POLITICA- Pagina 118

Piemonte, Popolari o coerenti con la propria storia o inutili

“In vista delle prossime elezioni regionali piemontesi l’unico spazio politico, credibile e coerente,
per l’area popolare e cattolico sociale non può che essere quello di una lista civica, centrista,
moderata e legata al buon governo del territorio. E, come ovvio e persin scontato, alternativa al
massimalismo radicale della sinistra della Schlein e al populismo demagogico dei 5 stelle.
Del resto, se un’area politica e culturale vuole uscire dal gregariato e dalla subalternità da partiti
che sono alternativi rispetto alla nostra tradizione storica ed ideale, deve cercare di essere
coerente a livello nazionale ma anche, e soprattutto, a livello locale. Nel caso specifico, a livello
regionale. Anche perchè sarebbe quantomai singolare ed anacronistico rilanciare le ragioni
politico, culturali e programmatiche dell’area popolare e poi confinarla in partiti e schieramenti che
perseguono altri obiettivi politici, che credono in altri valori e che sostengono programmi distinti e
distanti dalla medesima tradizione”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”.

Merlo: il Centro non disperda consensi con avventure politiche inconsistenti

Regionali Piemonte

“Il Centro e la ‘politica di Centro’ sono adesso sempre più indispensabili non solo a livello
nazionale ma anche, e soprattutto, a livello locale. Nello specifico a livello regionale. Ma in un
turno elettorale a senso unico, come avviene per il rinnovo della Regione Piemonte, è necessario
non disperdere i consensi e concentrarli in una coalizione che non rinnega il Centro quasi per
ragioni statutarie. Al riguardo, è semplicemente impossibile che nella sinistra della Schlein – cioè
in un partito chiaramente e coerentemente radicale, massimalista ed estremista – e in una
eventuale coalizione con il populismo anti politico e demagogico dei 5 stelle, sia possibile dar
voce alle ragioni politiche di un centro riformista, democratico e di governo.
Per questi semplici motivi, chi crede nelle ragioni politiche, culturali e programmatiche del Centro,
a partire dalla tradizione e dalla cultura dei Popolari che non si rassegnano all’alleanza con i
massimalisti e i populisti, ha il dovere di contribuire al successo di una lista civica e riformista che
sia in grado di recuperare ed esaltare la storia culturale centrista e riformista del nostro paese.
Senza disperdere consensi da un lato e senza avventurarsi in operazioni politiche velleitarie ed
inconsistenti dall’altro”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”

Preioni (Lega): Bene investimenti per edilizia sanitaria

Sterile la polemica dell’opposizione

“È fondamentale che la nostra amministrazione regionale possa investire nell’edilizia sanitaria. Malgrado le polemiche, nemmeno la minoranza ha potuto votare contro questo provvedimento, preferendo non partecipare o astenersi. È il segnale del nostro massimo impegno per andare verso una sanità del futuro, per dare nuovi ospedali al nostro territorio. Dopo le criticità acuite dal Covid e l’aumento dei costi nell’edilizia, polemizzare è davvero un esercizio sterile”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Piemonte, commenta le polemiche sorte durante il Consiglio, in cui è stato approvato il disegno di legge regionale per realizzare nuove strutture ospedaliere nella Regione Piemonte.

“È chiaro che l’opposizione è già in campagna elettorale – aggiunge -. Ma gli atti legislativi di questa amministrazione sono incontrovertibili. Stiamo procedendo con un programma chiaro, passo dopo passo, malgrado gli anni di stop per la pandemia e i rincari delle materie prime. Si è strutturata l’azienda zero e ci si sta muovendo verso la sanità territoriale. Un esempio è quello del Verbano Cusio Ossola in cui è stato assegnato un appalto integrato perrealizzare le case di comunità e un ospedale, oltre all’investimento di 200 milioni di euro a fondo perduto per rifare gli ospedali di Domodossola e Verbania. Quando ha governato il Pd ha chiuso ospedali e tagliato posti letti, altro che costruire nuove strutture”.

Accossato: associazioni in difficoltà per erogazione contributi

 

LIBERI UGUALI VERDI CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO DELLA CULTURA CON MISURE CONCRETE IMMEDIATE: SI UTILIZZI FINPIEMONTE PER GARANTIRE ANTICIPI E SALDI IN TEMPI RAPIDI.

 

“Sempre più Enti e Associazioni culturali stanno entrando in difficoltà a causa dei tempi di erogazione dei contributi assegnati da parte della Regione, difficoltà aggravata dall’aumento del costo del denaro che pesa sui bilanci in modo sempre più significativo” – afferma Silvana Accossato Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale presentando l’interrogazione urgente in aula.

