POLITICA- Pagina 10

Chantal Balbo di Vinadio è la nuova Coordinatrice alle Politiche Sociali della Circoscrizione 1

Si dimette la neo eletta in Consiglio Regionale Vittoria Nallo 

Il Consiglio della Circoscrizione 1 Centro Crocetta, riunitosi questa sera, ha eletto Chantal Balbo di Vinadio, Consigliera della Lista Civica per Torino, come nuova Coordinatrice alla Sanità, Servizi Sociali e Integrazione.

La neoeletta Coordinatrice succede a Vittoria Nallo, Consigliera Regionale del Piemonte, che assumerà il ruolo di Capogruppo, e lavorerà a fianco di Francesco Martinez, Coordinatore all’Urbanistica, Lavori Pubblici, Viabilità e Mobilità della Circoscrizione 1 dal 2016 e Vice Presidente nella scorsa consiliatura.

“L’avvicendamento alla guida del Coordinamento alle Politiche Sociali – dichiarano in una nota congiunta Vittoria Nallo, Chantal Balbo di Vinadio e Francesco Martinez – rappresenta una conferma del ruolo politico della LISTA CIVICA PER TORINO nata nel 2021, in Circoscrizione 1. In questi due anni e mezzo – prosegue la nota – abbiamo lavorato con determinazione e compattezza per il nostro territorio, ponendo al centro l’attenzione verso le persone più fragili, i temi legati alla gestione dello spazio pubblico ed alla sicurezza. È nostra intenzione – concludono – continuare a lavorare in questa direzione, consolidando una piattaforma politica e programmatica che ha dimostrato di rappresentare con efficacia le istanze civiche, moderate e riformiste all’interno della coalizione di centrosinistra.”

Ravinale (Avs): “blandi tentativi contro chiusura uffici postali”

Oggi in Consiglio Regionale, in risposta a un question time che ho presentato, è arrivata la conferma che i blandi tentativi della Regione Piemonte di trattenere Poste Italiane dal chiudere 5 uffici a Torino e 2 a Novara non hanno portato ad alcun risultato concreto: nella riunione convocata dall’assessore Bussalino lo scorso 29 novembre Poste ha ribadito di voler modificare il piano di “razionalizzazione”, limitandosi unicamente alla disponibilità di mettere più bancomat sul territorio. La cosa più grave è che di fronte alla domanda su che cosa abbiano intenzione di fare ora ci saremmo aspettati dalla Giunta almeno la promessa di attivarsi con il Governo, azionista di maggioranza di Poste. Invece è arrivata soltanto la rassegnazione. 
Poste Italiane non può rispondere a logiche aziendali e di mercato: gli uffici postali sono un presidio fondamentale per la cittadinanza e questo deve essere il primo interesse da tutelare, ma a quanto pare invece la Regione è comprensiva verso le presunte necessità “aziendali” di Poste e intende lasciar chiudere, il prossimo 16 dicembre, i cinque uffici di Torino.
Pochi minuti prima la Giunta Regionale aveva stigmatizzato il comportamento di Diageo, che ha comunicato l’intenzione di chiudere il proprio stabilimento nel cuneese: non lo capiscono che il piano razionalizzazione di Poste, vale a dire una società pubblica, va nella stessa direzione? Che la chiusura di uffici porterà a diminuire i posti di lavoro e a peggiorare le condizioni di lavoro degli uffici che restano aperti dovendo servire un bacino sempre più ampio?
Noi continueremo a insistere in ogni sede, a partire dal Parlamento dove stiamo ancora attendendo che il Governo risponda all’interrogazione presentata dall’on. Marco Grimaldi, perché Poste Italiane riveda questa decisione e al Governo di intervenire per garantire la tutela di questi servizi essenziali, difendendo il diritto di ogni cittadino a vivere in una comunità connessa e inclusiva.
Alice Ravinale
Presidente Gruppo consiliare regionale
Alleanza Verdi Sinistra

Sergio Bartoli: “Coperture dei depositi di concime: accolte le richieste degli agricoltori”

 

La richiesta avanzata dai rappresentanti degli agricoltori, durante l’audizione con il Consiglio regionale fortemente voluta dal Consigliere regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, ha ricevuto una prima risposta concreta.

