POLITICA- Pagina 84

San Luigi Orbassano, Canalis – Di Salvo (Pd): “No a privatizzazioni sotto traccia”

La cucina interna dell’ospedale è un patrimonio da ripristinare al più presto.

11.3.2024 – Noam Chomsky teorizza che la strategia tipica delle privatizzazioni è togliere i fondi, assicurarsi che le cose non funzionino e spianare così la strada per consegnare il servizio ai privati.

Sembra che al San Luigi di Orbassano stia accadendo qualcosa del genere.

La cucina interna dell’ospedale eroga pasti di prim’ordine, che sono parte integrante della cura per i pazienti, ma non riceve investimenti di riqualificazione da molti anni, nè sulle attrezzature nè sulla struttura.

Non stupisce quindi che qualche settimana fa i NAS abbiano riscontrato delle anomalie, peraltro facilmente superabili con somme non cospicue.

Quello che però sembra mancare, a giudicare dalle parole pronunciate in consiglio regionale dall’assessore Icardi la scorsa settimana, è la volontà politica della giunta Cirio di preservare il servizio interno all’ospedale.

Mancano scadenze e dettagli sugli investimenti che si intendono fare.

Un altro esempio delle privatizzazioni surrettizie e sotto traccia a cui ci ha abituato questa Giunta?

Noi diciamo no e chiediamo il pronto ripristino della cucina interna.

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Luca DI SALVO – capogruppo PD consiglio comunale di Orbassano

Crippa incontra il Gruppo Imprese Chieresi

 «Lo svincolo A21 al Masio è un’opera fondamentale per lo sviluppo del territorio, ne discuterò con il Ministro Salvini»


Andrea Crippa, vice di Matteo Salvini, nei giorni scorsi  si è recato in località Masio, tra Poirino e Chieri, per incontrare il GIC e ascoltare le necessità delle imprese del territorio, impegnandosi a discutere con il Ministro delle Infrastrutture la realizzazione di un nuovo svincolo dell’A21 a servizio del Chierese.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Il Gruppo Imprese Chieresi – GIC ha organizzato un incontro con Andrea Crippa, vice-segretario nazionale della Lega, a cui sono state illustrate le principali richieste del settore produttivo locale al fine di colmare l’attuale gap competitivo del territorio e contrastare la desertificazione imprenditoriale.

Il colloquio si è svolto all’interno di un’importante azienda del GIC in località Masio di Poirino, al confine con Pessione di Chieri, zona da tempo indicata dal Gruppo Imprese Chieresi come sito in cui realizzare un nuovo svincolo dell’A21 a servizio di tutto il territorio.


Proprio le
necessità infrastrutturali hanno rappresentato il focus del confronto con Crippa. «Oggi il Chierese è poco collegato e difficile da raggiungere, con le attuali uscite autostradali di Santena e Villanova d’Asti che risultano scomode e che generano il passaggio di oltre mille mezzi pesanti al giorno sulla viabilità locale, spesso già congestionata -ha sottolineato Dario Kafaie, presidente del GICAprire un’uscita al Masio permetterebbe di alleggerire questa situazione, andando anche a ridurre l’inquinamento causato dal traffico».

«Su invito diretto del GIC, sono venuto a vedere di persona la situazione, per capire quali soluzioni sia possibile trovare per ridare competitività a un territorio come questo, vocato al lavoro e all’industria -ha dichiarato Crippa, intervenuto anche in rappresentanza del Ministro delle Infrastrutture, Matteo SalviniSicuramente lo svincolo dell’A21 rappresenta un progetto importante e fattibile nel medio periodo: mi impegno, pertanto, a portare la voce delle imprese del Chierese sia al Ministero sia a livello parlamentare».

In particolare la questione potrebbe essere inserita all’interno del rinnovo della concessione autostradale della Torino-Piacenza, in discussione proprio in queste settimane. A favore della realizzazione dell’uscita A21 al Masio si sono peraltro già espressi sia i Comuni della zona (Poirino, Chieri e Riva presso Chieri), con apposite delibere, sia la Regione Piemonte, che ha dato la propria disponibilità a realizzare uno studio di fattibilità per l’opera, il cui costo è stimato in circa 10-15 milioni di euro.

