POLITICA- Pagina 285

La Buona Destra con Calenda

“Con l’ufficializzazione dell’adesione del nostro Leader Nazionale, Filippo Rossi, ad Azione ed al progetto di Carlo Calenda, come Buona Destra abbiamo compiuto un primo decisivo passo sulla strada che ci siamo prefissati: la costituzione di un Patto Repubblicano, concreto e responsabile che offra un’alternativa concreta agli italiani”, così Claudio Desirò, di Buona Destra, commentando l’adesione di Filippo Rossi ad Azione.

“Di fronte al decadimento politico, certificato dalla mancanza di fiducia al Governo Draghi, a causa di partiti votati alla propaganda ed al mantenimento di posizioni di rendita, piuttosto che a salvaguardare i reali interessi del Paese, come cittadini e politici che credono nei valori di una politica alta ed altra, non potevamo esimerci dal compiere una scelta netta”, continua Desirò.

“Il populismo grillino e la politica da slogan di un centrodestra ormai in balia di se stesso e di due presunti leader alla ricerca costante di consenso, hanno consegnato il nostro Paese ad un periodo di totale incertezza e di vuoto istituzionale nel momento storico più complicato dal dopoguerra ad oggi”, aggiunge Desirò.

“Il nostro partito è nato per ridare voce e rappresentatività a tutto quel mondo liberale che non si sente più rappresentato da una politica illogica, priva di contenuti e di visione per il Paese. Aderendo al progetto di Calenda intraprendiamo un percorso che permetterà, finalmente, agli italiani di avere un’alternativa che anteporrà le proposte agli slogan, le soluzioni ai problemi al solleticare le emozioni di pancia degli elettori, la responsabilità alla mancanza di visione e di futuro per il Paese. Con Filippo Rossi, il Sen. Cangini, Carlo Calenda e gli amici di Azione proporremo un’alternativa solida e concreta per la guida del Paese”.

La Buona Destra

Tav: Gariglio (Pd), bene Osservatorio, nuove risorse per piano strategico Valsusa

“I tavoli tematici che verranno istituiti sulla Tav sulla sostenibilità ambientale, territoriale e legalità rappresentano uno strumento opportuno e utile per coinvolgere concretamente le comunità locali sulla realizzazione dell’opera e confermano l’ottimo lavoro svolto dall’Osservatorio e dal commissario di Governo per l’Asse ferroviario Torino-Lione, Calogero Mauceri”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.
“È necessario utilizzare nel migliore dei modi le risorse già stanziate per le opere di compensazione procedendo con una concertazione ampia e con scelte condivise che garantiscano lo sviluppo sostenibile e la crescita dei territori interessati. É inoltre indispensabile lavorare per aumentare la somma dei 100 milioni di euro, attualmente previsti, in modo da poter finanziare un piano strategico per lo sviluppo della Valsusa”: conclude Davide Gariglio.

Sicurezza. Italexit (Torino): un flash mob per dire basta al degrado

Sicurezza. Italexit (Torino): un flash mob per dire basta al degrado delle nostre periferie torinesi in preda al far west

Questo pomeriggio in piazza della Vittoria, insieme agli abitanti della zona, abbiamo simbolicamente ricordato e rivendicato il valore storico di questo luogo, simbolo della liberazione dalle truppe franco-spagnole.
Proprio pochi giorni fa l’ennesimo atto di violenza, culminato con un omicidio, che testimonia l’abbandono delle nostre periferie teatro di: furti, scippi, pestaggi, spaccio di droga e delinquenza perfino con baby gang. Le periferie conquistano un po’ di ipocrita considerazione solo in balia delle campagne elettorali, come potenziali bacini di voto a cui semplicemente attingere. Con la caduta del governo auspichiamo che la gestione vergognosa della sicurezza a prima firma del duo Lamorgese – Salvini ponga fine all’ipocrisia politica dei paladini a parole della sicurezza. I cittadini meritano di più. Così in una nota i referenti torinesi e metropolitani di Italexit per l’Italia con Paragone.

