

Tre dei 5 ultras che passeranno dalla Corte d’Appello appartenevano al gruppo dei Drughi.

 

Le imprese di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta chiedono una regia comune per i collegamenti con la Francia

Si è tenuto ieri nella sede di Bruxelles del Parlamento Europeo l’incontro ‘Bridging the Alps, overcoming barriers and advancing sustainable connectivity in Europe’ organizzato da Confindustria a cui hanno partecipato anche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Ai lavori ha preso parte anche una rappresentanza di Confindustria Liguria, Confindustria Piemonte e Confindustria Valle d’Aosta.

I collegamenti con la Francia è alla base della collaborazione che le associazioni regionali del Nord Ovest del sistema confindustriale portano avanti da oltre due anni. Alla base c’era infatti la richiesta di una regia europea su questo tema, che coinvolga non solo i Governi italiano e francese ma anche i vertici delle istituzioni europee. Perché, se da un lato registriamo qualche passo avanti nei cantieri di opere come il Terzo Valico, il Colle di Tenda, il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus e la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, è anche vero che si tratta di infrastrutture attese da decenni, e su cui serve un lavoro di coinvolgimento sempre maggiore delle imprese italiane e francesi. Solo così queste opere quando saranno ultimate rappresenteranno un reale fattore di competitività per tutta l’Italia” commentano Andrea Amalberto, presidente Confindustria Piemonte, Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, e Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta.

Evidenze confermate dai recentissimi rapporti Oti Nord e Oti Piemonte, da cui emerge come solo dopo quasi 20 mesi, il primo di aprile sarà riaperta l’unica linea ferroviaria adatta al trasporto merci tra Italia e Francia, ovvero quella del Frejus chiusa da agosto 2023 per una frana nella valle della Maurienne. A luglio sarà invece aperto il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus, con un ritardo di alcuni anni. Il Colle di Tenda chiuso dal 2021, entro fine anno sarà parzialmente riaperto, mentre il Traforo del Monte Bianco sarà oggetto di ulteriori 17 anni di chiusura trimestrale ogni autunno.

L’attrattività del territorio piemontese è fortemente legata alla posizione geografica. Ce lo dicono le oltre 1.300 multinazionali che si sono insediate qui negli anni. Davanti a noi, seguendo questa traiettoria abbiamo altre importanti opportunità, ma l’Europa deve mediare queste nostre istanze, con quelle degli altri Paesi. A Bruxelles siamo presenti con un nostro desk Nord Ovest, l’interesse che sulla Tav Torino-Lione il ministro Salvini ha sempre dimostrato, l’attenzione registrata da parte del commissario Tzitzikostas sono incoraggianti per le nostre imprese” commenta Amalberto.

Per Confindustria Liguria quella infrastrutturale è una sfida centrale, poiché è l’unica in grado di garantire continuità all’attuale sistema economico, e una prospettiva di crescita solida per i prossimi decenni. Collegare i nostri porti e le merci in arrivo dal Mediterraneo, in modo razionale e sicuro, è la premessa per la crescita dell’economia del Nord Ovest e italiana. Sul Terzo Valico e sulla rete autostradale, oltre che sui porti resta molto da fare. Dialogare a livello europeo è quindi prioritario per tutte le nostre imprese” aggiunge Mondini.

Il traforo del Monte Bianco è stato al centro dell’intero mio mandato a presidente di Confindustria Valle d’Aosta. L’ipotesi di un raddoppio è l’unica percorribile a nostro avviso, e l’abbiamo ribadito in tutte le sedi, compresa Bruxelles. Insieme ai colleghi piemontesi e liguri, anche oggi quindi rilanciamo il ruolo centrale delle infrastrutture” conclude Turcato.

Alpi, 12 milioni di mezzi l’anno: “Trasporto merci al collasso in Piemonte, si rischia il blackout”

L’aumento delle merci trasportate, in particolare su gomma, e la saturazione di valichi come quello di Ventimiglia rischiano di portare a un “blackout” della mobilità in Piemonte, con conseguente isolamento e ricadute drammatiche sull’economia.

