PRIMA PAGINA- Pagina 2

La Regione finanzia ricerca, scienza e sviluppo. Investimento di 100 milioni

Sono 27 i progetti proposti da Atenei e Centri di ricerca piemontesi inseriti nella graduatoria del bando Infra+ e che potranno essere realizzati grazie al finanziamento che verrà erogato dalla Regione tramite il Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr).

La Regione ha destinato al bando 30 milioni di euro ed è già al lavoro per incrementare le risorse, alla luce della qualità dei progetti presentati, che attiveranno investimenti per quasi 100 milioni di euro.

Diverse e di estrema rilevanza le tematiche delle infrastrutture di ricerca oggetto delle proposte progettuali: si spazia dalla microelettronica all’aerospazio, dalla manifattura avanzata ai nuovi materiali, dalla microelettronica all’intelligenza artificiale generativa, e si prosegue con transizione energetica, economia circolare, mobilità sostenibile, biosicurezza e monitoraggio ambientale, salute e benessere, edilizia e territorio, agroindustria.

I risultati del bando sono stati comunicati nel corso di tre eventi svoltisi  presso il Politecnico di Torino,  presso l’Università del Piemonte orientale e  presso l’Università di Torino.

“Un momento storico per il mondo della ricerca piemontese – ha sottolineato l’assessore all’Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte, Matteo Marnati, nel corso delle tre presentazioni -. Abbiamo infatti aumentato la dotazione finanziaria, consapevoli che investire in ricerca e innovazione significa garantire al Piemonte crescita, competitività e nuove opportunità di lavoro qualificato. Significa attrarre talenti e imprese, rafforzare il legame tra Università e sistema produttivo, sviluppare soluzioni sostenibili per la transizione ecologica e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La ricerca è il motore che rende il nostro territorio protagonista del futuro”.

“La competitività internazionale delle infrastrutture di ricerca rappresenta uno degli assi portanti dello sviluppo degli atenei. La riconosciuta qualità delle progettualità selezionate nel bando dimostra la forza della sinergia quando si coinvolge l’intero ecosistema del territorio, tra istituzioni, atenei ed enti di ricerca. Questi finanziamenti si inquadrano perfettamente nelle traiettorie strategiche di ricerca del Politecnico, sviluppate dai dipartimenti e dai centri interdipartimentali insieme all’industria – commenta il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati – Questo bando è inoltre di particolare importanza per il Politecnico, perché ha rappresentato anche una “palestra” per sperimentare un nostro nuovo modello di governance, avviato con questo mandato. Le grandi infrastrutture di ricerca di Ateneo afferiscono infatti ora al governo centrale rettorale, che poi ha il compito di metterle a disposizione di tutti i ricercatori, che provengano sia dal Politecnico che dagli altri atenei del territorio, ma anche dal mondo dell’industria”.

“Siamo grati alla Regione Piemonte per l’iniziativa del bando Infra+, che costituisce un’opportunità eccezionale per valorizzare il talento e l’ingegno presenti nelle nostre università e centri di ricerca, e la spinta all’innovazione che ne deriva – dichiara il rettore dell’Università del Piemonte orientale Menico Rizzi -. Grazie a questo investimento regionale, l’Università del Piemonte orientale, che ha visto finanziare tutti e sei i progetti presentati come capofila o proponente unico, così come un ulteriore in cui ha un ruolo di partner, potrà potenziare le proprie infrastrutture, rendendole ancora più competitive a livello globale e creando un ambiente ideale per i suoi ricercatori e le future generazioni di scienziati. Siamo inoltre soddisfatti che i progetti finanziati provengano da dipartimenti dislocati nei tre diversi poli di Alessandria, Novara e Vercelli, e che coprano diverse aree scientifiche, a dimostrazione della solidità della ricerca dell’intero Ateneo. La collaborazione tra università e diversi enti di ricerca, che emerge chiaramente da molti dei progetti presentati, è la vera chiave di volta: mettendo in rete le nostre eccellenze, rafforziamo l’intero sistema regionale e acceleriamo il progresso scientifico e tecnologico del Piemonte”.

