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Il Salone del Libro è di tutti. Discussione in Sala Rossa

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Come richiesto da cinque Gruppi consiliari (Lista Civica per Torino, Torino Libero Pensiero, M5S, Fratelli d’Italia e Forza Italia), nella seduta del Consiglio Comunale del 22 maggio  il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha concesso le comunicazioni in aula sulle contestazioni avvenute al Salone del Libro sabato scorso, in occasione della presentazione del libro “Una famiglia radicale” della ministra del Lavoro, Eugenia Roccella.

Il Salone è un luogo bipartisan – ha affermato il primo cittadino – dove trovano spazio tutte le opinioni, anche quelle scomode: è un luogo in cui si produce cultura. La contestazione – ha rimarcato – è sempre legittima e chi fa politica è obbligato a tollerarla. Se però travalica, si sconfina in una dimensione antitetica al concetto stesso di libertà.

Le idee si possono anche non condividere – ha spiegato Lo Russo – ma vanno sempre rispettate. Io non condivido la maggior parte delle opinioni della ministra Roccella, in particolare sui figli delle coppie omogenitoriali e sul matrimonio egualitario, ma come sindaco le esprimo la mia solidarietà per l’episodio increscioso che le ha impedito di esprimere la sua opinione.

Il sindaco ha quindi ribadito che la ministra, così come qualsiasi altro esponente del Governo, è sempre la benvenuta a Torino.

ll Salone – ha ribadito – è da sempre pluralista, nei fatti. E il programma dimostra che tutte le idee hanno cittadinanza e così deve continuare a essere.

La miglior risposta alle critiche – ha concluso Lo Russo – la sta dando la città, affollando la fiera letteraria, che non deve avere colore politico.

Il sindaco ha anche aggiunto che occorre investire nelle infrastrutture e nei grandi eventi e che in città servirebbero altre 4 o 5 strutture come l’Oval.

Nel dibattito in aula, nelle parole del consigliere Domenico Garcea (Forza Italia) la condanna della protesta e del rifiuto al dialogo dei contestatori – come dichiarato da Luciano Violante – e l’auspicio che la ministra Roccella possa essere ospite in Sala Rossa per presentare il libro che non ha potuto presentare al Salone del Libro.

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), presente al momento dell’episodio al Salone, ha definito “gruppo di mascalzoni” i contestatori che non hanno interloquito con la ministra per poi augurarsi di rivedere Roccella a Torino a presentare il suo libro.

Per Giuseppe Catizione (Lega) è opportuno ribadire che la libertà di parola deve essere un punto fermo di questo Paese. Dispiace maggiormente che sia capitato in una città solitamente d’esempio per l’accoglienza – ha detto – e dispiace che la contestazione metta in secondo piano la rilevanza di una manifestazione di livello internazionale.

Giuseppe Iannò (Torino Libero Pensiero) considera inopportuna tutta la vicenda, per i toni usati e la violenza verbale che si è innescata. Anche quando non si è d’accordo – ha affermato – il dissenso deve sempre essere pacato e si può contestare anche in modo vibrante senza oltrepassare i limiti democratici del confronto. E poi – ha aggiunto – si usino altri spazi per protestare, evitando di mettere in cattiva luce una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa.

Andrea Russi (M5S), ricordando come il centrosinistra a suo tempo abbia rischiato di perdere il Salone, ha stigmatizzato l’episodio avvenuto, definendo però retrograde le politiche espresse dalla ministra, la quale ha diritto di parola, anche se le contestazioni politiche sono normali. Il direttore Lagioia ha invitato al dialogo – ha dichiarato – e gli attacchi rivoltigli da parte di esponenti della maggioranza di Governo sono inaccettabili, così come le dichiarazioni di chi ha parlato di costruire una “egemonia culturale” dell’area governativa sul Salone del Libro, che deve essere indipendente.

