POLITICA- Pagina 572

Giuliano Pisapia a Torino

“E’ ora di futuro, facciamoci riconquistare dalla buona politica” è il tema dell’evento politico che si terrà sabato 4 marzo alle ore 9.30 presso la Fabbrica delle E in corso Trapani 95 a Torino. Parteciperanno l’assessora a Politiche giovanili, Pari opportunità e Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, lo storico Giovanni De Luna, il deputato Davide Mattiello e l’ex assessore al Bilancio del Comune di Torino, Gianguido Passoni.Giuliano Pisapia che in queste settimane è impegnato a lanciare il nuovo progetto politico “Campo progressista” sarà intervistato da Jacopo Jacoboni, giornalista de La Stampa.

 

 

ATC, VIGNALE (MNS): BISOGNA BLOCCARE I CONGUAGLI

Sospendere i conguagli da migliaia di euro pervenuti ai condomini dell’Atc almeno finchè non siano stati verificati gli importi. Questo in sintesi l’impegno dell’emendamento al ddl n.229 presentato  da Gian Luca Vignale, consigliere del neo costituito gruppo regionale Movimento Nazionale per la Sovranità. Ha spiegato Vignale : “abbiamo organizzato una manifestazione davanti al Consiglio Regionale per bloccare maxi cartelle, molte delle quali errate, di migliaia di euro pervenute ai residenti delle case Atc. Un primo risultato l’abbiamo raggiunto: l’assessore si è di fatto reso disponibile ad incontrare i vertici dell’Atc, ma per tutelare le famiglie più degli incontri servono i fatti”. “ Per questo motivo – continua – chiediamo la sospensione dei pagamento fino alle verifica degli importi richiesti da parte della Commissione utenza che per legge avrebbe già dovuto esser costituita”. “ Inoltre chiediamo che venga rispettata la normativa regionale – prosegue Vignale –   che obbliga l’Atc a dotare ciascun alloggio di strumenti di telelettura informatizzata ed elettronica. Ancora oggi, nonostante i residenti degli alloggi popolari non sanno quali consumi pagano”. “ L’augurio – conclude Vignale – è che il Consiglio Regionale si renda conto che sostenere il diritto alla casa significhi garantire anche trasparenza e qualità degli alloggi e che si renda disponibile, proprio mentre si propone il voto di una legge sulla morosità colpevole, a tutelare le tante famiglie che a fatica riescono a pagare gli affitti e le spese Atc

LAUS: TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO, VERIFICARNE FATTIBILITA’ E BENEFICI

“Quali vantaggi economici, ambientali e di salute potrebbero derivare dal rendere gratuito il trasporto pubblico?A queste domande dovrà rispondere lo studio che ho chiesto venga commissionato all’Università e che costerà non più di 30 mila euro”. Questa la richiesta rivolta dal presidente Laus all’assessore regionale all’Ambiente Valmaggia, in Consiglio questa mattina per il dibattito in aula sulla Limitazione del Traffico.

 “I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio con quali finanziamenti viene sostenuto il trasporto pubblico. Dati recenti ci dicono dalla gratuità del servizio pubblico deriverebbero centinaia di migliaia di euro risparmiati in termini di costi associati all’inquinamento atmosferico e ai costi sanitari connessi. Uno strumento che potrebbe rivelarsi vincente non solo dal punto di vista dell’ecosostenibilità ma anche in termini di standard di vita, di competitività turistica e di nuovi scenari lavorativi.

 Sono diverse le città europee,  penso ad alcune cittadine del Belgio o dell’Estonia, che hanno fatto della gratuità dei mezzi una delle misure più efficaci per aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico e incoraggiare un minor uso dell’auto, innescando un circolo virtuoso grazie al quale maggiori risorse vengono investite per forme collettive e meno inquinanti di mobilità. Più che a nuove forme di restrizione della circolazione, occorre dunque guardare a realtà già consolidate che hanno fatto dell’ampliamento dei servizi di mobilità pubblica e degli spostamenti ad impatto zero il loro tratto distintivo”.