“Accogliamo con viva soddisfazione i risultati del bando Infra+, che confermano il ruolo chiave dell’Università di Torino come protagonista della ricerca e dell’innovazione in Piemonte – afferma il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – Il nostro Ateneo è capofila e partner di tanti progetti dall’enorme potenziale che presidiano ambiti strategici per il futuro della nostra realtà: dalla salute e il benessere all’agroalimentare, dall’intelligenza artificiale alla biosicurezza, fino alla sostenibilità ambientale. Temi sui quali l’investimento che qui abbiamo realizzato consentirà di far evolvere la ricerca avanzata. Questi assi di sviluppo non sono evidentemente semplici aree disciplinari: rappresentano veri e propri nodi strategici di un ecosistema economico territoriale che deve saper rispondere a sfide globali. Su questo punto continuerà più che mai l’impegno dell’Università. L’investimento della Regione Piemonte con questo bando è molto importante e va letto come parte di una visione complessiva che il territorio ha fin qui sviluppato per il suo futuro: un capitale di fiducia nelle nostre università e nei nostri ricercatori, che valorizza l’innovazione come bene pubblico. È questa la dimostrazione che la conoscenza è risorsa quanto mai indispensabile, perché sostiene la competitività delle imprese, la qualità della vita dei cittadini e la resilienza delle comunità. Come Università di Torino siamo orgogliosi di contribuire, insieme ai partner scientifici e industriali, a costruire un Piemonte che investe nel sapere come leva per il futuro”.

 

I PROGETTI

Dei 27 progetti presentati, 17 sono in collaborazione tra più enti e, in particolare, 10 sono interateneo.

I proponenti sono Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte orientale, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, Competence Center 4.0, Fondazione Links, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fondazione AI4Industry, CNR, Fondazione I.S.I

 

Frode da 100 milioni a Torino, coinvolte realtà della logistica e della ristorazione

/

Emerso anche il nome dello storico bar Norman

Questa mattina la Guardia di finanza di Torino, su disposizione della procura, ha eseguito un sequestro preventivo da 26,5 milioni di euro nei confronti di due gruppi imprenditoriali torinesi attivi nella logistica. Le aziende sono accusate di aver impiegato centinaia di lavoratori in nero tra il 2018 e il 2023 attraverso un sistema di società “serbatoio” e “filtro”, con contratti di appalto fittizi, fatture false e mancato versamento di imposte per oltre 100 milioni.

Nove le persone indagate e dieci le società sequestrate, tra cui una con oltre 500 dipendenti, sarebbe la titolare di ristoranti e dello storico bar Norman in piazza Solferino. Le indagini hanno coinvolto committenti in sei regioni e portato anche all’amministrazione giudiziaria di una delle principali società coinvolte.

La vicenda assume un rilievo particolare perché riguarderebbe anche un luogo simbolico della città, celebre per aver ospitato la nascita del Torino Football Club e frequentato da personalità della cultura torinese.

La scuola riapre con meno studenti. La sfida dell’innovazione negli istituti piemontesi

Mercoledì 10 settembre in Piemonte si apre ufficialmente l’anno scolastico 2025/2026. Sarà un avvio segnato dal calo demografico, che si riflette anche sui banchi: gli studenti iscritti sono 485.830, circa ottomila in meno rispetto allo scorso anno. Le classi complessive saranno 25.133, con una diminuzione di 250 sezioni, e il numero medio di alunni per aula scende leggermente da 20,8 a 20,6. La contrazione è visibile soprattutto nelle scuole superiori, che passano da 180.374 a 179.201 iscritti.

Sul fronte del personale, la macchina organizzativa è già a pieno regime. Sono stati autorizzati più di cinquemila posti per docenti di ruolo, con circa 2.700 assegnazioni concluse entro fine agosto e altre centinaia in fase di completamento entro dicembre. Particolare attenzione è rivolta al sostegno: restano confermati quasi 3.900 insegnanti dedicati, a garanzia di continuità educativa per gli alunni con disabilità, che rappresentano ormai il 4,5% del totale, in crescita rispetto al 4,2% dell’anno scorso. Per le supplenze, la maggior parte delle nomine è già stata coperta e in diverse province, come nel Verbano-Cusio-Ossola, si registrano centinaia di contratti assegnati tra insegnanti curricolari e di sostegno. Anche il personale ATA vede un contingente di oltre novecento unità stabilizzate, con ulteriori posti da attribuire tramite graduatorie di istituto.

Accanto alla gestione quotidiana, il nuovo anno porta con sé alcune sfide strategiche. La Regione e l’Ufficio scolastico insistono sulla necessità di una scuola sempre più inclusiva e innovativa, capace di affrontare il calo demografico senza ridurre la qualità dell’offerta. Si punta sul potenziamento dei percorsi tecnico-professionali, con nuovi indirizzi che arricchiscono la filiera “4+2” e con il sostegno di fondazioni locali che investono risorse per legare formazione e mondo del lavoro. Parallelamente proseguono i progetti legati al PNRR e le iniziative di internazionalizzazione, come il nuovo consorzio regionale Erasmus+ che rafforza il plurilinguismo e la formazione digitale, con attenzione particolare all’inclusione e alle lingue straniere fin dalla scuola primaria.

