POLITICA- Pagina 6

Ornella Toselli confermata presidente della Consulta femminile

Ornella Toselli è stata eletta presidente della Consulta femminile regionale per il secondo mandato. L’elezione è avvenuta nel corso della seduta di insediamento dell’organismo consultivo per la XII legislatura. Vicepresidenti sono state elette Fulvia Pedani Rossella Calabrò, mentre Silvia Ramasso e Beatrice Rinaudo ricopriranno il ruolo di segretarie dell’Ufficio di presidenza.

Aprendo i lavori Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale, ha ricordato che “la Consulta femminile è un organo essenziale che in questi anni ha prestato grande attenzione al miglioramento delle condizioni di vita, di lavoro e di salute delle donne, promuovendo progetti concreti per valorizzare il loro ruolo nella società sia in ambito lavorativo, che politico ed associativo. Il sottoscritto quale presidente, l’Ufficio di presidenza e il Consiglio regionale tutto saranno sempre al vostro fianco, pronti ad accogliere e supportare le vostre proposte per una società più giusta, sensibile e inclusiva”.

“Questa mattina abbiamo conseguito un obiettivo importante per la nostra Regione: l’insediamento della nuova Consulta femminile, uno spazio di confronto e di partecipazione in cui le associazioni del territorio sono le protagoniste”, ha affermato la consigliera regionale segretaria, delegata alla Consulta femminile, Valentina Cera. “Associazioni che quotidianamente si impegnano per promuovere la parità di genere dai centri alle periferie delle città, fino alle aree più interne della provincia. Il lavoro della Consulta è prezioso per la politica che voglia perseguire l’obiettivo di una società più giusta, più inclusiva e più paritaria. Di fronte a noi abbiamo un lungo cammino per abbattere stereotipi e superare le discriminazioni. Un impegno che richiede costanza, unità e una visione condivisa”.

“L’insediamento della Consulta femminile segna un importante passo verso una Regione più inclusiva e consapevole delle sfide che le donne affrontano ogni giorno – ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli -. Questo organismo sarà il punto di raccordo tra istituzioni e cittadini, un luogo in cui elaborare proposte concrete per contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Oggi celebriamo il valore della partecipazione femminile nelle scelte strategiche della Regione e rinnoviamo il nostro impegno nel sostenere il percorso di empowerment e libertà delle donne piemontesi”.

Ornella Toselli, neoeletta presidente della Consulta, rallegrandosi per l’ampio consenso ottenuto, “sintomo di quell’assenza di conflittualità che ha permesso già nella scorsa legislatura alla Consulta di lavorare proficuamente”, ha illustrato le principali direttrici che orienteranno il lavoro dell’organismo. “Continueremo l’attività di prevenzione e contrasto della violenza, non solo rivolta verso le donne ma anche nei confronti di tutti i soggetti fragili, e saremo attive in materia di problematiche sanitarie femminili, sensibilizzando ad esempio sulla prevenzione oncologica. In futuro poi, se il nostro Ufficio di presidenza e il Consiglio regionale saranno favorevoli, rinnoveremo la richiesta affinché in Piemonte venga istituito un Garante delle anziane e degli anziani, lavoreremo per favorire la parità di genere e il welfare femminile in ambito lavorativo e saremo al fianco delle giovani incentivando le donne che intendono studiare le discipline scientifiche e tecnologiche”.

 

Nallo (Iv): no al taglio dei contribuiti idrici al Vco

 