Concorrenza, Lega: Stralcio art.10 vittoria buonsenso, ora completare riforma 2019

Lunedì prossimo nell’aula della Camera ci sarà la discussione generale del ddl Concorrenza, senza l’articolo 10. La norma sui taxi è stata infatti stralciata sbloccando cosi una riforma importante e chiesta dall’Europa per il Pnrr. Una vittoria del buonsenso auspicata dalla Lega e dai lavoratori. Se il governo ci avesse seguito subito avremmo evitato le sabbie mobili in cui si era impantanato. Siamo pronti cosi per una rapida approvazione del ddl Concorrenza. Ora bisogna concentrarsi sui decreti attuativi per completare l’iter della riforma previsto dalla legge 12 del 2019 su piattaforme tecnologiche, registro delle imprese e foglio di servizio elettronico per tutelare il modello di Tpl non di linea fondato su decine di migliaia di piccole imprese artigiane e su un tessuto cooperativo di grande valore”.

Lo dicono in una nota i deputati della lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi, responsabile dipartimento Infrastrutture.

Elezioni, Grimaldi: Larghi o stretti, rendiamo fertili i nostri campi

Per fermare crisi climatica e sociale.

«Una probabile verità: quest’alleanza di governo non avrebbe comunque retto l’urto di una finanziaria che molti non volevano votare. E forse l’unico appello davvero sensato, ben più che pregare Draghi di restare, sarebbe stato un richiamo alle forze di governo affinché approvassero la manovra e non lasciassero il Paese senza un intervento in grado di affrontare i veri problemi.

Le destre ruggiscono sicure di governare a breve. Se pensate che la partita sia chiusa, fermatevi: questo post non fa per voi. Se invece avete qualche minuto proverò a scrivere ciò che penso si debba fare.

I ragazzi e le ragazze di oggi hanno paura di sognare o anche solo immaginare il proprio futuro sul nostro pianeta fra 10, 20 o 30 anni. Sanno che le secche dei laghi, l’erosione inarrestabile dei ghiacciai, la siccità che uccide prati e raccolti, gli incendi che divorano i boschi non sono gli effetti di una strana estate. Sanno che sono la vigilia di anni sempre più duri, se non agiremo ora e in maniera radicalmente coraggiosa sulla crisi climatica. Con un programma di vera riconversione energetica, con un investimento enorme sul trasporto pubblico, con un piano di riforestazione del Paese. Non sono loro l’ultima e l’unica generazione che potrà fermare tutto questo. Lo sono tutte quelle che vivono oggi in Italia e sul pianeta Terra.

Tanti e tante non riescono a vivere con dignità nemmeno il presente. La crisi sociale – che può essere affrontata solo insieme alla crisi ambientale – ci impone di agire sul salario minimo legale, sulla fine dei contratti pirata, sul rinnovo di tutti i contratti collettivi nazionali, su una vera legge sulla rappresentanza del lavoro, sull’estensione del reddito di cittadinanza, sulla parità salariale fra uomini e donne, sulla riduzione e redistribuzione dei tempi di lavoro, sulla garanzia di una pensione agli adulti e ai giovani di oggi.

I diritti delle persone non sono ancora pieni. Continua a mancare una norma che permetta il riconoscimento di entrambi i genitori per i figli di coppie omogenitoriali. Continua a mancare un congedo di paternità che consenta una vera redistribuzione del carico famigliare. Ancora i bambini e le bambine nati qui da genitori stranieri non sono considerati cittadini italiani. Ancora permangono la vergogna dei Centri per la Permanenza e il Rimpatrio e della legge Bossi-Fini.

Ci sono battaglie vitali che dobbiamo portare avanti e vincere, solo attorno a queste si possono immaginare future alleanze. I campi non sono solo larghi o stretti. I campi devono essere fertili, hanno bisogno di acqua, di sole e soprattutto di lavoro e sudore.

Immagino molte delle vostre obiezioni. Ma no, questo non è un programma della sinistra radicale o degli ambientalisti della prima ora: sono urgenze di sopravvivenza, civiltà, giustizia e democrazia senza cui non usciremo da questa crisi.

Solo lasciando che a rappresentarle e dar loro voce siano figure davvero capaci, appassionate, autorevoli per l’intelligenza e non per il nome, potremo farle diventare proposta concreta. Nessuno ha già vinto, ma dobbiamo sapere che cosa ci stiamo giocando».

