La protezione civile regionale informa che son lo interrotte alcune linee elettriche nelle valli di Lanzo, Orco e Soana, a Perosa Argentina nel Torinese e anche nel VCO e nelle provincie di Vercelli e Cuneo;
Interrotta la telefonia fissa e mobile nelle Valli di Lanzo.
Mentre anche nella giornata di domenica a Torino e sulla pianura piemontese sono previste piogge moderate, alla luce del bollettino di Arpa Piemonte, che dispone l’allerta arancione nelle zone di montagna per il rischio di grandi valanghe, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sarà aperta dalle ore 8 alle ore 24 per monitorare la situazione e disporre interventi in caso di necessità.
La Regione Piemonte invita i cittadini a prestare particolare attenzione se decidono di effettuare spostamenti nelle aree di montagna.
Impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, l’organizzazione di volontariato ha valutato oltre 360 comuni in tutta Italia sulla base di oltre 20 parametri focalizzati sulla lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani, le attività virtuose dell’ente e la collaborazione con la onlus.
Attiva dal anche a Torino con i propri referenti e volontari con appuntamenti di pulizia nei parchi e lungo i fiumi cittadini e incontri di sensibilizzazione nelle scuole, Plastic Free onlus ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Città che, da parte sua, si è impegnata a sostenere l’associazione nelle diverse attività di pulizia, informazione, sensibilizzazione e segnalazione con l’obiettivo di eliminare la plastica dal territorio, migliorare la raccolta differenziata, ridurre la plastica usa e getta.
“Siamo particolarmente riconoscenti a Plastic Free Onlus e ai suoi volontari per il loro lavoro e accogliamo con soddisfazione questo riconoscimento – ha dichiarato l’assessora Foglietta ritirando il premio – .Crediamo molto nell’unione sinergica delle persone e nelle buone azioni quotidiane che testimoniano l’attenzione concreta per l’ambiente e continueremo a sostenere Plastic Free Onlus. Torino – ha proseguito – è tra le 100 città europee che si sono impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, un obiettivo altamente sfidante per conseguire il quale sarà importante il contributo di tutti. Un simile processo verso una società e un’economia più sostenibili non può prescindere dalla sensibilizzazione e dall’impegno individuale e collettivo dei cittadini”.
Fogli e sacchetti di plastica semisommersi sono il nemico numero uno delle tartarughe di mare che li scambiano per meduse, e finiscono per ingerirli. I danni derivanti dall’ingestione di plastica sono numerosi e differenti, ma tutti portano a un esito certo: la morte o la grave compromissione della salute degli animali. I rifiuti possono infatti incastrarsi nell’intestino, o perforarlo portando le tartarughe al decesso, oppure avvelenare la vittima col rilascio di sostanze tossiche.
L’inquinamento da plastica non rappresenta però unicamente un pericolo per la fauna marina , ma è uno dei problemi ambientali più preoccupanti, e più discussi, della nostra epoca. In pochi decenni, abbiamo letteralmente riempito il mondo di questo materiale di sintesi non degradabile e altamente resistente, che persiste nell’ambiente per secoli, interferendo con i normali processi metabolici degli ecosistemi.
Tuttavia, nonostante la proverbiale resistenza delle molecole che compongono i materiali plastici, anch’essi vanno incontro ad invecchiamento. Agenti atmosferici come le radiazioni solari e le piogge, la rottura meccanica (frammentazione), l’azione dei batteri concorrono alla dispersione e alla riduzione delle plastiche in minuscoli frammenti, che sono da pochi anni definiti microplastiche.
Le microplastiche, oggi, sono davvero dappertutto, non solo negli ambienti acquatici, interessati da un vastissimo fenomeno di inquinamento (si pensi a tutte le microplastiche che arrivano nei corsi d’acqua e nei mari attraverso le acque reflue industriali e urbane), ma anche nei suoli e nell’aria. In queste condizioni, l’ingresso delle microplastiche nelle catene trofiche era inevitabile: infatti, è nota la loro presenza all’interno di animali e piante.
Ma all’apice delle catene trofiche vi è sempre l’uomo. La nostra specie, dunque, è diventata, suo malgrado, il collettore di tutti gli inquinanti che essa stessa disperde nell’ambiente, con inevitabili ripercussioni sulla propria salute.
Picchetto delle transfemministe dell’associazione Non una di meno con i militanti dei collettivi universitari, oggi davanti a Palazzo Nuovo , “contro la violenza partriarcale”. 8 marzo di sciopero anche al Campus universitario Einaudi. Qui le femministe e i collettivi studenteschi come Cambiare Rotta interrompono le lezioni invitando gli studenti e i docenti a partecipare alla mobilitazione. Nelle scorse settimane all’Università i movimenti femministi hanno protestato contro le molestie sessuali all’interno dei dipartimenti denunciate dalle studentesse.