È l’allarme emerso dall’incontro della commissione Trasporti della Regione Piemonte , presieduta da Mauro Fava, con l’associazione ex parlamentari della Repubblica – coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta. “Sulle Alpi oggi c’è il rischio saturazione. Nel nord est e al confine con la Svizzera ci sono state alcune decisioni politiche, come lo spostamento del trasporto da gomma a ferrovia. Se pensiamo che la Torino Lione aprirà nel 2035, abbiamo davanti una ‘traversata del deserto’, perché ormai Ventimiglia non riesce più ad assorbire traffico, il Frejus ha ancora problemi di accesso e il Monte Bianco – di cui si attende il raddoppio ancora necessario – deve essere chiuso 3 mesi all’anno per i prossimi venti anni per manutenzione”, hanno spiegato il coordinatore Sergio Rogna Manassero e il vice Luciano Craveri.
L’ingegner Giancarlo Bertalero, esperto internazionale con specializzazione sulle Alpi, ha illustrato i numeri che interessano il nord, con particolare riferimento al nord-ovest: “Sull’intero arco alpino transitano 12 milioni di mezzi all’anno, che esercitano una grande pressione sulle strade, e oltre 130 mila treni merci per un totale di 220 milioni di tonnellate trasportate. Nel 1984 c’era equilibrio tra gomma e ferro, nel 2021 registriamo +240% su gomma e +75% su ferro, quindi quasi tutto l’aumento di trasporto merci viene assorbito dalle strade. Ventimiglia sopporta un numero di mezzi (oltre 1,6 milioni) quasi pari a Frejus e Monte Bianco sommati, perché il transito è gratis contrariamente ai due tunnel.
Se consideriamo che i passaggi transfrontalieri in Svizzera e Austria sono rispettivamente per il 70% e il 30% su ferro, comprendiamo i rischi a cui sono soggetti Piemonte e Valle d’Aosta: basta un incidente ai nostri valichi per bloccare interamente la mobilità su gomma, con contraccolpi anche di tipo economico a livello nazionale. Per questo è necessario studiare scenari e piani di emergenza in modo coordinato”.
Durante la discussione sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Alberto Avetta (Pd), Silvio Magliano (Lista Cirio – Pml), Annalisa Beccaria (Fi) e Marco Protopapa (Lega). In conclusione CaveriVito Bonsignore e Ugo Cavallera (in rappresentanza dell’associazione ex consiglieri regionali) hanno evidenziato possibili problemi che interesserebbero il futuro del traforo stradale del Gran San Bernardo, tenendo conto delle restrizioni svizzere sui camion, e la necessità di riflettere sui nodi intermodali e di collegamento con il Terzo Valico. Per questo è necessario far riflettere tutte le forze politiche sui ritardi in corso e, quindi, sulla necessità di scelte politiche rapide e ben definite, coinvolgendo anche la Liguria e i paesi confinanti.

FM – Ufficio Stampa CRP

Elkann in Parlamento, Cirio: “impegno per mantenere Torino al centro dell’automotive”

Il  presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  ha seguito oggi a Roma, alla Camera dei deputati, l’audizione di John Elkann di fronte alle commissioni di Camera e Senato.
 “La presenza di John Elkann  è un gesto di profondo rispetto nei confronti delle nostre istituzioni ed è un fatto che apprezziamo. Nel suo intervento il presidente di Stellantis ha confermato i contenuti del piano presentato a dicembre, un piano che la Regione conosce e di cui è partner su tante iniziative: la Regione è stata infatti parte attiva nell’azione che l’azienda ha messo in campo per portare il secondo modello a Mirafiori ed è grazie a un contratto con la Regione, e con il Comune di Torino, che oggi Mirafiori ospita l’unico stabilimento di Stellantis  per i test, la manutenzione e il riciclo delle batterie”.
Ha aggiunto il governatore piemontese: “Un piano, infine, che presenta l’impegno di mantenere l’Italia, il Piemonte e Mirafiori al centro dello sviluppo del gruppo sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda la ricerca, l’innovazione e l’ingegneria.
La giornata di oggi conferma pertanto un cambio di passo dell’azienda e un nuovo rapporto con il governo, che consideriamo positivo. Al contempo però continuiamo a monitorare con attenzione gli sviluppi futuri in stretta e costante collaborazione con il Governo Meloni e con il Ministro Urso nella convinzione comune che l’automotive possa ancora rappresentare il presente ed il futuro dell’industria manifatturiera piemontese e italiana”.
Elkann ha dichiarato: “L’Italia e la Fiat, oggi Stellantis, sono cresciute insieme. Senza di noi l’auto in Italia sarebbe scomparsa da tempo come l’informatica dopo l’Olivetti e la chimica dopo la Montedison”.  “Il nuovo ceo di Stellantis verrà  annunciato entro la prima metà dell’anno. Sono molto orgoglioso. Meno dell’1% delle aziende fondate all’inizio del Novecento sono ancora in vita”

