POLITICA- Pagina 6

Carceri, Grimaldi (AVS): Garante detenuti di Asti sia rimossa da incarico

“Una garante dei detenuti che si augura il loro suicidio rimpiangendo la pena di morte e definisce i migranti ciarpame dovrebbe essere immediatamente rimossa dall’incarico. Come è possibile che questa persona sia stata nominata dal Consiglio Comunale di Asti per un ruolo di delicata attenzione ai diritti umani? Con quali logiche è avvenuta la nomina?” – lo chiede il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.

Europa Verde e Sinistra Italiana: coordinamento regionale permanente

Dopo il grande risultato del giugno scorso dell’Alleanza Verdi e Sinistra in Piemonte, che ha contribuito ad eleggere due parlamentari europee nel nostro collegio, Benedetta Scuderi e Ilaria Salis, e tre consigliere regionali a Palazzo Lascaris, Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, Europa Verde e Sinistra Italiana hanno deciso di darsi un coordinamento regionale permanente.
Facendo seguito a quanto emerso a febbraio nell’assemblea nazionale delle e degli eletti di Avs a Napoli, il nostro obiettivo è radicare la nostra Alleanza in tutte le province del Piemonte, costruendo iniziative politiche coordinate a partire dalla mobilitazione per la campagna referendaria, che a metà aprile ha già  portato i “gazebo referendari”  in 20 città della regione per spiegare le 5 buone ragioni per votare Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno.
Il coordinamento oltre alla segretaria di Si e ai cooportavoce di Ev è composta da dirigenti regionali delle rispettive organizzazioni, Roberto Pietrobon e Jacopo Rosatelli per Sinistra Italiana e Roberto Tricarico per Europa Verde.
Stiamo lavorando per costruire coordinamenti analoghi in tutte le province del Piemonte radicando le nostre organizzazioni e strutturando la nostra Alleanza.
Nei prossimi mesi lanceremo delle proposte unitarie sulle nostre priorità politiche e programmatiche per costruire l’alternativa necessaria alle destre che (s)governano il Piemonte.
Il coordinamento avrà la funzione di seguire e supportare l’iniziativa politica sui territori e di costruire le liste di Avs in tutti i comuni che andranno al voto nel prossimo futuro.
Sentiamo il dovere di lavorare, incessantemente, per dare forza alla nostra opposizione al peggior governo della storia repubblicana e di rafforzare la nostra iniziativa anche grazie al lavoro dei nostri parlamentari nazionali ed europei, Marco Grimaldi e Benedetta Scuderi che, insieme a noi stanno lavorando per rafforzare Avs in tutto il Piemonte.
La nostra visione comune per un’alternativa di giustizia climatica e sociale è la vera novità politica di questa regione e noi siamo al lavoro per rafforzarla sempre di più.
Arianna Nardon
Co portavoce regionale di Europa Verde
Alice Ravinale
Segretaria regionale di Sinistra Italiana
Mauro Trombin 
Co portavoce regionale di Europa Verde

Pompeo (Pd): “Ospedale Santa Croce, una risposta ‘fuori strada’”

22 aprile 2025 – “Con la mia interrogazione di febbraio avevo chiesto chiarimenti all’Assessore competente in materia di trasporti rispetto all’accessibilità dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri. In particolare, volevo sapere se vi fosse l’intenzione di avviare un confronto per istituire un servizio navetta dedicato tra la città e l’ospedale, sostenuto da Regione Piemonte e Città di Moncalieri, così da garantire un collegamento efficiente con la struttura a cui, vista la posizione, l’accesso risulta difficoltoso per la viabilità, i pochi parcheggi disponibili e la scarsità di mezzi pubblici, utili soprattutto alle persone più anziane. In attesa della realizzazione dell’Ospedale Unico dell’ASL To5 i problemi devono essere affrontati. E questo è uno dei più urgenti” afferma la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Mi aspettavo una risposta concreta, utile da condividere con i cittadini. Invece, il confronto in Consiglio regionale ha preso una piega piuttosto inattesa ed è andato in scena il teatro dell’assurdo” prosegue la Consigliera Pd.