Mauro Laus

presidente del Consiglio regionale del Piemonte

 

SANITA’, RUFFINO (FI): “AL PRONTO SOCCORSO DI RIVOLI NECESSARI INVESTIMENTI SUI MACCHINARI E STOP AL TAGLIO POSTI LETTO”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino a margine del suo sopralluogo al pronto soccorso dell’Ospedale degli Infermi di Rivoli, accompagnata dal direttore sanitario dott. Davide Minniti e dal Primario del Pronto Soccorso rivolese dott. Alberto Piolatto ha dichiarato:Il pronto soccorso del nosocomio continua a gestire un afflusso sempre maggiore   di pazienti, tra i numerosi problemi che quotidianamente il personale si trova a dover affrontare emerge con costanza la carenza dei posti letto. Il contestato taglio allunga i tempi di permanenza dei pazienti presso i locali del Pronto soccorso facendo perdere tempo prezioso al personale che si deve districare tra i vari  ospedali alla ricerca del posto letto.

Richiedo con forza un intervento alla Regione affinché intervenga per assicurare il diritto alla salute agli abitanti di Rivoli e della ASL To3″Due i problemi tra i più importanti riscontrati durante la visita avvenuta oggi e rilanciati dalla consigliera Ruffino: “In primo luogo il taglio di posti letto crea dei forti disagi nella gestione degli utenti del pronto soccorso. Sicuramente bisognerebbe riparametrare il numero di posti in base a questo primo periodo di sperimentazione dei nuovi carichi di lavoro. Secondariamente vi è la questione del “parco” macchinari obsolescente sotto l’aspetto tecnologico,  che dovrebbe essere rinnovato per garantire ai malati  la massima sicurezza e al personale medico esami puntuali ed evitare interruzioni troppo frequenti nell’esecuzione di esami e successivo rilascio referti, allungando anche  qui i tempi di permanenza al pronto Avevo già proposto una ordine del giorno in merito, la ripresenterò   unitamente a un emendamento al bilancio affinché la Regione preveda uno stanziamento  per investimenti sull’acquisto di nuovi macchinari“.  

Neoliberismo “devastante”

“Costruire le pratiche sociali come risposta alle devastazioni del neoliberismo” è il titolo dell’incontrche si svolgerà mercoledì 1 marzo, alle ore 21, al Circolo La Poderosa di via Salerno 15/A a Torino. Intervengono Jara Larossa, della Red de Solidariedad Popular Espana, Andrea Viani della Rete di autorganizzazione popolare, e Argyrios Argiris Panagopolus – Solidarietà Pireo. I lavori saranno introdotti da Ezio Locatelli – segretario provinciale Prc-Se Torino

Massimo Iaretti

Pd, segretaria di quartiere? Da Torino la proposta moderata

STORIE DI CITTA’ /di Patrizio Tosetto

 Misteri degli  Anni 2000 nel  totale silenzio dei dirigenti locali e nazionali. Ammesso che il Partito abbia dei dirigenti. E ci sono iscritti? Ci sono attivisti? Sicuramente ci sono degli eletti

Questo PD fa proprio tenerezza. Una torinese candidata alla segreteria nazionale del partito, Carlotta Salerno, presidente della 6a Circoscrizione, Barriera di  Milano. La proposta dirompente è di Mimmo Portas, deputato indipendente nelle liste del partito. Sì, mi pongo il problema se sono iscritti al PD. Risulta viceversa che Portas è segretario dei Moderati e Carlotta ha incarichi nello stesso movimento. Qualcuno si candida a qualcosa a cui non appartiene. Misteri degli  Anni 2000, nel  totale silenzio dei dirigenti locali e nazionali. Ammesso che il partito abbia dei dirigenti. E ci sono iscritti? Ci sono attivisti? Sicuramente ci sono degli eletti. Ma gli eletti sono sufficienti nel definire l’esistenza del PD.? Diciamo che  questi, per continuare ad essere eletti si inventano un partito che, come tale,  per antonomasia dovrebbe avere un minimo di organizzazione. Per dirigerla bisognerebbe appartenervi.  Tra le altre cose Carlotta Salerno è  persona a modo ed ottima presidente:  conoscendola ha la mia personale stima. Forse ha solo un difetto, non è iscritta al PD.

La teoria del gender: lettera aperta di Monica Cerutti ai genitori

Lo sappiamo, fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo. Lo so in prima persona. Per questo non voglio giudicare o stigmatizzare nessuno, ognuno è libero di provare a far crescere i figli secondo i propri valori e i propri ideali. C’è un limite però che non bisogna superare, quel limite è dato dalla verità scientifica e dal non farsi ingannare da fantomatiche ideologie inventate appositamente da chi poi si propone di contrastarle come ci si trovasse difronte ad una sfida tra civiltà.