Kafaie e i rappresentanti delle imprese presenti -Giuseppe Vergnano, Agostino Sanguedolce e Zaverio Lazzero- hanno anche illustrato a Crippa le altre richieste: dalla necessità di un migliore collegamento stradale a nord con l’A4 al potenziamento del Trasporto Pubblico Locale, incluso il secondo binario della linea ferroviaria SFM1, fino all’ipotesi di un’eventuale linea 3 della Metropolitana torinese a servizio dell’intera area est.

«È molto importante che le imprese del territorio abbiano iniziato a fare sistema, presentando proposte concrete -ha aggiunto Crippa in chiusura dell’incontro- In questo modo hanno l’opportunità di far conoscere maggiormente le proprie necessità e richieste a tutti gli attori politici, ad ogni livello, così che il Chierese non venga considerato un’area di Serie B».

Soddisfatto del confronto il presidente GIC, Dario Kafaie: «Ringraziamo l’onorevole Crippa per questo interesse in prima persona nei confronti dei temi relativi ai gap di competitività del Chierese, a partire dal quelli infrastrutturali: abbiamo avviato un’interlocuzione con lui anche per la sua vicinanza al Ministro, cioè colui che ha sulla propria scrivania il dossier dell’imminente (ri)assegnazione della concessione autostradale». E conclude: «Come Gruppo continueremo a rimarcare anche la necessità di rivedere il Trasporto Pubblico Locale per consentire alle aziende e ai lavoratori della nostra zona una reale transizione verso la mobilità green, che al momento non è possibile a causa delle troppe carenze ancora presenti in svariati ambiti».

Fine vita: presidio associazione Coscioni a Torino

DOMANI 12 MARZO h. 10:00  CON MARCO CAPPATO DAVANTI A PALAZZO LASCARIS  A TORINO (ingresso via Lascaris 9)

L’obiettivo è chiedere al Consiglio Regionale di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito” sul suicidio medicalmente assistito

Oltre 500 le firme a favore dell’appello: sindaci, assessori, accademici, tra gli altri Odifreddi, Littizzetto, Zagrebelski, Subsonica, Mercalli, Fornero

In Piemonte, in sei mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle oltre 11.000 firme raccolte a favore di  “Liberi Subito”, la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”, il Consiglio regionale ancora non si è espresso.  Per questo Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” hanno rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio per chiedere di discutere la proposta di legge entro la fine della consiliatura e hanno convocato per domani 12 marzo alle ore 10.00 un presidio davanti a Palazzo Lascaris (ingresso di via Lascaris 9) a Torino. L’appello può essere firmato anche online a questo LINK.

Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore dell’appello al Consiglio Regionale: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta dell’Associazione Luca Coscioni. Tra gli altri anche l’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelski, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli. Tra le personalità politiche anche Chiara Appendino, vice presidente M5S, Chiara Gribaudo, vice presidente nazionale PD, Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo  e altri nell’area metropolitana torinese.

“Se il Consiglio regionale del Piemonte si sciogliesse prima di aver votato la legge “Liberi subito” lascerebbe senza risposte le persone che soffrono e minerebbe il diritto  alla partecipazione popolare vanificando la richiesta di oltre 11 mila piemontesi; ci rivolgiamo personalmente a tutte le consigliere e consiglieri regionali affinché facciano prevalere l’attenzione all’urgenza di tante persone in carne e ossa rispetto alle convenienze, vere o supposte, di partito e schieramento”, hanno dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Davide Di Mauro, coordinatore del comitato promotore di “liberi subito“.

Simone Fissolo: dalle Universiadi ai problemi dei detenuti ecco il lavoro di capogruppo a Palazzo Civico

Intervista al Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale

 

Cosa fa un Consigliere comunale, Capogruppo dei Moderati?    
Ho notato che i Consiglieri di maggioranza hanno più probabilità di vedere votate e approvate le loro mozioni rispetto a quelli di minoranza. Tuttavia, lei utilizza di più lo strumento dell’interpellanza. Come mai?