“La replica, infatti, è arrivata non dall’Assessore ai Trasporti, ma da quello alla Sanità. Una scelta già di per sé curiosa, resa ancor più sorprendente dal contenuto della risposta. Nessuna indicazione su nuovi collegamenti o proposte di navetta, ma un riferimento a un possibile percorso pedonale <tracciato a pavimento> per accedere da Vicolo Tiziano, e un lungo elenco di interventi sulle attrezzature sanitarie e sulle strutture interne dell’ospedale” spiega Pompeo.

“È chiaro che investire nella qualità delle cure e nella strumentazione sanitaria è fondamentale. Tuttavia, la mia domanda era un’altra. Resta dunque del tutto inevasa la questione dell’accessibilità: come si raggiunge, oggi, il Santa Croce? Come possiamo aiutare concretamente le persone, in particolare le più fragili, ad arrivare in ospedale senza difficoltà? La mia sensazione è che si sia preferito evitare, anziché affrontare il tema per quello che è: un problema reale, urgente che necessita di una soluzione pratica, senza cambiare argomento” conclude la Consigliera regionale del PD.

cs

Per le politiche giovanili 4,8 milioni di euro

Per le politiche giovanili uno stanziamento complessivo di 4,8 milioni di euro, di cui 3,7 milioni di fondi statali e 941 mila di fondi regionali, oltre a 244 mila di cofinanziamento mediante valorizzazione di risorse umane, beni e servizi regionali: il Consiglio regionale, presieduto da Davide Nicco, ha approvato a maggioranza il Piano triennale regionale per l’utilizzo del “Fondo nazionale 2024-2026 per le politiche giovanili”, in seguito all’intesa Stato-Regioni del 17 ottobre 2024.
La proposta di deliberazione è stata presentata per la Giunta dall’assessore Marina Chiarelli e licenziata a maggioranza il 9 aprile scorso dalla Commissione Cultura.
La somma a disposizione, ha spiegato Chiarelli, “servirà a finanziare almeno 90 progetti di inclusione sociale presentati da Comuni, singoli o associati, che aderiranno all’avviso pubblico della durata di tre mesi che verrà bandito dalla Regione. I progetti dovranno mirare ad accompagnare i giovani nel tessuto sociale e lavorativo, a svilupparne la partecipazione attiva sul territorio, a coinvolgerli nell’adozione di corretti stili di vita, ad avvicinarli alla pratica sportiva e alla difesa dell’ambiente”.
Per realizzare i progetti, destinati a coinvolgere circa 1.800 giovani e impegnarne almeno 20 a progetto, i Comuni singoli o associati potranno avvalersi della collaborazione di soggetti pubblici e del Terzo settore che si occupano di politiche giovanili.
“Qualora dovessero risultare risorse non assegnate – ha concluso – verranno riaperti i termini del bando”.
Il dibattito generale è stato aperto dalla presidente della sesta Commissione Paola Antonetto (Fdi) che ha dichiarato di “accogliere con favore la delibera, che sancisce l’impegno del Piemonte per incentivare politiche a favore dei giovani e della loro crescita: un passo concreto verso una programmazione sempre più efficace e trasparente della Regione”.
Federica Barbero (Fdi) ha evidenziato “l’importanza di diffondere sul territorio regionale progetti di inclusione sociale per i giovani, coinvolgendoli attivamente nel tessuto lavorativo, culturale e sociale”.
Silvio Magliano (Lista Cirio) ha sottolineato che “soprattutto dove ci sono meno opportunità, le politiche giovanili, grazie anche al coinvolgimento degli enti del Terzo settore, devono mirare a rendere i giovani protagonisti dei propri sogni, del proprio futuro e del futuro del nostro Paese”.
Emanuela Verzella (Pd) ha rilevato “la necessità di tenere in considerazione, nei progetti, due aspetti fondamentali: un adeguato supporto soprattutto alle realtà più isolate e a rischio marginalità e stimolare la presenza delle Consulte giovanili nella coprogettazione degli interventi”.

Prima della votazione del provvedimento il Consiglio ha approvato tre ordini del giorno. All’unanimità i due presentati rispettivamente da Valentina Cera (Avs) per impegnare la Giunta a istituire in tempi rapidi il Registro delle Associazioni giovanili piemontesi e da Giulia Marro (Avs) per impegnare la Giunta a valorizzare la partecipazione delle Consulte provinciali degli studenti, delle Consulte giovanili comunali e dei Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze. A maggioranza quello di Fabrizio Ricca (Lega) per impegnare la Giunta a sostenere la prosecuzione del progetto “Ogni giorno è il Giorno della Memoria” e dei progetti legati al Giorno del Ricordo mediante appositi bandi rivolti a enti locali e soggetti del Terzo settore.

