POLITICA- Pagina 596

Fitto per “Noi con l’Italia – UDC” a Torino

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

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La platea presente questa mattina alla GAM di Torino per dar il via all’ultimo sprint elettorale della formazione politica “Noi con l’Italia – UDC” ha accolto il leader Raffaele Fitto e i maggiorenti torinesi del partito con serietà e attenzione, certa di ricevere risposte chiare ed esaustive alle esigenze e le necessità che riscontrano nel quotidiano.

Un centro destra di nuovo unito, tuona Paolo Greco, candidato alla Camera dei Deputati per il collegio uninominale Mirafiori – Santa Rita, un centrodestra che racchiude quatto partiti, legato da un programma condiviso ma che rivendica le proprie specificità.

I temi centrali affrontati nella campagna elettorale della coalizione di centrodestra “non possono che essere il lavoro e l’occupazione”, prosegue Alessandro Cherio, candidato al Senato, temi che la formazione fittiana intende affrontare con senso di responsabilità e chiarezza per il bene dei cittadini.

Cittadini che chiedono a gran voce risposte sui temi della sicurezza e del controllo dei flussi migratori, risposte che anche la nutrita assemblea raccolta alla Galleria d’Arte Moderna si aspetta di ricevere, “ricette semplici e pragmatiche”, discusse da Roberto Rosso, candidato alla Camera, che rimarca gli accordi della sinistra con le organizzazioni umanitarie, non a garanzia del bene dei cittadini italiani e dei poveri disperati che attraversano il mediterraneo, ma a garanzia di una maggior capacità di indebitamento a fronte di un numero crescente di immigrati accolti e messi in salva dal Belpaese.

Tema incalzato anche da Greco, in apertura, che richiama all’intelligenza e alla concretezza, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali nello scenario internazionale, per un controllo serio del fenomeno migratorio.

La chiusura spetta al leader, al “capo politico”, come ci suggerisce la legge elettorale, a Raffaele Fitto, che sottolinea come gli slogan e le urla non appartengano al modo di essere ed alla storia liberale e democristiana, contraddistinta invece per la presenza propositiva e costruttiva, che vuol essere determinante per la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.

Foibe: una strage spesso dimenticata

Presso la sede del Movimento Nazionale per la Sovranità di Torino, in via Nicola Fabrizi, 93, si tiene l’incontro “Foibe: una strage spesso dimenticata. Analisi storica e riflessioni politiche“. Introdurrà  il consigliere regionale del Movimento Nazionale Gianluca Vignale, interverranno l’avv. Ennio Galasso, il prof. Marcello Croce e porterà la sua testimonianza l’esule istriano  Luciano Valenta.

Raffaele Fitto a Torino per “Noi Con l’Italia – UDC”

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Domenica 25 febbraio 2018 alle ore 10.00 presso la Galleria d’Arte Moderna in Via Magenta 31, interverrà l’On. Raffaele Fitto, leader della formazione politica “Noi Con l’Italia – UDC”.

Condurranno l’iniziativa, tra gli altri, i candidati Roberto Rosso, consigliere comunale di Torino, il già consigliere comunale Paolo Greco Lucchina, Alessandro Cherio, già presidente del collegio dei costruttori di Torino e Rosalba La Fauci candidata nella circoscrizione Piemonte 2.  L’obiettivo principe che si pone Noi con l’Italia – UDC è destare l’elettorato dormiente, puntando agli elettori oggi rintananti nell’astensione, attraverso un’offerta politica ricca e variegata nata dalla sintesi delle realtà liberal-democristiane accomunate da una visione avveniristica per il Paese. L’ambizione è quella di trasformare la coalizione di centrodestra, dandole quel valore aggiunto che i valori e la storia dello scudo crociato e del tentativo liberal conservatore possono imprimergli. Valori importanti, nei quali la società italiana si impernia: la famiglia, la persona e la libertà educativa. La presenza di Noi Con L’Italia – UDC nella coalizione si contraddistingue per la presenza propositiva e costruttiva, essenziale per la vittoria del centrodestra, unica forza in grado di prevalere in questa competizione elettorale.