Alle Molinette: fuori dal tunnel della droga dona un rene alla compagna

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Le storie a lieto fine non capitano solo nei film e anche di questi tempi possono esistere anche nella realtà.
Lei ha 34 anni ed affronta fin da piccola una malattia renale, la Granulomatosi di Wegener, che l’ha portata nel 2015 al trapianto di rene grazie alla donazione di sua mamma. Per anni le ha dato respiro dalla malattia, ma di recente il rene aveva esaurito la sua funzione e lei era rientrata in dialisi.
Anche a lui, 46 anni, la vita non ha fatto sconti. Sa cosa vuol dire la sofferenza ed il tunnel della tossicodipendenza, ma grazie agli anni di recupero a San Patrignano ne è uscito. Purtroppo la droga gli ha lasciato un segno indelebile perché gli ha portato via il figlio che non si è salvato da questa “malattia”. Sa cosa vuol dire perdere le persone a cui si vuole bene, sa cosa sia assistere alla loro sofferenza. Tre anni fa conosce lei e la sua vita svolta. Nel momento in cui si affaccia una nuova sfida lui conosce il significato della generosità di chi aiuta quando uno non ce la fa. Adesso lei affrontava la dialisi dopo un lungo periodo di trapianto di rene ed il primo istinto di lui è stato di proporsi per donarle un rene per amore e, per suo tramite, la salute ritrovata.
Dopo un attento periodo di analisi ed esami sia sul ricevente sia sulla donatrice, giunge finalmente l’approvazione per il trapianto. La procedura avviene presso la Nefrologia Dialisi Trapianti (diretta dal professor Luigi Biancone – responsabile del Programma di Trapianto Rene). A questo punto si è immediatamente proceduto all’intervento chirurgico. Questo è stato eseguito  dal dottor Aldo Verri (Direttore della Chirurgia Vascolare ospedaliera) e dal dottor Andrea Agostinucci e dal professor Paolo Gontero (Direttore della Clinica Urologica universitaria) e dal dottor Andrea Bosio con l’assistenza anestesiologica della dottoressa Chiara Melchiorri (Anestesia e Rianimanzione 2 – diretta dal dottor Maurizio Berardino). Successivamente la coppia è stata ricoverata presso l’Unità semintensiva della Nefrologia, gestita dall’équipe nefrologica del professor Biancone.
Cinque giorni dopo il trapianto lui era già a casa e lei fuori dalla dialisi con una funzione renale ottima. La forza della generosità ha ribaltato la prospettiva rispetto a qualche giorno prima, adesso volano verso un nuovo futuro, anzi convolano…. «Quella del donatore è una doppia vittoria: contro la malattia di lei e per una nuova vita insieme» spiega il professor Luigi Biancone.
Il Centro di Trapianti renali della Città della Salute e della Scienza di Torino (ospedale Molinette), intitolato al fondatore della Nefrologia piemontese Antonio Vercellone, rinnova e rinforza nel 2025 il suo primato in Italia per numero e complessità dei trapianti di rene. Il numero globale dal 1981 è di circa 4700. Tutto questo sempre grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie.
“Questa storia a lieto fine è l’ennesima conferma del fatto che la Città della Salute e della Scienza di Torino sia un DEA di terzo livello. Ci confermiamo nel cam,po dei trapianti al top in Italia e in Europa” dichiara Thomas Schael (Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino).
“Ancora una volta un plauso ai professionisti della Città della Salute e della Scienza per questo intervento multidisciplinare. Alla coppia una grande complimento per questo enorme gesto di amore e un in bocca al lupo per il prosieguo di una vita insieme all’insegna della salute e della felicità” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Come ridurre i disagi dei cantieri in autostrada? Tavolo di monitoraggio in Regione

Prima riunione, nel Grattacielo Piemonte, del tavolo di monitoraggio tecnico sui cantieri autostradali promosso dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione Generale per le Autostrade e la vigilanza sui contratti.

Erano presenti tutte le società autostradali operanti sul territorio piemontese, insieme agli enti locali, con l’obiettivo di affrontare e pianificare tempestivamente la gestione del traffico in vista dell’aumento degli spostamenti estivi.