Rifondazione: “Basta chiacchiere su Mirafiori”

I  lavoratori, con la Fiom, hanno manifestato davanti a Mirafiori per rivendicare condizioni di salario e di lavoro decenti ma anche un futuro per lo stabilimento e il loro posto di lavoro.

Paolo Ferrero, segretario provinciale di Rifondazione comunista ha dichiarato:

“Come Rifondazione crediamo, da ormai vent’anni, che solo l’intervento pubblico  possa garantire il futuro industriale e occupazionale di Stellantis. Mirafiori non è un problema solo di chi ci lavora ma della città intera, per dare un futuro a Torino.
Per questo proponiamo che lo stato costruisca un piano sulla mobilità individuale e collettiva, ma anche che gli enti locali , a partire da Comune utilizzino la destinazione delle aree non utilizzate di Mirafiori come concreto strumento di pressione sulla proprietà per condizionarne le scelte produttive e impedirne quelle speculative.
Basta chiacchiere, il governo intervenga per garantire l’occupazione a Mirafiori.”

 

Ufficio stampa Rifondazione Comunista Torino

Referendum, un tema che riguarda la sola sinistra

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

La prossima consultazione referendaria è una pratica, come si suol dire, che riguarda
prevalentemente se non quasi esclusivamente il ‘campo largo’ o l’ex ’campo largo’ che sia.

Ovvero, il comportamento politico delle varie sinistre. Promosso dalla Cgil di Landini che ha
l’obiettivo, e neanche tanto nascosto, di egemonizzare definitivamente ed irreversibilmente il
fronte delle componenti progressiste del nostro paese. Ovvero, quella radicale e massimalista
della Schlein, quella populista e demagogica dei 5 stelle e quella estremista del trio Fratoianni/
Bonelli/Salis. Del resto, la stessa impostazione iniziale della campagna referendaria riflette questo
obiettivo definito e chiaro. Landini ha immediatamente incontrato i capi delle varie sinistre e con
quelli ha concordato la pianificazione dell’intera campagna elettorale del prossimo giugno.

Ora, e al netto della legittimità di questo obiettivo squisitamente politico, emergono tre elementi
quasi oggettivi che non possono non essere evidenziati.

Innanzitutto la conferma, per i pochissimi che non lo sapessero ancora, che lo storico sindacato
rosso della Cgil ormai gioca un ruolo decisamente ed esclusivamente politico/partitico. Un ruolo
che lo porterà ad essere quasi sicuramente il riferimento politico per eccellenza del ‘campo largo’.
Cioè delle tre sinistre riunite. Ed è, questo, uno dei motivi determinanti per cui l’offensiva
referendaria è riconducibile ad una questione che riguarda la sinistra italiana.

In secondo luogo la persin plateale indisponibilità politica del leader della Cgil a coinvolgere altri
settori della società e della politica italiana su queste battaglie identitarie delle sinistre. Quasi che
la partita fosse rivolta ad una parte, peraltro largamente minoritaria, della società italiana per
misurare il peso elettorale delle varie leadership che si muovono all’interno di quel campo politico.
Un risultato abbastanza deludente per chi ha l’ambizione di candidarsi a guidare l’intero paese.
In ultimo, la conferma che la cultura riformista e di governo da quelle parti è alquanto minoritaria
se non addirittura marginale. E la conferma, puntuale come sempre, arriva dal ruolo
sostanzialmente inutile giocato dai cosiddetti “riformisti” all’interno dell’attuale coalizione di
sinistra e progressista. Mi riferisco, nello specifico, ai riformisti del Pd – cioè a tutti coloro che non
si riconoscono appieno nella leadership radical/massimalista della Schelin – e al partito personale
di Renzi che deve giurare fedeltà quotidiana al Pd e ai 5 stelle per essere ammesso nel recinto
dell’alleanza.

Ecco perchè proprio la prossima consultazione referendaria offere uno spaccato di particolare
importanza su ciò che capita attualmente nel campo della sinistra italiana. E, al riguardo, non
stupisce affatto che sia proprio un esponente con il profilo politico e culturale come Landini ad
ambire a guidarlo. Sia sotto il versante politico e sia su quello organizzativo. È di tutta evidenza,
infine, che tutto ciò che attiene alla cultura riformista da un lato e, soprattutto, alla cultura di
governo dall’altro non può che guardare altrove.