“Attraverso le interpellanze noi segnaliamo i problemi che arrivano direttamente dai cittadini – dichiara il Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale Simone Fissolo – con le mozioni, invece, proponiamo delle soluzioni”.

“Il mio compito è quello di segnalare problemi e proporre soluzioni, ma anche supportare la Giunta comunale. Un esempio di segnalazione? L’aver segnalato la situazione in cui versano i detenuti nel carcere Lorusso Cutugno. In particolare, abbiamo richiamato l’attenzione sul fatto che ogni detenuto deve avere, come ogni cittadino, una cartella clinica. Eppure, questo è un diritto che nel nostro carcere non viene garantito. Restando sul tema. Un esempio di soluzione. Abbiamo proposto che il detenuto,il quale deve scontare pene fino a tre anni, che secondo la Legge Cartabia ha la facoltà di scontarla svolgendo un lavoro socialmente utile, sia coinvolto nell’attività di pulizia della Città da Amiat. In questo modo generiamo più effetti positivi: il reinserimento dei detenuti nella società e il miglioramento della pulizia urbana grazie all’aumento di risorse umane impiegate nel settore”.

Qual è un tema che le sta a cuore e che sta portando avanti oggi?

“Sentiamo spesso parlare di Torino Città Universitaria. Oggi abbiamo l’opportunità  di ospitare un’occasione unica: le Universiadi nel 2025. Sul tema abbiamo approvato una mia mozione che chiede alla Città di essere parte attiva in questo evento. La proposta è quella di accompagnare l’evento sportivo con appuntamenti inerenti alle varie culture delle città di provenienza degli studenti partecipanti. Se, per esempio, la città di Copenaghen partecipasse alle Universiadi, l’occasione è quella di migliorare i legami della nostra città con le istituzioni e gli imprenditori danesi. In questo modo favoriamo lo scambio di culture e idee, la nascita di nuove relazioni, il turismo e generiamo la possibilità di stringere accordi”.

Conosco l’impegno dei Moderati sulla disabilità. Cosa sta facendo il Comune per favorire l’inclusione delle persone con disabilità nella nostra società?

“Tra gli input che stiamo fornendo all’amministrazione, abbiamo ritenuto giusto rafforzare la figura del Disability Manager, che è stato finalmente nominato nel mese di giugno 2023, e che verrà a relazionare sui suoi primi mesi di attività il 20 marzo prossimo”.

“Il nostro impegno è stato quello di convincere la Giunta dell’importanza di questa figura per gestire meglio le politiche rivolte alla disabilità. Il Comune di Torino ha deciso di nominarecome Disability Manager il Vicedirettore Generale Antonino Calvano”.

Come vede Torino nei prossimi anni?

“Puntare al futuro vuol dire puntare sui giovani. Elementare. Sono passati due anni e mezzo dalla nostra nomina in Consiglio Comunale e i giovani ora devono diventare la priorità. Uno dei temi che li riguarda più da vicino è sicuramente quello della casa. Che si traduce nel loro percorso di studi, nelle loro prime esperienze di vita, nei loro primi passi nel mondo del lavoro verso la loro indipendenza. Torino può far leva sulle politiche degli affitti per aumentare il numero di studenti fuori sede. Una volta attratti però deve convincerli a rimanere. Le nostre università hanno sviluppato un progetto di studentato diffuso che potrebbe affrontare il problema dei 50.000 appartamenti sfitti presenti nel nostro territorio. Allo stesso modo noi dobbiamo lavorare affinché sia conveniente affittare alle ragazze e ai ragazzi che decidono di scommettere sulla nostra città”.

Può fare un commento sulla questione Askatasuna? È contento di come è stata gestito il futuro dello stabile di corso Regina Margherita 47?