Violenza donne, Casolati (Lega): ennesimo episodio a Torino, politica accoglienza fallimentare

Pubblichiamo la nota della senatrice torinese della Lega Marzia Casolati, capogruppo in commissione Femminicidio a Palazzo Madama.

“L’ennesimo tentativo di stupro da parte di un immigrato irregolare nei confronti di una giovane donna, testimonia ancora una volta una gestione fallimentare dell’accoglienza. Stavolta, la vittima si trovava ad attendere l’autobus, non nel quartiere ‘Barriera di Milano’, ma Crocetta, in pieno centro a Torino. Si è evitato il peggio solo grazie al coraggio di un passante che fortunatamente transitava lì in quel momento. Un ringraziamento alle Forze dell’Ordine che, prontamente intervenute, hanno fermato subito il trentaduenne di Angola. Ma quanto accaduto merita una profonda riflessione. Nelle nostre coste, gli sbarchi proseguono senza sosta, con l’arrivo di migliaia di immigrati irregolari. Basta con la retorica buonista dell’accoglienza di certa sinistra. Auspico non accadano più episodi del genere. La Lega è e sarà sempre contro l’immigrazione irregolare e contro ogni forma di violenza”.

Mala tempora currunt

Stavolta ho toppato di brutto. Credevo che alla fine Mario Draghi l’avrebbe sfangata.

Ma lui è un uomo tutto di un pezzo e non si accontenta di sfangarla. Il mio errore è stato confondere ciò che è giusto con la realtà. Sono due cose decisamente diverse che molte volte non collimano. La ragazzona di Garbatella, Alias Meloni c’è riuscita. Si va a votare 6 mesi prima della scadenza naturale.  Siamo proprio dei geni. Magari non il 54 % degli Italiani che si è detto solidale e dalla parte di Mario Draghi ma tant’ è che la maggioranza del Parlamento ha di fatto sfiduciato questo governo . Sfiduciato all’ italiana, uscendo e non votando ma  anche il Parlamento è un pezzo di questo nostro Bel Paese.  Siamo fatti così, covid  che riprende, guerra in Ucraina, crisi economica, inflazione galoppante, i soldi del Mef che si allontanano, tutto il modo che si vuole sincerare delle nostre facoltà mentali e noi che facciamo?  Crisi di governo.  L’ appello dei sindaci, le suppliche di Confindustria e sindacati carta straccia.
Dimenticavo: crisi energetica, costi carburante alle stelle, 5 milioni di persone  che non riescono nel mettere pranzo con cena, e chi ne ha più ne metta. Insomma questa crisi proprio non ci voleva.
E a Torino e in Piemonte che si fa?  Si aspetta, non vedo ragionevoli  alternative.  Se poi è fondata la data del 23 settembre con un agosto di campagna elettorale la buffonata è garantita. E ne vedremo delle belle anche nel centro destra , dato per vincente.  Ha cominciato, ammettiamolo, stupendoci, proprio il Berlusca.  Smania per essere rieletto. Salvini vuole prendersi la rivincita e Meloni continua nel battere i piedi: ora tocca a me. Concretamente? Bisticciano furiosamente su chi candidare nei collegi.
Grillo fa già le scarpe a Conte puntando sulla Raggi ex sindaco di Roma. Al centro ci saranno più partiti che voti per accontentare più partiti.  Ed il Pd ha una sola carta per essere competitivo.  Chiedere a Mario Draghi di candidarsi.  La vedo dura, comunque, durissima. Non si mischia più con questa politica e con questi politici. Vero , alla Camera lo hanno fatto commuovere.  2 minuti di applausi dai banchi del PD.  Un Pd che almeno per una volta ha fatto l’unica cosa che si poteva fare. Conclusioni?  Brividi nella schiena.  Proprio cosi. Come dicevano i romani mala tempora currunt. Tanta confusione, tanto caos. Difficilissimo essere ottimisti. Anzi direi impossibile.
Patrizio Tosetto

Concessioni idroelettriche, interviene il Pd

 “ABBIAMO RIMEDIATO AGLI ERRORI DELLA GIUNTA CIRIO”

Il consigliere regionale Alberto Avetta: “Cirio e la sua maggioranza non ascoltano gli avvisi del Pd e preferiscono farsi bacchettare dal Governo, a scapito dei piemontesi”