Azione: “Sul rischio idrogeologico l’unica ricetta è la prevenzione”

“La Provincia di Vercelli è stata messa a dura prova da un’ondata di maltempo che qualche anno fa avremmo definito eccezionale e che, invece, oggi è diventata un drammatico evento ricorrente. Nel manifestare solidarietà a quanti sono stati colpiti da questo nuovo evento calamitoso sul nostro territorio, Azione Vercelli Valsesia intende tenere lo sguardo alto sul nodo centrale del problema: quello della prevenzione. Dai dati disponibili risulta che per innalzare in modo efficace il livello di sicurezza servirebbero 8.000 opere di prevenzione per una spesa poco inferiore a 27 miliardi di euro. A fronte di queste necessità, il Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, varato nel 2019, prevede fino al 2030 stanziamenti per 14,3 miliardi di euro, parte dei quali destinati a opere emergenziali connesse ad eventi calamitosi, interventi di messa in sicurezza dei territori ed infrastrutture, interventi per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. Per risolvere il problema del dissesto idrogeologico servono almeno 26,58 miliardi di euro. Tale è il valore delle richieste provenienti dagli Enti Locali registrati sulla piattaforma RENDIS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo)”.
A dichiararlo in un comunicato è Azione Vercelli e Valsesia con il Vice Segretario Provinciale Gabriele Posillipo, la Presidente provinciale Floriana Bazzano e il Segretario Cittadino di Vercelli Paolo De Marco.
“Sono cifre che non devono sorprendere se si considera che 6,8 milioni di abitanti risiedono in aree a rischio alluvionale medio e 2,4 milioni vivono in zone alluvionali ad alto rischio, complessivamente il 15% della popolazione. Gli edifici in zone alluvionali ad alto e medio rischio sono 2,1 milioni, il 15% del totale”.
“Azione Piemonte è impegnata in Parlamento, grazie al lavoro della Coordinatrice Regionale Onorevole Ruffino, componente della Commissione Ambiente e di inchiesta sul rischio idrogeologico, interventi che favoriscano la prevenzione collaborando con le istituzioni regionali e locali per sviluppare un piano strategico di gestione del territorio. Ma non bisogna nascondersi dietro un dito, servono risorse economiche. La Regione Piemonte ha già fatto, in anni di programmazione, un grande lavoro in Provincia di Vercelli per ridurre il rischio delle frane nelle aree montane e per la manutenzione dei corsi d’acqua con tre programmi di manutenzione idraulica dei corsi d’acqua demaniali con estrazione ed asportazione di materiale litoide. Ma la gestione del territorio deve cambiare sotto la pressione dei cambiamenti climatici. Il problema è che i fiumi, che per anni abbiamo soffocato e attorno a cui abbiamo costruito e coltivato, si stanno riprendendo il loro spazio. La piovosità è aumentata in modo spaventoso. Non ha mai piovuto così. Nell’evento che ha toccato il Piemonte a settembre dello scorso anno sono cadute quantità di pioggia inedite nell’arco di 24 ore. A Boccioleto da lunedì a mercoledì sono caduti 473 millimetri di pioggia, 406 in sole 24 ore. Semplicemente inaudito. Alcune sfide attendono il nostro territorio. L’aumento delle opere di difesa dal dissesto nelle aree montane. Il taglio selettivo degli alberi cresciuti nelle zone golenali. La redazione per il Fiume Sesia di un Programma di gestione dei sedimenti, come quello che è stato fatto sul Po. Il finanziamento dello scolmatore di Vercelli. L’adeguamento degli argini della Città di Vercelli.
Serve una visione a lungo termine, produttive e propositiva, che metta al centro la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini, senza guardare le magliette politiche o se si gioca nella squadra della maggioranza o dell’opposizione”.

Giovani Democratici a San Mauro: Europa, sicurezza e politica estera

Una serata di grande partecipazione per parlare di Europa, sicurezza e politica estera. Sala piena fino a mezzanotte (di venerdì santo!) un incontro ricco di contenuti e riflessioni: dalla questione del riarmo alla prospettiva di una federazione europea, passando per la pace in Ucraina e le implicazioni della politica estera statunitense sotto una possibile nuova amministrazione Trump.