Giornata della Donna, le iniziative a Torino
La Città di Torino, anche quest’anno, in occasione della “Giornata Internazionale della Donna” organizza per l’8 marzo una serie di iniziative
L’intento è celebrare le conquiste raggiunte in campo sociale, economico e politico e soprattutto per proseguire su quella strada diretta verso una completa parità di diritti e opportunità. Cuore del programma l’incontro pubblico dal titolo: Che genere di Città? Lo sguardo delle donne sul piano regolatore a partire dalle ore 9.30 nella Sala Bobbio in Via Corte d’Appello 16. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Programma degli eventi e tutte le informazioni aggiornate sul portale del Comune di Torino per le Pari Opportunità
Il Consiglio regionale per l’8 marzo
La centralità del ruolo femminile nella famiglia, nucleo fondante della società di ieri come di quella odierna, è ricordata nel video che il Consiglio regionale del Piemonte ha voluto realizzare in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.
“A tutte le donne che hanno fatto la storia contribuendo al progresso della civiltà e a tutte le donne che la storia la scrivono quotidianamente impegnandosi nei molteplici ruoli di madri, figlie, nonne, compagne di vita. A loro dedichiamo un video che vuole sottolineare l’insostituibile e molteplice contributo della donna, a partire dal suo prezioso ruolo in famiglia”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia. “Con la ricorrenza dell’8 marzo vogliamo così celebrare non un concetto astratto, ma ricordare doti e qualità che spesso sono connaturate al femminile: empatia, determinazione, capacità di prendersi cura, flessibilità, capacità di comporre i conflitti. Una dedizione e una sensibilità che si esprimono innanzitutto in famiglia, ma che ritroviamo anche al di fuori: in ufficio come in fabbrica, a scuola o in ospedale, nel volontariato come in politica, nell’arte così come nella scienza. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi indispensabile che si creino sempre maggiori opportunità affinché le donne possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile”.
Sono poi numerose le iniziative che il Consiglio regionale – attraverso la Consulta femminile – ha voluto mettere in campo per celebrare l’8 marzo.
“Il ricco carnet di incontri ed eventi promossi per la Giornata internazionale della donna rappresenta l’occasione per un bilancio dell’attività della Consulta femminile regionale che si accinge a rinnovare l’Assemblea con l’imminenza della nuova legislatura”, ha commentato la presidente della Consulta, Ornella Toselli. “È stato un quinquennio travagliato, perché segnato dalla pandemia e da tutti i disagi conseguenti anche per il nostro organismo. Ma, nonostante ciò, la Consulta ha promosso tante idee, progetti e iniziative. Proprio le difficoltà hanno dimostrato più che mai la forza delle donne, la loro passione e un impegno rinnovato nel promuovere la parità di genere all’interno della società”.
Dopo il successo, nonostante la pioggia, della manifestazione “Just the woman I am”, la corsa-camminata per promuovere la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, che si è svolta il 3 marzo con il sostegno di Consulta femminile e Stati Generali della Prevenzione e del Benessere, il calendario è ancora fitto di appuntamenti.
Fino al 29 marzo all’Urp del Consiglio regionale saranno esposti i manifesti di Monumenta Italia, un progetto di arte pubblica a cura di Lisa Parola e Tea Taramino e dell’Associazione Fermata d’Autobus, che si interroga sull’esiguità dei monumenti dedicati alle donne nelle nostre città. La riflessione sul patrimonio artistico urbano prosegue con l’inaugurazione di una mostra negli spazi dell’associazione culturale Recontemporary (in via Gaudenzio Ferrari 12b fino al 28 marzo). Le videopere dell’artista Irene Pittatore saranno presentate come strumenti di riflessione sulla presenza delle donne nello spazio pubblico e come spunto per incontri e laboratori. I manifesti che contengono dati e interrogativi rispetto alla presenza delle donne nel patrimonio pubblico monumentale piemontese sono esposti anche in piazza Bottesini, nell’ambito della rassegna Opera Viva Barriera di Milano (fino all’11 marzo), e alla stazione della metropolitana di piazza Bengasi (dal 6 al 31 marzo).
Il 7 marzo alle 15.30 alla Biblioteca Umberto Eco della Regione Piemonte (in via Confienza 14) verrà conferito il premio “Marcellina Gilli” a tre giovani ricercatrici: Beatrice Demarchi, Valentina Fusari e Valentina Sola. Interverranno il consigliere regionale segretario Gianluca Gavazza e la presidente della Consulta femminile Ornella Toselli.