Secondo Nadia Conticelli (PD), la cultura non si ingabbia né si etichetta: la democrazia – ha affermato – prevede il diritto di parola, ma anche la critica e la contestazione, purché non violente. Ha quindi espresso apprezzamento per le attività del direttore Lagioia, attaccato per attaccare il Salone stesso, e ha spiegato che le contestazioni nascono laddove si cerca di mistificare la verità sulla legge 194 e sui consultori. Dissentire pacificamente è un diritto – ha aggiunto – ma preoccupa la deriva della maggioranza di Governo: se oggi si deve lottare ancora per diritti acquisiti dalle generazioni precedenti significa che c’è un problema. Amministrare è anche ascoltare il dissenso e il Governo attacca il Salone perché sul tema dei diritti gioca in difesa e non sa dare risposte alla società – ha concluso.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ribadito la solidarietà alla ministra Roccella: è un diritto costituzionale – ha rimarcato – manifestare il dissenso, ma non lo è censurare il pensiero altrui.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha apprezzato le parole di solidarietà alla ministra Roccella da parte del sindaco, che si è espresso in modo diverso da quanto dichiarato dalla capogruppo del Pd, che ha difeso invece – ha sostenuto – la posizione politica assunta dal direttore Lagioia.

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) ha espresso preoccupazione per la tenuta del dialogo, visto che i detentori del potere – ha affermato – lo possiedono, a differenza di chi al potere non c’è e va tutelato. Ha poi definito grave la denuncia di ventinove persone per violenza privata, con il rischio di condanne a quattro anni di carcere.

Silvio Viale (Lista Civica per Torino) ha ricordato che è la prima volta che salta una conferenza al Salone del Libro per una contestazione: una forma di violenza grave, da condannare, a differenza di quanto non ha fatto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.

Per Valentina Sganga (M5S) quando si parla di dissenso e disobbedienza civile, è sconfortante sentire che qualcuno pretenda di insegnare come farlo. Il dissenso – ha dichiarato – non sarà mai educato: smettiamo di pretenderlo. Si è detta poi preoccupata dalle denunce per chi protesta contro un Governo che sta smantellando i progressi fatti sui diritti civili e sui diritti delle donne.

Secondo Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) è stata una pagina buia del Salone del Libro, la più triste che ricorderanno i torinesi. Un brutto modo del presidente del Salone di accomiatarsi – ha sostenuto – con modalità che non si possono condividere.

Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha approvato le parole del sindaco, nonché delle colleghe Ravinale e Conticelli, e ha segnalato come il pensiero emergente su donne e famiglie sia gravissimo. Preoccupata per la tenuta della democrazia e per i modi del confronto, Ciampolini si è rammaricata del fatto che la politica sia auto-referenziale e poco si occupi di educare a una politica democratica e non narcisistica.

Paolo Damilano (Torino Bellissima) ha espresso la condanna del Gruppo per quanto avvenuto al Salone, che costituisce una delle eccellenze della città, aggiungendo che contestare è un diritto, ma non bisogna superare certi limiti. Ha quindi invitato ad abbassare i toni e a sdrammatizzare la situazione, sottolineando come non vi siano buoni o cattivi, ma persone per bene che con posizioni diverse cercano di amministrare le città e il Paese.

È un vanto della città – ha replicato infine il sindaco Stefano Lo Russo – essere un luogo che consente a tutti di poter esprimere liberamente e pacificamente le proprie opinioni e a tutti di poter dimostrare pacificamente il dissenso alle opinioni.

Il Salone – ha concluso – è un patrimonio di tutti, è un patrimonio della Città. Tocca ai politici difenderlo, valorizzarlo e svilupparlo.

Un Salone mai così grande visitato da 215 mila appassionati lettori

La XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro si è chiusa con risultati da record: 215.000 visitatori hanno attraversato lo specchio per tuffarsi tra i libri e incontrare scrittori, divulgatori, sportivi, musicisti, intellettuali italiani e internazionali, grandi e piccoli editori, incuranti della pioggia battente dei giorni passati e barcamenandosi tra gli innumerevoli eventi off e party in giro per la città.

