POLITICA- Pagina 117

Ferrovia Torino-Caselle, Italia Lib Pop: “Ma c’è da festeggiare?”

“La notizia della riattivazione a Gennaio 2024 del collegamento ferroviario da Torino all’aeroporto di Caselle è certamente una notizia positiva sia come servizio utile ai comuni del comprensorio servito dalla tratta che per le potenzialità di sviluppo dello scalo cittadino. Però, in tutto questo, a fianco delle luci, ci sono anche ombre da considerare e che lasciano perplessi per le scene di giubilo seguite all’annuncio”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’annunciata riapertura della tratta ferroviaria da e per l’aeroporto Pertini.

“Analizzando i tempi di percorrenza, ad esempio, si scopre che per percorrere la linea dalla stazione di Porta Susa allo scalo di Caselle, il treno impiegherà 30 minuti. Un tempo di percorrenza pressoché identico a quanto impiegava il treno 100 anni fa“, continua Desirò.

“Ai tempi di percorrenza “storici”, si affianca una frequenza di passaggi che, fino a sostituzione dei passaggi a livello ancora presenti a Ciriè, ed ancora in là dal venire, sarà limitato ad un convoglio ogni mezz’ora, prefigurando un servizio di trasporto carente sia per l’aeroporto che per gli abitanti dei comuni serviti che ancora attenderanno mesi, o forse più, per potersi servire di un servizio di collegamento adeguato agli standard moderni”, aggiunge Desirò.

“Se a tutte queste criticità, aggiungiamo le quasi nulle ricadute sulle splendide Valli di Lanzo, che ancora non sanno quanto dovranno aspettare per avere un servizio minimamente all’altezza, viene da chiedersi se tutto questo entusiasmo non sia affrettato ed eccessivo o se non sia una manovra per distogliere l’attenzione dalle rilevanti problematiche che la Città ed il territorio dovranno ancora affrontare”, conclude Desirò.

Italia Liberale e Popolare

Coordinamento Regionale Piemonte

Formazione professionale, Pd: Sistema Piemonte è il migliore

 CANALIS, MAZZÙ E TAMIATTI (PD):  NON VA MESSO A RISCHIO CON UN’APERTURA INDISCRIMINATA AD ENTI CON SCOPO DI LUCRO.

In un periodo storico in cui c’è un’inedita quantità di denaro per la formazione, ci preoccupa la volontà della Giunta Cirio di modificare un sistema che funziona (83.094 allievi nel 2022) e che è da sempre riservato agli enti no profit.

 Il Piemonte ha una storia di successo per quanto riguarda la capacità di spendere le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE). Siamo primi in Italia, grazie alla capacità di programmazione della nostra classe politica e dei funzionari dell’assessorato regionale, ma anche grazie alle agenzie formative accreditate che, negli anni, hanno costruito un sistema efficiente e capace da un lato di far scendere la dispersione scolastica al di sotto del 10% e dall’altro di fare formazione per gli adulti, mentre la maggior parte delle Regioni italiane ne era priva.

Un sistema che solo nel 2022 ha coinvolto 83.094 allievi in Piemonte per più tipologie di corso (formazione iniziale, formazione superiore, apprendistato, formazione per l’inclusione, formazione per il lavoro, formazione continua e formazione socio-assistenziale) secondo la fonte IRES Piemonte.

Non si comprende, pertanto, la volontà della Giunta Cirio di “smontare” un sistema così serio, performante e caratterizzato dalla natura no profit, introducendo un forte elemento di discontinuità come l’apertura indiscriminata agli enti con scopo di lucro.

La formazione professionale è di esclusiva competenza regionale, quindi abbiamo il diritto di salvaguardare la nostra eccellenza, senza inseguire i modelli liberisti di altre Regioni.

Si coglie, sotto traccia, quasi un attacco alle realtà piemontesi, raccolte nelle associazioni FORMA e CENFOP, che in questi anni hanno retto e dato lustro al nostro sistema e che, in molti casi, hanno letteralmente “inventato” le tipologie di formazione (si pensi ad esempio all’apprendistato, nato proprio in Piemonte nell’800 grazie a soggetti no profit).

Il Fondo Sociale Europeo nel settennato 2021-2027 porterà in Piemonte 1 miliardo 318 milioni di euro, ampiamente destinati alla formazione. Nel settennato precedente erano molti meno, 872 milioni. Oltre al Fondo Sociale Europeo sono, inoltre, disponibili le ingenti risorse PNRR del programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori). Si tratta, quindi, di un periodo di “vacche grasse” per la formazione, che espone il sistema ad un rischio di assalto alla diligenza.