L’8 marzo alle 10 nella sala Viglione di Palazzo Lascaris si svolgerà il convegno “Fiori d’acciaio: la rinascita delle donne e le leggi a tutela”, a cura dell’associazione Genitori Autismo Quercia Rossa in collaborazione con lo Studio legale Imperiale e patrocinato dalla Consulta femminile regionale insieme con il Comitato regionale per i diritti umani e civili. Parteciperanno il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, la consigliera regionale e vicepresidente del Comitato regionale per i diritti umani e civili Sara Zambaia e la presidente della Consulta femminile regionale Ornella Toselli.
Sempre l’8 marzo alle 17 a Rivoli, presso la Casa del Conte Verde (in via fratelli Piol 8), sarà inaugurata la mostra “Donna: avanguardia del futuro”, promossa dalla Città di Rivoli e patrocinata dalla Consulta femminile regionale e dal Comitato regionale per i diritti umani e civili. L’esposizione, aperta fino al 31 marzo intende valorizzare il contributo delle donne – spesso sottovalutato- nella società di tutti i tempi e ospita opere di Yessica Alessandro, Margherita Bobini, Sarah Bowyer, Marzia Ciliberto, Cikita Zeta (Nadia Zanellato), Virginia Di Nunzio, Hanieh Eshtehardi, Laura Fortin, Nice and The Fox (Francesca Nigra), Okno (Valeriya Shebelnichenko), Agapi Kanellopoulou, Roberta Toscano, Elena Veronica Zambon e Olga Zuno.
Nella sala Cinema del Museo del Risorgimento l’8 marzo alle 17 sarà proiettato il docufilm “La versione di Anita” dedicato alla figura di Anita Garibaldi, diretto da Luca Criscenti e scritto da Silvia Cavicchioli. A introdurre il film saranno il regista, la sceneggiatrice e la prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. La prenotazione è consigliata, chiamando il n. 0115621147.
Il docufilm sarà proiettato anche sabato 9 e domenica 10 marzo alle 11, 14 e 16. Per testimoniare la vitalità della presenza femminile nell’Italia risorgimentale il museo organizza anche una visita tematica su “Le donne del Risorgimento” nei giorni 8 marzo (alle 15.30), 9 e 10 marzo (alle 10.15,13.15 e 15.15 al costo di 4 euro + l’ingresso al museo). L’ingresso al museo l’8 marzo è gratuito per tutte le donne. Per prenotazioni tel. 0115621147.
Infine, il 28 marzo alle 15 nella sala Trasparenza del grattacielo della Regione Piemonte si terrà il convegno “La violenza non guarda in faccia a nessuno. Il passo breve dal maltrattamento animale alla violenza sulle persone”, a cura dell’associazione EWMD ASP delegazione di Torino e con il sostegno del Consiglio regionale, attraverso Consulta femminile, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e Garante regionale per i diritti degli animali. L’evento intende sensibilizzare la cittadinanza sulla stretta relazione esistente fra il maltrattamento e l’uccisione di animali e le condotte devianti e criminali. Ad analizzare questo fenomeno, ancora poco conosciuto in Italia, saranno vari esperti fra cui giuristi, medici veterinari, ricercatori e criminologi.
Sciopero generale dell’8 marzo
Il giorno 8 marzo è stato proclamo lo sciopero generale, per l’intera giornata, di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, privati e cooperativi dalle organizzazioni sindacali SLAI COBAS, USB P.I., USI, CUB SANITA’ E P.I., ADL COBAS, COBAS SANITA’ E RICERCA. Pertano, nella giornata, non si garantisce il regolare funzionamento del servizio pubblico.
L’INCONTRO OGGI A TORINO
Si è svolta questo pomeriggio a Torino la presentazione agli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovestdi “Fabbrica Europa”, il documento che raccoglie le raccomandazioni di Confindustria per un’Europa competitiva. L’Europa, ribadisce il documento, ha un ruolo fondamentale per la vita delle imprese italiane e “Fabbrica Europa” è il risultato di una consultazione capillare con il Sistema Associativo. Le raccomandazioni hanno tutte un unico comune denominatore: rimettere l’industria al centro dell’agenda europea, costruendo una forte politica industriale basata sulle tre declinazioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.