«Il Consiglio regionale è intervenuto per mettere una pezza agli errori commessi con ostinazione dalla Giunta Cirio in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico (le cd. “concessioni): infatti, la legge regionale è stata impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale per diversi profili di illegittimità, a cominciare dall’esclusione delle domande di nuove concessioni. Ancora una volta la Giunta Cirio si è fatta bacchettare dal Governo e abbiamo perso più di un anno. Questi errori di presunzione li pagano i piemontesi. E questo nonostante il Pd avesse avvisato la Giunta che quella legge era scritta male e che avrebbe esposto la Regione Piemonte al ricorso del Governo. Cosa puntualmente accaduta. Come spesso capita a Cirio e ai suoi assessori quando mettono il naso fuori dal cortile di casa». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA a margine dell’approvazione a Palazzo Lascaris del Disegno di legge regionale 22 giugno 2022, n. 212 “Modifiche alla legge regionale 29 ottobre 2020, n. 26 (Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico)”. «Registriamo una certa difficoltà da parte della Giunta e della sua maggioranza quando si devono scrivere leggi che hanno un impatto significativo, che coinvolgono interessi complessi ed articolati e che devono essere coerenti con l’impianto legislativo nazionale ed europeo. Leggi un po’ più complesse di quelle, pur importanti, sulla Festa del Piemonte, che però hanno impegnato l’Aula per settimane, quando invece sarebbe urgente concentrarsi su temi ben più dirimenti rispetto al futuro economico e sociale dei nostri territori. Gli amici delle destre pensano che la tanto sbandierata autonomia del Piemonte si traduca in “a casa nostra facciamo come vogliamo”. Ma non funziona così. E anche stavolta – e per fortuna – qualcuno ha imposto loro la marcia indietro”

“Disturbi Alimentari, da oggi il Piemonte può contare sulla migliore Legge a livello nazionale”

Gioia e soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio Regionale, del testo unificato della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, con il quale sarà possibile cambiare la vita delle ragazze e dei ragazzi colpiti da queste patologie e delle loro famiglie. Sostegno alle famiglie stesse, domiciliarità (con l’approvazione di un Ordine del Giorno specifico), prevenzione, uniformità della rete di servizi su tutto il territorio, formazione dei medici e presso le scuole sono alcuni degli elementi peculiari del testo: ci assicureremo che la Giunta e la Direzione Sanitaria mettano in campo tutte le misure, anche finanziarie, previste dalla Legge.

Passa in Consiglio Regionale quella che è, in questo momento, la Legge più avanzata a livello nazionale in tema dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione: la soddisfazione è grande, sia per la qualità del lavoro svolto in collaborazione con le altre forze politiche sia, soprattutto, per il risultato raggiunto. Siamo stati i primi, come Moderati, a presentare a giugno 2021 una Proposta di Legge sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare e misure di sostegno per le famiglie coinvolte”, seguiti poi da tre altre forze politiche di Minoranza e di Maggioranza. Il risultato è un testo – quello unificato delle Proposte di Legge numero 148, 149, 162 e 167 sul tema delle “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”, votato e approvato – capace di rispecchiare le esigenze e le richieste delle Associazioni, con le quali la collaborazione è stata costante, e di rappresentare un sostegno reale non solo alle ragazze e ai ragazzi con disturbi dell’alimentazione, ma alle loro famiglie, che con i disturbi dell’alimentazione hanno quotidianamente e drammaticamente a che fare.

Questa Legge si concentra sull’urgenza di una diagnosi precoce, della prevenzione, della formazione del personale medico e infermieristico, di percorsi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, del sostegno alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie anche dopo la fase acuta. Abbiamo sottolineato con forza che, tra i luoghi di cura, va inserita a tutti gli effetti la fase della domiciliarità, nei casi in cui le condizioni materiali e ambientali lo consentano. Sappiamo quanto cruciale sia, da questo punto di vista, l’assistenza al pasto, momento delicato nel quale i ragazzi e le famiglie non devono essere lasciati soli. Proprio in tema di domiciliarità, con un Ordine del Giorno approvato all’unanimità abbiamo voluto sottolineare questo aspetto e quello, strettamente connesso, del sostegno alle famiglie: l’atto impegna la Giunta a inserire nel Piano di progetto biennale la domiciliarità delle cure per i soggetti con DNA come linea di azione principale del Piano, sostenendo tale intervento con le adeguate risorse finanziarie a valere sul Fondo DNA.

Decisiva la scelta, che rivendichiamo con forza e che abbiamo proposto dall’inizio, di prevedere risorse economiche consistenti e specifiche per questa Legge. Ci assicureremo che la Giunta e la Direzione Sanitaria impieghino tutte le misure della Legge e le risorse economiche nazionali in arrivo anche sul Piemonte. Abbiamo voluto prevedere una Rete di Servizi uniforme su tutto il territorio, dal momento che non è tollerabile che il reddito familiare e il luogo di residenza siano variabili dalle quali finisca per dipendere l’esito di un percorso di cura. Anche su questo dovremo aprire un ragionamento dialogando con il Privato Sociale.

Abbiamo a oggi flussi enormi di turismo sanitario su questi temi: i numeri sono drammatici e in ulteriore aumento dopo due anni di pandemia. Ogni anno sono diagnosticati in Piemonte 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il cosiddetto “sommerso”. Secondo Eurispes, oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni soffrono, a livello nazionale, di disturbi del comportamento alimentare. Al dato quantitativo, di per sé impressionante, si aggiunge il fatto che questo fenomeno, anche quando riconosciuto come tale, è spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari. I DNA non sono un fenomeno che scompare con la fine dell’adolescenza, ma possono cronicizzarsi e continuare anche in età adulta. Farsi carico delle ragazze e dei ragazzi con disturbi del comportamento alimentare è compito dell’intera comunità. Fondamentale è la collaborazione con il Terzo Settore e con le Associazioni, ambiti nei quali le famiglie possono trovare aiuto e darsi reciprocamente sostegno nell’ambito di un percorso comune. Siamo convinti che, anche in questo ambito, debba essere rispettato il principio del “Niente su di noi senza di noi”.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Legge disturbi alimentari: la soddisfazione di Marrone e Vercellotti

È stata approvata  dal Consiglio Regionale del Piemonte la Pdl sui “disturbi alimentari” promossa dal consigliere di Fratelli d’Italia Carlo Riva Vercellotti e sostenuta dall’assessore alle politiche sociali Maurizio Marrone.

“Grazie all’approvazione di questo testo – spiegano Marrone e Riva – in Piemonte verranno promossi interventi volti alla cura dei disturbi della nutrizione e potenziata l’offerta dei servizi e delle prestazioni. L’obiettivo è mettere in atto azioni per il riconoscimento, l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione, riservando una particolare attenzione all’età evolutiva per una precoce presa in carico. La Regione Piemonte è al fianco delle nostre famiglie: nessun giovane adolescente o preadolescente, nessun malato, nessuna famiglia dovrà trovarsi sola e smarrita di fronte alla terribile esperienza dell’anoressia e della bulimia. Un impegno certamente difficile che con il voto odierno troverà finalmente una nuova cornice, nuovi strumenti  e dispositivi messi in campo dalle Istituzioni sanitarie regionali”.

“La crisi pandemica ha incrementato purtroppo il fenomeno dei disturbi alimentari – prosegue Carlo Riva Vercellotti, – . È per questo che un anno fa, insieme al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, decisi di proporre un progetto di legge finalizzato ad individuare modalità innovative di intervento, viste anche le numerose sollecitazioni che ci pervenivano da comunità locali, istituzioni e famiglie. Da qui – spiega Riva Vercellotti- è iniziato un percorso virtuoso che ha consentito di ascoltare e recepire nel tavolo tecnico avviato e poi in sede di Commissione Sanità indicazioni e suggerimenti di colleghi, esperti, Sindaci, famiglie, associazioni, fino all’approvazione in Commissione lo scorso giugno di una proposta capace di scrivere un testo che raccogliesse le necessità della nostra regione”.

“Soffrire di un disturbo dell’alimentazione – conclude l’assessore Marrone – sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali. Solo una piccola percentuale di persone che soffrono di un disturbo dell’alimentazione chiede aiuto. Si questo il ruolo del Terzo settore sarà determinante”.