Basteranno gli stringenti criteri di accreditamento promessi dall’assessore Chiorino, per salvaguardare la formazione piemontese da manovre opportunistiche? Lo speriamo, ma restiamo convinti che i soggetti no profit diano più garanzie all’ente regionale erogatore dei fondi, in quanto reinvestono gli utili della loro attività e così facendo accrescono gli standards di qualità del servizio e il benessere di utenti e lavoratori.

La riserva no profit per gli ITS, gli IFTS, la IeFP e la formazione per persone svantaggiate non basta. Nel disegno di legge dell’assessore Chiorino, attualmente in discussione, bisogna estendere la riserva.

A fronte dei risultati eccezionali della formazione piemontese, ci aspettiamo una conferma dell’impianto e non una netta modifica con i relativi rischi.

Purtroppo, come sul gioco d’azzardo, sugli affidi e sulla sanità, la visione liberista e privatizzatrice della giunta Cirio sembra stia prevalendo su tutto il resto.

Monica CANALIS – vice presidente terza commissione consiliare regionale

Marcello MAZZÙ, segretario Pd Torino

Massimo TAMIATTI – responsabile lavoro e formazione professionale PD Torino

Ianno’: “Quando la cultura passa attraverso uno schiaffo”

Torino Libero Pensiero

 

“Forse, dico forse, la gara di schiaffi è lo sport che ci meritiamo. In città di sonori ceffoni ce ne sarebbero da dare a chi delinque e resta impunito, alla baby gang, a chi spaccia indisturbato, a chi vandalizza le opere pubbliche. Così dopo il fiume di parole sullo spot della Esselunga, adesso tocca alla gara di schiaffi. E’ forse arrivato il momento di scendere sul pianeta terra e pensare ad occuparci dei grandi problemi cittadini e magari organizzare eventi sportivi di livello, anche se la gara di schiaffi è il contorno di una gara internazionale di arti marziali. Anche il manifesto che promuove lo “slap booty” è veramente di basso profilo, senza necessariamente fare i bacchettoni, dove sono tutte coloro, che si scandalizzano quando c’è la mercificazione del corpo femminile? Una provocazione, realizziamo un palaschiaffo a disposizione dei torinesi e vediamo chi si prende più sberle…se l’Amministrazione o i cittadini  ”

 

Pino IANNO’

Formazione, Accossato (LUV): “realtà a scopo di lucro la Giunta tira dritto”

“Una scelta ideologica a scapito della qualità del servizio offerto agli utenti”.

“Continua il confronto tra Giunta regionale e opposizioni in III Commissione sul nuovo DDL presentato dall’Assessora Elena Chiorino su orientamento permanente, formazione professionale e lavoro” ha raccontato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“Se su alcune questioni dobbiamo sottolineare positivamente la disponibilità dell’Assessora Chiorino a trovare una mediazione con le richieste di emendamenti pervenute dalle opposizioni, dalla sottoscritta e dalla collega Monica Canalis del PD, per esempio sul coinvolgimento della Commissione consiliare competente in alcuni passaggi importanti, rimaniamo tuttavia seriamente preoccupati per la volontà di questa Giunta di introdurre realtà a scopo di lucro tra i soggetti attuatori del sistema della formazione professionale” ha continuato Accossato.

“Noi, come le associazioni e gli addetti ai lavori che hanno fatto pervenire le loro osservazioni alla Giunta e che abbiamo audito nelle scorse settimane in Commissione, riteniamo che la natura giuridica no-profit sia elemento qualificante nell’organizzazione dei servizi formativi per giovani e adulti disoccupati, oltre che rappresentare un elemento di maggiore tutela per i partecipanti. Il fatto che i soggetti no-profit siano chiamati a reinvestire gli utili nella loro attività, per accrescere i propri standard di qualità, il benessere dei propri utenti e dei propri dipendenti con l’obbiettivo di migliorare i servizi, non perseguendo logiche esclusivamente volte al profitto e ai dividendi, rappresenta innegabilmente un elemento distintivo che fornisce, all’ente pubblico, maggiori garanzie” ha aggiunto la consigliera regionale.

“Purtroppo dobbiamo ancora una volta constatare un no ideologico ed una chiusura totale all’utilizzo di un linguaggio inclusivo di genere come da noi richiesto ma soprattutto nel rispetto delle linee guida europee e nazionali” ha concluso la Capogruppo di LUV.

Chiara Gribaudo (Pd) pronta a scendere in campo contro Cirio

“Nessuno, nella mia posizione, può chiamarsi fuori. Sono a disposizione della comunità democratica il Piemonte sta andando male: la sanità fa acqua da tutte le parti, servono servizi sanitari e sociali efficienti, trasporto pubblico per tutti i territori. È indispensabile che i fondi del Pnrr vengano ben utilizzati per rilanciare l’economia: sono cose che la giunta Cirio non ha fatto e non sta facendo. Sono quindi a disposizione del partito”. Così Chiara Gribaudo, deputata di Cuneo e vicepresidente nazionale del Partito Democratico, ha sciolto le riserve su una sua disponibilità a candidarsi a presidente del Piemonte contro Alberto Cirio alle prossime regionali 2024.