Il primo suono della campanella, dunque, non segnerà soltanto il ritorno in classe dopo l’estate, ma sarà anche il punto di partenza di un anno che mette al centro la capacità di adattarsi ai cambiamenti demografici, l’inclusione di tutti gli studenti e la sfida dell’innovazione.

Torino è la sesta città più a misura di bicicletta

Un’indagine compiuta da Compare The Market ha analizzato in tutto il mondo le città che stanno espandendo le piste ciclabili. Torino è risultata al sesto posto

Torino risulta la sesta città più a misura di bicicletta. Per scoprire quale città italiana sia in testa per la mobilità ciclistica, gli esperti delle assicurazioni Casa e Contenuti di Compare the Market, hanno analizzato città in tutto il mondo prendendo in considerazione la quota modale ciclistica ( la percentuale di residenti che si spostano in bicicletta, i km dedicati alle bici ogni 10 mila abitanti). Questi fattori sono stati combinati per creare un Indice di Amicizia Ciclistica su 100. In tutto il mondo le città stanno riducendo il traffico veicolare ed espandendo le piste ciclabili per contenere le emissioni di carbonio. Solo in Italia, nel 2024, sono state vendute 1 milione e 84 biciclette tradizionali e 274 mila e-bike, a dimostrazione di un chiaro spostamento verso la mobilità attiva. La città risultata prima in classifica in Italia è Milano, grazie a una combinazione di alta partecipazione ciclistica, un’infrastruttura estesa e un forte interesse per la mobilità su due ruote. Con il 10% dei residenti che usano regolarmente la bici, un’area metropolitana conta 316 mila e 745 ciclisti e una rete di 2 mila e 686 km di piste ciclabili. Subito dopo troviamo Bologna che, pur avendo una popolazione ciclistica più ridotta di circa il 4%, si distingue con una delle reti ciclabili più dense del Paese (28 km ogni 10 mila abitanti). La vivacità della comunità ciclistica è testimoniata dalle ricerche mensili legate al ciclismo ogni 10 mila persone. Al terzo posto si fa notare Firenze per la più alta densità di rete in Italia (31, 79 km ogni 10 mila abitanti). Vanta inoltre un numero elevato di ciclisti, circa 28 mila, che è segno di forte interesse per la mobilità attiva. Dopo Firenze, al quarto e quinto posto, si collocano Bari e Palermo, al sesto posto Torino, dove il 3% dei residenti usa la bicicletta. La rete ciclabile totale è di 54 mila e 296 km, la rete ciclabile per 10 mila abitanti è di 3012 km e il volume di ricerche ciclistiche ammonta a 16,65.

https://www.comparethemarket.com.au/home-contents-insurance/features/cyclist-and-scooter-friendly-cities/

Mara Martellotta

Scuola, il Piemonte punta sulla sicurezza. Investiti 347 milioni per l’edilizia scolastica

All’apertura del nuovo anno scolastico il vicepresidente e assessore all’Istruzione Elena Chiorino ricorda che tra il 2018 e il 2024 in Piemonte sono stati destinati e spesi 347 milioni di euro per l’edilizia scolastica, grazie anche all’apporto determinante della Regione, sia nell’indirizzare i fondi comunitari e statali sia con lo stanziamento di risorse proprie.

Un impegno tradotto in operazioni di programmazione e pianificazione che hanno permesso in questi anni la costruzione di nuovi istituti, la messa a norma e in sicurezza, la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio scolastico esistente. L’obiettivo è stato privilegiare il recupero del patrimonio edilizio laddove possibile e, quando necessario, favorire la realizzazione di nuove scuole in sostituzione di edifici ormai non recuperabili, unitamente alla priorità di ottenere edifici scolastici sicuri, moderni e sostenibili nella consapevolezza che non ci può essere qualità dell’istruzione senza la sicurezza e la dignità degli spazi ad essa dedicati.

«La sicurezza delle scuole è e resterà sempre una priorità assoluta per la Regione Piemonte – ribadisce Chiorino – Non possiamo dimenticare il dramma di Vito Scafidi, che ha segnato profondamente la nostra comunità e che ci ricorda con forza che simili eventi non devono mai più accadere. È un monito che ci spinge a non abbassare mai la guardia e a continuare a investire con determinazione sull’edilizia scolastica. La scuola è il luogo dove i nostri ragazzi crescono, imparano, costruiscono i propri sogni e dove insegnanti e personale scolastico svolgono ogni giorno una missione preziosa. Investire sulle scuole vuol dire investire sul futuro del Piemonte e della nostra Nazione. È un impegno che portiamo avanti con responsabilità, consapevoli che non ci può essere qualità dell’istruzione senza la sicurezza degli istituti».