“Abbiamo voluto creare un coordinamento stabile tra Regione, Ministero, enti locali e concessionarie autostradali per monitorare l’andamento dei cantieri e pianificare al meglio eventuali disagi. L’obiettivo è garantire ai cittadini un’informazione tempestiva e ridurre il più possibile le criticità sulla viabilità, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico”, ha dichiarato l’assessore Gabusi.

Alla riunione ha partecipato da remoto anche il nuovo direttore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione generale per le autostrade e la vigilanza dei contratti di concessione autostradali Sergio Moschetti, che ha mostrato grande disponibilità e collaborazione e che ha evidenziato come questa iniziativa sia in linea con la stretta sinergia già esistente tra Piemonte e Liguria in ambito infrastrutturale, un dialogo ormai indissolubile che rende questo tavolo di confronto non solo necessario, ma anche strategico. In presenza, invece, il dirigente autostradale per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Massimo Lanfranco, a testimonianza dell’attenzione rivolta alla gestione della viabilità in tutto il Nord-Ovest.

Tutte le società concessionarie hanno dichiarato di guardare nella stessa direzione, con lo scopo di ridurre al minimo i cantieri nei periodi di maggior afflusso, come quello delle prossime festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, senza creare disagi. In particolare, è stata sottolineata l’attenzione verso i flussi turistici diretti in Liguria e nelle zone dei laghi, fondamentali per il turismo e l’economia del territorio.

Si è infine concordato che il tavolo si riunirà con cadenza bimestrale, con il chiaro obiettivo di individuare soluzioni operative per minimizzare l’impatto dei cantieri sul traffico e migliorare la sicurezza della rete autostradale piemontese.

La situazione delle varie autostrade

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi aspetti legati alle singole tratte autostradali. Questi gli elementi maggiormente significativi:

A6 Torino-Savona / Autostrada dei Fiori spa Nei giorni festivi l’autostrada sarà interessata da 3,6 km di cantieri con riduzione significativa di oltre 12 km rispetto ai giorni feriali. La cantierizzazione passa da un 30% di gennaio al 10% di aprile.

A26 Genova-Gravellona Toce/Autostrade per l’Italia Nei fine settimana non saranno presenti cantieri in modo da favorire il flusso turistico in direzione laghi. Prima delle vacanze pasquali verrà rimosso il cantiere tra Masone e l’area di servizio Stura, liberando di fatto totalmente il collegamento tra l’Alessandrino e la Liguria.

A32 Torino-Bardonecchia / Sitaf Su questo tratto la situazione è molto meno invasiva degli anni precedenti. Rimane attivo il cantiere dell’autoporto di San Didero ,dove sostanzialmente si garantiscono sempre due corsie di traffico; è presente uno scambio di carreggiata all’altezza della galleria di Mompantero, e per il resto l’autostrada non presenta cantieri.

A21 Ivrea-Torino-Piacenza (Tangenziale Torino e raccordi) ITP Non si evidenziano particolari cantierizzazioni, unica nota importante e positiva è l’apertura del viadotto Camolesa con bypass (Ivrea – Santhià) in entrambi le direzioni- che consente da due settimane l’accesso a mezzi pesanti e bus turistici. La società ha in corso l’aggiornamento del progetto esecutivo dei lavori di adeguamento del viadotto.

A7 Milano-Serravalle / Milano Serravalle spa Questa autostrada attraversa il Piemonte solo per 26 km. Verrà avviato un solo cantiere, definito non impattante, dal 5 maggio al 30 giugno in zona Tortona in direzione Milano, che prevede la chiusura di una corsia di marcia per 500 m.

A5 Torino-Aosta / SAV L’unico cantiere che insiste sulla tratta, non removibile, è quello di Quincinetto, dove si stanno effettuando le istallazioni di barriere di sicurezza integrate antirumore. La conclusione dei lavori è prevista per la fine di luglio.

Sviluppo e cooperazione: 34 milioni di fondi per i territori di confine tra Italia e Francia

Approvando gli ultimi Piani Integrati Territoriali (PITER+) 2021-27 il Comitato di sorveglianza del programma Alcotra ha compiuto un concreto passo in avanti verso lo sviluppo sostenibile e la cooperazione transfrontaliera tra i territori di confine tra Italia e Francia.