“Grazie al suo approccio propositivo e concreto, Fabbrica Europa traccia la strada verso il Rinascimento dell’industria europea, vitale per il futuro dell’Unione. Un’industria competitiva è essenziale per mantenere il nostro modello di sviluppo e la coesione sociale. La prossima legislatura a Bruxelles deve mettere al centro una solida strategia industriale europea orizzontale, che faccia da denominatore comune a tutte le altre politiche dell’Ue. Incontri come quello di oggi sono fondamentali per coinvolgere i territori, attraverso un confronto diretto tra imprenditori ed eurodeputati sulle nostre proposte, al fine di raccogliere un ampio consenso che sarà vitale per affrontare le sfide che ci attendono dopo le elezioni di giugno” ha dichiarato nel suo intervento Stefan Pan, delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa.
“Le prossime elezioni Europee, e per noi anche regionali, sono un passaggio importante, a cui noi imprese vogliamo prestare massima attenzione. Nel prossimo quinquennio ci aspettiamo atti concreti, che abbiano al centro: l’industria, l’innovazione tecnologica e una via alla sostenibilità percorribile, senza strappi a livello sociale. Nei prossimi dieci anni, si spalancano davanti a noi opportunità evidenti. Oltre 20 miliardi di investimenti infrastrutturali, siamo poi decisamente in una posizione d’avanguardia su due settori che oggi sono sulla bocca di tutti: l’intelligenza artificiale e l’energia. C’è poi la gestione della transizione verso la mobilità elettrica fissata al 2035 dall’Europa, un tema cruciale per questa regione su cui ribadiamo la necessità di un approccio di neutralità tecnologica” ha sottolineato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.
CHI C’ERA
Dopo il saluto di benvenuto del presidente dell’Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, ad aprire e moderare i lavori, Matteo Borsani, Direttore Affari Europei Confindustria, ha poi preso la parola Fabrizio Spada, Responsabile relazioni istituzionali – ufficio in ltalia del Parlamento europeo. Dopo gli interventi di Pan e Gay è stata la volta degli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovest: Brando Benifei, Mercedes Bresso, Carlo Fidanza, Alessandro Panza, Massimiliano Salini, Irene Tinagli e Patrizia Torino. Hanno partecipato ai lavori anche i membri Consiglio di Presidenza Confindustria Piemonte: Andrea Amalberto, Alberto Biraghi, Laura Coppo, Mariano Costamagna, Barbara Graffino, e Michele Setaro
Tra le proposte di “Fabbrica Europa” il rafforzamento e l’ampliamento della rete di accordi di libero scambio (FTAs) per assicurarne l’implementazione tutelando gli interessi delle imprese europee. Vanno poi implementate con gradualità e proporzionalità le nuove regole in materia di finanza sostenibile destinate a cambiare profondamente i rapporti commerciali tra le imprese e tra imprese e sistema finanziario, anche giungendo alla definizione di standard semplificati per le PMI. L’Europa, secondo il documento, dovrebbe inoltre dotarsi di una strategia condivisa sul nucleare e dare agli Stati membri chiari indirizzi per la realizzazione di impianti innovativi, che possano in concreto contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione. Va altresì promossa l’economia circolare, tramite un quadro regolatorio chiaro e completo che possa stimolare innovazioni per l’uso efficiente delle risorse produttive. Necessario il rilancio della Capital Markets Union, accelerando l’integrazione dei mercati finanziari europei così da attrarre capitali pazienti da parte degli investitori istituzionali e facilitare l’accesso al mercato dei capitali in particolare da parte delle PMI. È indispensabile poi prevedere misure agevolative per midcap e small midcap, adeguare i criteri di definizione di PMI sulla base dell’inflazione, eliminare vincoli eccessivi per agevolare le grandi imprese e semplificare e velocizzare le procedure IPCEI (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo). Secondo “Fabbrica Europa” poi si dovrà rafforzare il controllo di competitività, lavorando su documenti programmatici, strategie, misure fiscali e accordi internazionali.
Giovedì 7 marzo partiranno i lavori di rinnovo dei binari con il ripristino della pavimentazione in lose su via Po.
I lavori dureranno circa 1 anno con una riduzione dei tempi di 2 mesi rispetto a quanto previsto da gara.
Le attività si svolgeranno in modo progressivo per i primi mesi nel tratto compreso tra piazza Vittorio e via Rossini, mentre successivamente interesseranno il tratto compreso tra via Rossini e piazza Castello.
Le fasi di cantierizzazione sono state previste in modo da minimizzare gli impatti sulla viabilità esistente e sull’ambiente circostante.
I lavori inizieranno nel tratto compreso tra Piazza Vittorio (all’altezza di via Giulia di Barolo) e l’inizio di via Po. Successivamente i cantieri si estenderanno nelle seguenti tratte: via Po-via delle Rosine | via delle Rosine-via San Massimo | via San Massimo-via Rossini | via Rossini-via S. Francesco da Paola | via S. Francesco da Paola-via Bogino | via Bogino-piazza Castello.