“Per quanto riguarda il centro sociale Askatasuna, riteniamo che il dialogo sia sempre il mezzo da privilegiare, tuttavia servono tempistiche chiare e nette. Così come richiediamo nettezza nell’allontanare coloro i quali sono stati accusati di associazione a delinquere che è un crimine contro lo stato”.

 

Mara Martellotta

Valle (Pd): “Gli specializzandi sono solo tirocinanti”

SANITÀ. VALLE (PD): “PERCHÉ NON RICORRERE AL DECRETO CALABRIA?”

«L’accordo tra la Regione Piemonte e le Università, che consente di ricorrere agli specializzandi per colmare i buchi di personale negli ospedali periferici, pare essere uno strumento “fondamentale” più per Cirio e Icardi che non per i diretti interessati. A leggere le carte emerge infatti che si tratterà di tirocinanti, anche al primo anno di specialità. Non si capisce perché non si ricorra allo strumento del decreto Calabria, per cui gli specializzandi assunti a tempo determinato sono selezionati a partire dal secondo anno di specializzazione e vedono il loro contratto convertirsi in tempo indeterminato. Gli specializzandi “in tirocinio”, extra percorso formativo, non hanno prospettive di stabilizzazione, non hanno autonomia operativa (non possono mai operare da soli) e vengono spediti in strutture ospedaliere periferiche non attrattive per gli altri medici, quindi con scarse opportunità di acquisire competenze (come vorrebbe invece lo strumento del tirocinio). Insomma, come i fanti della prima guerra mondiale vengono mandati in sbaraglio in trincea, e auguri (a loro e agli altri medici che avranno ulteriori aggravi nel seguirli). Non credo che questa sia la strada giusta per formare medici migliori. Continuiamo a ribadirlo, purtroppo invano: l’unica risposta concreta alla carenza di personale sanitario sono le nuove assunzioni. Assunzioni vere e stabili».

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Congresso PPE, Paganini: “Europa a un bivio”

 URGENTI POLITICHE PER TORNARE A COMPETERE E BILANCIARE PROGRESSO ECONOMICO- TECNOLOGICO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

“In questo momento cruciale della nostra storia, l’Europa si trova di fronte a un bivio: rimanere indietro o riconquistare la sua posizione di leader politico ed economico globale. Le sfide che ci attendono sono monumentali, ma insieme possiamo trasformarle in opportunità straordinarie”, così in una nota Pietro Paganini, analista socioeconomico e geopolitico, commentando il Congresso del Partito Popolare europeo che si sta svolgendo in questi giorni a Bucarest e che sarà chiamato ad approvare il manifesto dei principi per la campagna per le Europee e la candidatura a presidente della Commissione di Ursula von der Leyen .

“La rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale  -si legge nella nota- stanno ridefinendo il mondo del lavoro, richiedendo un approccio innovativo e proattivo. La necessità di una riforma radicale del welfare e del sistema educativo non è mai stata così impellente, così come l’importanza di creare un ambiente favorevole all’emergere di nuove imprese e opportunità di lavoro. Le nostre imprese tradizionali, soprattutto nel settore della meccanica e dell’agri-food, devono abbracciare la tecnologia come alleato strategico per restare competitive”.

E ancora, secondo il Prof. Paganini “vi è l’urgenza di rivedere il Green Deal. Resilienza e sostenibilità sono imprescindibili, ma devono essere perseguite in equilibrio con le necessità economiche e sociali dei cittadini europei. L’Europa -spiega- deve avanzare con politiche che coniughino progresso e protezione ambientale senza soffocare l’innovazione e la crescita.

Con l’insediamento della nuova Commissione e del nuovo Parlamento -ribadisce-  è fondamentale rimettere i cittadini al centro dell’agenda politica, garantendo che ogni voce sia ascoltata e rappresentata. Il Partito Popolare e, in particolare, Forza Italia hanno la responsabilità di portare avanti gli interessi e i bisogni dei cittadini e delle imprese. È tempo di proposte audaci che rimettano in primo piano le libertà individuali, stimolino la concorrenza e promuovano la prosperità.

