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Guida autonoma in città: Torino e Piemonte si candidano per essere primi in Europa

Torino e il Piemonte in prima fila per le sperimentazioni dell’intelligenza artificiale negli ambiti sanitari e della mobilità. Il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo (in videocollegamento) hanno illustrato oggi a Bruxelles il dossier per candidare Torino a diventare la città‐laboratorio dell’Unione Europea per la sperimentazione della guida autonoma e il sistema sanitario regionale per le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito diagnostico, organizzativo e per la telemedicina.

Il documento, consegnato questa mattina al direttore generale della Direzione generale Comunicazione, Reti, Contenuti e Tecnologie della Commissione Europea Roberto Viola, raccoglie numeri importanti su infrastrutture già esistenti e su un ecosistema tra i più avanzati sul fronte dell’innovazione e della ricerca.

La proposta di candidatura presentata punta a trasformare queste esperienze in un ruolo formale dentro la rete europea delle città pilota della guida autonoma, con Torino pronta a ospitare nuove fasi di sperimentazione soprattutto attraverso test in ambiente reale con modelli di governance dell’AI che consentiranno anche il monitoraggio dei flussi veicolari.

«L’obiettivo è essere la prima città in Europa dove si prova a far viaggiare su una strada pubblica un auto senza conducente adibita al servizio pubblico, quindi taxi o navetta, come già oggi avviene con la sperimentazione nella zona del Campus universitario – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. – L’Europa lancerà una call nelle prossime settimane per quelle che Viola ha chiamato le città e le Regioni ambiziose e io credo che Torino e il Piemonte lo siano e su questo c’è un alto interesse da parte della Commissione Ue. Torino ha le caratteristiche giuste per quando attiene all’ambito urbano, per le competenze che offre, con il Politecnico e la filiera dell’auto e per la possibilità di attrarre investimenti: ci sono quindi tutte le condizioni perché, già 2027, possa essere una città, come San Francisco o Denver, dotata di un servizio di mobilità pubblica con auto senza conducente. Per quanto riguarda la sanità – prosegue il presidente Cirio – l’uso dell’intelligenza artificiale è legato alla possibilità di fare diagnosi anche fuori dagli ospedali: in Piemonte oltre il 40 per cento del territorio è montano ed è quindi adatto a sperimentare in maniera estesa il sistema di cabine di telemedicina che l’Europa intende avviare e sostenere, dove è possibile fare tutti gli esami e verificare le condizioni di salute di un paziente, alla presenza di un operatore sociosanitario formato, con il medico in videocollegamento da un ospedale. Questo significa garantire davvero la sanità territoriale e portare il diritto alla salute anche nei luoghi più periferici del Piemonte, con una diagonistica capillare e efficiente».

«Torino, oggi, – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – è un laboratorio dove si sperimenta il futuro anche grazie alla sua capacità di mettere insieme la vocazione manifatturiera, che è parte integrante della sua storia e del suo presente, con la capacità di essere luogo d’innovazione e modello per la transizione ecologica. Per il 2024-2025 la città è stata Capitale Europea dell’Innovazione. Un titolo conferitole dall’Unione Europea che ne ha riconosciuta la capacità di generare e attrarre progettualità di alto livello, dalla mobilità sostenibile all’intelligenza artificiale, dalla manifattura 4.0 alla ricerca avanzata e di far dialogare università e impresa, tradizione e tecnologia. Vogliamo proporci come nodo cruciale dell’ecosistema europeo dell’innovazione e siamo certi di avere tutti i requisiti. Dallo scorso mese di ottobre è partita sulle strade della città, prima in Italia, la sperimentazione della navetta elettrica a guida autonoma AuToMove, parte del progetto Living Lab ToMove, dedicato allo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità urbana smart e sostenibile. Un progetto che ci consente di esplorare nuove soluzioni tecnologiche in grado di assicurare spostamenti efficaci e sicuri e forti del quale, insieme ad una tradizione senza eguali nel settore dell’automotive e di un ecosistema d’innovazione così fertile, pensiamo davvero che Torino e il Piemonte possano diventare il centro di riferimento europeo per l’Intelligenza Artificiale applicata alla guida autonoma. Per queste ragione ci candideremo, insieme alla Regione Piemonte, non appena la commissione europea avrà lanciato ufficialmente la manifestazione di interesse».

