





È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale.
Garantire il rimborso del biglietto dei mezzi pubblici per chi accede ai servizi di prevenzione, di cura e di riabilitazione delle dipendenze dal gioco d’azzardo patologico che si trova in condizioni economiche svantaggiate. È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale. “La proposta – spiega la prima firmataria – impegna la Giunta regionale a sollecitare tutte le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere del Piemonte ad estendere ai loro territori il progetto ‘Su e giù per le valli’, realizzato all’inizio degli anni 2000 dal dipartimento delle dipendenze dell’Asl To3 per garantire il più possibile l’equità nell’accesso ai servizi, agevolando le persone economicamente più svantaggiate e che rappresentano la fetta più consistente di chi è affetto dalla dipendenza da gioco d’azzardo”. Un’iniziativa, ricorda la consigliera dei Moderati, “perfettamente in linea con la legge regionale 9/2016 e il ‘Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico’, approvato alla fine del 2017, che mira a potenziare i servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione degli operatori e l’avvio di campagne di informazione. Tra gli obiettivi specifici del Piano c’è il potenziamento dell’accessibilità ai servizi; ciò significa che ogni Asl deve avere un luogo di erogazione delle attività che privilegi la prossimità”. “Mi auguro davvero – conclude Batzella – che questa iniziativa possa presto concretizzarsi. Sarebbe un ulteriore segnale della Regione nei confronti di un problema di grande attualità”.
È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale.
Garantire il rimborso del biglietto dei mezzi pubblici per chi accede ai servizi di prevenzione, di cura e di riabilitazione delle dipendenze dal gioco d’azzardo patologico che si trova in condizioni economiche svantaggiate. È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale. “La proposta – spiega la prima firmataria – impegna la Giunta regionale a sollecitare tutte le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere del Piemonte ad estendere ai loro territori il progetto ‘Su e giù per le valli’, realizzato all’inizio degli anni 2000 dal dipartimento delle dipendenze dell’Asl To3 per garantire il più possibile l’equità nell’accesso ai servizi, agevolando le persone economicamente più svantaggiate e che rappresentano la fetta più consistente di chi è affetto dalla dipendenza da gioco d’azzardo”. Un’iniziativa, ricorda la consigliera dei Moderati, “perfettamente in linea con la legge regionale 9/2016 e il ‘Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico’, approvato alla fine del 2017, che mira a potenziare i servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione degli operatori e l’avvio di campagne di informazione. Tra gli obiettivi specifici del Piano c’è il potenziamento dell’accessibilità ai servizi; ciò significa che ogni Asl deve avere un luogo di erogazione delle attività che privilegi la prossimità”. “Mi auguro davvero – conclude Batzella – che questa iniziativa possa presto concretizzarsi. Sarebbe un ulteriore segnale della Regione nei confronti di un problema di grande attualità”.
Al Festival della politica



“Con la legge che disciplina i complessi ricettivi all’aperto e il turismo itinerante, approvata oggi in Consiglio regionale, abbiamo portato a termine la revisione complessiva di tutte le norme regionali in materia di turismo, inserendo importanti elementi di innovazione” ha dichiarato la Consigliera regionale del Partito Democratico Celestina Olivetti, relatrice del provvedimento. “La legge – ha proseguito Celestina Olivetti – regola i complessi ricettivi all’aperto (campeggi fissi e temporanei, villaggi turistici, aree per il turismo itinerante (aree attrezzate, zone camper service, piazzole allestite presso campeggi, punti destinati al parcheggio dove sono consentiti la sosta e il pernottamento senza servizi aggiuntivi), aggiornando la norma attualmente in vigore che risaliva al 1979 e prevede, tra le novità più significative l’inserimento del turismo itinerante per vivere la vacanza a contatto con la natura e la cultura dei luoghi visitati, lontano dalle destinazioni di massa e dal turismo stanziale”. “Un’altra novità – ha concluso la Consigliera Olivetti – è rappresentata dal Garden Sharing che consente a soggetti privati di mettere a disposizione dei turisti, provvisti o sprovvisti di mezzi propri, spazi e aree verdi e eventuali allestimenti fissi e mobili fino ad un massimo di due ospiti per tre notti consecutive. Si tratta dell’unica alternativa al sistema dei campeggi tradizionali in Italia e funziona proprio come Airbnb”.
