POLITICA- Pagina 6

Con l’opposizione litigiosa il governo campa cent’anni

Ernesto Maria Ruffini si è dimesso da direttore Agenzia delle entrate. Gli evasori tirano un sospiro di sollievo. Magari la sfangano un’altra volta. Un po’ come i no vax e i 10 milioni di multe che vanno in fumo. Ruffini non mi pare un “pericoloso bolscevico” che vuole colpire i capitalisti colpevoli di essere ricchi. Molto legato a Romano Prodi arriva da una famiglia di provata fede democristiana. Mi sa che stavolta i comunisti magistrati poco c’entrano. A memoria è la prima volta nella Storia della nostra Repubblica. Inezia: Ruffini sembra accusare il governo di essere dalla parte degli evasori. Appunto, quisquilie. Disperato Giorgetti che deve far tornare i conti e gongolante Salvini che per un pugno di voti vende anche la sua anima. Concordato preventivo totale fallimento. E dall’Albania soffia il vento del ridicolo. Poi ci si mette anche l’Europa. Sostiene che nei nostri centri di prima accoglienza volano schiaffi e pugni. Sconsolante… ed altro non si può dire per rimanere al di qua del limite della decenza. E per non farsi mancare nulla aumentano lo stipendio ai ministri non parlamentari. Passando da 9000 euro a quasi 13000 , anche loro non sapevano come campare. Vuoi non dargli una mano? Pazzesco e sconsolante Un governo in difficoltà?
Assolutamente no. Andranno avanti cent’anni se l’opposizione continuerà ad essere così litigiosa. Ed anche qui mi sembra che sia il bue che da del cornuto all’asino. Anche qui Beppe Grillo e Conte non fanno fare una bella figura ai cinque stelle. Il Beppe nazionale dopo Savonarola vuole essere Sansone, muoia Sansone con tutti i filistei.
Contenti loro contenti tutti. Ma non tutto è così negativo come sembra. Complimenti al nostro Sindaco Lo Russo. Per ora ha vinto la sua battaglia per la chiusura di uffici postali a Torino.
Il Tar gli ha dato ragione. Poste italiane non li può chiudere. Per ora il tutto è rinviato.
Si vedrà nel 2025.
PATRIZIO TOSETTO

“Caro Sindaco, non mi pare che Torino oggi stia meglio di tre anni e due mesi fa, anzi”