Per quanto riguarda la guida autonoma, a Torino si sono succedute nel tempo numerose progettualità che hanno consolidato la città come piattaforma di riferimento per la sperimentazione della guida autonoma in ambiente reale e dell’applicazione del concetto della Mobility as a Service. In questo quadro, nell’ambito del Torino Mobility Living Lab, è nato AuToMove, primo servizio urbano autonomo attualmente aperto al pubblico in Italia e autorizzato tramite Sperimentazione Italia. Una navetta connessa e integrata nel MaaS cittadino, dove l’AI è impiegata per permettere al veicolo di analizzare l’ambiente circostante e muoversi in modo sicuro e consapevole, mentre la guida rimane sotto la super visione di un safety driver. Dal 2021 a sostegno di Startup e PMI innovative opera CTE NEXT – Casa delle Tecnologie Emergenti, 700 le imprese coinvolte in 4 anni, oltre 150 quelle che hanno fruito di percorsi e servizi dedicati e oltre 35 le soluzioni testate in campo. Dentro CTE NEXT è nato anche il primo Board Etico sulle tecnologie emergenti e sull’Intelligenza Artificiale applicate in ambito urbano.

La seconda direttrice del dossier riguarda la sanità digitale, presentata come l’ossatura di un nuovo modello di servizio pubblico per integrare prevenzione, territorio e ospedale attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Il Piemonte presenta caratteristiche demografiche, geografiche e di maturità digitale che lo rendono un contesto ideale per la sperimentazione avanzata dell’AI applicata alla sanità. L’obiettivo del Piemonte Health Lab è creare un living lab regionale in cui sperimentare soluzioni digitali e AI-based nei segmenti della prevenzione e del territorio in aree rurali e a bassa densità abitativa. Una sfida che trova nelle aree montane la sua applicazione più immediata e più strategica. In un territorio in cui il 40% della superficie è montano, l’intelligenza artificiale diventa un fattore di riequilibrio, prima ancora che tecnologico. Il modello proposto dal Piemonte introduce un insieme di strumenti integrati: televisita, telemonitoraggio, Fascicolo Sanitario Elettronico di nuova generazione, algoritmi predittivi in grado di segnalare precocemente situazioni di fragilità con l’obiettivo di anticipare i bisogni e portare la cura vicino alla persona.

Le aree montane, per condizioni demografiche e orografiche, diventano così il laboratorio ideale per testare soluzioni replicabili sull’intero territorio regionale e in linea con le priorità europee: European Care Strategy, European Health Data Space, AI Act e le politiche di trasformazione digitale dei sistemi sanitari.

cs

Sciopero generale 12 dicembre: le fasce orarie dei mezzi pubblici

Venerdì 12 Dicembre 2025 è previsto uno sciopero generale della durata di 24 ore indetto dalla Organizzazione Sindacale CGIL contro la Legge di Bilancio.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

300 milioni per le periferie. Alle Ogr il bilancio dell’attività della giunta comunale

“Torino sviluppo, coesione, sostenibilità e cura” è il titolo dell’appuntamento annuale che riunisce i principali portatori d’interesse della città alle Ogr e con cui anche quest’anno il sindaco Stefano Lo Russo, insieme alle assessore e agli assessori della giunta comunale, ha tracciato il bilancio di un anno di attività dell’amministrazione ed evidenziato gli obiettivi per il futuro.