Con il via libera ai 15 progetti mancanti il Comitato di Sorveglianza, presieduto dalla Regione Piemonte, ha infatti completato il piano per la pianificazione territoriale, che comporta un investimento complessivo di oltre 34 milioni di euro di fondi europei. Sei le strategie già approvate (Graies Climalab, Alte Valli 2030, Terres Monviso+, Alpimed+, Paysage+), che vedono una significativa partecipazione piemontese con 45 partner coinvolti e nove piani guidati da enti del territorio.

“Il valore del lavoro compiuto in cooperazione tra gli attori del territorio italo-francese – ha commentato l’assessore regionale alla Programmazione territoriale Marco Gallo – è un esempio concreto dell’impiego efficiente delle risorse europee, volto a creare servizi per tutti i cittadini della frontiera. Con le decisioni prese oggi il Comitato potrà nuovamente confermare questa dinamica”.

Nel corso della riunione è stato rivolto anche uno sguardo rivolto al futuro con il via libera alla programmazione di nuovi bandi per progetti semplici che saranno annunciati a giugno a Torino.

I progetti per le comunità locali

I PITER+ puntano a rafforzare lo sviluppo economico, sociale e ambientale delle aree montane e rurali, promuovendo strategie condivise.

Tra le iniziative più innovative spiccano progetti dedicati alla transizione climatica, alla mobilità sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla resilienza economica.

I progetti partiranno ufficialmente a maggio 2025 e rappresentano un’opportunità concreta per le comunità locali di crescere in modo sostenibile, preservando il territorio e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Gli ultimi progetti approvati vedono il territorio piemontese direttamente coinvolto:

-E-change GRIES ClimaLab (capofila il Gal Valli del Canavese) punta a sviluppare un nuovo modello di economia di rete e di filiera transfrontaliera per la transizione climatica favorendo soluzioni innovative.

Scoprire (capofila la Città metropolitana di Torino) prevede la valorizzazione di un territorio montano e trasfrontaliero ricco di biodiversità e di storia.

Muoversi (capofila Pays de Haute Maurienne) vuole favorire una mobilità sostenibile tra le due frontiere grazie a soluzioni multimodali e verdi, accessibili sia alla popolazione locale che ai turisti.

Terres Monviso + REA(c)TIVECapofila del progetto che vuole aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici è la Comunità Montana Valle Stura. Gli interventi sul territorio vedono, sia dal punto di vista economico e sia nella gestione dei crescenti rischi naturali, azioni mirate su una frontiera alpina che comprende due valichi stradali, quello dell’Agnello e quello della Maddalena; la strategia prende in conto soluzioni per la gestione delle risorse idriche e delle risorse naturali.

Terres Monviso + PROA(c)TIVE. (capofila il Consorzio Monviso Solidale) intende garantire la presenza di una popolazione attiva e stabile sul territorio, trattenendo i giovani sul territorio e attirando nuovi abitanti con una strategia a medio-lungo termine orientata al sostegno della qualità della vita, all’implementazione dell’offerta dei servizi e delle opportunità di lavoro, sia a livello locale sia transfrontaliero.

ECOTOUR (capofila il Comune di Cuneo) promuove le Alpi Mediterranee come destinazione, creando un modello socio-economico integrato, resiliente e sostenibile. Inoltre intende rafforzare le reti transfrontaliere innovative con particolare attenzione al legame città-montagna. Il progetto si focalizzerà sugli spazi “urbani” in cui si concentrano le imprese e gli operatori economici locali. I paesi, le località di villeggiatura e le città mercato saranno la base per azioni e sperimentazioni.

ECOTERR: Clima e Resilienza (capofila l’Agenzia Regionale Ligure per la Protezione dell’Ambiente) si concentra sulle aree protette e i siti naturali che supportano le attività agricole e pastorali e richiedono studi relativi alla disponibilità di risorsa idrica, al fine di un utilizzo più razionale dell’acqua. L’obiettivo è implementare un modello sostenibile per la gestione e la protezione delle risorse naturali e la promozione di azioni di economia circolare

Paysage Plus_Aimable/Paesaggio accogliente e accessibile. (capofila l’ATL Langhe Roero e Monferrato) vuole incrementare la fruizione sostenibile del paesaggio attraverso forme di turismo lento legato al benessere dell’individuo, alle esperienze naturali e culturali, all’identità territoriale.

