Ieri sera Domenico De Leonardis (Sinistra Ecologista) è stato nominato coordinatore della V commissione cultura per la Circoscrizione 3.
De Leonardis “raccoglie” il testimone da Emanuele Busconi, che da settembre 2024 è entrato in Sala Rossa:
«Sono sicuro che l’ingresso in giunta e la nomina a coordinatore della V commissione della Circoscrizione 3 con delega alla cultura di Nico de Leonardis permetterà di continuare l’importante lavoro portato avanti in questi anni. – commenta Busconi – Il tessuto culturale dei quartieri San Paolo, Pozzo Strada, Cenisia e Cit Turin è vivo e ricco di associazioni di varia natura: per questo richiede cura e attenzione, che sono sicuro non mancheranno da parte di De Leonardis. Cosi come non mancherà l’impegno per far sì che progetti e attività si svolgano in modo diffuso e partecipato per tutta la cittadinanza».
La nomina di De Leonardis, conferma il ruolo di Sinistra Ecologista all’interno della maggioranza.
«Come coordinatore alla cultura, mi impegnerò nel segno della continuità di chi mi ha preceduto consapevole che la nostra città, e quindi il nostro territorio circoscrizionale, debba essere un luogo di incontro e di scambio tra culture diverse – dichiara De Leonardis – Lavorerò per valorizzare le tante attività sul territorio anche promuovendo la cultura come motore nella transizione ecologica e nella lotta al cambiamento climatico. Antifascismo, uguaglianza, accessibilità e inclusione saranno i principi guida di un palinsesto di azioni che spero dia ampio spazio a tutte le forme culturali e alle realtà presenti sul territorio anche attualizzandole con i temi e le sfide che il mondo contemporaneo impone».
“Siamo soddisfatti per l’approvazione del piano sui rifiuti speciali che l’Assessore Marnati ha ridisegnato tenendo conto delle esigenze dell’ambiente e, al contempo, delle realtà produttive piemontesi. In questo modo il Piemonte guarda al futuro, organizzando una gestione più puntuale e sostenibile per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Trasformare gli scarti in risorse è uno degli obiettivi principali che come Lega, nell’ottica di una transizione che deve essere ambiziosa ma soprattutto pragmatica, perseguiamo da sempre. Il piano, ponendosi degli obiettivi importanti al 2030, va nella giusta direzione coniugando le esigenze ambientali con un sostegno concreto alle imprese che con la loro attività danno un contributo fondamentale all’economia del Piemonte.” Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte.
In merito alla variante di progetto del Parco del Meisino su cui si è espressa la Circoscrizione 7, il coordinatore della II commissione Giuseppe Piras dichiara:
<< Il progetto del Centro di Educazione Sportiva e Ambientale al Meisino ha causato fin da subito un’enorme difficoltà di relazione tra l’amministrazione comunale e i comitati di cittadini. Noi per primi abbiamo manifestato preoccupazione per un piano non in linea con la nostra visione. La stessa Circoscrizione 7 ha sottolineato oltre un anno fa la necessità di un confronto pubblico più ampio per individuare soluzioni capaci di mitigare i potenziali impatti negativi.
Affinché i progetti siano condivisi e possano soddisfare le esigenze della popolazione è necessario che ci sia equilibrio tra utilizzo pubblico e tutela ambientale e la gestione condivisa delle risorse comuni.
Per questo crediamo che le modifiche presentate con la variante di progetto siano un passo avanti importante. Raccolgono infatti sia le posizioni preoccupate di molti cittadini sia le nostre richieste avanzate all’interno della maggioranza di Circoscrizione sia il giudizio tecnico degli enti.
In particolare, con la variante, gli elementi ambientali di grande valore verranno maggiormente preservati, rispondendo così alle criticità espresse dalla comunità locale e dagli esperti in materia come la Consulta Verde della Città e l’Ente Parco e verranno di fatto eliminati tutti gli impianti con impatto ambientale dall’area verde del Meisino.
Siamo consapevoli del fatto che queste modifiche non riusciranno a soddisfare pienamente chi si oppone all’intero progetto. Tuttavia, rappresentano misure altamente migliorative rispetto alla versione iniziale, riducendo gli impatti più pesanti e dimostrando l’impegno nel recepire le istanze provenienti dal territorio. Il nostro rammarico resta quello di non aver assunto prima queste decisioni, cosa che avrebbe evitato l’inasprirsi delle polemiche da ambo i lati.