Dal piano regolatore generale, che martedì 16 dicembre approderà in giunta dando il via all’iter per l’approvazione, ai tanti cantieri e progetti conclusi e in corso, con investimenti su rigenerazione urbana, scuole, ambiente e parchi, edilizia sociale, suolo, cultura e biblioteche, impianti sportivi. Al centro dell’appuntamento di quest’anno, che ha visto come ospite per uno speech l’urbanista e docente della London School of Economics Ricky Burdett, un approfondimento dedicato agli investimenti sulle periferie in città, oltre 300 milioni, tra cui spicca il progetto di rigenerazione urbana e protagonismo giovanile per i quartieri di Aurora e Barriera di Milano, ai nastri di partenza.

Ad aiutare i componenti della giunta a riflettere sulla città che cambia e sulle prospettive future, in due video protagonisti dell’appuntamento, sono stati intervistatori d’eccezione, ovvero le ragazze e i ragazzi di diversi istituti scolastici superiori della città (ITTS Carlo Grassi, Liceo Giordano Bruno, IIS Bodoni Paravia, Liceo Classico e Musicale Cavour, CPIA1 Paulo Freire, I.I.S. J. B. Beccari, Liceo scientifico Galileo Ferraris, Ipsseoa Colombatto, Iis Majorana, IIS Primo Levi, Liceo Statale Domenico Berti, Liceo Mazzarello, Convitto Nazionale Umberto I, Collegio San Giuseppe, Liceo Scientifico Alessandro Volta, Piazza dei Mestieri, I.I.S. C.I. Giulio, Valdocco Torino – CNOSFAP, IIS Santorre di Santarosa, Cnos Fap Rebaudengo, I.I.D.G.Giolitti, Ipsia Dalmazio Birago, ISISS A. Magarotto, Scuola Internazionale Altiero Spinelli, ITCS Sommeiller). Oltre 700 le studentesse e gli studenti di queste scuole che questa mattina hanno preso posto in sala e partecipato al gioco interattivo proposto dal palco, che chiedeva al pubblico di investire risorse su un solo tema a scelta tra mobilità, scuola, verde, cultura, sport e sviluppo digitale. I risultati, resi noti in chiusura dell’evento e divisi tra pubblico adulto e pubblico under 20, hanno visto una predominanza delle scelte dei più giovani su mobilità e sviluppo digitale.

“Questo incontro – ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo al termine – serve a fare il punto di dove siamo, dei tanti cantieri che abbiamo già concluso e di quelli che concluderemo nel 2026, con un focus sulle periferie, oggetto del più grande investimento mai realizzato a Torino, oltre 300 milioni di euro spesi per dare spazio pubblico di qualità in ogni zona del territorio cittadino. I giovani sono il futuro e per questo abbiamo voluto attivare un percorso di coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi delle scuole che hanno fornito importanti spunti per fare bene quello che stiamo cercando di fare, cioè rilanciare Torino attraverso la trasformazione della città e dare a questa città quello che merita, cioè un grande futuro”

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Mercato immobiliare e stagione sciistica: ecco i prezzi delle case di montagna in Piemonte

La stagione sciistica è partita a pieno regime e gli italiani hanno subito affollato le piste: con 29,7 milioni di arrivi e 93 milioni di presenze stimati nelle località turistiche più frequentate durante la stagione invernale, la montagna si conferma anche nel 2025 una delle mete preferite dagli italiani, attirando un numero crescente di potenziali acquirenti interessati a una seconda casa in quota.
Secondo l’analisi di Abitare Co. – società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze -, che ha analizzato 58 località sciistiche rinomate italiane e 10 estere, nel 2025 il prezzo richiesto per l’acquisto di un’abitazione nuova o totalmente ristrutturata in Italia, situata in centro paese o vicino agli impianti di risalita, è di 5.250 €/mq (+5,5% rispetto a un anno fa). In Italia i valori medi più elevati si registrano nella veneta Cortina d’Ampezzo (15.000 €/mq), mentre all’estero ben tre località superano i 30.000 €/mq: due svizzere — Gstaad (30.700 €/mq) e St. Moritz (30.300 €/mq) — e la francese Courchevel 1850 (30.100 €/mq).
I prezzi in Piemonte
Nella regione i prezzi medi più alti si registrano a Sestriere (TO) con 6.525 €/mq. Seguono Sansicario (TO) con 4.575 €/mq., Alagna Val Sesia (VC) con 4.400 €/mq., Bardonecchia (TO) con 4.375 €/mq., Limone (CN) con 4.025 €/mq. Sotto i 4mila euro si posizionano Sauze d’Oulx (TO) con 3.950 €/mq., Cesana (TO) con 3.900 €/mq., Macugnaga (VB) con 3.750 €/mq. Chiude Prato Nevoso (CN) con 2.950 €/mq.