 

“Le attuali tempistiche e i forti ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio diverse realtà culturali che devono anticipare una buona parte dei costi e devono far affidamento su anticipazioni bancarie sempre più onerose che rischiano di portarle al fallimento – prosegue la capogruppo di LUV che oltre che a chiedere la convocazione del tavolo della cultura chiede “misure urgenti come ad esempio l’utilizzo di Finpiemonte per garantire anticipi e saldi dei contributi in tempi rapidi”.

 

“La giunta ha risposto che ci sta lavorando, ma l’ipotesi, la cui fattibilità sembra tutta da verificare e di non immediata attuazione, di conteggiare gli interessi passivi nel piano finanziario comporterebbe nei fatti una riduzione del sostegno alle attività culturali, sostegno già sempre molto stringato per la miriade di piccole realtà culturali” – conclude Silvana Accossato – sottolineando come la situazione sia drammaticamente urgente e vadano presi provvedimenti immediati.

Magliano: “Disabilità, cane per assistenza non è riconosciuto dalla legge”

I cani guida per persone non vedenti o ipovedenti sono invece tutelati da una specifica Legge dello Stato: ho presentato un Ordine del Giorno affinché sia colmato, sia a livello regionale che nazionale, questo divario (il mio atto è stato inserito nell’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del Piemonte).

Il loro contributo è fondamentale, eppure la Legge non li riconosce e non li tutela: sono i cani per assistenza. Tanti e diversi i loro compiti: alcuni sono addestrati per recuperare oggetti caduti, accendere e spegnere gli interruttori, aprire porte e chiudere cassetti; altri, che assistono persone con disabilità uditiva, avvisano il padrone se squilla il telefono, se il bambino piange o chiama, se suona un allarme; altri ancora chiedono aiuto se la persona con diabete o epilessia ha bisogno di un intervento urgente oppure assistono persone con autismo; i cani d’allerta medica sono in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso di necessità, avvisare altre persone. Sarebbe sufficiente sostituire le parole “persona con disabilità o particolari patologie assistite da un cane a questo scopo addestrato” alle parole “privo di vista” al primo Comma dell’Articolo unico della Legge 37/1974 per estendere la normativa e colmare l’attuale divario. Il mio atto di indirizzo, inserito all’ordine del giorno  del Consiglio Regionale, impegnerà la Giunta a promuovere tutte le iniziative necessarie affinché siano equiparati nella normativa, sia a livello regionale che nazionale, i cani d’assistenza per le persone con disabilità o particolari patologie e i cani d’allerta medica ai cani guida per le persone non vedenti e ipovedenti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Giachino al Sindaco: proposte per un Piano di interventi immediati in Barriera di Milano 

Caro Sindaco,
ho visto ieri la Manifestazione sotto il Municipio di un gruppetto di abitanti di Barriera esasperati dalla mancanza di sicurezza, dal degrado del quartiere che arriva a svalutare in modo impressionante il valore delle case , la presenza di spacciatori che come vedo ogni volta che vado a Messa alla Madonna della Pace o quando passo da corso Giulio Cesare si sentono liberi di fare ciò che vogliono e la mancanza di lavoro .
Sono cose note da tempo almeno da quando le ha denunciate con forza il Parroco della Madonna della Pace prima sui giornali, poi dal pulpito e infine nell’incontro in Prefettura del 7 Gennaio 2022 presente l’Arcivescovo Mons. Nosiglia. Purtroppo in quell’incontro Voi sottovalutaste la situazione dichiarando che la situazione non era dissimile da quella di S. Rita e che solo io la stavo strumentalizzando.  In seguito Ti invitai a fare un giro senza scorta nella zona ma purtroppo Tu eri troppo preso da altri problemi.
Era sufficiente ascoltare il grido di dolore dei celebranti la Messa della Domenica alla Pace per sentire il dramma del degrado e delle difficoltà se la Caritas della Chiesa della Pace distribuisce aiuti e pasti a oltre 300 famiglie etc.etc. Quante persone al termine della Messa mi parlavano e mi parlano di lavoro.
La situazione di Barriera va affrontata di petto e complessivamente, non basta aspettare la prossima riunione del Comitato di sicurezza presieduto dal nuovo Prefetto.
Occorre rimettere un presidio di sicurezza come quello che c’era in largo Giulio Cesare perché dopo il giro delle pattuglie la situazione ritorna come prima e temo che con il trasferimento dell’attuale Parroco la situazione peggiori perché gli spacciatori penseranno di essersi levati un peso o un nemico. Occorre predisporre subito , senza aspettare gli esperti americani, un Piano di risanamento e di rilancio del Quartiere insieme alla Circoscrizione coinvolgendo le Banche, le Fondazioni Bancarie, le forze produttive della Città affinché si insedi qualche iniziativa imprenditoriale nella zona . Il lavoro è il miglior disincentivo allo spaccio e il lavoro da speranza a chi non la ha.
Un Piano del genere non potrebbe che essere valutato positivamente dal Governo che potrebbe destinarci qualche milione del PNRR. L’IRES potrebbe lavorare al Piano insieme agli Uffici Comunali. Occorre accelerare la costruzione della Linea 2 perché questo genererà sicuramente posti di lavoro . Convoca presto un incontro in Comune con tutti coloro che sono in grado di dare idee e di fare qualche cosa di concreto. Io sono disponibile a mettere a disposizione la grande esperienza che ho fatto al governo nazionale. Convoca anche Don Stefano Votta e Don Luca Ramello che la situazione conoscono meglio di tutti e che negli ultimi cinque anni hanno fatto molto e concretamente in Barriera.
La gente e i problemi di Barriera non possono più aspettare.
Ti ringrazio molto della attenzione,
Mino Bartolomeo GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Andrea Cane (Lega): “Pronti per investimento edilizia sanitaria del Piemonte”

