POLITICA- Pagina 14

Cisl, con Sbarra è prevalsa la coerenza

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

È sempre difficile tracciare un bilancio di un mandato sindacale. Nello specifico, della segreteria
generale della Cisl guidata in questi ultimi anni da Luigi Sbarra. Anni difficili per svariate e
molteplici motivazioni. Dall’irrompere della pandemia al ritorno dei grandi conflitti bellici; dalla
vittoria politica del primo governo di destra-centro alla crescente radicalizzazione del conflitto
politico e culturale. Insomma, un insieme di tasselli che hanno richiesto un grande senso di
responsabilità e una solida cultura di riferimento per cercare di affrontare al meglio i problemi che
di volta in volta si affacciavano all’orizzonte.
Ed è in questo contesto che si inserisce un possibile giudizio sul ruolo che concretamente ha
esercitato la Cisl con il suo gruppo dirigente. Al di là di ogni opinione che si può e deve formulare,
è indubbio che almeno su tre aspetti la Cisl a guida Sbarra ha saputo mantenere una forte e
cristallina coerenza con la sua storia e la sua specificità.
Innanzitutto ha saputo conservare, con coraggio e lungimiranza, il suo profilo di soggetto
autenticamente sindacale. Nessun cedimento nei confronti del governo di turno in carica, nessuna
trasformazione in un movimento politico o, peggio ancora, in una sorta di partito e, men che
meno, nessun ruolo di supplenza – o di egemonia – nei confronti di un partito o di una coalizione.
Lo possiamo dire con franchezza e con altrettanta chiarezza? L’esatta alternativa di quello che è
diventata in questi ultimi anni la Cgil di Landini. Ovvero, non solo la storica e consolidata
tradizione della “cinghia di trasmissione” con il principale partito della sinistra italiana – ieri il Pci e
oggi il Pd – ma, addirittura, una sorta di portavoce di una intera collazione politica. Al punto che
non si sa più se è il cosiddetto “campo largo” che detta l’agenda politica al sindacato di
riferimento o se è la Cgil, con la Uil come ruota di scorta, se la detta alla coalizione progressista.
Insomma, e al riguardo, la Cisl era, ed è, l’esatto opposto di tutto ciò.
In secondo luogo la Cisl è quel sindacato che ha sempre predicato e praticato la cosiddetta
“contrattazione”. Perchè lo storico “sindacato bianco” non ha mai rinunciato a questa sua
originalità e specificità. Certo, per capirci ancora meglio, si tratta di un sindacato che non dichiara
lo sciopero generale contro la manovra di bilancio del Governo prima ancora di averla letta e
discussa con i lavoratori. E questo perchè la Cisl di Pastore, di Macario e di Marini – per citare
solo tre leader storici di questa organizzazione sindacale – ha sempre individuato nella
contrattazione, e senza discriminazione alcuna nei confronti del potere politico o delle altre parti
sociali, lo strumento decisivo per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e di tutti i cittadini.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, la Cisl in questi anni ha saputo anche confermare,
seppure in una cornice politica, sociale e culturale profondamente frammentata e contraddittoria,
le ragioni essenziali e costitutive della sua lunga e ricca storia sindacale. Una storia che poteva
essere messa in discussione in qualsiasi momento se fosse prevalsa l’appartenenza – o la
sensibilità o la simpatia – politica, e partitica, di alcuni suoi dirigenti e militanti rispetto al compito
proprio che deve caratterizzare e accompagnare un’organizzazione sindacale laica e autonoma
dai partiti e dal profilo politico degli stessi governi.
Ecco perché, quando si fa un bilancio seppur approssimativo della gestione di un mandato
sindacale, l’elemento cardine e principale resta sempre quello di verificare concretamente il tasso
di fedeltà, e quindi di coerenza, con gli aspetti specifici e costitutivi della sua storica cultura di
riferimento. Tutto il resto è certamente legittimo ma del tutto secondario e marginale ai ni della
credibilità, dell’autorevolezza e soprattutto della coerenza. In questo caso di un grande sindacato
come quello della Cisl.