Bimba morta in autostrada, indagato conducente di un furgone

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E’ indagato l’autista di un furgone che avrebbe causato l’incidente. E’ accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. L’uomo avrebbe tamponato la 500X su cui viaggiavano Costanza Fiore e la figlia Lucia. La bambina di  due mesi era stata sbalzata fuori dalla vettura e investita da un terzo veicolo ancora da individuare.

Parte il restyling del Pronto Soccorso Molinette tra trasferimenti temporanei e nuovi impianti

Nel giorno del suo insediamento, lo scorso primo settembre, il Direttore generale Livio Tranchida aveva indicato come priorità l’avvio del percorso di riqualificazione del Pronto soccorso delle Molinette, affermando la volontà di “mettere all’onore del mondo” il DEA del presidio torinese. Oggi sono stati presentati il progetto e il cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione.

Il Politecnico di Torino, su incarico della Città della Salute e della Scienza (CDSS) e della Regione Piemonte, ha predisposto una relazione tecnica per valutare la possibilità di suddividere l’intervento in fasi operative. Le indicazioni sono state condivise con la Direzione sanitaria e tecnica dell’ospedale e recepite nel Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), la cui verifica, validazione e approvazione competono a SCR. L’impostazione consente di garantire la continuità del servizio per tutta la durata dei lavori, senza ricorrere a un trasferimento complessivo del Pronto soccorso in un’area esterna, prevedendo tuttavia lo spostamento temporaneo di alcune funzioni e una riduzione limitata della capacità ricettiva.

La scelta di procedere per fasi ha comportato un incremento dei costi pari a circa 4,92 milioni di euro: il valore complessivo dell’opera passa quindi da 8,64 milioni a 13,56 milioni di euro, di cui 9,64 milioni destinati ai lavori e alla sicurezza.

L’intervento è articolato in tre fasi operative, precedute da una fase preliminare (fase 0), ognuna delle quali garantirà la piena operatività delle aree non coinvolte dai lavori, con autonomia impiantistica e distributiva. Sulla base del PFTE consegnato a SCR nella prima settimana di dicembre 2025, la durata complessiva prevista è di circa due anni e mezzo.

La fase 0 prevede lo sgombero delle aree interessate e alcuni trasferimenti funzionali: spostamento dell’angiografo biplano, liberazione dell’ala ovest, realizzazione del nuovo box triage esterno, trasferimento del blocco operatorio e sistemazione temporanea del Pronto soccorso chirurgico nel nuovo blocco operatorio.

La fase 1 riguarda l’adeguamento del primo blocco, con la realizzazione di due ascensori montalettighe esterni per collegare il piano del Pronto soccorso con quello superiore. Sono previsti interventi sull’attuale radiologia interventistica, sul PS chirurgico e sull’area della chirurgia vascolare. Il Pronto soccorso continuerà a operare nelle aree attuali, con accessi invariati e OBI attivo. La durata stimata è di 380 giorni (circa 12,5 mesi).