Arriva l’approvazione del programma di investimento per iniziative urgenti di grande utilità sociale nel settore dell’edilizia sanitaria da parte della Commissione sanità del Consiglio regionale del Piemonte presieduta questa mattina dal Consigliere regionale canavesano Andrea Cane.

“Un passo fondamentale – racconta dopo aver presieduto la seduta il leghista Andrea Cane – per accelerare l’iter che domani ci porterà all’ultimo passaggio con la votazione in Consiglio regionale. Vogliamo essere efficaci e reattivi per sfruttare appieno le risorse per il Piemonte. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 14 settembre 2022, ha stanziato un finanziamento massimo di 1.654.800.000 euro per la costruzione di nuove strutture ospedaliere sul territorio regionale che serviranno anche per le strutture ospedaliere canavesane, presenti e future”.

“Dietro questo risultato c’è un lavoro di concertazione – prosegue Andrea Cane, consigliere regionale impegnato sui temi sanitari – che ha portato la Giunta regionale ad accedere ad un mutuo perché il decreto include le risorse necessarie per la progettazione delle strutture sanitarie, ma non prevede un finanziamento anticipato per avviare queste importanti iniziative. Al fine di garantire la disponibilità dei fondi necessari per l’avvio dei progetti e rispettare la strategia generale di investimenti in edilizia sanitaria, la Regione ha usato ogni strumento disponibile per accelerare sulla creazione di nuovi presidi ospedalieri. Un ulteriore passo avanti è l’autorizzazione alle Aziende sanitarie di accedere al Fondo Cassa depositi e prestiti, per anticipare le spese di investimento necessarie per la redazione della documentazione progettuale. Questo iter ormai in conclusione, che ha visto nella Commissione che ho presieduto un tassello fondamentale, testimonia l’impegno costante della Regione Piemonte nel migliorare e potenziare il settore dell’edilizia sanitaria per garantire ai cittadini piemontesi e canavesani una migliore assistenza e strutture all’avanguardia per il futuro di tutte le nostre famiglie”.

Migranti, Grimaldi (Verdi Sinistra) e Ravinale (SE): Si impieghino immobili vuoti

“I volontari e le volontarie della Croce Rossa stanno svolgendo un lavoro immenso e vanno ringraziati, tuttavia la struttura di via Traves è satura: ci sono già il triplo delle persone rispetto alla capienza; i moduli sono quelli utilizzati per l’‘emergenza freddo’ e di solito ospitano fra le 70 e le 140 persone, numeri che hanno retto fino a qualche settimana fa. Nell’ultima settimana si è arrivati a ospitare 500 persone, con l’apporto di tende e tendoni. A oggi sono 430. Le docce sono solamente due, la Croce Rossa sta allestendo un secondo modulo per installarne altre due, ma ne servirebbero circa 8-10; i bagni da 8 dovrebbero diventare 30. I volontari continuano a pulire gli spazi, ma ci vorrebbe un intervento di Amiat per garantire una pulizia adeguata: servono più raccoglitori e pulizia costante, faccio appello al Sindaco affinché promuova questo intervento” – dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nell’hub di smistamento per i migranti di via Traves, a Torino.
“I ragazzi e le ragazze, in gran parte giovanissimi, adulti e una trentina di minori non accompagnati, vengono quasi tutti da Lampedusa, alcuni da Vibo Valentia. Nonostante il dolore, le difficoltà e la situazione inadeguata, il clima nell’hub è buono, i volontari sono vissuti come parte di una famiglia che accoglie e qui le persone sono libere, non ci sono sbarre e gabbie, non si abusa di psicofarmaci e violenza, come troppo spesso nei CPR che il Governo vuole moltiplicare. L’accoglienza deve restare libera e ora speriamo che arrivino alle persone i documenti necessari per avere riconosciuti la dignità e il futuro che cercano nel nostro continente” – aggiunge la Capogruppo di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale, che ha effettuato un soprallugo domenica in via Traves con la consigliera delegata della Città Metropolitana Valentina Cera.
“La struttura è allo stremo, tuttavia il Ministero, pur sapendolo, continua a inviare persone. Come è possibile che in tutta Torino e provincia non si trovi uno spazio alternativo a questo, dove le persone sono sistemate in tende da campeggio e container? Il Ministro Piantedosi chiede ai Comuni di censire tutte le occupazioni, anche abitative, per sgomberarle, mentre dovremmo fare l’esatto opposto: censire i troppi immobili vuoti che appartengono a Stato, Regione, Città, Cassa Depositi e Prestiti e anche ai grandi proprietari privati e metterli a disposizione, per offrire un riparo dignitoso alle persone che ne hanno bisogno” – concludono gli esponenti rosso-verdi.