“L’aeroporto di Torino  solo 13° in Italia”

Continua a crescere meno della media nazionale

Caro Direttore,
le Scuole di politica come quelle di giornalismo spiegano tante cose, con relatori più o meno illustri, ma hanno dimenticato due lezioni fondamentali e basilari.
La prima dice al buon politico che “Da che punto guardi il mondo, tutto dipende” cioè per capire i problemi, per dare dei giudizi e’ essenziale uno sguardo globale che individui i problemi e le priorità vere cosicché i problemi di casa tua o del Tuo quartiere verranno sicuramente dopo quelli dei quartieri più svantaggiati dove manca lavoro e sicurezza.
A Torino malgrado i salamelecchi alla Curia ,da oltre vent’anni si guarda solo al centro della Città e tutte le iniziative a partire dai grandi eventi si svolgono tutte nel Centro della Città. Così nelle periferie quando fa buio non si esce di casa e se non ci sono le Parrocchie o la Caritas molte famiglie non avrebbero da mangiare e così gli ultimi sono sempre più ultimi. Come facciano a chiamarsi progressiste le amministrazioni che hanno impoverito Torino e la abbiano portata al 58* Poste tra le Città italiane , me lo devono ancora spiegare.
La seconda lezione riprende una regola famosa del Principe De Curtis:”e’ la somma che fa il totale”.  Dopo tanti proclami a fine anno i politici e gli amministratori devono tirare le somme e vedere i risultati raggiunti e se sono onesti debbono correggere i programmi qualora i risultati non siano positivi. A Torino questa lezione è sconosciuta. Castellani e Fassino hanno presentato tre Piani decennali ma non hanno mai fatto un Bilancio consuntivo , così non si sono accorti che dal 2001 Torino cresce meno della media nazionale , ha perso 18 punti rispetto a Bologna e si è impoverita .
Lo stesso discorso vale per il nostro Aeroporto. Quando ero consigliere del Ministro Lupi denunciai come l’aeroporto di Torino, la quarta Città italiana per abitanti , fosse solo 13* tra gli aeroporti italiani. L’ho detto e l’ho scritto tante volte. In questi anni sono usciti tanti articoli agiografici sull’aeroporto ma ieri leggendo i dati dell’Enac scopriamo che nel 2024 ,anno boom del traffico aereo, Torino ha avuto 4.600.000 passeggeri e si conferma al 13* posto in Italia. Torino , cioè, ha avuto una crescita molto più bassa della crescita nazionale. A ciò si aggiunga l’analisi dei collegamenti che hanno visto diminuire le rotte che interessano gli uomini di affari e hanno visto aumentare i voli low cost e turistici.
In questo modo il contributo che l’aeroporto di Torino dà alla economia torinese e al PIL del Piemonte è la metà di quanto dà l’aeroporto di Bologna all’Emilia.
Ecco cosa succede quando si votano consiglieri regionali e comunali poco competenti e i partiti designano assessori non esperti.
Mino Giachino

Fdi, Ospedale di Briançon: Binzoni incontra gli assessori Riboldi e Marrone

Si è svolto  in Regione Piemonte, l’incontro tra il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Alessandra Binzoni e gli assessori alla Sanità, Federico Riboldi e alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone.

Si tratta di una ulteriore tappa favorevole successiva al voto unanime espresso dal Consiglio Regionale, lo scorso 11 dicembre 2024, a favore dell’odg riguardante l’ospedale di Briançon ed il rafforzamento della Cooperazione Sanitaria Trasnforntaliera tra Italia e Francia.

Sono molto soddisfatta – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo Fdi in Consiglio Regionale – per l’attenzione e l’apertura dimostrata dagli assessori Riboldi e Marrone, su un argomento così importante. Ho avuto da loro rassicurazione di un impegno a favore delle popolazioni che vivono nelle aree transfrotaliere e di chi, per ragioni lavorative o turistiche, frequenta le località sciistiche presenti in quei territori.