Grimaldi (Liberi e Uguali): Lapo ci aiuti a far pagare le tasse alle aziende in Italia

“Io, gratis, sarei onorato di aiutare l’Italia a rilanciarsi a livello mondiale. Mi offro volontario, a disposizione di qualsiasi governo avremo da qui a un mese. Sogno di aiutare il mio Paese”. Così ha dichiarato Lapo Elkan in un’intervista su Vanity Fair. “Lapo, grazie” – risponde il candidato di Liberi e Uguali alla Camera Marco Grimaldi. – “Noi accetteremmo senz’altro e ti chiederemmo di aiutarci in una cosa in particolare: riportare in Italia tutti i capitali di quegli imprenditori che hanno trasferito la residenza, la sede fiscale e la sede legale all’estero, lontano da dove producono. Sì, lo so, ci sarebbe anche l’azienda di famiglia. Ma è per l’Italia, il Paese che ami”.
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LA SICUREZZA: PROBLEMA CRUCIALE PER TORINO

INCONTRO AL GOLDEN PALACE
 
 
Dalla tragedia di Piazza San Carlo, all’incremento della criminalità, alla crescente intolleranza verso gli immigrati stranieri, fino agli incidenti di questi giorni, Torino si è vista al centro di nevralgici problemi legati alla sicurezza del cittadino, base fondamentale di una democrazia ispirata alla civile convivenza.
 
A questo si aggiungono gli incresciosi episodi di antagonismo violento nei confronti delle Forze dell’Ordine, avvenuti nel corso di questa anomala campagna elettorale in tutto il Paese.
 
Temi che hanno determinato il candidato del collegio uninominale per la coalizione del centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi per l’Italia) Marco Francia a promuovere un incontro pubblico domani -domenica 25 febbraio- nella sala conferenze dell’ Hotel Golden Palace, in via Arcivescovado 18.
 
All’evento interverrà Eugenio Bravo, Segretario Provinciale del Sindacato di Polizia SIULP.
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“NOI SIAMO PER IL VOTO”

Il coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi” lancia un appello riguardante le prossime elezioni del 4 marzo 2018. Il documento è espressione di un’area di persone, realtà religiose e movimenti molto vasta. Inoltre il testo rappresenta il frutto di una discussione seria e profonda, che ha portato ad una approvazione dello stesso con una convinta unanimità di giudizio. 
Giampiero Leo,
Luciana Bianchetti,
Ariel di Porto,
Bruno Geraci,
Walter Nuzzo,
Younis Tawfik,
Giacomo Testa,
Claudio Torrero,
Nico Vassallo 

 

 

Noi siamo per il voto perchè crediamo in una politica di fraternità che sappia costruire ponti di dialogo in un rapporto autenticamente intercuturale, che sappia abbattere i muri della diffidenza, che sappia produrre speranza, ricucire il paese, pacificare la società.

 

Noi siamo per il voto perchè per i credenti rappresenta una presa di coscienza, una condivisione profonda, una adesione ideale ad un progetto solidale. Nella certezza che solo così si possa aprire una nuova stagione che accetta diversità, che apre sentieri di unità per varia e diversa umanità.

 

Noi siamo per il voto perchè la politica non sia né serva né padrona ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo.

 

Noi siamo per il voto perchè crediamo nella cultura del bene comune, per andare oltre il clima di “rancore sociale” e delle “paure collettive” che respiriamo intorno a noi, che non lasci ai margini nessuno, che non saccheggi e inquini le risorse naturali, con un chiaro “no” a tutte le armi di distruzione di massa.

 

Noi siamo per il voto perchè chi crede deve essere riconosciuto, ancor prima del suo impegno nella società, come testimone nella quotidianità, in quel sentire forte la responsabilità verso l’altro, il diverso, l’emarginato.

 

Noi siamo per il voto perchè lo riconosciamo come un valore morale, chiedendo a tutti, nessuno escluso, il senso di responsabilità verso la comunità nazionale, per evitare una contrapposizione tra istituzioni mal frequentate e una mitizzata e ideale società civile.

 

Noi siamo per il voto perchè cessi la disaffezione alla cosa pubblica e la dilagante tentazione di disertare le urne. Chiamandoli al diritto-dovere di vigilare poi sull’operato degli eletti, richiamandoli a coerenza con programmi e promesse.

 

Noi siamo per il voto perchè vogliamo dare il nostro contributo all’Italia che sogniamo. Votare non è solo un diritto e un dovere di ciascun cittadino maggiorenne della Repubblica. Votare è prendere pienamente parte al destino del nostro Paese e dunque al nostro.

 

Noi siamo per il voto perchè anche se la politica appare lontana dalle nostre vite, non dobbiamo mai dimenticare che la politica incide profondamente sulla nostra quotidianità, sul presente e sul futuro di ciascuno di noi.

 

Noi siamo per il voto perchè siamo chiamati a vedere il buono che c’è intorno a noi, perchè il nostro voto conta, perchè il voto è strumento per essere protagonisti, perchè astenersi vuol dire subire passivamente.

 

Scegliamo di metterci in gioco.