Progetti Pnrr, il Pd: “Cirio tace e non difende i Comuni piemontesi virtuosi”

IL GOVERNO “TAGLIA” AL PIEMONTE OLTRE 2 MILIARDI DI EURO?

 

25 settembre 2023 – La rinegoziazione dei fondi del PNRR potrebbe costare al Piemonte 2 miliardi e 100 milioni di euro. Questo l’ammontare dei progetti ed interventi che il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto vorrebbe “tagliare”.

Infatti, secondo il piano Fitto-Meloni, verrebbero DEFINANZIATE, totalmente o parzialmente, dal PNRR, misure per un ammontare complessivo di 15,9 miliardi di euro. Misure che, secondo le intenzioni, si salveranno solo se si troveranno altre forme di finanziamento.

In particolare si vanno a “tagliare” 6 miliardi di interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, 3 miliardi e 300 milioni di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; 1 miliardo e 287 milioni euro destinati alle misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrologico. Il Piemonte risulta essere tra le Regioni più penalizzate, con oltre 2 miliardi di definanziamenti.

Nelle prossime settimane molte amministrazioni locali potrebbero scoprire di avere a bilancio soldi per interventi del PNRR, che invece non ci sono più.

«Mentre rischiano di venire sacrificati progetti importanti che i nostri Comuni contavano di realizzare con i fondi PNRR e che in molti casi sono già in stato avanzato di realizzazione, il Presidente Cirio è silente – commentano il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele VALLE e il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele GALLO – Non una parola di preoccupazione né l’annuncio di un’iniziativa di interlocuzione con la Meloni e con Fitto. Perché Cirio non si fa sentire? È d’accordo che vengano definanziate opere in Piemonte per 2 miliardi di euro, tra le più utili alla cittadinanza? Perché far saltare anche progetti che non sono in ritardo sui tempi di realizzazione? Un’amministrazione corretta dovrebbe togliere i fondi a chi è in ritardo, non ai Comuni virtuosi piemontesi. E non ci si nasconda dietro alla proposta di Fitto di utilizzare i fondi di Coesione europei per tappare il buco: intanto, perché l’80% sono destinati al Sud e per il Nord Italia non c’è capienza; inoltre se si utilizzano altri fondi europei per pagare i progetti del PNRR, non resterà più nulla da impiegare per le altre progettualità. Mentre il caro-inflazione sta mettendo in forse la realizzazione di tante case ed ospedali di comunità, ecco che nuove criticità stanno per esplodere sui vari territori. La Regione Piemonte non può prendere ancora tempo e osservare passivamente tutto ciò».

 

Questo, secondo il Pd, il prezzo che il Piemonte rischia di dover pagare ai “tagli”:

–          181 milioni di euro definanziati sulle Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico;

–          900 milioni di euro definanziati sugli Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni;

–          50 milioni di euro definanziati su Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano;

–          683 milioni di euro definanziati sugli Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale;

–          senza contare lo sforzo burocratico enorme per gli enti locali .

Critiche a Viale, Boni: “No ai guardiani del decoro”

Che l’ordine dei medici si permetta di sindacare modalità e iniziative di chi sta in consiglio comunale è fuori dal mondo. È inaccettabile.

Spero saremo in molti a prendere posizione contro questi guardiani del supposto decoro della professione, anche quando non si pratica la professione.

Se qualcuno risponde: “sì però Silvio Viale esagera”, io controreplico che ognuno pensa quel che vuole di Silvio ma questo atto intimidatorio dell’ordine è da rimandare al mittente a prescindere.

Cosa vogliamo che accada? Che l’ordine degli avvocati riprenda un avvocato che in consiglio comunale attua azioni in supposto contrasto con la deontologia? Poi l’ordine dei giornalisti contro un giornalista, poi quello degli agronomi? e i veterinari? E i farmacisti?

Lo dichiara in una nota Igor Boni (nella foto) Presidente dei Radicali Italiani