Il cantiere è stato organizzato per avere un’estensione massima di 4 isolati nel periodo di maggior produzione. Con l’avanzamento del cantiere si libererà la parte finale già completata.
La viabilità su via Po sarà sempre garantita in direzione piazza Castello. La viabilità in direzione piazza Vittorio sarà invece garantita dalle 17.30 alle 8.00 e nei giorni festivi.
L’accesso ai passi carrai lungo la via sarà sempre possibile.
Al termine dei lavori verrà restituita alla città una via Po completamente rinnovata con una nuova sede di binari tranviari che garantirà una maggior velocità di marcia dei tram, minori vibrazioni e una ridotta emissione acustica.
Per seguire i lavori è stata creata una pagina dedicata sul sito www.infrato.it che monitorerà lo stato di avanzamento dell’opera, descrive l’intervento che verrà effettuato e racconta la storia di via Po.
A seguito dei lavori, le linee 7 festiva, 13 BUS, 24, 55, 56, 61, 93/, Venaria Express e Night Buster saranno deviatesui seguenti percorsi alternativi:
- Linea 13 BUS.
Solo in direzione Gran Madre: da via Pietro Micca deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale. - Linee 24 – 93/.
Solo nelle direzioni strada Cascinette – piazza Mochino (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po deviate in via Rossini, corso San Maurizio, percorsi normali. - Linea 55.
Solo in direzione corso Farini: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Napione, percorso normale. - Linea 56.
Solo in direzione largo Tabacchi: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale. - Linea 61.
Solo in direzione via Mezzaluna (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po prosegue per via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale. - Linee Night Buster: N4 ROSSA – S4 AZZURRA – N10 GIALLA – W1 ARANCIONE – W15 ROSA – W60 ARGENTO.
Solo in direzione piazza Vittorio Veneto: da piazza Castello deviate in viale I° Maggio (Giardini Reali), viale Partigiani, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto (capolinea).
Linea Night Buster S5 VIOLA.
Solo in direzione piazza Vittorio Veneto: da corso Vittorio Emanuele II angolo via Madama Cristina prosegue per corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto, via Bava dove effettua l’ultima fermata con discesa di tutti i passeggeri presso la fermata n. 635 – “Vittorio Veneto Est”. - Linea Night Buster S18 BLU.
Solo in direzione piazza Vittorio Veneto: da via Madama Cristina deviata in corso Vittorio Emanuele II, ponte Umberto I, corso Moncalieri, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Vittorio Veneto, via Bava dove effettua l’ultima fermata con discesa di tutti i passeggeri presso la fermata n. 635 – “Vittorio Veneto Est”. - Linea Venaria Express.
Solo in direzione Autostazione via Fiochetto: da piazza Castello deviata in viale I° Maggio, corso San Maurizio, corso Regio Parco, lungo Dora Savona, Autostazione via Fiochetto (capolinea).
Inoltre, la linee 7 festiva e la linea 61 proseguono le deviazioni già in atto per i lavori in via Po / via Accademia Albertina.
- Linea 7 festiva.
Da via Accademia Albertina deviata in corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Cernaia, via Pietro Micca, via Bertola, via XX Settembre, corso Regina Margherita, via Rossini, via Accademia Albertina, piazza Carlo Emanuele II (detta “Carlina”) dove effettua il capolinea presso la fermata n.1557 – “Carlina Nord”. - Linea 61.
Solo in direzione via Mezzaluna (San Mauro): da via Accademia Albertina angolo via Po prosegue per via Rossini, corso San Maurizio, via Bava, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.
IL FOCUS DI ASCOM
Stabilità è la parola d’ordine delle 124 mila imprese del terziario torinese, che hanno affrontano l’ultimo trimestre del 2023 senza particolari variazioni rispetto al precedente e guardano ai primi mesi del 2024 all’insegna della continuità. L’andamento è diversificato tra imprese del turismo e ristorazione, che proseguono l’andamento positivo, e il commercio, soprattutto no food, che, al contrario, continua a soffrire. È quanto emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provinciain collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del Torinese nel periodo da ottobre a dicembre 2023, con outlook sul 2024.