L’ideologia del gender o teoria del gender NON ESISTE, è un concetto creato ad arte dalla parte più retrograda e reazionaria della nostra società per contrastare quel percorso lungo e faticoso che porta all’emancipazione delle donne e a una cultura della tolleranza e dell’accettazione delle diversità. Gli inventori dell’ideologia gender la descrivono come una teoria che vuole negare e/o cancellare la diversità tra maschi e femmine. Niente di più falso.

Esistono davvero invece studi scientifici di genere, in inglese Gender Studies, che hanno contribuito in modo significativo alla riduzione, a livello individuale e sociale, dei pregiudizi e delle discriminazioni basati sul genere e l’orientamento sessuale.

I progetti che vengono portati avanti da qualche anno nelle scuole hanno l’obiettivo di prevenire fenomeni di discriminazione e il diffondersi di ogni forma di violenza di genere o di bullismo. Anche il tema dell’omosessualità è trattato come uno dei modi di vivere la sfera affettiva, puntando a diffondere una cultura del rispetto di tutti e di tutte.

Questo non vuol dire costringere le persone a diventare ciò che non vogliono essere o voler negare le diversità tra maschi e femmine. Non c’è in atto nessun attacco alla famiglia tradizionale. Mettere in discussione i ruoli tradizionali del maschio e della femmina che erano ritenuti naturali qualche decennio fa ed estendere uguali diritti a tutte e a tutti non minaccia la libertà di nessuno.

A chi oggi ricopre il difficilissimo ruolo di genitore chiedo solo di non farsi ingannare da chi diffonde queste vere e proprie bufale. Nell’augurare il meglio a voi, ai vostri figli e alle vostre figlie, vi dedico questa poesia di Kahlil Gibran.

I TUOI FIGLI NON SONO FIGLI TUOI

I tuoi figli non sono figli tuoi,

sono i figli e le figlie della vita stessa.

Tu li metti al mondo,

ma non li crei.

Sono vicino a te,

ma non sono cosa tua.

Puoi dar loro tutto il tuo amore,

ma non le tue idee.

Tu puoi dare dimora al loro corpo,

ma non alla loro anima,

perché la loro anima abita

nella casa dell’avvenire

dove a te non è dato entrare

neppure con il sogno.

Puoi cercare di somigliare a loro,

ma non volere che essi assomiglino a te,

perché la loro vita non ritorna

indietro e non si ferma a ieri.

Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.

Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità – Regione Piemonte

CANNABIS CLUB RADICALE, MARRONE (FDI-AN): DENUNCIO PENALMENTE VERTICI ASSOCIAZIONE AGLIETTA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

<<La Corte Costituzionale ha avuto modo di ribadire ancora recentemente l’adeguatezza della repressione penale per la coltivazione di cannabis, fosse pure per uso personale, con la reclusione da sei a venti anni.

Se davvero il direttore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni ha personalmente piantato un seme di cannabis, pubblicizzando l’ennesima iniziativa anti proibizionista, lo denuncerò penalmente in Procura: non mi importa se si tratta di una provocazione, con la droga non si scherza>> annuncia Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Consiglio Regionale del Piemonte, che ricorda

<<Igor Boni è anche un amministratore pubblico, nominato da Chiamparino al vertice della partecipata regionale IPLA nella più tradizionale lottizzazione politica delle poltrone di sottogoverno: il centrosinistra trovi altri modi di gratificare i radicali per il loro appoggio elettorale perché un personaggio così irresponsabile non può ricoprire il ruolo di amministratore unico di una società pubblica, pagato peraltro oltre 50.000 euro annui sborsati dal contribuente. Presenterò comunque in Consiglio Regionale una mozione di revoca dell’incarico, anche per riscattare l’immagine dell’istituzione, oggi infangata e ridicolizzata dall’adesione del Presidente Laus a questa buffonata del Cannabis Club, ai margini dell’apologia di reato>>. 

MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’, GRUPPO IN REGIONE PIEMONTE

“L’obiettivo è di rimettere il centro destra in cammino – hanno dichiarato Marco Botta e Gian Luca Vignale -, collaborando con tutte le forze di centro destra per costruire insieme un progetto serio e credibile”

Nel Movimento nazionale per la Sovranità con un entusiasmo che neppure io mi sarei aspettato mi sono finalmente sentito di nuovo a casa, e con me molti amici, cittadini e rappresentanti istituzionali. Per coerenza con il mio percorso politico e con il mandato elettorale che ho ricevuto nel 2014 ho deciso di aderire al Movimento nazionale per la Sovranità, creando un gruppo consiliare regionale, il primo in tutta Italia” lo dichiara il consigliere regionale Gian Luca Vignale, che oggi in conferenza stampa ha annunciato la costituzione del primo gruppo consiliare regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità. Con lui anche il coordinatore regionale del neonato movimento, Marco Botta.

 

“L’obiettivo è di rimettere il centro destra in cammino – hanno dichiarato Marco Botta e Gian Luca Vignale -, collaborando con tutte le forze di centro destra per costruire insieme un progetto serio e credibile in grado di fermare la demagogia penta stellata e sottrarre la nostra regione da un’amministrazione di centro sinistra che sta penalizzando territori e paesi”.

 

“La mia storia politica – ha spiegato Vignale – inizia con il Movimento Sociale, e continua in Alleanza nazionale, fino al 2009 quando nasce il PDL. Da allora è iniziata la mia diaspora politica: i valori della destra sociale, quelli per cui sono cresciuto e in cui ho creduto e per i quali ancora oggi mi impegno con grande senso di responsabilità, purtroppo non hanno trovato più una casa in grado di accoglierli al meglio”.

 

“Lascio un partito, Forza Italia, che esprime rappresentanti in tutte le istituzioni – ha aggiunto  Vignale – per entrare in un Movimento che è appena nato. Non è quindi una scelta fatta per opportunismo o per tornaconto personale, ma semplicemente dettata dal cuore e dalla passione. Non posso, lasciando Forza Italia, che ringraziare tutte le persone che all’interno del Partito mi hanno dato uno spazio politico –anche se la mia provenienza era diversa- libero. ”

 

“Il punto di partenza del Movimento – ha spiegato il coordinatore regionale Marco Botta – è la casa comune della destra, una nuova casa per tutti coloro che con noi hanno militato in Azione nazionale e che credono nei valori della destra sociale. La scelta del sovranismo nasce, infatti, dalla convinzione che la sovranità nazionale popolare e monetaria sia lo strumento necessario per governare la globalizzazione difendendo gli interessi popolari”.

 

Marco Botta e Gian Luca Vignale hanno spiegato che il loro impegno “si focalizzerà per portare in Piemonte idee della destra che forse 20 anni fa sembravano “utopiche” ma che oggi sono fortemente attuali: contrastare la globalizzazione che ha distrutto il settore produttivo italiano e piemontese, anteporre l’interesse dei cittadini davanti rispetto potere finanziario e delle multinazionali, rivendicare la sovranità regionale e nazionale di fronte ad ogni direttiva o diktat europei”.

 

“Questo significa declinare la sovranità popolare – spiegano – con iniziative concrete. Come ad esempio, riportare anche in Piemonte nuove risorse per far ripartire le opere pubbliche e l’edilizia , che dalla crisi ad oggi ha perso oltre 40 mila posti di lavoro. Oppure contrastare la legge Bolkestein, a tutela delle decina di migliaia mila ambulanti piemontesi. O ancora difendere le piccole e medie categorie produttive ed artigiane contro le multinazionali. I tassisti sono l’esempio più attuale, ma a loro si aggiungono anche gli agricoltori piemontesi, i tanti produttori di latte che ogni anno subiscono ingiuste politiche europee e tutte le piccole e medie imprese”.

 

Per il Movimento nazionale una delle priorità è il contrasto all’immigrazione incontrollata. “Non è ammissibile – spiegano Vignale e Botta – che vi sia un Piemonte di serie B, formato da decine di migliaia di disoccupati e da oltre 400 mila poveri piemontesi che faticano ad arrivare a fine mese o a pagare l’affitto, e un Piemonte di serie A, composto dai 14 mila immigrati (quasi tutti clandestini)”.

 

L’azione in Consiglio Regionale del Movimento Nazionale sarà proiettata su queste temi, puntando, come sottolinea Vignale a “portare la ‘sovranità piemontese’ anche sul piano normativo: ovvero in proposte di legge che garantiscano la priorità agli italiani”.