LA LETTERA DI GIACHINO
Caro Sindaco,
Visto che mi hai definito il Tuo censore, Ti allego una analisi sui Tuoi primi 38 mesi di lavoro in Comune. Visto che non mi hai invitato  all’incontro delle OGR, malgrado io da semplice cittadino abbia fatto qualcosa per Torino, dallo spostamento della Autorità dei Trasporti a Torino, alla grande Manifestazione per la TAV, ai fondi per l’auto, ho letto i resoconti sul Bilancio del Tuo lavoro fatto ben oltre la metà del Tuo mandato e francamente non vedo le ragioni della Tua soddisfazione.
Torino purtroppo non è sicuramente ripartita. Torino e’ la prima Città per cassa integrazione e come sai in cassa integrazione lo stipendio è ridotto del 30-40% il numero dei disoccupati e’ aumentato. Le periferie sono sempre abbandonate e insicure come si è visto sabato scorso alla Assemblea in Barriera di Milano alla quale ho partecipato. Il settore auto è in grave crisi a causa di una decisione europea votata dal PD e che Tu avevi appoggiato. Le previsioni su 2025 degli industriali non sono buone come ha detto ieri il Presidente della piccola industria, Cellino.
La situazione sociale si è aggravata e non esplode solo grazie alla grande rete di solidarietà a partire dalle dodici Mense per i poveri che operano grazie a meravigliosi volontari cui  anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo dato una piccola mano raccogliendo ieri generi alimentari. Che la situazione sia così lo conferma stamane l’economista Mauro Zangola che dice che Torino per raggiungere le altre Città deve recupera 15 punti di valore aggiunto e aumentare il lavoro.
Per fortuna che la Meloni ora in Europa , dopo le elezioni europee, conta di più e ora possiamo sperare che cambino quella decisone che puntava solo sull’auto elettrica .  Meno male che il Governo da un anno sta chiedendo il rilancio della produzione di auto nel nostro Paese e oltre al miliardo dello scorso anno ha stanziato per quest’anno quasi un milione di euro per il settore auto chiedendo in cambio a Stellantis di non chiudere stabilimenti e di riportare una produzione a Mirafiori.  Con quello stanziamento si punterà a ridurre il costo della energia in modo da rendere competitivo produrre in Italia. Dal punto di vista delle infrastrutture nulla  cambiato. Mentre noi difendiamo in ogni modo la TAV, il Vice Sindaco della Città Metropolitana che Tu hai nominato ha mandato il gonfalone della sua cittadina , Condove, alla manifestazione NoTav. Altri Sindaci del PD erano presenti con la fascia tricolore e i violenti di Askatasuna con i quali Tu cerchi di dialogare continuano ad assaltare il cantiere.
In quasi 4 anni nulla è cambiato per Piazza Baldissera e per la rotonda Maroncelli. La Città Metropolitana che Tu presiedi non ha migliorato la viabilità provinciale , la Tangenziale è sempre più insufficiente. GTT malgrado l’impegno dei nuovi vertici non ha avuto miglioramenti salvo l’arrivo dei nuovi mezzi pubblici ma quelli sono stati acquistati con i soldi del PNRR e per quelli pagheremo i soldi degli interessi.  Sulla Linea 2 della Metropolitana il progetto partito con Fassino tredici anni fa sta arrivando alla fine ma i lavori inizieranno solo tra 1 anno . Sulla Metro Ti do atto di aver nominato la persona giusta a Commissario.
I lavori finanziati del PNRR non sono riusciti però’ a rilanciare la edilizia e la economia. Il commercio continua a soffrire con la chiusura di tante attività commerciali e artigianali . L’aeroporto è sempre tra la dodicesima e la tredicesima posizione in Italia , uno scandalo. Le Fiere e i Congressi non hanno svoltato.  Per fortuna il Governo Meloni ci ha assegnato il Centro per la Intelligenza artificiale e continua a spingere la nostra Cittadella dello Aerospazio. Purtroppo neanche i capitali privati torinesi sono stati convinti a investire nella nostra Città.  Le attività sponsorizzate dal Comune e dalla Regione si svolgono tutte nel Centro della Città accentuando la distanza con la periferia della quale si occupano ormai solo più le Parrocchie.
Se invece di convocare  alle OGR solo gli amici  , organizzavi gli Stati Generali della Città avresti potuto chiedere a ogni torinese di buona volontà ,a partire dalla famiglia Agnelli , di dare un contributo straordinario al rilancio di Torino e della sua economia.
Le notizie positive a questo punto le dobbiamo aspettare da Roma sia per il settore auto, dai lavori della TAV  e finalmente  dalla apertura della seconda canna del traforo autostradale del Frejus , la cui costruzione , Ti ricordo, venne autorizzato dal Ministero  dei Trasporti quando io ero al Governo. La sinistra infatti non ha mai visto di buon occhio le infrastrutture e lo ha confermato l’intervento alla trasmissione di Gramellini di Achille Occhetto che ha invitato la sinistra non a battersi per rimettere in moto lo sviluppo economico ma per difendere lo Stato sociale.
Mino Giachino 
SITAV SILAVORO

7 centri per la sinistra?

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Dunque, e per fortuna, si ricomincia a parlare seriamente di Centro e del Centro. Certo, il rischio
di un dibattito prevalentemente virtuale è sempre dietro l’angolo ma è indubbio che nel nostro
paese, e storicamente, il Centro e la ‘politica di centro’ hanno sempre rivestito un’importanza
decisiva e non aatto secondaria.