Paysage Plus_Resiliente (capofila ANCI Liguria) per lo sviluppo di una pianificazione territoriale transfrontaliera sempre più coerente tra i diversi livelli (transfrontaliero, interregionale, provinciale e locale) è finalizzato a fronteggiare la fragilità del territorio e individuare piani di azione comuni per ottenere un territorio più sicuro e sostenibile.

Paysage Plus_Inclusivo (capofila il Consorzio per i servizi socio-sanitari del Monregalese) ha l’intenzione di migliorare la salute fisica e mentale dell’individuo e della comunità tramite un ambiente favorevole che tenga conto delle sfide contemporanee come la sedentarietà, l’inquinamento e gli stili di vita moderni.

Oggi, mercoledì 19, la Milano – Torino: ecco come cambiano le linee Gtt

Mercoledì 19 marzo 2025, a seguito dello svolgimento della 106ª edizione della gara ciclistica Milano–Torino, saranno  temporaneamente chiuse al transito dei veicoli corso Casale, strada Comunale di Superga e numerose vie nel Comune di San Mauro e Baldissero. Pertanto saranno deviate / limitati i percorsi delle linee 8 – 15 – 61 – 68 – 79/.

 

  • Linea 8. Dalle ore 13.50 alle ore 16.30.
    Direzione via Mezzaluna (San Mauro): limitata in via Roma angolo piazza Mochino dove effettua inversione di marcia alla rotatoria e capolinea provvisorio in piazza Mochino presso la fermata n. 3330.
    Direzione corso Bolzano: dal capolinea provvisorio segue il percorso normale.
  • Linea 15. Dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
    Direzione piazza Coriolano (Sassi): effettua l’ultima fermata per il servizio passeggeri in via Fontanesi presso la fermata n. 571 – “ Ricasoli”, quindi prosegue fuori servizio.
    Direzione via Brissogne: effettua la prima fermata per il servizio passeggeri in corso Belgio angolo via Ricasoli presso la fermata n. 572 – “Ricasoli”.
  • Linea 61. Dalle ore 13.50 alle ore 16.30.
    Direzione via Mezzaluna (San Mauro): da corso Casale deviata in piazza Pasini, ponte Sassi, lungo Po Antonelli, lungo Dora Voghera, corso Cadore dove effettua capolinea provvisorio all’altezza del civico 20 presso la fermata n. 2320, in comune con la linea 77.
    Direzione corso Vittorio Emanuele II: dal capolinea provvisorio di corso Cadore prosegue per corso Belgio, corso Casale, percorso normale.
  • Linea 68. Dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
    Direzione via Cafasso: limitata in corso Belgio angolo ponte Sassi, quindi prosegue per lungo Po Antonelli, lungo Dora Voghera, corso Cadore dove effettua capolinea provvisorio all’altezza del civico 20 presso la fermata n. 2320, in comune con la linea 77.
    Direzione via Frejus: dal capolinea provvisorio di corso Cadore prosegue per corso Belgio, percorso normale.
  • Linea 79/.
    Da inizio servizio alle ore 12.00 e dalle ore 17.30 a termine del servizio.
    Non transita in strada della Basilica e piazzale della Basilica di Superga.
    Dalle ore 12.00 alle ore 17.30. SERVIZIO SOSPESO.

Saranno coinvolte anche le linee extraurbane:

  • 3006 – Torino – Settimo – Vallecerrina – Casale
  • 3023 – Valcerrina – Asti
  • 3096 – Gassino – Sciolze – Cinzano
  • 3105 – Chivasso – Asti
  • 3106 – Crescentino – Torrazza – Torino (Miraf.)
  • 3107 – Torino – Gassino – Chivasso – Piova’ Massaia
  • 3107 – Scol. Gassino – Settimo
  • 3121 – Castagneto Po – Chivasso

Per maggiori informazioni sulle variazioni delle linee extraurbane interessate visita la pagina dedicata.

Bambina nascosta in una busta per essere venduta, a Torino arrestati i genitori

I genitori di origini marocchine, sono stati arrestati dalla polizia a Torino accusati di avere portato illegalmente in Italia dal Marocco in una busta della spesa una neonata, nata nel mese di agosto, si ipotizza per essere poi venduta.

Sono state arrestate altre due persone, marocchine, accusate di favoreggiamento. Secondo gli inquirenti avrebbero nascosto in casa la bimba, pur sapendo che si trovava in Italia illegalmente, arrivata a ottobre su una nave da Tangeri.