 

La Giunta regionale ha approvato una Delibera che propone una modifica al Piano Stralcio dell’Agricoltura. Tale provvedimento introdurrebbe, in alternativa alla copertura dei depositi di liquami utilizzati come concime per ridurre le emissioni di ammoniaca, l’adozione di metodi innovativi. Tra questi, ad esempio, l’impiego di enzimi specifici in grado di controllare le reazioni chimiche responsabili della produzione di ammoniaca. Questi metodi saranno ammessi solo se supportati da studi scientifici condotti da università o enti di ricerca, e se garantiranno una riduzione delle emissioni pari o superiore a quella ottenibile con le coperture.

 

Prima di entrare in vigore, la Delibera dovrà essere sottoposta all’esame della V Commissione Consiliare per un parere vincolante.

 

“Stiamo lavorando – spiega Sergio Bartoli – per arrivare rapidamente a un provvedimento che introduca modifiche necessarie per sostenere il comparto agricolo e le famiglie che vi operano, ascoltando con attenzione le loro richieste. Durante l’esame in Commissione, valuteremo con gli altri Commissari se saranno necessari ulteriori miglioramenti alla normativa, sempre a beneficio degli agricoltori e di un settore strategico per il nostro territorio. Questa è soltanto una delle modifiche al Piano Stralcio che stiamo valutando, nell’ottica di venire incontro alle esigenze degli agricoltori: approfondiremo al meglio nel prossimo futuro le altre istanze che ci sono state presentate nel corso dell’audizione”.

 

“Questo passo – conclude Bartoli – rappresenta un esempio di come il Consiglio regionale, grazie a una stretta collaborazione interna e a un clima costruttivo, sia in grado di rispondere rapidamente alle necessità di cittadini e imprese. L’ascolto delle parti interessate resta un pilastro del nostro metodo di lavoro per il Piemonte.”

 

Il provvedimento si inserisce in un percorso di aggiornamento del Piano Stralcio dell’Agricoltura, adottato dal Consiglio regionale lo scorso giugno, per integrare le nuove indicazioni provenienti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Queste novità includono l’introduzione di tecniche alternative emergenti volte a ridurre l’impatto ambientale delle emissioni legate agli allevamenti.

Ponte Preti, Ruffino (Az): “Proporrò proroga in primo provvedimento utile”

“Sul finanziamento per il Ponte Preti non possiamo arretrare: i lavori necessari al rifacimento di un’opera indispensabile per collegare Ivrea e il Canavese occidentale devono essere eseguiti, ne va della sicurezza e della viabilità di un intero territorio. Il ministero dei Trasporti rispondendo ad una mia interrogazione, ha comunicato che non ci saranno proroghe per i lavori oltre la scadenza del 31 dicembre come era previsto dal ‘decreto Ponti’ del 2019. Una questione, però, che non può essere archiviata: è un tema di sicurezza. Il governo non può non tenere conto dei due anni del Covid e mi auguro che questa perentorietà non sia legata alle difficoltà della legge di Bilancio.
La mancata proroga, inoltre, andrebbe anche a scapito di ulteriori opere infrastrutturali nella Città Metropolitana di Torino: dal ponte di Borgo Revel a Verolengo o quello tra Ciriè e Robassonero, tra Settimo Torinese e Castiglione. Per questo motivo insisteremo affinché i termini possano essere prorogati all’interno del prossimo decreto ‘Milleproroghe’ così da non compromettere la realizzazione degli interventi previsti. Azione supporterà ogni ulteriore proposta risolutiva di dialogo per trovare una soluzione rapida e definitiva”.
Lo comunica la deputata e commissario di Azione in Piemonte Daniela Ruffino.