 

In Comune Morano va all’attacco sui “misteri” dello Chalet del Valentino

“Come può il Comune avere consentito l’occupazione anche temporanea dei locali senza un regolare contratto e senza che fosse indetta una gara? Si tratta infatti pur sempre di beni comunali”   

 

Il notaio-consigliere Alberto Morano, capogruppo della lista civica di cui fu candidato sindaco in coalizione con Lega e Fratelli d’Italia, attraverso una interpellanza presentata il 27 Gennaio  chiese all’Assessore al Bilancio e all’Assessore al Commercio di Torino “quale fosse l’intendimento dell’Amministrazione cittadina in relazione all’affitto dei locali costituenti lo Chalet del Valentino, essendo scaduto il contratto al 31 Dicembre 2016”.

Morano scrive in un post sulla sua pagina Facebook che ” il 20 Febbraio 2017 l’Assessore al Bilancio ha risposto (ed è possibile ascoltare la risposta accedendo alla registrazione), nel corso della seduta del Consiglio Comunale, alla detta interpellanza dichiarando quanto segue:

  1. Il contratto di affitto è scaduto il 31 Dicembre 2016.
  2. E’ intendimento dell’Amministrazione procedere ad una procedura ad evidenza pubblica per individuare il nuovo affittuario dei locali.
  3. Ciò sarà possibile solo dopo che la società che ha gestito i locali fino al 31 Dicembre 2016, in ottemperanza ad un ordine di demolizione emesso dai competenti uffici comunali, avrà demolito le opere abusive realizzate e ripristinato i luoghi nello stato di fatto antecedente”.

 

Prosegue Morano su Fb: ” a seguito di questa risposta mi ero dichiarato soddisfatto, certo che nel nuovo bando sarebbe stata indicata la superficie corretta e non 249 metri quadrati. Ho però con grande sorpresa appreso oggi da un gestore di locali e quindi verificato su Google che il locale Chalet del Valentino ha continuato imperterrito la sua attività nei mesi di Gennaio e Febbraio 2017″.

Il consigliere Morano sottolinea che  “sono state organizzate almeno otto serate (5 Gennaio, 7 Gennaio, 14 Gennaio, 21 Gennaio, 27 Gennaio, 28 Gennaio, 11 Febbraio, 18 Febbraio 2017) ed altre due sono in programma il 22 Febbraio e il 25 Febbraio 2017. Tutto ciò pone alcuni seri interrogativi ai quali dovrà necessariamente rispondere l’amministrazione”.

 

Morano chiede dunque alla Giunta: 

a) A quale titolo i vecchi (o nuovi) gestori continuano ad occupare i locali dello Chalet del Valentino?

b) Come può il Comune avere consentito l’occupazione anche temporanea dei locali senza un regolare contratto e senza che fosse indetta una gara? Si tratta infatti pur sempre di beni comunali.

c) Come mai il Comune non ha verificato se è stata data esecuzione all’ordine di demolizione emanato dai competenti uffici comunali?

d) Chi ha autorizzato lo svolgimento dell’attività in assenza di un titolo che legittimasse l’esercente a occupare i locali?

e) Come mai non sono stati effettuati controlli da i competenti uffici (Polizia Municipale, Siae)?

f) E se fosse successo un incidente chi rispondeva dei danni; come può essere stipulata e operare una copertura assicurativa in assenza di un contratto di affitto e di una regolare autorizzazione dello svolgimento dell’attività?

“In relazione a questa a dir poco imbarazzante vicenda occorre innanzi tutto chiedersi: ma gli assessori Rolando e Sacco si parlano? Ed ancora, – osserva Morano – l’Assessore Sacco (e gli uffici competenti a rilasciare le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento delle attività) sapevano che il contratto di affitto era scaduto il 31 Dicembre 2016, come pubblicamente affermato dall’Assessore al Bilancio il 20 Febbraio 2017? Ed infine, l’Assessore Sacco e l’Assessore Rolando verificano l’operato dei loro uffici?” Secondo il notaio-consigliere “quanto sta accadendo relativamente allo Chalet del Valentino ed in Comune è molto grave e di ciò si dovrà necessariamente interessare la Magistratura. Ma credo che anche gli elettori del Movimento Cinque Stelle debbano riflettere e porsi delle domande ed in particolare chiedersi se gli attuali assessori della Giunta Pentastellata interpretano e danno attuazione al loro programma di gestire in modo corretto e trasparente il bene pubblico”.