Il lavoro da fare è ancora tanto. Sono necessari, infatti un regolamento chiaro e vincolante per la fruizione del parco, frutto di una reale consultazione con la cittadinanza; un piano di gestione che garantisca una fruizione libera e la gestione pienamente pubblica degli spazi: sappiamo che l’intenzione del Comune è questa, occorre formalizzarla; infine, l’individuazione fin da ora delle risorse necessarie per la manutenzione futura e garantire la durabilità nel tempo ed evitare successive situazioni di abbandono. Lo abbiamo fatto inserire nero su bianco anche all’interno del parere che siamo stati chiamati a esprimere, in quanto sono condizioni che riteniamo ineludibili e condizionano il parere positivo, nostro e – grazie al dialogo – di tutta la maggioranza.>>
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Piano rifiuti, PD: “Rigido e senza visione”
“Il nostro giudizio sul Piano dei rifiuti speciali che è stato approvato oggi in Consiglio regionale, è negativo: un iter iniziato nel 2018 con dati aggiornati nel 2022, anni in cui la produzione a causa del Covid conobbe uno dei crolli più profondi. Ma mentre il 2022 registra i rimbalzi della produzione industriale oggi ci troviamo, invece, a fare i conti con 25 mesi di crisi ininterrotta della produzione industriale, fatto che avrebbe richiesto un provvedimento dinamico, capace di adattarsi a una situazione economica che cambia con grande rapidità e non un testo tecnico e rigido. Occorrerebbe un documento di indirizzo strategico, dotato di una visione sui trend economici, l’introduzione di un Osservatorio in grado di fornire sempre dati aggiornati e, infine, un documento di programmazione che, ogni anno, possa essere reindirizzato per riconsiderare le esigenze del sistema delle imprese e al territorio” dichiara la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“Inoltre – prosegue Pentenero – l’immagine del Piemonte che emerge da questo documento è quella di “una terra di discariche”. Importiamo, infatti, quantità rilevanti di rifiuti a basso valore che hanno come unica destinazione la discarica, mentre esportiamo rifiuti complessi destinati al trattamento e recupero. Non è questo che vogliamo. Le discariche si esauriscono e richiedono sempre nuovo suolo, con impatti inevitabili e devastanti. Devono essere superate e si deve prevedere una strategia di investimenti sugli impianti di recupero di materiali ad alta efficienza dei rifiuti speciali e assimilabili che consentono il riuso di materiale e energia con conseguente creazione di valore per il territorio”.
“E’ un piano che si limita a fotografare la situazione attuale e a recepire gli indirizzi di legge senza dare strumenti concreti per il raggiungimento degli obiettivi – interviene la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli – Su fanghi e amianto ad esempio si manda a ulteriori specifiche. Ma come si intende recuperare il gap impiantistico della nostra regione? Rispetto alla riduzione dei rifiuti speciali è necessario costruire percorsi di filiera, a partire dalla fase di produzione. Mentre per poter accedere ai fondi europei è necessario acquisire obiettivi concreti di economia circolare”.
Gianni Letta Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per quasi 10 anni dove ha coordinato quotidianamente la attività del Governo, presiedendo settimanalmente il pre Consiglio dei Ministri , oggi compie 90 anni molto ben portati. Nella foto mentre riceve la Targa dal Presidente della Associazione SITAV SILAVORO, sottosegretario ai trasporti nell’ultimo Governo Berlusconi. “Gianni Letta – commenta Giachino – noto per il suo senso dello Stato e per il grande equilibrio con cui ha gestito il rapporto dei Governi Berlusconi con le opposizioni e con il mondo sociale e economico avrebbe dovuto essere nominato Senatore a vita. Tanti auguri Gianni”.
