Grimaldi (LUV): “Presidente Cirio, si prenda la responsabilità delle nomine che fa”
“Non so se ci rendiamo conto: nel mio quartiere proprio ieri si è verificato l’ennesimo caso di scritte antisemite e naziste sulla porta della figlia di un partigiano; Eurispes ci dice che più del 15% della popolazione nega o minimizza la Shoah (prima era il 2%); la scorsa settimana abbiamo chiesto le dimissioni a un nominato di Fratelli d’Italia che espone busti di Mussolini e si rivendica fascista; abbiamo denunciato il fatto che la destra (con i soldi nostri) regala 6mila euro a una casa editrice legata a doppio filo con il neofascismo, che divulga un prodotto editoriale colmo di errori e falsi storici” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che prosegue:
“Ora questa: a campeggiare sulla pagina di Morando, neopresidente dell’istituto Ipla, è lo slogan ‘Belli come la vita – Neri come la morte’ coniato dalle Brigate nere, il corpo paramilitare fascista che si macchiò di crimini di guerra e atrocità.
Ma basta! Dovete vergognarvi e lei, caro Presidente Cirio, si prenda la responsabilità delle nomine che fa e che ha fatto. O è molto distratto, o è pienamente complice di questo quotidiano supporto a persone vicine ad ambienti di estrema destra o dichiaratamente fasciste. Non dobbiamo ricordarle il valore dell’antifascismo per il nostro Paese e per la nostra Regione. Noi vorremmo parlare di altro e non rincorrere, tutti i giorni, le uscite inqualificabili e le nomine vergognose della sua Giunta”.
L’Unita’, il giornale dei lavoratori. Si urlava così per venderlo. L’Unità, organo del Partito comunista italiano fondato da Antonio Gramsci. Inscindibile il rapporto tra il quotidiano ed il partito. Di più. Come ameba e paramecio. Vivono solo se stanno insieme
copie giornaliere con punte massime il venerdì e la domenica. Venerdì lo speciale scuola. Per dare un ordine di grandezza nel mio liceo oltre 800 studenti con oltre 100 insegnanti e una cinquantina di corpo non docente: 300 copie vendute. Il massimo si raggiungeva la domenica con un milione di copie vendute dai militanti. Vendita casa per casa. Nel 1975 , alla Falchera le case erano occupate. Una signora precisava: sono già passati i vostri colleghi. Scusi? Impossibile, noi siamo i primi stamattina. Pronta la risposta; ecco qua, Lotta Comunista. Ma no, signora, si sbaglia lei! Noi siamo gli originali. Dopo in mio lungo sproloquio mi sono allontanato convintissimo di aver fatto il mio dovere di rivoluzionario…beata gioventù. Mitica la terza pagina di cultura. Persino il lunedì reggeva le vendite con lo Sport. Un giornale a tutto tondo ed un simbolo. Francesco Guccini… ed alcuni audaci in tasca l Unità…
Calendario del Popolo fondato a Marzo 1945 da Teti Editori e patrocinato da Celeste Negarville, operaio e responsabile stampa e propaganda del PCI. Vie Nuove fondato da Luigi longo, che tra i suoi collaboratori annovera Pier Paolo Pasolini. Riviste mensili o settimanali dove un pezzo di cultura italiana è passata. RINASCITA, creatura di Palmiro Togliatti fondatore e fino alla sua morte direttore. Palestra delle idee della sinistra italiana. Non finisce qui. Critica Marxista e Studi Storici: il titolo dice tutto sugli argomenti trattati. Nel 1974 a Torino l’ Istituto Antonio Gramsci. Il massimo per questa storia. Non solo politica, non solo propaganda ma tanta cultura, filosofia sociologia e scienze. Un immenso tentativo di sintesi della summa dell’Uomo. Quasi un Rinascimento del Novecento europeo. Qualcosa che è andato oltre le stesse intenzioni dei protagonisti. Una storia che ora sembra lontana un millennio. Storia non priva di errori e di limiti, certo. Come la polemica tra Togliatti e Vittorini che non voleva essere il pifferaio della Rivoluzione. Storia di sapere e di studio non riscontrabile ai giorni nostri. Una storia oggi non riproponibile ma essenziale nel bagaglio del conoscere. Oggi solo troppa ignoranza ed approssimazione.