Dopo cinque anni di difficoltà, è il momento di riprendere il cammino verso la crescita e il benessere. Per raggiungere questi obiettivi, Forza Italia dovrebbe impegnarsi a presentare un programma liberale e ambizioso, rivolto a tutti quei moderati che cercano un’alternativa credibile e rappresentativa e che vogliono promuovere il cambiamento. È urgente -insiste ancora Paganini- promuovere l’iniziativa individuale, della concorrenza leale e del commercio globale, superando vecchie logiche di privilegio e chiusura.

Forza Italia è a un bivio. O languire nel Centro Destra in attesa che accada qualcosa o presentarsi come il partito di tutti i cittadini liberi, creativi, innovatori e imprenditori; di chiunque abbia la voglia di fare la differenza. È il momento di superare le ideologie limitanti, come quella ambientalista e la narrazione della decrescita felice, per ridare fiducia alle nostre imprese, specialmente nel settore vitale dell’agricoltura e dell’alimentazione”. Infine il Prof. Pietro Paganini conclude auspicando alla “costruzione di un’Europa più forte, inclusiva e prospera. Un’Europa pronta a guidare il mondo verso un futuro di opportunità illimitate”.

Marrone (Fdi): “Area Gondrand di nuovo a rischio degrado”

La Gondrand rischia di tornare ad essere un epicentro del degrado a Torino Nord. L’intervento sull’area, infatti, pare procedere a rilento a causa dell’amianto come denunciato dai cittadini residenti, che ieri sera hanno preso parte ad un presidio di Fratelli d’Italia in via Cigna. “Siamo stati allertati dai residenti che ci segnalano da giorni nuovi tentativi di scavalcare le recinzioni da parte di balordi e spacciatori – dichiarano l’assessore regionale Maurizio Marrone e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino -. È importante che i lavori di riqualificazione dell’area non si fermino e che prosegua l’opera di abbattimento dei ruderi, prima che questi possano tornare ad essere una base di spaccio a Barriera. Grazie al nostro intervento – proseguono Marrone e Marino – siamo riusciti ad ottenere l’intervento delle forze dell’ordine negli adiacenti giardini Sempione, sgomberando le tende canadesi montate dai pusher”. “Ora però – prosegue Marrone – occorre che Arpa proceda in maniera spedita negli interventi rispetto alla presenza di amianto. Per questo motivo scriverò personalmente ad Arpa chiedendo un intervento rapido, al fine di impedire che la Gondrand possa essere nuovamente occupata”.

Piemonte, Merlo: i Popolari centristi con la lista civica di Cirio

Irresponsabile la divisione politica del Centro alle europee

“Il Centro e le forze centriste e moderate dovevano presentarsi uniti alle prossime elezioni
europee. E, di conseguenza, anche a livello regionale, anche se su questo versante si tratta di
elezioni locali. Un progetto, purtroppo, per il momento sfumato non per ragioni politiche e
programmatiche ma solo per motivazioni personali e per ridicole pregiudiziali ‘ad personam’.
Dopodichè, è di tutta evidenza che le forze centriste, moderate e riformiste in vista delle prossime
elezioni regionali piemontesi scelgono liste e progetti amministrativi che maggiormente
rispondono a quei requisiti politici e culturali. Come puntualmente sta capitando in Piemonte con
il comportamento politico concreto di Azione, Italia Viva, i Popolari centristi e altre forze che si
riconoscono in quel campo.
Per queste semplici ragioni Tempi Nuovi, l’area popolare e cattolico sociale centrista nazionale ha
scelto la lista civica, centrista, riformista ed espressione degli amministratori locali – soprattutto
dei piccoli e medi Comuni che rappresentano il perno del sistema istituzionale piemontese – del
Presidente Cirio.
Un progetto politico, quello di un Centro dinamico, riformista e di governo che riprenderà quota
dopo le elezioni europee attraverso una inevitabile ed obbligata ricomposizione delle forze che
sono lontane tanto dal massimalismo radicale della sinistra della Schlein quanto dal sovranismo
conservatore di alcuni settori della destra.
Un Centro, comunque sia, che si presenta in ordine sparso alle elezioni europee e anche alle
consultazioni regionali – nel caso specifico in Piemonte – ma che è destinato a ritrovare presto le
ragioni dell’unità e della compattezza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali nazionali”.