In conferenza stampa sono intervenuti con grande entusiasmo Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte; Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura della Città di Torino; Piero Crocenzi, Amministratore delegato di Salone Libro s.r.l.; Nicola Lagioia, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino che è stato salutato con commozione e grandi dimostrazioni di affetto nel passaggio di testimone ad Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino 2024.

 

È già stato annunciato che la prossima edizione si terrà dal 9 al 13 maggio 2024 e si prevede di ampliare gli spazi che ospiteranno la fiera per un pubblico sempre più numeroso. Quest’anno ad esempio la Pinacoteca Agnelli si è aggiunta come nuova location per accogliere alcuni eventi ed è stato un successo.

Rispetto all’anno passato i visitatori provenienti dalla Lombardia sono aumentati del 96%, quelli dall’Emilia Romagna del 93%, dalla Liguria del 92%, hanno raggiunto il Lingotto il 120% di toscani e il 130% di veneti in più rispetto al 2022, mentre dalle isole Sicilia e Sardegna sono arrivati circa 3.000 lettori e lettrici.

GIULIANA PRESTIPINO

 

È finita l’emergenza pioggia a Torino e in Piemonte

Il presidente Cirio: “Superato un momento difficile. Gli interventi contro il dissesto idrogeologico realizzati in questi anni

e l’esperienza che abbiamo costruito affrontando tanti eventi drammatici hanno consentito di evitare il peggio e contenere i danni”


Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusiannunciano che è terminata in Piemonte la fase di emergenza dovuta alle piogge del fine settimana.

Già venerdì pomeriggio il presidente e l’assessore avevano stabilito l’apertura della Sala operativa della Protezione civile regionale, che ha monitorato l’andamento della situazione 24 ore su 24 fino a stamattina alle 8.

Il bollettino emesso poco fa da Arpa assegna colore verde a tutto il territorio. La progressiva espansione dell’anticiclone atlantico sull’Europa centrale riporta ampie schiarite dalla giornata odierna a quella di domani, solo più con residui rovesci pomeridiani isolati sulle Alpi, ed un sensibile aumento delle temperature diurne.

«Abbiamo superato un momento difficile. In questo fine settimana sono caduti sul nostro territorio quantitativi di acqua con punte di 300 mm, ma gli interventi contro il dissesto idrogeologico realizzati in questi anni, le procedure per la pulizia dell’alveo dei fiumi che la Regione ha adottato e inviato ai Comuni, l’esperienza che abbiamo costruito affrontando tanti eventi drammatici hanno consentito di evitare il peggio e contenere i danni – commenta il presidente Cirio – Con grande prudenza, vista la situazione dell’Emilia Romagna, abbiamo deciso di attivare il massimo livello di operatività fin da subito. In prima persona, annullando tutti gli appuntamenti precedenti, ho seguito la situazione dalle centrali operative del territorio, con numerosi sopralluoghi su fiumi e versanti insieme a sindaci e volontari. Grazie al grande lavoro di tutti, all’esperienza della nostra Protezione civile e anche alle opere infrastrutturali realizzate dopo l’alluvione del 1994 abbiamo superato una prova complessa».

Durante l’emergenza sono stati aperti 99 centri operativi comunali (Coc), quasi tutti nelle province di Cuneo e Torino.

Sul territorio sono stati impiegati circa 3000 volontaridel Coordinamento regionale e del Corpo AIB, che si sono occupati soprattutto del monitoraggio del territorio.

Secondo i dati raccolti da Arpa Piemonte in quattro giorni sono caduti tra 200 e 270 millimetri di pioggia sulle valli alpine, con massimi di 318 mm a Barge (CN), 303 mm a Camparient (BI), 268 mm a Prali (TO), 256 mm a Vaccera (TO). Quantitativi inferiori sulle zone alpine più settentrionali, sull’Appennino e sulle pianure.