«In un momento storico di incremento nelle cessazioni delle attività del terziario – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – e di settori che viaggiano a velocità opposte, le imprese affrontando sfide senza precedenti che richiedono un approccio innovativo e sostenibile per garantire non solo la sopravvivenza ma anche lo sviluppo futuro. Il nostro compito non è solo quello di rappresentare le imprese, ma di essere il faro che guida verso la trasformazione e l’adattamento alle nuove realtà di mercato. Le strategie e le iniziative che spaziano dall’innovazione alla digitalizzazione, dalla formazione al marketing, dalle collaborazioni creative alla sperimentazione, sono le leve che consentono alle imprese di passare dalla semplice resilienza a un’autentica crescita. Ascom si impegna nella promozione di questi strumenti vitali e persiste nella richiesta di una politica commerciale coerente e robusta. Uno degli obiettivi chiave è l’equiparazione fiscale tra le grandi piattaforme di e-commerce e le attività online gestite dai singoli imprenditori: stesse regole, stesso mercato. In un momento in cui diversificare è un must le medesime regole per l’ecommerce sono una battaglia di identità».
Migliora lievemente alla fine del 2023 la fiducia delle impresenell’andamento dell’attività: il 78% degli intervistati ritiene che l’ultimo trimestre dell’anno sia stato ‘uguale’ (47%) o ‘migliore’ (31%) del precedente con un indice di fiducia di 54 punti, superiore di 5 punti alla media nazionale. Indice che sale a 67 per la ricezione turistica e al 63 per la ristorazione. L’outlook per l’inizio del 2024 presenta un andamento analogo.
Stabilità nei ricavi per quasi il 50% delle imprese, con un indice pari a 49 punti, analogo al trimestre precedente e previsto identico nel primo trimestre 2024.
Stabile anche l’occupazione per l’86% delle imprese, in maniera trasversale a tutti i settori. Per l’inizio dell’anno non si prevedono particolari cambiamenti, mentre i leggerissimi miglioramenti riscontrati nei costi praticati dai fornitori delle imprese, non contribuiscono ad alleviare la situazione di criticità delle imprese. Di fatto, anche per il 2024, gli imprenditori auspicano un mantenimento dello stato attuale, scongiurando un peggioramento.
Non migliora del resto né alla fine del 2023 né in prospettiva nei primi mesi del 2024 la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario e peggiora ancora la situazione relativa alla domanda e offerta di credito. La percentuale delle imprese del terziario che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi del 2023 è ulteriormente diminuita: erano il 25% a settembre sono il 18% a dicembre; il 56% ha visto accogliere interamente la propria domanda, contro il 60% di settembre.
Il 63% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, solo il 20% per effettuare investimenti e il 17% per la ristrutturazione del debito. Il dato delle imprese torinesi che hanno chiesto credito per fare investimenti è inferiore rispetto al dato medio nazionale.
«I dati sulle motivazioni per l’accesso al credito – commenta il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano – evidenziano come, rispetto al trimestre precedente, quadruplichi la percentuale di imprese che chiede credito per ristrutturare il proprio debito, mentre si riduce da un quarto ad un quinto la percentuale di imprese che vogliono fare investimenti. Quasi due imprese su tre vanno in banca per esigenze di liquidità. Sicuramente si tratta di un effetto indotto dall’inflazione, ma registriamo anche l’effetto delle scadenze dei finanziamenti erogati durante l’emergenza Covid: rimborsare il capitale sta diventando difficile in questo contesto. Occorre che il sistema bancario metta a disposizione prodotti di ristrutturazione del debito prima che le rate di capitale vadano impagate dalle Imprese, per evitare effetti ancora più negativi sulle centrali rischi».
FOCUS
Il commercio al dettaglio torinese e il cambio di abitudini nei consumi nel biennio 2022/23 rispetto al 2019/21
La clientela diminuisce e acquista meno
Negli ultimi due anni rispetto al periodo pre-covid le imprese del commercio al dettaglio torinesi hanno visto diminuire i flussi della nuova clientela. Il ricambio tra nuovi clienti e clienti storici è fortemente rallentato: i clienti sono sempre gli stessi e quindi “man mano di meno”. Secondo il 57% delle imprese i consumatori negli ultimi due anni, rispetto al periodo precedente hanno ridotto gli acquisti sia in volume, sia in valore. Si acquista di meno e si punta al prodotto meno caro.
Le cause
È stata soprattutto l’inflazione con la conseguente riduzione del potere di acquisto ad aver provocato la riduzione dei comportamenti di acquisto dei consumatori stessi.
Le cause delle modifiche nei comportamenti di acquisto sono note:per il 55% delle imprese è da imputare alla riduzione del reddito, e quindi della capacità di spesa; per quasi il 40% pesa la predilezione per acquisti online, per il 36% la causa sta nell‘aumento dei prezzi e per il 26% nella necessità di risparmiare.