Morano: “Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali”

DOPO GLI SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA

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I fatti successi ieri sera a Torino sono molti gravi e devono essere condannati senza se e senza ma. Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali e dai comportamenti violenti e fuori dalle regole tenuti da simpatizzanti degli stessi. Il silenzio in questi momenti non è consentito alle istituzioni. Non è tollerabile che in un Paese democratico si consenta ad estremisti violenti di cercare di impedire ad altre forze politiche, quale che ne sia il colore non importa, di presentare liberamente i propri candidati alle elezioni. Il comportamento tenuto da aderenti ai centri sociali ieri sera a Torino si pone al di fuori delle regole democratiche. Una città non può essere teatro di guerriglia urbana ed è grave che questa guerriglia cerchi di giustificarsi ricorrendo ad un presunto e mal riposto antifascismo. L’antifascismo è per sua natura non violento e democratico.

Alberto Morano

Lista Civica Morano

Ezio Locatelli (Prc-Potere al Popolo):”No ai fascisti vecchi e nuovi”

COMUNICAZIONE 

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“Questa sera, prima dell’iniziativa al circolo Arci “La Poderosa”, Via Salerno 15/a con Francesca Fornario alle ore 21,30 a sostegno di “Potere al Popolo”, alle ore 19 saremo al presidio antifascista indetto nei pressi di Corso Vittorio Emanuele 104, per protestare contro la presenza in città di neofascisti a cui addirittura è stata data la possibilità di presentarsi alle elezioni. Si sono presentati dando corso ad una campagna elettorale all’insegna della guerra tra poveri, dell’odio razziale, dell’intimidazione e di atti di violenza. Il fatto grave è che tutto ciò avviene in barba a quanto stabilito dalla nostra Costituzione che vieta qualsiasi organizzazione o propaganda fascista. Un divieto inapplicato – troppe le connivenze e compiacenze politiche –  cosicché a Torino e in tutta Italia i fascisti sono lasciati liberi di scorazzare e di provocare. Chiaro il motivo: i fascisti, com’è sempre stato, sono uno strumento di intimidazione che, specialmente nei periodi di crisi e di impoverimento sociale, tornano utili a padroni, governi e poteri dominanti. Alla campagna di odio razziale e di violenza fascista rispondiamo con la mobilitazione di tutte le forze antifasciste. Rispondiamo con la lotta contro le politiche liberiste, per diritti sociali e del lavoro. Ora e sempre Resistenza!”

Condannare la violenza ed isolare gli estremisti

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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L’antifascismo del 2018 non appare più tanto ispirato al passato, ma incredibilmente  legato al presente. Il passato appare morto e sepolto, malgrado il revival attorno alla figura di Mussolini. La profonda crisi in cui oggi ci dibattiamo ha portato a galla delle nostalgie che si ritenevano ormai sopite. E l’antifascismo è tornato un tema di attualità.  I fantasmi del passato che ritornano, sono in larga misura  causati dalla sfiducia verso la democrazia che è via via aumentata da almeno vent’anni. Le cause di questa crisi sono molteplici e toccano in primis la crisi economica. Gli sprovveduti che rimpiangono il fascismo non sanno neppure che la storia non si ripete mai ed anche i nostalgici di un antifascismo legato agli anni del dopoguerra sono espressione di uno spirito antistorico. Il fascismo va storicizzato innanzi tutto per capire cosa si stato effettivamente nella storia italiana. Già negli anni ’70   il filosofo Augusto Del Noce sosteneva  che una visione fondata sull’ “anti”- superato il momento immediato dello scontro storico- non può costruire nulla di positivo. Il vero antifascismo è la democrazia, quella che è delineata nella Costituzione repubblicana che non fa mai riferimento al regime fascista, se non in una norma transitoria che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista.  Cinquant’anni fa  abbiamo vissuto  gli anni degli opposti estremismi,quello di destra e quello di sinistra. Quello di destra venne sconfessato da Almirante che fra la camicia nera e il doppiopetto scelse quest’ultimo e camuffò il Msi nella Destra Nazionale.  Gli estremisti di destra rimasero minoritari e marginali, ma furono altrettanto pericolosi perché si manifestarono con il terrorismo nero. A sinistra la contestazione fu il terreno in cui si manifestò da subito  l’estremismo della violenza verbale e fisica, destinato ,anche lui, almeno in parte a sfociare nel terrorismo rosso.