La fase 2 prevede la rifunzionalizzazione dell’attuale Pronto soccorso, con la realizzazione di nuovi impianti e la riorganizzazione degli spazi. Il servizio sarà temporaneamente collocato nelle aree rinnovate nella fase 1: OBI, ex radiologia interventistica e reparti della chirurgia vascolare. Il triage verrà effettuato nel nuovo box in camera calda. La durata prevista è di 430 giorni (circa 14,5 mesi).

La fase 3 riguarda l’adeguamento dell’area OBI secondo la configurazione finale del nuovo Pronto soccorso, con interventi sugli impianti e sulla ventilazione meccanica. La fase durerà 100 giorni (circa 3,5 mesi) e rispetterà i percorsi COVID e non-COVID definiti nella relazione tecnico-sanitaria del 14/01/2025.

L’avvio della fase 0 è previsto per aprile 2026, a seguito della procedura di affidamento dei lavori da parte dell’AOU, stimata in circa tre mesi. La conclusione della fase 0 è prevista ad agosto 2026, consentendo l’avvio della fase 1, che potrà partire dopo la validazione del PFTE da parte di SCR (tre mesi), l’aggiudicazione dell’appalto integrato (almeno quattro mesi) e la redazione e approvazione del Progetto Esecutivo (circa tre mesi). L’inizio della cantierizzazione della fase 1 è stimato per settembre 2026.

Il completamento della fase 2 è previsto entro il 2028, momento in cui il Pronto soccorso sarà ricollocato negli spazi definitivi. In parallelo potrà essere avviata la fase 3.

Le principali criticità riguardano la gestione dei flussi — quasi 70.000 accessi nel 2024 —, la necessità di rinnovare gli impianti mantenendoli operativi e la compartimentazione delle aree di cantiere rispetto alle zone attive del Pronto soccorso e dell’ospedale, per evitare interferenze o contaminazioni.

“L’avvio dei lavori del Pronto soccorso del presidio Molinette è uno degli obiettivi prioritari che il nuovo Direttore generale Livio Tranchida ha indicato fin dal suo insediamento, con la piena condivisione dell’Assessorato alla Sanità. E’ positivo che finalmente siano presentati il progetto ed il relativo cronoprogramma. Come Regione, anche grazie al supporto del Politecnico di Torino e di SCR, siamo al fianco della Direzione della Città della Salute e della Scienza in questo intervento complesso che dovrà garantire l’operatività del Pronto soccorso durante l’arco dei lavori, senza ricorrere allo spostamento temporaneo complessivo del servizio in un’area esterna” dichiara Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte.

Piemonte, allarme truffe via SMS: finti messaggi da ASL e Centri per l’Impiego

Il suggerimento: non farsi prendere dalla apparente urgenza del messaggio e denunciare alla Polizia Postale.

Non e’ piu’ un problema sporadico che non merita troppa attenzione, oramai le truffe che utilizzano i messaggi sms, mezzo sempre meno usato per le chiaccherate tra conoscenti, sono all’ordine del giorno. Il confronto tra cittadini per verificare a chi sono arrivate le comunicazioni incriminate sono aumentate di pari passo, “mal comune mezzo gaudio” si potrebbe dire, ma il fenomeno sta prendendo piede e questi messaggi, che richiedono una chiamata o una risposta che porterebbero, ambedue, a far aderire inconsapevolmente alla truffa, sta diventando davvero importante.

Negli ultimi mesi in Piemonte si e’ registrato un aumento significativo di raggiri via messaggi brevi, che invitano a richiamare numeri riconducibili a presunti Uffici Sanitari o ai Centri per l’Impiego. L’obiettivo è sottrarre denaro o informazioni personali, sfruttando il linguaggio formale e la fiducia che i cittadini ripongono nelle comunicazioni della pubblica amministrazione.