“ORARI INSOSTENIBILI PER I DIRIGENTI MEDICI”
14 aprile 2025 – “Mentre da giorni non si parla d’altro che di “dress code ospedaliero”, abbiamo pensato che fosse necessario rimettere al centro le difficilissime condizioni in cui quelli che erano i nostri angeli durante il COVID sono costretti ora a lavorare. Entrando nel dettaglio, da un’analisi dei dati che derivano da un accesso agli atti da me effettuato, emerge che i dirigenti medici di Città della Salute hanno accumulato 820.364 ore in eccedenza rispetto al normale orario di lavoro (1462 ore/anno), un numero mostruoso, che significa, diviso per i 1380 dirigenti medici in servizio a CdS, che ciascuno ha un surplus di 594 ore. Cioè ognuno ha lavorato quattro mesi in più” spiega il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle.
“Per permettere a tutti di attestarsi esattamente al debito orario contrattualmente previsto e non ridurre le prestazioni, occorrerebbero 561 medici in più (l’eccedenza di 820.364 ore divisa per 1462 ore, cioè quanto dovrebbe lavorare un medico in un anno) – prosegue l’esponente dem – Questa eccedenza non è prodotta solo dalle ferie accumulate e non godute, che però sono comunque tantissime. In media si tratta di 19 giorni di ferie non godute ciascuno solo nel 2024, 36 giorni se si contano le ferie non godute anche dell’anno precedente”.
“Questi dati non mettono solo in luce la drammatica carenza di personale che affligge Città della salute e il sistema Sanitario piemontese, ma anche le condizioni di lavoro iper stressanti a cui i medici sono sottoposti, che spingono molti a lasciare il sistema pubblico e che pregiudicano anche la qualità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria” conclude Daniele Valle.
“Meno rifiuti pericolosi, un controllo capillare, sostegno agli Enti Locali per una Regione che punta sull’ambiente”
Approvati gli emendamenti presentati dal Consigliere Sergio Bartoli al Piano Gestione Rifiuti Speciali, votato oggi dal Consiglio Regionale: “Gli emendamenti apportano alcuni profondi miglioramenti al testo sui temi della riduzione alla fonte, del monitoraggio e controllo, dell’informatizzazione del ciclo di gestione”.
Il Consiglio regionale approva il Piano Gestione Rifiuti Speciali della Regione Piemonte con 10 emendamenti del Consigliere Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale), presidente della V Commissione – Ambiente del Consiglio regionale.
Gli emendamenti prevedono, tra l’altro: l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente, costituito da Enti locali e stakeholder, per il monitoraggio dell’attuazione del Piano e l’individuazione di ulteriori iniziative; l’incentivazione di processi che prevedono il riuso degli scarti di produzione in altre aziende, anche attraverso l’individuazione di premialità nei bandi regionali per l’industria; la costruzione di un sistema informatizzato di localizzazione degli impianti in cui si producono rifiuti speciali e dei flussi di gestione, supportando gli enti locali, in particolare i piccoli comuni, nella gestione dei rifiuti e nella verifica dell’attività delle aziende; l’introduzione di linee guida condivise con Province e Città Metropolitana di Torino, nell’iter autorizzativo per le aziende, in modo da diffondere buone prassi per la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali.
“Con questo Piano – spiega Bartoli – la Regione dimostra ancora una volta la priorità che viene data all’ambiente; gli emendamenti che ho presentato propongono iniziative a favore degli Enti locali, in modo da permettere un controllo più immediato della produzione di rifiuti speciali e una migliore condivisione dei dati, ma soprattutto informazioni e incentivi per le aziende che vogliono costruire progetti di simbiosi industriale e di riutilizzo delle scorie, per ridurre le necessità di stoccaggio e smaltimento. Una seria politica ambientale coinvolge tutti gli attori e mette a disposizione strumenti che consentano di collaborare per una finalità condivisa”.
Pubblichiamo l’intervento di Sergio Bartoli, Consigliere Regionale del Piemonte, nei giorni scorsi nominato cittadino onorario del Comune di Krasnokutsk e di ritorno dall’Ucraina
Torino, 14 aprile 2025
Appena nominato cittadino onorario del Comune di Krasnokutsk e di ritorno dall’Ucraina – lasciando sul posto il rappresentante dell’associazione La Memoria Viva, Roberto Falletti, e il caro amico, storico ex Sindaco e attuale Vicesindaco Antonio Cresto – ho appreso con dolore e indignazione del vile attacco missilistico che ha colpito la città di Sumy durante le celebrazioni della Domenica delle Palme.
