7 centri per la sinistra?
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
Dunque, e per fortuna, si ricomincia a parlare seriamente di Centro e del Centro. Certo, il rischio
di un dibattito prevalentemente virtuale è sempre dietro l’angolo ma è indubbio che nel nostro
paese, e storicamente, il Centro e la ‘politica di centro’ hanno sempre rivestito un’importanza
decisiva e non aatto secondaria.
Ora, per non non essere generici ed inconcludenti, dobbiamo inesorabilmente partire dai dati
oggettivi. O meglio, dalle dinamiche concrete che disciplinano attualmente la cittadella politica
italiana soprattutto quando si parla di una presenza politica centrista.
Se nel campo dell’attuale maggioranza di governo esiste un partito che dichiaratamente ed
esplicitamente declina un progetto politico centrista, riformista, democratico e moderato che si
chiama Forza Italia, è nel campo progressista che la situazione è molto più ingarbugliata e
confusa. Al di là delle molteplici disponibilità – tutte riconducibili solo ed esclusivamente a logiche
di potere – a ricoprire ruoli di “federatore” e di punto di riferimento di questo complesso, vario ed
articolato campo politico.
Dunque, per fare un esercizio persin scolastico, nel campo dello schieramento di sinistra e
progressista, noi contiamo almeno 7 realtà – o sigle o presunti leader – che si fregiano
dell’etichettatura centrista.
Partiamo dai due piccoli partiti personali guidati rispettivamente da Matteo Renzi con Italia Viva e
Carlo Calenda con Azione. Seguono il partito di Marattin, Marcucci, Cottarelli, Giannino e
compagnia cantante. A questi si aggiungono i radicali di +Europa, i cattolici centristi all’interno del
Pd, e i ‘federatori’ in pectore, il sempreverde sindaco di Milano Sala e l’ultimo arrivato,
l’espressione della casta di potere nel sottogoverno, il cattolico Runi con i rispettivi gruppi o
movimenti o soggetti politici alle spalle. Almeno così pare di capire.
Ora, almeno stando alle quotidiane dichiarazioni sui vari organi di informazione, noi registriamo
che all’interno di questo campo politico c’è la solita guerra del “tutti contro i tutti”. Cioè, ogni sigla
con il rispettivo leader si scaglia tranquillamente e puntualmente contro l’altro e tutti, al contempo,
lavorano per dare una ossatura politica ed organizzativa al campo centrista nello schieramento di
sinistra e progressista. Una pluralità di voci, di aspettative e di richieste di potere – come ovvio e
persino scontato – che contribuisce, però, ad indebolire il cosiddetto Centro in quest’area politica
perchè emerge in modo persino troppo chiaro che l’obiettivo non è quello di costruire, insieme, un
progetto politico ma solo e soltanto quello di partecipare ad una pro quota di potere. E questo
era, e resta, il vero limite per quanto riguarda la costruzione del Centro nel campo dominato dalle
tre sinistre: quella radicale e massimalista della Schlein, quella populista e demagogica di Conte e
di ciò che resta dei 5 stelle e quella estremista e fondamentalista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis.
Ecco perchè, forse, ha ragione l’opinionista del Corriere della Sera Massimo Franco quando
evidenzia che di fronte a questo spettacolo che ore concretamente lo schieramento
progressista, l’unico forse a trarne un vantaggio politico è il partito di Forza Italia che, con
coerenza e senso di responsabilità declina un progetto politico autenticamente centrista,
moderato e riformista nel nostro paese.
Stellantis, Avs: “Solo annunci e cassa integrazione”
Ancora scontri a Torino tra studenti e Polizia questa mattina.
I manifestanti posizionati dietro l’ingresso posteriore del Politecnico hanno lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia che ha respinto gli attacchi con scudi e manganelli per riportare i dimostranti in una fascia di rispetto ed un secondo blitz e’ stato tentato dagli studenti davanti la sede della Rai di via Verdi.
“Un corteo studentesco a Torino si è trasformato ancora una volta in un campo di battaglia con sassi lanciati contro le Forze dell’Ordine, alle quali esprimiamo la nostra solidarietà e un grande ringraziamento per il loro lavoro.
Purtroppo – proseguono deputati della Lega Elena Maccanti, segretario provinciale a Torino e consigliere comunale, e Alessandro Benvenuto, Questore della Camera – “tutto questo non accade a caso in una città come Torino, dove il sindaco Lo Russo è sempre più ostaggio della sinistra radicale, come dimostrano la legalizzazione del centro sociale Askatasuna e la folle delibera che vuole requisire gli alloggi di proprietà privata per destinarli all’emergenza abitativa. Così passa il messaggio che in questa città si tollera l’illegalità a discapito dei cittadini onesti. La Lega non ci sta”.