“Sono preoccupata per l’ipotesi della Regione Piemonte di ridurre i contributi idrici destinati alle zone montane, in particolare alla provincia del Verbano-Cusio-Ossola (Vco), che rischia di perdere risorse essenziali per sviluppo e servizi”. Lo dichiara Vittoria Nallo di Italia Viva, consigliera regionale di Stati Uniti d’Europa per il Piemonte. “Questi fondi – aggiunge Nallo – sono garantiti per il Vco grazie a una misura introdotta dal governo Renzi, che aveva riconosciuto il Vco, Belluno e Sondrio come province interamente montane, assicurando loro il ristorno dei canoni idrici. Belluno e Sondrio ricevono il 100% dei canoni, mentre al Vco viene destinato il 60%. È dovere della Regione assicurare che anche il Vco riceva i fondi che le spettano, nel rispetto della legge e delle esigenze del territorio” sostiene Nallo. “Questa vicenda – conclude – mette in luce le gravi divisioni interne alla maggioranza, con il segretario locale della Lega che minaccia addirittura un referendum per staccare il Vco dal Piemonte. Cirio deve chiarire: la sua maggioranza ha davvero mire secessioniste? I cittadini non possono tollerare che il futuro della Regione venga messo a rischio da giochi di potere interni. Il Vco non chiede elemosine, ma il rispetto che merita”. (ANSA). 2024-11-08T10:30:00+

Trump e l’economia del Piemonte

Trump ha stravinto senza se e senza ma. Oltre alla Harris hanno letteralmente perso i sondaggisti. Ipotizzavano un testa a testa che non c è stato. Hanno ignorato l’effetto Musk: negli ultimi due giorni 2 miliardi di visualizzazioni sul suo social. Ed il ragazzo è tutt’altro che stupido. Ha investito circa 100 milioni di dollari. Solo oggi incassato con le borse valori un miliardo e 800 milioni di dollari. Trump avrà distrutto il partito repubblicano.  Poco importa: lui la sua rivincita se l’è presa.  Eccome.
Esaltata la “Internazionale nera e sovranista”. Usa spaccati in metà.  Con qualche preziosa chicca. Operai compatti che vogliono cacciare tutti gli immigrati clandestini. Trump che li vuole deportare nel loro paese. Occhio e croce sarebbero 11 milioni. La maggioranza latino americani. E loro che fanno? Votano Trump.  Ovvio no? Poi la famosa rivoluzione delle donne che avrebbero fatto vincere la Harris non c’è stata.  Capita.
Ma pensiamo alle nostre cose. Sono troppo provinciale? Forse, ma vediamo a che cosa andiamo incontro. Il 10% del PIL Piemonte è esportato negli States. È notorio che Trump vuole  introdurre pesanti dazi per realizzare una politica autarchica. Con la crisi Wolksvagen si sta già realizzando un ridimensionamento della produzione di componentistica auto Piemonte.
Il nostro sindaco vola a Londra per cercare investimenti esteri. Bene, benissimo ma, scusate la tignosità, io andrei anche in Cina fregandocene dei dazi che vogliono introdurre contro i cinesi. Ha vinto il sovranismo. Bene, sfruttiamo l’occasione non dico per arricchirsi ma almeno per dare lavoro a questa nostra povera città, una volta,  permettermi di ripeterlo capitale mondiale dell’auto. A livello nazionale  la vittoria di Trump è ovviamente divisiva. Il pd per Harris per tutta la vita. Conte 5 stelle con Trump tutta la vita. Matteo Salvini che dice a Giorgia: visto cara mia Presidente del Consiglio che avevo ragione? E Meloni che precisa: Matteo calma non è tutto oro quello che luccica.
Già proprio così, si vedrà.  Ucraina? Confessiamolo, siamo stanchi anche noi di tre anni di guerra.  Sul conflitto israeliano ed arabo ne vedremo delle belle. Anzi ne vedremo delle brutte, delle bruttissime. Ed è quasi vietato essere ottimisti. Veramente impossibile  sperare nel futuro. Insomma pessimismo a go-go.
PATRIZIO TOSETTO

Auto, Ravello (Fdi): “Stellantis assente ingiustificato”