Ora, per non non essere generici ed inconcludenti, dobbiamo inesorabilmente partire dai dati
oggettivi. O meglio, dalle dinamiche concrete che disciplinano attualmente la cittadella politica
italiana soprattutto quando si parla di una presenza politica centrista.

Se nel campo dell’attuale maggioranza di governo esiste un partito che dichiaratamente ed
esplicitamente declina un progetto politico centrista, riformista, democratico e moderato che si
chiama Forza Italia, è nel campo progressista che la situazione è molto più ingarbugliata e
confusa. Al di là delle molteplici disponibilità – tutte riconducibili solo ed esclusivamente a logiche
di potere – a ricoprire ruoli di “federatore” e di punto di riferimento di questo complesso, vario ed
articolato campo politico.

Dunque, per fare un esercizio persin scolastico, nel campo dello schieramento di sinistra e
progressista, noi contiamo almeno 7 realtà – o sigle o presunti leader – che si fregiano
dell’etichettatura centrista.

Partiamo dai due piccoli partiti personali guidati rispettivamente da Matteo Renzi con Italia Viva e
Carlo Calenda con Azione. Seguono il partito di Marattin, Marcucci, Cottarelli, Giannino e
compagnia cantante. A questi si aggiungono i radicali di +Europa, i cattolici centristi all’interno del
Pd, e i ‘federatori’ in pectore, il sempreverde sindaco di Milano Sala e l’ultimo arrivato,
l’espressione della casta di potere nel sottogoverno, il cattolico Runi con i rispettivi gruppi o
movimenti o soggetti politici alle spalle. Almeno così pare di capire.

Ora, almeno stando alle quotidiane dichiarazioni sui vari organi di informazione, noi registriamo
che all’interno di questo campo politico c’è la solita guerra del “tutti contro i tutti”. Cioè, ogni sigla
con il rispettivo leader si scaglia tranquillamente e puntualmente contro l’altro e tutti, al contempo,
lavorano per dare una ossatura politica ed organizzativa al campo centrista nello schieramento di
sinistra e progressista. Una pluralità di voci, di aspettative e di richieste di potere – come ovvio e
persino scontato – che contribuisce, però, ad indebolire il cosiddetto Centro in quest’area politica
perchè emerge in modo persino troppo chiaro che l’obiettivo non è quello di costruire, insieme, un
progetto politico ma solo e soltanto quello di partecipare ad una pro quota di potere. E questo
era, e resta, il vero limite per quanto riguarda la costruzione del Centro nel campo dominato dalle
tre sinistre: quella radicale e massimalista della Schlein, quella populista e demagogica di Conte e
di ciò che resta dei 5 stelle e quella estremista e fondamentalista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis.
Ecco perchè, forse, ha ragione l’opinionista del Corriere della Sera Massimo Franco quando
evidenzia che di fronte a questo spettacolo che ore concretamente lo schieramento
progressista, l’unico forse a trarne un vantaggio politico è il partito di Forza Italia che, con
coerenza e senso di responsabilità declina un progetto politico autenticamente centrista,
moderato e riformista nel nostro paese.

Stellantis, Avs: “Solo annunci e cassa integrazione”