Continuerò a collaborare con gli assessori Riboldi e Marrone – prosegue Binzoniaffinché si arrivi a nuovi accordi bilaterali con la regione PACA e con il governo francese in modo da garantire la collaborazione con l’ospedale di Briançon. È necessario che ci sia un presidio sul territorio a favore soprattutto delle fasce deboli: dai neonati alle donne in attesa, dagli anziani ai malati cronici oggi costretti, ad esempio i dializzati, ad affrontare lunghe trasferte. Il nostro impegno, per chi vive nella Alta Val Chisone e Alta Val Susa, non si limita all’ospedale di Briançon, intendiamo lavorare anche al potenziamento delle strutture sanitarie, degli stessi territori, presenti sul territorio italiano”.

La Sanità e le Politiche Sociali sono fondamentali ma credo, e su questo continuerò ad impegnarmi, sia utile lavorare a sostegno di ogni possibile cooperazione transfrontaliera che possa migliorare la vita dei cittadini e così contrastare lo spopolamento delle terre di montagna” ha concluso il vice Capogruppo Binzoni.

Casa, Tovaglieri: Salis in commissione speciale UE, Lega difenderà proprietari

 “Difendere i proprietari di casa penalizzati dalle misure green di Bruxelles e tutte le persone oneste private del diritto all’assegnazione regolare di un alloggio a causa delle occupazioni abusive. Sarà questo l’impegno della Lega nella nuova commissione sulla Casa del Parlamento europeo, che si è insediata oggi a Bruxelles per affrontare l’emergenza abitativa in Europa. Ci opporremo con forza alla politica pro-occupazioni promossa da Ilaria Salis che, incredibilmente, siede nella stessa commissione, e smonteremo l’ipocrisia di chi si professa paladina dei più deboli, ma porta avanti un’agenda che colpisce proprio le categorie più disagiate e i cittadini onesti. Non solo con le occupazioni abusive e violente, che hanno un costo economico e sociale altissimo, ma anche con la difesa delle misure ideologiche sugli edifici, come la direttiva Casa Green, destinata a disintegrare il valore degli immobili dei tantissimi proprietari che non possono permettersi le costose ristrutturazioni decise da Bruxelles”.
Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione speciale sull’emergenza abitativa nell’UE.

Fdi, Bilancio Sanità: la Regione Piemonte mette a disposizione 12,9 miliardi

Si è chiusa in IV Commissione, l’analisi della parte del Bilancio riguardante la Sanità. Previsto uno sforzo ingente di 12,9 miliardi di euro, 250 milioni di euro in più rispetto al 2024, che valorizza l’impegno di chi opera nella sanità pubblica per garantire le migliori cure.

L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha affrontato il tema delle liste d’attesa su cui la Regione intende intervenire anche attraverso un rafforzamento della medicina territoriale che si esplicita nelle Centrali operative territoriali, negli Ospedali di comunità, nelle Case di Salute, nell’incremento dei posti letto in area intensiva e nel potenziamento dei servizi informativi.

L’assessore ha ribadito che, contrariamente a quanto strumentalmente evidenziato dai gruppi di minoranza, non ci saranno tagli relativi al contrasto al gioco d’azzardo e ai disturbi alimentari, al supporto psicologico, ai non udenti e alla fibromialgia.

Al termine dei lavori della Commissione, il consigliere Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità ed il Capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti, hanno così commentano:

“L’assessore Riboldi – dichiara Davide Zappalà, consigliere regionale di Fdi – sta compiendo un lavoro straordinario che conferma l’attenzione della Regione Piemonte alle necessità sanitarie dei cittadini. La spesa corrente cresce di 250 milioni di euro: un segnale forte di una visione chiara e responsabile per garantire cure adeguate e ridurre le liste d’attesa.

La spesa sanitaria si evolve nel tempo perché cambiano le tecniche, migliorano le efficienze, e c’è una maggiore attenzione verso il territorio. Il dato cruciale, a differenza di quanto viene detto dalle opposizioni, è che si spende di più, investendo così in un servizio sanitario al passo con i tempi.