Il meccanismo utilizzato è semplice e trae in inganno: il destinatario riceve un SMS che sembra provenire da ASL o da CUP, spesso con toni urgenti: “comunicazioni che la riguardano” o “urgente ricontatto”. Nel testo è indicato un numero da chiamare, quasi sempre a tariffazione speciale: prefissi come 893, 895 o 899 sono tra i più ricorrenti. In alcuni casi viene citato un fantomatico “Centro Unico Primario”, che nella realtà non esiste. Chi richiama si trova esposto a costi elevati o ulteriori richieste di dati sensibili. Diverse ASL piemontesi hanno gia’ diffuso avvisi ufficiali per prevenire le conseguenze delle false comunicazioni firmate “CUP”.

Un altro fronte riguarda il mondo del lavoro: l’Agenzia Piemonte Lavoro ha segnalato SMS attribuiti ai Centri per l’Impiego, che invitano a contattare numeri, anche qui, non appartenenti all’ente. Spesso il messaggio riguarda presunte pratiche in sospeso o colloqui da confermare. L’ente ricorda che il canale ufficiale resta il Contact Center regionale e invita a ignorare numeri diversi.

Queste truffe fanno leva sul coinvolgimento psicologico di chi li riceve: l’urgenza. Molti cittadini temono di perdere una prestazione sanitaria o un’opportunità lavorativa e reagiscono senza riflettere. È proprio su questo impulso che si basano le truffe. Non serve grande sofisticazione tecnologica: basta un testo credibile e un numero a pagamento. Per difendersi è utile seguire alcune regole semplici: gli enti pubblici non usano numeri a pagamento per contattare i cittadini, non bisogna condividere via SMS dati personali, codici o credenziali. In caso di dubbi, occorre verificare sempre con i canali ufficiali: siti istituzionali, numeri verdi, sportelli.

E’ molto importante, inoltre, che si segnalino gli episodi cosi’ da poter creare strumenti ulteriori per proteggere gli utenti, soprattutto quelli piu’ vulnerabili come gli anziani che spesso sono le prede preferite dai truffatori; le istituzioni piemontesi invitano a informare i loro uffici e, se necessario, la Polizia Postale. Anche condividere l’esperienza con parenti e conoscenti aiuta a diffondere buone pratiche e a ridurre il rischio collettivo.

Il fenomeno non è nuovo, ma la frequenza delle segnalazioni indica che la strategia dei truffatori continua a essere efficace. Restare vigili è fondamentale: un semplice SMS può trasformarsi in una spesa inattesa o, peggio, in un furto di dati. L’informazione resta l’arma principale per non cadere in trappola, non bisogna farsi scrupoli, se arrivano messaggi che insospettiscono e’ necessario reagire immediatamente.

Di Maria La Barbera

Semaforo antismog: da mercoledì 10 dicembre scatta il livello 1 (arancio)

Da oggi, mercoledì 10 dicembre (giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19. Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e dei percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

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Torino, in piazza Solferino c’è il villaggio di Natale

È stato inaugurato il Villaggio di Natale di piazza Solferino, che fino al 6 gennaio offrirà un’atmosfera festosa tra luci, canti, profumi e attività per grandi e piccoli. La Casa di Babbo Natale, il boschetto intorno al monumento, i mercatini con prodotti artigianali ed enogastronomici, la pista di pattinaggio e un fitto programma di animazione hanno accolto il pubblico con musica natalizia, zampognari, una dimostrazione sul ghiaccio e momenti dedicati ai più piccoli.