Continua l’agonia di Mirafiori e dell’indotto Stellantis: l’azienda ha comunicato questa mattina alle rappresentanze sindacali che oltre 2.000 dipendenti proseguirà la cassa integrazione fino al 2 agosto, e per altri 200 fino al 14 febbraio, data in cui per loro finiranno gli ammortizzatori sociali.
Siamo al 18° anno consecutivo di cassa integrazione, una crisi che non ha nulla a che vedere con il passaggio all’elettrico e che dipende da investimenti mancati e sbagliati su Torino e sull’Italia, che proseguono ininterrotti dall’era del motore endotermico.
Ma, mentre lascia lavoratori e lavoratrici torinesi a salario ridotto, Stellantis continua a corrispondere utili ai suoi azionisti: 23 miliardi di Euro negli ultimi 4 anni, tutti tassati in Olanda.
Da Stellantis, che ha goduto di incentivi pubblici enorme, va preteso rispetto per i lavoratori e le lavoratrici e per l’Italia: serve con un urgenza un piano industriale concreto. Non bastano più le promesse a vuoto fatte finora al Governo.
Dobbiamo evitare di ritrovarci davanti all’ennesimo copione di un film già visto, come è accaduto con la vicenda di Marelli, che dopo la cessione nell’ottobre 2018 da Fca alla giapponese Calsonic Kansei, a sua volta integralmente controllata dal fondo di investimento americano Kkr, ha subito un percorso di licenziamenti e chiusure, a partire dallo stabilimento piemontese di Venaria, che proprio questa mattina era in sciopero: come sempre, non c’è nessuna crisi, ci sono solo decisioni aziendali volte a massimizzare i profitti per le imprese.
Marco Grimaldi, vicecapogruppo AVS alla Camera
Alice Ravinale, capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera, consigliera AVS Regione Piemonte

Scontri a Torino, Lega: tutto ciò non accade a caso in questa città

 

Ancora scontri a Torino tra studenti e Polizia questa mattina.

I manifestanti posizionati dietro l’ingresso posteriore del Politecnico hanno lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia che ha respinto gli attacchi con scudi e manganelli per riportare i dimostranti in una fascia di rispetto ed un secondo blitz e’ stato tentato dagli studenti davanti la sede della Rai di via Verdi.

“Un corteo studentesco a Torino si è trasformato ancora una volta in un campo di battaglia con sassi lanciati contro le Forze dell’Ordine, alle quali esprimiamo la nostra solidarietà e un grande ringraziamento per il loro lavoro.

Purtroppo – proseguono deputati della Lega Elena Maccanti, segretario provinciale a Torino e consigliere comunale, e Alessandro Benvenuto, Questore della Camera – “tutto questo non accade a caso in una città come Torino, dove il sindaco Lo Russo è sempre più ostaggio della sinistra radicale, come dimostrano la legalizzazione del centro sociale Askatasuna e la folle delibera che vuole requisire gli alloggi di proprietà privata per destinarli all’emergenza abitativa. Così passa il messaggio che in questa città si tollera l’illegalità a discapito dei cittadini onesti. La Lega non ci sta”.

Il bilancio, per ora, e’ di due agenti delle Forze dell’Ordine feriti.

