COMUNICAZIONE
In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it
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La platea presente questa mattina alla GAM di Torino per dar il via all’ultimo sprint elettorale della formazione politica “Noi con l’Italia – UDC” ha accolto il leader Raffaele Fitto e i maggiorenti torinesi del partito con serietà e attenzione, certa di ricevere risposte chiare ed esaustive alle esigenze e le necessità che riscontrano nel quotidiano.
Un centro destra di nuovo unito, tuona Paolo Greco, candidato alla Camera dei Deputati per il collegio uninominale Mirafiori – Santa Rita, un centrodestra che racchiude quatto partiti, legato da un programma condiviso ma che rivendica le proprie specificità.
I temi centrali affrontati nella campagna elettorale della coalizione di centrodestra “non possono che essere il lavoro e l’occupazione”, prosegue Alessandro Cherio, candidato al Senato, temi che la formazione fittiana intende affrontare con senso di responsabilità e chiarezza per il bene dei cittadini.
Cittadini che chiedono a gran voce risposte sui temi della sicurezza e del controllo dei flussi migratori, risposte che anche la nutrita assemblea raccolta alla Galleria d’Arte Moderna si aspetta di ricevere, “ricette semplici e pragmatiche”, discusse da Roberto Rosso, candidato alla Camera, che rimarca gli accordi della sinistra con le organizzazioni umanitarie, non a garanzia del bene dei cittadini italiani e dei poveri disperati che attraversano il mediterraneo, ma a garanzia di una maggior capacità di indebitamento a fronte di un numero crescente di immigrati accolti e messi in salva dal Belpaese.
Tema incalzato anche da Greco, in apertura, che richiama all’intelligenza e alla concretezza, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali nello scenario internazionale, per un controllo serio del fenomeno migratorio.
La chiusura spetta al leader, al “capo politico”, come ci suggerisce la legge elettorale, a Raffaele Fitto, che sottolinea come gli slogan e le urla non appartengano al modo di essere ed alla storia liberale e democristiana, contraddistinta invece per la presenza propositiva e costruttiva, che vuol essere determinante per la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.