“Sull’automotive paghiamo scelte sciagurate, su tutte il mancato presidio politico nella fase di fusione tra Fca e Psa. Non solo: il concetto di neutralità tecnologica è stato immolato sull’altare della transizione, consegnandoci alla Cina, e non c’è mai stata una strategia energetica in grado di soddisfare i fabbisogni a basso costo. Su quest’ultimo punto è a dir poco paradossale l’apertura di Avs al nucleare, proprio da parte degli eredi di quella sinistra ideologico-ambientalista che ha sempre osteggiato il nucleare rifuggendo tale tecnologia e la ricerca ad essa propedeutica. Un ravvedimento tardivo dall’amaro sapore di beffa”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte a margine delle audizioni delle organizzazioni sindacali sulla crisi del settore.
“C’è sicuramente un fronte comune e trasversale per la difesa e il rilancio del comparto automotive ma, purtroppo, Stellantis è ancora il vero assente ingiustificato”.

Auto, Canalis (Pd): “Regione non sia commissario liquidatore”

Nell’attesa di un serio piano industriale nazionale, stanno mancando precisi interventi della Regione.

7.11.2024 – A margine delle audizioni delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle lavoratrici e dei lavoratori del settore metalmeccanico e del settore della chimica per un approfondimento sul tema relativo alla crisi del settore dell’automotive, tenutesi oggi in Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, è doveroso fare alcune considerazioni.

Una slavina si sta abbattendo sull’automotive piemontese, spazzando via posti di lavoro e competenze stratificate nel tempo. Non solo Stellantis, ma anche le altre case produttrici sono in sofferenza, condizione che si riverbera su tutta la componentistica.

In Piemonte ci sono 56.000 lavoratori impegnati direttamente nell’automotive e c’è il 50% della componentistica automotive italiana. La diversificazione della committenza non mette al riparo dalla crisi, visto che anche l’industria automobilistica tedesca è in affanno.

Nell’attesa di un vero piano industriale nazionale, che ancora non prende forma, occorre mettere in campo interventi urgenti di respiro regionale, quali il sostegno ai distretti di filiera per sopperire alla frammentazione dell’indotto, il sostegno a tecnologie integrative rispetto all’elettrico, come l’idrogeno e i bio-carburanti, il sostegno alle competenze per garantire upskilling e reskilling.

Non bastano gli incentivi all’acquisto di nuove auto e l’esenzione del bollo auto: servono interventi più strutturali, che poggino sulle leve tipiche della Regione, cioè la formazione professionale, lo sviluppo delle attività produttive e l’attrazione degli investimenti.

Temiamo che la Giunta Cirio assista al drammatico processo in atto senza intervenire preventivamente, ma solo ex post nella gestione delle crisi aziendali.

Non dobbiamo trasformarci in commissari liquidatori della nostra prima vocazione produttiva regionale, che è l’industria! Occorre agire in fretta.

Monica CANALIS – vice presidente commissione industria Consiglio regionale

Maccanti (Lega): “Sorprendenti le parole di Tajani” sulla richiesta della Lega di ridurre il canone Rai

Si accendono i toni sulle tematiche che riguardano i lavori della Commissione di Vigilanza Rai alla Camera e che mettono in discussione la riduzione del canone televisivo come richiesto dalla Lega.

Il leader di Forza Italia e Ministro degli Esteri Antonio Tajani da Pechino afferma la sua contrarietà alla proposta di ridurre la tassazione avanzata dal partito di Matteo Salvini: “Non fa parte del programma di governo del centrodestra e quindi è una proposta che noi non condividiamo”, continua, “si rischia di fare un danno alla televisione pubblica, che altrimenti dovrebbe essere finanziata diversamente”.

A difesa del provvedimento invece, che prevederebbe proprio una diminuzione del canone, interviene a gamba tesa Elena Maccanti, deputato Lega e consigliere comunale di Torino: “La riduzione delle tasse e del canone Rai sono obiettivi del centrodestra. Sorprendono le parole di Tajani, anche perché si tratta di confermare una misura approvata, nella manovra dell’anno scorso, anche con i voti di Forza Italia”.

Una misura che, se approvata, andrebbe a beneficio di una larga parte della cittadinanza.