La distribuzione delle risorse

I fondi statali vengono erogati sulla base del lavoro di rilevazione dei fabbisogni e di programmazione della Regione, che predispone la raccolta dei dati sugli edifici scolastici per mezzo di un’anagrafe che confluisce in quella nazionale. Su input dell’assessore Chiorino, inoltre, nello scorso mandato è stato istituito un capitolo a bilancio ad hoc per l’edilizia scolastica d’urgenza, segnale tangibile di quanto quest’ultima sia sempre stata una priorità per la Giunta Cirio.

Tutte le risorse sono destinate ed erogate agli enti locali competenti sulla base dei fabbisogni espressi: Città metropolitana e Province per gli edifici delle scuole secondarie di secondo grado, Comuni per le scuole primarie e le secondarie di primo grado.

Nel dettaglio, in provincia di Alessandria sono state assegnate risorse per 15.390.000 euro, in provincia di Asti per 49.168.600 euro, in provincia di Biella per 7.960.500 euro, in provincia di Cuneo per 91.925.000 euro, in provincia di Novara per 25.876.000 euro, in provincia di Torino per 137.496.000 euro, nel Verbano Cusio Ossola per 6.489.000 euro, in provincia di Vercelli per 13.263.900 euro.

Tra gli contributi più rilevanti: alla Provincia di Alessandria 3 milioni per l’adeguamento anti-sismico dell’Istituto Volta; al Comune di Asti 7,8 milioni per lavori di adeguamento della scuola primaria Rio Crosio; al Comune di Sandigliano 1,22 milioni per interventi di miglioramento e messa in sicurezza dell’Istituto comprensivo di Candelo-Sandigliano; al Comune di Busca (Cuneo) 8 milioni per la realizzazione del nuovo polo scolastico, che comprende due primarie e una secondaria di primo grado; alla Provincia di Novara 7,79 milioni per lavori nell’edificio che ospita il Liceo Carlo Alberto: al Comune di Trofarello (Torino) 7,4 milioni per la demolizione e ricostruzione con adeguamento sismico e efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado; alla Provincia del VCO 3,9 milioni per la sostituzione edilizia del plesso scolastico con demolizione e ricostruzione dell’Istituto superiore Maggia; alla Provincia di Vercelli 3 milioni per messa in sicurezza e adeguamento sismico dell’Istituto Cavour.

CS

Regione parte civile nel processo per la strage di Brandizzo

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore agli Affari legali Gian Luca Vignale hanno comunicato al Consiglio regionale la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alla strage di Brandizzo. Una tragedia sul lavoro avvenuta il 30 agosto 2023 che costò la vita a cinque operai: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera mentre lavoravano alla linea ferroviaria nella stazione.

“La Regione Piemonte, in coerenza con le proprie funzioni istituzionali di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, intende, in analogia a quanto già fatto in passato nei processi Thyssen, Eternit e funivia del Mottarone, costituirsi nel futuro processo – dichiarano Cirio e Vignale – Tale scelta risponde all’esigenza non solo di affermare la vicinanza di questa Amministrazione alle famiglie delle vittime e alla comunità colpita, ma anche di ribadire con fermezza il ruolo attivo della Regione nella prevenzione e nel contrasto degli infortuni sul lavoro, che costituiscono un fenomeno drammatico e inaccettabile”.

La Regione è da sempre impegnata per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, come dimostrano i fondi messi a disposizione con il documento strategico 2024-2026 per i Dipartimenti di Prevenzione approvato dalla Giunta per il triennio di attività aggiuntive per il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro. La maggior parte di questi interventi sono stati finanziati per una cifra di quasi 15 milioni di euro (14.800.000) derivanti dai proventi delle sanzioni riscosse dalle Asl ai sensi del D.Lgs 758/94 e trasmessi alla Regione per il 75% e destinati all’acquisizione di personale a tempo determinato e di sostegno economico al personale già in servizio. Le principali attività finanziate con i fondi riguardano l’aumento delle attività di vigilanza e controllo e piani mirati di prevenzione (5.800.000 euro) e il rilancio della rete di medicina del lavoro e ricerca attiva delle malattie professionali (4.740.000 euro). La rimanente parte delle risorse (4.260.000 euro) sono destinate all’implementazione delle attività di salute, ambiente biodiversità e clima.