L’impatto sul commercio al dettaglio
La modifica dei comportamenti d’acquisto dei consumatori ha comportato per oltre la metà delle imprese (57%) una riduzione sia delle vendite sia dei ricavi. Inoltre, il 42% delle imprese ritiene che i consumatori acquistino con minore frequenza rispetto al periodo precedente. Una piccola parte, il 12%, non ha riscontrato conseguenzea seguito della riduzione dei consumi. Il 68% delle imprese si è vista costretta ad intervenire sugli investimenti in programma nel 2023 e nel 2024.
Quasi quattro imprese su dieci, inoltre, hanno registrato una riduzione dei margini e delle liquidità. Quasi un quarto delle imprese dichiara difficoltà finanziarie. Il 20% circa è stata costretta ad una riduzione delle scorte e degli assortimenti.
Tuttavia, nonostante l’inflazione montante, solo un terzo delle imprese hanno realmente aumentato i prezzi in proporzione agli aumenti subiti a loro volta dai fornitori. Il 25% non ha ritoccato i listini di vendita.
Le strategie delle imprese
A fronte di tale situazione, le imprese hanno messo, o stanno mettendo, in campo diverse strategie per mantenere o acquisire nuovi clienti. Il 78% delle attività intervistate ha puntato sulla diversificazione dell’offerta, il 46% ha introdotto il canale di vendita online e il 15% ha in programma di farlo. Tra quanti avevano già l’e-commerce, il 55% ha intensificato l’utilizzo del canale on line e un ulteriore 11% pensa di farlo prossimamente. Ancora molto presente, il ricorso a sconti promozionali al di là dei saldi per il 47% delle imprese.
Scarsa la fiducia nelle possibilità offerte dal marketing e dalla comunicazione, con il 76% delle imprese che non intende implementare la formazione del personale in queste discipline, e il 66% che non farà investimenti in pubblicità.
Un quarto delle imprese, infine, persegue la via delle riduzioni dei costi di impresa e il 39% cerca nuove fonti di finanziamento.
Torino, 22-30 novembre 2024
Il Torino Film Festival è sempre stato e resta un festival cinefilo e autoriale, una mostra e un concorso di film dallo spirito libero, originale, fresco, indipendente, graffiante.
Questa edizione del TFF – diretta da Giulio Base – è in continuità con il passato e al tempo stesso stringe l’occhio alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere quell’anima forte e di ricerca che il TFF ha sempre avuto e portato avanti.
“Il suo entusiasmo si tocca con mano. Lo abbiamo già visto e sono convinta che ne avremo prova ancora nei prossimi mesi: Giulio Base si dedicherà a questa nuova avventura con tutta la passione che da sempre nutre per il cinema, custodendo l’eredità del festival e contribuendo con le sue idee a dare ulteriore lustro e slancio a una rassegna che in Italia e dall’estero è vista come uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del cinema. Puntare sui giovani, una chiave vincente” commenta il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.
“Il festival di Giulio Base mantiene saldo il timone sull’anima fondante del TFF ma sicuramente saprà stupirci con delle importanti novità, interpretandolo con le sue tante anime di autore, regista, attore e produttore – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Lo ha dimostrato sia nel suo progetto presentato in occasione del bando e lo confermerà, ne sono sicuro, anche da oggi in avanti. Non posso che augurare buon lavoro a lui e a tutta la squadra”.
“Mancano otto mesi al prossimo Torino Film Festival ma già si delineano le linee principali di questa edizione, nato dai giovani e per i giovani, e che ai giovani deve continuare a rivolgersi, utilizzando anche i nuovi linguaggi del cinema e le sue evoluzioni – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Resta un festival originale e indipendente, legato al territorio ma al tempo stesso capace di intercettare i grandi cambiamenti della critica cinematografica internazionale”.
“Ho visto nascere il Torino Film Festival, che allora si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani, ho respirato l’aria di quegli anni anche se ancora giovane, sono stato testimone del fermento e del cambiamento sociale e culturale nella Torino di inizio anni ’80 – racconta Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival. L’ho seguito a distanza negli anni e ora essere qui è per me molto emozionante. Il 42° TFF l’ho costruita pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dar vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita”.
Queste le prime novità.
INAUGURAZIONE
L’apertura del 42TFF avrà luogo il 22 novembre 2024 nella splendida cornice del Teatro Regio, una serata di charme che vedrà la proiezione di un film in anteprima internazionale e ospiti di livello nazionale e internazionale.
IL PROGRAMMA E LE SEZIONI
La 42° edizione del Torino Film Festival sarà divisa in 6 sezioni per un totale di 120 film.