Introducono il Segretario dei GD Torino Nord Andrea Borello e la Segretaria del PD San Mauro Anna Maria Barbero. Ospiti il Prof. di Analisi della Politica Estera (UniTo) Valter Coralluzzo, il Presidente del Centro Studi Sereno Regis Enzo Ferrara e la Segretaria Regionale dei Giovani Democratici Elena Accossato: tre voci autorevoli e con punti di vista differenti che hanno guidato un dibattito appassionato, in cui realismo e idealismo si sono confrontati, offrendo un quadro complesso ma stimolante del mondo che ci circonda.

Un dato che rende particolarmente orgogliosi gli organizzatori: dei 29 partecipanti, ben 14 erano giovani. Segno che l’impegno dei Giovani Democratici continua a dare frutti e che le nuove generazioni hanno voglia di confrontarsi su temi cruciali per il futuro dell’Europa.

Ancora una volta, il circolo dei GD Torino Nord – questa volta in collaborazione con il Partito Democratico San Mauro – si conferma come un punto di riferimento per portare sul territorio dibattiti di attualità, approfonditi e inclusivi.

Giovani Democratici

Il Partito Radicale visita il carcere con Mellano

In tutta Italia il Partito Radicale ha previsto per le festività pasquali visite nelle carceri italiane.

A Torino domenica 20 aprile, una delegazione del Partito Radicale guidata da Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella e Bruno Mellano, Garante regionale dei detenuti per il Piemonte, saranno in visita presso il Carcere Lorusso Cutugno di Torino. La visita inizierà alle ore 10,15. Al termine,  ore 12.45 circa, la delegazione terrà una Conferenza Stampa fuori dal carcere.

Il Carcere di Torino si trova in una grave situazione di sovraffollamento, carenza di personale e con carenze strutturali di ogni tipo. Non ultima la grave vicenda segnalata nei giorni scorsi dai media locali di una donna 50enne detenuta, nonostante l’ordine di scarcerazione, invalida al 100%, che si trova in gravi condizioni di salute senza avere una adeguata assistenza socio-sanitaria. La visita della delegazione inizierà con la visita alla detenuta.

Il 18 Aprile 1948, una data da ricordare: ci parla di governi di grande qualità

Caro Direttore,
Ricordare le date più importanti della nostra Storia e’ utile per le giovani generazioni che a volte non sanno ma è anche utile per i nostri governanti nazionali e locali che possono ripensare a scelte governative  che hanno migliorato nettamente la vita economica e sociale del nostro Paese. Soprattutto oggi che non ci sono più Scuole di politica di qualità.
 Il 18 Aprile 1948 il Paese, a partire dal voto dei miei genitori, scelse l’Occidente proposto da De Gasperi ed ebbe governi che grazie agli aiuti del Piano Marshall ristrutturò la nostra linea ferroviaria e i tanti ponti abbattuti dai bombardamenti. I governi centristi nati dalla scelta di De Gasperi di non governare da solo anche se la DC ebbe la maggioranza assoluta, fecero le riforme a partire da quella agraria, il piano Casa di Fanfani, le autostrade che collegarono il Sud al Nord , il fisco buono di Vanoni, diedero all’Italia il BOOM ECONOMICO. In soli 8 anni si costruirono la Autostrada del Sole e il Traforo del Monte Bianco.
La grande industrializzazione attorno alla Fiat e all’Alfa Romeo la grande velocità nel realizzare le opere pubbliche diedero una crescita economica eccezionale, primo Paese al mondo per tasso di crescita economica.  Un fenomeno studiato nelle Università estere a partire dalla Cina al Giappone meno che nelle nostre Scuole eppure i nostri governanti e chi deve realizzare oggi le grandi opere dalla TAV al Terzo Valico avrebbero bisogno di prendere spunto da quei provvedimenti perché da 25 anni l’Italia è agli ultimi posti in Europa per tasso di crescita economica  annua. Torino poi da 25 anni cresce meno della media nazionale.
Lo dico per dare speranza a quel 47% dei cittadini che non riesce più a risparmiare perché non ha un lavoro serio. Ieri su Messenger un operaio valsusino mi ha scritto: chissà quando ci chiameranno al cantiere della TAV. Buona Pasqua a Te , ai Tuoi collaboratori e ai Tuoi lettori…
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO