POLITICA- Pagina 529

CASSIANI (PD): “intervenire per contrastare la ludopatia e salvaguardare i lavoratori del settore”

“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi ho interrogato l’Assessore al Lavoro Gianna Pentenero per conoscere i motivi per i quali non è stato dato un tempestivo riscontro alle richieste di apertura di un tavolo di crisi da parte dei lavoratori della filiera del gioco legale che, a causa della legge regionale che, nel 2016, ha introdotto norme per la prevenzione e il contrasto del gioco patologico in Piemonte, sono stati licenziati o, a breve, perderanno il proprio lavoro” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.

“Numerose aziende del settore del gioco legale, infatti, negli ultimi mesi, hanno scritto all’Assessore regionale competente, per esprimere la propria preoccupazione per gli effetti provocati dall’applicazione di questa normativa. Queste aziende hanno già dovuto procedere alla riduzione di personale, riduzione che, fino ad oggi, è stata soltanto parziale grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che, purtroppo, sono in corso di esaurimento. La chiusura totale delle attività è prevista per il mese di maggio 2019, con la conseguente perdita dei posti di lavoro rimasti ” ha proseguito Cassiani.

“Nonostante siano stati richiesti ufficialmente alla Regione incontri da parte delle aziende e dei sindacati per ridisegnare insieme un progetto davvero efficace che da un lato contrasti la ludopatia e dall’altro salvaguardi al massimo l’occupazione dei lavoratori di questo settore, non risulta essersi verificata alcuna riunione sul tema” ha affermato Luca Cassiani.

“Ritengo importante – ha concluso Cassiani – che la Regione preveda un confronto con il mondo del gioco legale. Bisogna rendersi conto che il sacrificio delle realtà imprenditoriali che garantiscono presidi di legalità e buona occupazione rappresenta un danno per i dipendenti, ma anche per l’intera collettività perché apre un varco preoccupante al proliferare di offerte illegali. Proseguirò, pertanto, la mia battaglia per tutelare questo settore e i suoi lavoratori”.

Comitato Autonomia Piemont, appello in tre lingue per la partecipazione

“Sovente ci si lamenta della politica, delle scelte di questa o quella amministrazione, ma ci si dimentica che la democrazia offre la possibilità di dire la propria e di cambiare le cose sedendo in un consiglio comunale. Se si sta fuori si potrà soltanto aspettare la legislatura futura e ‘subire’ la politica. Ma se si è all’interno e ci si impegna in prima persona, a partire dai piccoli e piccolissimi comuni, che sono l’anima del nostro Piemonte, qualcosa si può fare”

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APPELLO AI CITTADINI PIEMONTESI: PARTECIPATE ATTIVAMENTE ALLA POLITICA DEI TERRITORI!

 

Il Comitato Autonomia Piemont è un’organizzazione civista, sociale, aperta e plurale, che crede nei valori dell’autogoverno e della democrazia locale e partecipata. Rivolgiamo un appello a tutti i Cittadini del Piemonte che abbiano a cuore il futuro della nostra regione, delle sue montagne, delle sue colline, delle sue pianure, delle sue città e del suo carico di storia e di identità millenaria. L’obiettivo di una VERA autonomia e la salvaguardia della cultura e delle tradizioni della regione sono imprescindibili da una presenza autonomista nei consigli comunali, non importa se in maggioranza o in minoranza. Sovente ci si lamenta della politica, delle scelte di questa o quella amministrazione, ma ci si dimentica che la democrazia offre la possibilità di dire la propria e di cambiare le cose sedendo in un consiglio comunale. Se si sta fuori si potrà soltanto aspettare la legislatura futura e ‘subire’ la politica. Ma se si è all’interno e ci si impegna in prima persona, a partire dai piccoli e piccolissimi comuni, che sono l’anima del nostro Piemonte, qualcosa si può fare. Per questo rivolgiamo a tutti i Cittadini del Piemonte, che abbiano mani, cuore, mente pulita e sgombra l’invito a formare liste civiche, certamente con un denominatore comune: lavorare per la propria comunità cui si appartiene e per la libertà del Piemonte. Non promettiamo nulla, ad eccezione che lavoreremo tutti insieme per la nostra regione. Chi fosse interessato a camminare con noi su questo percorso, lungo e difficile, ma altresì motivante ed esaltante, ci contatti come di seguito:

 

Comitato Autonomia Piemont

Posta elettronica: movimentopiemont@gmail.com

Carlo Comoli

Massimo Iaretti

Emiliano Racca

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APEL AI SITADIN PIEMONTEIS: DEVE DA Fé, PARTESIPE’ A LA VITA POLITICA DIJ VOSTI TERITORI!

Ël Comità Autonomia Piemont a l’è n’organisassion sivista, sossial, duverta e plural ch’a chërdd ant ij valor dl’autogovern e dla democrassia local e partesipà. I lancioma n’apel a tuti ij sitadin dël Piemont ch’a veulo sossiesse ‘d l’avnì ‘d nòsta region, ëd soe montagne, ëd soe colin-e, ëd soe pian-e, ëd soe sità e ‘d soa carìa d’istòria e d’identità milinaria. Për rivé al but ëd na VERA autonomia e ‘d na tùa dla coltura e dle tradission dla region a l’è indispensabil na presensa autonomista ant ij consej comunaj, fa pa nen se an magioransa o an minoransa. Minca pòch as lamentoma dla politica, dle sernùe ‘d na ministrassion o ‘d n’autra, ma as dësmentioma che la democrassia ‘t da pro la possibilità d’esprime toa opinion e ‘d cangé le còse, travajand ant un consej comunal. S’it ëstas a vardé, it podras mach spëté la legislatura dòp e ‘subì’la politica. Ma s’it angages an prima person-a a parti da le milanta cite comun-e ch’a son l’anima ‘d nòstr Piemont cheicòs ëd bon as peul fesse. A l’è giusta për sòn ch’i adressoma a tuti ij sitadin dël Piemont, ch’a sio volenteros e ch’a l’abio la ment polida e le ideje ciajre l’anvid a formé ‘d liste civiche teritoriaj con un denomitator comun: travajé për la pròpria comunità local dont as fa part e për la libertà dël Piemont. I promëtoma nen, fòravia ch’i travajeroma tuti ‘nsema për nòsta region. Chi ch’a fussa anteressà a marcé con noiaiti ‘nsima a sto përcors-sì, bin longh e complicà, ma ‘dcò motivant e ecitant, ch’as contata pura dësgenà a l’arcapit sì-sota:

 

Comitato Autonomia Piemont

Adressa mail: movimentopiemont@gmail.com

Carl Còmoli

Massimo Iaretti

Milian Raca

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SONAA ALS CIUTADINS PIEMONTÉS: RECHAMPATZ-VOS PER PARTECIPAR ACTIVAMENT A LA VIDA POLITICA DAL VÒSTRE TERITÒRI!

 

Lo Comitat Autonomia Piemont es un’organisaccion civista, sociala, dubèrta e plurala che crei dins las valors de l’autogovern e de la democracia locala e partesipaa. Nos levem la cria per tuits los ciutadins dal Piemont que vòlon trabalhar per l’avenir de nòstra region, per sas montanhas, sas soe còlas, sas planas, sas ciutats e sa civiltat charjaa d’istòria e d’identitat milinaria. Per arribar a una VERA autonomia e una defensa de la coltura e de las tradicions de la region es indispensable una presença autonomista dins als conselhs comunals, fai ren si en magiorança o en minorança. Sovens nos se planhèm de la politica, de las chausias de una amministracion o d’un’autra, mes nos exubliem que la democracia nos balha pron la possibilitat d’exprimar nòstre avís e de chanjar las chausas, trabalhant dins un conselh comunal. Si te agaches, te poirès mac esperar la legislatura venenta e subir la politca. Mes se t’ angages en primièra persona a partir da las milantas pechòtas comunas que son l’ama de nòstre Piemont qualquaren de bon se pòl far. Es per aquò que nos s’adreicem a tuits los ciutadins dal Piemont, que sion volenteros e que aion la ment dubèrta e las idèas claras l’anvitacion de formar de listas civicas territorialas abo lo partatge d’aqueste but: trabalhar per la sas comunitats al nivèl local dont se fai part e per la libertat dal Piemont. Nos vos fasèm ges de promessas,  fòra aquela de s’engatjar per trabalhar tuits per nòstra region. Qui foguèsse interessat de marchar abo nosautres sus aquesta draia, ben lonja e complicaa, mee decò motivanta e reviscolanta, que nos contacte sença geina a l’adreiça icì sota:

 

Comitato Autonomia Piemont

Adreiça mail: movimentopiemont@gmail.com

Carl Còmoli

Massimo Iaretti

Milian Raca

 

 

TAV, OSVALDO NAPOLI: ORA COSTA LA METÀ, NIENTE PIÙ ALIBI PER M5S”

L’Unione europea ha deciso di dimezzare i costi della tratta nazionale della TAV e di finanziare al 50% (prima era al 40%) la costruzione del tunnel di base: due buone notizie, tali da rendere ottimisti sul fatto che la Telt (la società italo-francese che gestisce i lavori per la realizzazione del tunnel di base) darà domani il via libera a due appalti imponenti per il valore complessivo di 2,3 miliardi di euro. La decisione della Commissione e dell’Unione europea conferma che l’Europa non è sempre quella “madre matrigna” troppo spesso criticata dai sovranisti. Con queste libera, i costi dell’Italia per la tratta nazionale si abbattono da 1,7 miliardi a 850 milioni. Una piccola nota a margine: il ministro Danilo Toninelli, strenuamente contrario alla TAV, appena lo scorso 3 dicembre firmava una lettera, con la collega Elisabeth Borne, indirizzata al direttore di Telt, Mario Virano, nella quale rinnovavano l’interesse di Italia e Francia “a beneficiare dei finanziamenti europei per la realizzazione del progetto”. In sostanza, Toninelli ha tenuto da sempre il piede infilato in due scarpe: in pubblico era un accalorato No-Tav, con la grisaglia ministeriale firmava lettere e impegni per la realizzazione dell’opera. Il prezzo di tanta ambiguità, ovviamente, viene messo a carico dei contribuenti italiani. Dopo le decisioni della Commissione, Il M5s ora non ha più alibi per dire NO. A meno di non richiamare in servizio il buon Marco Ponti e commissionargli una nuova analisi da chiamare, però, analisi benefici-vantaggi.

On. Osvaldo Napoli, direttivo di Forza Italia alla Camera e capogruppo al Comune di Torino

 

TAV, OSVALDO NAPOLI: ORA COSTA LA METÀ, NIENTE PIÙ ALIBI PER M5S"

L’Unione europea ha deciso di dimezzare i costi della tratta nazionale della TAV e di finanziare al 50% (prima era al 40%) la costruzione del tunnel di base: due buone notizie, tali da rendere ottimisti sul fatto che la Telt (la società italo-francese che gestisce i lavori per la realizzazione del tunnel di base) darà domani il via libera a due appalti imponenti per il valore complessivo di 2,3 miliardi di euro. La decisione della Commissione e dell’Unione europea conferma che l’Europa non è sempre quella “madre matrigna” troppo spesso criticata dai sovranisti. Con queste libera, i costi dell’Italia per la tratta nazionale si abbattono da 1,7 miliardi a 850 milioni. Una piccola nota a margine: il ministro Danilo Toninelli, strenuamente contrario alla TAV, appena lo scorso 3 dicembre firmava una lettera, con la collega Elisabeth Borne, indirizzata al direttore di Telt, Mario Virano, nella quale rinnovavano l’interesse di Italia e Francia “a beneficiare dei finanziamenti europei per la realizzazione del progetto”. In sostanza, Toninelli ha tenuto da sempre il piede infilato in due scarpe: in pubblico era un accalorato No-Tav, con la grisaglia ministeriale firmava lettere e impegni per la realizzazione dell’opera. Il prezzo di tanta ambiguità, ovviamente, viene messo a carico dei contribuenti italiani. Dopo le decisioni della Commissione, Il M5s ora non ha più alibi per dire NO. A meno di non richiamare in servizio il buon Marco Ponti e commissionargli una nuova analisi da chiamare, però, analisi benefici-vantaggi.

On. Osvaldo Napoli, direttivo di Forza Italia alla Camera e capogruppo al Comune di Torino

 

LEU INTERVIENE SULL'IMPUGNATIVA CONTRO LA STABILIZZAZIONE DEI MEDICI PRECARI 118

Il Governo giallo-verde ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento con cui la Regione Piemonte stabilizza gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. Si tratta di personale che lavora già da anni all’interno del servizio 118 ma che fino ad oggi non è stato possibile assumere a tempo indeterminato.

“Si tratta di un atto gravissimo – è la dichiarazione di Marco Grimaldi, capogruppo di LeU in Consiglio regionale – perché mette in pericolo 80 posti di lavoro a tempo indeterminato e soprattutto costringe inutilmente all’incertezza le famiglie di questi lavoratori che non solo lavorano con la salute dei cittadini piemontesi, ma lo fanno con un’esperienza di molti anni alle spalle”.

Sulla questione interviene anche Walter Ottria, consigliere regionale alessandrino che, sollecitato da alcuni dei medici interessati, per primo tre anni fa si è occupato della vicenda: “la sanatoria è stata la soluzione di buon senso trovata alla fine di un lungo lavoro di confronto tra i precari del 118, l’Assessore alla Sanità piemontese e pure con le opposizioni in Regione, al fine di sanare le situazioni lavorative dei medici di comprovata professionalità, con esperienza pluriennale al servizio del sistema dell’emergenza 118 per il nostro SSN”.

“Quello del Governo è un atto ostile – rincara la dose Grimaldi – se è un problema di competenze, prima di impugnare la decisione regionale il Governo si assuma la responsabilità di stabilizzare lui i lavoratori. Se si tratta invece di una posizione politica del Governo giallo-verde dovranno risponderne davanti ai medici precari e ai cittadini”.

Si tratta ora di capire quali siano le motivazioni del Governo che oggi risultano incomprensibili: “l’impugnazione da parte del Governo – prosegue Ottria – rischia non solo di pregiudicare la vita degli 80 medici precari piemontesi ma anche di mettere in seria difficoltà la continuità del servizio sanitario regionale: in una situazione di persistente mancanza di personale medico, la decisione governativa appare inspiegabile. Tanto più – conclude Ottria – che una simile sanatoria è stata fatta da altre Regioni senza che il Governo abbia mai eccepito in proposito; da questo punto di vista l’impugnazione governativa appare più un atto politico che tecnico”.

LEU INTERVIENE SULL’IMPUGNATIVA CONTRO LA STABILIZZAZIONE DEI MEDICI PRECARI 118

Il Governo giallo-verde ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento con cui la Regione Piemonte stabilizza gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. Si tratta di personale che lavora già da anni all’interno del servizio 118 ma che fino ad oggi non è stato possibile assumere a tempo indeterminato.

“Si tratta di un atto gravissimo – è la dichiarazione di Marco Grimaldi, capogruppo di LeU in Consiglio regionale – perché mette in pericolo 80 posti di lavoro a tempo indeterminato e soprattutto costringe inutilmente all’incertezza le famiglie di questi lavoratori che non solo lavorano con la salute dei cittadini piemontesi, ma lo fanno con un’esperienza di molti anni alle spalle”.

Sulla questione interviene anche Walter Ottria, consigliere regionale alessandrino che, sollecitato da alcuni dei medici interessati, per primo tre anni fa si è occupato della vicenda: “la sanatoria è stata la soluzione di buon senso trovata alla fine di un lungo lavoro di confronto tra i precari del 118, l’Assessore alla Sanità piemontese e pure con le opposizioni in Regione, al fine di sanare le situazioni lavorative dei medici di comprovata professionalità, con esperienza pluriennale al servizio del sistema dell’emergenza 118 per il nostro SSN”.

“Quello del Governo è un atto ostile – rincara la dose Grimaldi – se è un problema di competenze, prima di impugnare la decisione regionale il Governo si assuma la responsabilità di stabilizzare lui i lavoratori. Se si tratta invece di una posizione politica del Governo giallo-verde dovranno risponderne davanti ai medici precari e ai cittadini”.

Si tratta ora di capire quali siano le motivazioni del Governo che oggi risultano incomprensibili: “l’impugnazione da parte del Governo – prosegue Ottria – rischia non solo di pregiudicare la vita degli 80 medici precari piemontesi ma anche di mettere in seria difficoltà la continuità del servizio sanitario regionale: in una situazione di persistente mancanza di personale medico, la decisione governativa appare inspiegabile. Tanto più – conclude Ottria – che una simile sanatoria è stata fatta da altre Regioni senza che il Governo abbia mai eccepito in proposito; da questo punto di vista l’impugnazione governativa appare più un atto politico che tecnico”.

"UN FORTISSIMO GRUPPO DI CENTRO-DESTRA PER RIDARE SLANCIO ALLA CITTÀ’ DI RIVOLI"

Un Centro-Destra ultra compatto ha presentato ieri, sabato 16 febbraio, il candidato sindaco alla Città di Rivoli. Il nome è quello di Andrea Tragaioli, già sindaco di Rosta e originario di una delle famiglie storiche rivolesi. La coalizione che vede alleati Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, la lista civica “Rivoli nel Cuore” e il Popolo della Famiglia, intende giocare da protagonista per ridare un forte impulso alle azioni di rilancio della Città di Rivoli che e’ uno dei simboli della cintura torinese. Dalla sicurezza e provvedimenti contro la microcriminalità, all’attenzione al terzo settore, il programma promette azioni concrete sul territorio. Laura Adduce segretario della Lega di Rivoli si dice positiva e soddisfatta del lavoro che ha portato alla scelta del programma ed “ora, dopo  anni è arrivato il momento di convincere i rivolesi a cambiare e voltare pagina”. A breve saranno presentate anche due sedi operative della campagna elettorale una nel cuore di Cascine Vica e l’altra nei pressi di Piazza Martiri.

C.V.

“UN FORTISSIMO GRUPPO DI CENTRO-DESTRA PER RIDARE SLANCIO ALLA CITTÀ’ DI RIVOLI”

Un Centro-Destra ultra compatto ha presentato ieri, sabato 16 febbraio, il candidato sindaco alla Città di Rivoli. Il nome è quello di Andrea Tragaioli, già sindaco di Rosta e originario di una delle famiglie storiche rivolesi. La coalizione che vede alleati Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, la lista civica “Rivoli nel Cuore” e il Popolo della Famiglia, intende giocare da protagonista per ridare un forte impulso alle azioni di rilancio della Città di Rivoli che e’ uno dei simboli della cintura torinese. Dalla sicurezza e provvedimenti contro la microcriminalità, all’attenzione al terzo settore, il programma promette azioni concrete sul territorio. Laura Adduce segretario della Lega di Rivoli si dice positiva e soddisfatta del lavoro che ha portato alla scelta del programma ed “ora, dopo  anni è arrivato il momento di convincere i rivolesi a cambiare e voltare pagina”. A breve saranno presentate anche due sedi operative della campagna elettorale una nel cuore di Cascine Vica e l’altra nei pressi di Piazza Martiri.

C.V.

Anche da Forza Italia: "Auguri, senatur!"

Non solo da parte del popolo leghista, ma anche da Forza Italia giungono gli auguri per una pronta guarigione al fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, colpito da un malore nei giorni scorsi. Dal Piemonte un messaggio di vicinanza e solidarietà arriva al “senatur” dal vicepresidente del gruppo azzurro in Regione, Andrea Tronzano, che scrive su Facebook: “Vicino a Umberto #Bossi, un uomo che entrerà nella storia perché l’ha cambiata. Coraggioso, lungimirante e impavido! Forza senatùr! #maimulàetegndur”

Anche da Forza Italia: “Auguri, senatur!”

Non solo da parte del popolo leghista, ma anche da Forza Italia giungono gli auguri per una pronta guarigione al fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, colpito da un malore nei giorni scorsi. Dal Piemonte un messaggio di vicinanza e solidarietà arriva al “senatur” dal vicepresidente del gruppo azzurro in Regione, Andrea Tronzano, che scrive su Facebook: “Vicino a Umberto #Bossi, un uomo che entrerà nella storia perché l’ha cambiata. Coraggioso, lungimirante e impavido! Forza senatùr! #maimulàetegndur”