Casa, Conticelli (PD): potenziare il sostegno alla locazione privata

“Il confronto  in II commissione a Palazzo Lascaris con le associazioni dei piccoli proprietari immobiliari (Ape Confedilizia, Asppi, Confappi, Uppi, Appc, Confabitare, Federcasa) ha messo in evidenza come il problema casa vada affrontato sotto tutti gli aspetti, patrimonio pubblico e privato, proprietari, terzo settore, istituzioni”.
Lo dichiara Nadia Conticelli, consigliera regionale del PD e vicepresidente II commissione.
“Per sbloccare la disponibilità di immobili sul mercato degli affitti, nella legalità, e guardando alla sostenibilità economica e sociale di tutte le parti in causa, l’avvio dell’iter istituzionale della delibera di iniziativa comunale può e deve diventare l’occasione giusta per rivedere complessivamente le politiche per la casa, che devono tenere conto della difficoltà concrete e di un mercato immobiliare da sbloccare e tutto orientato sull’affitto temporaneo modello Air B&B – aggiugne la consigliera dem – . Vanno potenziate le misure economiche finanziate dalla Regione a sostegno della fragilità abitativa, ad esempio il sostegno alla locazione privata che vede inevase oltre il settanta per cento delle domande”. “Vanno rivisti e rilanciati strumenti come Locare – conclude Conticelli – che dovrebbe favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta sociale tutelando entrambe le parti, potenziando la lotta al mercato in nero e alle speculazioni”.

Ravinale (Avs): Vuoti a rendere propone soluzioni

Le associazioni di proprietari di casa sono state audite oggi in 2a Commissione in Regione sulla proposta di delibera di iniziativa popolare Vuoti a rendere, presentata in Comune a Torino e che a breve comincerà il suo iter in Consiglio Comunale. Nonostante i colleghi della maggioranza che sbraitavano, agitando a sproposito lo spettro delle collettivizzazioni sovietiche, dimostrando di non aver nemmeno letto la proposta, il confronto è stato produttivo. Il racconto mediatico e politico della destra parla di sanzioni ai “piccoli proprietari”. Ma la delibera riguarda altro, in particolare i grandi vuoti che lasciano nei tessuti urbani i soggetti, privati e pubblici, che possiedono molteplici proprietà e non ne fanno uso per ragioni speculative, o di mancata manutenzione: è soltanto in questi casi che potrebbe applicarsi la requisizione temporanea per far fronte all’emergenza abitativa, che non è incostituzionale ma è prevista dal Codice Civile.
“Vuoti a rendere” non demonizza nessuno, ma propone soluzioni – che certamente non possono prescindere da un serio piano sull’edilizia residenziale pubblica, che oggi solo in provincia di Torino vede il 10% degli alloggi vuoti per responsabilità di ATC – a un problema serissimo di accesso alla casa che è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo ribadito in Commissione che una mappatura degli immobili e degli alloggi, pubblici e privati, che risultano inutilizzati per lungo tempo non è un pericolo ma uno strumento per avere il polso della situazione e poter adottare le migliori soluzioni.
Il rilancio di Lo.ca.re., l’agenzia sociale per la casa di Torino, non è una minaccia, ma una risposta alla necessità di costruire maggiore fiducia tra i proprietari e chi non riesce ad accedere al mercato della casa, ed è una richiesta condivisa dalle stesse associazioni dei proprietari: è emersa forte, questa mattina la necessità che la Regione stanzi le risorse necessarie. Così come è emersa, proprio dalle associazioni dei proprietari, la necessità di rifinanziare i fondi alla locazione tagliati dal Governo. Abbiamo presentato emendamenti in tal senso già in sede di variazione di bilancio: la destra in Regione però lì ha respinti, a dimostrazione di quanto all’atto pratico non vi sia alcun loro interesse per il tema casa.
Noi continuiamo a sostenere convintamente la proposta, che ha già il grande merito di aver avviato il dibattito su un tema cruciale come è il diritto alla casa.

‘Vuoti a Rendere’, Nallo (Sue): “Provvedimento populista e controproducente”

“La proposta ‘Vuoti a Rendere’, che prevede la requisizione degli immobili sfitti, è un provvedimento populista e controproducente. Misure punitive come questa spaventano i proprietari, riducono l’offerta di alloggi e fanno aumentare i costi, aggravando l’emergenza abitativa,” dichiara la Consigliera regionale Vittoria Nallo. “In commissione abbiamo proposto alcune misure alternative, come l’esenzione IMU per chi affitta a canone concordato, e l’adozione di assicurazioni contro le morosità tramite accordi istituzionali con le compagnie assicurative. Incentivi e tutele sono l’unica via per aumentare l’offerta, tutto il resto è pura demagogia,” conclude Nallo.