Un attacco che ha causato la morte di almeno 34 civili, tra cui due bambini, e oltre 100 feriti.
Un’azione codarda, che ha colpito chiese, abitazioni, ospedali: luoghi sacri, umani, simbolici. Gli stessi luoghi che ho visitato in questi giorni con profonda commozione: Irpin, con il Ponte Romaniv, simbolo dell’evacuazione dei civili; la Casa della Cultura bombardata; Bucha, segnata dal martirio civile; Hostomel, con il Liceo n.2 devastato; e infine Kyiv, con l’Ospedale Pediatrico Nazionale Ohmatdyt, dove si curano i bambini feriti dalla guerra.
Non si tratta di una questione politica. Non intendo cavalcare alcuna bandiera ideologica.
Qui siamo di fronte a qualcosa che va ben oltre: un’aggressione disumana, ingiustificabile, terroristica.
Anche in guerra esistono regole: limiti non scritti ma universalmente riconosciuti.
Quello che è accaduto a Sumy non è un’azione militare: è un crimine contro l’umanità.
Condanno con assoluta fermezza il regime di Vladimir Putin, perché questo ennesimo attacco non ha nulla a che fare con strategie belliche o obiettivi territoriali.
È un atto deliberato di terrore, che semina morte e disperazione dove dovrebbe esserci vita e cura.
In mezzo a questo scenario tragico, si staglia un gesto di luce e di dignità.
Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento all’associazione La Memoria Viva e al mio caro amico Antonio Cresto, attualmente presenti a Sumy.
Sono stati gli unici rappresentanti istituzionali italiani oggi nella cosiddetta “linea zero”. Con discrezione e grande umanità, hanno consegnato aiuti medici essenziali al reparto di ortopedia dell’ospedale cittadino.
Le autorità e il Sindaco di Sumy li hanno ringraziati personalmente per il contributo tangibile e umano offerto.
Desidero rassicurare le famiglie e i cittadini italiani: Roberto Falletti e Antonio Cresto stanno rientrando, in condizioni di massima sicurezza, e sono in costante contatto con me.
Mentre altrove si ergono barriere, noi abbiamo scelto di attraversarle, con gesti concreti e silenziosi.
Un ponte che unisce il Piemonte, l’Italia intera, a chi oggi soffre, lotta e spera.
La loro testimonianza è la prova che la diplomazia dei popoli e la solidarietà concreta sono le armi più potenti contro la barbarie.
Mi unisco all’appello delle autorità ucraine:
la comunità internazionale alzi la voce, agisca con urgenza, si assuma la responsabilità di fermare l’orrore.
È tempo di scegliere, con chiarezza, da che parte della storia vogliamo stare.
Sergio Bartoli
Consigliere Regionale del Piemonte
“Non accettiamo pagelle o lezioni dai ‘signori del no’ di Extinction Rebellion, anzi, esprimiamo ferma condanna per l’atto vandalico di questa mattina ai danni dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio Regionale” Così Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale.
“Da sempre – continua Riva Vercellotti – lavoriamo ad una transizione che sia sostenibile, ovvero che non avvenga sulla pelle di cittadini e imprese. Rifuggiamo l’ideologia in favore di un approccio scientifico. L’obiettivo rimane quello di coniugare la tutela dell’ambiente, un tema assolutamente trasversale e senza colore politico, a crescita, sviluppo e occupazione. Ambientalismo e benessere non sono elementi per forza antitetici”.
“Che questa sia la strada giusta – conclude Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale – lo dicono i dati: la qualità dell’aria è drasticamente migliorata negli ultimi anni. Le recenti analisi Arpa sul 2024, per esempio, hanno certificato una concentrazione di inquinanti tra le più basse di tutta la serie storica di misurazioni in Piemonte. Un ulteriore impulso arriverà dal recente aggiornamento del Piano per la Qualità dell’Aria: 4 miliardi di euro – di cui 2,8 già assegnati nell’anno in corso – per mobilità e trasporti, energia, attività produttive e agricoltura. Divieti e demagogia li lasciamo ad altri, noi continuiamo senza esitazioni sulla strada del fare”.