Clelia Ventimiglia

Scontri in piazza contro la polizia: le reazioni di condanna

ROSSO E FONTANA (FI): SE I MOVIMENTI ANTAGONISTI SI SENTONO LIBERI DI AGIRE QUALCUNO HA AGEVOLATO QUESTO LIBERI TUTTI
Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretari Provinciale e Cittadino di Forza Italia a Torino sugli scontri avvenuti oggi nel capoluogo piemontese attaccano: «A Torino ormai è evidente che i movimenti antagonisti e di estrema sinistra si sentono liberi di poter agire indisturbati. Altro che Palestina Libera, qua l’obiettivo è la destabilizzazione dei Paese con una chiara matrice eversiva. Si attacca Unione Industriale, il Politecnico, il Provveditorato… per intimidirli. I continui attacchi alle forze delle ordine sono poi il sintomo di una strategia della tensione che punta a provocare lo Stato alla reazione per avvallare l’idea di uno Stato Autoritario e fascista che sta solo nelle loro fantasie. Il problema è che per raggiungere i loro chiari scopi politici ci vanno di mezzo le forze di polizia, i cittadini e il patrimonio della città. Una situazione intollerabile, figlia di una Amministrazione Cittadina che continua a dialogare con chi sta dietro a questi fatti, Askatasuna. La legittimazione a cui abbiamo assistito in questi mesi è un fatto politico gravissimo perché ha assicurato una patente di legalità a chi è illegale ed eversivo. Con un processo in corso ci si sarebbe aspettati più cautela senso dello Stato da parte di chi ha l’onere di amministrare in nome di tutti Torino e il fatto che il Sindaco abbia fatto il Ponzio Pilato proprio qualche settimana fa evitando lo sgombero del centro sociale dovrebbe preoccuparci perché è un ulteriore invito al laissez faire di chi come gli antagonisti dialoga solo con la violenza e le minacce. Il rischio è che quello a cui assistiamo sia solo l’antipasto…».
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SCONTRI CORTEO STUDENTESCO, NICCO: “NON C’È  SPAZIO PER CHI USA VIOLENZA”
“Esprimo una ferma condanna verso le azioni violente che ancora una volta si sono verificate oggi a Torino. Quanto accaduto, con il lancio di uova e sassi contro la sede degli industriali e le forze dell’ordine, dimostra che questi, se vogliamo chiamarli ‘manifestanti’, non sono mossi da un genuino desiderio di dialogo o protesta civile, ma solo dalla volontà di creare scontro e disordini”, le dure parole del presidente del consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco commentando  le violenze verificatesi in occasione del corteo studentesco ‘non preavvisato’. “Ribadisco – afferma Nicco – la mia piena solidarietà agli agenti impegnati a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, spesso esposti a situazioni di pericolo nel loro quotidiano lavoro di tutela della collettività. Non c’è spazio per la violenza, soprattutto per chi crede che possa essere lo strumento per affermare le proprie ragioni. La protesta, quando pacifica e rispettosa delle regole, è legittima; ma episodi come questi sono inaccettabili e danneggiano l’intera comunità”. Il Presidente del Consiglio regionale, quindi, rinnova l’invito al rispetto delle istituzioni, dei diritti e delle responsabilità di tutti i cittadini, condannando ogni forma di prevaricazione.
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“Pietre contro la polizia atto intollerabile, la politica si dissoci”

Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino

“Anche una singola pietra lanciata in direzione di un poliziotto è un atto grave e intollerabile, che non può essere accettato in silenzio dalla politica. Oggi, per l’ennesima volta, i soliti noti  facinorosi hanno utilizzato il pretesto di uno sciopero e il legittimo diritto a manifestare per assaltare forze dell’ordine e istituzioni universitarie. Esprimo una dura condanna per quanto accaduto nell’auspicio che tutta la politica, in maniera unanime, si dissoci e prenda fermamente le distanze da chi non ha rispetto per la divisa e per le donne e gli uomini che servono lo Stato, garantendo sicurezza e legalità. Agli agenti coinvolti, la mia totale solidarietà”.  Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino.

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Zangrillo, “Scontri a Torino esulano dal diritto di manifestare. Abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza”

“Gli episodi che si sono verificati durante il corteo non autorizzato a Torino, e che ha visto i soliti facinorosi seminare violenza anche in questa occasione, esulano dal diritto di manifestare. La possibilità di esprimere il proprio dissenso è una prerogativa che va difesa, ma sempre nel pieno rispetto delle regole, della legalità e della sicurezza pubblica. Azioni come il lancio di uova e pietre contro la polizia, oltre ai disagi arrecati alla circolazione urbana, devono essere condannate senza alcun appello. Ribadisco la mia solidarietà e il pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, sempre i prima linea a salvaguardare il bene comune e l’incolumità dei nostri concittadini. È grave che l’Usb confonda la tutela della sicurezza e della legalità con la ‘repressione’. Occorre abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza, smettere di prendersela con le forze dell’ordine, baluardo di difesa della nostra sicurezza. Chi tira pietre contro il personale in divisa non cerca il dialogo, non difende i valori della democrazia, non ha nulla da dare o da dire per risolvere i problemi per cui dice di manifestare “. Così in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, e segretario di Forza Italia in Piemonte, senatore Paolo Zangrillo.