Clelia Ventimiglia

La Commissione Ambiente licenzia il Piano per la qualità dell’aria

Con l’unanimità dei votanti (l’opposizione non ha partecipato al voto), la Commissione Ambiente della Regione, presieduta da Sergio Bartoli, ha licenziato il Piano per la qualità dell’aria presentato dall’assessore Matteo Marnati. Il testo della delibera di Giunta sarà portato in Aula per l’approvazione finale nella prossima seduta consiliare.

La Commissione ha esaminato e votato i dodici emendamenti presentati. Il primo firmatario, Alberto Unia (M5s), ne ha ritirato la maggior parte e quelli rimasti sono stati valutati dall’assessore. Dopo alcune modifiche e integrazioni, accettate dal primo firmatario, cinque emendamenti sono stati votati e approvati all’unanimità dai componenti della Commissione.

Bartoli e l’assessore Marnati

Gli emendamenti approvati riguardano: l’analisi di alternative progettuali per la riduzione delle emissioni e dei costi, l’incremento delle corsie preferenziali e dei semafori prioritari per i trasporti pubblici, il sostegno per il miglioramento tecnologico e l’acquisto di mezzi di trasporto meno inquinanti per le imprese.
La consigliera Alice Ravinale (Avs) ha annunciato la presentazione in Aula di altri emendamenti.
Al termine della discussione l’assessore Marnati ha espresso soddisfazione per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione “in pieno spirito collaborativo, in favore della salute dei cittadini”.

 

Auto, Avs: “Elkann e Tavares diano risposte”

Audizione dei metalmeccanici in commissione Lavoro: si conferma una situazione di assoluta emergenza del settore automotive, con oltre 50.000 posti di lavoro in pericolo. Mentre Stellantis lentamente spegne Mirafiori, a soffrire è soprattutto la provincia in cui operano centinaia di PMI della componentistica che chiudono con meno rumore ma con ricadute sociali devastanti. Elkann e Tavares vengano a Torino a dare risposte.

È una situazione dovuta a scelte industriali, non alla transizione all’auto elettrica: i casi di Marelli, che produce componentistica elettronica e di illuminazione, e di Lear, che produce sedili e dove oggi sono a rischio 400 posti di lavoro in assenza di risposte chiare a livello istituzionale sull’allungamento degli ammortizzatori sociali, sono emblematici.

A Mirafiori non c’è ancora certezza sui nuovi modelli e si va verso il 18° anno consecutivo di cassa integrazione, che comporta un taglio di oltre un terzo dei salari dei dipendenti: dal Registro Nazionale aiuti di Stato emerge che soltanto nell’ultimo triennio, gli ammortizzatori sociali che l’Italia ha messo in campo per Stellantis ammontano a circa 800 milioni di Euro. Intanto, nel 2023 Exor, azionista di maggioranza relativa di Stellantis con il 14% delle quote, ha incassato un dividendo di 700 milioni di Euro. I compensi del presidente John Elkann sono stati di 4,8 milioni di Euro.

I sindacati chiedono da tempo un cambio di passo: non si può inseguire di volta in volta l’emergenza, a crisi aperte e già consumate, con lavoratori e lavoratrici già lasciati a casa e famiglie messe in ginocchio, ma bisogna avere un piano industriale di ampio respiro sviluppato in un confronto serio e permanente tra politica, rappresentanze sindacali e imprese.

Continuiamo a dare battaglia con tutti i mezzi e a tutti i livelli istituzionali sul futuro dell’automotive italiano, settore economico cruciale per la tenuta sociale del nostro territorio. Stellantis ha una responsabilità sociale, che viene prima del suo profitto. Per questo chiediamo che al Consiglio regionale aperto sull’automotive previsto prossimamente vengano convocati John Elkann e Tavares, presidente e a.d. della società: Torino, il Piemonte, che hanno fatto la storia dell’industria dell’auto, meritano questo rispetto e non una silenziosa fuga.

