L’Europa dovrà essere “piemonteisa”

Caro Direttore,

Ho letto nei giorni scorsi sul Torinese le critiche di un lettore all’impostazione attuale della commemorazione al colle dell’Assietta.
Vorrei ricordare che nel 1968 fu la Compania di Brande’ dei poeti in lingua piemontese a dare vita prima alla Festa del Piemont a Graglia e poi alla rievocazione fra val Chisone e val Susa della battaglia che conservo’ al Piemonte la sua indipendenza.
Queste due iniziative furono organizzate soprattutto con l’intento di valorizzare lingua, cultura e tradizioni della “Patria cita” e mal si conciliano con parate militariste o esibizioni retoriche e fuori luogo.
Poiché so che gli organizzatori delle celebrazioni odierne sono persone per bene e oneste spero che nei prossimi anni vorranno tornare ai valori di fraternità alpina e montanara degli inizi.
L’Europa unita di domani dovrà essere quella delle Regioni, Piemonteisa compresa.
Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti
Roberto Gremmo 
Union Piemonteisa
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