“La gravità della strage di Brandizzo, che si configura come una violazione non solo della normativa in materia, ma anche dei principi fondamentali di tutela della persona e della dignità del lavoro, è in contrasto con l’impegno e lo sforzo della Regione, volto a garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso della vita umana. La costituzione di parte civile ha lo scopo di sostenere la piena affermazione delle responsabilità e concorrere alla ricerca della verità processuale”, concludono il presidente Cirio e l’assessore Vignale.

cs

Dal 10 al 23 settembre, 103 occasioni per incontrare la musica in 13 giorni di “MITO per la Città”

“MITO per la Città è una rassegna musicale che porta la bellezza e le emozioni della musica nei luoghi della fragilità, dell’attesa e dell’incontro, e anche quest’anno Torino si conferma città viva, sensibile, capace di far dialogare cultura, salute e educazione sociale – afferma Rosanna Purchia, assessora alla culture del Comune di Torino – con oltre 100 appuntamenti diffusi, MITO per la Città, che si affianca al prestigioso MITO SettembreMusica, attraversa spazi simbolici e periferici ricchi di significati e storie, come l’Istituto di Candiolo IRCCS, la casa circondariale Lorusso-Cutugno, l’ospedale infantile Regina Margherita, il parco della Pellerina e le Gallerie d’Italia.

Il primo giorno di programmazione sarà mercoledì 10, alle 11.30, presso l’Istituto di Candiolo IRCCS, con un quartetto di tromboni formato da Andrea Moretti, Stefano Carleo, Luca Loliva e Matteo Tomasetti. Verranno eseguite pagine di George Gershwin, Gilberto Gagliardi, Franz Josef Haydn, Henry Fillmore, Oagy Carmichael e John Mortimer. Successive tappe saranno quelle per i minori detenuti al Ferrante Aporti e gli ospiti della RSA che continua l’attività dei Poveri Vecchi presso il medesimo, storico edificio, con un incontro finale interetnico dedicato alle famiglie in difficoltà ospiti in una casa d’accoglienza nella città di Torino. Nella stessa giornata, il pubblico potrà anche scoprire la bellezza della Sala dei Mappamondi, alle ore 17, con la conferenza musicale tenuta dal Prof. Paolo Gallarati, membro egli stesso dell’Accademia delle Scienze, dal titolo “Fenomeno Callas”, sulla carriera del celeberrimo soprano.

Due saranno i concerti celebrativi al parco della Pellerina, finalizzati a riscoprire gli spazi cittadini: prima il parco della Pellerina, intitolato a Mario Carrara, uno dei dodici docenti universitari che rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista, nell’80esimo anniversario della Liberazione. Qui, agli ottoni, si affiancherà un’attività di musicoterapia indetto dai servizi psichiatrici della ASL. Nella celebrazione del centenario del Parco della Rimembranza alla Maddalena, MITO per la Città offrirà due momenti musicali con la proposta di due giovani ottoni, mentre un gruppo di assistiti dell’ASL proporrà ai presenti la condivisione di un ulteriore momento di arteterapia. L’11 settembre, grazie al supporto dell’azienda aerospaziale Altec, si terrà un concerto del duo Maleta nell’auditorium interno dell’azienda, mentre il 15 settembre, presso la cappella dell’ospedale Molinette di Torino, si terrà il concerto del quartetto dei tromboni a tiro, con u ‘anteprima dedicata ai pazienti del reparto di oncologia.

Due spazi del partner Intesa Sanpaolo saranno invece teatro di due appuntamenti: il 16 settembre, nella Sala Immersiva delle Gallerie d’Italia, a Torino, un gruppo di allievi del Laboratorio di Musica per immagini del Centro Civico di formazione musicale della città di Torino, tenuto da Stefano Maccagno, accompagnerà dal vivo alcuni filmati della prima metà del Novecento, gentilmente concessi dal Museo Nazionale del Cinema. Il 19 settembre, in occasione dell’apertura di Area X, lo spazio esperienziale dedicato alla cultura assicurativa di Sanpaolo Assicurazioni, un quartetto di specializzandi del progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica TRT e della Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, proporrà alcune composizioni del maestro Ezio Bosso, per la colonna sonora del film di Gabriele Salvatores “Io non ho paura”, del 2003. La pratica di unire musica e immagini che, ancora oggi e prima del cinema, seguiva la musica descrittiva di Mussorgskij, sarà il programma di un quartetto di fiati con voce narrante, che andrà a raccontare i celebri “Quadri di un’esposizione”, con repliche per bambini e persone con disabilità presso il Polo del 900.

Nel 2025 la collaborazione con la Fondazione Compagnia di Sanpaolo si arricchisce con l’ospitalità di Spazio 06, presso il mercato di piazza della Repubblica, dando vita al progetto Soul Kitchen, sui disturbi alimentari; altri significativi tasselli comuni verranno realizzati con la “Cultura dietro l’angolo”, da San Donato a Falchera e Vallette. Sarà presente anche uno stimolante incontro tra anziani e bambini, in Barriera di Milano, presso piazza Foroni, con il collante sonoro di un quintetto di ottoni.

MITO per la Città, per le caratteristiche descritte, ha una natura in parte pubblica a ingresso gratuito e l’altra riservata.

Informazioni reperibili sul sito di MITO per la Città.