Biometano: accolto emendamento di Forza Italia

“Con l’emendamento che abbiamo approvato in Commissione, il quale prevede la rivalutazione in base all’inflazione delle tariffe ferme al 2021 diamo piena attuazione al Pnrr che tra le sue missioni finanzia la produzione di biometano ai fini della decarbonizzazione”. Ad annunciarlo il senatore di Forza Italia Roberto Rosso, capogruppo degli Azzurri nella Commissione VIII (Ambiente, Transizione Ecologica, Energia, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Innovazione, Tecnologia) nonchè relatore del provvedimento, che ha visto accolto ieri in tarda serata nel decreto Asset l’emendamento di Forza Italia.
“Le tariffe per incentivare questi impianti erano state definite nel 2021 – spiega il senatore Rosso -. Da allora l’inflazione e l’amento dei costi dovuti al conflitto russo-ucraino ha eroso sensibilmente i margini previsti nei Business plan di fatto scoraggiando gli investimenti. Questo emendamento prevede di recuperare l’inflazione su base Istat già a partire dai prossimi bandi in base alle stime GSE. Di fatto rimettiamo in gioco tutte le aziende, in particolare quelle più piccole e quelle agricole, dando loro la possibilità di partecipare riconvertendo le proprie attività o realizzando nuovi impianti. E’ stimato che grazie al nostro intervento si potranno generare investimenti tra uno e due miliardi di euro. Si tratta di numeri importanti in un comparto che conta già 2.200 strutture che danno lavoro a oltre 20mila addetti”.

“Grazie al nostro intervento inoltre permettiamo anche di mantenere attivi gli impianti di biometano delle imprese agricole medio piccole. Si tratta di una vittoria fondamentale per il settore agricolo, composto da decine di piccoli operatori territoriali. I ricavi generati da questi impianti contribuiscono in modo significativo ad aumentare i ricavi delle loro attività contribuendo in modo ormai indispensabile alla loro sopravvivenza”.

“L’Italia delle Regioni” Al via la II edizione del Festival

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 Regioni e delle Province autonome:

ponte per il futuro infrastrutturale del Paese

Torino, 30 settembre – 3 ottobre

Dopo il successo dello scorso anno a Milano, torna in veste rinnovata “L’Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che animerà Torino dal 30 settembre al 3 ottobre. Quest’anno la manifestazione si dipanerà da Piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni”, all’insegna delle eccellenze territoriali, ai luoghi simboli della Storia d’Italia. Da Palazzo Reale al Teatro Carignano, che ospiteranno, lunedì e martedì, due giornate di incontri istituzionali di grande caratura passando per l’Archivio di Stato dove si terranno i tavoli tematici con Presidenti e assessori regionali e stakeholder.

Tema centrale della kermesse sarà quello delle infrastrutture, materiali e immateriali, e le proposte delle Regioni per l’ammodernamento del Paese. Protagonisti saranno le idee innovative dei giovani sui temi chiave del Festival che vanno dalle grandi opere infrastrutturali agli interventi di valorizzazione e sviluppo del territorio. Una vetrina speciale sarà dedicata al metaverso per offrire ai visitatori uno sguardo interattivo e inclusivo sulle specificità territoriali.


Il 2 ottobre si apre la manifestazione istituzionale alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La mattina a Palazzo Reale sono previsti gli interventi di Alberto Cirio (presidente della regione Piemonte), Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), Raffaele Fitto (Ministro per gli Affari europei) e Roberta Metsola (presidente del Parlamento europeo).

Poi seguono due Tavole rotonde: 1) Le grandi infrastrutture motore del paese; 2) Le grandi manifestazioni internazionali.


Nel pomeriggio del 2 ottobre all’Archivio di Stato si svolgono i tavoli di lavoro sulle proposte delle Regioni e sarà presentato e discusso il Rapporto Ipsos – Regioni sullo stato del Paese e la sua percezione.


Il 3 ottobre, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è prevista la chiusura dei lavori al Teatro Carignano con due Tavole rotonde con Ministri e Presidenti di Regione: 1) Le Regioni per lo sviluppo economico e per i territori; 2) PNRR e welfare nuove sfide per le Regioni.

Le proposte delle Regioni per l’ammodernamento del Paese è il tema dell’Intervento conclusivo del Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

Infine si celebrerà il 40º anniversario della Conferenza Stato-Regioni nel Parlamento Subalpino.