Fdi, Scontri corteo studenti, Ravello: “Perché sempre e solo Torino? Terra promessa dei centri sociali”

Ancora una volta Torino è sotto sequestro: Università inagibile, Porta Susa in trincea, sede Rai danneggiata, vie e corsi completamente bloccati e cittadini inermi, ostaggi passivi dei soliti noti. Perché sempre Torino? A seguire le cronache, nelle altre grandi città italiane non si sono verificate violenze. Perché, invece, Torino non manca mai di offrire questo spettacolo? Forse che qui c’è terreno fertile per il teppismo dei centri sociali, più che altrove? Cosa ne pensa il Sindaco, che addirittura vuole legalizzare queste fucine dell’odio?”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. Parliamo – continua Ravellodi una manifestazione non autorizzata, non preannunciata e senza un percorso concordato con le autorità: non è una dinamica di chi ha qualcosa da dire, di chi ha un diritto o un ideale in cui crede da difendere. E’ solo un presupposto per fare guerriglia”.

Il commento dell’on. Daniela Ruffino, commissario di Azione in Piemonte:

Le violenze che si ripetono con frequenza settimanale fanno di Torino un “caso” che deve essere all’attenzione del ministro Piantedosi. Quanto è accaduto oggi, con i cancelli divelti alla sede Rai intitolata a Piero Angela, un principe della razionalità, aggressioni e ferimenti tra gli agenti della pubblica sicurezza, ai quali va la mia solidarietà e vicinanza, è qualcosa che travalica le ragioni della manifestazione. La violenza uccide le ragioni di qualsiasi dissenso, foss’anche il legittimo. A Torino le scene trucide viste oggi si ripetono con una frequenza sospetta per non immaginare all’esistenza di una regia politica. I titolari dell’ordine pubblico e della sicurezza faranno bene a tenere la guardia molto alta. Le indagini siano approfondite il più possibile perché, a mio giudizio, tanta violenza può manifestarsi soltanto grazie se non a un’organizzazione certamente a una struttura che programma il tutto”

ANCORA VIOLENZE GRATUITE DEI MANIFESTANTI, INTERROGARSI SU REALTA’ TORINESE E APPROVARE DDL SICUREZZA

Dichiarazioni del Segretario Generale Provinciale SIAP Pietro Di Lorenzo

Anche oggi Torino ore di provocazioni, insulti, lancio di sassi e bottiglie e danneggiamenti in tutto il centro cittadino. Sarebbe ora che di fare approfondite riflessioni sulla particolarità della situazione torinese che, senza soluzioni di continuità, vede ogni manifestazione di piazza connotata da agenti assaltati e feriti, ingenti danni ai mezzi della Polizia in un crescendo di aggressività, e violenze. E’ ormai palese l’inutilità di appellarsi all’unità del mondo politico nel prendere atto e condannare una situazione sempre più esplosiva, per alcuni evidentemente il fine giustifica i mezzi. E’ dunque necessaria la rapida approvazione definitiva del DDL sicurezza che contiene molti degli strumenti per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo e per restituire autorevolezza a chi rappresenta lo Stato e non può essere ridotto a bersaglio immobile”.

Torino, Coisp: violenza sistematica sotto maschera dissenso 
“Ancora una volta le strade di Torino si sono trasformate in un campo di battaglia durante una manifestazione che avrebbe dovuto essere pacifica. Gli scontri di oggi, con lanci di sassi e uova contro le forze dell’ordine, dimostrano che la violenza sistematica e organizzata rappresenta un problema che non può più essere rinviato. Questo è il risultato di un clima di impunità e di regole insufficienti per garantire il rispetto delle istituzioni e la sicurezza pubblica. È indispensabile procedere senza ulteriori esitazioni con l’approvazione del Ddl sicurezza, strumento fondamentale per rafforzare la tutela degli agenti e garantire un intervento efficace contro chi pensa di poter trasformare le città in zone franche. I poliziotti non possono continuare a essere bersagli, e la violenza non può più essere tollerata sotto la maschera del dissenso”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.