In Piemonte stiamo scrivendo una nuova pagina per il futuro della Sanità e dell’assistenza pubblica. E siamo orgogliosi del percorso intrapreso” dichiara Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

Sentiamo la sinistra cercare appigli per criticare il bilancio della sanità, ma di certezze ce n’è una: nel Bilancio regionale le risorse appostate per il 2025 sono maggiori rispetto a quanto previsto nel 2024” aggiunge Riva Vercellotti.

Dalla sinistra, che improvvisamente si sveglia dal letargo, non accettiamo lezioni e ricordiamo che negli anni in cui hanno governato Regione e Stato, hanno eliminato ospedali, tagliato posti letto e personale sanitario con una programmazione del fabbisogno di medici e infermieri completamente errata. Ora paghiamo quegli errori, ciononostante l’Assessore Riboldi sta lavorando bene per garantire i servizi essenziali a tutti i cittadini.

cs

Valle – Errigo (Pd): “Potenziare servizi ospedale di Rivoli”

“RISOLVERE LE CRITICITÀ PER DIVENTARE HUB DI ECCELLENZA”

30 gennaio 2024 – “Il sistema sanitario piemontese non gode di buona salute: per questo ho deciso di intraprendere un viaggio per verificare lo stato dei presidi della nostra regione. Ho visitato alcuni reparti dell’Ospedale di Rivoli e il suo pronto soccorso, accompagnato dal sindaco Alessandro Errigo” annuncia Daniele Valle.

L’Ospedale di Rivoli costituisce un punto di riferimento fondamentale per i cittadini rivolesi, ma anche per tutto il territorio della zona ovest.

“Come in altre strutture del Piemonte, la realizzazione dei posti letto Arcuri, previsti per il potenziamento della rete ospedaliera durante l’emergenza pandemica, non è ancora stata completata, gravando sulla capacità di accoglienza dell’ospedale.” dichiara il vicepresidente della Commissione sanità Daniele Valle.

“Il pronto soccorso di Rivoli, inoltre, è in forte sofferenza a causa di un sovraffollamento cronico. A questo si aggiunge la difficoltà nel reclutamento di personale, che compromette la qualità dell’assistenza e rallenta i servizi.” prosegue il Consigliere dem.

“Garantire un sistema sanitario efficiente, accessibile e all’avanguardia rappresenta una priorità assoluta per la nostra amministrazione” dichiara il Sindaco di Rivoli Alessandro Errigo.

“Riteniamo essenziale potenziare l’ospedale, affinché possa diventare un vero e proprio hub di eccellenza.

Il nostro obiettivo – prosegue Errigo – è rafforzare l’ospedale attraverso investimenti mirati che permettano di migliorare le infrastrutture, potenziare i reparti esistenti e specializzare alcune unità operative.”

“Il presidio di Rivoli continua ad investire su telemedicina e refertazione a distanza, alleggerendo così la pressione sul personale e rendendo le cure più accessibili.I segnali positivi dell’Ospedale – ammette Valle – sono molti. Abbiamo potuto constatare l’impegno nell’umanizzazione degli spazi ospedalieri, con interventi concreti per migliorare il comfort di caregivers, familiari e pazienti. Inoltre, proseguono a pieno regime i lavori strutturali, come dimostrano gli interventi sulle facciate dell’ospedale”

“Sollecitiamo un impegno concreto per il potenziamento dell’ospedale e il ripristino dei poliambulatori, nella ferma convinzione che investire nella sanità significa investire direttamente nella qualità della vita di ogni cittadino” concludono Alessandro Errigo e Daniele Valle.

PdF: “A Torino è in discussione la Libertà Educativa dei genitori”

 

«A Torino per promuovere l’ideologia GENDER tra i minori si mette in discussione la Libertà Educativa dei genitori – dichiara Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino – con la giunta comunale che dedica specifiche risorse per contrastare l’esercizio di tale libertà attraverso la redazione di un dettagliato vademecum destinato alle istituzioni educative comunali e pubbliche del comune contenente tutte le istruzioni ed i suggerimenti volti a mettere in discussione il primato educativo delle famiglie nell’ambito specifico relativo all’ideologia GENDER».