Per quanto riguarda le frane sono stati segnalati numerosi fenomeni diffusi, ma di piccola entità. Le segnalazioni arrivate dal territorio sono state circa 2000, 279 i Comuni colpiti, numerose le frane e una quarantina gli allagamenti. Sono state riaperte anche numerose strade chiuse nei giorni scorsi in alcuni tratti. La piena ordinaria del Po è passata nella notte senza provocare problemi.

«Gli uffici delle Opere pubbliche della Regione Piemonte continueranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni i sopralluoghi alle infrastrutture danneggiate – chiarisce l’assessore Gabusi – Gli enti locali possono segnalare ogni danno subito che potrà essere finanziato con la legge regionale n.38 che finanzia pronto intervento, opere di somma urgenza e danni alle infrastrutture pubbliche».

Diminuisce la morsa del maltempo, piena del Po sotto i livelli di guardia

L’AGGIORNAMENTO A DOMENICA POMERIGGIO 


Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, in costante contatto con la Sala operativa della Protezione civile regionale, annunciano che in Piemonte sono diminuiti i territori in zona arancione.

Il bollettino previsionale di Arpa Piemonte valido fino alle 13 di lunedì 22 assegna ancora questa colorazione alla pianura cuneese, all’Alta Valsusa e alle valli Chisone, Pellice e Po per la possibilità di forti deflussi delle acque.

Sono in giallo la pianura torinese, le valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, bassa Valsusa, Sangone, Varaita, Maira, Stura e Tanaro e le colline, ed è in verde il resto del Piemonte.

I livelli dei maggiori corsi d’acqua sono stazionari o in debole decrescita, che continuerà anche oggi. Si  è attesa la piena del Po ieri in serata ai Murazzi di Torino, ma ordinaria sotto i livelli di guardia. Anche il Tanaro è sotto i livelli di guardia. Invece Pellice e Varaita hanno superato il livello di guardia e il torrente Ghiandone quello di attenzione.

Per quanto riguarda le frane si segnalano numerosi fenomeni diffusi ma di piccola entità, che potranno verificarsi ancora oggi e domani nella zona meridionale del Piemonte.

Isolato il Comune di Ribordone (TO) per chiusura della strada provinciale fino a domani per la valutazione di una frana.

Segnalate disagi su alcune strade del Cuneese e del Torinese per la chiusura di diversi tratti, superabili con viabilità alternativa.

Sono stati aperti altri 7 centri operativi comunali in provincia di Torino. Il totale è quindi salito a 97.

Le previsioni meteo elaborate da Arpa indicano che la circolazione depressionaria posizionata sulla Sicilia si sposta gradualmente verso est, determinando un’attenuazione dei fenomeni che hanno interessato il Piemonte: nel pomeriggio odierno sono attese ampie schiarite a partire da est e residui rovesci su zone montane e pedemontane alpine, a carattere sparso altrove.

Domani la progressiva espansione dell’anticiclone atlantico sull’Europa centrale favorirà la risalita dei valori di pressione e un’attenuazione della nuvolosità, ma potrebbero verificarsi rovesci o temporali sparsi, più consistenti sul settore sud-occidentale al mattino, a causa di infiltrazioni di aria fresca in quota. Condizioni più stabili e soleggiate sono attese per martedì.

Maltempo, la prima notte trascorsa senza criticità in Piemonte mentre sale il livello del Po

Aggiornamento alle 9.30 di domenica 21 maggio 

A TORINO IL FIUME HA LAMBITO I MURAZZI

“La notte è trascorsa senza segnalazioni di criticità e richieste di supporto”: è quanto comunicano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi, in costante contatto con la Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte.

Continua a piovere su tutto l’arco alpino occidentale, seppure non con forte intensità.

Il Po continua il suo incremento di piena ed ha superato poco fa il livello di guardia a Villafranca e Carignano.