Mara Martellotta

Osservatorio sul clima al via: studio sui cambiamenti e nuovi strumenti per il territorio

La Giunta regionale ha approvato la composizione, l’organizzazione e il funzionamento dell’Osservatorio sui Cambiamenti Climatici del Piemonte, dotando così la Regione di uno strumento strategico. Si tratta di un passo concreto e atteso, che segna l’avvio operativo di una struttura permanente, multidisciplinare e interistituzionale, nata per monitorare l’evoluzione del clima, supportare le politiche pubbliche e guidare l’adattamento del territorio alle sfide ambientali.

Con il provvedimento adottato dalla Giunta regionale, l’Osservatorio – che dispone di un finanziamento di 850mila euro di fondi europei FESR 2021–2027  entra ora nella sua fase esecutiva, diventando il fulcro delle politiche regionali sul cambiamento climatico.

L’Osservatorio è lo strumento di accompagnamento della Strategia Regionale per i cambiamenti climatici – il cui primo stralcio è stato approvato nel 2022, si pone come un organismo strategico, per diventare un punto di riferimento tecnico-scientifico a livello regionale, facilitando il dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni, imprese e cittadini, e contribuendo all’attuazione delle strategie di mitigazione e adattamento previste a scala locale, nazionale ed europea.

Oltre a essere un filo diretto tra Regione Piemonte e Arpa, fanno parte Università degli Studi di TorinoPolitecnico di Torino Università del Piemonte OrientaleARPAIRES, IPLA e CNR, con il coordinamento della Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione. Nel corso dei lavori dell’Osservatorio potranno essere coinvolti altri soggetti, pubblici o privati.

«Con l’Osservatorio sul cambiamento climatico il Piemonte si dota di uno strumento operativo e scientifico capace di dare risposte concrete a un’emergenza che riguarda la sicurezza dei nostri territori, la vita quotidiana dei cittadini e la competitività delle nostre imprese – sottolinea l’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna e alla Biodiversità, Marco Gallo –. La governance che abbiamo definito oggi in Giunta garantisce un lavoro strutturato, condiviso e continuativo, capace di trasformare i dati in azioni: dalla prevenzione dei rischi a un’urbanistica più resiliente, dalla tutela delle risorse naturali al supporto delle comunità locali. Il valore dell’Osservatorio risiede proprio nella sua rete di competenze e nella capacità di mettere insieme istituzioni, mondo della ricerca e territori. Il Piemonte, che già paga un prezzo alto agli eventi estremi, deve diventare un laboratorio di buone pratiche climatiche, in grado non solo di proteggere montagne ed ecosistemi, ma anche di generare nuove opportunità di sviluppo sostenibile e lavoro».

«La creazione dell’Osservatorio cambiamenti climatici é stata fortemente voluta dagli Assessorati all’Ambiente e alla Montagna – commenta l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati –. Non avrà solo lo scopo di monitoraggio, ma sarà utile per svolgere numerose analisi e supporto alle decisioni in diversi ambiti, in particolare, attraverso i dati raccolti, potremo elaborare modelli per prevedere scenari meteorologici futuri e fornire strumenti per la pianificazione territoriale e urbana e soprattutto supporto alle politiche ambientali. Con questo nuovo strumento la Regione Piemonte sarà ancora più incisiva e operativa nel trovare nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico».

L’Osservatorio è composto dal Comitato di Indirizzo, con il compito di definire le strategie e le linee guida per il raggiungimento degli obiettivi pluriennali, dal gruppo Tecnico-Scientifico, ovvero esperti responsabili dell’elaborazione dei contenuti e della validazione scientifica dei risultati, e infine dal Segretariato tecnico, con il compito di facilitare l’attuazione operativa del piano di lavoro fungendo da raccordo tra i diversi soggetti coinvolti.

L’Osservatorio opererà seguendo obiettivi pluriennali, definiti dal Piano di Azione approvato dalla Giunta Regionale, e opererà attraverso sei funzioni chiave:

  1. Conoscenza e monitoraggio. L’Osservatorio ha il compito di acquisire, produrre, organizzare e rendere accessibili dati e informazioni riguardanti i fenomeni climatici regionali e locali.
  2. Supporto alle politiche pubbliche. L’Osservatorio rappresenta una piattaforma tecnico-scientifica a servizio della programmazione regionale e locale, fornendo gli strumenti di analisi, valutazione e pianificazione coerenti con gli obiettivi di adattamento e mitigazione.
  3. Comunicazione e sensibilizzazione per accrescere la consapevole pubblica rispetto ai cambiamenti climatici, coinvolgendo attivamente i cittadini, le imprese, le istituzioni e i media.
  4. Ricerca per l’individuazione di soluzioni innovative per l’adattamento e la mitigazione, favorendo la diffusione dei risultati della ricerca applicata e lo sviluppo di tecnologie, pratiche, e strumenti innovati.
  5. Supporto al progetto Urban Forestry fornendo assistenza specifica per il mercato volontario dei crediti di carbonio e la valorizzazione dei servizi ecosistemici, inclusa la promozione di un registro blockchain per la tracciabilità dei crediti.
  6. Monitoraggio, valutazione e reportistica. L’Osservatorio, infine, produrrà un sistema integrato e continuativo di monitoraggio degli indicatori climatici, ambientali e socio-economici per valutare l’efficacia delle politiche implementate e fornire basi per il miglioramento continuo delle strategie.