Quattro le sezioni competitive: il concorso principale (16 film in anteprima mondiale o internazionale), il concorso documentari (16 titoli in anteprima italiana, senza distinzione tra italiani e internazionali), il concorso cortometraggi (24 titoli in anteprima europea, senza distinzione fra produzioni italiane o straniere) e il “leopardiano”Zibaldone (24 titoli in uno spazio totalmente libero
ed eterogeneo, con titoli di ogni genere, senza nessun vincolo di durata, di formato, di data o di anteprima e prevederà un premio del pubblico)
Due le sezioni non competitive: il fuori concorso(16 titoli) e la retrospettiva dedicata a Marlon Brando (24 titoli)
LA SQUADRA
La squadra è composta da giovani già con numerose esperienze alle spalle. Tre uomini e tre donne, con età compresa tra i 22 e i 32 anni, scelti perché capaci di raccontare e intercettare visioni, sguardi e linguaggi dei loro coetanei, senza però rinnegare il passato. Si rendono così, in qualche modo, intermediari e garanti nel preservare e mantenere vivo quello spirito originale e fresco che ha da sempre caratterizzato il TFF.
I selezionatori del 42TFF sono, in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone,Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione.
MARLON BRANDO
Il grande omaggio a Marlon Brando (del quale quest’anno ricorre il centenario dalla nascita) comprende 24 titoli che ne ripercorrono la carriera dagli esordi del 1950 fino a una delle ultime interpretazioni del 1996. Carismatico e dotato di grande talento, Brando ha interpretato ruoli molto diversi tra loro, imponendo uno stile recitativo lontano dai canoni dell’epoca e che ha contribuito a consacrarlo come uno dei mostri sacri della storia del cinema.
Anche il manifesto della 42°edizione del TFF è dedicato Marlon Brando, ritratto nel 1972 sul set del controverso “Ultimo Tango a Parigi” diretto da Bernardo Bertolucci. È una delle rare foto in cui guarda direttamente dentro l’obiettivo, uno scatto complice e sornione, che seduce e mostra, senza mezzi termini, sua inarrivabile bellezza. (Ph. Eva Sereny / Iconic Images)
ACCESSIBILITÀ
Da quest’anno il TFF si impegna a essere anche un festival accessibile. Con l’associazione “+ Cultura Accessibile” si è deciso che tre titoli della retrospettiva dedicata a Marlon Brando saranno resi accessibili non solo alle disabilità motorie (lo sono già tutte le sale utilizzate) ma anche a quelle sensoriali e cognitive.
APERTURA CALL
Da stamattina sono aperte le iscrizioni al 42° Torino Film Festival e fino al 6 settembre incluso sarà possibile inviare i film per la selezione. Sul sito del TFF sarà possibile trovare la procedura, leggere il regolamento, compilare il formulario di FilmFreeway online – https://filmfreeway.com/torinofilmfest – e seguire le istruzioni.
Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino
Disponibili 450 posti per la salita al piano panoramico, prenotazioni sul sito della Regione
In occasione della Festa della donna la Regione Piemonte lancia una speciale edizione al femminile del Grattacielo a porte aperte.
Da oggi è possibile, registrandosi sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, prenotare la visita al palazzo di piazza Piemonte 1 a Torino, che da oltre un anno è la nuova sede del governo regionale.
Le visite sono in programma venerdì 8 marzo, con slot orari dalle 14 alle 18 e prevedono anche la salita al piano 41 del Grattacielo, che con i suoi oltre 200 metri di altezza è il punto panoramico più alto della città.
«Siamo orgogliosi di accogliere al Grattacielo Piemonte le visitatrici, nella giornata della Festa della donna – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme agli assessori dell’intera giunta – Questo palazzo è la casa di tutte e tutti i piemontesi e siamo felici di aprire le sue porte proprio in occasione dell’8 marzo. La scelta del 41° piano ha per noi anche un alto valore simbolico perché ricorda a tutti l’importanza di continuare a lavorare ogni giorno per sfondare quel tetto di cristallo che troppo spesso ancora si oppone al pieno rispetto della parità di diritti tra donne e uomini».
I posti disponibili sono 450. Per prenotare la visita è necessario compilare il form sul sito https://www.regione.piemonte.it/8marzo, registrando i propri dati. Conclusa la procedura di registrazione online, si riceverà la conferma della prenotazione necessaria per accedere al Palazzo. Si raccomanda di presentarsi nella hall del Grattacielo, in piazza Piemonte 1, almeno 30 minuti prima dell’orario prenotato, per effettuare il riconoscimento e le pratiche di controllo. Ogni slot orario è disponibile per un numero massimo di 90 donne.