Dichiarazione sdi Luca Pantanella (FSP Polizia Torino):

“Quella di questa mattina è stata una manifestazione inutile, ridicola e pretestuosa, organizzata senza alcuna autorizzazione e finalizzata unicamente a disturbare chi lavora, a inneggiare contro il governo, insultando le forze dell’ordine e arrivando persino al lancio di sassi e uova contro la polizia. Manifestare in questo modo non solo non contribuisce alla causa palestinese, ma rischia di danneggiare gravemente chi sta realmente soffrendo nel territorio palestinese, già martoriato da una sanguinosa guerra. Chi partecipa a simili azioni si prende gioco della democrazia, usandola a proprio piacimento e a discapito degli altri cittadini. Un comportamento che, paradossalmente, non è poi così distante da quello da ciò che dicono di contestare.”

Ravinale (Avs) interviene sul testamento biologico

Ho presentato un ordine del giorno in Consiglio Regionali affinché la L. 219/2017 sia pienamente applicata: il testamento biologico potrebbe infatti essere presentato anche presso ospedali e strutture sanitarie, ma per far questo occorre un regolamento regionale di cui il Piemonte non si è ancora dotato – dichiara Alice Ravinale, che partecipa con la collega Valentina Cera al 1° Festival dei Diritti organizzato dal Comune di Moncalieri e dalla Cellula Luca Coscioni di Torino, che da tempo porta avanti questa battaglia.
Il testamento biologico riguarda il consenso o il rifiuto riguardo a trattamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari e possono fare le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) tutte le persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere. Le DAT permettono di pianificare le proprie cure in caso di incapacità di autodeterminarsi, basandosi su informazioni mediche adeguate e consapevoli, facilitando anche il lavoro del personale sanitario in momenti critici e sollevando i propri cari dal peso di decisioni difficili.
Oggi le DAT in Piemonte si possono già depositare nei Comuni e presso i notai, ma il regolamento regionale per la raccolta presso le strutture sanitarie è un atto dovuto e indispensabile per l’applicazione della norma e per consentire ai e alle piemontesi di esercitare la loro libertà.

IVA Terzo Settore, Magliano: “Aprire discussione con Bruxelles sul tema”

La proroga del Governo non basta

L’approvazione del Decreto Legge sulle proroghe che, tra gli altri provvedimenti, posticipa al 1 gennaio 2026 l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico è un passo avanti importante e necessario, ma non ancora decisivo.

L’Ordine del Giorno, presentato da Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, approvato all’unanimità oggi in Consiglio Regionale, impegna la Giunta regionale a promuovere in tutte le sedi opportune la necessità di un tavolo di discussione con la Comunità Europea, dalle cui norme discende il Decreto Legislativo 146/2021 che ha abrogato la disciplina di esclusione IVA degli Enti del Terzo Settore. Se nella formulazione normativa precedente le attività di prestazione di servizi che caratterizzano molte tipologie di enti erano escluse dall’ambito di applicazione dell’Iva, considerando l’ente un soggetto estraneo a una “filiera” di produzione e di conseguenza escluso tout court dall’ambito di applicazione dell’Iva il d.lgs 146/2021 stabilisce, infatti, che tali attività rientrano a pieno titolo nell’ambito di applicazione dell’Iva e possono classificarsi di volta in volta quali esenti (rilevanti ai fini Iva e dei relativi adempimenti senza però essere gravate dell’imposta in relazione alla particolare natura dell’attività o dell’ente che la realizza) o imponibili (rilevanti ai fini Iva e dei relativi adempimenti e gravati dell’imposta, applicata sulla base della aliquota prevista dalla normativa in relazione all’attività svolta).

“Il Terzo Settore – commenta Silvio Magliano -, opera in numerosi ambiti fondamentali per la nostra società ed è indispensabile nel welfare, nella cultura, nella protezione civile. I Volontari che operano negli Enti di Terzo Settore iscritti al registro sono oltre 2,5milioni: la nuova normativa comporterebbe un aggravio tanto di costi quanto di adempimenti burocratici, negativi per tutte le Associazioni e difficili da gestire per quelle medio-piccole che sono la grande maggioranza, costringendole a distogliere risorse dalla mission per dirottarle sulle attività gestionali e amministrative. Il Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale ritiene necessario, quindi, aprire un confronto direttamente con la Comunità Europea, in modo che l’esenzione IVA torni ad essere strutturale e non un regime temporaneo di proroga. Lavorerò insieme alla Giunta affinché questo impegno, contenuto nell’atto approvato oggi, divenga realtà al più presto”.

