

TRA I LEADER NAZIONALI DI MAIO, GRASSO, MELONI OTTENGONO IL BRACCIALETTO BIANCO SIMBOLO DELL’INIZIATIVA. OLTRE 45.000 CITTADINI FIRMANO LA PETIZIONE PER CHIEDERE AL FUTURO PARLAMENTO UNA LEGGE SULLA TRASPARENZA DELLE CANDIDATURE
Riceviamo e pubblichiamo
Torino, 2 marzo 2018 – Sono 375 i candidati che hanno aderito fino ad ora alla campagna di Riparte il futuro #CandidatiTrasparenti. Nei collegi di Torino e provincia sono stati 14, in tutto il Piemonte 31 ponendo così la regione in una posizione tra le più alte in Italia per numero di aderenti alla campagna. Tra gli aderenti a livello nazionale, i leader Luigi Di Maio (M5S), Pietro Grasso (LeU), Giorgia Meloni (FdI) ma anche – per citarne alcuni- Laura Boldrini (LeU), Vito Crimi (M5S), Deborah Serracchiani (PD), Riccardo Illy (PD), Marianna Madia (PD), Roberto Giachetti (PD), Giuseppe Civati (LeU), Miguel Gotor (LeU), Laura Castelli (M5S).
Sulla piattaforma, i/le candidati/e appartenenti a tutte le forze politiche stanno fornendo (e potranno farlo fino a questa sera, venerdì 2 marzo) dati e informazioni che Riparte il futuro ritiene indici fondamentali di trasparenza per chi si candida a rappresentare i cittadini in Parlamento. In particolare viene chiesto a ogni candidato/a di rendere pubblici:
Inoltre – affinché l’adesione alla campagna “Candidati Trasparenti” venga perfezionata – il/la candidato/a è invitato/a a sottoscrivere l’impegno a sostenere in Parlamento, qualora venga eletto/a, entro 100 giorni dalla formazione del governo, una legge sulla trasparenza delle candidature. Gli elettori possono consultare sul portale le schede dei candidati di tutte le liste del proprio collegio. Sono queste informazioni preziose che permettono di votare consapevolmente. Gli elettori possono dunque leggere le informazioni rese dagli aderenti e chiedere ai non aderenti di unirsi all’iniziativa mediante gli strumenti di contatto presenti sullo stesso portale. Sono stati più di 43.000 i cittadini che hanno sottoscritto la petizione di Riparte il futuro a sostegno dell’iniziativa.
“Un buon risultato ma inferiore a quello del 2013 quando gli aderenti con il braccialetto bianco – simbolo della campagna anche nel 2018 – furono 878 – spiega Federico Anghelé, responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro. Come ha rilevato Raffaele Cantone, la lotta alla corruzione non è stata certo un argomento caldo in questa campagna elettorale. Anzi, sembra proprio che sia uscita dai radar dei programmi e del dibattito di questi giorni, come se non rappresentasse una vera e propria emergenza e non fosse una delle principali preoccupazioni dei cittadini che si apprestano a votare. La pubblicazione, qualche giorno fa, del nuovo Indice di percezione della corruzione di Transparency International, ha mostrato segnali di miglioramento per l’Italia, indicando però che la strada da percorrere è ancora molto lunga prima di raggiungere valori simili a quelli dei nostri competitor europei. Anche per questo non è il momento di tirare i remi in barca credendo che il più sia stato fatto. Ringraziamo tutti quei candidati che hanno scelto di aderire alla campagna, dando prova di considerare la trasparenza una priorità, proprio perché grazie alla trasparenza è possibile prevenire corruzione e illegalità. Non saremo noi a giudicare i loro cv, le competenze, e quanto hanno dichiarato in materia di potenziali conflitti di interessi e di status giudiziario: Riparte il futuro è del tutto neutrale e vuol solo mettere nelle mani dei cittadini uno strumento di trasparenza per conoscere meglio chi si candida. Conoscere per deliberare insegnava Luigi Einaudi. Noi cerchiamo di applicare questo insegnamento del grande statista per porre al centro il cittadino decisore con il suo voto”, conclude Anghelé.
DATI REGIONALI
Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia totalizza il maggior numero di candidati trasparenti, ma è pur sempre quella con il maggior numero di aspiranti parlamentari. Al sud si distingue la Campania, che ha avuto un gran numero di adesioni soprattutto negli ultimi giorni di campagna.
La parte del leone la fa ancora l’Italia settentrionale, che ha un numero di adesioni molto superiore alla somma di centro e meridione.
COMUNICAZIONE
In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it
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Marco Francia -candidato per la coalizione di centrodestra al collegio uninominale per la Camera dei Deputati “TORINO 1”- concluderà la sua campagna elettorale con una serata conviviale ad ingresso libero cui parteciperanno i volontari, gli amici, e gli elettori interessati a seguire il suo impegno per rappresentare Torino come “deputato del collegio”. L’appuntamento è per venerdì 2 marzo dalle ore 19.30 al PATIO CLUB in corso Moncalieri 346 a Torino. Si prevede nel corso della serata la presenza dei candidati a Camera e Senato che si presentano nella coalizione di centrodestra in rappresentanza di tutte le liste alleate (FORZA ITALIA, LEGA, FRATELLI D’ITALIA, NOI PER L’ITALIA).