“Siamo ormai alla terza edizione del Villaggio di Natale in piazza Solferino, un appuntamento che cresce e si arricchisce a ogni nuova stagione – ha dichiarato l’assessore al Commercio della Città di Torino Paolo Chiavarino -. Il boschetto, la Casa di Babbo Natale ispirata alle atmosfere del Nord Europa, il grande albero, la magnifica pista di pattinaggio e le casette che propongono prodotti enogastronomici e artigianali: tutto contribuisce a creare un luogo e un’atmosfera di gioia e serenità per tutte le cittadine e i cittadini. Vorrei citare in particolare l’animazione di Nida Supereroi e il progetto di solidarietà del giocattolo sospeso, che portano un sorriso ai bambini, anche a quelli che stanno vivendo con le loro famiglie momenti difficili. Anche quest’anno abbiamo immaginato un Natale non solo nel centro, ma in tutta la città, con alberi e luminarie diffuse in ogni circoscrizione. Un ringraziamento va agli uffici dell’Assessorato al Commercio per il grande lavoro svolto e a tutte le realtà che hanno reso possibile questa inaugurazione. Auguro a tutte e tutti che questo Natale possa portare serenità e accompagnarci verso un 2026 ricco di nuova energia”.

Il Villaggio si sviluppa attorno al grande boschetto che incornicia il monumento centrale e accoglie i visitatori con un percorso di casette in legno dall’architettura nordica: ventiquattro dedicate a prodotti tipici, decorazioni, oggetti fatti a mano e idee regalo, otto riservate alle degustazioni e all’area ristoro, due pensate per laboratori creativi destinati ai più piccoli. Accanto alla Casa di Babbo Natale trovano spazio il Borgo degli Elfi, la buca per le letterine e numerose proposte solidali, tra cui la casetta della beneficenza dei bambini dove i lavoretti realizzati nei laboratori saranno messi in vendita per sostenere una onlus.

Le attività del Villaggio offriranno ogni giorno laboratori artistici, giochi della tradizione in legno, momenti di incontro con Babbo Natale, iniziative e attività dedicate a famiglie e visitatori di tutte le età. Durante il periodo festivo non mancheranno esibizioni musicali itineranti, animazioni teatrali, parate come la Preziosa Parade con i suoi trampolieri dorati e, nel giorno dell’Epifania, la Parata della Befana che attraverserà il Villaggio.

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Si accende il Boschetto di Natale, le Feste prendono il via a Torino

 

Con l’accensione del Presepe di Emanuele Luzzati ai Giardini Sambuy, dell’albero di Natale a Palazzo Civico e del Boschetto in piazzetta Reale Torino è entrata nel vivo delle festività natalizie. Ultima tappa domani in piazza Carlo Alberto, con il primo spettacolo del Teatrino di Natale.

“Come da tradizione – ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo -, nel giorno dell’Immacolata, accendiamo alcune delle principali installazioni natalizie della città, dal Presepe di Luzzati all’albero di Natale a Palazzo Civico, che invito tutti a visitare in questi giorni di apertura straordinaria, fino al Boschetto di Natale, che quest’anno si presenta ancora più grande e più bello. Il Natale è un momento di luce e di speranza e sappiamo quanto ce ne sia bisogno in tutto il mondo. Alle torinesi e ai torinesi, così come ai tanti visitatori arrivati a Torino per le feste, auguro un Natale sereno, da vivere con le persone care”.

Le voci del coro Madre Enrichetta della Comunità Cattolica Francofona di Torino hanno accompagnato l’accensione del Presepe di Emanuele Luzzati ai Giardini Sambuy, seguita dall’inaugurazione dell’albero della Città a Palazzo Civico. Il cortile d’onore ha accolto una folta folla di visitatori, richiamati dalla musica della Bandakadabra Marching Band, che ha poi animato le vie del centro con un’esibizione itinerante. Nel cortile sono iniziati anche gli incontri con Babbo Natale dedicati ai bambini, che proseguiranno sabato 13 e sabato 20 dicembre, dalle 15 alle 19.

La giornata si è chiusa in piazzetta Reale con l’inaugurazione del Boschetto di Natale, in un nuovo allestimento, completamente rinnovato rispetto alla passata edizione. Ad accompagnare il momento l’esibizione del Sunshine Gospel Choir. Piazzetta Reale e il Boschetto resteranno il centro dell’animazione per tutto il periodo delle feste, con un calendario continuo di esibizioni musicali e performance che accompagneranno torinesi e visitatori fino all’Epifania.

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