Automotive e aerospazio, nuove opportunità di lavoro con la riqualificazione professionale

LA CRISI TRASFORMATA IN FUTURO

Il progetto della Regione Piemonte è realizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower, Microtecnica -azienda del Gruppo Safran- e Assocam Scuola Camerana e ha permesso a lavoratori in cassa integrazione provenienti da TE Connectivity di trovare occupazione nell’industria dell’aerospazio dopo un percorso di formazione e aggiornamento professionale

Trasformare la cassa integrazione in un’opportunità: accompagnare lavoratori provenienti da settori in crisi, come l’automotive, in percorsi di formazione e riqualificazione per favorirne l’inserimento in ambiti strategici e in espansione come l’aerospazio, dove cresce la domanda di professionalità specializzate: è l’obiettivo del progetto della Regione Piemonte e realizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower, Assocam Scuola Camerana e Microtecnica, azienda del Gruppo Safran.

Grazie all’iniziativa, 10 lavoratori provenienti da TE Connectivity, sono stati coinvolti nei mesi scorsi in un percorso gratuito per il lavoratore di 300 ore di formazione teorica e pratica altamente qualificante che ha consentito di adattare le loro competenze al nuovo settore industriale dell’aerospazio.

Sette tra loro hanno iniziato a lavorare dal 1° settembre in Microtecnica, azienda del Gruppo Safran, con sede a Torino, specializzata nella meccanica di precisione per l’industria aerospaziale. I 7 collaboratori, di età compresa tra i quaranta e i sessant’anni, sono stati formati come operatori macchine utensili specializzati nell’utilizzo di torni e frese CNC con i quali nel loro nuovo impiego realizzeranno componenti per aeromobili ad ala fissa e mobile. Sono stati assunti con un contratto di somministrazione con Manpower. Per gli altri partecipanti al corso di formazione sono in corso colloqui per altre aziende del comparto, per un totale di 10 persone formate.

Si tratta di un esempio di collaborazione tra pubblico e privato finalizzata a soddisfare un bisogno occupazionale e una necessità di reclutamento di figure professionali qualificate da parte dell’industria: Regione Piemonte e Manpower, avvalendosi della collaborazione di Agenzia Piemonte Lavoro, sulla base di un bisogno di tecnici specializzati espresso da Microtecnica, hanno infatti progettato l’iniziativa con l’idea di selezionare e coinvolgere in un percorso di riqualificazione professionale persone in cassa integrazione che avevano già sviluppato un’esperienza in un settore distante per processo e prodotto come l’automotive, e di aggiornare le loro competenze per allinearle con le caratteristiche richieste dall’industria aerospaziale.

Il progetto fa parte del programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori – GOL e si inserisce nell’ambito del percorso 105, misura unica in Italia che prevede un’integrazione economica in busta paga per i lavoratori che percepiscono un ammortizzatore sociale e che decidono di avviare un percorso di riqualificazione.

Il percorso formativo, che ha previsto 300 ore suddivise tra contenuti tecnici di mestiere (disegno meccanico, metrologia, cicli di lavorazione) e formazione laboratoriale su tecnologia avanzata, è stato realizzato in collaborazione con Assocam Scuola Camerana presso il loro polo d’eccellenza. La sinergia tra tutti i soggetti coinvolti ha permesso di riconoscere e valorizzare le competenze trasversali dei lavoratori, spesso non immediatamente visibili, trasformandole in leve strategiche per la riqualificazione professionale degli stessi.