«Fin dalle sue origini nel 2016 il Popolo della Famiglia vigila sulla propaganda gender nelle scuole. La scritta “No gender nelle scuole” compare sul logo dello stesso PdF. Più evidente di così non sarebbe possibile» prosegue Carlo Bravi, che soggiunge: «Altre meritorie realtà associative profamily sono molto attive, ma va dato atto che il PdF è il solo partito esplicitamente contrario alla penetrazione di tale ideologia. Apprendiamo ora che il Comune di Torino si è premurato di redigere un vademecum dal titolo “Scuola e genitori “anti-gender“, ad uso e consumo di presidi e insegnanti con l’esplicito invito a non lasciarsi intimidire [sic!] dai metodi di famiglie definite “una minoranza di esponenti dell’area più conservatrice” del mondo cattolico. Sono “consigli di buona prassi e prudenza” da utilizzare in vista di possibili incontri richiesti dai genitori di cui “non si deve avere timore”». 

«Secondo la tipica metodologia della sinistra – sottolinea Bravi – da un lato si denigra chi si vuole attaccare, dall’altro ci si richiama più o meno a sproposito a valanghe di norme e sentenze per sostenere la propria tesi, per finire (anche questo un tipico atteggiamento di sinistra) rovesciando i ruoli per farsi passare a quello di vittima accusando, per giunta, i genitori con l’epiteto “anti gender”. I redattori di questo “vademecum” sappiano che a non lasciarsi intimidire saranno invece proprio quei genitori che non intendono permettere che i propri figli vengano indottrinati nelle loro scuole dalle balzane teorie gender; nella consapevolezza che la Libertà Educativa dei genitori per i propri figli è uno dei Valori Fondamentali sia del Diritto Naturale, sia della Dottrina Sociale Cristiana, alla quale le famiglie non possono e non vogliono rinunciare».

Dal link seguente i genitori potranno scaricare il modulo per il consenso informato : https://qci.qr-code.click/uploads/pdf/1736604652736_67827af1d75bc.pdf

Per informazioni e segnalazioni al riguardo scrivere all’Osservatorio Scuola del PdF Piemonte, email:  osservatoriopdf@gmail.com

Osservatorio Popolo della Famiglia

Fdi, Veicoli di soccorso: Regione raddoppia le risorse per i comuni

Barbero e Bordese (Fdi): “Ringraziamo il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi per l’attenzione che hanno voluto riservare a questo tema, soprattutto in questa fase, sostenendo concretamente i Comuni anche nell’acquisto dei mezzi”

La Giunta regionale aveva attivato nel 2024 un bando a valere sulla L. n. 145/2018, per l’acquisto di veicoli di soccorso autopompa serbatoio (APS) da parte dei Comuni piemontesi sede di distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari del Piemonte – commentano Federica Barbero e Marina Bordese, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – con una prima dotazione di 3.2milioni di Euro. Visto il numero di domande e la necessità di adeguare tali mezzi per una finalità così importante, le risorse sono poi state quasi raddoppiate per soddisfare tutte le domande pendenti.”

Dei 34 Comuni ammessi, il 20% sono cuneesi e oltre la metà della Provincia di Torino – continuano Barbero e Bordese -. Per questo motivo apprendiamo con grande piacere e ringraziamo il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi per l’attenzione che hanno voluto riservare a questo tema, soprattutto in questa fase, sostenendo concretamente i Comuni anche nell’acquisto dei mezzi, procedendo con una gara unica centralizzata, anche per garantire un maggiore risparmio ed efficienza delle relative procedure.”

Anche questo impegno degli Uffici regionali rappresenta un modo concreto per essere vicino al territorio – concludono i consiglieri Barbero e Bordesenella logica di servizio ai cittadini e agli Enti locali, che caratterizza il nostro modo di essere e lavorare”.