Il bilancio, per ora, e’ di due agenti delle Forze dell’Ordine feriti.
Clelia Ventimiglia
“Pietre contro la polizia atto intollerabile, la politica si dissoci”
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino
“Anche una singola pietra lanciata in direzione di un poliziotto è un atto grave e intollerabile, che non può essere accettato in silenzio dalla politica. Oggi, per l’ennesima volta, i soliti noti facinorosi hanno utilizzato il pretesto di uno sciopero e il legittimo diritto a manifestare per assaltare forze dell’ordine e istituzioni universitarie. Esprimo una dura condanna per quanto accaduto nell’auspicio che tutta la politica, in maniera unanime, si dissoci e prenda fermamente le distanze da chi non ha rispetto per la divisa e per le donne e gli uomini che servono lo Stato, garantendo sicurezza e legalità. Agli agenti coinvolti, la mia totale solidarietà”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, in merito agli scontri avvenuti oggi a Torino.
Zangrillo, “Scontri a Torino esulano dal diritto di manifestare. Abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza”
“Gli episodi che si sono verificati durante il corteo non autorizzato a Torino, e che ha visto i soliti facinorosi seminare violenza anche in questa occasione, esulano dal diritto di manifestare. La possibilità di esprimere il proprio dissenso è una prerogativa che va difesa, ma sempre nel pieno rispetto delle regole, della legalità e della sicurezza pubblica. Azioni come il lancio di uova e pietre contro la polizia, oltre ai disagi arrecati alla circolazione urbana, devono essere condannate senza alcun appello. Ribadisco la mia solidarietà e il pieno sostegno alle Forze dell’Ordine, sempre i prima linea a salvaguardare il bene comune e l’incolumità dei nostri concittadini. È grave che l’Usb confonda la tutela della sicurezza e della legalità con la ‘repressione’. Occorre abbassare i toni, rifiutare e condannare in modo deciso il ricorso alla violenza, smettere di prendersela con le forze dell’ordine, baluardo di difesa della nostra sicurezza. Chi tira pietre contro il personale in divisa non cerca il dialogo, non difende i valori della democrazia, non ha nulla da dare o da dire per risolvere i problemi per cui dice di manifestare “. Così in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, e segretario di Forza Italia in Piemonte, senatore Paolo Zangrillo.
Fdi, Scontri corteo studenti, Ravello: “Perché sempre e solo Torino? Terra promessa dei centri sociali”
“Ancora una volta Torino è sotto sequestro: Università inagibile, Porta Susa in trincea, sede Rai danneggiata, vie e corsi completamente bloccati e cittadini inermi, ostaggi passivi dei soliti noti. Perché sempre Torino? A seguire le cronache, nelle altre grandi città italiane non si sono verificate violenze. Perché, invece, Torino non manca mai di offrire questo spettacolo? Forse che qui c’è terreno fertile per il teppismo dei centri sociali, più che altrove? Cosa ne pensa il Sindaco, che addirittura vuole legalizzare queste fucine dell’odio?”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. “Parliamo – continua Ravello – di una manifestazione non autorizzata, non preannunciata e senza un percorso concordato con le autorità: non è una dinamica di chi ha qualcosa da dire, di chi ha un diritto o un ideale in cui crede da difendere. E’ solo un presupposto per fare guerriglia”.