Giorgio Merlo, Dirigente Nazionale Tempi Nuovi.

“Piu’ Uniti per Bricherasio” alle elezioni con Guido Calleri di Sala

La lista “Piu’ Uniti per Bricherasio” si ripresenta all’appuntamento elettorale del prossimo giugno all’insegna delle novità. Novità rappresentata innanzitutto dal candidato a sindaco Guido Calleri di Sala. Il quale ha accettato con entusiasmo e convinzione la proposta elettorale giunta da molti cittadini, associazioni e gruppi del comune di Bricherasio. La nostra lista civica, plurale ed espressione di mondi e settori importanti della nostra comunità, che da sempre si riconosce nei valori della Costituzione, della Resistenza, della Laicità dello Stato e della Democrazia Partecipata, sostiene con forza la candidatura a sindaco di Guido Calleri di Sala.
L’obiettivo del candidato a sindaco e dell’intera lista e’ quello di rilanciare Bricherasio anche a livello del Pinerolese e della Val Pellice. Un doppio impegno che esige e richiede idee, progettualità e coraggio. Elementi ben presenti dell’ agire politico della nostra lista civica.
Nelle prossime settimane inizieremo una campagna di ascolto e di proposte per confrontarci con tutti i cittadini sul programma elettorale con cui vogliamo amministrare e cambiare Bricherasio.

“Piu’ Uniti per Bricherasio”

 

(nella foto Guido Calleri di Sala)

Partito Radicale, “un fiore per le donne” in carcere a Torino

Stamattina a Torino una delegazione del Partito Radicale, composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara, ha visitato la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si è inserita nel quadro delle iniziative “UN FIORE PER LE DONNE” che il Partito Radicale ha organizzato per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.
Nella sezione femminile permane una situazione di sovraffollamento (116 detenute a fronte di una capienza regolamentare di 85), che ricade in un contesto ulteriormente problematico a causa della carenza  di organico che si registra sia tra le fila del corpo di Polizia Penitenziaria che tra il personale civile, impiegato nei percorsi socioassistenziali e di recupero.
Ulteriori problematiche si riscontrano in particolare con la gestione delle detenute con patologie psichiatriche che, pur essendo guardate a vista dal personale di polizia, non hanno un presidio medico fisso, come invece c’è invece alle sezioni maschili, in grado di intervenire celermente alle prime avvisaglie di disagi. Un grave problema, sia di gestione per il personale, che per la difficile convivenza con le altre detenute.
Inoltre, la carenza di educatori e le ridotte possibilità di percorsi lavorativi e rieducativi esterni rendono molto difficile il reinserimento delle detenute a fine pena.
Alla sezione per detenute Madri (ICAM) con bambini è unicamente presente solo personale di polizia Penitenziaria.
Grave il problema delle tossicodipendenze: viene infatti riferito un supporto medico non  adeguato alle necessità con il personale di Polizia Penitenziaria che, di fatto, cerca di sopperire alle mancanze senza aver le giuste competenze mediche.
Dichiarazione di Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare): “il problema carceri è un problema che colpisce l’intera comunità e restituire lo stato di diritto a chi in carcere passa parte della propria vita o presta il proprio servizio è un problema di Democrazia”.
Dichiarazione di Mario Barbaro (membro della Segreteria del Partito Radicale): “Il Partito Radicale in occasione dell’8 marzo si è recato nelle sezioni femminili delle carceri che vivono l’esperienza della detenzione anche con i bambini. Siamo convinti ci sia necessità di riforme profonde per far vivere il dettato della Costituzione e lo stato di diritto. Non è solo un problema italiano o dei paesi autoritari ma andrebbe affrontato anche a livello europeo. Per questo vogliamo lavorare perchè si arrivi ad una carta penitenziaria europea”.