I livelli di alcuni torrenti (Varaita, Ghiandone) continuano ad essere poco sopra il livello di guardia, stabile l’Ellero poco sotto il livello di guardia.

I centri operativi comunali (Coc) aperti sono diventati 90: 50 in provincia di Cuneo, 38 in provincia di Torino, più Casale Monferrato (AL) e Rocca d’Arazzo (AT).

Sul territorio sono all’opera 1170 volontari, di cui 780 del Coordinamento regionale e 390 del Corpo AIB, che si occupano soprattutto del monitoraggio del territorio.

Si ricorda che è in vigore l’allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico in Alta e Bassa Valsusa e nelle valli Chisone, Pellice, Stura, Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Po, Tanaro e nella pianura cuneese.

Sul resto del territorio l’allerta è gialla (zone di Toce e Scrivia escluse).

Fino al pomeriggio di oggi sono attese precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di Torinese e Cuneese.

(foto Mario Alesina)

Roccella contestata al Salone del Libro. Cirio: Il Salone è di tutti”

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All’Arena Piemonte del Salone del Libro  la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità  Roccella, che avrebbe dovuto presentare il suo libro  ‘Una famiglia radicale’. è stata contestata  da manifestanti. Quando  la ministra ha iniziato a parlare  attivisti di Extinction Rebellion e le femministe di ‘Non una di meno’ hanno urlato slogan e si sono seduti per terra. La polizia è subito intervenuta. La ministra ha  chiesto un confronto pubblico e sul palco  una militante ha letto un comunicato.

La ministra ha detto ai manifestanti: “Lottate contro l’utero in affitto insieme a noi – ha detto la ministra – contro la mercificazione del corpo delle donne,  contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche”.

E’ intervenuto  il direttore del Salone, Nicola Lagioia. “E’ un gioco democratico e la democrazia contiene anche la contestazione per cui non perdiamo questa occasione di dialogo. Mandate un vostro delegato a discutere con la ministra”. Lagioia è stato criticato per il suo intervento di mediazione dalle parlamentari di Fdi Augusta Montaruli e Paola Ambrogio.

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio: “Il Salone del Libro deve essere il luogo del dialogo e del confronto civile sulle idee, non delle urla e della contestazione. Quello che è successo è molto grave e non deve più accadere. L’organizzazione deve garantire che chiunque al Salone possa parlare ed esprimere democraticamente le proprie idee. Perché il Salone del libro è di tutti e ciò che è accaduto è inaccettabile”,

Maltempo, allerta arancione in Piemonte nel Torinese e Cuneese

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio segue dalla Protezione civile di Mondovì gli aggiornamenti e la situazione del maltempo in Piemonte in costante collegamento con la Sala operativa regionale, attiva h24 da ieri, e con l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

ll bollettino emesso poco fa da Arpa Piemonte e valido fino alle 13 di domani dispone allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico in Alta e Bassa Valsusa e nelle valli Chisone, Pellice, Stura, Orco, Lanzo, Sangone, Varaita, Maira, Tanaro e nella pianura cuneese.

Sul resto del territorio l’allerta è gialla per oggi e per domani (zone di Toce e Scrivia escluse).

Fino al pomeriggio di domani sono attese precipitazioni forti o molto forti sulla fascia pedemontana di Torinese e Cuneese.

Per quanto riguarda Po e Tanaro sono attese piene ordinarie, mentre sul reticolo idrografico secondario si potrebbero verificare situazioni di criticità. Sotto osservazione l’Ellero a Mondovì e il Ghiandone a Staffarda.

“Siamo attenti e presenti all’interno delle centrali di Protezione civile, con le Prefetture e i sindaci per garantire il massimo livello di sicurezza al Piemonte – dichiarano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – La situazione è monitorata in maniera costante con particolare attenzione ai piccoli fiumi e rii che sono osservati speciali per quanto riguarda le soglie di allerta. Molta attenzione anche al rischio di frane che potrebbero determinarsi a causa della grande quantità di acqua in caduta in queste ore”.