Stellantis, Ruffino (Az): “Ipotesi liquidazione Tavares insostenibile”

“Premesso che è assolutamente urgente che il presidente John Elkann riferisca in Parlamento, la vicenda Stellantis va assumendo contorni drammatici che vanno ben oltre lo stato di crisi dell’automotive. Se l’autore del fallimento, Carlos Tavares, viene premiato con una liquidazione di 100 milioni di euro, a poco vale invocare il diritto privato che regola i rapporti all’interno di un’azienda privata.
La questione è di natura pubblica: lo Stato italiano non può erogare più un solo centesimo per sostenere un’azienda che dissipa così i capitali. I soldi dei contribuenti italiani non possono finire in quel pozzo di San Patrizio che è diventata Stellantis. Noi in più occasioni e in più sedi istituzionali, abbiamo sottolineato a Stellantis la necessità di un piano industriale chiaro e definito e al governo di ripristinare il fondo per l’automotive: ci vogliono fatti concreti”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione.

Silvio Magliano: “Vuoti a rendere proposta statalista”

“Per intervenire sulla povertà non serve questo intento persecutorio, ma condivisione di obiettivi”

Nell’audizione con le associazioni e i sindacati dei proprietari di casa, avvenuta questa mattina in II Commissione del Consiglio regionale del Piemonte su mia richiesta, abbiamo potuto approfondire il tema della proposta di deliberazione in Consiglio Comunale di Torino, denominata “Vuoti a rendere”, che definisce una serie di iniziative per il monitoraggio degli appartamenti sfitti e l’eventuale sanzione ai proprietari. Già il nome che è stato scelto per questa campagna, diventata poi proposta di deliberazione di iniziativa popolare, è indicativo di una volontà vessatoria: “Vuoti a rendere”, come se i proprietari di casa dovessero rendere ciò che è loro alla collettività. Un approccio evidentemente inquietante, degno di altre epoche e di altre società, in cui la proprietà privata non era certamente vista di buon occhio.

Il problema della povertà, dell’aumento delle povertà grigie, della difficoltà di molte famiglie di trovare una casa in affitto e soprattutto di poterla pagare, non può e non deve essere sottovalutato: nella visione del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale è necessario potenziare Lo.C.A.Re, – Agenzia Sociale Comunale per la locazione, mettendola in grado di incidere veramente sul bisogno, mettere a disposizione quanto prima il patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblico attualmente non utilizzato, ma soprattutto è fondamentale instaurare un dialogo con tutte le parti coinvolte, come peraltro a Torino si è sempre fatto in questo ambito. La volontà di trovare soluzioni praticabili esiste e sono certo che i proprietari di casa non si tireranno indietro di fronte a una seria interlocuzione che li metta nelle condizioni di affittare con ragionevoli garanzie i propri appartamenti, che spesso costituiscono un patrimonio costruito nelle generazioni con fatica e attitudine al risparmio, negli ultimi anni, tra l’altro, coinvolti in costosi adeguamenti dalle varie normative che si sono succedute su tematiche ambientali, energetiche, di sicurezza.

D’altra parte, tenere una casa sfitta è un costo che si aggira attorno ai 3mila euro all’anno, non esiste convenienza nel decidere di non affittarlo; molti appartamenti sono nel circuito dell’affitto agli studenti, altri sono in stabili che sono in attesa di ristrutturazione, ci sono spesso motivazioni tangibili per cui non sono sul mercato.

Quello che sicuramente non si deve fare è cercare lo scontro, prima di tutto nelle intenzioni: la proposta di deliberazione è irricevibile e soprattutto inattuabile perché contraria alle norme vigenti, ma nel trinomio “censimento, diffida, requisizione” si legge una volontà persecutoria verso la proprietà privata che non si può giustificare dicendo che “Vuoti a rendere” è prima di tutto rivolto al patrimonio pubblico, come ho sentito questa mattina in Commissione.

Silvio Magliano

Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale

Consiglio Regionale del Piemonte