Piano dell’Aria, odg di Bartoli: “Lavoro agile alle stesse condizioni per dipendenti di Giunta e Consiglio”

Il presidente della Commissione Ambiente: “Utile per ridurre il traffico e l’impatto ambientale”
Il Piano Regionale di Qualità dell’Aria ha tra gli obiettivi quello di favorire una mobilità più sostenibile, riducendo la necessità di spostamenti fisici attraverso l’adozione di soluzioni organizzative innovative: tra queste anche il lavoro agile, che permette di limitare il traffico veicolare e di contribuire in modo concreto alla riduzione dell’impatto ambientale.
Il consigliere regionale Sergio Bartoli (Lista Cirio), Presidente della V Commissione Ambiente ha presentato un Ordine del Giorno, approvato dall’assemblea, nel quale sottolinea come “il numero massimo di giornate di lavoro agile attualmente fruibili risulta diverso per i dipendenti dell’Ente Regione in servizio nei ruoli del Consiglio Regionale rispetto a quelli della Giunta Regionale. Questa disparità, da appianare, potrebbe creare difficoltà nell’implementazione uniforme delle misure previste dal Piano, vanificando in parte i benefici attesi”.
Nel documento Bartoli evidenzia la necessità di un maggiore utilizzo del lavoro agile e del lavoro da remoto da parte dei dipendenti regionali.
L’OdG impegna la Giunta a “promuovere una revisione organizzativa: rivedere le attività e il modello organizzativo dell’Ente Regione Piemonte, in linea con le indicazioni dell’Aggiornamento del Piano Regionale di Qualità dell’Aria, per favorire l’adozione strutturale del lavoro agile e del lavoro da remoto”.
L’OdG di Bartoli parte dal presupposto che uno degli obiettivi principali del Piano Regionale della Qualità dell’Aria  è quello di ridurre le emissioni inquinanti, tra cui gli ossidi di azoto (NOx) e le polveri sottili, derivanti in larga parte dai trasporti, che a livello regionale rappresentano il 65% delle emissioni totali.
L’OdG impegna inoltre la Giunta regionale ad “adottare strategie di sviluppo innovative: Introdurre strategie di sviluppo organizzativo e di gestione del capitale umano basate su flessibilità, collaborazione e virtualizzazione, garantendo al tempo stesso una maggiore uniformità di trattamento tra i dipendenti dell’Ente”
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“Questo intervento – commenta Bartoli – non si limita a una riorganizzazione interna, ma rappresenta un contributo concreto alla sostenibilità ambientale della Regione. Il lavoro agile è una leva strategica per ridurre gli spostamenti, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita, rafforzando al contempo l’efficienza e la modernità dell’amministrazione regionale”.
Il presidente della V Commissione esprime infine apprezzamento per l’iter dei lavori di Commissione che hanno portato all’assegnazione del Piano all’Aula del Consiglio per la votazione: “Un lavoro che non è stato semplice, ma che, grazie alla collaborazione di tutti, – osserva Bartoli – ha portato a un risultato che ci permette di affrontare le problematiche legate alla qualità dell’aria con dati scientifici e soluzioni concrete. Abbiamo ascoltato davvero tanti soggetti, a partire dagli enti locali, ma anche le organizzazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, il mondo universitario e sindacale. Più di 50 realtà, che con le loro osservazioni e proposte hanno arricchito il Piano, che è stato poi modificato e migliorato anche grazie agli emendamenti che sono arrivati da tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione”.
“Voglio qui ringraziare i Vice Presidenti della Commissione, Daniela Cameroni e Alberto Unia e tutte le forze politiche per il loro contributo che hanno sempre dimostrato disponibilità al dialogo e alla collaborazione”, conclude Bartoli.