Il presidente Cirio ha ricevuto anche la telefonata del ministro della Difesa Guido Crosetto, che si è informato della situazione del Piemonte e garantito attenzione del suo Ministero e di tutto il Governo.

La Regione ribadisce l’invito ai cittadini alla prudenza e a evitare spostamenti se non strettamente necessari.

Si avvisa inoltre che l’autostrada Torino-Piacenza è completamente percorribile in tutta la sua tratta, svincoli, entrate ed uscite comprese.

Il Centro di coordinamento dei soccorsi è aperto a Cuneo, e non anche a Vercelli.

Sono diventati 63 i Centri operativi comunali attualmente aperti: 36 nel Cuneese, 25 nel Torinese, uno a Rocca d’Arazzo (Asti) e Casale Monferrato (Alessandria).

Maltempo, la Regione gioca d’anticipo e incontra i territori interessati

Si è svolto in Prefettura a Cuneo l’incontro di monitoraggio sulla situazione del maltempo in Piemonte convocato dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi con le Prefetture di Cuneo, Asti e Torino e i territori interessati dall’allerta arancione diramata dal bollettino di Arpa Piemonte per rischio idrogeologico e idraulico in Alta val Susa e nelle valli Chisone, Pellice, Varaita, Maira e Stura, in estensione nella giornata di domani alla pianura cuneese. Sul resto del territorio l’allerta è verde per oggi e giallo per domani (zone di Toce e Scrivia escluse).

“Al momento la situazione in Piemonte non presenta criticità, ma alla luce di quanto sta avvenendo in Emilia Romagna abbiamo voluto agire d’anticipo e attivare fin da oggi il nostro sistema di emergenza per farci trovare pronti. Per questa ragione abbiamo deciso di aprire già da oggi la nostra sala operativa della Protezione civile che è presidiata 24 ore su 24”, spiega il presidente Cirio.

“Abbiamo scelto di agire d’anticipo. Tutti i Comuni sono allertati e pronti ad agire e la sala operativa è aperta e a disposizione degli enti locali che dovessero avere necessità di intervento”, aggiunge l’assessore Gabusi.

La Regione Piemonte invita i cittadini alla prudenza, a non intraprendere viaggi se non strettamente necessari.

Per quanto riguarda le scuole, alcuni sindaci hanno emesso ordinanze di chiusura per la giornata di domani. La Provincia di Cuneo ha stabilito la chiusura delle scuole superiori con un’ordinanza su tutto il territorio.

Fine settimana autunnale con pioggia e temperature in calo

Nuvolosità  in aumento venerdì 19 maggio a Torino e sul Piemonte

Le condizioni meteo saranno perturbate sul capoluogo con  iniziali piovaschi che  potranno verificarsi già dal mattino e in graduale intensificazione nel corso della giornata. Sono previsti fino a 300 mm di pioggia. Situazione di allerta gialla nel Torinese e Cuneese fino a sabato-domenica.

Sono previsti fenomeni intermittenti che a tratti potranno essere anche intensi nella serata. Le temperature subiranno una netta diminuzione nei valori massimi a fronte della stazionarietà o persino del lieve aumento di quelli minimi.

Le cinque giornate di Torino. Inaugurato il Salone del Libro, centinaia di eventi

Inaugurato oggi sotto la pioggia il Salone del Libro di Torino, giunto alla 35esima edizione.

I numeri: 115 mila metri quadri espositivi, 573 stand, 48 sale e 13 laboratori, oltre 1600 eventi al Lingotto e più di 600 sul territorio cittadino con il Salone Off.

Sono intervenuti all’apertura il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Il Salone deve e può ospitare ogni diversità, ogni possibilità di contaminazione e motivo di incontro. Infatti è solo dall’incontro, dalla contaminazione, solo dall’assenza di steccati che nasce una maggiore credibilità del nostro lavoro, della cultura e anche della pace”, ha sottolineato il presidente La Russa.