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Va detto che il Pci ,superando iniziali confusioni (le sedicenti BR e i compagni che sbagliano) seppe schierarsi contro l’estremismo di sinistra ed impegnarsi contro il terrorismo. Il fatto che un esponente di Forza nuova sia stato picchiato selvaggiamente a Palermo  appare davvero un segnale di un possibile, pericoloso estremismo che risorge. E il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha parlato di “squadrismo antifascista” senza ambiguità. Una posizione chiara, limpida che gli fa molto onore.  Il ricorso alla violenza va sempre condannato, specie se l’episodio di violenza  si inserisce nel corso di una campagna elettorale durante la  quale tutti i contendenti devono trovare riconosciuta  una pari agibilità politica e propagandistica come sanciscono le leggi della Repubblica.  Chi scrive ha messo in evidenza su questo giornale la povertà politica e l’inesistenza culturale dei gruppi neofascisti Casa Pound  e Forza nuova.  Il loro richiamo ai rituali fascisti è sintomo di infantilismo politico. Ma la Cassazione ha anche stabilito che il saluto romano, circoscritto a rievocazioni del passato come le cerimonie nei cimiteri, non è reato e non confligge  con le leggi vigenti. Ho considerato illiberale il fatto di rifiutare un confronto con la nipote di Mussolini, quasi le responsabilità dei nonni ricadano sui discendenti.  Una democrazia liberale non potrebbe mai, ad esempio, ispirarsi alla legge Fiano che molto opportunamente è  stata affossata  in Parlamento. I nostalgici del fascismo vanno combattuti sul terreno politico e non a colpi di divieto che possono provocare effetti opposti a quelli desiderati. Quella che Hegel definiva l’eterogenesi dei fini. I nostalgici vanno combattuti nella scuola non con le manifestazioni occasionali rievocative che hanno imbalsamato la Resistenza, ma con un insegnamento storico senza demonizzazioni che finiscono anch’esse di ottenere effetti altrettanto indesiderati. Federico Chabod parlava di fascismo a 5 anni dalla fine della guerra nel 1950  alla Sorbonne  con il distacco storico necessario e l’antifascista e storico Leo Valiani, che fu tra quelli che decretò la fine di Mussolini, apprezzò le lezioni di Chabod. 

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Oggi dovrebbe essere un dato  consolidato il fatto che si debba scindere la propaganda ideologica dalla storiografia.  Ma ci vorrebbero docenti in grado di farlo, partendo dall’educazione civica che consentirebbe  lo studio della Costituzione repubblicana la quale- non dimentichiamolo mai- ha garantito 70 anni di libertà, di pace e di democrazia. Ovviamente senza mitizzare neppure la Costituzione perché la storia è l’esatto opposto della mitizzazione. L’imbrattamento a Roma della lapide in ricordo della scorta di Aldo Moro a quarant’anni dal rapimento e dall’omicidio del leader democristiano è un altro segnale di una tensione  che sta montando. Le teste calde vanno isolate  e perseguite ai sensi del codice penale con un’assoluta fermezza che purtroppo negli Anni Settanta del secolo scorso non ci fu. La democrazia va difesa senza incertezze ,ma anche senza avviare una caccia alle streghe che ci farebbe arretrare. Ho riletto alcuni editoriali di Giovanni Spadolini sul “Corriere della Sera” di 50 anni fa. Gli estremisti rossi e neri vanno denunciati e perseguiti, scriveva Spadolini. Così non accadde, nei modi che sarebbero stati necessari. Se la storia può insegnare qualcosa (quasi mai insegna perché il presente è sempre diverso dal passato),bisogna far sì che venga  stroncato  subito il mostro dell’estremismo e della violenza. La politica ha un significato solo se essa si manifesta pacificamente, servendosi delle armi della ragione e non della ragione delle armi. Adesso, per fortuna, si tratta di casi sporadici, ma essi sono un pessimo segnale che non va sottovalutato. Si deve intervenire subito prima che il clima si arroventi ulteriormente. Nel 1968 in piazza San Carlo a Torino impedirono a Pietro Nenni di parlare. Fu un segnale che pochi riuscirono allora a capire. Ma poi dovettero subire le conseguenze nefaste e luttuose  della logica perversa della intolleranza.

“Elezioni Politiche – Scegliere di Scegliere”

“Elezioni Politiche – Scegliere di Scegliere”
Organizza l’Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune.

Nuovo appuntamento organizzato dall’Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune.
Domani sera (22 febbraio, ore 21.00) al Teatro Alfa di via Casalborgone 16/i a Torino, è in programma l’incontro dal titolo “Elezioni Politiche – Scegliere di Scegliere”.
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Al confronto interverranno quattro candidati:

il Senatore Stefano Lepri, Candidato alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico; Claudia
Porchietto, Candidata alla Camera dei Deputati per Forza Italia;
l’Onorevole Giacomo Mimmo Portas, Candidato alla Camera dei Deputati per
il Partito Democratico, e Alessandro Cherio, Candidato al Senato della
Repubblica per Noi con l’Italia-Udc.
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Il moderatore sarà Silvio Magliano, Consigliere del Consiglio Comunale  di Torino e della Città Metropolitana di Torino. Introdurrà Giampiero Leo, Vice Presidente del Comitato Regionale per i  Diritti Umani e Portavoce del Coordinamento Interconfessionale “Noi  siamo con voi”.
Serata a ingresso libero previa registrazione.

Ulteriori informazioni: info@associazionenuovagenerazione.it 

011 19 37 34 01.