“La Regione Piemonte non può e non vuole rassegnarsi al declino: il nostro compito, come istituzione, è trasformare le crisi in opportunità. Abbiamo il dovere di sostenere ogni lavoratore, accompagnandolo nei momenti più difficili e offrendo gli strumenti per costruire un futuro migliore, restituendogli quella dignità che solo il lavoro è in grado di dare. Dietro ogni lavoratore che ritrova serenità c’è una famiglia che torna a guardare avanti con fiducia: ed è qui che una politica del lavoro dimostra tutta la sua forza, quando non si limita alle parole ma produce risultati concreti. Questo progetto è la dimostrazione che con coraggio, visione e collaborazione pubblico-privato possiamo restituire dignità e speranza, trasformando la cassa integrazione da simbolo di crisi a trampolino di rilancio” ha commentato Elena Chiorinovicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

È stato un progetto in cui il management team di Microtecnica ha creduto molto, un modo per fare squadra sul territorio per trovare soluzioni vincenti per l’azienda e la comunità in cui operiamo” ha dichiarato Sara Fabiana Bosca, HR Director di Microtecnica, azienda del Gruppo Safran.

Questo progetto ci riempie di orgoglio perché rappresenta un esempio concreto di come sia possibile promuovere riqualificazione e occupazione, rispondendo alle esigenze delle aziende e dei settori in maggiore espansione” ha affermato Silvia Beuchod, Head of Industry – Enterprise Sales di ManpowerGroup. “Grazie alla sinergia tra pubblico e privato, abbiamo accompagnato le persone coinvolte dal settore automotive a quello dell’aerospazio, valorizzando le competenze realmente trasferibili in un percorso di riconversione e di rilancio professionale. È un modello virtuoso e replicabile. Manpower lavora nei territori, con le filiere, nei processi di transizione industriale: ci prendiamo cura delle persone e del ruolo che il lavoro ha nella loro vita, in contesti che cambiano pelle e si aprono a nuovi scenari, formando anche la loro capacità di apprendere continuamente. Con il programma MyPath e il supporto dei nostri Talent Agent, inoltre, offriamo percorsi personalizzati di crescita, per rendere le persone protagoniste del proprio futuro.”

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto per i lavoratori coinvolti e per le loro famiglie che oggi vedono concretizzarsi un’opportunità di stabilità lavorativa e di crescita professionale” afferma il presidente di Scuola Camerana Stefano Serra e continua constatando che “è un risultato raggiunto grazie a un lavoro di squadra condotto fianco a fianco con Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower e Microtecnica, azienda che conoscendo da decenni i nostri metodi formativi ha creduto fin dall’inizio nel valore di questo progetto. Quando istituzioni e società civile lavorano insieme i risultati arrivano sempre.”

Conclude il direttore della Scuola Sigfrido Pilone raccontando che “per trasformare le esigenze espresse da Microtecnica in un percorso formativo concreto abbiamo adottato lo stesso metodo formativo che da oltre 60 anni caratterizza l’offerta di Scuola Camerana: un modello consolidato che abbiamo trasferito anche alla Fondazione ITS Aerospazio/Meccatronica, che – sempre grazie al supporto di Regione Piemonte – ha avuto modo di esprimere pienamente il proprio valore, posizionandosi al primo posto nel rating nazionale. La nostra missione ed il nostro know-how sono la riqualificazione e la formazione continua degli occupati, perché – come promuove la stessa Regione Piemonte – le persone devono essere accompagnate a crescere e migliorare, meglio se prima che diventino disoccupate.”

Sottopasso Lingotto, domani la riapertura completa al traffico

 

Nel corso della giornata di domani, martedì 9 settembre, il sottopasso Lingotto sarà nuovamente percorribile in entrambe le direzioni. Si sono infatti conclusi, con circa due settimane di anticipo rispetto al cronoprogramma, i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo nel tratto tra il parco Millefonti e corso Unità d’Italia.

L’intervento complessivo, suddiviso in quattro lotti e con un investimento della Città pari a 4,8 milioni di euro, ha riguardato il sottopasso nel tratto compreso tra via Nizza e corso Unità d’Italia. I lavori sono stati necessari per garantire condizioni di sicurezza e durabilità di un’infrastruttura realizzata in più fasi, tra gli anni ‘30 del secolo scorso e il secondo dopoguerra, e con differenti tipologie costruttive. Per consentire l’avanzamento del cantiere e per ridurre i disagi alla viabilità, durante i lavori le due semicarreggiate del sottopasso sono state chiuse in maniera alternata.

Nel dettaglio, l’intervento ha previsto il rinforzo strutturale delle opere in calcestruzzo armato (muri di sostegno laterali, pilastrate centrali, travi e solette degli impalcati), il risanamento delle parti ammalorate e la protezione delle strutture dagli agenti atmosferici. Nei tratti interessati dai lavori sono stati inoltre rifatti il manto stradale e la segnaletica orizzontale, e l’infrastruttura è stata adeguata alla normativa stradale vigente.

Nel sottopasso resta attivo il cantiere Smat per la realizzazione del collettore fognario mediano (idropolitana). Per questo motivo, fino alla conclusione dei lavori – prevista per fine settembre – rimarrà chiusa la rampa di accesso al sottopasso da via Nizza.

TORINO CLICK