Il commento dell’on. Daniela Ruffino, commissario di Azione in Piemonte:
Le violenze che si ripetono con frequenza settimanale fanno di Torino un “caso” che deve essere all’attenzione del ministro Piantedosi. Quanto è accaduto oggi, con i cancelli divelti alla sede Rai intitolata a Piero Angela, un principe della razionalità, aggressioni e ferimenti tra gli agenti della pubblica sicurezza, ai quali va la mia solidarietà e vicinanza, è qualcosa che travalica le ragioni della manifestazione. La violenza uccide le ragioni di qualsiasi dissenso, foss’anche il legittimo. A Torino le scene trucide viste oggi si ripetono con una frequenza sospetta per non immaginare all’esistenza di una regia politica. I titolari dell’ordine pubblico e della sicurezza faranno bene a tenere la guardia molto alta. Le indagini siano approfondite il più possibile perché, a mio giudizio, tanta violenza può manifestarsi soltanto grazie se non a un’organizzazione certamente a una struttura che programma il tutto”
ANCORA VIOLENZE GRATUITE DEI MANIFESTANTI, INTERROGARSI SU REALTA’ TORINESE E APPROVARE DDL SICUREZZA
Dichiarazioni del Segretario Generale Provinciale SIAP Pietro Di Lorenzo
“ Anche oggi Torino ore di provocazioni, insulti, lancio di sassi e bottiglie e danneggiamenti in tutto il centro cittadino. Sarebbe ora che di fare approfondite riflessioni sulla particolarità della situazione torinese che, senza soluzioni di continuità, vede ogni manifestazione di piazza connotata da agenti assaltati e feriti, ingenti danni ai mezzi della Polizia in un crescendo di aggressività, e violenze. E’ ormai palese l’inutilità di appellarsi all’unità del mondo politico nel prendere atto e condannare una situazione sempre più esplosiva, per alcuni evidentemente il fine giustifica i mezzi. E’ dunque necessaria la rapida approvazione definitiva del DDL sicurezza che contiene molti degli strumenti per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo e per restituire autorevolezza a chi rappresenta lo Stato e non può essere ridotto a bersaglio immobile”.
Dichiarazione sdi Luca Pantanella (FSP Polizia Torino):
“Quella di questa mattina è stata una manifestazione inutile, ridicola e pretestuosa, organizzata senza alcuna autorizzazione e finalizzata unicamente a disturbare chi lavora, a inneggiare contro il governo, insultando le forze dell’ordine e arrivando persino al lancio di sassi e uova contro la polizia. Manifestare in questo modo non solo non contribuisce alla causa palestinese, ma rischia di danneggiare gravemente chi sta realmente soffrendo nel territorio palestinese, già martoriato da una sanguinosa guerra. Chi partecipa a simili azioni si prende gioco della democrazia, usandola a proprio piacimento e a discapito degli altri cittadini. Un comportamento che, paradossalmente, non è poi così distante da quello da ciò che dicono di contestare.”
Ravinale (Avs) interviene sul testamento biologico
La proroga del Governo non basta
L’approvazione del Decreto Legge sulle proroghe che, tra gli altri provvedimenti, posticipa al 1 gennaio 2026 l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico è un passo avanti importante e necessario, ma non ancora decisivo.
L’Ordine del Giorno, presentato da Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, approvato all’unanimità oggi in Consiglio Regionale, impegna la Giunta regionale a promuovere in tutte le sedi opportune la necessità di un tavolo di discussione con la Comunità Europea, dalle cui norme discende il Decreto Legislativo 146/2021 che ha abrogato la disciplina di esclusione IVA degli Enti del Terzo Settore. Se nella formulazione normativa precedente le attività di prestazione di servizi che caratterizzano molte tipologie di enti erano escluse dall’ambito di applicazione dell’Iva, considerando l’ente un soggetto estraneo a una “filiera” di produzione e di conseguenza escluso tout court dall’ambito di applicazione dell’Iva il d.lgs 146/2021 stabilisce, infatti, che tali attività rientrano a pieno titolo nell’ambito di applicazione dell’Iva e possono classificarsi di volta in volta quali esenti (rilevanti ai fini Iva e dei relativi adempimenti senza però essere gravate dell’imposta in relazione alla particolare natura dell’attività o dell’ente che la realizza) o imponibili (rilevanti ai fini Iva e dei relativi adempimenti e gravati dell’imposta, applicata sulla base della aliquota prevista dalla normativa in relazione all’attività svolta).
“Il Terzo Settore – commenta Silvio Magliano -, opera in numerosi ambiti fondamentali per la nostra società ed è indispensabile nel welfare, nella cultura, nella protezione civile. I Volontari che operano negli Enti di Terzo Settore iscritti al registro sono oltre 2,5milioni: la nuova normativa comporterebbe un aggravio tanto di costi quanto di adempimenti burocratici, negativi per tutte le Associazioni e difficili da gestire per quelle medio-piccole che sono la grande maggioranza, costringendole a distogliere risorse dalla mission per dirottarle sulle attività gestionali e amministrative. Il Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale ritiene necessario, quindi, aprire un confronto direttamente con la Comunità Europea, in modo che l’esenzione IVA torni ad essere strutturale e non un regime temporaneo di proroga. Lavorerò insieme alla Giunta affinché questo impegno, contenuto nell’atto approvato oggi, divenga realtà al più presto”.