Non tutto vien sempre per nuocere. Chi detesta i partiti personali, i partiti del capo, la politica spettacolarizzata e del tutto avulsa dalle culture e dai grandi filoni ideali del passato, forse dopo il 4 marzo può ritornare a giocare un ruolo protagonistico e di primo piano. Lo dico a ragion veduta. Se, come ormai dicono tutti i sondaggi, non ci sarà una maggioranza politica coerente e coesa in grado di governare il paese, sarà gioco forza avviare un processo politico di forte scomposizione e ricomposizione dell’attuale quadro politico. È’ noto a quasi tutti, infatti, che nel centro destra le frizioni e le prospettive politiche diverse, e se non alternative dei vari partiti, sono persin plateali. E se non c’è un risultato dalle urne che ne sancisce la vittoria schiacciante quella finta coalizione e’ destinata, prima o poi, ad andare in mille frantumi. L’attuale centro sinistra non è una coalizione. Regge sul partito personale di Renzi, l’ormai famoso “Pdr”, 2 liste inventate a tavolino e uno strano connubio tra l’ex Dc Tabacci e i radicali della Bonino. Ovvero, una non coalizione. Per quando riguarda i 5 stelle nessuno sa, ad oggi, quale sarà la prospettiva politica di questo partito. Anche perché cambia prospettiva rapidamente e quindi da quelle parti tutto e’ possibile e tutto è riformabile nell’arco di pochi giorni: dalle alleanze alla proposta di governo, dalla selezione dei gruppi dirigenti alle priorità programmatiche. Ecco perché l’intera politica italiana è destinata a cambiare profondamente dopo il voto del 4 marzo. E, all’interno di questo cambiamento, saranno proprio le culture politiche a ritornare a giocare un ruolo. Anche e soprattutto di natura politica. A cominciare da quella cattolico democratica e cattolico popolare che difficilmente potrà continuare ad essere, di fatto, assente dalla competizione politica se non limitarsi a giocare un ruolo puramente ornamentale e del tutto irrilevante nei vari partiti e schieramenti in campo. Certo, non mancano gli sforzi e le presenze di questo filone ideale anche in questa triste e povera campagna elettorale. Ma sono presenze, appunto, destinate a non incidere nella concreta dinamica politica italiana. Ora, nessuno pensa, come ovvio, a far rinascere partiti e movimenti che nel passato hanno saputo, comunque sia, declinare un progetto politico rivolto a tutti e frutto di una precisa cultura politica. Ma un fatto è certo: la tradizione e la cultura dei cattolici democratici e dei cattolici popolari e’ destinata ad uscire dalle sabbie mobili e a declinare una proposta politica vera e percepibile dalla pubblica opinione. Forse siamo arrivati alla vigilia di una stagione dove continuare a fare gli spettatori a bordo campo sarà solo un semplice ricordo del passato.
Giorgio Merlo
Il candidato premier della Lega, Matteo Salvini, chiude la campagna elettorale a Torino, mercoledì 28 febbraio. L’incontro con i cittadini piemontesi è alle ore 21 al Teatro Nuovo in corso Massimo d’Azeglio 17a. Insieme con Salvini, che torna per la terza volta in Piemonte, saliranno sul palco Riccardo Molinari, segretario della Lega del Piemonte, Alessandro Benvenuto, segretario provinciale di Torino e tutti i candidati.
In apertura del Consiglio Comunale di oggi, il presidente della Sala Rossa Fabio Versaci, ha dato lettura di un messaggio, concordato con la conferenza dei capigruppo di Palazzo civico, nel quale si esprime la ferma condanna nei confronti di coloro che si sono resi responsabili degli incidenti di giovedì scorso, a seguito del lancio di bombe carta, e la solidarietà agli agenti feriti. “Essere Medaglia d’oro della Resistenza, per questa Città, – afferma la nota letta in Aula – ha significato e significa tutt’oggi credere fermamente che la vocazione storica e politica dell’antifascismo sia il pacifico argine a tutte le violenze, e a qualsiasi deriva di intolleranza e di odio”.
Enzo Ghigo, già presidente della Regione Piemonte per due legislatore, torna in campo (anche se non candidato) per sostenere Forza Italia alle elezioni politiche. Questa sera promuove l’incontro di presentazione dei candidati azzurri Porchietto, Malan, Zangrillo e Ruffino, alle 18, presso l’hotel Turin Palace di via Sacchi, con il coordinatore regionale del partito, Gilberto Pichetto. Spiega Ghigo in un post su Facebook: “scendo in campo anche questa volta, non come candidato, ma pur sempre in prima persona nel sostenere Forza Italia alle elezioni politiche. Siamo nell’epoca delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale e ci chiediamo se un giorno le macchine sostituiranno l’uomo; stiamo vivendo i pro e contro della globalizzazione e dell’abbattimento delle frontiere geografiche e culturali; dobbiamo favorire le assunzioni facendo crescere l’economia; dobbiamo ridurre tasse e burocrazia che uccidono le aziende. Ne’ l’approccio assistenziale delle sinistre e tantomeno l’incapacità e l’arroganza insipiente dei pentastellati sarebbero all’altezza – culturalmente ancor prima che dal punto di vista gestionale – di simili sfide . Ecco perché vi chiedo di sostenere le donne e gli uomini di Forza Italia candidati al Parlamento a Torino e in Piemonte, persone che hanno già dimostrato competenza nella propria attività professionale, passione e spirito di servizio in quella politica”.