Alice Ravinale, capogruppo AVS Consiglio Regionale Piemonte
Valentina Cera, consigliera AVS Consiglio Regionale Piemonte

Usa 2024: Ruffino (Az), ultima chiamata per l’Europa prima della deriva

“Il voto americano è l’ultima chiamata per l’Unione europea: o si accelera verso l’integrazione politica, a cominciare dalla difesa, oppure l’Europa va alla deriva, cancellando decenni di paziente costruzione. La vittoria di Trump mette davanti al bivio le forze sovraniste in Europa. Non c’è più spazio né tempo per traccheggiare fra potere di veto e voto unanime. Lo hanno capito prima di tutti Macron e Scholz. L’Italia, Paese fondatore dell’Unione europea, deve decidere se voltare le spalle alla propria storia oppure farsi promotrice, con Parigi e Berlino, di un salto in avanti che renda irreversibile l’Unione. Sono esaurite le vie di mezzo”.
Lo dichiara la deputata di Azione Daniela Ruffino.

Lista Cirio: Trasporto ferroviario, la provincia di Cuneo trascurata 

Non possiamo accettare che l’orizzonte per la soluzione ai disagi dei viaggiatori sia il 2028. Chiederemo che il SFM sia finalmente davvero accessibile per viaggiatori con disabilità in ogni provincia

L’audizione di questa mattina in III Commissione Consiliare di RFI e Trenitalia si è aggiornata a un prossimo incontro in cui verrà data risposta ai numerosi quesiti e alle ampie sollecitazioni che tutti i Consiglieri hanno rivolto e a breve in forma scritta.

Dobbiamo anche constatare, con sorpresa e una certa amarezza, che ancora una volta la provincia di Cuneo non è stata considerata: nel programma di interventi presentato in Commissione si delineano interventi su molte aree del Piemonte, ma poco o nulla riguarda la provincia di Cuneo e in particolare la zona di Alba e Bra, nevralgiche per i numerosi pendolari e studenti che ogni giorno si devono muovere, ma anche per il notevole impatto turistico.

Dalla relazione di Trenitalia e RFI emerge che, sostanzialmente, SFM4 Alba-Cirié e SFM7 Fossano-Ciriè, collegamenti fondamentali per l’aeroporto e anche per ampie aree del torinese, sono le due linee che hanno accumulato ritardi più ingenti e più costanti: le motivazioni alle problematiche dell’intero SFM che sono state fornite sono chiare e comprensibili e dipendono in gran parte dal traffico che impegna quotidianamente il nodo di Torino. E’ evidente però che non possiamo considerare come positivo uno scenario in cui, finché non saranno completati lavori di adeguamento strutturale che al momento hanno come orizzonte il 2028, non si possa ritenere che la situazione possa cambiare in modo sostanziale.

Apprezziamo l’impegno all’aggiornamento del materiale rotabile e il programma di monitoraggio dei convogli SFM4 e SFM7 che però non assicurano i pendolari in merito a un miglioramento decisivo del servizio nel breve termine.

Su questo tema insisteremo nel prossimo incontro e continueremo a sostenere l’impegno delle Amministrazioni locali e dei Comitati dei pendolari. Con loro condivideremo argomenti e modalità dell’interlocuzione con i gestori della rete e di un servizio che vale 173milioni di euro ogni anno.

Chiederemo inoltre a RFI e Trenitalia quali iniziative intendano realizzare e in quali tempi per garantire l’accessibilità dei convogli e delle stazioni del SFM, in modo che anche le persone con disabilità e con esigenze specifiche possano utilizzare il servizio in autonomia: che tutti i cittadini possano fruire liberamente dei treni è oltremodo rilevante in virtù dei mutamenti demografici sempre più rapidi che cambieranno drasticamente la composizione della popolazione dell’area metropolitana e dell’intera regione negli anni a venire.

Il Gruppo consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale collaborerà in questo ambito con l’Assessore Gabusi che sta prendendo a cuore la vicenda e ha già preso iniziative in merito, coinvolgendo opportunamente anche i Comitati dei pendolari.

Silvio Magliano, Capogruppo

Daniele Sobrero