Per maggiori informazioni: https://www.regioni.it/materie/italiadelleregioni/

Il programma del Festival

https://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2023/Festival_Regioni_Piemonte/Programma%20Evento/Programma_Festival.pdf

I luoghi del Festival

https://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2023/Festival_Regioni_Piemonte/Programma%20Evento/I%20luoghi%20del%20Festival(1).pdf

Da venerdì a domenica la festa provinciale della Lega a Beinasco

Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre alla Bocciofila di Borgaretto (Via Fratelli Cervi 8, Beinasco) si terrà la festa provinciale della Lega di Torino. Ad aprire la tre giorni, accanto al segretario provinciale Elena Maccanti e al deputato Alessandro Benvenuto, Questore a Montecitorio, sarà Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera dei Deputati e segretario regionale del partito, che interverrà venerdì alle 21. Sabato sera sarà la volta dell’europarlamentare Alessandro Panza, insieme al presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, all’assessore Fabrizio Ricca e ai consiglieri regionali Andrea Cerutti, Valter Marin e Sara Zambaia. Domenica mattina chiuderà la festa Alberto Bagnai, vice presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile del Dipartimento Economia della Lega. “Sarà l’inizio della nostra campagna elettorale per regionali, europee ed amministrative – afferma Maccanti – che ci vedrà come sempre protagonisti nelle piazze e tra la gente, forti del buon lavoro portato avanti in questi anni in Regione e nelle amministrazioni dove stiamo governando, e determinati sui temi che ci hanno caratterizzato in Europa, dove siamo e saremo strenui oppositori delle Eurofollie, penso allo stop ai motori termici, alla carne sintetica, alle case Green, provvedimenti che danneggerebbero irrimediabilmente la nostra economia”.

Trasporti, Lega: per Torino in arrivo fondi attesi da tempo

“Grazie all’ottimo lavoro dei ministri delle Infrastrutture e Trasporti Salvini e dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, sono in arrivo 221,7 milioni di Euro al Comune di Torino per il prolungamento della linea tranviaria 12 fino all’Allianz Stadium e il recupero della trincea ferroviaria Torino-Ceres, interventi fondamentali per il capoluogo piemontese che la Lega ha fortemente voluto e la citta’ aspettava da tempo per migliorare i collegamenti locali” e’ il commento dei deputati Alessandro Benvenuto ed Elena Maccanti che a Torino e’ anche consigliere comunale per la Lega Salvini Piemonte.

CV

Valle (Pd): “Bonus diesel come buono spesa supermarket vuoti”

Il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle contesta la decisione della Giunta

 

«Il Presidente Cirio ha annunciato un bonus di 100 euro a nucleo familiare per i possessori di veicoli diesel Euro 3, 4 e 5. Un bonus da 100 euro, indipendentemente dal numero dei componenti il nucleo familiare, è un aiuto importante ma non sufficiente: non è in grado di modificare le abitudini né di sostituire l’uso dell’auto. Si pensi che un singolo abbonamento annuale solo urbano costa più di 300 euro. Specie le famiglie numerose, ancora una volta sono ingiustamente discriminate. Preoccupa, poi, la non cumulabilità con altri bonus regionali: saranno esclusi i percettori del voucher scolastico (che peraltro vengono individuati col parametro Isee, rispettando quel criterio di progressività che tanto non piace alle destre)?  Rileviamo un forte limite di accessibilità per chi non è nelle condizioni di anticipare la spesa e non può quindi chiedere il rimborso: ci sono poche decine di biglietterie su tutto il Piemonte a fronte di 1180 Comuni: occorrerebbe coinvolgere le rivendite, a partire dalle tabaccherie. Ma il punto vero è che chi vorrebbe spostarsi con treni e bus, continuerà a fare i conti con le criticità conseguenza dei continui tagli fatti in questi quattro anni al trasporto pubblico locale. Solo quest’anno sono stati tagliati 10 mln di euro dalla Giunta Cirio e non è stato riconosciuto un solo euro per l’inflazione, che secondo gli operatori è costata altri 12 mln di euro, con conseguenti riduzioni del servizio. Ovunque pendolari e famiglie segnalano ritardi, disagi, bus strapieni e studenti lasciati a terra. Vi sono zone della nostra Regione, come il cuneese, dove passa un autobus ogni tre ore. Insomma, questo bonus assomiglia un po’ ad un buono per la spesa da usarsi però in un supermercato in cui gli scaffali sono vuoti». Lo afferma vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle (Pd) a margine della conferenza stampa presentazione delle misure di incentivo all’uso del trasporto pubblico rivolte ai possessori di veicoli diesel Euro 3, 4 e 5.